Aiutare i poveri delle aree rurali
|
|
- Giordano Maggio
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Quadro Strategico dell IFAD Aiutare i poveri delle aree rurali a sconfiggere la povertà Il Quadro Strategico dell IFAD per il viene allegato per informazione del Consiglio dei Governatori. Il Quadro è stato presentato al Consiglio di Amministrazione nel corso della sua settantaquattresima sessione, il 5-6 dicembre In questa sede sono state anche incorporate le osservazioni formulate dai membri del Consiglio di Amministrazione.
2 La riduzione della povertà non è un obiettivo che i governi, le organizzazioni per lo sviluppo o le ONG possono realizzare per i poveri. Possono stipulare accordi e promuovere condizioni che consentano Il mand Aiutare i poveri del ai poveri di mettere a frutto le proprie capacità e uscire dallo stato di povertà. IFAD, Rapporto sulla Povertà Rurale, 2001
3 ato dell IFAD le aree rurali a sconfiggere la povertà 3
4 I poveri delle aree rurali in un mondo che cambia Degli abitanti del mondo, uno su cinque, in totale 1,2 miliardi di persone, vivono in condizioni di povertà assoluta. La loro povertà non è caratterizzata solo da un reddito basso e dalla mancanza di risorse. Consiste anche in una condizione di vulnerabilità, isolamento e mancanza di potere. Comporta l annullamento della capacità di liberarsi della paura e della fame e far sentire la propria voce. Ridurre la povertà significa mettere uomini e donne poveri in condizione di trasformare la propria vita e il contesto in cui vivono e aiutare i governi e la società civile a creare e mantenere condizioni che consentano loro di farlo. Dopo il Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale del 1995, la comunità internazionale si è trovata ampiamente d accordo sulla necessità che tutti coloro che operano nel settore dello sviluppo si concentrino sulla riduzione della povertà. Cinque anni più tardi, in occasione del Vertice del Millennio, i governi si sono assunti l impegno di dimezzare entro il 2015 il numero di quanti vivono in condizioni di povertà assoluta. Questo impegno a livello mondiale fa sperare in un aumento significativo delle risorse e del sostegno politico a favore della riduzione della povertà in tutto il mondo. La Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite Gli obiettivi di sviluppo stabiliti in occasione del Vertice del Millennio testimoniano, come è affermato nella Dichiarazione del Millennio, la determinazione dei paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo a "creare un contesto tanto a livello nazionale quanto a livello mondiale atto a favorire lo sviluppo e l eliminazione della povertà". Tra i più importanti di tali obiettivi c è quello di dimezzare, tra il 1990 e il 2015, il numero delle persone con un reddito giornaliero inferiore a un dollaro e di quanti soffrono la fame. Monitorare i progressi che si compiono verso il raggiungimento di tali obiettivi è compito dell intero sistema delle Nazioni Unite, coordinato dal Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali della Segreteria delle Nazioni Unite e dal programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, in stretta collaborazione con la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Mentre l importanza di ridurre la povertà è ormai ampiamente riconosciuta, non si è ancora prestata attenzione sufficiente al problema della povertà rurale. Inoltre, non sembra che si valuti appieno il contributo che gli stessi poveri delle aree rurali possono dare nella sfida per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo che ci si è posti. Allo stesso tempo, circa 900 milioni di persone il 75% dell 1,2 miliardi di quanti vivono in condizioni di povertà assoluta risiedono in zone rurali. Bisogna pertanto dare priorità alla povertà rurale, se si vogliono raggiungere gli obiettivi di sviluppo posti dal Vertice del Millennio, in particolare quello relativo alla povertà. 4
5 Dare priorità significa raccogliere le sfide di un mondo in rapida trasformazione, assicurandosi che i poveri delle aree rurali non rimangano indietro. L interdipendenza globale, la decentralizzazione e il rapido sviluppo di organizzazioni della società civile offrono molte opportunità, a condizione che i poveri che vivono in zone rurali possano esercitare un influenza sulle istituzioni, le politiche e le decisioni che riguardano la loro vita. Allo stato attuale delle cose, i poveri delle aree rurali raramente scelgono o hanno il controllo delle condizioni in cui si guadagnano da vivere. E tra le molte diverse categorie di poveri rurali, emerge un gruppo significativo: le donne. La maggior parte delle donne sono ancora emarginate sul piano economico e politico, nonostante sia ormai riconosciuto il loro contributo alla sussistenza delle famiglie contadine e il loro potenziale di artefici del cambiamento. Combattere la discriminazione tra uomini e donne e aumentare le competenze delle donne: condizioni essenziali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo stabiliti dal Vertice del Millennio Nelle zone rurali di tutti i paesi in via di sviluppo, le donne povere svolgono un ruolo fondamentale per la produzione agricola e l allevamento del bestiame. Sono impegnate in molteplici attività economiche essenziali per la sopravvivenza delle loro famiglie. Spetta a loro la responsabilità di provvedere al cibo, all acqua e al combustibile di cui queste ultime hanno bisogno. La qualità dell assistenza che le madri forniscono ai loro bambini ha un influenza decisiva sulle probabilità che essi rimangano in buona salute e siano, in seguito, in grado di lavorare. Al tempo stesso le