MALATTIE A TRASMISSIONE MISTA E COMPLESSA
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- Giorgiana Conti
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1 MALATTIE A TRASMISSIONE MISTA E COMPLESSA
2 Malattie a trasmissione mista e complessa AIDS Epatiti B e C Rosolia Toxoplasmosi Legionellosi
3 AIDS DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE malattia virale a lunga incubazione, che compromette le difese immunitarie e porta allo sviluppo di infezioni opportunistiche ripetute e/o a tumori. HIV (Retrovirus ad RNA) Malattia diffusa nel mondo; con prevalente trasmissione eterosessuale e massima incidenza in Africa centrale. INCUBAZIONE Variabile: 1-3 mesi per la comparsa di anticorpi anti-hiv e da 1 a 10 anni per la comparsa della malattia conclamata SERBATOIO Uomo TRASMISSIONE via parenterale (trasfusioni, scambio siringhe, punture accidentali) via sessuale, via transplacentare, via perinatale PREVENZIONE TRATTAMENTO HAART AMBIENTE: isolamento inverso (il pz èisolato per non infettarsi con organismi opportunisti); controllo di sangue ed emoderivati OSPITE: Educazione alla salute: rapporti sessuali protetti dal preservativo, siringhe sterili nei TD, prevenzione degli infortuni negli operatori sanitari.
4 AIDS Epidemiologia HIV-AIDS in Italia
5 Epatite B DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO malattia virale con alta tendenza alla cronicizzazione, che ha come bersaglio il fegato. HBV, virus a DNA. Nell adulto la malattia può cronicizzare nel 5-10% dei casi. Il rischio di cronicizzazione aumenta al diminuire dell etàin cui viene acquisita l infezione. Nel 20% dei casi l epatite cronica può progredire in cirrosi epatica nell arco di circa 5 anni. Il cancro al fegato èun altra complicanza frequente dell epatite cronica, soprattutto nei pazienti con cirrosi Malattia diffusa nel mondo: l Italia èuno dei paesi industrializzati a più alta endemia da 1 a 6 mesi: in genere giorni Uomo malato e portatore TRASMISSIONE via parenterale (trasfusioni, scambio siringhe, punture accidentali) via sessuale, via transplacentare, via perinatale PREVENZIONE AMBIENTE: controllo sangue ed emoderivati, uso di preservativo e siringhe sterili OSPITE: Educazione alla salute, Vaccinazione obbligatoria dal 1991 per i nuovi nati ed i 12enni
6 Epatite B L infezione da HBV può essere trattata con farmaci antivirali, in grado di ritardare la progressione della cirrosi epatica, ridurre l insorgenza del tumore epatico e aumentare la sopravvivenza Epatite B
7 Epatite C DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO malattia virale simile all epatite B, ma con piùalta tendenza alla cronicizzazione e alle epatiti fulminanti. HCV, virus a RNA Malattia diffusa nel mondo: i soggetti piùa rischio sono i politrasfusi 7-9 settimane Uomo malato e portatore TRASMISSIONE Soprattutto via parenterale, ma anche sessuale e verticale PREVENZIONE AMBIENTE: screening donatori sangue, controllo sangue ed emoderivati, uso di preservativo e siringhe sterili OSPITE: Educazione alla salute TRATTAMENTO Sono disponibili farmaci efficaci
8 Rosolia DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO malattia esantematica contagiosa. Pericolosa in gravidanza (per embrione e/o feto). Virus della rosolia Malattia endemica, con prevalenza stagionale (inverno e primavera) giorni Uomo malato o con infezione subclinica TRASMISSIONE Via aerogena in bambini ed adulti; via materno-fetale (placentare) PREVENZIONE Vaccinazione raccomandata prima dell etàfertile, in modo particolare per le professioni a rischio (insegnanti, infermiere); Sieroprofilassi si utilizza in caso di infezione nei primi 3-4 mesi di gravidanza
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10 Piano per l eliminazione del morbillo e della rosolia congenita Obiettivi: eliminazione dei casi di morbillo endemico eliminazione dei casi di rosolia endemica riduzione dell incidenza dei casi di rosolia congenita a <1 caso ogni nati vivi. Negli ultimi anni si sono ottenuti miglioramento delle coperture vaccinali per la prima dose di vaccino morbillo-parotite-rosolia (MPR) nei bambini entro 24 mesi di età introduzione della seconda dose di MPR a 5-6 anni o anni introduzione della notifica obbligatoria della rosolia in gravidanza e rosolia congenita istituzione della sorveglianza speciale per il morbillo migliorato ricorso alla conferma della diagnosi di morbillo.
