CARDIOPATIA ISCHEMICA
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- Alessandra Casagrande
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1 Medicina Interna CARDIOPATIA ISCHEMICA Università G.d Annunzio Chieti Pescara Facoltà di Medicina e Chirurgia CdL in Infermieristica
2 Cardiopatia ischemica Diminuzione o assenza di vascolarizzazione del miocardio causata dall'ostruzione o il restringimento dei vasi (coronarie) che perfondono il miocardio.
3 Cardiopatia ischemica E causata da una serie di condizioni fisiopatologiche e cliniche con diverse eziologie, che hanno in comune un disturbo della funzione cardiaca dovuto ad uno squilibrio tra richiesta e apporto di ossigeno.
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5 La maggior parte delle coronaropatie è dovuta a deposito subintimale di ateromi nelle arterie di grosso e medio calibro che vascolarizzano il cuore Più raramente, la coronaropatia è dovuta a spasmo coronarico, di solito idiopatico (con o senza placca aterosclerotica associata)
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7 EPIDEMIOLOGIA In Italia ogni anno vengono colpiti circa abitanti, di cui il 50% ha un età inferiore a 60 anni FATTORI DI RISCHIO: Età avanzata, sesso maschile,obesità storia familiare, ipertensione, ipercolesterolemia ( LDL, HDL), fumo di sigaretta, diabete mellito.
8 Le complicanze maggiori delle malattie delle coronarie sono: Angina IMA Morte improvvisa cardiaca dovuta ad aritmie
9 Dolore toracico cardiaco Il dolore da ischemia miocardica viene solitamente descritto come una sensazione di oppressione, costrizione o peso. In genere è più intenso a livello precordiale e il paziente può indicarlo mettendo il proprio pugno al centro dello sterno
10 Dolore toracico cardiaco Si irradia spesso nel territorio dei nervi cervicali inferiori e può quindi essere percepito a livello del collo, della mandibola, di una spalla o di un braccio (più comunemente la spalla e il braccio di sinistra). Il dolore da ischemia miocardica induce spesso una risposta neurovegetativa (nausea o vomito, sudorazione)
11 Dolore toracico cardiaco Il dolore da ischemia miocardica dovuto all'aterosclerosi coronarica è solitamente correlato agli sforzi fisici, almeno all'inizio Il dolore dell'ima, tuttavia, può manifestarsi all'improvviso, quando il paziente è a riposo La durata del dolore ischemico è dell'ordine di minuti
12 Dolore toracico cardiaco Valutare sempre: Localizzazione del dolore Variazione del dolore con il respiro o se aumenta con la digitopressione Durata Irradiazione Correlazione con altri segni e/sintomi Storia anamnestica del paziente
13 Angina pectoris DEFINIZIONE Sindrome clinica dovuta a ischemia del miocardio, caratterizzata da dolore precordiale a carattere oppressivo e costrittivo, di solito scatenata dallo sforzo e alleviata dal riposo o dalla nitroglicerina sublinguale La causa è di solito una stenosi critica delle arterie coronarie dovuta all'aterosclerosi.
14 Angina pectoris SINTOMI Dolore vago non ben determinato quasi una sensazione di fastidio che può diventare rapidamente una sensazione di oppressione precordiale grave e molto intensa Ha una localizzazione variabile, ma è più comunemente avvertita in sede retrosternale. Può irradiarsi alla spalla sinistra e giù lungo il braccio sinistro anche fino alle dita; direttamente alla schiena, alla gola, alla mandibola e ai denti
15 Angina pectoris L'angina è tipicamente scatenata dall'attività fisica, in genere non persiste più di alcuni minuti e regredisce con il riposo
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17 Angina pectoris DIAGNOSI La diagnosi si basa sul dolore toracico tipico, provocato dallo sforzo e alleviato dal riposo e dalla somministrazione sublinguale di nitroglicerina ECG: utile solo se eseguito durante l attacco TEST ERGOMETRICO: per determinare la risposta funzionale ed ecgrafica a uno sforzo graduale
18 Angina pectoris DIAGNOSI Angiografia coronarica:documenta l'entità delle stenosi delle arterie coronarie Ecocardiografia Scintigrafia miocardica
19 Angina pectoris DIAGNOSI DIFFERENZIALE Principalmente con le patologie a carico del tratto GI prevalentemente esofagee Importante valutare le caratteristiche differenziali del dolore ed i dati anamnestici
20 TRATTAMENTO 1. Misure generali Identificare e trattare i fattori di rischio Correggere gli eventuali fattori aggravanti Rassicurare ed educare il paziente a modificare lo stile di vita evitando sforzi eccessivi 2. Terapia farmacologica per la prevenzione a lungo termine: Nitrati a lunga durata d azione Betabloccanti Calcio-antagonisti 3. Angioplastica e by pass aorto-coronarico
21 Angina instabile DEFINIZIONE Sindrome caratterizzata da un progressivo intensificarsi dei sintomi anginosio dalla nuova comparsa di angina a riposo o notturna o dalla comparsa di episodi anginosi di durata protratta
22 Angina instabile Devono essere presenti le seguenti condizioni: Angina di recente insorgenza (meno di 2 mesi), grave e/o frequente (3 o più episodi/die) Angina ingravescente Angina a riposo di qualunque durata
23 Angina instabile Il dolore dell'angina instabile è generalmente più intenso, dura più a lungo, insorge per sforzi lievi o si verifica spontaneamente a riposo Circa il30% dei pazienti con angina instabile andrà probabilmente incontro a un IMA entro 3 mesi dall'esordio L'angina instabile è un'emergenza medica da trattare rapidamente
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25 Infarto miocardico acuto ( IMA) DEFINIZIONE Necrosi circoscritta del miocardio dovuta a improvviso arresto della perfusione coronarica Il risconoscimento precoce ed il trattamento innediato dell IMA sono essenziali.
26 Infarto miocardico acuto ( IMA) SINTOMATOLOGIA Dolore toracico di tipo anginoso che appare essere più intenso e persistente (solitamente maggiore di 30 minuti) Non è completamente reversibile con riposo o somministrazione sl di nitroglicerina Spesso accompagnato da nausea e sudorazione
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28 Infarto miocardico acuto ( IMA) ESAMI diagnostici Elettrocardiogrammaevidenzia alterazioni del tratto ST tipiche dell ischemia Ecocardiografiaevidenzia alterazioni della cinesi di parete associata ad IMA Scintigrafia
29 Infarto miocardico acuto ( IMA) MARKERS SIEROLOGICI!! CKaumenta in 4-8 ore, ha un picco in 24 ore e torna a livelli basali in ore. L isoenzima CK-MB è più specifico TROPONINE T ed IMarkers SPECIFICI, di danno miocardico e sono i marcatori biochimici preferiti per l IMA. Aumentano rapidamente e restano elevati per 1-2 settimane
30 TRATTAMENTO Obiettivi: Attenuazione del dolore Riduzione delle dimensioni della zona infartuata Prevenzione e trattamento delle aritmia e delle complicanze meccaniche che possono seguire a un IMA
31 COMPLICANZE DELL IMA Aritmie ventricolari Tachicarida ventricolare Fibrillazione ventricolare DEFIBRILLAZIONE IMMEDIATA!!
32 ANGIOPLASTICA PTCA Dilatazione meccanica delle arterie coronarie
33 ISCHEMIA SILENTE Ischemia miocardica che si sviluppa senza sintomi Viene diagnosticata con L Holter ECG o ECG da sforzo Questi pazienti sono candidati alla coronarografia
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