ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci

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1 ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Il Programma Leonardo da Vinci: il Trasferimento dell Innovazione a supporto della mobilità transnazionale 1

2 Lo studio Il Programma Leonardo da Vinci: il Trasferimento dell Innovazione a supporto della mobilità transnazionale è stato realizzato nell ambito delle attività del Piano esecutivo di funzionamento dell Agenzia Nazionale LLP - Programma settoriale Leonardo da Vinci 2012, finanziato dall ISFOL, dalla Commissione Europea Direzione Generale Istruzione e Cultura, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Direzione Generale per le Politiche Attive e Passive del Lavoro e dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Affari internazionali. Hanno collaborato al gruppo di lavoro: Rossano Arenare, Silvia Minneci e Valentina Maria Grazia Violi. Sono autori del testo: Anna Sveva Balduini (Introduzione); Rossano Arenare (capp. 1, 4); Silvia Minneci (capp. 3 e 5); Valentina Maria Grazia Violi (capp.2 e 5). Testo chiuso: dicembre

3 Indice Introduzione La metodologia di analisi Le politiche europee rilevanti La mobilità transnazionale nel Programma Leonardo da Vinci Il contributo del Trasferimento di innovazione alla mobilità transnazionale: gli Inviti a presentare proposte 2011 e Prodotti, strumenti e approcci Bibliografia e Sitografia Allegato 1 Schede descrittive dei progetti Inviti Schede descrittive dei progetti Altri progetti rilevanti

4 Introduzione Il Programma di Apprendimento Permanente LLP e, in particolare, il Programma Settoriale Leonardo da Vinci, rappresentano uno dei principali strumenti a supporto dell attuazione delle politiche europee per l innovazione dei sistemi di Istruzione e Formazione, attraverso la realizzazione di progetti finalizzati alla promozione, all adattamento, al testing ed al mainstreaming di metodologie e strumenti innovativi. A partire dal processo di Lisbona-Copenhagen, avviato nel 2000, fino ad arrivare al lancio del Programma Istruzione e Formazione 2020, istituito nella cornice della strategia di cooperazione Europa 2020, i sistemi educativi hanno visto un progressivo rafforzamento del quadro strategico per la cooperazione europea, con l obiettivo di affrontare le sfide che l Europa deve superare per diventare un economia basata sulla conoscenza e per rendere l apprendimento permanente una realtà per tutti. Tale cooperazione, orientata alla promozione dell apprendimento permanente e della mobilità, al miglioramento della qualità e dell efficacia dell istruzione e della formazione, alla promozione della coesione sociale e all innovazione dei sistemi, è sostenuta, in una logica bottom up, proprio dalle sperimentazioni realizzate nel quadro del richiamato Programma di Apprendimento Permanente, a sostegno dell attuazione delle politiche comunitarie. In tale quadro generale è stata progettata la realizzazione della presente pubblicazione al cui interno viene presentata una panoramica delle esperienze progettuali, a titolarità italiana, realizzate nell ambito della priorità del Programma Leonardo da Vinci dedicata allo sviluppo ed al trasferimento delle strategie di mobilità nell Istruzione e Formazione Professionale nel biennio , al fine di promuovere la visibilità di tali iniziative, in coerenza con gli sviluppi delle politiche educative e formative dell Unione Europea dell ultimo decennio che hanno progressivamente sottolineato la valenza strategica delle esperienze di mobilità a fini di apprendimento. L intento è pertanto quello di valorizzare il contributo delle esperienze messe in campo, grazie al Programma europeo, e nel contempo avviare una prima riflessione sugli esiti della programmazione in corso, anche al fine di contribuire alla discussione in atto circa la futura programmazione ed il nuovo Programma dedicato all apprendimento permanente, nell ambito del quale le iniziative di mobilità risulteranno centrali. La panoramica delle esperienze in via di realizzazione in tale ambito intende, inoltre, offrire utili spunti anche agli organismi che intendano, in futuro, sviluppare iniziative progettuali. L analisi presenta, difatti, gli strumenti e gli approcci innovativi in corso di definizione, e conseguentemente, evidenzia gli ulteriori spazi di sviluppo e innovazione. L analisi svolta intende, pertanto, rappresentare uno strumento operativo a supporto dei potenziali promotori di progetti e, al contempo, un istanza di riflessione a beneficio di tutti gli attori istituzionalmente coinvolti nel disegno e nell attuazione dei processi di sviluppo dei sistemi di Istruzione e Formazione, in linea con gli orientamenti strategici della nuova programmazione. 4

5 I progetti multilaterali di Trasferimento dell Innovazione sono finalizzati a migliorare i sistemi di Istruzione e Formazione attraverso l acquisizione, l adattamento e l integrazione, all interno dei sistemi pubblici e privati di formazione, di strumenti e prassi già compiute e sperimentate, realizzate attraverso varie fonti di finanziamento (europee, nazionali, locali, ecc.). La caratteristica principale di tali progetti è quella di costruire una logica innovativa della didattica e dell apprendimento partendo dalla valorizzazione dell esistente e sostenendo una strategia di impatto reale sui sistemi e di sostenibilità futura dei cambiamenti messi in atto. L analisi presenta, in particolare, le esperienze di Trasferimento dell Innovazione in corso di realizzazione nell ambito della priorità del Programma Leonardo da Vinci dedicata allo sviluppo ed al trasferimento delle strategie di mobilità nell Istruzione e nella Formazione Professionale. Attraverso tali iniziative il dispositivo mira ad arricchire il contesto educativo con nuove strategie, prassi, metodologie, percorsi formativi e figure professionali che sostengano l impatto positivo delle esperienze di mobilità ai fini dell apprendimento. Al fine di dare evidenza dello specifico contributo di ciascuna iniziativa progettuale a valere sulla richiamata priorità introdotta nell Invito a presentare proposte 2011 e poi confermata anche nel successivo Invito relativo all annualità 2012 le stesse vengono presentate attraverso schede descrittive delle attività previste e dei risultati attesi, mentre una analisi trasversale presenta il contributo delle iniziative analizzate in termini di strumenti, prassi, metodologie e figure di supporto alle iniziative di mobilità transnazionale a fini di apprendimento. Anna Sveva Balduini Direttore dell Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci 5