donne, rispetto agli uomini, hanno possibilità decisamente minori di accedere a istruzione, informazioni, risorse e servizi. Hanno anche minore influenza e meno possibilità di scelta per quanto riguarda le decisioni (in ambito sia privato che pubblico) che condizionano la loro vita e quella dei loro figli. Queste disparità che persistono e a volte tendono anche ad aumentare impediscono alle donne di svolgere il proprio ruolo essenziale, ostacolando così lo sviluppo globale, tanto umano quanto economico. Quando viene offerta loro l opportunità di farlo, le donne povere delle aree rurali sono capaci di generare cambiamenti sostanziali all interno delle comunità in cui vivono. Per esempio: un maggiore accesso delle ragazze all istruzione primaria e secondaria è strettamente correlato alla diminuzione dei tassi di malnutrizione e mortalità. Le donne partecipano in modo dinamico alle attività e contribuiscono all organizzazione di associazioni di base; sono inoltre in grado di promuovere e portare avanti iniziative locali di autosostegno. Quando le donne hanno accesso a prodotti per l agricoltura e alle competenze relative, la produttività agricola aumenta notevolmente. In molti programmi di microfinanza, in tutto il mondo, le donne si sono rivelate risparmiatrici prudenti e beneficiarie di prestiti accorte, che utilizzano il proprio reddito a vantaggio di tutta la famiglia. A meno che non ci sia un aumento significativo degli sforzi e delle risorse destinati a risolvere il problema della discriminazione tra i sessi, offrendo maggiori opportunità alle donne rurali povere, non si faranno progressi significativi verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo stabiliti dal Vertice del Millennio, ossia ridurre la povertà e la fame in tutto il mondo. 5
6 Altri aspetti della trasformazione globale in corso minacciano di invalidare i passi avanti compiuti da milioni di poveri in alcune parti del mondo negli ultimi 25 anni. Uscire dalla povertà non è garanzia di non potervi ricadere. Guerre civili e conflitti, calamità naturali, crisi finanziarie, rapido aumento della popolazione, migrazioni e lo sfruttamento sempre maggiore delle risorse naturali fanno aumentare in modo sproporzionato le condizioni di insicurezza e instabilità dei poveri nelle aree rurali. Tali poveri contribuiscono in larga misura alla crescita economica dei loro paesi. Gran parte della terra, dell acqua e della manodopera impiegati nella produzione agricola appartengono alle loro aziende e alle loro famiglie, nel loro complesso. Rappresentano una grande ricchezza grazie alla loro conoscenza delle tecniche di produzione tradizionali e alle loro capacità organizzative. Hanno un ruolo fondamentale nella gestione e nella conservazione delle risorse naturali del pianeta, compresa la biodiversità. Sono persone che lavorano duramente, pronte a cogliere ogni opportunità di migliorare la propria vita e assicurare un futuro migliore ai loro figli. La sfida consiste nel metterli in condizione di superare gli ostacoli materiali, istituzionali o derivanti da politiche inadeguate che impediscono loro di approfittare di tali opportunità. Per la maggior parte di loro, questo significa superare gli ostacoli che si presentano nei luoghi in cui vivono o che sono legati a ciò che fanno per guadagnarsi da vivere. Uno di questi ostacoli è costituito da una condizione quotidiana di vulnerabilità che caratterizza la vita dei poveri nelle aree rurali. Per molte di queste persone piccoli proprietari, braccianti senzaterra e mezzadri, piccoli imprenditori, pastori nomadi, pescatori artigianali, oltre alle donne, alle popolazioni autoctone, alle minoranze etniche e ai membri di determinate caste la condizione di vulnerabilità è una "emergenza silenziosa", intimamente connessa alla debolezza della gestione dell autorità ( governance) a livello locale. Essa si manifesta come impossibilità di influenzare decisioni che riguardano la propria vita, negoziare condizioni migliori negli scambi commerciali o nel baratto, eliminare la corruzione e diventare interlocutori autorevoli delle organizzazioni governative e non (ONG). Comporta anche l impossibilità di sfuggire alla violenza o guadagnare quanto basta per soddisfare le proprie necessità primarie. La condizione di assoluta impotenza è un chiaro effetto della povertà. Ed è anche una delle sue principali cause. I tragici eventi dell 11 settembre 2001 hanno portato a una maggiore consapevolezza dei legami di interdipendenza che uniscono il mondo intero. La riduzione della povertà come in effetti anche la pace, la stabilità e una crescita economica sostenibile possono essere raggiunte solo modificando i rapporti di forza squilibrati che contribuiscono a creare povertà e facendo uno sforzo consapevole per consentire a popolazioni storicamente emarginate di esprimere appieno il proprio potenziale. Finanziando il tipo di iniziative di sviluppo e riduzione della povertà necessarie a cambiare le strutture che generano vulnerabilità e diseguaglianza e collaborando con i governi e le istituzioni locali, l IFAD può aiutare i poveri delle aree rurali a 6
