COMUNE DI RIETI. SCHEMA DI DELIBERAZIONE che si sottopone all' approvazione del Consiglio Comunale.

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1 COMUNE DI RIETI SCHEMA DI DELIBERAZIONE che si sottopone all' approvazione del Consiglio Comunale. OGGETTO: Individuazione all'interno delle zone omogenee A), di cui al decreta del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n individuate nel vigente P.R.O., delle aree nelle quali non e applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita per interventi di demolizione e ricostrnzione, 0 per varianti a permessi di costruire, comportanti modifiche della sagoma. Art. 23 bis co. 4 D.P.R. 380/01 come introdotto dal1' art. 30, comma 1, lettera f), Legge n. 98 del IL DIRIGENT~i!'a,ETTORE ~i\f4j~ l' impie"1;gt incaricato de la redazione (A h. Emanuele rillo) -':2.... compilata in data: 25/02/2014

2 II Consiglio Comunale Premesso che: - II Comune di Rieti e dotato di Piano Regolatore Generale approvato con Deliberazione di Giunta Regionale 13 luglio 2012 n.347; - II Piano Regolatore Generale individua Ie zone omogenee A) di eui al decreto del Ministro dei lavori pubbliei 2 aprile 1968, n all'interno del territorio comunale sia nel capoluogo che nelle frazioni; -II Comune di Rieti con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 93 del aveva adottato variante al P.R.G., recante modifica di~eiplina del Centro Storico, poi approvata dalla Regione Lazio con Deliberazione di cui sopra, suddividendo in sottozone il centro storico del capoluogo; - La Regione Lazio con Deliberazione di Giunta Regionale n. 347 del 2012 al parag. 5.2 di modifica aue N.T.A. del P.R.G. ha disposto per i centri storici delle frazioni l'esclusiva applicazione degli interventi di cui all' Art.31 lett. "a", "b", "c" della L , nonche dell' Art. 3 lett. "a", "b" e "c" del D.P.R.380/01; - In applicazione dell' Art. 23 bis eo. 4 D.P.R. 380/01 cosi'come introdotto dall' art. 30, comma 1, lettera f), Legge n. 98 del 2013 e disposto l'obbligo per i Comuni di individuare entro il 30 giugno 2014, con propria Deliberazione di Consiglio Comunale, Ie aree nelle quali non e applicabile la segnalazione eertificata di inizio attivita per interventi di demolizione e ricostruzione, 0 per varianti a permessi di costruire comportanti la modifiea della sagoma; - L'adozione di piani recupero dei centri storici 0 porzioni di essi non necessita di preventiva approvazione del Programma Pluriennale di Attuazione di cui alia L.R ; Visto: La Delibera di Giunta Regionale no 347 del recante approvazione della Variante Oenerale al PRO del Comune di Rieti; L'Art. 23 delle N.T.A. del P.R.G. recante" Zona A-Centro storieo" eosi eome modificato dalla D.G.R. 347/2012 e relativa diseiplina delle sottozone; Le Deliberazioni di Giunta Regionale n. 556 del e n del inerenti adozione del Piano Territoriale Paesistico Regionale ai sensi della L.R. 24/98; La Delibera di Giunta Comunale no 13 del reeante avvio del procedimento fmalizzato alia presente deliberazione; Considerato : 1) L'obbligo, in assenza di strumenti attuativi all'interno delle zone "A" eentro storieo del eapoluogo, di eseguire interventi fino al restauro e risanamento conservativo di cui all' Art. 3 co. I lett. "c" del D.P.R. 380/01 per gli edifiei individuati nelle sottozone AI,A2 ea3; 2) Che gli edifici nel centro storied del eapoluogo individuati nelle sottozone Ale A2 posseggono earatteristiehe storico-arehitettoniehe meritevoli di conservazione e recupero e pertanto potranno essere suscettibili di demolizione e ricostruzione 0 varianti al permesso di eostruire eomportanti modifiche di sagoma solo previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa eomunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 2

