Università degli studi dell Aquila. Sistemi informativi aziendali
|
|
- Floriano Di Giovanni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli studi dell Aquila 6 C.F.U. 9 C.F.U. Ing. Gaetanino Paolone (gaetanino.paolone@univaq.it) Prof. Dr. Luciano Fratocchi (luciano.fratocchi@univaq.it)
2 Contenuti Gestione dei requisiti. Ingegneria dei sistemi. La Complessità Aziendale. Analisi e definizione del sistema. Il ciclo di vita dei Sistemi Informativi Aziendali. Sistemi Informativi Aziendali
3 Alcune considerazioni importanti La riparazione di errori commessi in fase di progettazione costa 10 volte di più della riparazione di errori commessi in fase di realizzazione. Anche una piccola riduzione di questo tipo di errori porta grandi vantaggi in termini economici. Fonte RATIONAL
4 Cosa rende i Requisiti difficili da comprendere? Difficoltà nello sviluppo e gestione dei requisiti progettuali: provengono da diverse sorgenti; è difficile esprimerli in parole; sono di tanti tipi e a livelli di dettaglio diversi; possono essere numerosissimi; non sono mai uguali in termini di priorità, difficoltà, ecc.; sono collegati tra loro e con altre cose; sono interconnessi; cambiano lungo l arco di vita del progetto.
5 Perché i Requisiti Sono Spesso Inadeguati? Si dedica scarsa attenzione alle fasi iniziali del progetto. Si ha la tendenza a passare subito alle fasi realizzative. Ci si concentra più sul risultato richiesto che sullo scopo per cui è stato richiesto. Non viene data la giusta importanza alle specifiche ed alla loro formalizzazione.
6 La Sindrome Utente Progettista Gli utenti non sanno cosa vogliono oppure sanno cosa vogliono ma non lo sanno esprimere. Gli utenti pensano di sapere cosa vogliono fino a che i progettisti consegnano loro ciò che essi dicono che loro vogliono. I progettisti dicono di capire i problemi degli utenti meglio degli utenti stessi. Ciascuno ritiene che chi gli sta di fronte sia motivato da ragioni politiche.
7 La Sindrome Utente Progettista
8 Specifica dei Requisiti Esigenze Raccolta delle esigenze Definizione dei requisiti Verifica dei requisiti Negoziazione e accettazione dei requisiti Analisi dei requisiti Specifica dei Requisiti
9 Metodo per l analisi dei requisiti Requisiti Analisi delle frasi e filtro dell'ambiguità Requisiti filtrati Definizione ed analisi dei requisiti Estrazione dei concetti basilari Definizione dei sottosistemi Documento dei requisiti
10 Metodo per l analisi dei requisiti (sottosistema) Requisiti Studio dei requisiti del sistema Sottosistemi Definizione ed analisi dei requisiti Studio dei requisiti dei sottosistemi Documento dei requisiti
11 Nel modello (concetti basilari) Realtà di interesse (Dominio) Oggetti atomici non decomponibili e use case Astrazione Diagramma provvisorio
12 Ingegneria dei sistemi informativi Ingegneria dei Sistemi Ingegneria Gestionale Ingegneria del Software Nei sistemi informativi complessi non tutte le responsabilità sono automatizzate.