7 diventare artefici del proprio sviluppo. Il Fondo deve assumere il ruolo di catalizzatore spingendo i propri obiettivi oltre l impatto immediato dei "suoi" progetti e influenzando l orientamento e la natura degli sforzi compiuti, a livello nazionale e internazionale, per ridurre la povertà. Questo comporterà aiutare chi è d aiuto: aumentare la capacità congiunta dei governi, del settore privato, della società civile e delle istituzioni che operano nel settore dello sviluppo di mettere i poveri che vivono in zone rurali al centro del proprio impegno. I punti di forza dell IFAD Dalla sua fondazione, nel 1978, l IFAD si è occupato esclusivamente della riduzione della povertà rurale, operando con popolazioni rurali povere dei paesi in via di sviluppo per eliminare povertà, fame e malnutrizione; aumentare la produttività e il reddito e migliorare la qualità della vita di queste persone. Il Fondo ha formulato e realizzato progetti in contesti naturali, socioeconomici e culturali estremamente diversi tra loro. Molti dei progetti finanziati dall IFAD sono stati avviati in zone particolarmente isolate e si sono rivolti ad alcuni degli strati più poveri e bisognosi della popolazione rurale. L IFAD ha riconosciuto che i gruppi più vulnerabili possono contribuire, come in effetti fanno, alla crescita economica. Questi gruppi hanno dimostrato di essere in grado di inserirsi nel flusso dello sviluppo sociale ed economico, purché si comprendano le cause della loro povertà e vengano create condizioni che consentano loro di farlo. Inoltre, le sue attività a livello locale in 114 paesi tengono l IFAD in contatto costante e diretto con i poveri delle aree rurali. Il modo in cui essi stessi valutano le opportunità e gli ostacoli che si presentano loro costituisce la base essenziale delle competenze e dell esperienza dell IFAD. La varietà di popolazioni e contesti ha portato ad accumulare un bagaglio prezioso di esperienza e conoscenza. Ha anche reso necessario da parte dell IFAD mantenere un approccio estremamente flessibile e partecipativo nel rispondere alle specifiche esigenze dei processi di sviluppo rurale nelle varie regioni del mondo. Al fine di suscitare un ampia identificazione a livello locale con i programmi che finanzia, l IFAD collabora con altri governi dei paesi beneficiari dei prestiti, poveri delle aree rurali e loro organizzazioni e altri organismi donatori. La centralità dello sviluppo locale nelle sue attività ha fatto sì che l IFAD si sia trovato a fare da ponte tra i donatori multilaterali o bilaterali da un lato e la società civile, rappresentata dalle ONG e dalle organizzazioni di base (CBO), dall altro. Numerosi partenariati e un campo d azione esteso a tutto il mondo consentono all IFAD di consolidare il proprio ruolo di catalizzatore. Attraverso un costante monitoraggio e un attenta valutazione dell impatto dei propri progetti, il Fondo identifica innovazioni che abbiano dato risultati positivi, che possono essere eventualmente replicate e favorire lo scambio di esperienze positive tra regioni diverse. 7
8 L approccio programmatico estremamente flessibile dell IFAD e un modus operandi basato su prestiti a lungo termine accentuano la sua capacità di assistere i governi nella formulazione di politiche e nello sviluppo di istituzioni a favore dei poveri, nonché di trovare soluzioni ai vari problemi affrontati dai poveri nelle aree rurali dei contesti regionali e locali più diversi. Tali processi richiedono un arco di tempo esteso per riuscire ad apportare i cambiamenti che si prefiggono. Gli obiettivi strategici dell IFAD Il quadro strategico dell IFAD è concepito come parte del più ampio impegno a livello mondiale di realizzare gli obiettivi di sviluppo stabiliti in occasione del Vertice del Millennio. L IFAD continuerà a impegnarsi per mettere i poveri delle aree rurali in condizione di uscire dalla povertà come loro stessi la percepiscono promuovendo lo sviluppo sociale, la parità tra i sessi, la generazione di reddito, migliori condizioni nutrizionali, la sostenibilità ambientale e una buona gestione dell autorità. In concreto, questo implica: sviluppare e rafforzare le organizzazioni dei poveri, perché possano affrontare le questioni che essi ritengono essenziali; garantire un maggiore accesso all istruzione e all informazione, in modo che i poveri possano approfittare delle opportunità e superare gli ostacoli che si presentano loro; aumentare l influenza dei poveri sulle politiche e sulle istituzioni pubbliche e accrescere il loro potere contrattuale sul mercato. Tutte le scelte strategiche dell IFAD (che si ripercuotono sulle politiche regionali, nazionali e tematiche; sulle attività di prestito e donazione; sulla partecipazione alla stesura dei documenti strategici per la riduzione della povertà; sul dialogo per la definizione di politiche e sulla scelta dei partner nelle attività di sviluppo) saranno fatte tenendo presente questi principi guida. La centralità delle risorse per la riduzione della povertà rurale Nel suo Rapporto sulla Povertà Rurale nel 2001, l IFAD afferma che un maggiore accesso alle risorse è fondamentale per ottenere una crescita su larga scala e per ridurre la povertà. Le risorse sono di diverso tipo umane e sociali (istruzione, salute, organizzazioni), naturali (terra, acqua e foreste), tecnologiche (tecniche di produzione agricola, lavorazione e commercializzazione), infrastrutturali (strade, comunicazioni, servizi sanitari e istruzione, alloggi) e finanziarie (ricavato dalla vendita dei raccolti e da attività non agricole, capitali di impianto e di esercizio, "risparmi" sotto forma di bestiame e scorte di prodotti). Le diverse categorie di risorse sono fortemente complementari. Per esempio, incrementare il capitale sociale rafforzando gruppi di agricoltori e migliorando le strade e le reti di comunicazione può aumentare il livello delle risorse finanziarie disponibili. La garanzia del diritto di utilizzare la terra consente agli agricoltori di investire in tecnologia, con un conseguente aumento della produttività e delle entrate per l azienda agricola. Essi possono quindi investire nel miglioramento dell alimentazione e dello stato di salute e nell istruzione dei loro figli. 8