6 1. La metodologia di analisi Il Programma Leonardo da Vinci sin dalla sua nascita ha promosso interventi connessi alle principali politiche comunitarie in materia di istruzione e formazione professionale. Tra queste, la mobilità transnazionale, intesa come opportunità di accrescere le competenze, le abilità e le conoscenze degli individui mediante un esperienza professionalizzante in un altro Paese europeo, è divenuta, nel corso degli anni, una delle tematiche su cui si è andata sempre più accentrando l attenzione. Nel 2011 e nel 2012 la Commissione europea ha deciso di dedicare una specifica priorità, all interno degli Inviti a presentare proposte relativi all Azione Progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione (TOI), allo sviluppo e al trasferimento delle strategie di mobilità nell ambito dell Istruzione e della Formazione Professionale. In tale ambito, la Commissione ha voluto promuovere, in particolar modo, lo sviluppo di tre attività principali: 1. l adozione e il trasferimento di strutture e strumenti finalizzati al sostegno della mobilità nell Istruzione e nella Formazione Professionale, dedicando una particolare attenzione alla partecipazione delle PMI e ai tirocini presso le imprese; 2. il trasferimento di approcci per la generalizzazione e l integrazione della mobilità nei programmi dell Istruzione e della Formazione Professionale, in settori specifici, branche, settori o aree dell Istruzione e della Formazione Professionale; 3. il trasferimento di modelli finalizzati a favorire gli scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, degli apprendisti all interno di imprese. Il lavoro di seguito presentato, nasce dalla volontà di render conto delle iniziative progettuali finanziate nell ambito di tali priorità e attualmente in fase di realizzazione, al fine di presentare il quadro complessivo della situazione e di anticipare, in qualche modo, la conoscenza dei risultati che a breve saranno resi disponibili. Inoltre, nell ottica di fornire una visione più ampia sul contributo che anche i progetti di sperimentazione hanno fornito al tema, si è deciso di aprire una finestra sul passato. Verranno presentate, infatti, a titolo esemplificativo, alcune iniziative progettuali connesse alla promozione della mobilità transnazionale, realizzate sia nella precedente fase di programmazione che in quella attuale. L intento è quello di mostrare i risultati prodotti da iniziative che, nonostante non ci fossero priorità squisitamente dirette alla promozione della mobilità transnazionale, sono intervenute sul tema. Nel complesso, quindi, le iniziative prese in considerazione afferiscono a due differenti periodi di programmazione: Progetti Pilota (fase ) e Progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione (fase ). La ricognizione dei progetti è stata effettuata secondo la seguente metodologia: 6

7 - analisi delle rilevanti politiche comunitarie in materia di istruzione e formazione professionale con particolare riferimento alla promozione della mobilità transnazionale; - lettura della documentazione ufficiale del Programma Leonardo da Vinci e, in particolare, degli Inviti a presentare proposte pubblicati nel corso delle due fasi di programmazione con una particolare attenzione al biennio di riferimento; - analisi delle schede descrittive dei progetti finanziati dal Programma Leonardo da Vinci a valere sulla Misura Progetti Pilota e sull Azione Progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione ; - ricognizione e analisi quantitativa e qualitativa delle iniziative selezionate. 7

8 2. Le politiche europee rilevanti Le politiche europee rivolte ai giovani trovano base giuridica nel Trattato di Lisbona che evidenzia come l azione dell Europa sia tesa, tra l altro, a favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative e a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell Europa 1. Nel novembre del 2009, la Commissione Europea è intervenuta con una Risoluzione che ha definito un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù per il periodo , mirato a sviluppare per tutti i giovani, all insegna della parità, maggiori opportunità nell istruzione e nel mercato del lavoro e a promuovere la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e la solidarietà. Il quadro rinnovato delinea 8 campi di azione nei quali realizzare progetti intersettoriali finalizzati a sostenere i giovani. Si tratta, in particolare, degli ambiti dell istruzione e formazione, dell occupazione e dell imprenditorialità, della salute e del benessere, della partecipazione, delle attività di volontariato, dell inclusione sociale, dei giovani del mondo e della creatività e della cultura. Nella cornice della richiamata volontarietà della cooperazione europea in materia di gioventù, ed al fine di raggiungere gli obiettivi generali di sviluppo delle opportunità a favore dei giovani, è stato previsto un approccio duplice articolato sulla promozione di iniziative specificatamente rivolte ai giovani in settori quali l apprendimento non formale, la partecipazione e il volontariato, l animazione socioeducativa, la mobilità e l informazione nonché iniziative di integrazione caratterizzate da un approccio trasversale nel quale si tiene conto delle tematiche inerenti i giovani nell elaborazione, attuazione e valutazione delle politiche e delle azioni in ogni settore che abbia ripercussioni sulla vita dei giovani. Nel contesto del Metodo di Coordinamento Aperto in materia di gioventù il modello di lavoro delineato dalla richiamata Risoluzione prevede che la cooperazione europea in materia si basi, per il periodo su cicli di lavoro, il primo dei quali ha riguardato il periodo Ciascun ciclo di lavoro è caratterizzato da priorità adottate dal Consiglio per consentire la cooperazione tra tutti gli Stati Membri oppure una più stretta cooperazione tra un numero limitato di Stati, in funzione delle priorità nazionali. In particolare per la prima parte del primo ciclo di lavoro 3 è stata individuata quale priorità generale l occupazione giovanile, con alcuni punti di attenzione definiti su base semestrale 4. Successivamente, in coerenza con le Conclusioni del Consiglio in materia di mobilità giovanile del novembre e con il Libro verde Promuovere la mobilità dei giovani per l apprendimento del giugno , la 1 Trattato di Lisbona Art. 165 (ex Art. 149 TCE). 2 Risoluzione del Consiglio dell Unione Europea del 27 novembre 2009 su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù ( ) 2009/C 311/01. 3 Periodo compreso tra il 1 gennaio 2010 ed il 30 giugno In particolare nella prima metà del 2010 gli Stati Membri sono stati chiamati a focalizzare le proprie attività sull inclusione sociale, attraverso iniziative mirate a rafforzare il Patto europeo per la gioventù nel contesto della strategia di Lisbona, all inclusione dei giovani con minori opportunità, al sostegno del ruolo delle Autorità locali e regionali nella politica giovanile ed alla cooperazione con i Paesi dell America Latina. Il secondo semestre del 2010 è stato dedicato all animazione socioeducativa, attraverso attività mirate a promuovere l accessibilità all animazione e alle attività socioeducative per i bambini e i giovani più poveri nonché all accesso dei giovani alla cultura mentre il primo semestre del 2011 ha visto le attività degli Stati Membri in materia incentrarsi sulla promozione della cittadinanza attiva e della partecipazione dei giovani, con particolare attenzione alla partecipazione sociale, economica, culturale e politica e ai diritti umani nonché delle attività di volontariato dei giovani. 5 Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio il 21 novembre 2008, sulla mobilità dei giovani (2008/C 320(03). 6 COM (2009)329 definitivo. 8