3 3) Che negli edifici del centro storieo del capoluogo individuati nelle sottozone A3 come edilizia priva di particolari valori possa essere ammessa la demolizione e ricostruzione o modifiche della sagoma con Segnalazione Certificata di Inizio Attivitit solo qual ora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal eompetente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 4) Che negli edifici del centro storied del capoluogo individuati nelle sottozone A5 come manufatti edilizi in contrasto eon l'ambiente 0 l'organismo urbano, e prevista in assenza dello strumento attuativo, la sola manutenzione ordinaria e straordinaria, previa rinuneia al relativo plusvalore qual ora i manufatti diventino oggetto di successivo esproprio; 5) Che nei centri storici delle frazioni i beni monumentali non sono suscettibili di demolizione e ricostruzkme 0 varianti ai permessi di costruire eomportanti modifiche della sagoma e non e pertanto applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita; 6) Che negli edifiei dei centri storici delle frazioni, non suddivisi in sottozone, possa essere ammessa la demolizione e ricostruzione 0 Ie varianti ai permessi di costruire comportanti modifiche della sagoma con Segnalazione Certificata di Inizio Attivita solo qualora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 7) Che talune strutture architettoniche facenti parte dei centri storici delle frazioni costituiscono elementi di rilievo urbano e di identificazione del paesaggio i cui interventi di restauro e risanamento conservativo sono sottoposti al preventivo parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio in applicazione dell' Art. 10 del D.Lgs. 42/04; 8) Che il PTPR adottato con Deliberazioni di Giunta Regionale di cui sopra, individua i eentri storiei delle frazioni come paesaggio degli insediamenti urbani regolamentato dall'art. 27 delle relative N.T.A.; 9) Che nelle aree del centro storied del capoluogo e delle frazioni gli interventi sugli edifici esistenti, ancorche rientranti nel restauro e risanamento conservativo, se suscettibili di modificare il rapporto con 10 spazio pubblico antistante devono prevedere la verifica della compatibilitit delle urbanizzazioni presenti e I'eventuale sistemazione contestuale dell'area pubblica da definire attraverso la perimetrazione ai sensi dell'art.27 della L. 457/78. Vista la legge 1150/1942 e succ. mod. ed integr.; Visto il D.P.R. 380/01; Visto il D.Lgs. 42/04; Vista la L.R. 24/98 Visto il parere favorevole sulla proposta di deliberazione di cui al presente provvedimento reso dal Responsabile del Servizio interessato in ordine alia regolarita tecnica, ai sensi dell'articolo 49, comma I, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Visto il parere favorevole sulla proposta di deliberazione di cui al presente provvedimento reso dal Responsabile del Servizio interessato in ordine alia regolarita contabile, ai sensi dell'articolo 49, comma 1, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 3

4 Su proposta dell' Assessore all 'Urbanistica lng. Andrea Cecilia, redatta a cura del Dirigente Settore IV Arch. Maurizio Silvetti; Con voti... ; DELIBERA 1) - di escludere il ricorso alla segnalazione certificata di lnlzio attivita per interventi di demolizione e ricostruzione, 0 per varianti a permessi di costruire, comportanti modifiche della sagoma in applicazione dell' Art. 23 bis co. 4 D.P.R. 380/01 COSI come introdotto dall'art. 30, comma 1, lettera f), Legge n. 98 del 2013 per Ie sottozone Al e A2 cosi come individuate nel vigente P.R.G. e di consentire tale intervento solo previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero, e comunque entro I'intervento di restauro conservativo sentita la competente Soprintendenza per i beni culturali; 2) - di consentire per gli edifici ricadenti in sottozona A3 nel vigente P.R.G. la demolizione e ricostruzione 0 modifiche della sagoma mediante Segnalazione Certificata di lnizio Attivita solo qualora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione dei piani di recupero;. 3) - di consentire per gli edifici ricadenti in sottozona A4 nel vigente P.R.G. la demolizione e rieostruzione 0 modifiche della sagoma mediante Segnalazione Certificata di lnizio Attivita, qualora tale tipologie di intervento siano inquadrabili come restauro, risanamento conservativo 0 ristrutturazione edilizia 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 4) - di consentire per gli edifici ricadenti in sottozona A5 nel vigente P.R.G. la demolizione, anche parziale, senza ricostruzione mediante Segnalazione Certificata di lnizio Attivita, con la prescrizione di destinare I'area recuperata a spazio pubblico 0 di uso pubblico pertinente al tessuto urbano e mantenendo in assenza di strumento attuativo, per la porzione non demolita, il limite di intervento alla manutenzione straordinaria, previa rinuncia al relativo plusvalore qual ora i manufatti diventino oggetto di successivo esproprio; 5) - Che nei centri storiei dellefrazioni i beni monumentali non sono suscettibili di demolizione e ricostruzione 0 varianti ai permessi di costruire comportanti modifiche della sagoma e non e pertanto applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita; 6) - Che negli edifici dei centri storici delle frazioni, non suddivisi in sottozone, possa essere anunessa la demolizione e ricostruzione 0 Ie varianti ai permessi di costruire comportanti modifiche della sagoma con Segnalazione Certificata di lnizio Attivita solo qualora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 7) - che nelle aree del centro storico del capoluogo e delle frazioni, gli interventi sugji edifici esistenti, ancorche rientranti nel restauro e risanamento conservativo, se suscettibili di modificare il rapporto con 10 spazio pubblico antistante, devono prevedere la verifica della compatibilita delle urbanizzazioni presenti e I' eventuale sistemazione contestuale dell' area pubblica da definire attraverso la perimetrazione ai sensi dell'art.27 della L ; 8) - di aver individuato il Segretario Comunale quale Responsabile della prevenzione ai sensi della Legge 6 novembre 2012, n. 190 con Decreto Sindacale prot del ; di dichiarare, con votazione separata ed unanime, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dewart. 134,4 comma del D.Lgs n. 267 del 18 agosto 2000, stante I'urgenza. 4