9 Poiché le cause della povertà rurale sono complesse, le soluzioni proposte debbono essere multiformi e capaci di adeguarsi ai diversi contesti locali, tenendo conto degli aspetti sociali e politici e delle problematiche legate alla discriminazione sessuale. I poveri delle aree rurali hanno bisogno di avere un maggiore accesso a vari tipi di risorse umane, sociali, naturali, infrastrutturali, tecnologiche e finanziarie per poter assumere il controllo della loro vita quotidiana. Debbono poter avere voce in capitolo riguardo alle decisioni fondamentali che influenzano il loro benessere, comprese quelle prese dai governi e dalle autorità locali. Devono anche poter essere meno vulnerabili rispetto alle calamità esterne che minacciano la loro già precaria base di risorse (ad esempio l HIV/AIDS, conflitti e catastrofi naturali). L IFAD intende concentrare i suoi investimenti, i suoi sforzi nel campo della ricerca e della gestione delle informazioni e il suo impegno nella concertazione per raggiungere tre obiettivi fondamentali: rafforzare le capacità dei poveri delle zone rurali e delle loro organizzazioni; assicurare loro una più equa possibilità di accedere alle risorse produttive naturali e alle tecnologie, nonché garantire loro un maggiore accesso ai servizi finanziari e ai mercati. Si presterà inoltre la massima attenzione nei confronti delle diverse opportunità e limitazioni per gli uomini e le donne e nello sforzo di identificare le cause della vulnerabilità e ideare modi di aumentare la capacità di adattamento. Obiettivi strategici Risorse umane e sociali Rafforzare le capacità dei poveri delle aree rurali e delle loro organizzazioni Risorse produttive e tecnologia Assicurare una più equa possibilità di accedere alle risorse produttive naturali e alle tecnologie Aiutare i poveri delle aree rurali a sconfiggere la povertà Risorse finanziarie e mercati Garantire un maggiore accesso ai servizi finanziari e ai mercati 9
10 Rafforzare le capacità dei poveri delle aree rurali e delle loro organizzazioni In primo luogo, ed è la cosa più importante, i poveri hanno bisogno di poter sviluppare capacità individuali e collettive per ottenere accesso alle opportunità economiche e a servizi sociali e infrastrutture di base. La mancanza di una solida organizzazione sociale rende difficile per i poveri sfruttare le opportunità che possono presentarsi nell ambito della comunità in cui vivono e stabilire legami con partner esterni. Pertanto, rafforzare la base di capitale umano e sociale dei poveri delle aree rurali consentirà loro di interagire con coloro che detengono il potere su una base più equa e informata e negoziare quindi con maggiore efficacia sulle questioni che riguardano il loro benessere. L IFAD lavora con molti e diversi tipi di poveri riuniti in associazioni (ad esempio i tradizionali gruppi di lavoro nei villaggi e nelle frazioni di villaggio, piccoli gruppi di autosostegno, associazioni di utilizzatori d acqua per irrigazione e cooperative di agricoltori). Sviluppare le loro capacità richiede tempo. Tuttavia, lo sviluppo delle capacità è un passaggio essenziale per ridurre efficacemente la povertà: senza di esso, gli investimenti in infrastrutture sociali ed economiche finiranno inevitabilmente per mancare l obiettivo di apportare benefici sostenibili. L IFAD si impegnerà anche per rafforzare le capacità delle autorità locali e dei governi nazionali, in modo che essi siano maggiormente in grado di rispondere alle necessità dei poveri delle aree rurali. Questo comporterà la promozione e il sostegno di processi che aumentino la responsabilizzazione e la trasparenza dei servizi forniti nelle zone rurali, contestualmente a una maggiore decentralizzazione decisionale. Assicurare una più equa possibilità di accedere alle risorse produttive naturali e alle tecnologie Una delle principali cause che generano una condizione di povertà persistente è la difficoltà di accesso alle risorse naturali, come terra, acqua e foreste. La loro distribuzione diseguale affonda spesso le radici in contesti storici e culturali consolidati nel tempo. Inoltre, i poveri non hanno alcun potere decisionale riguardo all uso di tali risorse. Riforme agrarie e criteri di assegnazione delle terre, diritto all acqua e accesso delle comunità rurali alle foreste e ad altre risorse di proprietà comune sono sempre più spesso fonte di conflitti sociali. Ridurre tali tensioni e contribuire alla pianificazione di un uso delle risorse equo e sostenibile rappresenta una sfida di primaria importanza in tutti i paesi in via di sviluppo. Dove la terra e l acqua sono molto sfruttate, il degrado delle risorse naturali ha raggiunto livelli preoccupanti. Questo rapprensenta un problema molto grave per i poveri delle aree rurali, che spesso vivono in zone dall equilibrio ambientale molto fragile. Molti agricoltori poveri si trovano costretti a scegliere tra cercare di rendere di nuovo fertili i loro piccoli appezzamenti di terra e le risorse di proprietà collettiva oppure emigrare verso le città. Ricerca e tecnologie appropriate, in grado di migliorare la produttività delle aziende agricole e la redditività della terra e del lavoro, sono essenziali, se si vuole che la prima opzione sia praticabile. Dato che le soluzioni debbono essere specifiche per ogni diverso contesto, le tecnologie più 10