9 Commissione Europea ha ribadito l importanza della mobilità ai fini dell apprendimento, attraverso la Comunicazione Youth on the Move 7 del 2010, che rappresenta un iniziativa mirata a valorizzare il potenziale dei giovani ai fini di quella crescita intelligente, sostenibile e inclusiva auspicata dalla Strategia Europa Nel suo complesso l iniziativa risulta finalizzata a migliorare l efficienza dei sistemi di insegnamento e agevolare l ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. L obiettivo è quello di aumentare l attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore e migliorare la qualità dell istruzione e della formazione a livello europeo, combinando eccellenza ed equità, mediante la promozione della mobilità di studenti e tirocinanti, anche al fine di promuovere l occupabilità dei giovani. Ai fini del raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di Europa 2020 è difatti fondamentale garantire ai giovani un istruzione e una formazione di qualità, un efficace integrazione nel mondo del lavoro e maggiori opportunità di mobilità. L iniziativa vuole rappresentare un programma quadro che individua nuove azioni prioritarie, rafforza le attività esistenti e garantisce l applicazione di altre misure rilevanti a livello europeo e nazionale, nel rispetto del principio di sussidiarietà. In particolare l iniziativa è stata definita al fine di contribuire al raggiungimento dell obiettivo secondo cui entro il 2020 tutti i giovani in Europa dovranno avere la possibilità di compiere una parte del loro percorso formativo all estero. L iniziativa si concentra su 4 principali linee d azione: l apprendimento permanente, l istruzione superiore, la mobilità e l occupazione giovanile. In particolare l iniziativa ha previsto che i programmi dell Unione a favore della mobilità siano rivisti, ampliati ed integrati con le iniziative finanziate a livello nazionale e regionale. La strategia proposta dalla Commissione europea è articolata in sette iniziative faro tra le quali rileva, in particolare, ai fini della presente analisi l iniziativa faro Youth on the Move diretta a promuovere la mobilità di studenti e tirocinanti, migliorando l efficienza dei sistemi di insegnamento e agevolando l ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. L obiettivo principale di tale iniziativa è aumentare l attrattività degli istituti europei di insegnamento superiore ed innalzare la qualità dei sistemi di istruzione e formazione europei, combinando eccellenza ed equità, mediante la promozione della mobilità di studenti e tirocinanti, al fine di migliorare la situazione occupazionale dei giovani. In una linea di continuità si inserisce la successiva Raccomandazione del Consiglio finalizzata ad incoraggiare gli Stati membri a promuovere la mobilità dei giovani per l apprendimento e ad eliminare gli ostacoli che impediscono i progressi in tale settore. 8 Tra gli interventi dell iniziativa Youth on the Move rileva, inoltre, l azione Il tuo primo lavoro EURES, il cui obiettivo per il periodo è aiutare circa giovani a trovare un impiego all interno dell Unione Europea attraverso interventi per favorire l'incontro della domanda e dell'offerta di lavoro e di sostegno al collocamento. In particolare vengono messi a disposizione finanziamenti per sostenere le spese di viaggio per affrontare un colloquio oppure il trasferimento all'estero per iniziare un nuovo lavoro. Sempre nell ottica di promozione dell occupazione giovanile, nel dicembre del 2011 la Commissione europea ha 7 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, Youth on the Move, COM (2010) 477 definitivo del 15/09/ Raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011, Youth on the Move Promuovere la mobilità dei giovani per l apprendimento, 2011/C 199/01. 9

