Formulario per Fisica con Esercitazioni
|
|
- Gildo Piccolo
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Formulario per Fisica con Esercitazioni 27 gennaio Errori di misura Errore sulle misure dirette: Errore massimo (il risultato della misura non fluttua): 1 oppure 1/2 divisione della scala. Errore statistico (il risultato della misura fluttua): migliore stima della grandezza: x = 1 n i=1 x i, con errore: s x = s n, dove la deviazione standard stimata s è data da: s = n n i=1 (x i x) 2 n 1 Errore sulle grandezze derivate: Errori massimi. Misuro le grandezze indipendenti x 1, x 2,..., x n, ottenendo x 1 = x 1,0 ± x 1, x 2 = x 2,0 ± x 2, e così via, fino a x n = x n,0 ± x n. Poi calcolo y = f(x 1,0, x 2,0,..., x n,0 ). L errore y su y è dato da: y = f x1 x 1 + f x2 x f xn x n Errori statistici per variabili non correlate. Misuro le grandezze indipendenti x 1, x 2,..., x n, ottenendo x 1 = x 1,0 ± σ 1, x 2 = x 2,0 ± σ 2, e così via, fino a x n = x n,0 ± σ n. Poi calcolo y = f(x 1,0, x 2,0,..., x n,0 ). L errore σ y su y è dato da: 2 Cinematica σ y = ( f x 1 ) 2 ( ) 2 ( ) 2 f f σ1 2 + σ σn x 2 x 2 n Definizioni. Sia r(t) il vettore posizione di un punto variabile col tempo t. Si definisce la velocità v(t) = d r/ e l accelerazione a(t) = d v/ = d 2 r/ 2. Moto rettilineo uniforme. a = 0; v = v 0 =costante; r(t) = r 0 + v 0 t Moto uniformemente accelerato. a =costante; v(t) = v 0 + at; r(t) = r 0 + v 0 t at2. Moto circolare uniforme. Velocità angolare: ω = dθ, costante. Posizione: r(t) = r cos(ωt) i + r sin(ωt) j. Velocità: v(t) = rω sin(ωt) i + rω cos(ωt) j. Accelerazione: a(t) = rω 2 cos(ωt) i rω 2 sin(ωt) j. L accelerazione è centripeta, la componente tangente alla traiettoria è nulla. Modulo della velocità: v = ωr. Modulo dell accelerazione (centripeta): a = ω 2 r = v2. r 1
2 3 Operazioni con i vettori Dati due vettori a = a x i + a y j + a z k e b = bx i + b y j + b z k, sia θ l angolo compreso tra i due vettori. Si ha: Prodotto scalare. a b = a x b x + a y b y + a z b z = a b cos θ. Segue che se a e b non sono nulli allora a b = 0 se e solo se a b. Prodotto vettoriale. a b = (a y b z a z b y ) i + (a z b x a x b z ) j + (a x b y a y b x ) k. In alternativa, direzione e verso di a b si trovano con la regola della mano destra e il modulo a b = a b sin θ. Se a e b non sono nulli allora a b = 0 se e solo se a b. 4 Dinamica del punto materiale Leggi di Newton. In un sistema inerziale si ha: 1) F = 0 v = costante. 2) F = m a. 3) F 1,2 = F 2,1, NB: F 1,2 e F 2,1 non hanno lo stesso punto di applicazione! Quantità di moto. Si definisce la quantità di moto per una particella di massa m il prodotto p = m v. Se non ci sono forze esterne (punto isolato) la quantità di moto si conserva durante il moto. Teorema dell impulso. Si definisce impulso J della forza F nell intervallo di tempo t 2 t 1 al quantità: J t2 t 1 F = F (t2 t 1 ) (1) Dove nel secondo passaggio si è applicato il teorema della media ottenendo anche il risultato collaterale J = F t. Per il II principio della meccanica si ha il teorema dell impulso: J = t2 t 1 F = m v2 m v 1 P. (2) Lavoro fatto da una forza. L AB = B F ds. In generale L A AB dipende dal cammino fatto per andare da A a B. Forze conservative. Una forza F è detta conservativa se esiste una funzione U(x, y, z) detta energia potenziale, tale che F = U. Se F è conservativa L AB non dipende dal percorso scelto per andare da A a B; il lavoro in un percorso chiuso è nullo. Alcune forze conservative importanti sono a) la forza di gravità P = m g, scegliendo un asse y diretto verso l alto si ha U P = mgy; b) la forza della molla: F = k l e quindi UF = k( l) 2 /2. Energia cinetica e conservazione dell energia. Si definisce energia cinetica di un punto materiale di massa m la quantità K = 1 2 mv2. Come conseguenza della seconda legge di Newton si trova che L AB = K B K A (teorema dell energia cinetica o delle forze vive). Se le forze che agiscono sul punto materiale sono tutte conservative si ha anche che L AB = (U B U A ) e quindi: K A + U A = K B + U B, cioè, nel passare da A a B l energia meccanica totale K + U si conserva. Forze non conservative. Le forze di attrito sono tipiche forze non conservative che si oppongono allo spostamento e quindi sono anti-parallele rispetto a quest ultimo. Per quanto riguarda il modulo: nel caso dinamico f a = µ k N, dove N è la forza normale applicata dal vincolo al corpo che si muove e µ k è il coefficiente di attrito dinamico. Nel caso statico f a µ s N, dove µ s è il coefficiente di attrito statico. Per una data superficie generalmente si ha µ k µ s. 2
