DAISY S.R.L. Discarica per rifiuti non pericolosi sita in località San Procopio, S.P. 12 Km Barletta (BT)

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1 DAISY S.R.L. Discarica per rifiuti non pericolosi sita in località San Procopio, S.P. 12 Km Barletta (BT) A.I.A. n.124 del Relazione Semestrale Luglio Dicembre 2014 Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 1 di 24

2 SOMMARIO 1. PREMESSA E SCOPI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO ABBREVIAZIONI STATO DI FATTO ACQUE SOTTERRANEE Controllo della qualità delle acque sotterranee Misura piezometrica dei livelli statici ACQUE SUPERFICIALI DI DRENAGGIO PERCOLATO DISPOSITIVI DI CAPTAZIONE DEL GAS QUALITA DELL ARIA Polveri sedimentabili Polveri aereodisperse QUANTITA E TIPOLOGIA DEI RIFIUTI SMALTITI PREZZO DI CONFERIMENTO QUANTITATIVO DI PERCOLATO PRODOTTO MENSILMENTE DALLA DISCARICA, ANDAMENTO DEI LIVELLI DEL MEDESIMO RILEVATI MEDIANTE IL SISTEMA DI MONITORAGGIO PRESCRITTO E RELATIVE PROCEDURE DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO QUANTITATIVO DI BIOGAS PRODOTTO ED ESTRATTO E LE RELATIVE PROCEDURE DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO VOLUMETRIA UTILE RESIDUA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E TEMPISTICHE DI ESAURIMENTO E RILIEVO PLANO-ALTIMETRICO RIFERITO AL CAPOSALDO INDIVIDUATO, CORREDATO DA APPOSITE SEZIONI DEI SETTORI DI DISCARICA INTERESSATI DALLE ATTIVITA DI SMALTIMENTO, CONTENENTI ANCHE IL PROFILO DEI RIFIUTI AUTORIZZATO DATI REGISTRATI DALLA CENTRALINA METEOROLOGICA Bilancio idrologico ALLEGATI Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 2 di 24

3 1. PREMESSA e SCOPI Il presente elaborato rappresenta la Relazione Semestrale, prescritta all Allegato H dell Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) n. 124 del 09/12/2008 rilasciata dalla Provincia di Bari Servizio Rifiuti per l esercizio dell impianto di di discarica per rifiuti speciali non pericolosi Daisy S.r.l., sita in Località San Procopio, Comune di Barletta (BT). Di seguito vengono dunque presentati i risultati delle attività di monitoraggio ambientale e controllo gestionale, attuate nel primo semestre di gestione operativa dell impianto, ovvero il periodo: semestre. I rapporti analitici, che si trasmettono in allegato alla presente relazione, inerenti i controlli su : a) acque sotterranee; b) acque meteoriche; c) qualità dell aria; d) qualità del percolato; e) monitoraggio della ricaduta delle polveri, sono stati prodotti da Laboratori convenzionati con la Società Daisy S.r.l. e firmati da un Chimico iscritto all Albo professionale. 2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/Ce relativa alle discariche di rifiuti. D.Lgs.18 febbraio 2005, n. 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento. D.Lgs. Governo n 152 del 03/04/2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale. D.M. 27 settembre Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel Decreto 3 agosto Determinazione n. 124 del 09/12/2008 della Provincia di Bari Servizio Rifiuti (A.I.A). Piano di Sorveglianza e Controllo (P.S.C.) e documento di Individuazione dei Livelli di Guardia per il controllo delle acque piezometriche. 3. ABBREVIAZIONI AI: Addetti Impianto AP: Addetti Ufficio Accettazione e Pesa DT: Direzione Tecnica GO: Gestione operativa discarica Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 3 di 24

