PAROLE IN CHIAVE MINORE

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1 Progetto PAROLE IN CHIAVE MINORE Il laboratorio teatrale. Informazioni nel dettaglio. OBIETTIVI E FINALITA' MODALITA' DI SVOLGIMENTO PRESENTAZIONE DEL METODO

2 OBIETTIVI DEL LABORATORIO: Capacità di ricezione: Controllo dei movimenti per un armonico sviluppo psicofisico: Controllo della voce: Capacità espressive: Maturazione personale: a) Concentrazione. b) Attenzione. c) Osservazione. d) Comprensione. a) Padronanza e sicurezza nei movimenti semplici. b) Capacità di eseguire movimenti coordinati più complessi. c) Capacità di coordinare i propri movimenti con quelli di altri. d) Ritmo. a) Capacità tecniche di base. b) Capacità di modulazione più complesse. c) Lettura tecnica. d) Musicalità. a) Espressività attraverso il corpo. b) Espressività attraverso la voce. c) Capacità di improvvisare. d) Creatività. a) Sicurezza di sé. b) Autonomia. c) Collaborazione. d) Capacità organizzativa.

3 SVOLGIMENTO DEI LABORATORI: Ogni lezione laboratoriale si divide in due fasi: una prima parte di riscaldamento e sperimentazione delle tecniche del linguaggio base teatrale ed una seconda parte, dove si affronteranno le tecniche d'improvvisazione per una base drammaturgica. 1. Prima parte degli incontri: Occupazione dello spazio Esercizi sull attenzione e la concentrazione Esercizi di conoscenza e coordinazione del corpo Esercizi di trasformazione posturale e corporea 2. Seconda parte degli incontri: Sessioni di ricerca, analisi e riproduzione di oggetti, animali e personaggi Esercizi sulla tecnica di improvvisazione teatrale Avventure immaginarie guidate Simulazione di situazioni reali Esercizi sulle emozioni e l'immedesimazione Improvvisazioni guidate e libere Creazione di un personaggio 3. Parte finale degli incontri Sessione conclusiva per la preparazione della lezione aperta o rappresentazione finale

4 Progetto di educazione teatrale del Teatro dell'irrisolto 1. Il Teatro, strumento formativo. E' scopo principale del Laboratorio la ricerca, lo sviluppo e la diffusione di metodologie pedagogiche basate sulle modalità specifiche della comunicazione teatrale e atte ad integrarsi con i curriculi didattici dei diversi ordini di scuola. L'istanza fondamentale del laboratorio, a prescindere dai vari corsi sui quali esso si articola, è innanzitutto rivolta a stimolare il discente all'acquisizione di una metodologia critica ponendolo dinanzi ad un testo (di qualsiasi genere) con l'atteggiamento di chi deve interpretare e ricostruire creativamente i materiali a disposizione. Caso esemplare di questo procedimento sono appunto le diverse fasi che conducono alla messinscena teatrale, ove la necessità della trasposizione dei dati dal contesto grafico-verbale al contesto fisico-spaziale è stimolo all'analisi del testo e alla problematizzazione e all'approfondimento delle singole componenti storicoculturali, semantiche, pragmatiche, ideologiche ecc., ed implica l'assunzione di una posizione attiva e fattiva dinanzi al materiale proposto. L'acquisizione di una tale metodologia critica è di fatto l'obiettivo principale della sperimentazione che intende conferire all'alunno gli strumenti per affrontare criticamente i dati e le nozioni delle singole discipline curriculari. La scelta del teatro come mezzo d'intervento è motivata dalla peculiariarità stessa del linguaggio specifico della scena, costituito dall'interazione di codici ai quali separatamente fanno riferimento le varie discipline curriculari (testuale, verbale, sonoro, visivo, fisico ecc.). Il nostro metodo teatrale, offre inoltre ai partecipanti la possibilità di sperimentare una costruzione drammaturgica di base, attraverso l'uso delle tecniche teatrali di improvvisazione, potenziando così delle competenze pratico-elaborative (uso del corpo e della voce in funzione espressiva, capacità di concentrazione) abilità queste, che si pongono alla base della formazione di un individuo. 2. Il laboratorio, un occasione preziosa Il Laboratorio Teatrale nelle scuole, è da noi concepito come un prezioso momento di incontro e di scambio di esperienze fra la scuola, i docenti e gli studenti. Un'ulteriore occasione, quindi, di apprendimento e soprattutto di crescita. Il teatro è una forma di comunicazione importante, che offre molteplici possibilità pedagogiche ed educative, anche in ambito scolastico. Se il teatro è per il docente un osservatorio privilegiato, per lo studente è un vero e

