Comune di Boville Ernica Provincia di Frosinone. Regolamento del Servizio di Polizia Locale
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1 Comune di Boville Ernica Provincia di Frosinone Regolamento del Servizio di Polizia Locale
2 CAPO I ORDINAMENTO Art. 1) Norma generale. Il presente regolamento disciplina, ai sensi della legge 7 marzo 1986, n. 65 e della legge regionale del Lazio 20 GENNAIO 2005, n. 1 e successive modificazioni ed integrazioni, l ordinamento, l organizzazione e le funzioni del Servizio di Polizia Locale di Boville Ernica. Art. 2) Finalità, compiti e funzioni. Il Servizio di Polizia Locale, che per brevità verrà di seguito denominato anche Servizio, assolve a tutti i compiti previsti dalle leggi e dai regolamenti vigenti all interno del territorio dell ente. Art. 3) Dotazione di risorse umane. La dotazione di risorse umane del Servizio di Polizia Locale di Boville Ernica è fissata, in applicazione dei principi generali dettati dalla normativa vigente e dalla dotazione organica dell ente. L amministrazione, nomina il Responsabile del Servizio nel rispetto della normativa e del vigente C.C.N.L. Art. 4) Personale ausiliario. Il personale ausiliario, amministrativo e operaio, eventualmente in servizio presso il Servizio di Polizia Locale, non è considerato quale parte integrante della dotazione di risorse umane del Servizio stesso. Con Decreto del Sindaco può essere attribuita a detto personale la qualifica di Ausiliario del Traffico o Ausiliario della Sosta, ai sensi della legge n. 127/97 (legge Bassanini bis) e successive modifiche ed integrazioni, previa effettuazione di
3 apposito Corso di qualificazione professionale tenuto a cura del Servizio di Polizia Locale. In caso di necessità, per particolari servizi o cerimonie che coinvolgano il Servizio di Polizia Locale, gli Ausiliari di cui al comma che precede possono essere autorizzati dal Responsabile del Servizio ad indossare l uniforme di servizio completa anche in via continuativa. Art. 5) Dipendenza del Servizio di Polizia Locale. Il Servizio di Polizia Locale è direttamente alle dipendenze del Sindaco o dell assessore delegato. Il Sindaco ha poteri di indirizzo generali e di controllo sullo svolgimento delle attività del Servizio ai sensi del Testo Unico degli Enti Locali n. 267/2000 e dell art. 9 della legge n. 65/1986 e della L.R. n. 1/2005. Nell esercizio delle funzioni di Pubblica Sicurezza, il personale del Servizio messo a disposizione dal Sindaco, per operazioni da svolgersi in collaborazione con le altre forze di polizia, dipende funzionalmente ed operativamente dalla competente Autorità di Pubblica Sicurezza, con le modalità prescritte dagli accordi intercorsi tra l Autorità richiedente ed il Sindaco. Nel caso in cui un operatore di polizia locale, riceva un ordine urgente direttamente dall Autorità di pubblica sicurezza, senza utilizzo della normale via gerarchica, lo stesso è tenuto ad eseguirlo e a darne immediata notizia al Servizio. Nell esercizio delle funzioni di Polizia Giudiziaria, il personale del Servizio, dipende operativamente e funzionalmente dall Autorità Giudiziaria, ai sensi dell art. 56 del Codice di Procedura Penale e dell art. 109 della Costituzione. Art. 6) Qualifiche. Gli appartenenti al Servizio di Polizia Locale, nell ambito territoriale del Comune, rivestono le qualifiche di: a) Agenti e Istruttori di Polizia Locale ai sensi dell art. 5 della legge 65/86 e del vigente C.C.N.L.EE.LL.; b) Agenti di Pubblica Sicurezza, ai sensi dell art. 5 della legge 65/86; c) Ufficiali di Polizia Giudiziaria relativamente al Responsabile del Servizio ed agli Istruttori Direttivi (categoria D);
4 d) Ufficiali di Polizia Giudiziaria relativamente agli Istruttori di P.L. (categoria C) addetti al coordinamento e controllo di unità operative, che abbiano effettuato apposito corso di qualificazione professionale; e) Agenti di Polizia Giudiziaria, relativamente agli Istruttori di P.L., Agenti Scelti ed Agenti, ai sensi della legge 65/86 e dell art. 57, commi 2 e 3, del Codice di Procedura Penale; f) Pubblici Ufficiali ai sensi dell art. 357 del Codice Penale. Art. 7) Organizzazione del servizio. L organizzazione del servizio di polizia locale è improntata al principio della multifunzionalità e multiprofessionalità degli addetti ed al criterio della rotazione, a turno, degli stessi tra uffici e settori operativi. Art. 8) Attribuzioni del Responsabile. Al Responsabile del Servizio di Polizia Locale spetta la gestione finanziaria, tecnicooperativa ed amministrativa, compresa l adozione di tutti gli atti che impegnano l Amministrazione verso l esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Egli è responsabile della gestione e dei relativi