4 4. STATO DI FATTO La Società Daisy S.r.l. gestisce un impianto di discarica per rifiuti speciali non pericolosi sita in località San Procopio, S.P. 12 Km 4, nel comune di Barletta (BT), autorizzata con A.I.A n. 124 del 09/12/2008. Si fa presente che la Società ha avanzato richiesta di rinnovo dell A.I.A., con nota prot. N del 06/06/2013, ai sensi dell art. 29-quarter-comma 5 del D. Lgs. 152/2006 ed il Procedimento di Rinnovo è tutt ora in essere. Pertanto ai sensi del comma 1 dell art. 29-octies del D. Lgs. 152/06 Fino alla pronuncia dell autorità competente, il gestore continua l attività sulla base della precedente autorizzazione. La superficie di bacino di discarica è pari a circa m 2 per una volumetria complessiva di circa m 3 in un unico lotto. Per ragioni organizzative e tecniche, l approntamento dell intero bacino della discarica autorizzata avverrà mediante la realizzazione sequenziale di due sub-lotti funzionali. Attualmente è stato realizzato il primo sub-lotto e nello specifico la porzione di valle del bacino di discarica. Il primo sub-lotto e le relative opere di servizio sono state collaudate in ottemperanza alle modalità e alle richieste contenuta nell A.I.A. e agli interventi integrativi realizzati a seguito delle richieste espresse nel verbale definitivo di sopralluogo relativo alla visita ispettiva ex art. 9 del D. Lgs. 36/2003. La comunicazione di preavviso per l avvio della fase di gestione operativa dell impianto di discarica è stata trasmessa agli Enti preposti il 09/05/2014 con lettera prot. N. PC07/14 AS/ce dove si fissava l inizio dei conferimenti, in via previsionale, per il 26/05/2014. Alla suddetta si è susseguita nota prot. N. PC14/14 AS/ce del 09/07/2014 relativa alla comunicazione di inizio attività di conferimento dei rifiuti in discarica per il 10/07/2014. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 4 di 24

5 5. ACQUE SOTTERRANEE Per consentire le necessarie attività di controllo delle acque sotterranee nell'area dell impianto di discarica è stata realizzata una rete di monitoraggio costituita da n. 6 piezometri, identificati come P1, P2, P3, P4, P5 e P6, ubicati come illustrato nella fig. 1 seguente: Figura 1 Pozzi Piezometrici (P) della rete di monitoraggio delle acque sotterranee e deposimetri per il monitoraggio delle polveri sedimentabili Il monitoraggio delle acque sotterranee avviene attraverso la rete dei piezometri di cui sopra e viene realizzato mediante due tipi di attività: 1. campionamento ed analisi trimestrale delle acque sotterranee, 2. verifica mensile dei livelli statici. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 5 di 24

6 5.1. Controllo della qualità delle acque sotterranee Il controllo qualitativo delle acque sotterranee è effettuato con cadenza minima trimestrale, presso tutti i pozzi di monitoraggio a servizio dell impianto, con la ricerca dei parametri analitici previsti nel P.S.C. e la rilevazione dei seguenti parametri chimico fisici in sito (riportati nei relativi Rapporti di Prova in Allegato 1): soggiacenza della falda (in m s.l.m.) temperatura atmosferica ( C) temperatura delle acque di falda ( C) presenza di eventuali fasi libere separate potenziale redox (Eh, mv) - Sui Rapporti di Prova vengono riportati anche i seguenti dati: data e ora di campionamento; nome o sigla dell operatore; profondità di campionamento; portata di campionamento; condizioni meteorologiche generali al momento del campionamento; aspetto del campione (colore, odore, torbidità, ecc.); durata e portata dello spurgo preliminare del pozzo; metodo dettagliato di conservazione del campione. I certificati analitici concernenti le analisi delle acque sotterranee e le relative schede di campionamento, svolte con cadenza trimestrale nel periodo in esame, sono riportati in Allegato 1. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 6 di 24

7 5.2. Misura piezometrica dei livelli statici Nel periodo considerato sono state attuate le verifiche mensili di soggiacenza e i dati sono riassunti nella seguente tabella 1. ID PIEZOMETRO QUOTA BOCCAFORO [m s.l.m.] DATI MENSILI SOGGIACENZA [m] 21/07/14 21/08/14 24/09/14 30/10/14 28/11/14 18/12/14 P1 58,75 51,76 51,88 51,5 51,55 51,54 51,5 P2 59,01 52,07 52,09 51,8 52,54 51,75 52,4 P3' 70,57 62,26 63,69 63,4 63,34 63,45 63,4 P4 61,45 54,49 54,61 54,4 54,25 54,26 54,3 P5 56,3 49,36 49,48 49,2 49,14 49,1 49,2 P6' 69,29 63,58 62,37 62,8 62,03 62,04 62,2 Tabella 1 Misura piezometrica della falda () Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 7 di 24

