GLI SVILUPPI DELLA TECNO-SCIENZA: PROBLEMI E PROSPETTIVE 21/06/2012

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1 PERSONA, PERSONALISMI E BIOETICA INTRODUZIONE Giuseppe Zeppegno Docente di Bioetica Facoltà Teologica dell Italia Settentrionale Sezione di Torino giuseppe.zeppegno@diocesi.torino.it 1 GLI SVILUPPI DELLA TECNO-SCIENZA: PROBLEMI E PROSPETTIVE La tecnologia, applicata all ambito biomedico, ha reso possibili sempre più sofisticati interventi sulla vita umana permettendo enormi passi avanti nella diagnosi, prognosi e terapia delle più complesse patologie. Accanto ai giustificati entusiasmi per i molti risultati positivi raggiunti, si fanno strada nuove inquietudini per alcune inusitate possibilità di intervento sulla vita umana. Sorge spontanea la domanda: tutto ciò che è tecnicamente possibile fare è anche eticamente e giuridicamente bene fare? 2 1

2 IL COMPITO DELLA BIOETICA E DEL BIODIRITTO La bioetica sorge negli Anni Settanta dello scorso secolo con l intento di individuare i limiti etici dell intervento tecno-scientifico sull uomo e l intero ecosistema. Il diritto negli ultimi anni ha investito notevoli energie per formulare regole atte a individuare i limiti giuridici dell intervento dell uomo sulla vita (biodiritto). 3 BIOETICA/BIODIRITTO E VITA UMANA La bioetica e il biodiritto chiedono alla filosofia di elaborare un criterio oggettivo che consenta di individuare i confini della liceità degli interventi. Tale indagine filosofica rimanda alla questione della determinazione del concetto di persona. Phersu (etrusco) Panīm (ebraico) Prósopon (greco) Persona (latino) Persona (italiano) Phersu maschera ( panīm )פנים faccia, parte anteriore di un oggetto πρόσωπον (prósopon) ciò che sta davanti (pros) allo sguardo (opè) 4 2

3 TAPPE PRINCIPALI DELL ASSIMILAZIONE DEL CONCETTO Nella drammaturgia greca indicava la maschera (il personaggio) che l attore rappresentava. Fu assunto dalla teologia e rivestito di significati inediti durante le dispute trinitarie, cristologiche e pneumatologiche. Severino Boezio ( ) applicò il concetto di persona all essere umano identificandolo ontologicamente come «rationalis naturae individua substantia» (sostanza individuale di natura razionale). Tommaso d Aquino ( ) produsse una formulazione più completa: «individuo subsistens in rationali natura» (sussistente individuale di natura razionale). 5 Il termine sostanza, indica l'individualità di un soggetto che sussiste in sé, nonostante i mutamenti corporei che si verificano nel tempo. La formulazione assume le categorie filosofiche aristoteliche e consente di caratterizzare l essere umano evitando eccessi o riduzioni indebite. L espressione natura indica ciò che la persona è per nascita e per appartenenza alla specie umana. L aggettivo razionale indica l intelligenza e la capacità cognitiva (l attitudine e non necessariamente l uso effettivo della ragione, della capacità di porsi in relazione e di autodeterminarsi). Si è persona in virtù della natura razionale e, non esclusivamente, per il possesso e l esercizio di certe proprietà e funzioni. Queste ineriscono la persona ma non ne costituiscono l essere personale, semmai lo presuppongono. Anche lo zigote, l embrione, il feto, si possono riconoscere come persone in quanto, pur non avendo ancora manifestato tutte le qualità della persona, possiedono le condizioni che stanno alla base del processo ininterrotto che consentirà il loro sviluppo completo. Allo stesso modo moribondi, dementi, comatosi, pur nella compromissione delle condizioni fisico-psichiche, manifestano ancora la permanenza di quelle caratteristiche empirico-biologiche che le rendono riconoscibili come persone in atto. 6 3

