Criticità connesse alla nuova classificazione dei rifiuti e prime indicazioni operative 29 ottobre 2015
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1 Criticità connesse alla nuova classificazione dei rifiuti e prime indicazioni operative 29 ottobre 2015 CRAB Medicina Ambiente S.r.l.
2 QUADRO NORMATIVO D.Lgs. 152/06 - Parte IV Norme in materia di rifiuti e bonifica di siti inquinati (come modificato dalla Legge 116/2014) 2
3 Decisione 2014/955/CE Decisione della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (si applica dal 01/06/2015) Regolamento (UE) n. 1357/2014 Regolamento della Commissione, del 18 dicembre 2014, che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive (si applica dal 01/06/2015) 3
4 CARATTERIZZAZIONE E CODIFICA RIFIUTI Allegato D - Parte IV - D.Lgs. 152/06 (come modificato dalla Legge 116/2014) La classificazione dei rifiuti è effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente codice CER, applicando le disposizioni contenute nella decisione 2000/532/CE Se un rifiuto è classificato con codice CER NON PERICOLOSO 'ASSOLUTO', esso è non pericoloso senza ulteriore specificazione. 4
5 Se un rifiuto è classificato con codice CER PERICOLOSO 'ASSOLUTO', esso è pericoloso senza alcuna ulteriore specificazione. Le proprietà di pericolo, definite da H1 ad H15, possedute dal rifiuto, devono essere determinate al fine di procedere alla sua gestione. Può però capitare che, applicando le regole codificate per l attribuzione delle frasi H/HP, non risulti attribuibile alcuna caratteristica di pericolosità. Ciò non esime tuttavia il detentore dal considerare tale rifiuto come pericoloso. 5
6 Se un rifiuto è classificato con codici CER speculari, uno pericoloso ed uno non pericoloso, per stabilire se il rifiuto è pericoloso o non pericoloso debbono essere determinate le proprietà di pericolo che esso possiede. Le indagini da svolgere per determinare le proprietà di pericolo che un rifiuto possiede sono le seguenti: a) individuare i composti presenti nel rifiuto attraverso: la scheda informativa del produttore; la conoscenza del processo chimico; il campionamento e l'analisi del rifiuto; 6
7 b) determinare i pericoli connessi a tali composti attraverso: la normativa europea sulla etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi; le fonti informative europee ed internazionali; la scheda di sicurezza dei prodotti da cui deriva il rifiuto; c) stabilire se le concentrazioni dei composti contenuti comportino che il rifiuto presenti delle caratteristiche di pericolo mediante comparazione delle concentrazioni rilevate all'analisi chimica con il limite soglia per le frasi di rischio specifiche dei componenti, ovvero effettuazione dei test per verificare se il rifiuto ha determinate proprietà di pericolo. 7
8 Se i componenti di un rifiuto sono rilevati dalle analisi chimiche solo in modo aspecifico, e non sono perciò noti i composti specifici che lo costituiscono, per individuare le caratteristiche di pericolo del rifiuto devono essere presi come riferimento i composti PEGGIORI, in applicazione del principio di precauzione. (Dal 1 giugno vanno considerati i composti PERTINENTI e/o ragionevolmente prevedibili nel rifiuto) Quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono determinate con le modalità stabilite nei commi precedenti, ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso. 8
9 CARATTERIZZAZIONE E CODIFICA RIFIUTI Decisione 2014/955/UE La decisione sostituisce il precedente elenco dei rifiuti (elenco CER). Sono stati aggiunti 3 nuovi CER: *, * e * Sono state modificate molte delle descrizioni dei codici CER, ma senza modifiche significative nella sostanza 9
10 Ad ogni rifiuto è associato un Codice CER costituito da sei cifre articolate in tre sezioni di due cifre: 1a SEZIONE XX xx xx ATTIVITA o TIPOLOGIA GENERALE 2a SEZIONE xx XX xx ATTIVITA o TIPOLOGIA SPECIFICA 3a SEZIONE xx xx XX INDIVIDUAZIONE RIFIUTO 10
11 PROCEDURA LOGICA DI ASSEGNAZIONE DEL CODICE CER La procedura logica di assegnazione del codice CER al singolo rifiuto è fondata sui seguenti principi: identificare la fonte che genera il rifiuto consultando i capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20 per risalire al codice a sei cifre riferito al rifiuto in questione ad eccezione dei codici dei suddetti capitoli che terminano con le cifre 99 Occorre rilevare che è possibile che un determinato impianto o stabilimento debba classificare le proprie attività in capitoli diversi, in funzione delle varie fasi della produzione. 11