risultati in relazione all attività svolta dalla struttura posta alle sue dipendenze secondo l indirizzo ricevuto dall Amministrazione ed in linea con gli obiettivi fissati dalla stessa. Il Responsabile del Servizio informa, secondo le disposizioni vigenti, il Sindaco sui risultati ottenuti dal Servizio di Polizia Locale e sulla loro efficacia rispetto agli obiettivi prefissati. Art. 9) Collaborazione con le forze di polizia. In via ordinaria, il personale della polizia locale, nell ambito del territorio comunale, collabora con le altre forze di polizia, garantendo gli interventi compresi nella propria competenza istituzionale. Possono, inoltre, espletare specifiche operazioni in collaborazione con le forze di polizia dello Stato, nei casi in cui il Prefetto, ai sensi dell art. 12 della legge 12 luglio 1991 n. 203, previa richiesta al Sindaco, disponga dei piani coordinati di controllo del territorio in armonia con il disposto della legge n. 65/86.
5 CAPO II PERSONALE Art. 10) Gerarchia e subordinazione. L'ordine di subordinazione gerarchica del personale del Servizio di Polizia Locale è così stabilito: a) Responsabile del Servizio b) Vice-responsabile c) Sottufficiale di Polizia Locale d) Agente scelto e) Agente La gerarchia in tutti i profili professionali, è determinata secondo i principi e le disposizioni dettate dalle leggi, dai regolamenti e dai C.C.N.L. In operazioni di polizia giudiziaria il personale appartenente al Servizio di Polizia Locale è tenuto ad eseguire gli ordini impartiti dai dirigenti e funzionari dei vari servizi, che esplicano funzioni di ufficiali di polizia giudiziaria, ai sensi dell articolo 5, comma 1, lettera a, della legge 65/86. Nei servizi di ordine pubblico, restano ferme le disposizioni contenute, negli articoli 22 e seguenti del regolamento di esecuzione del T.U.LL.P.S. Art. 11) Rapporto con i superiori. Tutti gli appartenenti al Servizio sono tenuti ad uniformarsi e ad eseguire le disposizioni impartite dei superiori gerarchici. Le disposizioni devono essere attinenti al servizio o alla disciplina, non eccedenti i compiti di istituto e non lesive della dignità personale di coloro cui sono dirette. Nel caso in cui, all esecuzione delle disposizioni impartite, si frapponessero difficoltà, inconvenienti od ostacoli imprevisti, l operatore di polizia locale dovrà adoperarsi per evitare pregiudizio al servizio, riferendo al superiore gerarchico appena possibile. In caso di disposizione ritenuta illegittima, l operatore dovrà farlo presente, dichiarandone i motivi al proprio superiore. Se l ordine è rinnovato per iscritto,
6 l operatore ha l obbligo di eseguirlo, salvo quando l ordine sia vietato dalla legge penale. CAPO III DISCIPLINA Art. 12) Riconoscimenti. Agli appartenenti al Servizio di Polizia Locale che si siano particolarmente distinti, per impegno, diligenza, capacità professionale o atti eccezionali di merito, possono essere concessi i seguenti riconoscimenti: a) Elogio del Responsabile del Servizio, per singoli atti di merito compiuti in servizio o fuori servizio, che abbiano dato particolare lustro al Servizio di Polizia Locale; b) Encomio del Sindaco, per singoli atti di merito compiuti in servizio o fuori servizio che abbiano dato particolare lustro all Amministrazione Comunale; c) Encomio solenne deliberato dal Consiglio Comunale, su proposta della Giunta Comunale, viene conferito al personale che abbia dimostrato di possedere, in relazione alla qualifica ricoperta o nello svolgimento di particolari attività di servizio, spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa; tale riconoscimento può essere conferito solo dopo almeno 15 anni di servizio nella Polizia Locale, includendo anche periodi svolti presso Servizi di Polizia Locale di altri comuni o presso Forze di Polizia dello Stato, e, comunque, dopo almeno 10 anni di servizio presso il Servizio di Polizia Locale di Boville Ernica; d) proposta di ricompensa al valore civile per gli atti di particolare coraggio. La concessione dei riconoscimenti di cui sopra è annotata sullo stato di servizio del personale interessato e non dà diritto ad elevazioni del profilo professionale, essendo valutabile unicamente ai fini della progressione economica orizzontale (p.e.o.). Al riconoscimento di cui al punto c) è connessa l attribuzione di apposita medaglia placcata oro con lo stemma del comune di Boville Ernica sul lato frontale e la dicitura encomio solenne e la data del provvedimento sul lato posteriore, sorretta da nastro di seta a due bande laterali di colore celeste ed una banda centrale di colore bianco, con cui si potrà fregiare l encomiato sulla grande uniforme o, nella forma ridotta del solo nastrino, sull uniforme ordinaria di servizio.
