APPALTI DI SERVIZIO ED ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO. Avv. Primo Michielan
|
|
- Ottavia Ranieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 APPALTI DI SERVIZIO ED ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO Avv. Primo Michielan 1)- Inquadramento del tema alla luce della recente L.R. n. 23/06 sulle cooperative sociali 2)- ONLUS -associazioni di volontariato ed appalti di servizio- 3) ONLUS-Cooperative sociali ed appalti di servizio- 4)- i nuovi requisiti dei partecipanti alle procedure di affidamento di servizi 5)- conclusioni 1)- Con votazione unanime la Regione Veneto approvava proprio all inizio del presente mese la nuova legge n.23 del 3 novembre 2006 relativa alle nuove norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Salutata con favore per i 15 mila soci del settore ed le 35 mila unità occupate, esistendo all incirca nel Veneto una cooperativa sociale ogni abitanti, le innovazioni più importanti di detta legge consistevano proprio nel sistema di affidamento dei servizi dagli enti pubblici e società a partecipazione pubblica regionale, laddove si prevedeva l affidamento diretto (art.10) ovvero il conferimento della titolarità del servizio mediante concessione od accordi procedimentali (art.11), di cui all art.30 del presente codice dei contratti. Tra i criteri di valutazione dettati per la scelta del contraente emergeva il primo elemento oggettivo di riferimento cioè il radicamento costante nel territorio ed il legame organico con la comunità locale di appartenenza, finalizzato alla costruzione di rapporti con i cittadini, con i gruppi sociali e con le istituzioni (lett.a, comma 2 art.12). Questo meccanismo di deroga al sistema degli appalti, giustificato dal riconoscimento del rilevante valore pubblicistico della cooperazione sociale nel perseguimento della promozione umana e dell integrazione sociale dei cittadini nell interesse generale della comunità (art.1), ha imposto la riflessione se esso comporti la esclusione dalla partecipazione alle pubbliche gare d appalto di servizio delle cooperative sociali ed in genere delle ONLUS. Il tema assume estrema rilevanza economica, laddove si consideri che l offerta operata da un associazione di volontariato, che fa parte di diritto dei soggetti ONLUS (acronimo di Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) al pari delle cooperative sociali, incide fortemente sull onerosità del contratto d appalto, in quanto i volontari inquadrati in un associazione non possono essere retribuiti in alcun modo, diversamente dai lavori impiegati dalle imprese nello svolgimento del servizio. L ordine di differenza economica tra le due offerte è risultato nei casi esaminati dalla giurisprudenza amministrativa (TAR Campania Napoli n.3109/06 che ha deciso un appalto di servizio autoambulanza aggiudicato ad una ONLUS-associazione di volontariato- TAR Veneto, Sez.I, Pres. Baccarini, rel. Gabricci, del 13 novembre 2003 n.481/04 che ha scrutinato un appalto di pronto soccorso in Eraclea Mare aggiudicato alla Croce di Mestre- associazione volontari del soccorso) notevolissimo: l importo complessivo ammonta quasi pari alla metà tra quello dell associazione rispetto a quello dell impresa lucrativa. Nella scarsità delle attuali finanze locali ammettere o meno a partecipare a gare pubbliche anche i soggetti che fanno parte delle ONLUS, appare d interesse
2 quotidiano ed ossequioso di due principi generali dell ordinamento: di quello della economicità dell azione amministrativa e quello della massima partecipazione alle procedure per l affidamento di un servizio pubblico. La problematica è stata affrontata ripetutamente dalla giurisprudenza sia con riferimento a soggetti di diritto ONLUS cioè ad associazioni di volontariato iscritte in appositi albi regionali ed a cooperative sociali sia a soggetti non di diritto ONLUS cioè ad associazioni operanti in determinati settori (ad esempio dello sport dilettantistico o di tutela dell ambiente o dei diritti civili) con finalità esclusiva di solidarietà sociale, di cui sempre al decreto legislativo n.460/ )- Partendo dall esame della giurisprudenza in tema di associazione di volontariato la giurisprudenza amministrativa, compreso il TAR Veneto con la citata sentenza n.481/04, s è consolidata nel ritenere che sia incompatibile la partecipazione delle associazioni di volontariato con l espletamento di gara finalizzata all aggiudicazione di un pubblico servizio, giusta la definizione fornita dall art.3 comma 1 del D.Lgs n.157/1995, secondo cui gli appalti di pubblici