La costruzione di una filiera corta dalla corretta gestione del comparto vitivinicolo e olivicolo: il caso di Castelnuovo Magra

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1 Altiani, 17 settembre 2015 La costruzione di una filiera corta dalla corretta gestione del comparto vitivinicolo e olivicolo: il caso di Castelnuovo Magra Sindaco: Dott. Daniele Montebello Assessore Ambiente Urbanistica Programmi UE: Dott. Francesco Marchese Tecnico incaricato: Dottore Forestale Francesco Mariotti Collaboratori: Dottore Forestale Riccardo Simonelli Dottore Forestale Giacomo Maggiari 1

2 Il comune di Castelnuovo Magra Estensione: ha Abitanti: 8441 (2015) Altitudine massima: 698 m s.l.m. Confini: Fosdinovo (MS) - Sarzana, Ortonovo. certificazione di conformità alla norma ISO Bandiera Arancione (Touring Club Italiano)

3 le fasi di lavoro raccolta e analisi materiale esistente progetti condotti a livello locale con attinenza al progetto in essere: progetto COREM dati settore agricolo e forestale dati e informazioni potenzialmente utili al progetto: consumi e relativi costi legati all'utenza di riscaldamento del Palazzo Comunale; conferimenti all'isola ecologica dei rifiuti di potatura e di gestione del verde. cartografia: analisi della Carta dell Uso del Suolo della Regione Liguria e verifica della stessa, preliminarmente tramite foto interpretazione (utilizzo strati informativi GIS e webgis disponibili) e successivamente con controlli in campo

4 analisi preliminare - considerazioni Comparto forestale, pur in presenza di estese superfici a bosco (oltre 450 ettari), non sufficientemente strutturato; aziende in prevalenza di piccole dimensioni condotte da coltivatori hobbisti o part time. Classe di superficie agricola utilizzata (ha) n. aziende Territorio Castelnuovo Magra 0,01-0,99 1-1,99 2-2,99 3-4,99 5-9, ,99 totale d is t r ib u z io n e n. a z ie n d e p e r c la s s e s u p e r f ic ie , 0 1-0, , , , , , 9 9 c l a s s e d i s u p e r f i c i e ( h a ) Fonte istat censimento generale agricoltura 2010

5 In questo panorama: settore agricolo vivace soprattutto nei comparti vitivinicolo (DOC Colli di Luni) e olivicolo (DOP Riviera Ligure Riviera di Levante ); nel territorio è localizzata una sede dell Enoteca Regionale della Liguria; partecipazione per il settore vitivinicolo a progetti europei ( VERTOURMER vermentino tra innovazione e tradizione )

6 USO DEL SUOLO suddivisione territorio Comunale per usi del suolo prevalenti settore alto collinare boschivo settore collinare a prevalenza di olivicoltura settore di pianura

7 macrocategorie uso del suolo acque; 13; 1% urbano; 277; 19% bosco; 516; 35% agricolo; 663; 45% vigneti-76 ha aree agricole sistemi colturali particellari complessi 221 ha sistemi colturali particellari complessi; 221; 34% colture agrarie con spazi naturali; 28; 4% seminativi semplici; 107; 16% vigneti; 76; 11% vigneti - oliveti; 34; 5% prati stabili; 14; 2% oliveti abbandonati; 8; 1% oliveti 177 ha oliveti; 177; 27% vigneti oliveti 34 ha

8 I vigneti e gli oliveti

9 Aziende pilota attività sulle aziende pilota Individuazione gruppo aziende pilota, condotte da agricoltori professionisti, del comparto vitivinicolo (n. 5 aziende) e olivicolo (n. 2 aziende). Elaborazione questionario da sottoporre ai titolari, o a persone da questi indicati, al fine di reperire dati e manifestazioni di interesse per le azioni di progetto.

10 aziende pilota risultati Superfici e quantità Vigneto 45,0 ha Oliveto 10,5 ha Bosco 13,0 ha (circa 60 tonnellate - anno biomassa complessiva) aziende pilota ettari 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0, azienda vigneto oliveto bosco

11 aziende pilota risultati Gestione attuale biomassa Abbruciamento Trinciatura Cippatura e restituzione al suolo (1 olivicoltore) Utilizzo biomassa in azienda Caldaia (2 aziende) Camino (3 aziende) Stufa (2 aziende) origine materiale - acquisto e auto approvvigionamento. All attualità nessuno utilizza i residui fini di potatura

12 aziende pilota risultati Esigenze emerse evitare tempi e costi correlati ad abbruciamento (con rischi ambientali e per la sicurezza dell'operatore); acquistare attrezzature (macchina per rotoballe) in compartecipazione; piattaforma logistica in prossimità dell'azienda (almeno in ambito comunale); disponibilità se fornito servizio raccolta.

13 altri dati e prospettive: Utilizzo materiale attualmente conferito a isola ecologica comunale (circa 30 tonn/anno di materiale utilizzabile da sfalci e potature) Integrazione con settore forestale (anche tramite intesa con comuni limitrofi) Integrazione con altri progetti (es. COREM)

14 proposta operativa

15 Strutturazione forma di gestione condivisa Associazione tra produttori finalizzata alla gestione dei residui di potatura e della biomassa ritraibile

16 Acquisizione macchinari per gestione condivisa Rotoimballatrice Impianto cippatura - pellettizzazione Caldaia (oltre all utilizzo delle esistenti potenzialità di istallazione nuovi impianti in altre aziende)

17 Rotoimballatrice per sarmenti e potature Dimensioni compatibili con le condizioni stazionali degli impianti e la distanza tra filari Facilmente trasferibile nelle varie aziende e in diverse sedi di lavorazione Dimensioni e peso delle rotoballe che consentano facile movimentazione e trasportabilità (peso 30 kg) Attualmente: analisi presso fornitori

18 Rotoballe versatilità nell utilizzo Taglio con motosega e bruciatura in termocamino Bruciatura in caldaia Trasformazione in cippato Trasformazione in pellet Trasformazione in bricchetti Immagine fornita da CAEB international srl

19 piattaforma logistica Localizzazione piattaforma logistica

20 caldaia riscaldamento palazzo comunale localizzazione Dimensionamento preliminare Caldaia per cippato e pellet 80 kw Accumulatore puffer 2000 lt Fabbisogno Pellet 16,0 tonn/anno Cippato - 24,5 tonn/anno Deposito 40 mc 3-4 caricamenti/anno

21 Il percorso in sintesi: favorire la strutturazione di una forma associativa tra produttori; organizzare il sistema di raccolta e trattamento dei residui di potatura; acquistare i macchinari/attrezzature; organizzare la logistica; utilizzare il materiale presso le caldaie esistenti; favorire la diffusione del sistema presso altre aziende; istallare la caldaia presso l edificio comunale.

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