8 6. ACQUE SUPERFICIALI DI DRENAGGIO In conformità alla normativa nazionale, regionale e alle prescrizioni contenute in A.I.A., sulla superficie di impianto è stato progettato un sistema di gestione delle acque di drenaggio superficiale che permette il trattamento sia delle acque di prima pioggia che di seconda pioggia, attraverso le seguenti sezioni distinte: pozzetto scolmatore/deviatore: atto a ricevere tutte le acque di ruscellamento insistenti sul piazzale dell area servizi incanalate nell apposita rete di drenaggio. Ha la funzione primaria di deviare i primi 5 mm di pioggia, caduti sulle superfici impermeabilizzate del piazzale, all impianto di trattamento acque di prima pioggia ed i successivi millimetri di pioggia all impianto di trattamento acque di dilavamento. Inoltre garantisce un primario processo di trattamento fisico attraverso grigliatura e dissabbiatura dei solidi. Vasca di trattamento acque di prima pioggia: ha la funzione di contenere le acque di prima pioggia e garantire, per un periodo di almeno 48 ore, la sedimentazione delle particelle fini. Dopo 48 h di permanenza nella vasca si attiva una pompa di rilancio a bassa portata che invia le acque in un apposito disoleatore con filtro a coalescenza. Vasca di fitodepurazione: le acque di prima pioggia, a valle degli stadi di trattamento (sgrigliatura/dissabbiatura-decantazione-separazione olio), sono raccolte nella vasca di fitodepurazione contenente le specie vegetali: Phragmites australis, Typha latifolia e Juncus spp. La vasca è stata appositamente dimensionata in funzione del regime pluviometrico regionale ed essendo impermeabilizzata, di fatto non si ha uno scarico a valle del trattamento, bensì l acqua trattata garantisce il mantenimento dell ecosistema umido necessario alla sopravvivenza delle idrofite e del sistema fitodepurativo. In caso di un troppo pieno, l acqua in eccesso a valle dell impianto di fitodepurazione, viene smaltita per sub-irrigazione nel bacino di dispersione previsto. Vasca di seconda pioggia: atta a ricevere e trattare le acque di dilavamento successive a quelle di prima pioggia; è strutturata in modo da garantire il passaggio dell acqua attraverso pacchi lamellari per la filtrazione e successiva separazione dell eventuale olio ancora presente tramite un filtro a coalescenza. Bacino di dispersione per sub-irrigazione: accoglie e disperde per sub-irrigazione le acque di dilavamento di seconda pioggia a valle del trattamento. Il controllo delle acque di prima pioggia è realizzato tramite campionamento in prossimità della vasca di fitodepurazione, mentre le acque di seconda pioggia sono campionate in apposito pozzetto. Per quanto concerne le vasche di seconda pioggia, nella discarica Daisy, ne sono installate n. 4 così suddivise: - vasca di seconda pioggia di pertinenza del piazzale; - vasca di seconda pioggia di pertinenza della rampa accesso discarica; - vasca di seconda pioggia di pertinenza della viabilità n. 1 (zona pesa); - vasca di seconda pioggia di pertinenza della viabilità n. 2 (zona cancello ingresso). Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 8 di 24

9 I certificati analitici relativi alle analisi delle acque meteoriche, svolte con cadenza trimestrale nel periodo in esame, sono riportati in Allegato PERCOLATO Il percolato, prodotto dal corpo rifiuti deposti in discarica, viene convogliato ai punti di raccolta (pozzi) e di qui viene pompato alle cisterne di accumulo (4 con capacità di 50 m 3 cadauno) ubicate nella vasca di stoccaggio posta presso l area servizi. Il monitoraggio del percolato è effettuato sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Il quantitativo del percolato emunto viene determinato attraverso apposito contatore posto a controllo dei serbatoi. Nella seguente tabella (tab.) sono riportati i dati mensili del quantitativo di percolato prodotto e smaltito: ANNO 2014 Quantità prodotto [m 3 ] Quantità smaltito [t] lug ago set ott ,96 nov dic Totale Tabella 2 Quantitativo mensile percolato prodotto e smaltito Per quanto concerne il controllo qualitativo del percolato prodotto, si è proceduto alla verifica trimestrale; copia del certificati analitici riferiti al semestre in esame è disponibili in Allegato DISPOSITIVI DI CAPTAZIONE DEL GAS Allo stato attuale, data la tipologia dei rifiuti smaltiti in discarica ed il brevissimo periodo di coltivazione dell invaso, non vi è formazione di biogas. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 9 di 24