3 Figura 1: Momenti d inerzia per alcune figure solide di uso comune. 5 Dinamica dei corpi rigidi Centro di massa. Per un sistema di punti materiali m i con i = 1,..., n è utile definire il Centro di Massa (CM) come quel punto che ha posizione: r CM = n i=1 m i r i n i=1 m i (3) o, equivalentemente, nel caso di corpi continui, con densità ρ: r CM = ρ( r) rdv V ρ( r)dv (4) V Si dimostra che ai fini del calcolo della risultante delle forze e dei loro momenti la forza di gravità può essere pensata come se fosse applicata nel centro di massa. Quantità di moto. Per un corpo esteso di massa totale M la quantità di moto è data da: P = M v CM dove v CM è la velocità del centro di massa: v CM = d r CM /. Momento di una forza. Data una forza F applicata nel punto P, si definisce il momento τ della forza F rispetto al punto O il vettore τ = r F. Dove r è il vettore posizione di P rispetto a O, cioè r = P O (il vettore che va da O a P ). Momento d inerzia. Per un sistema di i = 1,..., n punti materiali di massa m i si definisce il momento d inerzia I s rispetto all asse s lo scalare: I s = n i=1 m id 2 i, dove d i è la distanza del punto materiale i esimo dall asse s. Nel caso di un corpo continuo con densità ρ( r) la definizione di I s si trasforma naturalmente in: I s = ρ( r) [d( r)]2 d r. In figura 1 sono riportati V i momenti d inerzia per alcune figure solide di uso frequente. Teorema di Huygens-Steiner (o dell asse parallelo). Il momento d inerzia rispetto a un asse s, parallelo a un altro asse c passante per il centro di massa, si ottiene sommando al momento di inerzia I cm rispetto a c il prodotto tra la massa M del corpo e la distanza d al quadrato tra gli assi c ed s: I s = I cm + M d 2. Momento angolare o momento della quantità di moto. Per un punto materiale P di massa m e velocità v, il momento angolare L rispetto al punto O è definito come: L = r m v, dove r 3
4 è il vettore posizione di P rispetto a O, cioè r = P O (il vettore che va da O a P ). Per un corpo rigido che ruota con velocità angolare ω attorno a un asse fisso s si trova che il momento angolare calcolato rispetto a un punto sull asse s è dato da L = I s ω. Equazioni cardinali della dinamica. Dato un corpo di massa M a cui siano applicate forze esterne con risultante F ext, la sua quantità di moto P = M v cm varia secondo la prima equazione cardinale della dinamica: F ext = d P se la massa è costante l equazione (5) diventa F ext = M a cm. Detto τ o il momento risultante delle forze esterne calcolato rispetto a un punto O che sia fisso oppure il centro di massa, il momento angolare L calcolato rispetto a O varia in accordo con la seconda equazione cardinale: τ o = d L (6) Se il corpo in questione è rigido e ruota con velocità angolare ω attorno a un asse principale (assumere equivalente ad asse di simmetria) si ha L = I o ω e quindi l equazione (6) si trasforma in: d ω τ o = I o = I o α (7) dove α è l accelerazione angolare. In questo caso L, τ o, α sono tutti diretti come ω. Energia cinetica di un corpo rigido. Teorema di König per l energia cinetica di un corpo rigido: K = 1 2 Mv2 cm I cmω 2 dove: v cm è la velocità del centro di massa, ω è il modulo della velocità angolare, I cm è il momento d inerzia calcolato rispetto a un asse passante per il centro di massa e parallelo a ω. 6 Gravitazione Forza di attrazione gravitazionale tra due masse M e m poste a distranza r l una dall altra. La forza F m agente su m, dovuta alla presenza di M è data da: (5) F m = G Mm r 2 ˆr (8) Dove ˆr è il versore diretto secondo la congiungente le due masse (assunte puntiformi) ed uscente da M (la forza tra le due masse è attrattiva). G è la costante di gravitazione universale: G = Nm 2 /kg 2. Campo gravitazionale. Si può definire un campo gravitazionale: F g = m m = GM ˆr (9) r2 Il campo di un sistema di masse è la somma vettoriale dei campi delle singole masse. Si dimostra che g è un campo conservativo e che vale il Teorema di Gauss (vedi Eq.(13)) come per il campo elettrico: Φ g g da = 4πGM (10) SC 4
5 Energia Potenziale. L energia potenziale gravitazionale tra due masse M ed m si può scrivere come U g = GMm/r dove r è la distanza tra le masse. U g è l energia che deve essere spesa per portare una delle due masse a distanza infinita dall altra. Leggi di Keplero. 1) L orbita descritta da un pianeta è un ellisse, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi. 2) Il segmento (raggio vettore) che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali. 3) I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite. 7 Elettrostatica Forza tra due cariche q 1 e q 2 puntiformi (forza di Coulomb) a distanza r: F = 1 4πɛ 0 q 1 q 2 r 2 ˆr (11) con ɛ 0 = C 2 /(Nm 2 ). Può far comodo anche K = 1 4πɛ Nm 2 /C 2. La forza tra due cariche dello stesso segno è repulsiva. Campo elettrico in P, generato da una carica puntiforme q posta in O: E = 1 q ˆr (12) 4πɛ 0 r2 con r vettore posizione da O a P. Il campo di un sistema di cariche è la somma vettoriale dei campi delle singole cariche. Teorema di Gauss. Data una superficie chiusa SC : Φ( E) = E da = Q int (13) ɛ 0 SC Potenziale elettrico. E definito come quella funzione V tale che E = V. Quindi si ha: B A E dl = (V (B) V (A)) (14) Quando non specificato si assume B e V ( ) = 0. Il potenziale relativo al campo elettrico generato da una carica puntiforme q, a distanza r dalla carica pertanto è: V (r) = 1 