COMUNITÁ SAMAN BELGIOIOSO (PV) Il modulo specialistico per alcolisti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNITÁ SAMAN BELGIOIOSO (PV) Il modulo specialistico per alcolisti"

Transcript

1 Nuovi consumi di una droga antica. Letture sociali, approcci teorici, interventi sul consumo di alcol a confronto settembre 2010 a Villa Cesi, Impruneta (FI) COMUNITÁ SAMAN BELGIOIOSO (PV) Il modulo specialistico per alcolisti dott.ssa Silvia Attubato dott.ssa Federica Ugolini NASCITA DEL PROGETTO Il Modulo specialistico per alcolisti nasce nel 2003 come esito del progetto Alcolismo e luoghi di cura, promosso dai Nuclei Operativi di Alcologia (NOA) di Milano, che aveva lo scopo di creare una maggior collaborazione ed interscambio tra servizi e comunità. Il progetto prevedeva un corso di formazione, che formasse operatori di comunità che diventassero esperti di problematiche di alcolismo e coinvolgeva Saman (sede di Milano, sede di Belgioioso e Accoglienza), Progetto N, Arca di Como, Equipe Carcere Area Alcool, etc. Il progetto, oltre al corso di formazione, prevedeva anche riunioni, incontri, supervisioni che vedevano coinvolti i Noa e tutti i partner aderenti. Sull onda della collaborazione creatasi si è pensato poi di individuare una struttura nell hinterland di Milano destinata all accoglienza di alcoldipendenti all interno di un percorso comunitario, che aderisse ad un certo approccio filosofico, educativo, terapeutico condiviso, una comunità dunque che avesse un unione d intenti, una metodologia condivisa, un linguaggio comune con i servizi Noa invianti e che avesse con questi ultimi una collaborazione stretta e continuativa. Essendo Saman uno dei principali partner del progetto la struttura individuata è stata dunque la comunitá Saman di Belgioioso (PV). La collaborazione fra servizi e il lavoro di rete: l efficacia del percorso di ogni persona in trattamento è stata influenzata positivamente dall elevato livello di confronto e collaborazione che si è riusciti, con non poca fatica, a costruire, tenendo vivo il dialogo e la comunicazione fra comunità residenziale e servizi territoriali. Questo processo, caratterizzato anche da inevitabili divergenze di opinione e di modus operandi, ha consentito però ai diversi soggetti istituzionali in campo di capire il punto di vista altrui, ricercando una sinergia per l obiettivo comune, cioè il benessere del paziente. PECULIARITÁ: COESISTENZA MODULO SPECIALISTICO ALCOL E MODULO REINSERIMENTO L alcolista in comunità c è sempre stato, in passato veniva trattato tra i tossicodipendenti. Oggi ci sono molte comunità per tossicodipendenti che hanno il modulo specifico per alcolisti. La peculiarità della comunità di Belgioioso consiste nel fatto che non accoglie il modulo alcool insieme al modulo tossicodipendenti, bensì vede la coesistenza del modulo alcool e del modulo reinserimento (9 posti + 20 posti) Vantaggi della convivenza col reinserimento: - la convivenza con un reinserimento è più sana nel quotidiano, perché il contesto è più sano (non c è gente con terapia metadonica, con doppia diagnosi ) 1