10 lanciato l iniziativa Youth opportunities 9 invitando gli Stati membri a seguire tre indirizzi per fronteggiare l emergenza occupazionale giovanile: prevenire l abbandono scolastico, aiutare i più giovani ad acquisire delle competenze spendibili nel mercato del lavoro ed assicurare ai giovani l ingresso nel mondo del lavoro con un profilo adeguato, attraverso work experiences ed esperienze di alternanza scuola - lavoro. Nel quadro di tale iniziativa la Commissione ha richiamato gli Stati membri ad un più efficace utilizzo delle risorse FSE, promuovendo contestualmente un set di azioni finanziate in via diretta da fondi europei. E stata prevista, in particolare, la destinazione di gran parte dei fondi al placement in azienda, con un target di almeno assunzioni entro il 2012 quale impatto atteso delle attività finanziate attraverso i Programmi Erasmus e Leonardo da Vinci, sottolineando, quindi, il valore strategico di tali dispositivi rispetto all obiettivo di contrasto al fenomeno della disoccupazione giovanile. All inizio del 2012, nell ottica di rafforzamento dell impatto delle richiamate iniziative europee, il Presidente della Commissione europea Barroso ha presentato un vero e proprio patto per i giovani 10, richiedendo a ciascun Stato membro l elaborazione entro aprile 2012 di piani per l occupazione giovanile nell ambito dei Programmi Nazionali di Riforma. La proposta prevedeva, inoltre, l invito agli Stati membri ad aumentare, in accordo con le parti sociali, l aumento del numero degli apprendistati e dei tirocini e la riassegnazione delle risorse dei Fondi Strutturali non utilizzate dando priorità agli interventi di contrasto alla disoccupazione giovanile. Infine il piano ha previsto l utilizzo degli attuali regimi di sostegno dell Unione Europea per sostenere la mobilità dei giovani, integrando risorse europee e nazionali. Lo stesso Barroso, alla vigilia dell approvazione del bilancio dell Unione Europea ha richiamato gli Stati membri a non perdere l opportunità di utilizzare il bilancio europeo per combattere la disoccupazione giovanile. In particolare Barroso ha sottolineato le cifre allarmanti relative alla disoccupazione giovanile a livello europeo, sottolineando la già richiamata necessità di riprogrammare l utilizzo dei Fondi strutturali negli 8 Paesi membri, tra cui l Italia, caratterizzati da una disoccupazione giovanile sopra la media UE definendo efficaci misure di contrasto. Chiave di volta dell operazione è quindi l utilizzo dei Fondi strutturali, per rendere più efficaci le misure adottate a livello nazionale contro la disoccupazione e per sostenere le PMI, garantendo che le misure politiche e tutte le risorse disponibili siano utilizzate per affrontare queste sfide fondamentali. Accanto al Programma di Apprendimento Permanente ulteriori Programmi europei sostengono le politiche europee rivolte ai giovani, ed al riguardo è essenziale richiamare il contributo del Programma Gioventù in Azione 11 che promuove l educazione non formale, i progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo ed individuale attraverso gli scambi e le attività di volontariato all estero, l apprendimento interculturale e le iniziative rivolte ai giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni. Nell ambito dell obiettivo generale di promozione della cittadinanza attiva dei giovani, ed in particolare della loro cittadinanza europea, il Programma offre ai giovani l opportunità di partecipare ad iniziative di mobilità, sviluppare l apprendimento interculturale e 9 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, Opportunità per i giovani, COM (2011) 933 final del 20/12/ Presentazione di J. M. Barroso, Presidente della Commissione europea al Consiglio europeo informale, 30 gennaio Decisione n. 1719/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 che istituisce il programma Gioventù in azione per il periodo

11 sviluppare il loro sentimento di appartenenza all Unione Europea. Da tale punto di vista emerge quale significativo il contributo che i Programmi dell Unione, ed in particolare il Programma Leonardo da Vinci, garantiscono ed hanno garantito negli anni, sia in termini di sostegno alla mobilità che di contributo allo sviluppo ed alla internazionalizzazione dei sistemi nonché di diffusione di buone pratiche, metodologie, strumenti ed approcci volti a facilitare la mobilità dei giovani in tutti i contesti di apprendimento e formazione. 11

12 3. La mobilità transnazionale nel Programma Leonardo da Vinci Il Programma Leonardo da Vinci è chiamato a contribuire alla realizzazione di uno spazio educativo europeo favorendo lo sviluppo dell'istruzione e della formazione durante l'intero arco della vita e garantendo il proseguimento della cooperazione a livello comunitario fra i protagonisti della formazione professionale. L attenzione e il contributo concreto del Programma alle tematiche prioritarie dell agenda politica di Lisbona - Copenhagen ha trovato una declinazione operativa nei diversi Inviti a presentare proposte Leonardo da Vinci. L azione di Mobilità transnazionale Leonardo da Vinci permette agli organismi pubblici e privati interessati alle tematiche dell apprendimento permanente di cooperare per la realizzazione di periodi di formazione e di lavoro all estero (tirocini e scambi) presso imprese o istituzioni formative, situate in un Paese ammesso a partecipare al Programma di Apprendimento Permanente (LLP). Prima e durante il tirocinio e lo scambio, i partecipanti hanno la possibilità di frequentare corsi preparatori nella lingua del Paese di accoglienza o nella lingua che utilizzeranno nel periodo di permanenza all estero e di approfondire la conoscenza della cultura del Paese ospitante. Questa azione rappresenta uno strumento essenziale per la creazione di uno spazio europeo dell apprendimento permanente, per la promozione dell occupazione e di un attiva cittadinanza europea, secondo quanto previsto dalla Decisione istitutiva del Programma di Apprendimento Permanente 12. In sintesi l azione di Mobilità transnazionale mira a: rafforzare e migliorare la qualità dei sistemi e delle pratiche di istruzione e di formazione; sostenere l acquisizione e l utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo; migliorare e aumentare il volume della mobilità in tutta Europa delle persone coinvolte nell'istruzione e formazione professionale iniziale e nella formazione continua, affinché il Programma di Apprendimento Permanente porti i tirocini in azienda ad aumentare almeno fino ad unità l anno; incoraggiare l apprendimento di lingue straniere moderne. Dai dati a disposizione dell Agenzia Nazionale nel 2012 i partecipanti alla mobilità transazionale sono aumentati rispetto al 2011 di circa 648 unità. 12 Decisione n. 1720/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 che istituisce un programma d azione nel campo dell apprendimento permanente. 12