5 proprio laboratorio, perché unisce al momento teorico, di studio, numerosi momenti pratici, di interpretazione sulla scena. Diceva Confucio: "se ascolto dimentico, se guardo capisco, se faccio IMPARO". Attraverso la pratica della comunicazione sul palcoscenico e dell'interpretazione sulla scena, cioè attraverso "IL FARE", lo studente è messo quindi nella condizione di sperimentare un diverso modo di apprendimento, che è insieme studio, crescrita, relazione con gli altri, consapevolezza di sé e delle proprie capacità. 3. Formazione sui disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) Uno sguardo alle attuali generazioni di adolescenti permette di rilevare un senso di insicurezza che a volte può arrivare fino al disorientamento. Si è d'accordo, non solo fra i sociologi e gli psicologi, ma anche tra gli insegnanti e gli operatori del settore a riconoscere negli adolescenti e nei preadolescenti un malessere esistenziale che si manifesta, principalmente, come disagio proprio dell età ma che, in un epoca come la nostra, in cui l immersione nel mare multimediale confonde il reale con il virtuale generando illusorie forme di legame sociale e l oggetto di consumo diviene un richiamo irresistibile e una promessa di felicità, fanno di questa una fase evolutiva particolarmente delicata che può trovare difficoltà a sviluppare le proprie potenzialità e ad integrarsi nel tessuto sociale fino a non poter esprimere a nessuno il proprio malessere. Il ragazzo, nella solitudine della sua cameretta, che passa le ore di fronte al suo computer è uno dei paradigmi di questa epoca. Il Teatro è un potente mezzo di espressione che si fonda sulla pratica della parola diretta a qualcun altro fisicamente presente, che permette sempre un'ipotesi altra e che ci spinge a spostare il nostro punto di osservazione sul mondo. Partendo da questo presupposto, il nostro approccio laboratoriale, intende creare una possibilità di comunicazione che metta in relazione persone e realtà diverse. Nella scuola, come in ogni altra realtà del quotidiano, la difficoltà che spesso emerge sta nell'incapacità di ascoltare l'altro, per questo, riacquistare una conoscenza di sé attraverso azioni tese all'inclusione e alla partecipazione collaborativa permette di potenziare le risorse individuali di ciascuno in un contesto relazionale. Da queste considerazioni iniziali nasce l idea di questo progetto in cui la nostra pedagogia teatrale, ponendosi l'obbiettivo di recuperare nella persona la sua originalità espressiva, lascia il soggetto libero di esplorare, sperimentare e scegliere. Proprio in virtù di tale dimensione, l'allievo attore entra come soggetto nel laboratorio ed impara da ciò che esperisce direttamente, integrando così la riflessione teorica con la pratica teatrale, sviluppando le proprie attitudini per superare i propri

6 limiti, mettendosi in gioco e confrontandosi con gli altri. Si propone quindi come innovazione un'esperienza integrata, ossia partecipata, aperta e inclusiva in ogni suo aspetto; sia a livello educativo e relazionale, sia a livello artistico e professionale, che da un punto di vista socio-territoriale. L'Associazione con questa progettualità vuole far convergere le proprie competenze, in quanto, molte attività creative e artistiche, consentono di sperimentare aspetti di sé altrimenti difficilmente conoscibili e percorribili. Questo approccio, utilizza le potenzialità del gioco delle parti permettendo interventi di promozione delle relazioni umane, di educazione, di integrazione, di cambiamento, e là dove si manifesti un eventuale disagio. Le possibilità di analisi psicologica offerte dalla creazione e dall'interpretazione di ruoli, consentono lo sviluppo dell'ascolto e del dialogo, avviando verso un percorso di crescita personale. Si potenzia, quindi, le possibilità di sviluppare la propria personalità, nonché le proprie capacità di ascolto e comunicazione a tutti i livelli. Inizio dell'attività di laboratorio: Gennaio 2015 Dove e quando: Liceo Mameli Giorno da definire Termine per le iscrizioni: Possibilmente al ritorno dalle vacanze natalizie Referente del progetto: Prof.ssa Roberta Caradonna