2 - il reinserimento funge da contenimento-supporto per gli alcolisti, nonché da incentivo per le possibilità di successo - la linea educativa è più soft, ritmi più blandi, regole più blande rispetto alla CT per tossicodipendenti (lavoro, interventi, punizioni). Il reinserimento ha tempi più soft. Il modello è più responsabilizzante che non tanto direttivo-punitivo. - possibilità di verifiche col mondo esterno attraverso la sperimentazione dei lavori protetti (dal 4 mese) - Alla fine del programma l alcolista può uscire oppure continuare e passare al reinserimento in un contesto che conoscono, con operatori e psicologi che ben conoscono. IL TARGET Il Modulo specialistico per alcolisti, nato inizialmente solo per alcolisti puri, si apre poi anche a polidipendenti. Attualmente è accreditato per 9 posti. In termini di individuazione del target si è potuto verificare, nel corso degli anni, che il programma comunitario risulta particolarmente efficace per utenti dotati di risorse introspettive significative e di sufficiente motivazione al cambiamento (tanto da essere diventati, questi ultimi, requisiti fondamentali di accettazione e inserimento, poiché necessari per beneficiare di tutti gli strumenti terapeutici che la comunità offre). Inoltre il programma mostra di essere particolarmente indicato per pazienti con alcune delle seguenti caratteristiche: 1- un età media compresa fra i 35 e i 45 anni (anche se il programma ha coinvolto anche persone più giovani), 2- una significativa storia di alcol- o poli-dipendenza, 3- una situazione esistenziale di forte crisi e/o vicina al punto di rottura nell ambito dei propri sistemi di vita (famiglia e lavoro), 4- una considerevole serie di tentativi di cura di tipo ambulatoriale presso i servizi territoriali, 5- la scarsità dei legami familiari (quindi un certo isolamento sociale) e/o la presenza di dinamiche familiari disfunzionali e disturbanti. 6- una provenienza dall esperienza carceraria (e quindi la possibilità di fruire di un programma alternativo alla detenzione) Negli ultimi anni si è notato inoltre un significativo innalzamento del livello sociale dell utenza tanto che negli anni il modulo ha visto partecipi tra i pazienti 3 medici (2 neurologi e 1 ortopedico), 1 dirigente ASL, 1 musicista, 2 architetti, 1 odontotecnico. Questo dato è indicativo del fatto che la comunità come strumento di cura diventa fruibile anche a soggetti che non provengono da una situazione di disagio economico-sociale. INVIO E DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA TERAPEUTICO L utente alcolista, a differenza del paziente tossicodipendente, solitamente non contempla la comunità come strumento di cura e per questa ragione è necessario un tempo maggiore di lavoro e costruzione della motivazione finalizzato all ingresso in comunità. Per supportare il processo di inserimento in comunità e sostenere il piano motivazionale del paziente è necessario: Fare un bilancio su costi/benefici del percorso in comunità; Valutare influenza o manipolazione dei familiari nella motivazione del paziente; Aiutare il paziente a individuare il proprio bisogno di cura e valorizzare la comunità come strumento e risorsa. Di conseguenza si sono pensate delle strategie per coinvolgerlo in un progetto comunitario. L ACCOMPAGNAMENTO è risultato essere una strategia necessaria per il successo dell invio che si compone di precisi passaggi operativi e avviene su più livelli: - accompagnamento emotivo: è importante che gli operatori aiutino il paziente a verbalizzare le paure legate alla comunità e lo aiutino a riconoscere le eventuali difficoltà e resistenze. - incontro preliminare per la presentazione del programma: il progetto terapeutico viene presentato dagli operatori del Servizio all utente e/o ai suoi familiari alla presenza degli operatori di Saman 2

3 che descrivono anche, all utente, il contratto che contiene le regole che l utente stesso dovrà osservare all interno della comunità. - visita in comunità prima dell ingresso (per visionare la struttura) - inizio graduale con un progetto breve di 4 mesi, poi rinnovabili, e non subito una proposta di un anno Queste strategie hanno permesso di superare le resistenze. Viene quindi definito un progetto con gli operatori della comunità Saman, in cui vengono definite le tappe di un percorso a breve (4 mesi) medio (8 mesi) o lungo termine (12 mesi). Durante le tappe del percorso gli operatori dei Noa che hanno in carico il paziente monitorano il percorso comunitario attraverso periodiche riunioni di verifica con gli operatori di Saman. LE FASI DEL PROGRAMMA TERAPEUTICO Il programma è personalizzato e viene stabilito di comune accordo tra servizio inviante, responsabile della comunità Saman e utente, con il coinvolgimento dei familiari. Insieme vengono stabiliti per ogni fase obiettivi specifici realizzabili e vengono concordati gli incontri di verifica (ogni 2 mesi circa) La costante collaborazione coi servizi invianti ha permesso inoltre, lá dove necessario e possibile, di intraprendere un percorso terapeutico parallelo con la famiglia del paziente alcolista, facilitando il trattamento stesso del paziente in comunità. La presa in carico terapeutica della famiglia è stata effettuata, a seconda dei casi, o presso il servizio di alcologia inviante o presso il Centro Accoglienza Saman o presso la comunità stessa di Belgioioso. La scelta di coinvolgere i familiari nel percorso di cura dell utente è anche in linea con la Direzione Scientifica di Saman presieduta dal Professor Luigi Cancrini che valorizza un approccio sistemicofamiliare nel trattamento delle dipendenze. Prima fase: primi 4 mesi (programma breve) Obiettivi per l equipe: - osservazione del paziente - lavoro sulla motivazione al cambiamento - verifica della tenuta astinenziale Obiettivi per il paziente: Conoscere la comunità: la comunità è un contesto con delle regole e una organizzazione specifica e occorre del tempo per ambientarsi e adattarsi ai ritmi e alle attività Affidarsi agli operatori: gli operatori sono i punti di riferimento con i quali gli utenti si confrontano per i loro diversi bisogni e la fase iniziale è finalizzata alla creazione di una fiducia reciproca Iniziare ad instaurare relazioni significative: oltre che con gli operatori, anche con il gruppo si instaurano relazioni significative ed è importante iniziare ad avere consapevolezza della propria partecipazione al gruppo. Mantenere l astinenza Nuova decisione: se i passaggi precedenti vengono affrontati in maniera costruttiva il paziente decide di iniziare un percorso di cambiamento. Seconda fase: da 4 a 8 mesi (programma medio) Obiettivi: - approfondimento tematiche personali e relazionali; - consolidamento della motivazione all astinenza; - aumento consapevolezza problemi alcol correlati; - inizio verifiche con mondo esterno e lavorativo (lavori protetti); - aumento contatti con i Noa. In questa fase inizia il percorso terapeutico vero e proprio. Il lavoro su se stessi passa attraverso la conoscenza del proprio modo di relazionarsi agli altri. E importante che in questa fase ogni utente, con l aiuto degli operatori e del gruppo, inizi a riconoscere degli obiettivi di cambiamento. Il gruppo continua a offrire protezione e sostegno ma è anche il contesto nel quale iniziare a rispecchiarsi, aumentando la consapevolezza su di sé. 3