13 Tab. 1 - I partecipanti alle azioni di mobilità transnazionale Programma Leonardo da Vinci - annualità 2011 e 2012 Tipologia Mobilità Mobilità Differenza previste 2011 previste 2012 IVT PLM VETPRO Totale Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Si evidenzia, quindi, un aumento significativo della partecipazione del target group relativo ai soggetti disponibili sul mercato del lavoro (PLM - People on the Labour Market). Nell ambito di tale misura, beneficiano dei contributi i soggetti che svolgono un periodo di formazione all estero in un contesto di formazione professionale (lavoratori, lavoratori autonomi o persone disponibili sul mercato del lavoro, compresi i laureati). Nel contesto attuale, caratterizzato dalla profonda crisi economica europea nonché dalla difficoltà di affermazione di una visione effettivamente europeistica, tale azione fornisce un contributo al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 che si propone, tra l altro, l incremento dei posti di lavoro ed il miglioramento complessivo delle condizioni di vita dei cittadini europei. Essa non mira soltanto a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti Paesi, ma vuole anche migliorare il modello di crescita europeo, creando le condizioni per uno sviluppo economico intelligente, sostenibile e solidale. 13

14 Fonte: Agenzia Nazionale LLP - Indire. Festival D Europa, Firenze, maggio Nel quadro delle attività per l implementazione della strategia, ed in particolare dell iniziativa faro Youth on the Move, le Agenzie Nazionali del Programma di Apprendimento Permanente LLP, Isfol e Indire, hanno partecipato al lancio dell iniziativa stessa, realizzato in occasione del Festival dell Europa che si è tenuto a Firenze dal 6 al 10 maggio All interno del Festival le Agenzie Nazionali hanno presentato buone prassi progettuali e realizzato brevi seminari per la presentazione dell azione. L iniziativa è di fatto al centro della strategia della Commissione europea per i giovani, come chiaramente evidenziato dal Commissario Vassiliou La mobilità dell apprendimento è un modo privilegiato per acquisire competenze ed esperienze preziose. Essa accresce l adattabilità delle persone, oltre alle loro capacità comunicative e interculturali. Si tratta inoltre di un occasione ideale per imparare a parlare in un altra lingua senza impaccio. Ritorna, quindi, l importanza della mobilità, intesa come possibilità di svolgere tirocini formativi in uno dei paesi dell Unione europea. Bisogna capire che un esperienza al di fuori del proprio contesto nazionale è un opportunità per acquisire nuove competenze e conoscenze sotto diversi punti di vista: dal professionale al culturale. In un ottica di promozione dell importanza della mobilità si inserisce la nuova programmazione, che prevede un nuovo Programma per l istruzione e la formazione, attualmente definito Erasmus For All. Tale Programma prevede 4 target di riferimento: Erasmus Istruzione superiore: Istruzione superiore (compresa IFP di livello terziario); Erasmus Formazione: Istruzione e formazione professionale Apprendimento degli adulti; 14

15 Erasmus Scuole: Istruzione scolastica; Erasmus Giovani: Apprendimento non formale dei giovani. La declinazione delle azioni richiama l attenzione sull esperienza Erasmus, intesa nella sua accezione più ampia di esperienza formativa all estero. La posta in gioco è molto alta. L'Europa ha infatti bisogno di una forte crescita economica e di un elevato tasso di occupazione per sostenere i suoi livelli di protezione sociale, a fronte dell'invecchiamento della popolazione. L obiettivo principale è quello di creare una forza lavoro capace di superare la crisi economica e sociale, dando una forte risposta a livello europeo, nel quadro della cooperazione tra gli Stati membri. La sfida aperta è rappresentata dall effettivo utilizzo degli strumenti disponibili, per trasformare gli ambiziosi obiettivi della Strategia 2020 in realtà. 15