7 CAPO IV CONDOTTA IN SERVIZIO Art. 13) Norme generali di condotta. Il personale del Servizio di Polizia Locale, deve avere in servizio un comportamento improntato alla massima correttezza, imparzialità e cortesia nei confronti del pubblico, operando con senso di responsabilità in modo da riscuotere stima, fiducia e rispetto da parte della collettività. Deve astenersi dal porre in atto comportamenti ed atteggiamenti tali da arrecare pregiudizio all Amministrazione comunale o al Servizio di Polizia Locale. Art. 14) Comportamento in pubblico. L appartenente al Servizio di Polizia Locale deve corrispondere alle richieste dei cittadini, intervenendo o indirizzandoli secondo criteri di opportunità ed equità e deve sempre salutare la persona che lo interpella o a cui si rivolge. Quando opera in abito civile, ha l obbligo di qualificarsi preventivamente esibendo la tessera di riconoscimento. Deve assumere nei confronti della collettività un comportamento consono alla sua funzione; non deve dilungarsi in discussioni con cittadini per cause inerenti ad operazioni di servizio e deve evitare in pubblico apprezzamenti o rilievi sull operato dell Amministrazione, del Servizio di Polizia Locale, dei superiori gerarchici o dei colleghi. Non deve occuparsi, nemmeno gratuitamente, della redazione di esposti o ricorsi relativi ad argomenti o provvedimenti relativi al servizio. Art. 15) Cura della persona e dell uniforme. Il personale della Polizia Locale deve avere particolare cura della propria persona e dell aspetto esteriore, al fine di evitare giudizi negativi incidenti sul prestigio e sul decoro dell Amministrazione comunale e del Servizio che rappresenta.
8 L uniforme deve essere indossata in ogni sua parte ed in perfette condizioni di pulizia, con proprietà, dignità e decoro. Essa deve essere conservata con la massima cura per tutta la durata della giornata. E fatto divieto agli appartenenti al Servizio di apportare modifiche o visibili aggiunte all uniforme tali da alterarne l assetto formale. La fornitura dell uniforme di prima vestizione e la periodica sostituzione dei capi è a spese del Comune, così come indicato negli articoli 36 e 39 seguenti. Art. 16) Saluto. Il saluto è dovuto ai cittadini con i quali si viene in contatto per ragioni d ufficio, alla bandiera nazionale, al gonfalone comunale, al Sindaco, agli Assessori, alle Autorità civili, militari e religiose, ai cortei funebri, nonché ai superiori gerarchici anche appartenenti ad altri Servizi di Polizia Locale, alle Forze di Polizia dello Stato o alle Forze Armate. E dispensato dal saluto: a) il personale che presta servizio di regolazione del traffico e che ne sia materialmente impedito dall espletamento dei compiti d istituto; b) il personale alla guida o a bordo di veicoli; c) il personale in servizio di scorta al gonfalone civico e alla bandiera nazionale. Il saluto si esegue portando la mano destra, aperta ed a dita unite, all altezza del copricapo. Il polso è posto in linea con l avambraccio ed il braccio in linea con la spalla. Art. 17) Segreto d ufficio e riservatezza. Il personale della Polizia Locale ed il personale ausiliario che eventualmente presta l opera presso il Servizio, è tenuto alla rigorosa osservanza del segreto d ufficio e non può fornire, a chi non ne abbia diritto, anche se si tratta di atti non segreti, notizie relative ai servizi d istituto, a provvedimenti in genere e ad operazioni di qualsiasi natura. La divulgazione di notizie relative ai servizi espletati dal Servizio di Polizia Locale e dalle sue Sezioni, o a provvedimenti di organizzazione generale o ad operazioni di servizio specifiche, che assumano carattere di interesse generale e che non siano