12 Se nessuno dei codici dei capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20 si presta per la classificazione di un determinato rifiuto, occorre esaminare i capitoli 13, 14 e 15 per identificare il codice corretto. Se nessuno di questi codici risulta adeguato, occorre definire il rifiuto utilizzando i codici di cui al capitolo 16. Se un determinato rifiuto non è classificabile neppure mediante i codici del capitolo 16, occorre utilizzare il codice 99 (rifiuti non specificati altrimenti) preceduto dalle cifre del capitolo che corrisponde all'attività identificata nella prima fase. 12
13 01 02 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti 03 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone 04 Rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce e dell'industria tessile Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e 05 trattamento pirolitico del carbone 06 Rifiuti dei processi chimici inorganici 07 Rifiuti dei processi chimici organici Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di rivestimenti 08 (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 09 Rifiuti dell'industria fotografica 10 Rifiuti provenienti da processi termici 11 Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa 13
14 Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico 12 superficiale di metalli e plastica Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili, voci 05 e 13 12) 14 Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne le voci 07 e 08) Rifiuti di imballaggio; assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti 15 protettivi non specificati altrimenti 16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco Rifiuti delle attività di costruzione e demolizione (compreso il terreno 17 proveniente da siti contaminati) Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca 18 collegate (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione che non derivino direttamente da cure sanitarie) Rifiuti prodotti da impianti di gestione dei rifiuti, impianti di trattamento delle 19 acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e 20 industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata 14
15 CLASSIFICAZIONE DI UN RIFIUTO COME PERICOLOSO I rifiuti contrassegnati da un asterisco (*) nell'elenco di rifiuti sono considerati rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/CE, a meno che non si applichi l'articolo 20 di detta direttiva. Ai rifiuti cui potrebbero essere assegnati codici di rifiuti pericolosi e non pericolosi, si applicano le seguenti disposizioni: L'iscrizione di una voce nell'elenco armonizzato di rifiuti contrassegnata come pericolosa, con un riferimento specifico o generico a «sostanze pericolose», è opportuna solo quando questo rifiuto contiene sostanze pericolose pertinenti che determinano nel rifiuto una o più delle caratteristiche di pericolo da HP 1 a HP 8 e/o da HP 10 a HP 15 di cui all'allegato III della direttiva 2008/98/CE. La valutazione della caratteristica di pericolo HP 9 «infettivo» deve essere effettuata conformemente alla legislazione pertinente o ai documenti di riferimento negli Stati membri. Una caratteristica di pericolo può essere valutata utilizzando la concentrazione di sostanze nei rifiuti, come specificato nell'allegato III della direttiva 2008/98/CE o, se non diversamente specificato nel regolamento (CE) n. 1272/2008, eseguendo una prova conformemente al regolamento (CE) n. 440/2008 o altri metodi di prova e linee guida riconosciuti a livello internazionale, tenendo conto dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1272/2008 per quanto riguarda la sperimentazione animale e umana. 15