10 9. QUALITA DELL ARIA Le emissioni atmosferiche diffuse dalla discarica sono prevalentemente costituite da polveri che vengono monitorate mensilmente, distinguendo: 1. polveri sedimentabili, 2. polveri aereodisperse Polveri sedimentabili Le polveri sedimentabili sono monitorate mensilmente mediante l uso di tre deposimetri denominati D1, D2 e D3, la cui ubicazione è raffigurata in Figura 1. Le polveri deposte vengono valutate dal punto di vista quantitativo. I report relativi al periodo oggetto della presente relazione sono riportati in Allegato Polveri aereodisperse Le polveri aereodisperse vengono monitorate mensilmente attraverso postazioni mobili di prelievo. La raccolta dell aeriforme viene effettuata con sistemi di aspirazione, durante l attività operativa della discarica, avendo cura di collocare le stazioni di monitoraggio in posizioni consone alla direzione assunta dal vento al momento dei controlli. Alle polveri così campionate vengono effettuate valutazioni anche di tipo qualitativo. I report relativi al semestre oggetto della presente relazione sono riportati in Allegato 5. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 10 di 24

11 10. QUANTITA E TIPOLOGIA DEI RIFIUTI SMALTITI Nel semestre in esame risulta essere stata conferita una quantità di rifiuti pari a ,390 tonnellate. Segue tabella riportante le quantità di rifiuto mensilmente smaltito nel semestre di riferimento, suddiviso per C.E.R.: Quantità di rifiuto smaltito [Kg] CER TOT lug ago set ott nov dic TOT Tabella 3 Quantitativo mensile rifiuto smaltito Di seguito si riportano alcune rappresentazioni grafiche utili ad illustrare l andamento stagionale dei conferimenti nel periodo in esame Conferimenti mensili Quantità [Kg] lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 Figura 2 Andamento dei conferimenti su base mensile periodo Luglio-Dicembre 2014 Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 11 di 24

12 Quantità [Kg] Conferimenti mensili per C.E.R. lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic Figura 3 Andamento dei conferimenti su base mensile suddivisi per codice C.E.R. periodo Luglio-Dicembre 2014 L area interessata dallo smaltimento dei rifiuti di cui sopra è relativa al primo sub-lotto, cosi descritto al paragrafo 4 e illustrato (delineato in rosso) nella fig. 1 della presente relazione. Per quanto concerne le volumetrie utilizzate, si rimanda al paragrafo 14 relativo al rilievo plano altimetrico. 11. PREZZO DI CONFERIMENTO I prezzi di conferimento sono fissati con regolari contratti commerciali depositati presso gli uffici dell impianto e determinati sulla base delle quantità richieste e sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche con particolare riferimento alla densità. Al suddetto prezzo viene aggiunto il Tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi (ECOTASSA) ai sensi della Legge n. 549 del 28 dicembre 1995 e della Legge Regione Puglia n. 38 del 30 dicembre 2011, più IVA. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 12 di 24