4 Terza fase: da 9 a 12 mesi (programma lungo) Obiettivi: - aumento dell autonomia - avvio specifici percorsi per individuazione di possibili attività lavorative (avviamento al lavoro) - intensificazione incontri con i Noa - preparazione al ritorno sul territorio - inserimento in gruppo esterno, anche insieme ai familiari, per mantenimento percorso astinenziale e per approfondimento tematiche personali e relazionali Il cambiamento e la sperimentazione: in questa fase, avendo individuato degli obiettivi precisi e chiari, ogni utente deve essere supportato a trovare nuovi modi di relazionarsi e nuovi modi di pensare e di agire che permettano il raggiungimento degli obiettivi e di un effettivo cambiamento. E in questo momento che può verificarsi la ricaduta. Se dovesse verificarsi il gruppo deve aiutare l alcolista ad elaborare la ricaduta trasmettendo comprensione rispetto alla difficoltà segnalata ma confrontandosi in maniera aperta sul significato della ricaduta stessa per consentire al paziente di procedere e al gruppo di non interrompere la fase terapeutica iniziata. ORGANIZZAZIONE DELLA COMUNITA Il modello comunitario di Saman Belgioioso offre un ambiente accogliente, una struttura solida ma non rigida improntata a valori quali la solidarietà, l aiuto reciproco, l ascolto, il confronto, lo scambio. L attenzione al confronto e alla responsabilizzazione delle persone (e del loro essere adulti) è accompagnato da una gestione attenta delle regole fondamentali, del loro senso e della loro funzione evolutiva (per il singolo e per il gruppo nel suo insieme). Alla logica del controllo ossessivo sul comportamento delle persone (tipico di alcuni modelli comunitari nell ambito delle tossicodipendenze) si è preferita una logica motivazionale e responsabilizzante, finalizzata a stimolare il soggetto a cogliere questa opportunità di cambiamento. Ne è risultato un ambiente percepito come rigoroso ma non rigido, esigente ma non giudicante. La comunità Saman di Belgioioso è strutturata per l accoglienza e l inserimento dei pazienti alcolisti ed è gestita da una équipe multidisciplinare e specifica, composta da: 1 responsabile della comunità 4 educatori 3 psicologhe-psicoterapeute 1 medico psichiatra Tutte le figure collaborano in un lavoro integrato apportando ciascuno le proprie competenze professionali per l obiettivo comune che è il benessere del paziente. Le ATTIVITÁ della comunità terapeutica Le attività in comunità vengono organizzate e strutturate per garantire il raggiungimento degli obiettivi educativi e terapeutici. Ogni momento quotidiano diventa infatti rilevante e significativo per il singolo paziente e per gli operatori, per svolgere il programma educativo e il percorso terapeutico. Le attività sono cadenzate e strutturate settimanalmente nel seguente modo: gruppo del mattino, quotidiano (come stai): ogni giorno, gli utenti si ritrovano in gruppo all inizio della giornata con l educatore. Ognuno viene sollecitato a riferire come si sente, verbalizzando il proprio stato d animo, e ad individuare quale può essere l obiettivo che ritiene importante perseguire in quel giorno; viene inoltre verificato l obiettivo del giorno precedente. All incontro viene dedicata circa mezz ora ogni giorno della settimana, mentre nel giorno del sabato viene dedicata un ora e mezza per fare un bilancio globale della settimana e organizzare il weekend. colloqui individuali a cadenza settimanale con la psicologa gruppi terapeutici con la psicologa 3 volte a settimana lavori educativi individuali: ogni utente ha un educatore di riferimento con il quale fa un lavoro specifico sulle proprie peculiarità individuali (pregi-difetti, risorse-fragilità) con quotidiani esercizi dove si utilizza il contesto macrofamiliare e microsociale della comunità come specchio 4