13 Roadmap per la progettazione dei Sistemi Informativi Requisiti del Sistema Informativo La gestione dei cambiamenti Business modeling Analisi dei problemi Definizione del sistema Definizione dei requisiti Sistema Informativo è costituito da 0..n 0..n Sistemi di elaborazione delle informazioni II Visione Business Use Case Definizione delle feature e dei requisiti di sistema Sistema software Sistema hardware Aspetti organizzativi Definizione dei requisiti organizzativi
14 La Complessità Aziendale Uno degli elementi caratterizzanti di molte aziende che operano nei vari settori è la complessità aziendale: moltitudine di sistemi diverse organizzazioni molte business unit, dipartimenti, funzioni,... reti locali e geografiche intranet, extranet, Internet migliaia di utenti migliaia/decine di migliaia di dipendenti sistemi informativi distribuiti duplicazione/replicazione dei dati applicazioni legacy business articolato
15 Cos è l Ingegneria dei Sistemi L Ingegneria dei Sistemi è una disciplina che descrive un approccio sistematico per la: Definizione dei requisiti di un sistema raccolta organizzazione documentazione Analisi dei requisiti di un sistema controllo dei cambiamenti formalizzazione dei requisiti tracciamento dei requisiti Ingegneria dei sistemi Definizione dei requisiti I Requisiti descrivono le responsabilità Analisi dei e le proprietà, requisiti o le qualità, di un sistema
16 Chi si Occupa dei Requisiti? Committente Utente Esperto di dominio Venditore Analista Responsabile Progetto Progettista Programmatore Tecnico di Test Referente Tecnico
17 Tratti Caratteriali di un Ingegnere Un buon Ingegnere dovrebbe esibire i seguenti tratti caratteriali: abilità nel raccogliere concetti astratti, riorganizzarli in divisioni logiche e sintetizzare soluzioni basate su ciascuna divisione; abilità nel comprendere fatti pertinenti da fonti confuse oppure in conflitto; abilità nel comprendere l ambiente del progetto; abilità nel comunicare bene sia nella forma scritta sia in quella orale; abilità nel vedere la foresta invece degli alberi; capacità di comprendere il business; alta capacità di formalizzazione; alta capacità di astrazione; capacità di sintesi; capacità maieutiche.
18 Ancora sui Requisiti Requisiti: insieme di servizi richiesti; una specifica di cosa dovrebbe essere realizzato; una descrizione di come il sistema dovrebbe comportarsi, di sue proprietà o attributi; una condizione o capacità necessaria per realizzare un servizio; una descrizione di vincoli sul processo di sviluppo; Requisiti (IEEE Standard Glossary of Software Engineering Terminology) una condizione o capacità necessaria a un utente per risolvere un problema o raggiungere un obiettivo; una condizione o capacità posseduta da un sistema, o da un suo componente, per soddisfare un contratto, uno standard un altro documento formalmente imposto.
19 Un Requisito è...una descrizione di: indipendente dalle soluzioni qualcosa che il sistema deve fare; una proprietà o qualità che il sistema deve avere; una restrizione sul processo di sviluppo del sistema....qualunque cosa che guidi le scelte di progetto
20 Forme di Requisiti requisiti Requisiti verbali Requisiti scritti Modulistica Sistemi esistenti
21 Business Rule e requisiti Business Rule Determinano Requisiti
22 Dove scoprire le Business Rule Politiche Formule Regolamentazioni Business rule Operatività aziendale Decisioni degli Stakeholder Eventi Sistemi Informativi Aziendali
23 Raccolta dei Requisiti La cattura dei requisiti è spesso complicata da tre sindromi endemiche: la sindrome Si ma è pervasiva nei rapporti con gli utenti via via che procede l analisi gli utenti scoprono che «Sì, funziona così, ma ora che ci penso meglio accade anche che» la sindrome delle rovine nascoste tanto più si procede nell analisi e si fanno scoperte, quanto più si ha la sensazione che molto altro ancora giaccia nascosto da qualche parte. il processo si dovrà fermare al punto in cui ci sembrerà di avere scoperto abbastanza in accordo con i nostri obiettivi La sindrome utente progettista deriva dal gap di comunicazione che si instaura fra le due figure utenti e progettisti appartengono a mondi diversi che usano linguaggi diversi e che hanno diversi background, motivazioni e obiettivi
24 Tecniche per Raccogliere e Comprendere i Requisiti Interviste. Colloqui formali. Questionari. Workshop sui requisiti. Brainstorming. Storyboard. Prototipazione.
25 I Criteri per scegliere una tecnica Non c è una tecnica che va bene in tutti i contesti e pertanto vanno valutati: l estensione del campione il tipo di campione (omogeneo o eterogeneo) il costo della rilevazione il tempo a disposizione l esperienza dell analista l impatto con l utente la complessità del problema la tipologia di sistema informativo
26 Quando Finisce la Raccolta dei Requisiti? Mai! Alcuni segnali aiutano a stabilire una baseline di partenza: gli utenti non richiedono nuovi servizi le richieste sono già state considerate in qualche modo gli utenti ripetono le richieste già documentate eventuali nuovi requisiti sono di bassa priorità
27 La Modulistica L USO DI MODULI È FONDAMENTALE PER LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI. PERMETTE DI SEMPLIFICARE E SCHEMATIZZARE IL LAVORO DI RILEVAZIONE, MA ANCHE DI DEFINIRE MODELLI.