11 adatte vanno individuate con l ausilio di una ricerca mirata e convalidate attraverso la collaborazione con i poveri a cui devono servire una procedura ancora molto poco diffusa. Meritano pieno apprezzamento le già esistenti strategie di gestione del rischio dei piccoli agricoltori. Molto spesso queste ultime sono diverse per uomini e donne e richiedono approcci differenziati per i due sessi. Garantire un maggiore accesso ai servizi finanziari e ai mercati Nello sforzo di aumentare la produttività agricola o diversificare le fonti di reddito, i poveri hanno spesso bisogno di capitali, sia per gli investimenti sia per la gestione ordinaria. Tuttavia, i mercati finanziari sono ancora poco sviluppati al di fuori dei centri urbani. Dato che le somme in questione sono di piccola entità e i poveri non possono offrire garanzie collaterali, di solito le banche non sono interessate a concedere loro dei prestiti. Gli aiuti devono quindi dedicarsi a incrementare nelle aree rurali la presenza di istituzioni finanziare professionali e adatte a questo tipo di esigenze, che non si impegnino solo nella concessione di prestiti, ma stimolino anche il risparmio. Gli sforzi volti ad aumentare la produttività agricola possono risultare efficaci solo se accompagnati da una valutazione del potenziale di mercato. Troppi investimenti destinati al settore agricolo si sono rivelati inutili perché concentrati solo sull obiettivo di aumentare la produzione trascurando quello di identificare sbocchi di mercato. Sono necessari approcci integrati lungo tutto il processo di produzione, lavorazione e commercializzazione se si vogliono far aumentare i redditi nelle zone rurali e contribuire in modo significativo alla crescita economica e alla riduzione della povertà. Anche le infrastrutture viarie sono determinanti per lo sviluppo dei collegamenti con il mondo esterno. È inoltre necessario diversificare le fonti di reddito, producendo e commercializzando prodotti agricoli non tradizionali, oppure sfruttando maggiormente le possibilità offerte dalle attività rurali non agricole. La diversificazione delle fonti di reddito riduce i rischi legati a condizioni di mercato che cambiano rapidamente e può aiutare a controbilanciare le fluttuazioni stagionali di redditi e consumi. Consolidare il ruolo dell IFAD come catalizzatore Il mandato dell IFAD è fare tutto il possibile per aiutare i poveri delle aree rurali a sconfiggere la povertà. Il Fondo cercherà di massimizzare l impatto diretto dei suoi programmi concentrandosi sui principali fattori che generano povertà e ampliando gli effetti catalitici delle proprie attività. Questo comporterà: raccogliere e sistematizzare conoscenze e informazioni e diffonderle a beneficio di un gran numero di partner nazionali e internazionali; promuovere lo sviluppo di partenariati a livello nazionale tra poveri, governi, settore privato e società civile; formare coalizioni regionali e internazionali e favorire il sorgere di contesti istituzionali e strategici che favoriscano i poveri. 11
12 Risultati sul terreno L IFAD continuerà a basarsi su programmi di intervento a livello nazionale come strumento principale per migliorare le condizioni di vita dei poveri e accumulare esperienza su cosa è efficace e cosa non lo è nella lotta alla povertà. Come in passato, tutti i programmi di investimento saranno focalizzati verso l obiettivo di sviluppare le capacità dei beneficiari dei progetti, a livello sia individuale che comunitario. Per far ciò, è necessario che i poveri donne e uomini e tutti coloro che contribuiscono al processo di sviluppo prendano parte il più possibile alle fasi di programmazione, attuazione e monitoraggio degli interventi. Questo garantirà che le decisioni relative alla programmazione e all attuazione siano prese in base alle necessità e secondo i punti di vista dei poveri stessi. Inoltre metterà i poveri in grado di sviluppare le capacità necessarie a operare cambiamenti e a mantenere tali cambiamenti stabili una volta conclusasi la fase di assistenza esterna. Sarà necessaria una selezione più accurata per garantire che i poveri delle aree rurali traggano il massimo beneficio possibile dalle attività sostenute dall IFAD. In fase d attuazione, l IFAD valuterà in modo più sistematico i risultati ottenuti nei confronti dei beneficiari (presi di volta in volta in esame in base a gruppi differenziati: socioeconomici o di persone dello stesso sesso), se necessario apportando modifiche mentre il progetto è in corso. Monitorerà anche i progressi compiuti dai gruppi coinvolti in un progetto verso il raggiungimento della sostenibilità e dell autosufficienza. Rafforzare il ruolo dell IFAD come catalizzatore Effetti dell azione catalizzatrice Operazioni sul terreno Dialogo sulle politiche e patrocinio (advocacy) È inoltre necessario elaborare processi di attuazione efficaci in modo che i progetti non siano considerati tanto strumenti per raggiungere obiettivi prestabiliti quanto cornici strutturali all interno delle quali si producono risultati e si incoraggia l innovazione. Questo atteggiamento comporta la necessità di porre un enfasi esplicita sulla comunicazione e lo scambio di esperienze e informazioni tra quanti partecipano al processo di sviluppo e importanti circuiti esterni, per trovare modi sempre migliori per cercare di risolvere i problemi che affliggono i poveri delle aree rurali. I progetti hanno sempre più bisogno di sviluppare contatti efficaci sul piano politico-strategico, utilizzando maggiormente l esperienza e le informazioni accumulate per esercitare un ruolo di catalizzatori. L obiettivo dell IFAD è mettere i poveri delle aree rurali e le loro organizzazioni in grado di influenzare le istituzioni (anche riguardo a politiche, leggi e regolamentazioni) rilevanti ai fini della riduzione della povertà. Man mano che si ottengono dei risultati, l opera di promozione dell IFAD consisterà meno nel dialogo diretto tra funzionari dell IFAD e funzionari governativi e più nel risultato del suo impegno a rendere autonome le organizzazioni dei poveri. Tuttavia, all IFAD 12