5 attività educative di gruppo (cineforum, meditazioni, lettura, teatro, espressività corporea, lettura, kung fu, uscite di gruppo) lavori di gestione della comunità con assunzione graduale di responsabilità (pulizie, dispensa, cucina, lavanderia) gruppi gestionali con l educatore finalizzati al confronto, anche con gli utenti del reinserimento, rispetto a tematiche relative alla gestione della comunità visite col medico psichiatra In particolare approfondiamo: IL GRUPPO: STRUMENTO PRINCIPALE PER IL TRATTAMENTO DELL ALCOLISMO L intervento di gruppo rappresenta una modalità di trattamento dell alcolismo che nel corso del tempo e in diversi contesti di cura, si è rivelato un metodo efficace per avviare e sostenere il cambiamento nei pazienti alcolisti. Il gruppo è infatti il contesto ideale per promuovere e sperimentare comportamenti e atteggiamenti alternativi rispetto all utilizzo dell alcol, dare valore all astinenza e a stili di vita più sani. Attraverso la partecipazione al gruppo ogni paziente sperimenta e sviluppa una nuova appartenenza, che rappresenta un sostegno importante all inizio e durante il percorso di cambiamento. Inoltre il gruppo è un importante osservatorio delle modalità relazionali disfunzionali: attraverso l interazione con gli altri ogni paziente può divenire maggiormente consapevole del proprio stile comunicativo e interpersonale e contemporaneamente può provare a modificare e a sperimentare modalità relazionali maggiormente efficaci. Il gruppo è quindi ambito di appartenenza e di apprendimento, strumento per il cambiamento, contesto protetto in cui il cambiamento può essere visto e valutato, sostegno al percorso terapeutico individuale. Le attività di cura in comunità si basano sul lavoro di gruppo come strumento principale del lavoro terapeutico. Il gruppo rappresenta il contesto privilegiato per sviluppare l intervento di comunità e renderlo efficace. Oltre ai gruppi gestiti dagli educatori, all interno del modulo alcol di Belgioioso, assumono rilievo particolare i gruppi terapeutici gestiti dalla psicologa. Gruppi terapeutici con la psicologa Il gruppo terapeutico condotto dalla psicologa si effettua 3 volte a settimana. Il gruppo terapeutico si costituisce NON come semplice somma dei suoi componenti ma come entitá superindividuale, in cui l accento è posto non solo sulla appartenenza e sulla condivisione, ma anche sulla trasformazione. Il Sè del gruppo, che tutti contribuiscono a costruire e di cui fanno parte tutti i componenti, pazienti e terapeuta, svolge la funzione fondamentale del RIFLETTERE. Il riflettere insieme assume uno stile non giudicante e non colpevolizzante, ma tende a dar valore al senso di sè di ciascuno. Riflettere letteralmente significa: 1) considerare con attenzione e riguardo, 2) volgersi indietro e riprendere il passato, 3) rispecchiare, manifestare. Tutti questi significati del verbo sono presenti nell esperienza del gruppo. Si riprende il passato riproponendo un ambiente trasformativo; le persone si rispecchiano poiché ognuno vede se stesso nello sguardo dell altro e poiché ognuno vede nell altro tratti ed atteggiamenti che possono aiutarlo a comprendere i propri. Il gruppo terapeutico ha le seguenti finalità: Favorire un adattamento al contesto comunitario ed un incremento della motivazione al cambiamento Offrire uno spazio per l elaborazione del percorso comunitario Offrire uno spazio di elaborazione di sè e della propria storia di vita Incrementare la consapevolezza di sè e delle proprie modalità di funzionamento Aumentare la fiducia nella possibilità di raggiungere gli obiettivi individuati e nelle proprie possibilità trasformative ed evolutive. Le suddette finalità dei gruppi terapeutici vengono affrontate attraverso diverse tipologie di gruppo che usano diverse tecniche di conduzione e che sono così raggruppabili: 5