11 Toxoplasmosi DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO malattia protozoaria sistemica (Toxoplasma gondii). Pericolosa in gravidanza (per embrione e/o feto) Malattia diffusa in tutto il mondo giorni L ospite definitivo del protozoo èil gatto, nell intestino del quale si compie il ciclo sessuato della riproduzione del protozoo, con eliminazione di oocisti con le feci Ospiti intermedi (il protozoo compie solo ciclo asessuato) sono uomo, ovini, roditori, suini, bovini TRASMISSIONE Ingestione di carni poco cotte o crude (maiale) e/o verdure contaminate dalle feci degli animali (specie il gatto). Via transplacentare in gravidanza PREVENZIONE AMBIENTE: Consumare carne cotta, lavare bene frutta e verdura, eliminare feci di gatto e disinfettare le lettiere, evitare contatti on animali durante la gravidanza (controllo sierologico pregravidanza).
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13 Legionellosi DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO Patologia acuta caratterizzata da polmonite accompagnata da sintomi gastrointestinali, che generalmente si presenta nei soggetti anziani o immunodepressi (Legionella pneumophila, ma anche Legionella spp., bacillo Gram negativo) Edifici comunitari con locali ad aria condizionata: alberghi, ospedali 5-6 giorni Ambientale: riserve d acqua TRASMISSIONE inalazione di aerosol (docce, rubinetti, impianti di condizionamento) PREVENZIONE AMBIENTE: bonifica impianti idrici e torri raffreddamento impianti di condizionamento: Legionella resiste a cloro e calore (boiler!)
14 Legionellosi Il generelegionellaèstato cosìdenominato nel 1976, dopo che un epidemia si era diffusa tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia In quell occasione, 221 persone contrassero questa forma di polmonite precedentemente non conosciuta, e 34 morirono La fonte di contaminazione batterica fu identificata nel sistema di aria condizionata dell albergo
15 Legionellosi
16 ZOONOSI
17 Malattie comuni a uomo e animali Rabbia Brucellosi Tetano Leptospirosi
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19 Rabbia DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO malattia acuta virale ad altissima letalità( idrofobia ) causata da Rhabdovirus Malattia diffusa nel mondo ad esclusione di Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Scandinavi e Giappone 2-8 settimane urbana: animali domestici (cane, gatto) silvestre: animali selvatici (volpe, lupo, roditori, pipistrelli, procioni) TRASMISSIONE Virus è nella saliva: morso o leccatura di ferite PREVENZIONE AMBIENTE: vaccinazione cani e lotta al randagismo, quarantena animali importati. OSPITE: Sieroprofilassi post-esposizione, Vaccinazione dei soggetti a rischio
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21 Tetano DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO malattia da tossine, non contagiosa, ad altissima letalità, causata dall esotossina neurotropa prodotta da Clostridium tetani, bacillo sporigeno ed anaerobio Ubiquitaria 3-21 giorni Cl. Tetani èun saprofita dell intestino degli erbivori (cavallo, mucca, ecc.). Le spore sono molto diffuse nel terreno, nelle acque e nel pulviscolo atmosferico TRASMISSIONE Penetrazione attraverso ferite. Le ferite lacero-contuse o con corpi estranei ritenuti (tetano traumatico) creano le condizioni di necrosi ed anaerobiosi necessarie allo sviluppo del Cl. Tetani. Esiste anche tetano ostetrico/neonatale da strumenti chirurgici contaminati PREVENZIONE OSPITE: Sieroprofilassi post-esposizione, Vaccinazione obbligatoria nell infanzia (anatossina tetanica): la protezione ètemporanea e vanno fatti richiami ogni 10 anni.