13 12. QUANTITATIVO DI PERCOLATO PRODOTTO MENSILMENTE DALLA DISCARICA, ANDAMENTO DEI LIVELLI DEL MEDESIMO RILEVATI MEDIANTE IL SISTEMA DI MONITORAGGIO PRESCRITTO E RELATIVE PROCEDURE DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO Il quantitativo di percolato prodotto e smaltito con C.E.R percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce , nel semestre in esame, è evidenziato nel paragrafo 7 della presente relazione Andamento dei livelli di percolato Di seguito viene raffigurato (Fig. 4) l andamento dei livelli del percolato, nel periodo in oggetto, cosi come rilevato presso il sistema di monitoraggio installato e integrato dalle letture quotidiane effettuate da personale interno. Figura 4 Andamento dei livelli del percolato: periodo Luglio-Dicembre 2014 Dal grafico sopra riportato si evince che la fase iniziale è stata caratterizzata da un incremento di livello, dovuto alle necessarie tempistiche tecniche per la formazione significativa del percolato, per la sua caratterizzazione analitica e per il successivo iter di omologazione, accettazione e controllo presso l impianto autorizzato al suo smaltimento. Inoltre si specifica che il valore iniziale, diverso da zero, è caratteristica del franco tecnico di normale esercizio dell impianto di captazione del percolato. Infatti, la pompa elettro sommersa, deputata all allontanamento del percolato presso i sili di stoccaggio temporaneo, è posizionata all interno di una depressione realizzata in scavo già a partire dalla formazione dello strato in argilla e successiva impermeabilizzazione con teli geosintetici in HDPE costituenti la barriera di fondo. Questa particolare disposizione geometrica permette al pozzo la formazione di un volume volano necessario al buon funzionamento della suddetta elettropompa, garantendo così la riduzione al minimo del battente del percolato nella vasca di discarica. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 13 di 24

14 12.2. Procedura di gestione del percolato Il percolato, accumulatosi per gravità sul fondo del corpo discarica, viene convogliato ai punti di raccolta (pozzi) dove, attraverso pompe sommerse che si attivano automaticamente, è rilanciato all interno dei quattro serbatoi di stoccaggio dalla capacità complessiva di 200 m 3. I quattro serbatoi sono disposti in idoneo bacino di contenimento. Il deposito preliminare del percolato in Discarica è autorizzato per un massimo di 180 giorni e pertanto il liquido viene inviato e smaltito presso un impianto terzo. La GO ha la responsabilità di controllare il livello e la quantità di percolato e conseguentemente di organizzare le uscite che avvengono incaricando una Società di trasporto, autorizzata al carico e al trasporto del liquido presso gli idonei impianti di trattamento e smaltimento. L autocisterna incaricata al trasporto del percolato viene pesata in ingresso ed in uscita dell impianto di Discarica dall AP che compila i relativi formulari e aggiorna il registro di carico e scarico, secondo le disposizioni normative vigenti. La GO o l AI è presente durante le operazioni di carico del percolato che vengono effettuate direttamente dall autista dell autocisterna deputata al caricamento e trasporto del liquido. L autista, seguendo quanto indicato dall AI e indossati gli adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI), con il proprio mezzo si dirige verso la zona di carico del percolato e collega il bocchettone di carico. Terminata l operazione di carico, l autocisterna è pesata in uscita dall AP; tre delle copie del formulario vengono consegnate all autista che con la documentazione ricevuta, abbandona l Impianto. La prima copia del formulario è invece trattenuta dall AP. Entro 90 giorni in discarica ritorna la quarta copia del formulario e il rispettivo certificato di avvenuto smaltimento. AP è responsabile di accertarsi del ricevimento della documentazione su indicata, di archiviarla e di comunicare all amministrazione competente l eventuale mancata ricezione. 13. QUANTITATIVO DI BIOGAS PRODOTTO ED ESTRATTO E LE RELATIVE PROCEDURE DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO Si fa presente che allo stato attuale non sono ancora realizzati i dispositivi di captazione del gas in quanto non è prevista formazione di biogas nella fase iniziale di gestione operativa della discarica. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 14 di 24