13 spetta anche chiaramente il compito di sostenere la causa dei poveri nelle sedi in cui vengono definite le politiche nazionali, finché non sarà giunto il momento in cui essi avranno modo e capacità di difendere in prima persona i propri interessi. La preparazione e la realizzazione di documenti sulle strategie di riduzione della povertà e il Quadro di Assistenza allo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDAF) sono contesti promettenti nell ambito dei quali l IFAD può collaborare con partner nazionali e donatori per promuovere politiche e investimenti a favore dei poveri. Le operazioni e i partenariati a livello nazionale sono concepiti come un processo volto da un lato a garantire risultati sostenibili per le attività finanziate dall IFAD e dall altro a mettere i poveri delle aree rurali in condizione di esercitare una maggiore influenza sulla definizione degli obiettivi strategici. Gli interventi saranno mirati ad affrontare gli ostacoli, tanto quelli rappresentati dalla mancanza di risorse quanto quelli legati a questioni politico-istituzionali, che si frappongono a una riduzione duratura della povertà e coinvolgeranno generalmente coalizioni formate da quanti prendono parte al processo di sviluppo. Poiché i suoi interventi si svolgono nell ambito delle comunità e sono gestiti dai governi beneficiari dei prestiti, l IFAD si trova in una condizione privilegiata per favorire il dialogo tra le organizzazioni di base e le autorità governative. Esercitare una mediazione nell ambito di tali processi richiede tempo e flessibilità. Il ruolo di catalizzatore dell IFAD nella comunità internazionale Mettere i poveri in condizione di uscire dalla povertà sarà un obiettivo molto più facilmente raggiungibile quando essi potranno godere dell appoggio dell ambiente in cui vivono, a livello sia regionale che mondiale. Al momento, i poveri delle aree rurali non hanno la possibilità di esercitare un influenza diretta o incisiva a questo livello. L IFAD deve quindi sostenere al posto loro le loro ragioni. Tale sostegno si esprimerà in due forme: la prima consisterà nello sviluppare e condividere le informazioni e l esperienza che nascono dall attuazione di programmi e interventi nei diversi paesi; la seconda, nel tentativo di influenzare le politiche regionali e internazionali relative allo sviluppo rurale per esempio, l entità e la destinazione degli aiuti internazionali allo sviluppo. L impegno a influenzare le politiche sarà concentrato sulle questioni che si saranno rivelate fondamentali durante il lavoro sul terreno con i poveri delle aree rurali. Le strategie per combattere la povertà elaborate nella regione e nell ambito delle comunità locali risulteranno più efficaci in un contesto globale più favorevole. Verso il futuro Il Quadro Strategico dell IFAD per il nasce in certa misura all insegna della continuità. Esso si basa infatti sul precedente Quadro Strategico per il , sul Piano d Azione per il , sul Rapporto sulla Povertà Rurale nel 2001, sulle strategie regionali attualmente esistenti e sui risultati di molti gruppi di lavoro e apposite commissioni interne all IFAD. Tuttavia, esso implica anche un evoluzione. Il Quadro Strategico richiederà nuovo e maggior impegno da parte del Fondo. A questo impegno si dovrà far fronte riconsiderando i sistemi interni, le procedure, le risorse 13
14 Continuità e cambiamento Strategia Corporativa Piano d Azione Valutazioni regionali Rapporto sulla Povertà Rurale 2001 Il Quadro Strategico Attuare il Quadro Strategico Il Quadro Strategico Strategie regionali rielaborate Sesta Ricostituzione dei Fondi Programma Strategico di Innovazione strutturali e umane e anche le strategie regionali, che andranno riorientate in modo che possano rispondere in modo adeguato alla nuova strategia. In un mondo che cambia e lancia sfide sempre nuove, è assolutamente necessario per l IFAD potenziare le proprie capacità, soprattutto in materia di gestione, sviluppo di politiche e comunicazione. L IFAD deve impegnarsi affinché si rendano disponibili risorse finanziarie e umane adeguate. La Sesta Ricostituzione dei Fondi dell IFAD sarà essenziale a questo fine. Il successo dell IFAD nel raggiungere gli obiettivi contenuti in questo documento dipende in larga misura dalla sua capacità di rafforzare i partenariati con le istituzioni a livello nazionale, in particolare quelle che forniscono assistenza diretta ai poveri delle aree rurali e alle loro organizzazioni sotto forma di investimenti e politiche adeguate. L IFAD dovrebbe dedicare maggiori risorse umane e finanziarie a queste attività essenziali. L IFAD ha bisogno di consolidare la propria capacità di porsi come un istituzione innovativa e flessibile. Negli ultimi anni, ha sviluppato metodologie, prodotti, soluzioni e competenze efficaci nella lotta alla povertà. L IFAD deve ora impegnarsi a identificare, convalidare e diffondere le innovazioni. Deve inoltre focalizzare i propri sforzi, concentrandoli principalmente nel creare condizioni che favoriscano lo sviluppo locale, un maggiore e più equo accesso alle risorse naturale e alle tecnologie, la creazione di reddito nelle aree rurali e la crescita del settore agricolo. Accumulare informazioni durante le operazioni sul terreno e diffonderle a un pubblico più vasto: è in questa direzione che l IFAD deve orientare la maggior parte degli sforzi che dedica alla gestione delle informazioni e dell esperienza. Imparare dai poveri in particolare dalle loro capacità tecniche e organizzative e riadattare le loro esperienze positive nella realizzazione dei progetti deve essere uno degli obiettivi di tali sforzi. Si può imparare molto anche dalle ONG, dalle organizzazioni di base (CBO) e da 14