28 Brainstorming È una tecnica di creatività di gruppo. Fluidità generare molte ipotesi Flessibilità vedere il rovescio della medaglia Originalità capacità di elaborare soluzioni nuove e realistiche I partecipanti esprimono in modo non vincolato il maggior numero di idee (fase divergente) e solo successivamente le stesse vengono criticate e valutate per la scelta definitiva (fase convergente).
29 Pensiero Divergente è basato sulla produzione del maggior numero possibile di idee LA QUANTITÀ GENERA LA QUALITÀ Se il tipo di problema affrontato offre poche soluzioni alternative, allora dipende fortemente dal giudizio e non è indicato per un Brainstorming Il partecipante non teme di venir mal giudicato se propone un idea assurda o sbagliata non teme di assumersi la responsabilità di un idea troppo innovatrice è gratificato perché ogni idea proposta viene accettata e rilanciata dal gruppo
30 Pensiero Convergente SI PROPONE DI SELEZIONARE LE IDEE EMERSE SUL MOMENTO DI DIVERGENZA è il momento finale del processo di Brainstorming può essere svolto il giorno successivo può essere svolto anche da un gruppo diverso da quello che ha iniziato il Brainstorming, in modo tale da evitare la difesa delle proprie idee può includere un campione del destinatario/utente della soluzione finale Criteri di selezione Aggregazione e generalizzazione (criteri logici) Soddisfazione e aderenza della soluzione (psicologico) Vincoli aziendali (organizzativi) Analisi costi/benefici (economici) Applicabilità (tecnologici)
31 Punti Chiave per il Buon Funzionamento delle Tecniche Creative di Gruppo Congelamento e differimento del giudizio Separazione del momento ideativo da quello decisionale Stimolazione reciproca delle catene associative mentali Ambiente stimolante ma sereno Precisi limiti numerici Presenza di un conduttore Evitare litigi sul come procedere Predisporsi occasionalmente al compromesso
32 Ostacoli all Efficacia Mancanza di chiarezza nel definire il problema Impossibilità di ottenere le informazioni necessarie Carenza di comunicazione di gruppo Discussione poco approfondita Presenza di un clima ipercritico, valutativo e competitivo Spinta al conformismo e alla compiacenza Carenza di capacità di ricerca e problem solving Scarsa motivazione
33 Workshop dei Requisiti È forse una della tecniche più efficaci per la scoperta dei requisiti. Coinvolge alcuni stakeholder per un periodo intensivo di 1 o 2 giorni al massimo. Il brainstorming è fondamentale per la sua riuscita. È auspicabile la moderazione da parte di un facilitatore esterno al progetto.
34 Casi d uso (use cases) Proposti da Ivar Jacobson nel Termine nuovo, ma tecnica consolidata (studio degli scenari di operatività degli utilizzatori di un sistema). Sono i modi in cui il sistema può essere utilizzato (cioè i servizi che il sistema mette a disposizione dei suoi utilizzatori).
35 I casi d uso sono OO? sono stati inventati in ambito Object Oriented; descrivono il sistema dal punto di vista dei servizi disponibili per gli attori esterni (come i messaggi OO); non rivelano la struttura interna del sistema; costituiscono il punto di partenza migliore per una progettazione OO,...ma sono utilizzabili anche in un processo di sviluppo non- OO; non è necessario conoscere la teoria OO per utilizzarli e per capirli.
36 Identificare i casi d uso identificare gli utilizzatori del sistema ( attori ); (per ogni attore) individuare quali siano le modalità (i casi d uso) con cui l attore deve utilizzare il sistema, partendo dagli obiettivi che l attore deve raggiungere; (per ogni caso d uso) chiarire quale sia il modo con cui l attore inizia l attività, le risposte che si attende dal sistema, la sequenza di passi con cui l interazione si svolge; ragionare sui casi d uso aiuta a scoprire i requisiti.