15 14. VOLUMETRIA UTILE RESIDUA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E TEMPISTICHE DI ESAURIMENTO E RILIEVO PLANO- ALTIMETRICO RIFERITO AL CAPOSALDO INDIVIDUATO, CORREDATO DA APPOSITE SEZIONI DEI SETTORI DI DISCARICA INTERESSATI DALLE ATTIVITA DI SMALTIMENTO, CONTENENTI ANCHE IL PROFILO DEI RIFIUTI AUTORIZZATO In allegato 6 si trasmette la tavola riportante la restituzione grafica del rilievo plano altimetrico relativo al settore di discarica interessato dalle attività di smaltimento dei rifiuti. Da esso si evince che, alla data del rilievo plano-altimetrico, la volumetria abbancata è pari a circa m 3 e quella residua a circa m 3. Per quanto concerne le tempistiche di esaurimento del bacino di discarica per rifiuti non pericolosi, si evidenzia che i piani progettuali riportavano una durata complessiva di circa 5 anni, mentre alla luce della volumetria residua attualmente disponibile, all indice di compattazione attualmente raggiunto e alla luce del limite adottato delle 250 t/giorno, si stima una durata pari a circa 10 anni. 15. DATI REGISTRATI DALLA CENTRALINA METEOROLOGICA I dati meteorologici sono acquisiti mediante un sistema di monitoraggio ed elaborazione dati meteoclimatici costituito da una centralina automatizzata interfacciabile a personal computer per l'elaborazione in continuo dei dati. I parametri controllati dalla centralina, ubicata nei pressi dell ufficio pesa, sono: temperatura umidità; precipitazioni; intensità e direzione del vento; evapotraspirazione. Di seguito si riportano alcune rappresentazioni grafiche e tabelle utili ad illustrare i dati meteo registrati nel periodo in esame, Luglio Dicembre Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 15 di 24

16 30,00 Precipitazioni 25,00 20,00 [mm] 15,00 10,00 5,00 0,00 01/07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2014 Figura 6 Precipitazioni giornaliere; periodo Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 16 di 24

17 MESE PRECIPITAZIONI [mm] lug-14 26,2 ago-14 19,6 set-14 61,7 ott-14 79,8 nov-14 30,7 dic-14 42,7 Figura 7 Precipitazioni mensili; periodo Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 17 di 24

18 Figura 8 Temperatura min e max; periodo Figura 9 Direzione del vento; periodo Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 18 di 24

19 Figura 10 Velocità del vento; periodo 10,00 Evapotraspirazione 9,00 8,00 7,00 6,00 [mm] 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 01/07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /07/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /08/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /09/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /10/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2014 Figura 11 Evapotraspirazione giornaliera; periodo Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 19 di 24

20 Figura 12 Evapotraspirazione mensile; periodo Figura 13 Umidità atmosferica; periodo Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 20 di 24

21 15.1. Bilancio idrologico Il bacino di discarica attualmente in fase di gestione operativa, è costituito da un primo sub lotto che sottende una superficie di circa m 2. Dal 10/07/2014 sono iniziate le attività di conferimento dei rifiuti all interno del suddetto bacino. Come previsto dal D.Lgs. 36/2003, l impianto risulta dotato di una stazione automatica di rilevamento dei dati meteo climatici. La stazione viene gestita da un software di acquisizione e rielaborazione dati. Per effettuare il bilancio idrologico della discarica, sono stati estratti i seguenti dati meteo-climatici relativi al periodo di indagine: precipitazioni giornaliere (neve e pioggia) [mm]; evapotraspirazione (ET) giornaliera misurata [mm]. Nella tabella seguente si riportano i dati meteo climatici relativi al periodo d indagine, utilizzati per effettuare il bilancio. MESE (2014) PRECIPITAZIONI (mm/mese) ET (mm/mese) luglio 26,2 187,16 agosto 19,6 191,66 settembre 61,7 117,05 ottobre 79,8 75,87 novembre 30,7 61,08 dicembre 42,7 48,44 TOTALE 260,7 681,26 Tabella 4 Dati meteo climatici utilizzati per il bilancio Il bilancio idrologico è stato eseguito tenendo conto che la superficie del bacino scolante della discarica è impermeabile. Le pendenze presenti nel fondo della discarica consentono di raccogliere il percolato nei pozzi, da dove può essere facilmente estratto mediante emungimento. L acqua meteorica che cade sulle sponde e sul fondo della discarica (pioggia lorda, Plorda), origina lo scorrimento superficiale. Depurando la pioggia lorda dalle perdite idrologiche (che nel caso in oggetto sono rappresentate dalla sola evapotraspirazione effettiva, in quanto le perdite per infiltrazione sono nulle), è stata calcolata la pioggia netta (Pnetta), ovvero quella che, raggiungendo Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 21 di 24