15 altri donatori su come collaborare con i poveri in modo più efficace. Ad esempio, nelle tecniche di programmazione partecipativa, le modalità di monitoraggio e valutazione, i metodi di selezione dei beneficiari dei progetti e la valutazione di esperienze positive nelle aree tematiche che rientrano tra gli obiettivi strategici sopra elencati. L IFAD dovrà anche mettere a punto sistemi per monitorare i propri progressi verso il raggiungimento di maggiori risultati sul terreno e per rendere più incisivo il proprio ruolo di catalizzatore nell ambito della comunità internazionale. Il Fondo ha già intrapreso una serie di azioni per aumentare l attenzione, nei progetti, verso il conseguimento di risultati duraturi, migliorare l efficacia dei sistemi di monitoraggio a livello dei progetti e sfruttare appieno il momento della valutazione come occasione per accumulare esperienza e stabilire partenariati. Gli sforzi compiuti in queste direzioni vanno mantenuti e potenziati. In ultima analisi, sono i poveri stessi che dovranno impegnarsi in prima persona per migliorare le proprie condizioni di vita. Il Quadro Strategico fornisce all IFAD una serie di principi guida da tenere presenti nell impegnarsi con i poveri delle aree rurali e altri partner per raggiungere l obiettivo di una riduzione sostenibile della povertà. La sfida che l IFAD dovrà affrontare è dunque quella di collaborare con i propri partner per creare condizioni adatte ad assicurare ai poveri maggiori possibilità di incidere sul proprio destino. Elementi chiave per il monitoraggio e la valutazione dei progressi compiuti Gli uomini e le donne che vivono in povertà migliorano gli aspetti della loro vita che loro stessi considerano più importanti. I poveri delle aree rurali applicano strategie di sopravvivenza migliori, ottengono maggiore accesso alle risorse produttive ed esercitano più influenza e controllo sulle politiche che riguardano la loro vita. L IFAD, insieme ai paesi beneficiari dei prestiti e ai suoi partner, crea e consolida condizioni che consentano una effettiva riduzione della povertà. L IFAD migliora le sue operazioni e procedure interne riguardo agli investimenti e alla definizione di politiche di intervento; accentua inoltre le proprie capacità di porsi come un "organizzazione orientata all apprendimento", che promuove e incoraggia l innovazione. 15
16 Via del Serafico, Roma, Italia Tel Fax Sito web: Stampato da: U. Quintily S.p.A. Roma, Italia, Novembre 2002
Aiutare le. popolazioni povere delle aree rurali. a sconfiggere la povertà. Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali
Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà Per maggiori informazioni sulla lotta per sconfiggere la povertà, visitate i siti: www.ifad.org www.ruralpovertyportal.org Fondo
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliLo scopo dell IFAD. Dove lavoriamo 1. Come lavoriamo
L IFAD in breve Lo scopo dell IFAD La finalità del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) è mettere le popolazioni rurali povere in condizione di raggiungere una maggiore sicurezza alimentare,
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliDICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ed IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliStrategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno
Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione
DettagliAiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà L IFAD IN BREVE
Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà L IFAD IN BREVE Lo scopo dell IFAD La finalità del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) è mettere le popolazioni
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliLo scopo dell IFAD. Dove lavoriamo 1. Come lavoriamo
L IFAD in breve Lo scopo dell IFAD La finalità del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) è mettere gli uomini e le donne poveri che vivono nelle aree rurali in condizione di raggiungere
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliLa mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»
La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo
DettagliAiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà. Sintesi operativa Quadro strategico dell IFAD 2011-2015
Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà Sintesi operativa Quadro strategico dell IFAD 2011-2015 1 Il quarto Quadro strategico del Fondo regioni, di insicurezza alimentare
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato alcune proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 La presente scheda
DettagliDONNE E LAVORO AGRICOLO:
DONNE E LAVORO AGRICOLO: SFIDE E PROPOSTE PER L AGENDA DI SVILUPPO POST 2015 Valentina Franchi Organizzazione delle Nazioni Unite per l Agricoltura e l Alimentazione IL RUOLO DELLE DONNE NELL AGRICOLTURA
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliDICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO
DICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO adottata dalla Conferenza internazionale del Lavoro nella sua Ventiseiesima Sessione Filadelfia, 10 maggio
DettagliSicurezza alimentare:
Sicurezza alimentare: obiettivi, politiche e istituzioni Maria Sassi Facoltà di Economia Università degli Studi di Pavia 1 Struttura Istituzioni Questioni aperte Politiche Sicurezza alimentare: concetti
DettagliActionAid e le Aziende per la Giustizia Sociale!