22 Notifiche di tetano in Italia
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26 Coperture anticorpali nei confronti del tetano per classe d età
27 Brucellosi DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO antropozoonosi ad esordio spesso insidioso, con febbre ondulante, detta anche febbre maltese, causata dal Batterio gram negativo, genere Brucella (melitensis, abortus, suis). Èpresente in tutto il mondo, ma particolarmente nei Paesi del Mediterraneo, in India, nei Paesi mediorientali, nell Asia centrale e in America Latina molto variabile: in genere 5-30 giorni Animali infetti: bovini, suini, ovini, caprini, cavalli TRASMISSIONE Contatto diretto con animali infetti (mungitura, parto o aborto di animali), o via alimentare (latte e latticini) PREVENZIONE AMBIENTE: controlli veterinari, pastorizzazione del latte
28 Casi di brucellosi in Italia
29 Leptospirosi DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO zoonosi acuta generalmente lieve, che può però esitare in insufficienza epatica o renale, causata da Spirocheta Gram negativa (Leptospira icterohaemorragiae) Malattia diffusa nel mondo, ed in particolare nei paesi tropicali giorni animali selvatici (topi, ecc.), ma anche domestici (cane, gatto) TRASMISSIONE Contatto diretto o indiretto con le urine di animali infetti PREVENZIONE AMBIENTE: vaccinazione animali e derattizzazione
30 Leptospirosi
31 INFESTAZIONI
32 Infestazioni Pediculosi Scabbia
33 Pediculosi DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO infestazione del capo, parti pelose ed abbigliamento, causata da Pediculus capitis (pidocchio) e Phtirius pubis (piattola) Ubiquitaria. Particolarmente frequente in ambienti affollati e scarsa igiene personale. I piùcolpiti dalla pediculosi sono i bambini in etàprescolare e scolare (3-11 anni) e le loro famiglie, perché hanno più occasioni per contatti stretti. Le uova si schiudono in 1 settimana e dopo 8-10 gg l insetto ha raggiunto la maturità sessuale Uomo TRASMISSIONE contatto diretto con malato o portatore, o contatto indiretto, attraverso vestiti, lenzuola o cuscini, pettini e spazzole In presenza di stato febbrile i pidocchi tendono ad abbandonare l ospite: la trasmissione è facilitata PREVENZIONE AMBIENTE: allontanamento dalla scuola per 24 ore per la pediculosi del capo, dopo applicazione di efficace insetticida; disinfezione continua vestiario ed effetti letterecci. TRATTAMENTO Uso di prodotti insetticidi (polveri, shampoo, lozioni o spray)
34 Pediculosi Pediculus capitis Pediculus pubis
35 Scabbia DEFINIZIONE/ EZIOLOGIA DIFFUSIONE INCUBAZIONE SERBATOIO Infestazione cutanea molto contagiosa, causata dall Acaro Sarcoptes scabiei Ubiquitaria. Particolarmente frequente in ambienti affollati e scarsa igiene personale. prurito, vescicole e cunicoli compaiono dopo circa 1 mese dall infestazione Uomo TRASMISSIONE contatto diretto con malato o portatore, o contatto indiretto, attraverso vestiti, lenzuola PREVENZIONE AMBIENTE: disinfestazione biancheria personale e da letto, evitare il sovraffollamento TRATTAMENTO Uso di prodotti scabicidi e antistaminici
36 L acaro Sarcoptes scabiei
37 Localizzazione delle lesioni
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