37 Requisiti e casi d uso requisito: quanto richiesto dal committente caso d uso: modalità di utilizzo del sistema da parte di un utilizzatore (attore) ogni caso d uso può soddisfare più requisiti un requisito può dare origine a più casi d uso
38 Il ciclo di vita dei Sistemi Informativi Aziendali
39 Il ciclo dell innovazione Intervento Individuazione di problemi e cause Definizione obiettivi e direzioni di intervento LINEE STRATEGICHE Pianificazione Strategie e Priorità Progetti Budget e Risorse PIANO di INFORMATIZZAZIONE Verifica Gestione progetti Misurazioni di qualità Verifica dei risultati RELAZIONI SULLO STATO DELL AUTOMAZIONE Realizzazione Piani operativi Acquisizione Realizzazione dei progetti Conduzione dei sistemi
40 Pianificazione Nella fase di pianificazione si collocano: la formalizzazione delle strategie; la scelta delle priorità degli interventi; la validazione dei progetti da attivare; la definizione degli impegni e delle risorse necessarie; la stesura del documento di piano.
41 Realizzazione Nella fase di realizzazione si collocano: l elaborazione di studi di fattibilità; la definizione di progetti esecutivi; l acquisizione di prodotti e servizi dal mercato; la realizzazione dei progetti; la conduzione operativa dei sistemi.
42 Verifica Nella fase di verifica si collocano: la gestione dei progetti nelle loro componenti; la raccolta di informazioni sullo stato dei processi di servizio; la diagnosi di servizi e processi volta ad evidenziare i problemi e le relative cause; la raccolta di informazioni sullo stato dei SI attuali; la diagnosi della risorsa informazione; la diagnosi dei sistemi informatici.
43 Intervento Nella fase di intervento si collocano: l elaborazione degli interventi di reingegnerizzazione dei processi di servizio; L individuazione di iniziative di reingegnerizzazione dei sistemi informatici.
44 Definizione degli obiettivi Il piano di informatizzazione definisce gli obiettivi del ciclo dell innovazione ed è caratterizzato da una forte formalizzazione. Il piano di informatizzazione deve essere valutato e approvato ai livelli decisionali più elevati al fine di assumere la corretta rilevanza. Piano strategico: copre dai 3 ai 5 anni. E necessario per dare unitarietà alle specifiche iniziative evitando di costruire sistemi frammentati, incoerenti e tecnologicamente incompatibili. Piano operativo: ha validità annuale e definisce in maniera dettagliata gli interventi previsti dal piano triennale per l esercizio in corso.
45 Definizione degli obiettivi Le correzioni agli obiettivi raggiungibili nei due orizzonti temporali definiti da piano strategico e piano operativo devono essere valutati continuamente: aggiungendo a ogni piano operativo degli elementi correttivi che incidono sul piano strategico; producendo annualmente un piano strategico a scorrimento in cui vengono focalizzati con maggior dettaglio impegni e attività relativi al primo esercizio.
46 Definizione degli obiettivi: top-down Top-down : partendo dagli obiettivi strategici dell organizzazione si definiscono le caratteristiche generali del SI, le aree d intervento e gli specifici progetti per realizzarlo, verificandone la coerenza con le esigenze espresse dagli uffici. Top Down
47 Definizione degli obiettivi: bottom-up Bottom-up : partendo dalle indicazioni delle diverse unità organizzative, che successivamente vengono integrate e razionalizzate, definendo contemporaneamente le priorità all interno del budget complessivo. Up Bottom
48 Definizione degli obiettivi: top-down vs bottom-up Top-down maggiormente innovativo e e discontinuo; permette di identificare e pianificare soluzioni che rispondono a necessità di mutamenti radicali; causa maggiori tensioni e rischi organizzativi. Bottom-up maggiormente conservativo; difficilmente riesce a produrre ipotesi di innovazione radicale, mirando sostanzialmente al miglioramento dell esistente; presenta scarsi rischi realizzativi.
49 Definizione degli obiettivi: top-down vs bottom-up Nella pratica si utilizza un approccio intermedio che prevede: individuazione e diffusione delle strategie generali di evoluzione; richiesta alle unità organizzative di elaborare una proposta specifica, coerente con le linee generali; integrazione delle proposte con verifica della coerenza globale rispetto agli obiettivi; definizione degli interventi infrastrutturali e definizione del piano finale.
