ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013
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- Graziano Arnaldo Monaco
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1 ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013 Dove termina l'arcobaleno Deve esserci un luogo, fratello, Dove si potrà cantare ogni genere di canzoni, E noi canteremo insieme, fratello, Tu ed io, anche se tu sei bianco e io non lo sono, Sarà una canzone triste, fratello, Perchè non sappiamo come fa, Ed è difficile da imparare, Ma possiamo riuscirci, fratello, tu ed io. Non esiste una canzone nera. Non esiste una canzone bianca. Esiste solo musica, fratello, Ed è musica quella che canteremo Dove termina l'arcobaleno. Richard Rive PREMESSA La nostra è una società plurale e globalizzata, caratterizzata dall interdipendenza delle economie, dall intensità degli scambi, dalle migrazioni e dalla mobilità delle persone tra continenti e Paesi. L integrazione degli immigrati nella società di accoglienza è un obiettivo fondamentale. Gli stranieri immigrati rappresentano un insieme disomogeneo costituito da una molteplicità di persone, gruppi, culture ed etnie, che, a volte, mantengono fra loro una separatezza per pregiudizi interetnici e interreligiosi, retaggi dei loro luoghi di provenienza. Nelle nostre scuole, la presenza di alunni provenienti da altre nazioni è ormai un dato in continuo aumento. Tale fenomeno, se da un lato corrisponde a un arricchimento reciproco a livello culturale e sociale, pone però molti aspetti problematici e di criticità che devono essere gestiti, al fine di garantire a tutti una effettiva integrazione nella scuola e nella società. Il diverso grado di conoscenza della lingua italiana, eventuali disagi, che fanno parte 1
2 del patrimonio familiare e personale di questi alunni, costituiscono dei punti altamente problematici, che si riverberano anche sulle classi di inserimento. Di fronte a queste sfide del tempo attuale, la scuola deve compiere un attenta azione di riflessione in relazione alle proprie finalità, alle metodologie, alle strategie e alle modalità valutative, per garantire a tutti gli allievi il successo formativo e lo sviluppo di personalità autonome, critiche e dialoganti. L intercultura diventa il mezzo e il metodo d incontro e di crescita fra specificità culturali distinte, in grado di generare nuova cultura. Se la diversità linguistica è il primo scoglio da abbattere, questo non può prescindere dal creare un luogo di incontro anche e soprattutto valoriale, etico, umano. L approccio interculturale deve perciò fondarsi sulla promozione e sulla conoscenza di valori di base, dei propri diritti e dei propri doveri all interno della società. L educazione interculturale, fondata sui valori della Costituzione italiana, sulle Carte internazionali (Dichiarazione dei diritti dell uomo, O.N.U. 1948, Convenzione internazionale dei Diritti dell infanzia O.N.U. 1989) si presenta come trama di fondo di tutti i saperi, trasversale a tutte le discipline, come educazione a un nuovo civismo e viene assunta come un momento fondante l intenzionalità didattica ed educativa della nostra scuola. Altro elemento caratterizzante della nuova didattica volta all intercultura e all integrazione è la realizzazione di un ambiente di apprendimento inclusivo, cioè a misura di tutti: stranieri, disabili, non disabili e alunni con Bisogni Educativi Specifici. In particolare, diventa imprescindibile potenziare la presenza nelle nostre aule delle nuove tecnologie, come la L.I.M., che consentono la realizzazione di percorsi di apprendimento personalizzati, nei quali ogni alunno è il reale protagonista, in un clima altamente cooperativo. FINALITÀ Educare alla mondialità, alla interculturalità, alla pace e alla solidarietà. Favorire l integrazione scolastica e il successo formativo degli alunni stranieri attraverso idonee forme di accoglienza, di alfabetizzazione linguistica e civica. Sviluppare personalità capaci di riflettere su se stessi, sugli altri, sugli stereotipi e sui pregiudizi Ridurre i fenomeni di intolleranza e razzismo OBIETTIVI GENERALI 2