servizi sono contratti a titolo oneroso, conclusi per iscritto tra un prestatore di servizi e un amministrazione aggiudicatrice di cui all art.2, aventi ad oggetto la prestazione dei servizi elencati negli allegati 1 e 2. La caratteristica precipua dell associazione di volontariato consiste nella gratuità dell attività svolta senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà (art.2, comm1 e 2 della L.n.266/1999). Ne discende, quindi, che la stipulazione del contratto a titolo oneroso, quale l appalto pubblico di servizi ad esempio di carattere sanitario si pone come incompatibile rispetto alla citata fondamentale caratteristica della gratuità del volontariato. Si obietta a questa tesi che non è vietato alle organizzazioni di volontariato svolgere attività sia non economica come anche economica di tipo commerciale, finalizzata dall ottenimento di un c.d. lucro oggettivo, realizzato sfruttando insieme l apporto non retribuito dei propri volontari e le svariate norme di favore come le agevolazioni fiscali ed i contributi pubblici. La risposta sul punto della giurisprudenza è apparsa costante, nel senso che se è vero che l art.5 della legge statale sul volontariato, come recepita in Veneto dalla L.R. 30 agosto 1993 n.40 tuttora vigente, elenca esaustivamente le risorse finanziarie destinate alle organizzazioni di volontariato e tra di esse rientrano i rimborsi derivanti da convenzioni (lett. f) nonché le entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali (lett.g); tuttavia in essi non rientrano gli appalti pubblici che presuppongono una comparazione delle offerte con criteri concorrenziali di convenienza tecnico- economica, incompatibile con la natura dell attività di volontariato (TAR Piemonte, Sez.II, 18 aprile 2005 n.1043 e ancora TAR Campani Napoli, Sez.I, 21 marzo 2006 n.3109). La conseguenza che deriva è che le associazioni del volontariato, non potendo indicare nelle loro offerte un corrispettivo per i servizi da prestare ma soltanto rimborsi per costi di gestione e spese ammissibili, sostenute e documentate dai volontari, non abbiano titolo a reperire in via principale sul mercato altre risorse, necessarie per il loro funzionamento, derivanti da attività commerciali e/o produttive. Né il corrispettivo d appalto può assimilarsi ai rimborsi derivanti da convenzioni, in quanto il legislatore statale nel caso di convenzioni ha voluto far riferimento ad accordi, definiti per il Veneto nel loro contenuto minimo
3 dall art.9 della L.R. n.40/1993, di natura completamente diversa rispetto ai rapporti contrattuali instaurati all esito di una gara d appalto di servizio. Resta quindi confermato l indirizzo del TAR Veneto contenuto nella citata sentenza n.481/04, secondo cui un associazione composta esclusivamente di volontari non può partecipare a gare svolte secondo criteri concorrenziali per l affidamento di pubblici servizi, in quanto offrendo un prezzo commisurato soltanto al rimborso spese viene violato il principio di remuneratività del servizio, essenziale in una struttura di gara. Ma se questo resta vero per le associazioni di volontariato, la giurisprudenza ha del resto anche precisato che è legittima la partecipazione delle ONLUS, in quanto tali, ad una gara di evidenza pubblica che non siano anche associazioni di volontariato. Il che apre nuovi orizzonti nella qualificazione d impresa dei soggetti ONLUS. 3)- La fattispecie è stata esaminata dal TAR Emilia Romagna Bologna, Sez.II (relatore G.Calderoni) nella sentenza del 14 giugno 2005 n.822 in cui si discuteva dall affidamento per realizzare la Carta Forestale e quella per le attività estrattive della Provincia di Bologna. In detta pronuncia s è insistito sulla erroneità di assimilazione ONLUS- Associazione volontariato di cui alla L. n.266/1991, per la quale è preclusa la partecipazione alla gara ad evidenza pubblica ed i soggetti ONLUS, che non siano anche associazioni di volontariato. Bastava pensare che le cooperative sociali, pur rivestendo la qualifica di ONLUS, ben possono partecipare a procedure concorsuali pubbliche per l affidamento di servizi. In effetti per queste cooperative, in disparte dalle diversità strutturali rispetto alle associazioni di volontariato (la prestazione del volontariato è limitata soltanto al 50 % dei lavoratori impiegati nelle imprese sociali), il legislatore sia statale nel suo recente D. Lgs. n.155 del 24 marzo 2006 sui requisiti delle cooperative sociali sia quello regionale nella citata L.R.23/2006 non prescrivono l esclusione di ogni scopo di lucro e di remunerazione. Tutte