50 L innovazione dei sistemi informativi è tempo di smettere di pavimentare sentieri per le mucche. Invece di rivestire di silicio e software i nostri processi obsoleti, dobbiamo dimenticarli e ripartire da capo. Dobbiamo reingegnerizzare il nostro business: usare la forza delle moderne tecnologie dell informazione per ridisegnare i nostri processi per ottenere drammatici miglioramenti dei risultati. Michael Hammer
51 Individuazione dei processi Metodologia per l individuazione Livello di aggregazione Ambito della reingegnerizzazione Catena del valore Piramide di Anthony
52 Individuazione dei processi Ambito della reingegnerizzazione Ambito del policy-making Ambito della semplificazione amm.va
53 Intervento sui processi Fasi dell intervento: diagnosi della situazione as is riprogettazione della situazione to be
54 Intervento sui processi Approcci possibili di intervento sui processi: Miglioramento continuo Business Process Reenginering
55 Total Quality Management Principi base: fornire ai clienti prodotti/servizi qualitativamente validi; azione combinata dell innovazione con i continui e graduali miglioramenti ai prodotti e ai processi; capacità dell organizzazione di autocoordinarsi; ampia e tempestiva diffusione delle informazioni; cambiamento culturale; integrazione della Supplay Chain
56 Business Process Reenginering Principi base: riprogettazione radicale discontinuità delle prestazioni; utilizzo delle tecnologie dell informazione;
57 Riprogettazione radicale Favorisce: le attività in parallelo; la ricomposizione di attività frammentate; la categorizzazione e la differenziazione dei flussi nei processi; l eliminazione delle attività prive di valore;
58 Reingegnerizzazione dei processi Il Sistema Informativo diventa: fattore abilitante della reingegnerizzazione elemento di supporto al cambiamento
59 Una metodologia di reingegnerizzazione Fasi principali: 1. Definizione dell intervento; 2. Diagnosi delle criticità; 3. Riprogettazione dei processi;
60 1. Definizione dell intervento 1.1 identificare l ambito e il livello di intervento; 1.2 delineare il contesto strategico; 1.3 fissare gli obiettivi strategici;
61 2. Diagnosi delle criticità 2.1 ricostruire la mappa dei processi reali; 2.2 definire le metriche della prestazione complessiva di processo; 2.3 misurare gli scostamenti tra obiettivi strategici e situazione attuale;
62 3. Riprogettazione dei processi 3.1 disegnare le alternative di riprogettazione; 3.2 progettare il sistema di monitoraggio e controllo; 3.3 preparare la gestione del cambiamento organizzativo; 3.4 sperimentare e correggere le ipotesi di riprogettazione
63 Output della reingegnerizzazione
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliUniversità degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software. La fase di Analisi
Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Analisi Giulio Destri Ing. del software: Analisi - 1 Scopo del modulo Definire
DettagliConcetti di base di ingegneria del software
Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza
DettagliBusiness Process Management
Business Process Management Comprendere, gestire, organizzare e migliorare i processi di business Caso di studio a cura della dott. Danzi Francesca e della prof. Cecilia Rossignoli 1 Business process Un
DettagliLa reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione
La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione Dott.ssa Teresa Caltabiano Area della Ricerca Catania, 15 luglio 2011 Agenda Il contesto di riferimento Le organizzazioni I processi Il
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliIL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering.