q (15) 4πɛ 0 r Una carica q che si muove da A a B acquista (o perde) un energia U = q[v (A) V (B)]. Energia Potenziale. L energia potenziale elettrostatica tra due cariche q 1 e q 2 si può scrivere come U e = q 1 q 2 /(4πɛ 0 r) dove r è la distanza tra le cariche. U e è l energia che deve essere spesa per portare una delle due cariche a distanza infinita dall altra. Densità di energia. La densità di energia del campo elettrico è u E = ɛ 0 E 2 /2. Dielettrici. Se lo spazio vuoto viene sostituito con un mezzo dielettrico con costante dielettrica relativa ɛ r, le formule viste valgono ancora, purché si sostituisca ɛ 0 con ɛ = ɛ 0 ɛ r. Condensatori. Capacità: C = Q/V dove Q = carica sulle armature e V = ddp tra le armature. Dati due condensatori C 1 e C 2, se sono collegati in serie hanno la stessa carica sulle armature (Q 1 = Q 2 ) e la capacità equivalente è C s = (C1 1 +C2 1 ) 1. Se C 1 e C 2 sono collegati in parallelo allora hanno la stessa ddp ai capi (V 1 = V 2 ) e la capacità equivalente è C p = C 1 + C 2. Posto ɛ = ɛ 0 ɛ r, vedi Fig. 2 per le formule relative alla capacità dei condensatori di varia geometria. Nota: la capacità dipende solo dalla geometria dei conduttori (e dei dielettrici) usati. L energia immagazzinata nel condensatore è pari a E = CV 2 /2 = QV/2 = Q 2 /(2C). 5
6 8 Campo magnetico Figura 2: Capacità di vari tipi di condensatore. Forza di Lorentz. Una particella con carica q che viaggia con velocità v in un campo magnetico B subisce una forza F L = q v B. Campo magnetico generato da una corrente. Un tratto infinitesimo dl di filo percorso dalla corrente i genera nel punto P un campo magnetico infinitesimo db(p ) dato da: db(p ) = µ 0i 4π dl r (16) r 3 dove r è il vettore posizione che va dall elemento dl al punto P in cui viene calcolato db. La costante µ 0 è detta permeabilità magnetica del vuoto e vale: µ 0 = 4π 10 7 Tm/A. Questa relazione è detta I A formula di Laplace o legge di Biot-Savart. Un filo disposto lungo una curva l nello spazio genera quindi in P un campo magnetico B(P ) = µ 0i 4π l dl r r 3 (17) Forza subita da un filo. Un tratto infinitesimo dl di filo percorso da corrente i e immerso nel campo magnetico B subisce una forza data dalla II A formula di Laplace: df = i dl B (18) Su un filo disposto lungo una curva l nello spazio agisce quindi una forza magnetica totale F = i dl B (19) Teorema di Ampère. La circuitazione del campo magnetico B è pari a µ 0 per la corrente i c concatenata con la linea chiusa scelta per la circuitazione: B dl = µ0 i c. Densità di energia. La densità di energia del campo magnetico è u B = B 2 /(2µ 0 ). l 6
7 Forza elettromotrice indotta (Legge di Faraday). La forza elettromotrice ɛ indotta in un circuito immerso in un campo magnetico B è data da: ɛ = dφ S( B) dove Φ S ( B) è il flusso di B attraverso una qualsiasi superficie S che si appoggia al circuito: Φ S ( B) = B S da. Il segno nell equazione (18) indica che la f.e.m. indotta è tale da opporsi alla variazione di Φ S ( B), questo risultato è detto Legge di Lenz. (Auto)Induttanze. In un circuito di perimetro l il flusso del campo magnetico Φ S ( B) attraverso una superfice S di bordo l è proporzionale alla corrente i: Φ S ( B) = Li La costante di proporzionalità L si definisce autoinduttanza del circuito quindi la legge di Faraday prende la forma ɛ = L di (21) L autoinduttanza di un solenoide è bene approssimata da (20) L = µ 0 vn 2 (22) dove v è il volume del solenoide e n numero di spire per metro. Le induttanze in serie e in parallelo si comportano come le resistenze. L energia immagazzinata in una induttanza è pari a E = Li 2 /2. 9 Circuiti Leggi di Ohm. Dato un conduttore con resistenza R, percorso da una corrente i e con ddp V ai capi, si ha: 1) V = ir 2) R = ρ l/s dove ρ è la resistività del materiale, S la sezione e l la lunghezza del conduttore. La potenza dissipata (per effetto Joule) è data da P = V i = i 2 R = V 2 /R. Resistenze in serie e in parallelo. Date due resistenze R 1 e R 2, la resistenza equivalente della serie delle due resistenze è R s = R 1 + R 2. La resistenza equivalente del parallelo è R p = (R R 1 2 ) 1. Leggi di Kirchhoff. 1) In un nodo la somma delle correnti entranti è uguale alla somma delle correnti uscenti. 2) In una maglia la somma algebrica delle differenze di potenziale ai capi di ciascun elemento circuitale deve essere nulla. Circuito RC (transiente). a) Scarica: Un condensatore con capacità C e ddp ai capi pari a V o viene collegato ai capi di una resistenza R al tempo t = 0. La ddp V c tra le armature del condensatore varia con la legge: V c = V o e t/(rc). b) Carica: Un generatore ideale di ddp V 0 viene collegato all istante t = 0 ad una resistenza R in serie con un condensatore C. La ddp V c ai capi di C varia con la legge: V c = V 0 (1 e t/(rc) ). Circuito RL (transiente). a) Accensione: un induttanza L con una resistenza R in serie viene collegata ai capi di un generatore di tensione V 0 al tempo t = 0. La ddp V c ai capi di R varia con la legge: V c = V o (1 e tr/l ). b) Spegnimento: Un induttanza L percorsa da una corrente i 0 viene magicamente connessa al tempo t = 0 in parallelo ad una resistenza R. Nel circuito non è presente alcun generatore. La ddp V c ai capi di R varia con la legge: V c = Ri 0 e tr/l. Circuito LC. Un condensatore con capacità C e ddp ai capi pari a V o viene collegato ai capi di una induttanza L al tempo t = 0. La ddp V c tra le armature del condensatore varia con la legge: V c = V o cos(ωt), con ω = 1/ LC. 7
