18. Il cuore: regolazione della gittata cardiaca
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- Emilio Lupi
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2 18. Il cuore: regolazione della gittata cardiaca 1. Regolazione intrinseca della forza di contrazione ventricolare: la Legge di Starling 2. Fattori che determinano il volume del ritorno venoso: pompa muscolare e polmonare 3. Influenze del sistema simpaticosulla gittata ventricolare 4. Regolazione della frequenza cardiaca da parte del sistema autonomo 5. Regolazione molecolare dei canali funny delle cellule pacemaker 6. Il fosoflambano 7. Fattori che influenzano la velocità di sequestro del calcio nel Reticolo
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6 Pressione: gradienti pressori e generazione del flusso
7 Pressione: una forza su una superficie Pressione idrostatica: forza esercitata da un fluido sulle pareti del contenitore Nel cardiocircolatorio: la forza esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi Maggiore è la forza esercitata sul fluido maggiore sarà la pressione GITTATA SISTOLICA Maggiore è il volume del fluido maggiore sarà pressione VOLEMIA Maggiore è la resistenza che incontra il flusso maggiore sarà la pressione a monte della resistenza RESISTENZA PERIFERICHE
8 Flusso = ΔP/R R = 8lη/πr 4
9 La regolazione dei gradienti pressori avviene principalmente modificando le resistenze periferiche (vasocostrizione/dilatazione delle arteriole) Questo è fondamentale per: 1. Garantire il normale flusso di sangue ai capillari (con velocità e pressione idraulica tale da garantire un corretto scambio) 2. Rispondere a variazioni di Volume del sangue 3. Variare il flusso del sangue in base alle esigenze metaboliche dei vari tessuti
10 Il flusso di sangue è costante (a riposo) ma può variare secondo le esigenze metaboliche: 1. Dell intero organismo 2. Di un distretto rispetto a discapito di un altro coronarie
11 PAM = Pd + 1/3 (Ps - Pd) La pressione a livello capillare deve essere consona ai meccanismi di scambio nei vari tessuti. La pressione può variare per ragioni patologiche (iper. essenziale, problemi renali etc) oppure per variazioni omeostatiche (aumento volemia, disidratazione, aumento ingestione di NaCl, elevato calore) L organismo possiede sistemi regolativi per rispondere a tali variazioni in modo da garantire sempre il normale flusso di sangue ai capillari (con velocità e pressione idraulica tale da garantire i corretti scambi a livelo tissutale ) Inoltre, esistono dei meccanismi regolatori che in seguito a differenti esigenze metaboliche permettono la modificazione sia della pressione media totale (PAM) che del flusso del sangue ai vari tessuti. La regolazione dei gradienti pressori avvengono per mezzo di meccanismi di diversa natura: a) miogena b) paracrina c) nervosa d) ormonale
12 Il controllo pressorio è a carico di meccanismi a breve (Sistema autonomo) e a lungo termine (Angiotensina, ADH etc)
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15 ipotensione ortostatica
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17 L adrenalina si lega principalmente ai recettori β2 (arteriole del cuore, fegato, muscolo scheletrico) inducendo vasodilatazione
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19 Il diametro delle arteriole può essere determinato da: 1. Autoregolazione miogena 2. Metaboliti tissutali (CO 2, O 2,.) 3. Agenti paracrini (Serotonina, Istamina, NO, BK, ) 4. Ormoni (Adrenalina, Angiotensina II, ADH, VIP.) 5. Neuromediatori del SNA (NA, Ach, Sostanza P,?)
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21 All estremo arterioso: [(Pc + πli) (Pli + πs)] = [(32 + 5) (3 + 25)] = + 9 mmhg flusso netto verso il liquido interstiziale All estremo venoso: [(Pc + πli) (Pli + πs)] = [(15 + 5) (3 + 25)] = - 8 mmhg flusso netto verso i capillari
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23 18. Il sistema di distribuzione vasale 1. Vasi: differenze istologiche come basi funzionali 2. Ruolo della elasticità (compliance) aortica nella regolazione del flusso 3. La pressione arteriosa: fattori che la influenzano (gittata, volemia, resistenze periferiche) 4. Resistenze al flusso 5. Variazione del flusso nei comparti: le metarteriole 6. La Pressione arteriosa media (PAM) 7. Regolazione nervosa della presiione 8. Ipotensione ortostatica 9. Regolazione a breve della volemia 10. Regolazione locale della volemia 11. Capillari e scambi tissutali 12. Il sistema linfatico
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25 PLASMA
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