le cooperative sociali possono acquisire la qualifica d impresa sociale e quindi partecipare a pubbliche gare, purchè esercitino in via stabile e principale un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi di utilità sociale in determinati settori, senza scopo di lucro e cioè con obbligo di destinare gli utili e gli avanzi di gestione allo svolgimento dell attività statutaria o ad incremento del patrimonio. Del resto già il Consiglio di Stato con precedente decisione della Sez.V dell 8 luglio 2002 n.3790 aveva ritenuto ammissibile ad una gara per la gestione del Palazzetto dello Sport di Sacile in posizione addirittura di capogruppo mandataria un associazione sportiva senza finalità di lucro, assimilabile ad una ONLUS e gestrice da tempo di numerosi impianti di calcio. L indirizzo di apertura ai soggetti ONLUS alle gare pubbliche di servizio è stato ribadito anche da una recente sentenza del TAR Lazio, Sez.III quater del 18 luglio 2006 n.5993 relativa all aggiudicazione ad una società consortile sociale di un appalto del servizio di acquisizione dati informatici. Facendo leva sulla nozione d impresa fornita dalla Corte di Giustizia Europea (C 35/96) individuata in chiunque svolga un attività economica, compresa la semplice offerta di beni e servizi sul mercato che non include
4 necessariamente finalità lucrative e partendo dalla considerazione che nel decreto legislativo n.157/95 non è richiesto il requisito di impresa commerciale, ma come visto soltanto quello di prestatore di servizio (art.3) per partecipare alle procedure concorsuali, è stato rigettato il ricorso proposto dall impresa seconda aggiudicataria sulla base che s era lamentata della mancanza nella ONLUSsocietà consortile sociale della qualifica di impresa. Neppure era violato il principio di parità di trattamento tra gli offerenti per le agevolazioni fiscali alle ONLUS, poiché trattasi di finanziamenti pubblici ammissibili sempre secondo l insegnamento della Corte di Giustizia (7 dicembre 2000 n.94). Di conseguenza appare ora sostenibile che il concetto di impresa sia svincolato dall esigenza di perseguire finalità strettamente ed esclusivamente lucrative, ben potendo partecipare alle gare pubbliche di servizio anche soggetti ONLUS, quali le cooperative sociali per le quali vige il divieto dello scopo di lucro soggettivo. Siffatte nuove aperture trovano conferma e non ostacolo nel codice dei contratti di cui al D.Lg. n. 163/ )- Mentre l art.34 del codice ammette a partecipare alle procedure di affidamento, sia mediante appalto come mediante concessione, gli imprenditori individuali, anche artigiani, le società commerciali, le società cooperative (lett.a), l art.3 comma 19 del medesimo codice definisce i termini di imprenditore e prestatore di servizio come quella persona fisica o giuridica o un ente senza personalità giuridica che offra sul mercato, rispettivamente la realizzazione di lavori o opere, la prestazione di servizi. Il termine operatore economico a sua volta comprende sia l imprenditore ed il prestatore di servizio sia il fornitore o un raggruppamento o consorzio di essi (comma 22 art.3). Dunque, secondo il codice l imprenditore è quell operatore economico che offre sul mercato la realizzazione di lavori ed opere; mentre è prestatore di servizio quell operatore economico che offra sul mercato la prestazione di servizi. Nozione diversa rispetto a quella appresa nelle istituzioni di diritto commerciale allorché s è studiato (a memoria per l esame con il compianto prof. Genovese) L imprenditore del Galgano. Il concetto di obiettiva economicità che nell art.2082 c.c. prende il nome di professionalità non viene più qui ripreso. A questo concetto in sede civile occorreva fa ricorso per decidere quando un soggetto assuma, in ragione dell attività economica esercitata, la qualità di imprenditore in senso tecnico giuridico. Cosicché- secondo il Galgano- occorreva a tal fine che l attività produttiva di beni o di servizi si presentasse come di per sé idonea remunerare mediante il corrispettivo dei beni o dei servizi prodotti, i fattori della produzione impiegati. Secondo il codice dei contratti, invece, è sufficiente l offerta sul mercato della prestazione di un servizio, per aversi la figura dell imprenditore o prestatore di servizio che, se unito al requisito di idoneità professionale cioè di iscrizione alle Camere di Commercio o nei registri delle competenti Commissioni provinciali per l artigianato ovvero negli albi professionali di cui all art. 39, potrà partecipare alle gare d appalto di servizi.