9 coperte da segreto d ufficio, è attuata unicamente dal Responsabile, anche a mezzo di comunicati stampa. E, inoltre, fatto divieto di fornire notizie sulla vita privata degli appartenenti al Servizio, compresa la semplice indicazione del domicilio, della residenza e numero telefonico; per ragioni attinenti al servizio, può essere fornito il solo recapito di telefono radiomobile di chi ne fosse dotato dall Amministrazione. Art. 18) Servizi in uniforme. CAPO V IMPIEGO OPERATIVO Gli appartenenti al Servizio prestano servizio in uniforme. Il Responsabile del Servizio può autorizzare l abito civile quando ciò risulti strettamente necessario per l espletamento del servizio. Il Responsabile del Servizio in circostanze specifiche e straordinarie è dispensato dall uso dell uniforme. Art. 19) Obbligo di intervento. Fermo restando l espletamento dei doveri connessi alla qualità di pubblico ufficiale e di agente o ufficiale di Polizia Giudiziaria, gli appartenenti al Servizio hanno l obbligo di intervenire per tutti i compiti derivanti dalle funzioni di istituto. Art. 20) Obblighi al termine del servizio. Il personale, su ogni fatto di particolare rilievo, avvenuto durante l espletamento del servizio, deve riferire, con apposita relazione, al Responsabile del Servizio, al fine di consentire l espletamento degli adempimenti di legge, fatto salvo l obbligo del dipendente di redigere gli ulteriori atti prescritti dalle disposizioni normative vigenti. CAPO VI
10 UNIFORMI ED ATTREZZATURE Art. 21) Uniformi. L uniforme di servizio degli appartenenti al Servizio di Polizia Locale è fornita dall Amministrazione secondo quanto stabilito nel successivo articolo 39. In servizio, gli appartenenti, devono vestire l uniforme regolare e completa. E obbligatorio tenere sempre allacciati tutti i bottoni dell uniforme e le chiusure tipo zip. E vietato l uso dell uniforme in luoghi, occasioni o incombenze non consoni al decoro dell uniforme. Le uniformi degli appartenenti al Servizio debbono recare i distintivi con lo stemma del Comune ed il numero personale di matricola. La foggia, le caratteristiche, i colori ed i distintivi sono quelli che saranno stabiliti con legge dalla Regione Lazio. Fino all emanazione della Legge Regionale indicata al comma precedente, per gli appartenenti al Servizio di Polizia Locale di Boville Ernica, vengono previste le seguenti corrispondenze tra funzione e caratteristiche dell uniforme: UFFICIALI SPALLINE SOGGOLO D2 Tre stelle sei punte rosse Fascia dorata con tre nastri rossi D1 Due stelle sei punte oro Fascia dorata con due nastri oro Sottufficiali C 5 Tre binari colore oro Fascia dorata interlinea nera con tre nastri oro C 4 Due binari colore oro Fascia dorata interlinea nera con due nastri oro
11 C 3 Un binario colore oro Fascia dorata interlinea nera con un nastro oro Agenti C 2 Con una V colore rosso Fascia nera con una fascetta nera verticale C 1 ========== Fascia nera lucido con nastro nero verticale Gli appartenenti al profilo D vestono alamari decorati (tipo ufficiali dei Carabinieri) color oro su fondo crémisi. Gli appartenenti al profilo C vestono alamari rettangolari semplici (tipo granatieri) color oro su fondo crémisi. Art. 22) Tessera di riconoscimento. Agli appartenenti al Servizio di Polizia Locale è rilasciata dal Sindaco una tessera di riconoscimento plastificata, con validità quinquennale. Agli appartenenti in servizio esterno, sia in uniforme che in abiti civili, sono tenuti a recare con sé la tessera di riconoscimento. La tessera rilasciata agli appartenenti al profilo D è su fondo rosso; quella rilasciata agli appartenenti al profilo C è su fondo blu. La tessera va restituita all atto della cessazione del servizio e ritirata a seguito di sospensione dal servizio. E fatto obbligo di denunciare tempestivamente al Servizio lo smarrimento, la sottrazione, il danneggiamento od il semplice deterioramento del documento. Art. 23) Strumenti in dotazione. Gli appartenenti al Servizio di Polizia Locale sono responsabili degli strumenti in dotazione.