8 10 Eq. di Maxwell Le eq. di Maxwell in forma integrale trascurando le proprietà dielettriche e magnetiche della materia sono: SC l SC l E da = Q int ɛ 0 (23) E dl = dφ S( B) (24) B da = 0 (25) ( B dl dφ S ( = µ 0 i c + ɛ ) E) 0 (26) Nella prima e nella terza eq. SC è una superficie chiusa. Nella seconda e nella quarta eq. l è una linea chiusa e S è una superficie aperta che ha come bordo l. La prima eq. è il teor. di Gauss. La seconda eq. è la legge di induzione di Faraday. Il segno al secondo membro merita il nome di legge di Lenz. La terza eq. equivale ad affermare che non esistono monopoli magnetici. La quarta eq. è il teor. di Ampère, modificata da Maxwell con l aggiunta della corrente di spostamento. 8
1.11.3 Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32
Indice 1 Campo elettrico nel vuoto 1 1.1 Forza elettromagnetica............ 2 1.2 Carica elettrica................ 3 1.3 Fenomeni elettrostatici............ 6 1.4 Legge di Coulomb.............. 9 1.5 Campo
DettagliITT BUONARROTI MATERIA: S.I. FISICA E LABORATORIO
ITT BUONARROTI MATERIA: S.I. FISICA E LABORATORIO Programmazione 2013-2014 Quella che viene qui presentato è la programmazione per moduli disciplinari, nel quale vengono evidenziati: l idea stimolo; i
DettagliEsistono alcune sostanze che manifestano la capacità di attirare la limatura di ferro, in particolare, la magnetite
59 Esistono alcune sostanze che manifestano la capacità di attirare la limatura di ferro, in particolare, la magnetite Questa proprietà non è uniforme su tutto il materiale, ma si localizza prevelentemente
DettagliUNIVERSITA DI BOLOGNA - CDL IN INGEGNERIA GESTIONALE Supporto al Corso di Fisica per Ingegneria. Riccardo Di Sipio
UNIVERSITA DI BOLOGNA - CDL IN INGEGNERIA GESTIONALE Supporto al Corso di Fisica per Ingegneria Riccardo Di Sipio Supporto al Corso di Fisica per Ingegneria Riccardo Di Sipio, Università di Bologna e INFN
DettagliElettrostatica. pag. 1. Elettrostatica
Carica elettrica Legge di Coulomb Campo elettrico Principio di sovrapposizione Energia potenziale del campo elettrico Moto di una carica in un campo elettrico statico Teorema di Gauss Campo elettrico e
DettagliEFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE
IL CAMPO MAGNETICO E GLI EFFETTI MAGNETICI DELLA CORRENTE 1 EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE Ogni conduttore percorso da corrente crea intorno a sé un campo magnetico (H), cioè una perturbazione di tipo
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE G. BANZI BAZOLI LECCE P R O G R A M M A Z I O NE DI DIPARTIMENTO
LICEO SCIENTIFICO STATALE G. BANZI BAZOLI LECCE P R O G R A M M A Z I O NE DI DIPARTIMENTO F I S I C A CLASSI NUOVO ORDINAMENTO A. S. 2014/2015 COMPETENZE PRIMO BIENNIO: SC1 SC2 Osservare descrivere ed
DettagliANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA. CLASSE: V A Corso Ordinario
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA CLASSE: V A Corso Ordinario DOCENTE: STEFANO GARIAZZO ( Paola Frau dal 6/02/2015) La corrente
DettagliUniversità del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15
Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15 Esercizio 1 (9 punti): Una distribuzione di carica è costituita da un guscio sferico
DettagliApplicazioni fisiche dell integrazione definita
Applicazioni fisiche dell integrazione definita Edizioni H ALPHA LORENZO ROI c Edizioni H ALPHA. Aprile 27. H L immagine frattale di copertina rappresenta un particolare dell insieme di Mandelbrot centrato
DettagliEsempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica
Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. Se il caffè costa 4000 /kg (lire al chilogrammo), quanto costa all incirca alla libbra? (a) 1800 ; (b) 8700 ; (c) 18000
DettagliCorso di Laurea in FARMACIA
Corso di Laurea in FARMACIA 2015 simulazione 1 FISICA Cognome nome matricola a.a. immatric. firma N Evidenziare le risposte esatte Una sferetta è appesa con una cordicella al soffitto di un ascensore fermo.
DettagliLE COMPETENZE ESSENZIALI DI FISICA
LE COMPETENZE ESSENZIALI DI FISICA classe prima Liceo scientifico COMPETENZE raccogliere dati attraverso l osservazione diretta dei fenomeni naturali fisici e attraverso l attività di laboratorio OSA comprendere
DettagliIl magnetismo magnetismo magnetite
Magnetismo Il magnetismo Fenomeno noto fin dall antichità. Il termine magnetismo deriva da Magnesia città dell Asia Minore dove si era notato che un minerale, la magnetite, attirava a sé i corpi ferrosi.