5 Pertanto in queste figure in cui può manifestarsi l affidatario del servizio non è indispensabile l esercizio professionale di un impresa e quindi non è precluso l accesso a soggetti privi della qualifica di imprenditori commerciali. E ben vero che l appalto pubblico di servizi come pure la concessione di servizio restano definiti sempre dall art. 3 citato rispettivamente come contratto a titolo oneroso, diverso dall appalto di lavori e forniture (comma 10) o come contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico, ad eccezione del corrispettivo che consiste nel diritto di gestire il servizio o in tale diritto accompagnato da un prezzo (comma 12) e quindi si ha una riedizione della nozione del codice civile del contratto d appalto di cui all art.1655 c.c., caratterizzato dalla corrispettività per il compimento di un opera con organizzazione e gestione a proprio rischio; tuttavia i parametri per individuare l affidatario di contratti pubblici divengono più ampi rispetto alla figura codicistica dell imprenditore, in linea con la direttiva comunitaria 2004/18/CE (art.4), essendo sufficiente l offerta di servizi sul mercato, ancorché senza fine di lucro e quindi senza l indispensabile osservanza della remuneratività del servizio ovvero delle remunerazione dei fattori di produzione impiegati nel servizio. Una siffatta considerazione, però, non conduce ad ammettere le associazioni di volontariato a partecipare alle gare di appalto per servizi, in quanto non possono assumere la figura di imprenditore che offra sul mercato il servizio. Non possono, infatti, ope legis essere destinatarie di compensi da affidamento mediante appalto o concessione di servizi, non rientrando il corrispettivo da affidamento di gara pubblica tra le risorse economiche ammesse dall art.5 della l. n.266/1991 per il funzionamento e lo svolgimento dell attività di volontariato. 5- In conclusione spetta sempre all Amministrazione aggiudicatrice scegliere a monte se andare sul mercato e quindi bandire una gara oppure riservarsi l affidamento od il convenzionamento per concessione del servizio secondo la procedura speciale riservati a quei servizi alle persone che sono caratterizzati dallo scopo solidaristico, in armonia con l art.1 della L. n.266/1991 sul volontariato, secondo cui la Repubblica Italiana riconosce il valore sociale la funzione dell attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà. Essa è libera nell esercizio dei suoi poteri discrezionali di scegliere l uno o l altro strumento. Addirittura è stato ritenuto da tempo, ed ancor prima dell art.30 del codice degli appalti sulle concessioni di servizio affidabili su invito di almeno cinque concorrenti, compatibile con il sistema l indizione di gare riservate o ristrette ai soggetti del terzo settore (TAR Veneto, 25 novembre 1997 n.1661), considerate le condizioni di particolare favore di cui godono tali soggetti ai sensi della normativa nazionale e comunitaria. Anche il principio della concorrenzialità attenuata, quindi, in deroga a quello generale relativo all evidenza pubblica, può essere prescelto in esecuzione del sistema previsto dall art.5 del DPCM 30 marzo 2001, il quale consente all ente pubblico di acquistare servizi ed interventi organizzati dai soggetti del terzo settore no profit, senza la doverosità di applicare la contabilità di Stato e cioè l art.37 del RD 23 maggio 1924 n.827, secondo cui tutti i contratti dai quali derivi spesa per lo Stato debbono essere preceduti da pubblici incanti, ormai superato
6 da norme specifiche in materia di servizi pubblici (TAR Veneto, Sez.I, Pres. Amoroso, rel.rocco, 2 febbraio 2006 n. 399/06). Ma nel momento in cui l Amministrazione Pubblica decide di attivare lo strumento della gara pubblica e d aggiudicare il servizio al miglior offerente, rinuncia esplicitamente ad avvalersi dello strumento convenzionale e deve consentire la partecipazione alla gara esclusivamente a soggetti che rivestano la qualifica di imprenditori e cioè che offrano sul mercato la prestazione di servizi dedotta in appalto, come dal combinato disposto di cui all art.3, comma 19 ed art.34, comma 1 lett.a )del codice sui contratti in commento. Castelfranco Veneto, li 24 novembre 2006 Avv. Primo Michielan
Circolare N.34 del 6 Marzo 2014
Circolare N.34 del 6 Marzo 2014 ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche. I chiarimenti del MISE Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliAlcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani
Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione
DettagliCentrali Uniche di Committenza
Centrali Uniche di Committenza Si segnalano i primi rilevanti orientamenti adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione 1. Determinazione n. 3 del 25 febbraio 2015 Oggetto: rapporto tra stazione unica
DettagliONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE
CIRCOLARE A.F. N. 34 del 6 Marzo 2014 Ai gentili clienti Loro sedi ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE Premessa Il Ministero
DettagliCapitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive
Capitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive 2.. Le società sportive dilettantistiche La società sportiva dilettantistica è stata istituzionalizzata per la prima volta come società di capitali o
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliIstanza di interpello. ALFA S.p.A. - Concessione di lavori pubblici. Reverse Charge. Art. 17, comma 6, lett. a), del DPR n. 633 del 1972.