3 Favorire l acquisizione graduale della lingua italiana nel pieno rispetto dei ritmi individuali e delle difficoltà connesse ai ceppi linguistici di origine, prestando attenzione alla creazione di interrelazioni e corrispondenze con le lingue parlate. Permettere l acquisizione dei linguaggi disciplinari, ovvero della lingua astratta, concettuale usata per lo studio. Conoscere, coltivare e valorizzare la cultura di cui ciascun bambino è portatore Favorire lo scambio di conoscenze culturali Contribuire alla formazione di una positiva immagine di sé Conoscere, rispettare, accogliere e valorizzare la diversità Contribuire alla elaborazione di sistemi valoriali condivisi per vivere bene insieme Conoscere valori, diritti e doveri espressi dalla Costituzione italiana e dalla Carte degli Organismi internazionali Sostenere i processi di trasformazione identitari, relazionali e culturali Favorire momenti di socializzazione tra i ragazzi stranieri e gli alunni italiani. DESTINATARI Gli alunni stranieri non italofoni o con minime competenze comunicative(coloro che si trovano ancora nella fase di prime produzioni caratterizzata dall uso di parole-chiave, di termini passepartout) di scuola primaria e secondaria di I grado presenti nell Istituto Gli alunni stranieri con l uso di una lingua tra la varietà basica e post-basica che consente loro una maggiore autonomia nella costruzione delle frasi( nelle quali si notano tracce di flessione grammaticale, presenza di verbi, articoli, pronomi e preposizioni). 3
4 Gli alunni stranieri che utilizzano correttamente la lingua di uso quotidiano ma che presentano difficoltà nella lettura e nell espressione scritta nonché nella conoscenza e nell uso della lingua dello studio I bambini stranieri in situazione di handicap Altri alunni coinvolti nel progetto Alunni con bisogni educativi specifici. FASI DI LAVORO Fase A: Accoglienza Fase B : Alfabetizzazione linguistica Fase C: Educazione alla cittadinanza Accoglienza I bambini stranieri di prima iscrizione vengono accolti nella segreteria della scuola, il personale ATA inizia tutte le procedure burocratiche necessarie,nonchè la raccolta dei dati e della documentazione relativa alla eventuale precedente scolarizzazione. Gli alunni vengono poi assegnati alle classi. Le insegnanti predispongono l insieme delle osservazioni sistematiche e delle prove strutturate per definire il livello di conoscenze e competenze degli alunni e acquisiscono la documentazione riferita alla eventuale precedente scolarizzazione, per mettere in atto percorsi individualizzati e/o a piccoli gruppi (di livello e/o eterogenei) Alfabetizzazione linguistica Obiettivi specifici distinti per livelli di competenza Livello 0: alunni non italofoni Ascoltare, comprendere parole e semplici messaggi 4
5 Denominare e riconoscere oggetti, animali e persone nella lingua di origine e in italiano Denominare e riconoscere i principali ambienti di vita (scuola, casa, paese) Conoscere e usare i principali concetti topologici in situazioni vissute Conoscere e utilizzare i principali concetti temporali applicandoli a situazioni vissute Conoscere la nomenclatura e la successione in un evento, nelle fasi della giornata Acquisire la letto-scrittura Livello intermedio: alunni con competenze comunicative e linguistiche tra la varietà basica e post-basica Ascoltare, comprendere semplici testi narrativi e descrittivi Leggere semplici testi Saper raccontare esperienze personali Individuare l argomento principale di un testo i personaggi, i luoghi, i tempi Conoscere e usare le categorie morfo-sintattiche della frase minima e della frase complessa per la produzione di messaggi o testi orali e scritti, dai più semplici ai più complessi Acquisire correttezza ortografica per quanto riguarda l uso di digrammi e trigrammi, nonché suoni difficili della lingua italiana Livello avanzato: alunni con pieno possesso della lingua comune, che devono acquisire la lingua dello studio Leggere e comprendere testi relativi alle diverse discipline di studio Usare il vocabolario per ricercare il significato di termini sconosciuti 5