4 R. Descartes ( ) produsse la separazione ontologica tra anima (res cogitans) e corpo (res extensa) e spezzò l unità dell uomo, attribuendo solo all anima, sede del pensiero e dell autocoscienza, lo statuto di persona (Discorsi sul metodo, IV e V). J. Locke ( ) ampliò questo processo riducendo la coscienza a mero fascio di percezioni (Saggio II, XXVII, 11.25). I. Kant ( ) rivalutò la persona dal punto di vista etico e giuridico riconoscendola portatrice di diritti e valori. Nell opera Fondazione della metafisica dei costumi sostenne l importanza di riconoscerla sempre come un fine in sé, mai come un mezzo. A. Rosmini ( ) recuperò sia la valenza giuridica del concetto sia quella ontologica, definendo la persona come diritto sussistente. Egli scrisse che «si chiama persona un individuo sostanziale intelligente, in quanto contiene un principio attivo, supremo ed incomunicabile». (Edizione Nazionale delle opere di A. Rosmini, Roma Milano, Fratelli Bocca 1954, vol. XXV, n. 832) Nel Novecento si imposero due tendenze contrapposte: l anti-personalismo (filosofie del sospetto, strutturalismo, comportamentismo, alcune correnti della filosofia analitica) negò l esistenza, la conoscibilità e il valore della persona; il personalismo (nelle sue diverse versioni: comunitario, spiritualista, fenomenologico, ontologico-tomista) ripropose la centralità della persona e plasmò con le sue istanze diverse Costituzioni postbelliche. 7 L ATTUALE MESSA IN CRISI DEL CONCETTO Crisi teoretica Crisi del soggetto Crisi della ragione 8 4

5 LA BIOETICA E I DIVERSI VOLTI DELLA PERSONA FORD, 1988: l embrione umano prima del 14 giorno è solo un aggregato di cellule bio-geneticamente umane. TEORIE CHE POSTICIPANO LA PERSONA RISPETTO ALL ORIGINE DELLA VITA UMANA SINGER, 1975: è essere umano in senso biologico l organismo vivente appartenente alla specie Homo Sapiens, è persona l organismo vivente che possiede l autocoscienza e la razionalità. TEORIE CHE SEPARANO LA PERSONA DALL ESSERE UMANO A PARTIRE DALLA VITA UMANA PRE-NATALE ENGELHARDT, : hanno lo status proprio di persone quanti possono compiere scelte morali. Feti, infanti, ritardati e comatosi, pur essendo membri della specie umana, non sono persone. TEORIE CHE SEPARANO LA PERSONA DALL ESSERE UMANO A PARTIRE DALLA VITA UMANA POST-NATALE CDF, Dignitas personae: 2008, 1: «ad ogni essere umano, dal concepimento alla morte naturale, va riconosciuta la dignità di persona». L ESSERE UMANO COME PERSONA DAL CONCEPIMENTO ALLA MORTE NATURALE 9 ESSERE UMANO E PERSONA La scelta di non dare valore prioritario all appartenenza biologica alla specie umana e d attribuire lo status proprio di persone unicamente agli adulti autocoscienti, dotati di razionalità in atto, capaci cioè d interagire, stringere accordi, riflettere su di sé e compiere scelte morali autonome, fa del concetto di persona una categoria vuota e flessibile, applicabile arbitrariamente sia in senso riduttivo, sia in senso espansivo. 10 5

6 IL DRAMMA DEL NOSTRO TEMPO Assistiamo ad una dilagante schizofrenia che loda il rispetto dei diritti umani, ma non muove i necessari passi per favorirne la costante applicazione ad ogni vita umana. È invece possibile dimostrare che anche la vita prenatale, pur non avendo ancora manifestate tutte le proprietà, ha in sé la possibilità di portare a compimento il processo dinamico che consentirà la completa formazione dell essere umano. Allo stesso modo il demente, il comatoso,, nonostante abbiano compromesse le loro potenzialità e attività, conservano comunque il valore e la dignità intrinseca e devono essere tutelati fino al termine naturale della loro esistenza. 11 LE DUE RELAZIONI La persona tra bioetica e diritto: quadro teoretico. Relatore: Prof. Francesco D Agostino Docente di Filosofia del Diritto Università Tor Vergata Roma La persona al centro: quali ricadute per la ricerca scientifica e l attività sanitaria? Relatore: Prof. Roberto Colombo Direttore del Laboratorio di Biologia molecolare e Genetica umana Università Cattolica Milano 12 6

7 GRAZIE PER LA VOSTRA CORTESE ATTENZIONE! Immagini: (ad uso didattico) 13 7