RISOLUZIONE N. 101/E Roma, 18 marzo 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. ALFA S.p.A. - Concessione di lavori pubblici. Reverse Charge. Art. 17, comma 6, lett.
DettagliBollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134
Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.
DettagliRISOLUZIONE N. 110/E
RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.
DettagliL Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali
Regolamento per L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali ( approvato con delibera di C.C. n. 17 del 29/07/05) Sommario SOMMARIO... 2
DettagliIl Regime IVA delle Cooperative sociali Opportune precisazioni
Il Regime IVA delle Cooperative sociali Opportune precisazioni Con l emanazione dell art. 1, comma 331 della legge 27 dicembre 2006 n. 296, comunemente indicata come Legge finanziaria dello Stato per il
Dettaglidi Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati
15 Febbraio 2013, ore 12:22 La circolare n. 5 di Assonime Consorzi per l internazionalizzazione: le regole per IVA e imposte dirette Il D.L. n. 83/2012 ha istituito la figura dei consorzi per l internazionalizzazione,
DettagliRISOLUZIONE N.126/E QUESITO
RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del
DettagliPROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DEL NIDO D INFANZIA "PICCOLO PRINCIPE"
Spett.le Comune di Montalcino Piazza Cavour, 13-53024 Montalcino (SI) C.a. del Responsabile Unico del Procedimento MANUELA MOSCATELLI Responsabile del Settore Servizi Sociali - Sanità - Istruzione del
DettagliRisoluzione n. 343/E
Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi
DettagliOggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.
Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha
DettagliIl Direttore del Servizio. lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;
04.01.04 SERVIZIO PROVVEDITORATO DETERMINAZIONE PROT. N. 27187 - REP. N. 1490 DEL 24 LUGLIO 2012 Oggetto: Indizione di una procedura di gara aperta per l affidamento dei servizi assicurativi relativi ai
DettagliMinistero delle Attività Produttive
Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliBusiness International. Concessioni relative ad infrastrutture strategiche e Dialogo competitivo
Business International La nuova disciplina delle Concessioni alla luce del Codice dei Contratti Concessioni relative ad infrastrutture strategiche e Dialogo competitivo Avv. Rosalba Cori Unità Tecnica
DettagliAvvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di
DettagliCIRCOLARE N. 56/E. OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef
CIRCOLARE N. 56/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma, 10 dicembre 2010 OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef 2 INDICE PREMESSA
DettagliII.11 LA BANCA D ITALIA
Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria
DettagliATTO DI INDIRIZZO ai sensi dell art. 3, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 21 marzo 2001, n. 329
AGENZIA PER LE ONLUS ATTO DI INDIRIZZO ai sensi dell art. 3, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 21 marzo 2001, n. 329 in relazione alle partecipazione di controllo detenute da Onlus in enti societari aventi
DettagliEURO P.A. SALONE DELLE AUTONOMIE LOCALI AREA SERVIZI ALLA PERSONA
EURO P.A. SALONE DELLE AUTONOMIE LOCALI AREA SERVIZI ALLA PERSONA L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA A cura di Paolo Michiara 1 -SERVIZI DI INTERESSE GENERALE ECONOMICI E SERVIZI NON ECONOMICI NELLA
DettagliEFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ)
EFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Decreto ministeriale 24 aprile 2015 *********** 1. MODALITÀ DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI 1.1 Quali sono le modalità e i termini per la presentazione delle
DettagliCONSIDERATO, ALTRESÌ, CHE:
DELIBERAZIONE 15 NOVEMBRE 2012 473/2012/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA IN AMBITO NAZIONALE - RIF. GOP 26/11, CIG 225763100A - FINALIZZATA ALLA SELEZIONE DI UNA APPOSITA
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.
DettagliNORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI
NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliCONFRONTO LEGGI REGIONALI NORMATIVA NAZIONALE
CONFRONTO LEGGI REGIONALI NORMATIVA Ai fini di una riflessione sui criteri di rappresentatività delle associazioni dei consumatori sul territorio, si riportata il confronto tra la normativa regionale vigente
DettagliLa nuova disciplina dell in-house
Direttiva Appalti 24/2014/UE L analisi delle Regioni Sala Consiglio Palazzo della Cooperazione Roma 9 giugno 2015 La nuova disciplina dell in-house Direttiva V Corte Europea di Giustizia? MASSIMO RICCHI
Dettagli4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria
Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliRICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP
RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP 1 RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP L articolo 7, comma 4, del d.l. n. 187/2010 ha sostituito il comma 5 dell articolo 3 stabilendo che, ai fini della
DettagliIL CONSIGLIO DELL AGENZIA PER LE ONLUS
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N. 60 del 11/02/2009 Approvazione, ai sensi dell art. 3, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 21 marzo 2001, n. 329 dell Atto di Indirizzo di carattere generale contenente chiarimenti
DettagliAMBITO TERRITORIALE N5. Provincia di Napoli BANDO DI GARA PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI CENTRI POLIVALENTI E ATTIVITÀ DI
AMBITO TERRITORIALE N5 (capofila Comune di Sant Antimo-Frattamaggiore-Grumo Nevano Frattaminore-Casandrino ASL NA3) Provincia di Napoli BANDO DI GARA PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
DettagliCo.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali
Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL
DettagliL.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.
L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri
DettagliDeliberazione n. 1/2009/PAR
Deliberazione n. 1/2009/PAR Repubblica italiana Corte dei Conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai Signori: dott. Mario Scano dott. Nicola Leone dott.ssa Maria Paola Marcia dott.
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
Dettaglidel 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE
Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime
Dettagliart. 14,32 d.l. 31 maggio 2010 n. 78 Fermo quanto previsto dall art. 3,27-29 legge 244/2007 i Comuni con popolazione < 30.000 abitanti non possono costituire società Liquidazione o cessione quote entro
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliInformativa per la clientela
Informativa per la clientela Informativa n. 23 del 30 settembre 2009 Enti associativi e società sportive dilettantistiche - Comunicazione all Agenzia delle Entrate dei dati fiscalmente rilevanti - Approvazione
Dettagli(Finalità e ambito di applicazione)
6 15.1.2003 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 gennaio 2003, n. 3/R Regolamento per lo svolgimento delle procedure telematiche di acquisto
Dettagli(iii) per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su
MONCLER S.p.A. Sede sociale in Milano, Via Stendhal, n. 47 - capitale sociale euro 50.000.000,00 i.v. Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 04642290961 - REA n 1763158 Relazione
DettagliRISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003
RISOLUZIONE N.1/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 Oggetto: Istanza d interpello - Art. 11, legge 27-7-2000, n. 212. INPDAP- IVA-Trattamento fiscale applicabile ai mutui
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliOPEN GROUP TANDEM. Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi. Bologna, 31 gennaio 2008
OPEN GROUP TANDEM Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi Lorenza Bitelli ERVET, Camillo Franco Sogesca 1 Il quadro di riferimento Il Dlgs n. 163/2006 si applica agli
DettagliComune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO
Comune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: PROGETTO DI COMUNICAZIONE FINALIZZATO ALLA PROMOZIONE TURISTICA DELLA CITTA' DI CAGLIARI E DEGLI EVENTI
DettagliProposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale.
Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale. Art. 1 Oggetto e finalità 1. La Regione, in coerenza con i principi internazionali
DettagliPROVINCIA DELLA SPEZIA Settore 3 Servizio edilizia scolastica e patrimonio
PROVINCIA DELLA SPEZIA Settore 3 Servizio edilizia scolastica e patrimonio Il sottoscritto. nato a.., il, residente in.. via. nella sua qualità di della società associazione sportiva ente di promozione
DettagliRISOLUZIONE N. 27/E. OGGETTO: Consulenza giuridica - Nozione di valore unitario, di cui al comma 2 dell articolo 108 del TUIR
RISOLUZIONE N. 27/E Direzione Centrale Normativa Roma, 12 Marzo 2014 OGGETTO: Consulenza giuridica - Nozione di valore unitario, di cui al comma 2 dell articolo 108 del TUIR Con la consulenza specificata
DettagliI-Roma: Mobili per uffici 2011/S 34-056615 BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI. Forniture
1/5 Avviso nel sito web TED: http://ted.europa.eu/udl?uri=ted:notice:56615-2011:text:it:html I-Roma: Mobili per uffici 2011/S 34-056615 BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI Forniture SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE
DettagliSCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione
DettagliREGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEI BENI IMMOBILI COMUNALI
REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEI BENI IMMOBILI COMUNALI Approvato con delibera di Consiglio Comunale n.37 del 25/06/2002. Art. 1 Campo di applicazione 1. Le norme che seguono disciplinano, ai sensi dell
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliIstituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani
Prot. n. 870/VI/10 Venezia-Mestre, 3 marzo 2016 REGOLAMENTO D ISTITUTO PER L ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE Redatto ai sensi dell art. 125, comma 10 del D.Lgs. 12 aprile 2006,
DettagliENTE AUTONOMO REGIONALE TEATRO MASSIMO V. BELLINI. 1) Ente appaltante: E.A.R. Teatro Massimo V. bellini, Via Perrotta n. 12-
ENTE AUTONOMO REGIONALE TEATRO MASSIMO V. BELLINI CATANIA 1) Ente appaltante: E.A.R. Teatro Massimo V. bellini, Via Perrotta n. 12-95131 Catania, tel. 095/316860-730611, fax 095/314497 2) Procedura di
DettagliRISOLUZINE N. 267/E. Roma, 30 ottobre 2009
RISOLUZINE N. 267/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 30 ottobre 2009 OGGETTO: Interpello articolo 11 legge 27 luglio 2000, n. 212 Operazioni esenti IVA Attività di intermediazione relative
DettagliMinistero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Il Capo della Direzione. Roma,
Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Il Capo della Direzione Roma, OGGETTO: Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, e successive modificazioni - Attività di segnalazione
DettagliREGIONE DEL VENETO Azienda ULSS 12 Veneziana BANDO DI GARA. Procedura aperta per l affidamento del servizio di trasporto su gomma di
REGIONE DEL VENETO Azienda ULSS 12 Veneziana BANDO DI GARA Procedura aperta per l affidamento del servizio di trasporto su gomma di persone disabili. I.1) Regione del Veneto Azienda ULSS 12 Veneziana Via
DettagliRAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI PROFESSIONISTI (R.T.P.)
D.Lgs 163/2006 Codice dei contratti Art. 3 comma 20 Il termine raggruppamento temporaneo designa un insieme di imprenditori, o fornitori, o prestatori di servizi, costituito, anche mediante scrittura privata,
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni
DettagliDeterminazione n. 64 del 24 novembre 2015
Determinazione n. 64 del 24 novembre 2015 Oggetto: InfoCamere S.c.p.a. Affidamento Servizio di gestione documentale componente Sistema di conservazione a norma Legaldoc Annualità 2015 Il Vice Segretario
DettagliComune di Cagliari SERVIZIO IMPIANTI TECNOLOGICI ED ENERGIA
Comune di Cagliari SERVIZIO IMPIANTI TECNOLOGICI ED ENERGIA DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: "SERVIZIO BIENNALE DI GESTIONE E CONDUZIONE DELL'IMPIANTO DI CREMAZIONE NEL CIMITERO DI SAN MICHELE". APPROVAZIONE
DettagliAllegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.
Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi
DettagliSperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015
Sperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015 QUESITI RELATIVI AL CONTRATTO DI LAVORO Il contratto di lavoro viene stipulato tra apprendista e università o tra apprendista
DettagliCOMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA
COMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DEI CONSIGLIERI COMUNALI ALL ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, IN ATTUAZIONE DEL DISPOSTO DELL ART. 43, C. 2 DEL
DettagliCOMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco
COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SOVVENZIONI ED ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI GRUPPI E ASSOCIAZIONI GIOVANILI, NONCHE DI ASSOCIAZIONI
DettagliL anomalia dell offerta
L anomalia dell offerta Avv. Daniela Anselmi 8 maggio 2007 La verifica in contraddittorio dell offerta: procedimento e voci oggetto di verifica. Esclusione automatica delle offerte anormalmente basse:
DettagliComune di Termini Imerese. Regolamento Albo Comunale delle Associazioni. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del
Comune di Termini Imerese Regolamento Albo Comunale delle Associazioni Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del I N D I C E Art. 1 Finalità Art. 2 Istituzione dell Albo Art. 3 Requisiti
DettagliPROPOSTA MOTIVATA DEL COLLEGIO SINDACALE DEL BANCO POPOLARE - SOCIETÀ COOPERATIVA SULL INTEGRAZIONE DEI TEMPI E DEI CORRISPETTIVI
PROPOSTA MOTIVATA DEL COLLEGIO SINDACALE DEL BANCO POPOLARE - SOCIETÀ COOPERATIVA SULL INTEGRAZIONE DEI TEMPI E DEI CORRISPETTIVI SPETTANTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE Assemblea ordinaria e straordinaria
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art.5 del Regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389
DettagliRoma 22 settembre 2004
RISOLUZIONE N. 123/E Roma 22 settembre 2004 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello. Fondazione XY - Onlus - Attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale.