6 Fissare questi termini e il loro significato in un quadernino o rubrica Acquisire i concetti disciplinari specifici(datazione, calendario, fasi della vita dell uomo; punti di riferimento, nomenclatura relativa agli ambienti, alle attività umane ) Ricercare, sottolineare le informazioni principali dei testi Saper formulare domande e risposte Organizzare tali informazioni in schemi per facilitare la sintesi e la riesposizione dei contenuti in forma orale e scritta Imparare a usare sussidi per facilitare lo studio quali atlanti, vocabolari, mappe Educazione alla cittadinanza Obiettivi specifici Livello base: alunni stranieri neoiscritti e della scuola primaria Prendere coscienza della necessità delle norme nella vita della classe e della scuola Elaborare e trascrivere regole di base Imparare a gestire e superare i conflitti fra compagni Conoscere alcuni concetti della vita associata: monarchia, repubblica, impero, dittatura, democrazia Conoscere, illustrare alcuni diritti dell uomo e dei bambini Livello avanzato: alunni stranieri con buona competenza linguistica della scuola secondaria di I grado 6
7 Conoscere la storia della nostra Costituzione, i principi fondamentali, l ordinamento dello Stato italiano Conoscere le Carte internazionali negli aspetti salienti CONTENUTI Esperienze personali, fiabe e favole dei diversi Paesi di provenienza degli alunni, canzoni, filastrocche, poesie, testi storici, scientifici, geografici, Costituzione italiana e Carte internazionali. ATTIVITÀ Ascolto e ripetizione orale di parole e frasi prestando attenzione alla pronuncia e all intonazione per favorire i processi di memorizzazione e arricchimento lessicale; giochi di derivazione per comporre famiglie di parole; descrizioni di foto e immagini di ambienti, personaggi e oggetti oralmente e per iscritto; esercizi di costruzione, invenzione, ordinamento e completamento di frasi e storie. Esercizi di transcodificazione: dalla narrazione, alla drammatizzazione e alla rielaborazione iconica dei testi letti e ascoltati. Analisi dei testi in base a schede strutturate. METODO Si adotteranno metodi attivi e dialogici, quali circle-time, brainstorming, conversazioni libere, finalizzate, orientate e sistematiche, spiegazioni dell insegnante STRUMENTI 7
8 Registratore, vocabolari illustrati, carte gioco, immagini, illustrazioni, fotografie, memory, indovinelli illustrati, macchine fotografiche, computer, televisore, L.I.M. (laddove sono presenti). MODALITÀ ORGANIZZATIVE Interventi individualizzati Tali interventi verranno messi in atto in situazioni di bambini neo-arrivati, ad anno scolastico iniziato. Interventi a piccoli gruppi Gli alunni saranno divisi in piccoli gruppi omogenei per livello di competenza linguistica ed eterogenei per classi di appartenenza ed età. DURATA DEL PROGETTO Il progetto verrà attuato dal mese di novembre 2012 a maggio 2013, in orario pomeridiano, aggiuntivo per i docenti. Nella scuola primaria si prevede di effettuare le attività in un rientro settimanale di tre ore, con una pausa di un mese tra la fine del primo quadrimestre e l inizio del secondo. La scuola secondaria di I grado effettuerà due rientri settimanali di due ore ciascuno. MODALITÀ DI VERIFICA 8
9 Gli insegnanti impegnati nel progetto effettueranno verifiche in itinere e finali sui processi di apprendimento dell italiano, attraverso le osservazioni sistematiche e la registrazione dei dati ottenuti in schede appositamente strutturate, in modo da evidenziare progressi e/o situazioni di permanenza del disagio linguistico e comunicativo onde poter confermare o ricalibrare gli interventi posti in atto. DOCUMENTAZIONE Test di ingresso Schede di rilevazione della competenza linguistica e comunicativa Relazione finale dei docenti Mostra cartellonistica dei lavori prodotti nei laboratori CD-rom Documentazioni di attività attraverso l uso della LIM. RISORSE PROFESSIONALI INTERNE Insegnanti (circa 20 di scuola primaria e secondaria di I grado) Personale ATA Insegnante referente del progetto RISORSE PROFESSIONALI ESTERNE Insegnante facilitatore su progetto specifico RISORSE STRUMENTALI Laboratori, aule, sussidi, biblioteca, computer e software specifico, L.I.M. RISORSE FINANZIARIE 9
10 Fondo di Istituto (F I S) Fondi erogati su progetto Fondi erogati dall Ente Locale 10
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