5 Relazione IIIustrativa La presente Deliberazione di Consiglio Comunale e stata redatta al fine di individuare all'interno delle zone omogenee A), di cui al decreta del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n individuate nel vigente P.R.G., delle aree nelle quali non e applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita per interventi di demolizione e ricostruzione, 0 per varianti a permessi di costruire, comportanti modifiche della sagoma. In applicazione dewart. 23 bis co. 4 D.P.R. 380/01 cosi' come introdotto dall' art. 30, comma 1, lettera f), Legge n. 98 del 2013 e disposto I'obbligo per i Comuni di individuare entr~ ii 30 giugno 2014, con propria Deliberazione di Consiglio Comunale, Ie aree nelle quali non e applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita per gli interventi individuati sopra. II Comune di Rieti e dotato di P.R.G. approvato con D.G.R. n. 347 del Considerato che 10 stesso dispone: 1) L'obbligo, in assenza di strumenti attuativi all'interno delle zone "A" centro storico del capoluogo, di eseguire interventi fino al restauro e risanamento conservativo di cui all'art. 3 co. 1 lett. "c" del D.P.R. 380/01 per gli edifici individuati nelle sottozone A1, A2 e A3; 2) Che gli edifici nel centro storico del capoluogo individuati nelle sottozone A1 e A2 posseggono caratteristiche storico-architettoniche meritevoli di conservazione e recupero e pertanto potranno essere suscettibili di demolizione e ricostruzione 0 varianti al permesso di costruire comportanti modifiche di sagoma solo previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 3) Che negli edifici del centro storico del capoluogo individuati nelle sottozone A3 come edilizia priva di particolari valori possa essere ammessa la demolizione e ricostruzione 0 modifiche della sagoma con Segnalazione Certificata di Inizio Attivita solo qualora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 4) Che nei centri storici delle frazioni i beni monumentali non sono suscettibili di demolizione e ricostruzione 0 varianti ai permessi di costruire comportanti

6 modifiche della sagoma e non e pertanto applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita; 5) Che negli edifici dei centri storici delle frazioni, non suddivisi in sottozone, possa essere ammessa la demolizione e ricostruzione 0 Ie varianti ai permessi di costruire comportanti modifiche della sagoma con Segnalazione Certificata di Inizio Attivita solo qualora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 6) Che talune strutture architettoniche facenti parte dei centri storici delle frazioni costituiscono elementi di rilievo urbano e di identificazione del paesaggio i cui interventi di restauro e risanamento conservativo sono sottoposti al preventivo parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio in applicazione dewart. 10 del D. Lgs. 42/04; 7) Che ii PTPR adottato con Deliberazioni di Giunta Regionale di cui sopra, individua i centri storici delle frazioni come paesaggio degli insediamenti urbani regolamentato dawart. 27 delle relative N.T.A.; Per tutto quanto sopra ed in applicazione dei dispositivi citati, si propone di deliberare: 1) - di esciudere il ricorso alia segnalazione certificata di inizio attivita per interventi di demolizione e ricostruzione, 0 per varianti a permessi di costruire, comportanti modifiche della sagoma in applicazione dewart. 23 bis co. 4 D.P.R. 380/01 cos) come introdotto dall'art. 30, comma 1, lettera f), Legge n. 98 del 2013 per Ie sottozone A1 e A2 cosi come individuate nel vigente P.R.G. e di consentire tale intervento solo previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero, e comunque entro I'intervento di restauro conservativo sentita la competente Soprintendenza per i beni culturali; 2) - di consentire per gli edifici ricadenti in sottozona A3 nel vigente P.R.G. la demolizione e ricostruzione 0 modifiche della sagoma mediante Segnalazione Certificata di Inizio Attivita solo qualora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero;