16 4. Il contributo del Trasferimento di innovazione alla mobilità transnazionale: gli Inviti a presentare proposte 2011 e 2012 Per poter comprendere pienamente l apporto che può essere fornito dal Trasferimento d Innovazione alla mobilità transnazionale è necessario introdurre l Azione e specificare cosa rappresenta quest ultima nel complesso dell offerta che la Commissione europea garantisce attraverso il Programma Settoriale Leonardo da Vinci. I Progetti multilaterali di Trasferimento dell Innovazione (TOI) rappresentano indubbiamente una delle novità più interessanti che ha caratterizzato la fase di programmazione Si tratta di un opportunità di finanziamento destinata a coloro che operano nel campo dell istruzione e della formazione professionale, finalizzata a facilitare la cooperazione al fine di adattare e trasferire nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione professionale, a livello nazionale, locale, regionale e settoriale, prodotti e risultati esistenti, ma che si presentano fortemente innovativi per i contesti nei quali si interviene. Mediante l Azione si intende, quindi, promuovere la qualità e l attrattiva del sistema europeo di istruzione e formazione professionale attraverso l adattamento e l integrazione di contenuti o di risultati innovativi, ottenuti da precedenti progetti Leonardo da Vinci o da altre tipologie di progetti, nei sistemi pubblici o privati di istruzione e formazione professionale e nelle aziende a livello nazionale, regionale, locale o settoriale. In sintesi, si vuole fornire un contributo al cambiamento del contesto dell istruzione e formazione professionale favorendo la diffusione dell innovazione esistente (prodotta in precedenti esperienze) e contribuire, di conseguenza, all innalzamento del livello qualitativo dell offerta di istruzione e formazione. La capacità di produrre un impatto è certamente la caratteristica fondamentale del Trasferimento di Innovazione. Ciò significa che le iniziative devono essere in grado di produrre un insieme di effetti positivi funzionali al raggiungimento degli obiettivi generali delle politiche dell Unione Europea, allo sviluppo dell offerta educativa e formativa, al miglioramento del sistema di istruzione e formazione professionale e, infine, alla crescita delle competenze del target individuato e allo sviluppo del settore di riferimento nel quale si interviene. Per poter essere presa in considerazione la pratica oggetto del trasferimento dovrebbe possedere almeno le seguenti quattro caratteristiche: essere considerata una buona pratica nel contesto originario di selezione; presentarsi fortemente innovativa per il contesto che la riceve; avere un collegamento a esperienze precedenti; essere capace di produrre valore aggiunto laddove viene utilizzata. Il processo di trasferimento, che caratterizza un iniziativa, deve sostanziarsi in un complesso di azioni consequenziali, che possono essere così sintetizzate: l identificazione e l analisi dei bisogni dei contesti e dei gruppi target; l identificazione, la selezione e l analisi dei prodotti innovativi indirizzati a soddisfare tali bisogni e la verifica della fattibilità del trasferimento; la sperimentazione dei prodotti aggiornati e adattati e la loro validazione; l utilizzo concreto dei prodotti e l integrazione dei contenuti prescelti nei sistemi e nelle 13 I Progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione sono stati istituiti con Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1720/2006/CE che costituisce la base giuridica per l istituzione del Programma di Apprendimento Permanente. 16

17 prassi di istruzione e formazione; la disseminazione e la valorizzazione del prodotto presso gli stakeholder e gli altri utenti potenzialmente interessati. È facile comprendere, sulla base di quanto detto, quale ruolo significativo possa svolgere l Azione di Trasferimento dell Innovazione per lo sviluppo dell innovazione nell ambito delle attività connesse alla mobilità transnazionale ai fini dell apprendimento. Trasferire approcci, strumenti, pratiche, modelli innovativi che facilitino, ad esempio, la mobilità dei tirocinanti e degli apprendisti o la gestione delle attività connesse alla mobilità transnazionale, che promuovano la qualità dei tirocini o lo sviluppo delle competenze degli operatori della mobilità o ancora che favoriscano un maggiore coinvolgimento delle PMI nelle attività stesse, sono solo alcuni esempi di risultati che possono essere perseguiti con i progetti. Per tale motivo, la Commissione europea, partendo anche dal presupposto che la mobilità ai fini dell apprendimento rientra tra le priorità fondamentali della Strategia Europa 2020 in materia di istruzione e formazione e tenendo conto delle richiamate Conclusioni del Consiglio in materia di mobilità giovanile del novembre , del libro verde Promuovere la mobilità dei giovani per l apprendimento del giugno nonché della richiamata iniziativa Gioventù in movimento, ha previsto, negli inviti a presentare proposte riferiti a due annualità differenti (2011 e 2012), una priorità diretta in maniera specifica allo sviluppo e al trasferimento delle strategie di mobilità nell istruzione e nella formazione professionale (cfr. Tab. 2). La Commissione europea ha evidenziato, inoltre, come, nell'ambito dell istruzione e della formazione professionale, la partecipazione ai programmi di mobilità risulta essere ancora relativamente bassa. In gran parte, questa si sostanzia in tirocini svolti presso le imprese, quindi, si tratta di una mobilità orientata alle esperienze pratiche e, nel caso specifico dell apprendistato, sono le stesse imprese ad occuparsi della destinazione degli apprendisti. Diventa necessario, quindi, per incrementare la partecipazione alla mobilità, promuovere la creazione di strutture di cooperazione sostenibile tra le organizzazioni competenti al fine di garantire la qualità dei tirocini, sostenere il reperimento dei partner e, infine, incoraggiare la partecipazione delle PMI. Nel corso degli anni, sull argomento, sono stati elaborati numerosi strumenti, concetti e approcci che, con i dovuti adattamenti, possono essere trasferiti ai contesti che richiedono specifici interventi. L Azione di Trasferimento dell Innovazione risulta essere, quindi, in linea generale, lo strumento che risponde a tale bisogno. È anche sulla base di tale motivazione che negli inviti a presentare proposte presi in considerazione, ai promotori dei progetti multilaterali di Trasferimento dell Innovazione è stato richiesto di concentrarsi su una serie di obiettivi: adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell istruzione e formazione professionale e, in particolare, la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese; trasferire approcci per la generalizzazione e integrazione della mobilità nei programmi dell istruzione e formazione professionale, in settori specifici o aree dell istruzione e formazione professionale; trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, di apprendisti all interno di imprese. 14 Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio il 21 novembre 2008, sulla mobilità dei giovani (2008/C 320(03). 15 COM (2009)329 definitivo. 17