DettagliFISICA Biennio e Triennio Classico e Linguistico
PROGRAMMAZIONE D ISTITUTO FISICA Biennio e Triennio Classico e Linguistico FISICA NEL LICEO LINGUISTICO (BIENNIO) FINALITA Lo studio della fisica al ginnasio deve fornire allo studente un bagaglio di conoscenze
Dettagliapprofondimenti Lavoro meccanico ed energia elettrica Autoinduzione e induttanza Circuiti RL Trasformatori e trasporto di energia elettrica
approfondimenti Lavoro meccanico ed energia elettrica Autoinduzione e induttanza Circuiti RL Trasformatori e trasporto di energia elettrica Lavoro meccanico ed energia elettrica -trattazione qualitativa
DettagliFig. 1: rotore e statore di una dinamo
La dinamo La dinamo è una macchina elettrica rotante per la trasformazione di lavoro meccanico in energia elettrica, sotto forma di corrente continua. Costruttivamente è costituita da un sistema induttore
DettagliI.I.S. MARGHERITA DI SAVOIA NAPOLI ANNO SCOLASTICO 2014/2015. CLASSE III SEZ. Ae INDIRIZZO LICEO ECONOMICO PROGRAMMA DI FISICA
I.I.S. MARGHERITA DI SAVOIA NAPOLI ANNO SCOLASTICO 2014/2015 CLASSE III SEZ. Ae INDIRIZZO LICEO ECONOMICO PROGRAMMA DI FISICA PROFESSORESSA: REGALBUTO PAOLA LE GRANDEZZE: LE GRANDEZZE FONDAMENTALI E DERIVATE,
DettagliProgramma dettagliato a.a. 2013-2014, Meccanica:
Programma dettagliato a.a. 2013-2014, Meccanica: 1) Insiemi numerici e possibilità di eseguire sempre le operazioni (N, Z Q e R, con cenno a C e rappresentazione vettoriale dei numeri complessi). Operazioni
DettagliIl campo magnetico. 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz
Il capo agnetico 1. Fenoeni agnetici 2. Calcolo del capo agnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz Prof. Giovanni Ianne 1/21 Fenoeni agnetici La agnetite è un inerale
DettagliFISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 10/02/2014
FISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 10/02/2014 ESERCIZI E1. Un proiettile del peso di m = 10 g viene sparato orizzontalmente con velocità v i contro un blocco di legno di massa M = 0.5 Kg, fermo su una superficie
Dettagliisolanti e conduttori
1. ELETTROMAGNETISMO 1.1. Carica elettrica 1.1.1. Storia: Franklin Thomson Rutherford Millikan 1.1.2. L atomo: struttura elettroni di valenza (legame metallico) isolanti e conduttori ATOMO legge di conservazione
DettagliPOLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA
1 POLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA Per ogni punto del programma d esame vengono qui di seguito indicate le pagine corrispondenti nel testo G. Tonzig,
DettagliLICEO STATALE A.VOLTA COLLE DI VAL D ELSA PROGRAMMA DI FISICA SVOLTO NELLA CLASSE VA ANNO SCOLASTICO 2014/2015
LICEO STATALE A.VOLTA COLLE DI VAL D ELSA PROGRAMMA DI FISICA SVOLTO NELLA CLASSE VA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Insegnante: LUCIA CERVELLI Testo in uso: Claudio Romeni FISICA E REALTA Zanichelli Su alcuni
DettagliIl potenziale a distanza r da una carica puntiforme è dato da V = kq/r, quindi è sufficiente calcolare V sx dovuto alla carica a sinistra:
1. Esercizio Calcolare il potenziale elettrico nel punto A sull asse di simmetria della distribuzione di cariche in figura. Quanto lavoro bisogna spendere per portare una carica da 2 µc dall infinito al
DettagliTERZA LEZIONE (4 ore): INTERAZIONE MAGNETICA
TERZA LEZIONE (4 ore): INTERAZIONE MAGNETICA Evidenza dell interazione magnetica; sorgenti delle azioni magnetiche; forze tra poli magnetici, il campo magnetico Forza magnetica su una carica in moto; particella
DettagliEnergia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo
Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione
DettagliESERCIZI PER LE VACANZE ESTIVE
Opera Monte Grappa ESERCIZI PER LE VACANZE ESTIVE Claudio Zanella 14 2 ESERCIZI: Calcolo della resistenza di un conduttore filiforme. 1. Calcola la resistenza di un filo di rame lungo 100m e della sezione
DettagliI poli magnetici isolati non esistono
Il campo magnetico Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici risalgono all antichità Agli antichi greci era nota la proprietà della magnetite di attirare la limatura di ferro Un ago magnetico libero
DettagliIl campo magnetico. 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz
Il campo magnetico 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz 1 Lezione 1 - Fenomeni magnetici I campi magnetici possono essere
Dettaglifunziona meglio con FIREFOX! FENOMENI ELETTROSTATICI mappa 1 mappa 2 mappa 3 mappa 4 http://cmap.ihmc.us/
mappa 1 mappa 2 mappa 3 mappa 4 http://cmap.ihmc.us/ funziona meglio con FIREFOX! FENOMENI ELETTROSTATICI Struttura dell'atomo (nucleo, protoni, neutroni, elettroni); cariche elettriche elementari (elettrone,
DettagliCampo elettrico vs. campo magnetico
Campo elettrico vs campo magnetico Versione del 1 aprile 2007 Indice Questo fascicolo contiene uno schema dell introduzione dei concetti fondamentali relativamente al campo elettrico e al campo magnetico,
DettagliCompetenze Abilità Conoscenze Tempi Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti.