Production Engineering Research WorkGROUP IL MODELLO SCOR Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale Università di Palermo Agenda
DettagliLa gestione manageriale dei progetti
PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
DettagliConfiguration Management
Configuration Management Obiettivi Obiettivo del Configuration Management è di fornire un modello logico dell infrastruttura informatica identificando, controllando, mantenendo e verificando le versioni
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliPIANO DI LAVORO PERSONALE DOCENTE: prof. ssa Carla D.Tocco A.S. 2015/2016 CLASSE:5 B AFM MATERIA:ECONOMIA AZIENDALE
PIANO DI LAVORO PERSONALE DOCENTE: prof. ssa Carla D.Tocco A.S. 2015/2016 CLASSE:5 B AFM MATERIA:ECONOMIA AZIENDALE Modulo n.1 - LE IMPRESE INDUSTRIALI Collocazione temporale: settembre Strategie didattiche
DettagliLa Progettazione Concettuale
La Progettazione Concettuale Università degli Studi del Sannio Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica CorsodiBasidiDati Anno Accademico 2006/2007 docente: ing. Corrado Aaron Visaggio
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Dettagli11. Evoluzione del Software
11. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 11. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliGli 8 principi della Qualità
LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliLE RICERCHE DI MERCATO
LE RICERCHE DI MERCATO IL MARKETING: UNA DEFINIZIONE STUDIO DELLE NORME DI COMPORTAMENTO DI UNA AZIENDA CON RIGUARDO ALLA PROGRAMMAZIONE, REALIZZAZIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITA DI SCAMBIO. QUESTE NORME
DettagliLa Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi
La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni
DettagliValutazione del potenziale
Valutazione del potenziale I servizi offerti da Noema 1 La valutazione è riferita alle capacità che la persona possiede e può essere fatta su due ambiti in particolare: prestazioni: verifica di quanto
DettagliCiclo di vita dimensionale
aprile 2012 1 Il ciclo di vita dimensionale Business Dimensional Lifecycle, chiamato anche Kimball Lifecycle descrive il framework complessivo che lega le diverse attività dello sviluppo di un sistema
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
Dettagli12. Evoluzione del Software
12. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 12. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliSCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.
SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,
DettagliRational Unified Process Introduzione
Rational Unified Process Introduzione G.Raiss - A.Apolloni - 4 maggio 2001 1 Cosa è E un processo di sviluppo definito da Booch, Rumbaugh, Jacobson (autori dell Unified Modeling Language). Il RUP è un
DettagliSpecifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni
Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Redatto dalla Commissione per l elettronica, l informatica e la telematica
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliIL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliCome scrivere una proposta progettuale
PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Come scrivere una proposta progettuale Comune di CATANIA 17/03/2016 SIGNIFICATO E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DELLA LOGICA
DettagliIN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL
PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE
LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE Schema legami fra strumenti di gestione r.u. e strategie/obiettivi aziendali ECOSISTEMA AMBIENTALE AZIENDALE Economico; Politico;
DettagliIl modello di ottimizzazione SAM
Il modello di ottimizzazione control, optimize, grow Il modello di ottimizzazione Il modello di ottimizzazione è allineato con il modello di ottimizzazione dell infrastruttura e fornisce un framework per
DettagliLe effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi
Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliProgettare e scrivere una relazione sociale: Assistente sociale nella P.A. e libera professione. Relazione di Ombretta Okely
La documentazione: funzioni e strumenti del servizio sociale integrato Progettare e scrivere una relazione sociale: Assistente sociale nella P.A. e libera professione. Relazione di Ombretta Okely NAPOLI
DettagliCittà di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero
DettagliTECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E
DettagliIl nostro concetto di business
Il nostro concetto di business Il concetto di business GOANDPLY ruota attorno a tre elementi principali: la volontà di mettere a disposizione delle aziende le proprie idee, creatività, knowledge ed esperienza
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliIl miglioramento, il problem solving e gli strumenti per il lavoro di gruppo
Il miglioramento, il problem solving e gli strumenti per il lavoro di gruppo UNIVERSITA DI PISA Università di Pisa Miglioramento continuo e Problem Solving 1 Indice Il miglioramento: i diversi approcci
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliLa progettazione centrata sull utente nei bandi di gara
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliLa gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review
La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review Leopoldo Ferrè Partner Exeo Consulting Ettore Turra Direttore Sistemi di Gestione APSS Trento Impossibile visualizzare
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliTECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE
DettagliCorso di. Analisi e contabilità dei costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliI NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI E TECNOLOGICI A SUPPORTO DELL EFFICIENZA AZIENDALE
I NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI E TECNOLOGICI A SUPPORTO DELL EFFICIENZA AZIENDALE PROJECT PORTFOLIO MANAGEMENT Strumento indispensabile per l efficienza del business SICUREZZA FORMAZION E AMBIENTE ETICA
DettagliDiagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane
Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti
DettagliAllegato A Tenuta e redazione delle carte di lavoro
Indice 1 Finalità del documento... 2 2 Definizione... 2 3 Obiettivi... 2 4 Requisiti delle carte di lavoro... 2 5 Forma, contenuto ed ampiezza delle carte di lavoro... 3 6 Modalità e principi di compilazione...