16 I rifiuti contenenti dibenzo-p-diossine e i dibenzofurani policlorurati (PCDD/PCDF), DDT (1,1,1-tricloro-2,2-bis(4-clorofenil)etano), clordano, esaclorocicloesani (compreso il lindano), dieldrin, endrin, eptacloro, esaclorobenzene, clordecone, aldrin, pentaclorobenzene, mirex, toxafene esabromobifenile e/o PCB in quantità superiori ai limiti di concentrazione di cui all'allegato IV del regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio devono essere classificati come pericolosi. I limiti di concentrazione di cui all'allegato III della direttiva 2008/98/CE non sono applicabili alle leghe di metalli puri in forma massiva (non contaminati da sostanze pericolose). I residui di leghe sono considerati rifiuti pericolosi sono specificamente menzionati nel presente elenco e contrassegnati con un asterisco (*). Se del caso, al momento di stabilire le caratteristiche di pericolo dei rifiuti si possono prendere in considerazione le seguenti note contenute nell'allegato VI del regolamento (CE) n. 1272/2008: Note relative all'identificazione, alla classificazione e all'etichettatura delle sostanze: note B, D, F, J, L, M, P, Q, R, e U Note relative alla classificazione e all'etichettatura delle miscele: note 1, 2, 3 e 5. Dopo la valutazione delle caratteristiche di pericolo di un tipo di rifiuti in base a questo metodo, si assegnerà l'adeguata voce di pericolosità o non pericolosità dall'elenco dei rifiuti. 16
17 CARATTERISTICHE DI PERICOLO DEI RIFIUTI Regolamento 1357/2014/UE Necessario per allineare le definizioni delle caratteristiche di pericolo al Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) Frasi H sostituite con frasi HP Cambiano anche le definizioni delle frasi HP, i criteri di attribuzione e le soglie di concentrazione 17
18 Difficoltà molteplici nell individuazione delle nuove frasi HP: Individuare frasi HP sulla base dei nuovi criteri Individuare nuova classificazione (CLP) delle sostanze/preparati contenuti nei rifiuti Attenzione alle sostanze / ai preparati che hanno cambiato classificazione a seguito dell applicazione del REACH e del CLP!!! 18
19 Inoltre il Codice CER e le caratteristiche HP hanno importanti ripercussioni anche sanzionatorie su altri vincoli contenuti nel D.Lgs. 152/06: Gestione operativa dei rifiuti (miscelazione, deposito temporaneo) Gestione amministrativa dei rifiuti (registro, FIR, SISTRI, MUD) Avvio allo smaltimento/recupero dei rifiuti (qualifica degli smaltitori/recuperatori, trasporto transfrontaliero) 19
20 HP 1 H1: "Esplosivo": sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene HP1 Esplosivo : rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità tali da causare danni nell'area circostante. Sono inclusi i rifiuti pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici esplosivi e i rifiuti autoreattivi esplosivi. 20
21 Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella TABELLA 1 è valutato rispetto alla caratteristica di pericolo HP 1, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova. Se la presenza di una sostanza, una miscela o un articolo indica che il rifiuto è esplosivo, esso è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 1. 21
22 22
23 HP 2 H2 "Comburente": sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica HP2 Comburente : rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre materie. Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella TABELLA 2 è valutato rispetto alla caratteristica di pericolo HP 2, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova. Se la presenza di una sostanza indica che il rifiuto è comburente, esso è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 2. 23
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25 HP 3 H3-A "Facilmente infiammabile" e H3-B "Infiammabile" HP3 Infiammabile : rifiuto liquido infiammabile: rifiuto liquido il cui punto di infiammabilità è inferiore a 60 C oppure rifiuto di gasolio, carburanti diesel e oli da riscaldamento leggeri il cui punto di infiammabilità è superiore a 55 C e inferiore o pari a 75 C; rifiuto solido e liquido piroforico infiammabile: rifiuto solido o liquido che, anche in piccole quantità, può infiammarsi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con l'aria; Segue 25
26 rifiuto solido infiammabile: rifiuto solido facilmente infiammabile o che può provocare o favorire un incendio per sfregamento; rifiuto gassoso infiammabile: rifiuto gassoso che si infiamma a contatto con l'aria a 20 C e a pressione normale di 101,3 kpa; rifiuto idroreattivo: rifiuto che, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose; altri rifiuti infiammabili: aerosol infiammabili, rifiuti autoriscaldanti infiammabili, perossidi organici infiammabili e rifiuti autoreattivi infiammabili.. 26
27 Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella TABELLA 3 è valutato, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova. Se la presenza di una sostanza indica che il rifiuto è infiammabile, esso è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 3. 27