PRIMO BIENNIO Fisica: Primo anno Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2013_ / 2014_
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 INDIRIZZO SCOLASTICO DISCIPLINA DOCENTE / I CLASSE / I X MECCANICA e MECCATRONICA X ELETTRONICA X LOGISTICA e TRASPORTI LICEO
DettagliLiceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016
Liceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016 FISICA ELETTROMAGNETISMO FISICA MODERNA classe 5 B MAG. 2016 Esercitazione di Fisica in preparazione all Esame di Stato A.S. 2015-2016
Dettagliquale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un
CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione
Dettagli2 R = mgr + 1 2 mv2 0 = E f
Esercizio 1 Un corpo puntiforme di massa m scivola lungo la pista liscia di raggio R partendo da fermo da un altezza h rispetto al fondo della pista come rappresentato in figura. Calcolare: a) Il valore
DettagliFisica Generale II Facoltà di Ingegneria. a.a. 2013/2014 Prof. Luigi Renna Programma dettagliato
1 Fisica Generale II Facoltà di Ingegneria. a.a. 2013/2014 Prof. Luigi Renna Programma dettagliato Libro di testo: P. Mazzoldi M. Nigro C. Voci: Elementi di FISICA Elettromagnetismo Onde II edizione (EdiSES,
DettagliELETTROSTATICA + Carica Elettrica + Campi Elettrici + Legge di Gauss + Potenziale Elettrico + Capacita Elettrica
ELETTROSTATICA + Carica Elettrica + Campi Elettrici + Legge di Gauss + Potenziale Elettrico + Capacita Elettrica ELETTRODINAMICA + Correnti + Campi Magnetici + Induzione e Induttanza + Equazioni di Maxwell
DettagliIndice PREFAZIONE. Capitolo 5 LE LEGGI DEL MOTO DI NEWTON 58 5.1 La terza legge di Newton 58
Indice PREFAZIONE XV Capitolo 1 RICHIAMI DI MATEMATICA 1 1.1 Simboli, notazione scientifica e cifre significative 1 1.2 Algebra 3 1.3 Geometria e trigonometria 5 1.4 Vettori 7 1.5 Sviluppi in serie e approssimazioni
DettagliL equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura
Termodinamica 1. L equilibrio dei gas 2. L effetto della temperatura sui gas 3. La teoria cinetica dei gas 4. Lavoro e calore 5. Il rendimento delle macchine termiche 6. Il secondo principio della termodinamica
DettagliLICEO STATALE TERESA CICERI COMO 11 settembre 2012 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013 TRIENNIO BROCCA LICEO SOCIO PSICO - PEDAGOGICO TRIENNIO BROCCA LICEO LINGUISTICO FINALITA GENERALI Il Progetto Brocca individua le seguenti finalità
DettagliProva intercorso di Fisica 2 dott. Esposito 27/11/2009
Prova intercorso di Fisica 2 dott. Esposito 27/11/2009 Anno di corso: 1) Una carica puntiforme q=-8.5 10-6 C è posta a distanza R=12 cm da un piano uniformemente carico condensità di carica superficiale
DettagliCdS in Ingegneria Energetica, Università di Bologna Programma dettagliato del corso di Fisica Generale T-A prof. S. Pellegrini
CdS in Ingegneria Energetica, Università di Bologna Programma dettagliato del corso di Fisica Generale T-A prof. S. Pellegrini Introduzione. Il metodo scientifico. Principi e leggi della Fisica. I modelli
DettagliIl Metodo Scientifico
Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato
DettagliLe macchine in corrente continua sono composte da una parte fissa (statore o induttore) e da una parte rotante (rotore o indotto).
Il motore in c.c. è stato il motore elettrico maggiormente impiegato negli azionamenti a velocità variabile; ciò è dovuto sia alla maggiore semplicità costruttiva dei convertitori con uscita in corrente
DettagliUniversità degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA TRIENNALE CLASSE DELLLE LAUREE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE CLASSE 2 Corso Integrato di Fisica, Statistica,
DettagliLICEO SCIENTIFICO B. RAMBALDI L.VALERIANI PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA E FISICA A.S.2013/2014 CLASSI IC IVA IVD VD DOCENTE CLEMENTONI CRISTINA
LICEO SCIENTIFICO B. RAMBALDI L.VALERIANI PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA E FISICA A.S.2013/2014 CLASSI IC IVA IVD VD DOCENTE CLEMENTONI CRISTINA Di seguito sono indicati i contenuti del programma e i tempi
DettagliESERCIZIO 1. (a) Quanta carica attraversa un punto del filo in 5,0 min?
ESECIZIO Un filo è percorso dalla corrente di 3,0 A. (a) Quanta carica attraversa un punto del filo in 5,0 min? (b) Se la corrente è dovuta a un flusso di elettroni, quanti elettroni passano per un punto
DettagliIstituto Istruzione Superiore Liceo Scientifico Ghilarza Anno Scolastico 2013/2014 PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA
PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA Classe VA scientifico MATEMATICA MODULO 1 ESPONENZIALI E LOGARITMI 1. Potenze con esponente reale; 2. La funzione esponenziale: proprietà e grafico; 3. Definizione di logaritmo;
DettagliIl fenomeno dell induzione elettromagnetica: la legge di Faraday-Neumann-Lenz.
Una lezione per il PL A.A. 2013-14 F. Lacava 17/01/2014 Il fenomeno dell induzione elettromagnetica: la legge di Faraday-eumann-Lenz. Cercherò di farvi capire il fenomeno dell induzione elettromagnetica
DettagliSeconda Legge DINAMICA: F = ma
Seconda Legge DINAMICA: F = ma (Le grandezze vettoriali sono indicate in grassetto e anche in arancione) Fisica con Elementi di Matematica 1 Unità di misura: Massa m si misura in kg, Accelerazione a si
DettagliIIS D ORIA - UFC. Laboratorio Relazioni di laboratorio Verifiche scritte di laboratorio (elaborazione dati, domande aperte, test a risposta multipla)
INDICE DELLE UFC 0 OBIETTIVI MINIMI CLASSE PRIMA (v. programmazione anno precedente) 1 LA TEMPERATURA 2 IL CALORE 3 L EQUILIBRIO DEI SOLIDI 4 IL MOVIMENTO: LA VELOCITÀ 5 IL MOVIMENTO: L ACCELERAZIONE 6
DettagliI.S.S Via Silvestri Roma S. A. Liceo Scientifico L. Malpighi Classe III F A. S. 2014-2015 Prof. Silvia Nocera PROGRAMMA DI FISICA MECCANICA
I.S.S Via Silvestri Roma S. A. Liceo Scientifico L. Malpighi Classe III F A. S. 2014-2015 Prof. Silvia Nocera MECCANICA PROGRAMMA DI FISICA L energia meccanica Il lavoro La potenza Energia cinetica Forze
Dettagli13. Campi vettoriali
13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello
DettagliEnergia potenziale elettrica Potenziale elettrico Superfici equipotenziali
Energia potenziale elettrica Potenziale elettrico Superfici euipotenziali Energia potenziale elettrica Può dimostrarsi che le forze elettriche, come uelle gravitazionali, sono conservative. In altre parole
DettagliLe forze. Cos è una forza? in quiete. in moto
Le forze Ricorda che quando parli di: - corpo: ti stai riferendo all oggetto che stai studiando; - deformazione. significa che il corpo che stai studiando cambia forma (come quando pesti una scatola di
Dettagli1 Introduzione alla Meccanica Razionale 1 1.1 Che cos è la Meccanica Razionale... 1 1.2 Un esempio... 2
Indice 1 Introduzione alla Meccanica Razionale 1 1.1 Che cos è la Meccanica Razionale..................... 1 1.2 Un esempio................................. 2 2 Spazi Vettoriali, Spazio e Tempo 7 2.1 Cos