12 I veicoli di servizio possono essere condotti esclusivamente dal personale di polizia locale. E fatto obbligo di denunciare al Servizio lo smarrimento, la sottrazione, il danneggiamento ed anche il semplice deterioramento del distintivo di riconoscimento individuale, dei verbali e di ogni altro strumento in dotazione. CAPO VII ADDESTRAMENTO Art. 24) Addestramento professionale. Il personale della Polizia Locale di nuova assunzione è tenuto a frequentare, con assiduità e diligenza, corsi di formazione professionale con le modalità stabilite dall Amministrazione comunale. Tutto il personale della Polizia Locale è tenuto, altresì, a frequentare, con assiduità e diligenza, secondo le modalità stabilite dall Amministrazione, i corsi di qualificazione, di specializzazione e di aggiornamento professionali appositamente organizzati. Se il personale che frequenta tali corsi di qualificazione e/o aggiornamento professionale risulta in servizio durante il corso medesimo, dovrà vestire obbligatoriamente l uniforme. Della frequenza ai corsi e del relativo risultato è fatta menzione nei fascicoli personali degli interessati. Il Servizio, tenuto conto delle esigenze, programma e dispone la frequenza del personale dipendente, ai corsi organizzati e riconosciuti dalla Regione Lazio per la Polizia Locale, alle giornate di studio ed aggiornamento professionale, nonché ai convegni promossi da Associazioni di categoria ove vengano trattati temi relativi ad attività svolte dalla Polizia Locale. Il Servizio, inoltre, programma, organizza e propone all Amministrazione comunale corsi di formazione, qualificazione, specializzazione ed aggiornamento professionale, da svolgersi a carico dell Amministrazione stessa.
13 Il Responsabile del Servizio ed i Responsabili delle varie Sezioni ed Uffici, sono tenuti ad effettuare sedute di addestramento professionale in relazione alle normali esigenze dell impiego istituzionale, nonché in occasione di introduzione di nuove norme che interessano la realtà operativa. Art. 25) Addestramento fisico. L Amministrazione comunale favorisce e promuove la pratica dell attività sportiva da parte del personale della Polizia Locale, allo scopo di consentire la preparazione ed il ritempramento psico-fisico necessario per lo svolgimento delle attività istituzionali ed a garanzia del migliore rendimento professionale. Il Responsabile del Servizio programma, organizza e dispone la partecipazione dei dipendenti a periodici corsi di addestramento ginnico-sportivo, con particolare riguardo alla pratica della difesa personale. CAPO VIII DISPOSIZIONI FINALI Art. 26) Santo Patrono. Il giorno 20 Gennaio di ogni anno ricorre la festa di San Sebastiano, Patrono della Polizia Locale. La ricorrenza viene celebrata con apposite cerimonie, anche non solenni, predisposte dal Servizio. Art. 27) Gonfalone e bandiere. Il Servizio di Polizia Locale ha in dotazione il Gonfalone del Comune di Boville Ernica, la bandiera nazionale e la bandiera europea; tali vessilli sono tutti custoditi permanentemente presso l ufficio del Responsabile del Servizio. Quando il Gonfalone comunale partecipa a cerimonie o a parate è portato dal gonfaloniere.
14 Art. 28) Norme di rinvio generale. Il presente Regolamento del Servizio di Polizia Locale sostituisce ed abroga qualsiasi disposizione pre vigente. Art. 29) Entrata in vigore. Il presente Regolamento entra in vigore con l esecutività della delibera di approvazione. Esso sarà inviato in copia al Ministero dell Interno ed alla Prefettura di Frosinone (Art. 11 legge n. 65/86).
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