18 Tab. 2 La priorità negli Inviti a presentare proposte del Programma Leonardo da Vinci 2011 e 2012 Invito a presentare proposte Priorità (N. e titolo) 4. Mobilità : favorire lo sviluppo ed il trasferimento delle strategie di mobilità nell Istruzione e Formazione Professionale 4. Mobilità: favorire lo sviluppo ed il trasferimento delle strategie di mobilità nell Istruzione e Formazione Professionale Sintesi contenuto priorità Le proposte sono chiamate a realizzare uno dei seguenti obiettivi: adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell IFP, in particolare, la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese; trasferire approcci per la generalizzazione/integrazione della mobilità nei programmi dell IFP, in settori specifici, branche, settori o aree dell IFP; trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, di apprendisti all interno di imprese. Le proposte sono chiamate a realizzare uno dei seguenti obiettivi: adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell IFP, in particolare, la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese; trasferire approcci per la generalizzazione/integrazione della mobilità nei programmi dell IFP, in settori specifici, branche, settori o aree dell IFP; trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, di apprendisti all interno di imprese. Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Nella cornice di tali Inviti sono state approvate le seguenti 6 iniziative progettuali, descritte nel dettaglio nel compendium allegato. Tab. 3 - Elenco dei progetti rilevanti Codice indentificativo Organismo beneficiario TITOLO IT1-LEO IT1-LEO IT1-LEO IT1-LEO IT1-LEO IT1-LEO Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto Provincia di Sassari Accademia Europea di Firenze Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Associazione Centro Studi Città di Foligno Provincia Autonoma di Trento - Servizio Europa - Ufficio Fondo Sociale Europeo E.R.M.E.S. - Enhancing Resources for Mobility Experiences and Strategies PROMETEUS - Promoting Mobility Expertise of Teachers of EU Students Transfer of tools for managing and mentoring the international workplacements to guarantee the recognition of the competences acquired and the quality of the learning process in the school system TRACK Transnational Acknowledgement of work experience in foreign companies European Knowledge Center for Mobility Prepara la mobilità Fonte: ISFOL - Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci 18

19 5. Prodotti, strumenti e approcci L Unione Europea promuove da anni diversi Programmi ed iniziative a sostegno della mobilità transnazionale ai fini d apprendimento. Tuttavia, nonostante gli sforzi persistenti, la percentuale dei giovani che intraprendono esperienze di mobilità transnazionale rimane bassa. Osservando l eterogeneità delle normative e delle organizzazioni a livello europeo, appare chiaro che, attualmente, in diversi Paesi, tale opportunità è ancora poco sviluppata all interno dei programmi formativi. Vi è, dunque, la necessità di migliorare qualitativamente e quantitativamente la mobilità europea ma, alcuni ostacoli devono essere affrontati al fine di promuovere tali esperienze. Si tratta, in particolare, di: scarse opportunità di percorsi strutturati di mobilità ai fini d apprendimento nonché limitata conoscenza e bassa consapevolezza da parte della maggior parte dei giovani dei significativi vantaggi derivanti da un esperienza di mobilità; limitata conoscenza e assenza di incentivi a promuovere tali opportunità da parte di insegnanti e formatori che dovrebbero, invece, agire come promotori delle esperienze di mobilità internazionale; procedure amministrative spesso troppo complesse che dissuadono gli enti dall accesso a tali Programmi; scarsa conoscenza della lingua e della cultura di altri Paesi; barriere finanziarie e assenza di un sistema di qualità coerente che stabilisca criteri precisi per i percorsi di mobilità internazionale; significativo numero di studenti che non riceve riconoscimento e certificazione dei risultati di apprendimento acquisiti all estero. Tradizionalmente, come già richiamato, i Programmi dell Unione hanno permesso lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e di strumenti volti ad agevolare la mobilità dei giovani in tutti i contesti di apprendimento e di formazione. Alla luce di tali riflessioni, ma anche in considerazione dei perduranti ostacoli alla mobilità evidenziati, appare interessante analizzare i prodotti e gli strumenti in corso di elaborazione nel quadro delle iniziative progettuali di Trasferimento dell Innovazione considerate, ponendo particolare attenzione al loro specifico contributo all attuazione delle politiche europee di promozione della mobilità transnazionale nell ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale. Una prima considerazione riguarda la specificità di tali strumenti, fortemente caratterizzati dalla natura stessa degli interventi progettuali oggetto di analisi 16, ovvero iniziative mirate al trasferimento ed alla messa a sistema di output individuati precedentemente quali esperienze innovative di eccellenza. Tali iniziative di trasferimento non realizzano esclusivamente elaborati meramente attestanti l avvenuto trasferimento 16 Cfr. Compendium allegato. 19