DettagliLA FORZA. Il movimento: dal come al perché
LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica: 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso, densità pag.1
DettagliPROGRAMMA SVOLTO. a.s. 2012/2013
Liceo Scientifico Statale LEONARDO DA VINCI Via Cavour, 6 Casalecchio di Reno (BO) - Tel. 051/591868 051/574124 - Fax 051/6130834 C. F. 92022940370 E-mail: LSLVINCI@IPERBOLE.BOLOGNA.IT PROGRAMMA SVOLTO
DettagliProgrammazione Modulare
Indirizzo: BIENNIO Programmazione Modulare Disciplina: FISICA Classe: 2 a D Ore settimanali previste: (2 ore Teoria 1 ora Laboratorio) Prerequisiti per l'accesso alla PARTE D: Effetti delle forze. Scomposizione
DettagliCLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA
ITS BANDINI - SIENA MATERIA DI INSEGNAMENTO: FISICA e LABORATORIO CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA In relazione alla programmazione curricolare ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi disciplinari:
Dettaglibensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo
Momento di una forza Nella figura 1 è illustrato come forze uguali e contrarie possono non produrre equilibrio, bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo esteso.
DettagliCarica positiva e carica negativa
Elettrostatica Fin dal 600 a.c. si erano studiati alcuni effetti prodotti dallo sfregamento di una resina fossile, l ambra (dal cui nome in greco electron deriva il termine elettricità) con alcuni tipi
Dettagli4 FORZE FONDAMENTALI
FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA
DettagliLa Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna
La Misura del Mondo 4 Le distanze nel sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La triangolazione tra la Torre degli Asinelli, Porta S.Felice, il ponte sul Reno e il Colle della Guardia
DettagliDinamica del corpo rigido: Appunti.
Dinamica del corpo rigido: Appunti. I corpi rigidi sono sistemi di punti materiali, discreti o continui, che hanno come proprietà peculiare quella di conservare la loro forma, oltre che il loro volume,
DettagliCampo elettrico per una carica puntiforme
Campo elettrico per una carica puntiforme 1 Linee di Campo elettrico A. Pastore Fisica con Elementi di Matematica (O-Z) 2 Esercizio Siano date tre cariche puntiformi positive uguali, fisse nei vertici
DettagliEsercizi svolti. Elettrotecnica
Esercizi svolti di Elettrotecnica a cura del prof. Vincenzo Tucci NOVEMBE 00 NOTA SUL METODO PE LA DEGLI ESECIZI La soluzione degli esercizi è un momento della fase di apprendimento nel quale l allievo
DettagliSorgenti di Campo Magnetico
Sorgenti di Campo Magnetico Un conduttore (filo) percorso da una corrente genera un campo magnetico! Quale? Prima legge elementare di Laplace: Dt Dato un tratto tt infinitesimo ifiit i difilo ds, percorso
DettagliArgomenti delle lezioni del corso di Elettromagnetismo 2010-11
Argomenti delle lezioni del corso di Elettromagnetismo 2010-11 14 marzo (2 ore) Introduzione al corso, modalità del corso, libri di testo, esercitazioni. Il fenomeno dell elettricità. Elettrizzazione per
DettagliEsercizi sui Circuiti RC
Esercizi sui Circuiti RC Problema 1 Due condensatori di capacità C = 6 µf, due resistenze R = 2.2 kω ed una batteria da 12 V sono collegati in serie come in Figura 1a. I condensatori sono inizialmente
DettagliCap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton
Parte I Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton 3.1-3.2-3.3 forze e principio d inerzia Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria
DettagliI.T.I. A. MALIGNANI UDINE CLASSI 3 e ELT MATERIA: ELETTROTECNICA PROGRAMMA PREVENTIVO
CORRENTE CONTINUA: FENOMENI FISICI E PRINCIPI FONDAMENTALI - Richiami sulle unità di misura e sui sistemi di unità di misura. - Cenni sulla struttura e sulle proprietà elettriche della materia. - Le cariche
DettagliNome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia
Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 8 VERIFIC DI FISIC: lavoro ed energia Domande ) Energia cinetica: (punti:.5) a) fornisci la definizione più generale possibile di energia cinetica, specificando l equazione
DettagliModulo di Meccanica e Termodinamica
Modulo di Meccanica e Termodinamica 1) Misure e unita di misura 2) Cinematica: + Moto Rettilineo + Moto Uniformemente Accelerato [+ Vettori e Calcolo Vettoriale] + Moti Relativi 3) Dinamica: + Forza e
DettagliForze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie
Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una
DettagliDipartimento Scientifico-Tecnologico
ISTITUTO TECNICO STATALE LUIGI STURZO Castellammare di Stabia - NA Anno scolastico 2012-13 Dipartimento Scientifico-Tecnologico CHIMICA, FISICA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE Settore Economico Indirizzi:
DettagliInduzione e.m. generazione di corrente dovuta al moto relativo del magnete rispetto alla spira. un campo magnetico variabile genera una corrente
Induzione e.m. generazione di corrente dovuta al moto relativo del magnete rispetto alla spira un campo magnetico variabile genera una corrente INDUZIONE ELETTROMAGNETICA - ESPERIENZA 1 magnete N S µ-amperometro
DettagliSistemi di raffreddamento in aria
Sistemi di raffreddamento in aria Macchina con raffreddamento a secco con ventilazione naturale Macchina autoventilata - Macchina che provvede da se stessa alla propria ventilazione senza ausilio di alcuna
DettagliRicordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo
Moto armonico semplice Consideriamo il sistema presentato in figura in cui un corpo di massa m si muove lungo l asse delle x sotto l azione della molla ideale di costante elastica k ed in assenza di forze
DettagliInduzione Magnetica Legge di Faraday
nduzione Magnetica egge di Faraday ezione 8 (oltre i campi elettrostatico, magnetostatico, e le correnti stazionarie) Variazione nel tempo del campo : Muovendo un magnete vicino a una spira connessa ad
DettagliEsercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli
Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica A.A. 009-00 Elena Pettinelli Principio di sovrapposizione: l principio di sovrapposizione afferma che la risposta di un circuito dovuta a più sorgenti può essere
DettagliLa parola elettricità deriva da elektron, termine che gli antichi greci chiamavano una resina naturale,l ambra,dalla quale se strofinata con un
INDICE Elettrizzazione Carica elettrica e stato e elettrico Natura dell elettricità Conduttori e isolanti La corrente elettrica Le grandezze elettriche Correnti Volt Le leggi di Ohm Gli effetti della corrente
DettagliIl Corso di Fisica per Scienze Biologiche
Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://www.fisica.unipg.it/~attilio.santocchia
DettagliGIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω
GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,
DettagliAPPUNTI DI CAMPI ELETTROMAGNETICI Mod.I Per il corso di Ingegneria dell Informazione. Realizzato da Davide Spinola Ing.