ActionAid e le Aziende per la Giustizia Sociale! Indice dei contenuti ActionAid Italia Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale ActionAid e la Giustizia Sociale Progetto Etiopia Aziende in azione per
DettagliEaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES
Provincia di Pistoia EaSI Employment and Social Innovation Assi PROGRESS e EURES Potenzialità per il lavoro e l integrazione sociale su scala europea Carla Gassani Servizio Politiche attive del Lavoro,
DettagliLE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado
DettagliManifesto dei diritti dell infanzia
Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione
DettagliLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliManifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale
Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi
DettagliIntroduzione alla progettazione degli interventi di sviluppo CORSO ONLINE PRIMO INCONTRO
Introduzione alla progettazione degli interventi di sviluppo CORSO ONLINE PRIMO INCONTRO Roma, 27 aprile 2015 Carlos Costa Che cos è il progetto? Il progetto è un insieme di azioni programmate per essere
DettagliPronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio.
Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Per realizzare i desideri. È bello avere un obiettivo. Ancor
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliGestione diretta: I programmi comunitari
Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliMani Tese 2013. www.manitese.it u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a
u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a MANI TESE ONG/ONLUS Da 49 anni verso un mondo più giusto Mani Tese è un Organizzazione Non Governativa nata in Italia nel 1964 per combattere la fame e gli squilibri
Dettagli*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it
*Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliRENA. Rete per l Eccellenza Nazionale
RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.
DettagliLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020
LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
Dettagliprogredire con gli strumenti finanziari ESIF Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Strumenti finanziari
progredire con gli strumenti finanziari ESIF Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Gli strumenti finanziari co-finanziati dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale permettono di investire,
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliLinee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano
Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Siamo la principale associazione di soccorso della Provincia di Bolzano. Chi siamo? Siamo un organizzazione non profit con
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliVERSO LA RIFORMA DELLA PAC. Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito
VERSO LA RIFORMA DELLA PAC Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito Indice Perché riformare la PAC La nuova architettura della PAC: un ipotesi L agricoltura biologica Conclusioni Perché riformare la PAC? 1)
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
Dettagli92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini
92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini Gazzetta ufficiale n. L 123 del 08/05/1992 pag. 0016-0018 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 31 marzo 1992 sulla
DettagliAZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO
AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliProvincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliMemorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno
Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale
DettagliPersonal Financial Services Fondi di investimento
Personal Financial Services Fondi di investimento Una forma di investimento a rischio controllato che schiude interessanti prospettive di guadagno. Questo dépliant spiega come funziona. 2 Ottenete di più
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
Dettaglinewsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliRidurre i divari tra il Nord e il Sud del mondo
Ridurre i divari Il problema Fino alla fine degli anni sessanta, la cooperazione allo sviluppo si identificava esclusivamente con la cooperazione economica o con l aiuto umanitario di emergenza. Questa
DettagliPROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana
PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliLAVORO DI GRUPPO. Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali
LAVORO DI GRUPPO Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali Esistono molti manuali e teorie sulla costituzione di gruppi e sull efficacia del lavoro di gruppo. Un coordinatore dovrebbe tenere
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliProgramma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione
Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione
DettagliPolicy. Le nostre persone
Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliCOMUNE DI COLOGNO AL SERIO
COMUNE DI COLOGNO AL SERIO Provincia di Bergamo PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO 2015/2017 (Art. 48 del D.Lgs. 198/2006) Approvato con deliberazione della Giunta comunale
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliIl programma di Gioventù+Sport Versione abbreviata
Il programma di Gioventù+Sport Versione abbreviata UFSPO 2532 Macolin Ufficio federale dello sport UFSPO La filosofia di G+S Il principio direttore di G+S Gioventù+Sport Organizza e promuove uno sport
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliProgramma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato
D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale
DettagliL UOMO L ORGANIZZAZIONE
UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale
DettagliInsegnamento della religione cattolica e attività alternative
PROGETTO DI ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL ORA DI RELIGIONE Premessa La definizione delle attività didattiche e formative alternative all IRC spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell azione
DettagliPer un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro
Per un Lavoro Dignitoso Organizzazione Internazionale del Lavoro Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che persegue la promozione della giustizia sociale
DettagliEuropa per i cittadini 2007-2013
Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società
DettagliIL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale
Dettagli