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30 HP 4 H4 "Irritante": sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria HP4 Irritante Irritazione cutanea e lesioni oculari : rifiuto la cui applicazione può provocare irritazione cutanea o lesioni oculari. Il rifiuto che contiene una o più sostanze in concentrazioni superiori al valore soglia, che sono classificate con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e uno o più dei seguenti limiti di concentrazione è superato o raggiunto, è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 4. 30
31 Il valore soglia di cui tenere conto in sede di valutazione è pari a 1 %. (Le sostanze in concentrazione inferiore al valore soglia non vanno considerate nella sommatoria) Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione Skin corr. 1A H Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari H Provoca gravi lesioni oculari H 315- Provoca irritazione cutanea H Provoca grave irritazione oculare sommatoria 1% e < 5% Sommatoria 10% Sommatoria 20% Se la sommatoria H 314 è il rifiuto viene classificato HP8 Corrosivo 31
32 HP 5 H5 "Nocivo": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravita' limitata HP5 Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/Tossicità in caso di aspirazione : rifiuto che può causare tossicità specifica per organi bersaglio con un'esposizione singola o ripetuta, oppure può provocare effetti tossici acuti in seguito all'aspirazione. 32
33 Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di pericolo e uno dei codici di indicazione di pericolo figuranti nella tabella 4, e uno o più limiti di concentrazione figuranti nella TABELLA 4 è superato o raggiunto, è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5. Se il rifiuto contiene sostanze classificate come STOT, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5. Se il rifiuto contiene una o più sostanze classificate come Asp. Tox. 1 e la somma di tali sostanze è pari o superiore al limite di concentrazione, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 5 solo se la viscosità cinematica totale (a 40 C) non è superiore a 20,5 mm 2 /s. 33
34 Tabella 4 Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 5 Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione STOT SE 1 H370 - Provoca danni agli organi. 1% STOT SE 2 H371 - Può provocare danni agli organi 10% STOT SE 3 H335 - Può irritare le vie respiratorie 20% STOT RE 1 STOT RE 2 Asp. Tox. 1 H372 - Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta. H373 - Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta H304 - Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie 1% 10% Sommatoria 10% 34
35 HP 6 H6 "Tossico": sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte HP6 Tossicità acuta : rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all'esposizione per inalazione. Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze contenute in un rifiuto, classificate con una classe e categoria di pericolo di tossicità acuta e un codice di indicazione di pericolo di cui alla TABELLA 5, supera o raggiunge la soglia che figura nella suddetta tabella, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 6. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica acuta, la somma delle concentrazioni è necessaria solo per le sostanze che rientrano nella stessa categoria di pericolo. 35
36 I seguenti valori limite sono da prendere in considerazione in sede di valutazione: - per i codici Acute Tox. 1, 2 o 3 (H300, H310, H330, H301, H311, H331): 0,1 %; - per il codice Acute Tox. 4 (H302, H312, H332): 1 %. (Le sostanze in concentrazione inferiore al valore soglia non vanno considerate nella sommatoria) 36
37 Tabella 5 - Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 6 Codici di classe e categoria di pericolo Acute Tox.1 (Oral) Acute Tox. 2 (Oral) Acute Tox. 3 (Oral) Acute Tox. 4 (Oral) Codici di indicazione di pericolo H300 - Letale se ingerito H300 - Letale se ingerito H301 - Tossico se ingerito. H302 - Nocivo se ingerito. Limite di concentrazione Sommatoria 0,1% Sommatoria 0,25% Sommatoria 5% Sommatoria 25% 37