22 la sezione di chiusura del bacino, che idealmente può essere identificata dai pozzi di emungimento del percolato, da luogo allo scorrimento superficiale. Si precisa che il bacino di discarica, attualmente in fase di coltivazione, è sprovvisto di un sistema di copertura. Pertanto nel calcolo del volume di acqua in ingresso, verrà considerata la superficie totale del primo sub-lotto che è realmente interessata dalle piogge. In maniera analoga, il calcolo dell evapotraspirazione totale terrà conto delle effettive superfici disponibili di rifiuto che, nel semestre di riferimento coincidente con la fase iniziale dei conferimenti, hanno subito radicali incrementi mese dopo mese. A tal proposito per il calcolo delle superfici interessate dalla evapotraspirazione si è potuto stimare un valore mensile come percentuale della superficie totale del primo sub-lotto passando dallo 0% al 60%. Una volta esaurito il volume autorizzato della discarica, sul corpo rifiuti sarà realizzato un idoneo sistema di copertura ai sensi della normativa vigente. La copertura limiterà fortemente l infiltrazione delle acque meteoriche all interno del corpo discarica riducendo di conseguenza anche la formazione di percolato. Moltiplicando la pioggia netta per la superficie scolante si ottiene il volume di pioggia [m 3 ] che mensilmente si origina all interno della discarica. Per l effettuazione del bilancio relativo al periodo oggetto della presente relazione, il calcolo è stato eseguito ritenendo che in questo lasso di tempo l acqua meteorica ricadente all interno del bacino sia entrata in mutuo contatto con il rifiuto (altezza complessiva di precipitazione netta pari a 260,7 mm dal giorno 01/07/2014 al 31/12/2014) e che quindi abbia dato origine alla formazione di percolato. Nella tabella seguente si riassumono i dati relativi al bilancio idrologico per il periodo luglio - dicembre MESE Trimestre Luglio- Settembre 2014 Trimestre ottobre - dicembre 2014 PIOGGIA LORDA [mm] INGRESSO VOLUME IN INGRESSO [m 3 ] ET [m 3 ] PERCOLATO TEORICO [m 3 ] USCITA PERCOLATO REALE PRODOTTO [m 3 ] PERCOLATO REALE SMALTITO [m 3 ] 107, , TOTALE 260, Tabella 5 Bilancio idrologico; periodo: Il calcolo dei volumi di percolato è stato effettuato ipotizzando che il suo peso specifico sia assimilabile a quello dell acqua (γ=1 t/m 3 ). Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 22 di 24

23 Nel grafico seguente si riportano i valori mensili del volume teorico di percolato, ottenuto depurando le piogge dalle perdite per evapotraspirazione; del volume reale di percolato prodotto, emunto tramite pompa nei sili di stoccaggio temporaneo; del volume reale di percolato smaltito presso impianti di trattamento autorizzati. Le grandezze sono espresse in m 3. [m 3 ] lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 PERCOLATO TEORICO PERCOLATO REALE PRODOTTO PERCOLATO REALE SMALTITO Figura 14 Confronto tra percolato teorico, reale prodotto e smaltito; periodo Dal grafico sopra esposto si evince quanto già riportato al paragrafo 12, cioè che la fase iniziale è stata caratterizzata da un accumulo del percolato, causato dalle necessarie tempistiche tecniche per la sua formazione significativa, per la sua caratterizzazione analitica e il relativo iter procedurale di omologazione, accettazione e controllo presso l impianto autorizzato allo smaltimento finale. Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 23 di 24

24 16. ALLEGATI Allegato 1: Rapporti di Prova relativi all analisi delle acque sotterranee + schede di campionamento Allegato 2: Rapporti di Prova relativi all analisi delle acque superficiali di drenaggio Allegato 3: Rapporto di Prova relativo all analisi del percolato Allegato 4: Rapporti di Prova relativi alle polveri sedimentabili Allegato 5: Rapporti di Prova relativi alla polveri aereodisperse Allegato 6: Rilievo Plano-Altimetrico Data 28/01/15 Rev: 0 Pagina 24 di 24

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