7 3) - di consentire per gli edifici ricadenti in sottozona A4 nel vigente P.R.G. la demolizione e ricostruzione 0 modifiche della sagoma mediante Segnalazione Certificata di Inizio Attivita, qualora tale tipologie di intervento siano inquadrabili come restauro, risanamento conservativo 0 ristrutturazione edilizia 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organa comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; la 4) - di consentire per gli edifici ricadenti in sottozona A5 nel vigente P.R.G. demolizione, anche parziale, senza ricostruzione mediante Segnalazione Certificata di Inizio Attivita, con la prescrizione di destinare I'area recuperata a spazio pubblico 0 di uso pubblico pertinente al tessuto urbano e mantenendo in assenza di strumento attuativo, per la porzione non demolita, il limite di intervento alia manutenzione straordinaria, previa rinuncia al relativo plusvalore qualora i manufatti diventino oggetto di successive esproprio; 5) - Che nei centri storici delle frazioni i beni monumentali non sono suscettibili di demolizione e ricostruzione 0 varianti ai permessi di costruire comportanti modifiche della sagoma e non e pertanto applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita; 6) - Che negli edifici dei centri storici delle frazioni, non suddivisi in sottozone, possa essere ammessa la demolizione e ricostruzione 0 Ie varianti ai permessi di costruire comportanti modifiche della sagoma con Segnalazione Certificata di Inizio Attivita solo qualora tali tipologie di intervento siano inquadrabili come interventi di restauro e risanamento conservativo 0 comunque previa esplicita previsione dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione dei piani di recupero; 7) - che nelle aree del centro storico del capoluogo e delle frazioni, gli interventi sugli edifici esistenti, ancorche rientranti nel restauro e risanamento conservativo, se suscettibili di modificare il rapporto con 10 spazio pubblico antistante, devono prevedere la verifica della compatibilita delle urbanizzazioni presenti e I'eventuale sistemazione contestuale dell'area pubblica da definire attraverso la perimetrazione ai sensi dell'art.27 della L. 457/78; II Fun.zionario TeC\iCO Arch( Emanuele G illo ' (.,.--., " '~ /' J---' I ' I

8 ,\iii(u\i() \ [,AIIEIIE DI IIEG'OLAII17>i TECNICA (tli competej1';.{1 del Dirigel1te del Serl'i-;.io propoi1l'i1/e) SEITORE IV - PIANlflCAZIONE E GEST/ONE DEL TERRITORIO D1RIGENTE DOff. arch, J\1allri-;,io Sih,etti SuI/a ph'scn(c jwoposfa di dclibera:iol1(, (/\'('I1/(' ad oggetfo Individuazione all'interno delle zone omogenee A), di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1958, n individuate nel vigente P.R.G., delle aree nelle quali non e applicabile la segnalazione certificata di inizio attivita per interventi di demolizione e ricostruzione, 0 per varianti a permessi di costruire, comportanti modifiche della sagoma. si esprimc, oi sensi degli artf. 49, comma J (! 147 bis. COI11I17(( J, D. Lgs () parere FA VOREVOLE di regolarild /ecnic(f, aftesfclllfe /0 l'ego/arird (' fa corret!c::a dell'cciol1(! omministratild'; MOTlVAZiONE DEL ['MERE Si tratta di adempimento previsto dalla Legge 98/2013, articolo 30 che richiede ai comuni di individuare entro il 30 giugno 2014 Ie aree nelle quali non sono applicabili Ie semplificazioni procedurali introdotte dalla Legge. Poiche il Comune di Rieti e dotato di PRG che nelle aree del centro storico individua 5 differenti categorie di edifici, in relazione aile lora caratteristiche architettoniche, storiche, tipologiche e funzionali, si e ritenuto di utilizzare Ie differenti categorie per individuarele aree nelle quali non applicare la segnalazione certificata di inizio attivita per interventi di demolizione e ricostruzione, o per varianti a permessi di costruire, comportanti modifiche della sagoma. Data.,-\,:, ' '.,~,,'. " '. ',,'. J,,_,,\-t'.,./... ':-~,..'.: -' IL DlRIGENTE SETTORE IV (Arch. Maurizio Silvctti) I, I./j -, "1, '?L \ i. Lk~~:. ~~ :: ~ e.:.!_1.-.~

9 "ARERE J)f REGOLARI7:,j CONIAIJlLE (di com(}(!fell-:,a del Diri!;l!l1te del Sl'rlJi:.io iitllflf';.iario) SET TOR E: Lc :,-:-- ~-~~ --, D 1111 GEN TEd () tt.lssli -- :L c -,~---- ~ Sulla j)j'cs(;,ll!r! projj()s/(/ di delibera::io17c (II'(!nfc ad oggctru '..,.; ',;. /.< \ i);: \j i' i,.! I j,f \ ) ~ i),... ).',, '" " ", i! I", c,,' l / D I'ARERE NON DOVUTO: "La prc5(!j7te ijropus/a (:'cessita di parere di rr:go/aritcl coi7!obile in quanta comporta r?(lessi direni 0 indirefti slil/a sifilu::iol1c! ecoj7ol71ico:/i17([l1::iaria 0 sui pafrimol7io dell'enfe"; DATA FIRM}; - ---~

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