38 Codici di classe e categoria di pericolo Acute Tox.1 (Dermal) Acute Tox. 2 (Dermal) Acute Tox. 3 (Dermal) Acute Tox. 4 (Dermal) Acute Tox.1 (Inhal.) Acute Tox. 2 (Inhal.) Acute Tox. 3 (Inhal.) Acute Tox. 4 (Inhal.) Codici di indicazione di pericolo H310 - Letale per contatto con la pelle H310 - Letale per contatto con la pelle H311 - Tossico per contatto con la pelle H312 - Nocivo per contatto con la pelle H330 - Letale se inalato H330 - Letale se inalato H331 - Tossico se inalato H332 - Nocivo se inalato Limite di concentrazione Sommatoria 0,25% Sommatoria 2,5% Sommatoria 15% Sommatoria 55% Sommatoria 0,1% Sommatoria 0,5% Sommatoria 3,5% Sommatoria 22,5% 38
39 HP 7 H7 "Cancerogeno": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne l'incidenza HP7 Cancerogeno : rifiuto che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza. Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione che figurano nella tabella 6 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 7. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come cancerogena, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 7. 39
40 Tabella 6 - Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 7 Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione Carc. 1A Carc. 1B H350 - Può provocare il cancro. 0,1 % Carc. 2 H351 - Sospettato di provocare il cancro 1,0 % 40
41 HP 8 H8 "Corrosivo": sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva HP8 Corrosivo : rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea. Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate come Skin Corr. 1A, 1B o 1C (H314) e la somma delle loro concentrazioni è pari o superiore a 5 % è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 8. Il valore soglia di cui tenere conto in sede di valutazione riguardo ai codici 1A, 1B e 1C (H314) è 1,0 %. (Le sostanze in concentrazione inferiore al valore soglia non vanno considerate nella sommatoria) 41
42 HP 9 H9 "Infettivo": sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi HP 9 Infettivo : rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi. L'attribuzione della caratteristica di pericolo HP 9 è valutata in base alle norme stabilite nei documenti di riferimento o nella legislazione degli Stati membri. (In Italia la norma di riferimento è il D.Lgs. 254/2003 relativo ai rifiuti sanitari) 42
43 HP 10 H10 "Tossico per la riproduzione": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza HP10 Tossico per la riproduzione : rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie. Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione figuranti nella TABELLA 7 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 10. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica per la riproduzione, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP
44 Tabella 7 - Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 10 Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione Repr. 1A Repr. 1B H360 - Può nuocere alla fertilità o al feto 0,3 % Repr. 2 H361 - Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto 3,0 % 44
45 HP 11 H11 "Mutageno": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne l'incidenza HP11 Mutageno : rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della quantità o della struttura del materiale genetico di una cellula. Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione figuranti nella TABELLA 8 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 11. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come mutagena, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP
46 Tabella 8 - Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 11 Codici di classe e categoria di pericolo Codici di indicazione di pericolo Limite di concentrazione Muta. 1A, Muta. 1B H340 - Può provocare alterazioni genetiche 0,1 % Muta. 2 H341 - Sospettato di provocare alterazioni genetiche 1,0 % 46
47 HP 12 H12 Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico HP12 Liberazione di gas a tossicità acuta : rifiuto che libera gas a tossicità acuta (Acute Tox. 1, 2 o 3) a contatto con l'acqua o con un acido. Il rifiuto che contiene una sostanza contrassegnata con una delle informazioni supplementari sui pericoli EUH029, EUH031 e EUH032 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 12 in base ai metodi di prova o alle linee guida. 47