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliCOME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE
COME GESTIRE LA NUOVA IMPRESA: FORNIRE CONOSCENZE, METODI E SISTEMI DI DI LAVORO SULLE AREE DELLA GESTIONE AZIENDALE PROF. VALTER CANTINO 1 L AZIENDA Soggetto unitario composto di più elementi diversi
DettagliPercorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo
1 2009-1-FR1-LEO05-07303 Percorso di formazione continua nell ambito del progetto La strada per domani 2 Modulo qualità e sviluppo Progetto Formativo: Business Plan 2 1 2 3 Definizione di Business Plan
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliLA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)
LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) L IMPATTO SULLA GESTIONE LA MISURAZIONE DELL IMPATTO IL SUPPORTO ALLA CREAZIONE DEL VALORE L INTEGRAZIONE ESIGENZE DEL BUSINESS
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO
INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei
DettagliAllegato 2 Modello offerta tecnica
Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Pagina 1 Sommario 1 PREMESSA... 3 1.1 Scopo del documento... 3 2 Architettura del nuovo sistema (Paragrafo 5 del capitolato)... 3 2.1 Requisiti generali della
DettagliLA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO
LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,
DettagliTREND ANALYSIS PER IL MODERN TRADE
TREND ANALYSIS PER IL MODERN TRADE "Non so da dove cominciare disse il Coniglio Bianco. ''Comincia dal principio disse il Re, con aria grave e vai avanti finche' non arrivi alla fine: allora fermati".
DettagliRaccolta dei Requisiti con i Casi D'uso. Corso di Ingegneria del Software Anno Accademico 2012/13
Raccolta dei Requisiti con i Casi D'uso Corso di Ingegneria del Software Anno Accademico 2012/13 I casi d uso I casi d'uso (use case) sono una tecnica utilizzata per identificare i requisiti funzionali
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema
Pagina: 1 e-travel ING SW Progetto di Ingegneria del Software e-travel Requisiti Utente Specifiche Funzionali del Sistema e Pagina: 2 di 9 Indice dei contenuti 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO...
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE
ing. Michele Boscaro LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE Schema legami fra strumenti di gestione r.u. e strategie/obiettivi aziendali ECOSISTEMA AMBIENTALE AZIENDALE
DettagliPiano di gestione della qualità
Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliDai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione
Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Reingegnerizzazione dei sistemi documentari e knowledge management Paola Montironi Quadro di riferimento
DettagliEsistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono
REPORTING INTERNO: PREMESSE Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORT ISTITUZIONALI REPORT OPERATIVI REPORT
DettagliLa costruzione di un Project Work
CORSO DI ALTA FORMAZIONE Il lavoro sociale nei contesti della complessità: gli assistenti sociali verso nuovi saperi A.A 2007/2008 La costruzione di un Project Work Materiale didattico a cura di Dante
DettagliOLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE
OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE Fermo, 31 Gennaio 2015 CHE COS E IL MARKETING? Il marketing può intendersi come il complesso di attività che un azienda
DettagliIl sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali. Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore
Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore Università degli studi di Pavia Obiettivo=Relazione Team di Revisione Principi Contabili/Principi
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliL UOMO L ORGANIZZAZIONE
UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale
DettagliSistemi di supporto alle decisioni
Sistemi di supporto alle decisioni Introduzione I sistemi di supporto alle decisioni, DSS (decision support system), sono strumenti informatici che utilizzano dati e modelli matematici a supporto del decision
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliIL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013
UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto MODULO I La Qualità Totale: una sfida vincente per l Amministrazione 16 luglio 2009 Indice Obiettivi
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
Dettagli14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved
14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliMission dell Area Tecnica: Logistica ed Impiantistica
Mission dell Area Tecnica: Logistica ed Impiantistica Direttore Tecnico: ing. Angelo Violetta DOC_LI002 ξ - CSI Centro di Ateneo per i Servizi Informativi Angelo Violetta - 1 Area Situazione Lʹarea LOGISTICA
DettagliLa produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee
Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Via Cavour, 24 Rovigo Direttore: Prof. Cesare Cornoldi La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee Come
DettagliA cura di Giorgio Sordelli
Dall idea al progetto A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto idea progetto trovare il finanziamento Bando progettuale trasformare idea in progetto che si adatti Slide 2 Il progetto Si lavora
Dettagli