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliCOMUNE DI CISTERNA DI LATINA
COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d Argento al Valor Civile BANDO DI GARA Per l affidamento, mediante procedura aperta, della fornitura di materiali medicinali ed altri generi alla Farmacia Comunale
DettagliGreen meeting e CSR: un futuro verde o al verde. Green meeting e CSR: un futuro verde o al verde
Green meeting e CSR: un futuro verde o al verde Green meeting e CSR: Elementi ambientali negli appalti pubblici un futuro verde o al verde secondo la normativa contrattuale Stefano Manetti Hotel NH Touring
DettagliRISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente
RISOLUZIONE N. 8/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 13 gennaio 2012 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rettifica di valore degli immobili inseriti nella dichiarazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA PROGRESSIONE VERTICALE DEL PERSONALE -art. 27 CCRL 1 agosto 2002 -
COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA PROGRESSIONE VERTICALE DEL PERSONALE -art. 27 CCRL 1 agosto 2002 - APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N.95 DEL 29.06.2006
DettagliNormativa sugli Appalti
Normativa sugli Appalti Verifiche sul rispetto della normativa in materia di appalti pubblici Milano, 7 giugno 2012 Francesca Barletta Archidata Srl Assistenza tecnica PO Italia Svizzera 2007-2013 Agenda
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE
Allegato A alla delibera C.C. N. 17 Del 01.03.2011. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO COMUNALE Art.1 Definizione e finalità Il patrocinio rappresenta una forma simbolica di adesione ed una
DettagliCOME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI
COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI Di seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del Modello di domanda allegato. La sezione Dati relativi
DettagliComune di Cattolica Provincia di Rimini
Comune di Cattolica Provincia di Rimini DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Settore 2 Area P.O. N. 234 DEL 06/04/2016 SERVIZIO DI CUSTODIA, PULIZIA E MANUTENZIONE DEI BAGNI PUBBLICI DI PIAZZA
DettagliAtto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n.
D.P.C.M. 30.3.2001 (G.U. n. 188/2001) Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliInformazioni per la presentazione di domande di erogazione
Informazioni per la presentazione di domande di erogazione La Fondazione Monte di Parma è una fondazione di origine bancaria nata nell ottobre 1991 in seguito alla trasformazione in società per azioni,
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Titolarità dei diritti sull
DettagliCostituire un associazione di volontariato
Costituire un associazione di volontariato Per il Forum Giovani Trieste, 6 maggio 2011 Intervento di Pierpaolo Gregori Francesca Macuz 1 Il Csv Fvg L attività del Csv Fvg Gestire il CSV La Mission del
DettagliASSESSORATO DEI TRASPORTI. Servizio degli appalti e gestione dei sistemi di trasporto DETERMINAZIONE N. 820 DEL 28.10.2009
Servizio degli appalti e gestione dei sistemi di trasporto DETERMINAZIONE N. 820 DEL 28.10.2009 Oggetto: Indizione Procedura negoziata per l affidamento del SERVIZIO DI LOCAZIONE FINANZIARIA PER L ACQUISIZIONE
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione
Parere n.59 del 14/10/2014 Autorità Nazionale Anticorruzione PREC 77/14/S OGGETTO: Istanza di parere per la soluzione delle controversie ex art. 6, comma 7, lettera n) del d.lgs. 163/2006 presentata dalla
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliSTATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli
STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA N. 94 DEL 9 APRILE 2010
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA N. 94 DEL 9 APRILE 2010 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2006/123/CE RELATIVA AI SERVIZI NEL MERCATO INTERNO REGOLAMENTO N. 11/2010
Dettagli