48 HP 13 H13 "Sensibilizzanti": sostanze o preparati che per inalazione o penetrazione cutanea, possono dar luogo a una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti nefasti caratteristici HP13 Sensibilizzante :rifiuto che contiene una o più sostanze note per essere all'origine di effetti di sensibilizzazione per la pelle o gli organi respiratori. Il rifiuto che contiene una sostanza classificata come sensibilizzante ed è contrassegnato con il codice di indicazione di pericolo H317 o H334, e una singola sostanza è pari o superiore al limite di concentrazione del 10%, è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP
49 HP 14 H14 "Ecotossico": rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali. HP14 Ecotossico : rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali. Per garantire l'adeguata completezza e rappresentatività anche per quanto riguarda le informazioni sui possibili effetti di un allineamento della caratteristica HP 14 «ecotossico» con il regolamento (CE) n. 1272/2008, è necessario uno studio supplementare. L'attribuzione della caratteristica di pericolo HP 14 è effettuata secondo i criteri stabiliti nell'allegato VI della direttiva 67/548/CEE del Consiglio. 49
50 La classificazione dei preparati avviene di norma sulla base di uno dei metodi convenzionali della Direttiva 1999/45/CE Per i valori limite si dovrà fare quindi riferimento alla Direttiva 2006/8/CE ultimo adeguamento delle Direttiva 1999/45/CE (classificazione dei preparati cogente prima dell entrata in vigore del regolamento CLP) 50
51 Per i preparati contenenti una sostanza classificata con N, R50-53, si applicano i limiti di concentrazione e la conseguente classificazione di cui alla tabella 1b. 51
52 Cui seguono inoltre una complicata serie di formule perla determinazione della corretta classificazione nel caso in cui siano presenti più sostanze, evenienza non rara nel caso dei rifiuti. 52
53 Generalmente i preparati sono classificati mediante un metodo convenzionale. Tuttavia, per determinare la tossicità acquatica acuta può talvolta risultare più opportuno saggiare specificatamente il preparato in questione. I saggi devono essere effettuati su tutti e tre i gruppi di specie in conformità dei criteri di cui al presente allegato (alghe, Daphnia e pesci), salvo quando, a seguito del saggio condotto su una sola specie, al preparato in questione venga già attribuita la classificazione di rischio più severa in riferimento alla tossicità acquatica acuta. 53
54 I criteri di cui sopra valevano solo a partire dal 01/06/2015, ma sono stati nuovamente sostituiti dalla Legge 125/2015 di conversione in legge de D.L. 78/2015 che all art. 7 comma 9 ter prevede quanto segue: 9-ter. Allo scopo di favorire la corretta gestione dei Centri di raccolta comunale per il conferimento dei rifiuti presso gli impianti di destino, nonché' per l'idonea classificazione dei rifiuti, nelle more dell'adozione, da parte della Commissione europea, di specifici criteri per l'attribuzione ai rifiuti della caratteristica di pericolo HP 14 "ecotossico", tale caratteristica viene attribuita secondo le modalità dell'accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR) per la classe 9 - M6 e M7. 54
55 55
56 HP 15 H15 Rifiuti suscettibili, dopo l'eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio a un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate HP 15 Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente. Il rifiuto che contiene una o più sostanze contrassegnate con una delle indicazioni di pericolo o con una delle informazioni supplementari sui pericoli figuranti nella TABELLA 9 è classificato come rifiuto pericoloso con il codice HP 15, a meno che si presenti sotto una forma tale da non potere in nessun caso manifestare caratteristiche esplosive o potenzialmente esplosive. Gli Stati membri possono inoltre attribuire a un rifiuto la caratteristica di pericolo HP 15 in base ad altri criteri applicabili, quali la valutazione del prodotto di lisciviazione 56
57 Tabella 9 - Indicazioni di pericolo e informazioni supplementari sui pericoli per i componenti di rifiuti ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 15 Indicazioni di pericolo/informazioni supplementari sui pericoli Pericolo di esplosione di massa in caso di incendio Esplosivo allo stato secco H205 EUH001 Può formare perossidi esplosivi Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato EUH019 EUH044 57
58 PROBLEMATICHE DI ORDINE PRATICO Gestione amministrativa dei rifiuti: Registro, FIR, SISTRI, MUD. Avvio allo smaltimento/recupero dei rifiuti: qualifica degli smaltitori/recuperatori e loro autorizzazioni. 58
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