APPUNTI DI CAMPI ELETTROMAGNETICI Mod.I Per il corso di Ingegneria dell Informazione Realizzato da Davide Spinola Ing. Dell Informazione 1 INDICE - PARTE 1: ANALISI VETTORIALE 1.1: Leggi fondamentali dell
DettagliMagnetismo. limatura di ferro. Fenomeno noto fin dall antichità. Da Magnesia città dell Asia Minore - Magnetite
Magnetismo Alcuni minerali (ossidi di ferro) attirano la limatura di ferro. Fenomeno noto fin dall antichità. Da Magnesia città dell Asia Minore - Magnetite Proprietà non uniforme. Se si ricava opportuno
DettagliCorso di Fisica Generale 1
Corso di Fisica Generale 1 corso di laurea in Ingegneria dell'automazione ed Ingegneria Informatica (A-C) 9 lezione (23 / 10 /2015) Dr. Laura VALORE Email : laura.valore@na.infn.it / laura.valore@unina.it
DettagliCdL Professioni Sanitarie A.A. 2012/2013. Unità 7: Forze elettriche e magnetiche
L. Zampieri Fisica per CdL Professioni Sanitarie A.A. 12/13 CdL Professioni Sanitarie A.A. 2012/2013 Unità 7: Forze elettriche e magnetiche Forza elettrica e corrente Carica elettrica e legge di Coulomb
DettagliPROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni. Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO. Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS
ISTITUTO VERONESE MARCONI Sede di Cavarzere (VE) PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS Classe
DettagliMichele D'Amico (premiere) 6 May 2012
Michele D'Amico (premiere) CORRENTE ELETTRICA 6 May 2012 Introduzione La corrente elettrica può essere definita come il movimento ordinato di cariche elettriche, dove per convenzione si stabilisce la direzione
Dettagli7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari
7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici Circuiti elementari Gli esercizi proposti in questa sezione hanno lo scopo di introdurre l allievo ad alcune tecniche, semplici e fondamentali,
DettagliUniversità degli studi di Salerno corso di studi in Ingegneria Informatica TUTORATO DI FISICA. Lezione 5 - Meccanica del punto materiale
Università degli studi di Salerno corso di studi in Ingegneria Informatica TUTORATO DI FISICA Esercizio 1 Lezione 5 - Meccanica del punto materiale Un volano è costituito da un cilindro rigido omogeneo,
Dettagliλ = neπa 2 (1) 1- la carica elettrica λ presente per unità di lunghezza,
1 Esercizio 1 - Protoni con carica elettrica e viaggiano con velocità v ( non relativistica) nel verso dell'asse costituendo un lungo fascio a sezione circolare di raggio a. Il numero di protoni presenti
DettagliIl componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti
M. Salerno Componenti Dominio del tempo 1 N polo e bipolo Componente elettrico N - polo Terminali Poli Morsetti Il componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti
Dettagli6. Moto in due dimensioni
6. Moto in due dimensioni 1 Vettori er descriere il moto in un piano, in analogia con quanto abbiamo fatto per il caso del moto in una dimensione, è utile usare una coppia di assi cartesiani, come illustrato
DettagliIndice. Prefazione all edizione italiana Prefazione all edizione americana. Capitolo 1 Introduzione: onde e fasori 1
Indice Prefazione all edizione italiana Prefazione all edizione americana VII IX Capitolo 1 Introduzione: onde e fasori 1 Generalità 1 1.1 Dimensioni, unità di misura e notazione 2 1.2 La natura dell elettromagnetismo
DettagliINDICE CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 ENERGIA POTENZIALE E POTENZIALI ELETTRICI 663 CAMPO ELETTRICO 613 PROPRIETÀ ELETTRICHE DELLA MATERIA 93
INDICE CAPITOLO 25 CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 25.1 Elettromagnetismo: presentazione 591 25.2 Carica elettrica 592 25.3 Conduttori e isolanti 595 25.4 Legge di Coulomb 597 25.5 Distribuzioni
Dettagli5 10 17 26 37 2,,,,,,... 2 3 4 5 6
MATEMATICA GENERALE 2014 - CTF Funzioni e successioni - Esercizi Docente: ALESSANDRO GAMBINI 1. a) Rappresenta mediante espressione analitica la seguente successione numerica. Motiva la tua risposta. 5
Dettagli