20 negli ambiti previsti bensì una produzione innovativa che risulta quale esito dell adattamento dei prodotti ai diversi settori e contesti considerati, in una tendenza ampiamente riscontrabile nella produzione delle iniziative considerate. In una linea di continuità con l esperienza dei progetti pilota si conferma la peculiarità delle iniziative Leonardo da Vinci, tradizionalmente caratterizzate da un elevato numero di prodotti attesi, con una tendenza, inoltre, al progressivo aumento quantitativo degli stessi. Dal punto di vista del contributo al miglioramento della qualità delle esperienze di mobilità transnazionale emerge il progetto in corso di implementazione da parte della Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto. Si tratta, in particolare, dell iniziativa E.R.M.E.S. 17 che sta operando il trasferimento dei risultati innovativi di due precedenti progetti Leonardo da Vinci 18, rispettivamente finalizzati alla creazione di un portale per la mobilità supportato da un database di aziende ospitanti nel commercio internazionale e turismo, alla formulazione di moduli formativi sull interculturalità e all elaborazione di strumenti informativi e formativi per la figura del tutor aziendale. Particolarmente rilevante ai fini della presente analisi risulta la prevista creazione di un portale europeo per la gestione dei progetti di mobilità internazionale supportato da specifici criteri per l'assicurazione della qualità dei tirocini all estero. 19 Tale Portale intende rappresentare uno strumento di supporto alle azioni di mobilità in termini di semplificazione delle relative attività organizzative e gestionali, attraverso la messa a disposizione di tirocinanti, aziende ospitanti ed enti di formazione di una gamma di strumenti on-line per l organizzazione e gestione efficace di esperienze di mobilità. All interno del Portale sarà disponibile un database di tutti i tirocinanti, delle aziende ospitanti e degli organismi di formazione che consentirà il trasferimento di tali dati in tutti i documenti relativi alla mobilità, quali ad esempio il Patto Formativo e Europass Mobilità, che saranno generati automaticamente dal sistema. Per affrontare l'eterogeneità degli elementi descrittivi e dei contenuti dei progetti di mobilità e per consentire la trasparenza e il riconoscimento dei risultati di apprendimento acquisiti durante il percorso di mobilità, il Portale prevede, inoltre, l'utilizzo di format 20 che descrivono i profili professionali o le unità di risultati di apprendimento secondo le linee guida e le specifiche tecniche contenute nel Quadro Europeo delle Qualifiche per l apprendimento permanente 21 e 17 Progetto IT1-LEO E.R.M.E.S. Enhancing resources for mobility experiences and strategies. 18 Si tratta delle iniziative LLP BE-LEONARDO-LAM EU mobility Portal in VET e NL/07/LLP- LDV/TOI/ INTENT International entrepreneurship. 19 Tale strumento verrà definito a partire dalla struttura e dai servizi offerti dalla piattaforma Campus Azione Impresa, precedentemente sviluppata dalla Fondazione Giacomo Rumor in collaborazione con Unioncamere, apportando miglioramenti e integrazioni nei contenuti e funzionalità garantendo, nel contempo, la coerenza con il Quadro Comune Europeo di Assicurazione della Qualità e le specifiche tecniche del Sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale (ECVET). 20 Tali format sono stati progettati per assegnare Conoscenza Abilità Competenza (KSC) alle attività fondamentali di una professione o di una unità formativa. Alcune delle competenze chiave (quali la comunicazione nelle lingue straniere, la competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità e consapevolezza ed espressione culturale), definiti nel Quadro di Riferimento Europeo, sono descritte altresì in termini di conoscenze, capacità e competenze che possono essere acquisite durante il percorso di mobilità per la realizzazione e lo sviluppo personale, la comprensione interculturale, cittadinanza attiva e occupazione. Tali competenze chiave possono essere selezionate per arricchire la descrizione dei progetti di mobilità. 21 Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente - EQF 2008/C 111/01. 20

21 nel sistema ECVET 22. Attraverso la compilazione on-line di questionari di valutazione finale da parte del tirocinante e del tutor aziendale al termine dell esperienza di mobilità, il Portale consentirà di ottimizzare le prestazioni lavorative del personale che si occupa di progetti di mobilità, semplificandone la gestione attraverso l automatizzazione delle relative procedure gestionali, con esiti positivi in termini di riduzione dei tempi operativi e dei possibili errori. Le aziende ospitanti potranno accedere alle possibili offerte di tirocinio internazionale, definire il programma di tirocinio selezionando le attività lavorative che il tirocinante dovrà svolgere, nonché valutare le performance del tirocinante attraverso la compilazione on-line di un questionario di valutazione. Numerosi sono i vantaggi che anche i tirocinanti potranno ottenere dall utilizzo del Portale E.R.M.E.S. accedendo all area riservata di uno specifico progetto di mobilità. I tirocinanti possono trovare informazioni e strumenti per le diverse fasi dell esperienza di mobilità: supporto logistico relativo alle modalità di viaggio, assicurazione, sicurezza sociale e assistenza medica; informazioni sull organismo ospitante; format per report giornalieri e settimanali; forum di discussione in cui possono inviare messaggi di testo e caricare video e foto; autovalutazione dell esperienza di tirocinio all estero. Infine, il Portale consentirà l elaborazione di risultati statistici sulle competenze sviluppate attraverso i workplacement internazionali e sul livello di competenza raggiunto dagli allievi dei percorsi di istruzione e formazione, attraverso una valutazione fornita direttamente dalle singole imprese. Inoltre i dati aggregati, una volta raggiunta una dimensione significativa, possono costituire un indicatore significativo in un ottica di programmazione. Attraverso il coinvolgimento di una pluralità di soggetti organizzativi ed istituzionali, operanti in diversi sistemi nazionali e regionali di formazione professionale a livello politico-decisionale, tecnico-istituzionale e tecnico-operativo, il progetto si propone, dunque, di apportare un contributo significativo allo sviluppo di strategie integrate a supporto della mobilità internazionale promuovendo l utilizzo di uno strumento di lavoro per gli operatori in un ottica di innalzamento qualitativo della propria offerta. Il progetto intende, infine, contribuire alla promozione della trasparenza e comparabilità dei programmi formativi, la validazione e riconoscimento dei risultati di apprendimento acquisiti all estero e l integrazione dei programmi di mobilità all interno di tali programmi. Rilevante appare, inoltre, l esperienza progettuale in corso di realizzazione da parte della Provincia di Sassari 23 per la promozione della diffusione di metodologie e competenze utili alla predisposizione di interventi di mobilità transnazionale di qualità. Particolarmente significativa appare la prevista la realizzazione di un corso di formazione "Progettare la Mobilità", di una piattaforma on-line, delle relative linee guida per l'utilizzo della piattaforma nonché di un manuale rivolto ai progettisti di iniziative di mobilità transnazionale. Si tratta di strumenti finalizzati a promuovere, pianificare e gestire efficacemente le opportunità di mobilità messe a disposizione attraverso risorse nazionali ed europee che, in un mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo, rappresentano, se opportunamente inserite in un quadro di sviluppo del territorio, un opportunità di inserimento lavorativo per le giovani generazioni. Attraverso le attività progettuali che 22 Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 sull istituzione di un sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale 2009/C 155/ Progetto IT1-LEO PROMETEUS Promoting mobility expertise of teachers of EU students. 21

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