6 1. Gruppi di CONOSCENZA: in fase iniziale di costituzione del gruppo la conoscenza reciproca risulta fondamentale allo scopo di creare un senso di appartenenza e favorire la fiducia reciproca tra i membri del gruppo. Raccontarsi diventa l occasione per farsi conoscere e quindi per conoscersi. 2. Gruppi MOTIVAZIONALI: questi gruppi hanno lo scopo di sostenere il piano motivazionale degli alcolisti presenti in comunità rispetto al percorso di cambiamento, sviluppando la capacità di riconoscere gli aspetti negativi e positivi dei cambiamenti e sviluppando la fiducia nelle possibilità di cambiamento ulteriore. 3. Gruppo PROBLEM SOLVING: un gruppo di apprendimento condotto con la tecnica specifica del problem solving e delle sue fasi; questa attività intende offrire agli alcolisti la possibilità di identificare e riconoscere il proprio modo di affrontare i problemi e di apprendere delle modalità alternative e costruttive per riconoscere, affrontare, gestire i problemi, in specifico il problema alcol; 4. Gruppi TEMATICI: gruppi che consentono di affrontare temi specifici che sono di interesse comune del gruppo o che rispondono a loro specifici bisogni del momento; i temi affrontati possono essere inerenti a: - emozioni e sentimenti - alcol, stili di consumo e modalità relazionali con la sostanza - famiglia e dinamiche familiari - affettività, sessualità e corporeità CONCLUSIONI Un ultima considerazione riguarda l evoluzione degli stessi criteri valutativi adottati per verificare l efficacia del programma terapeutico. In una prospettiva iniziale, il completamento del programma da parte dell'utente era considerato il discrimine prioritario tra gli esiti positivi e quelli negativi, tra il successo di un percorso e il fallimento dello stesso. Poi però è emerso come sia limitante, per la valutazione dell'efficacia complessiva del programma, considerare ogni interruzione come un fallimento tout court e ogni conclusione come un successo. Nel corso degli anni è infatti emerso che a volte alcuni programmi interrotti siano da valutarsi più positivamente di quei programmi che, pur continuando, evidenziano miglioramenti molto lenti delle condizioni e delle prospettive dell'utente. CONTATTI: Saman - sede centrale - (presidente: Achille Saletti) Via Bolzano, Milano tel fax Saman Belgioioso Via Cantone, Belgioioso (PV) tel/fax 0382/ cell samanbelgioioso@saman.it Dott.ssa Silvia Attubato cell silvia.attubato@equilibramente.it Dott.ssa Federica Ugolini cell federicaugolini@alice.it 6

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi

Dettagli

www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione

www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione 22 www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze L area dipendenze raggruppa attività e servizi rivolti alle persone con problemi di dipendenza da sostanze legali e illegali, di dipendenza senza sostanza,

Dettagli

Associazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di

Dettagli

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione IL COUNSELING

Dettagli

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona

Dettagli

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione

Dettagli

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

Linee Guida. La concretezza dell oggetto di lavoro

Linee Guida. La concretezza dell oggetto di lavoro Linee Guida A partire dalle esperienze sviluppate dai singoli partner in relazione al coinvolgimento attivo dei giovani all interno delle specifiche realtà locali, il team di lavoro ha elaborato le seguenti

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

AFFRONTARE INSIEME L AUTISMO Percorso di parent training

AFFRONTARE INSIEME L AUTISMO Percorso di parent training AFFRONTARE INSIEME L AUTISMO Percorso di parent training Premessa Le famiglie con un figlio disabile si differenziano dalle altre famiglie a partire dalla nascita del figlio: problemi di accettazione,

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: SEGNI MINIMI SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA DISABILI E ANZIANI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Sostenere le famiglie nel percorso di

Dettagli

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE La Promessa O.N.L.U.S. Via Catone 21 00192 Roma Tel / Fax 06.397.391.06 (46) Fasi Trattamentali PERCORSO TERAPEUTICORIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE Attualmente il Centro

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

I tirocini terapeutico - riabilitativi nelle comunità del dipartimento. progetti di inclusione socio-lavorativa

I tirocini terapeutico - riabilitativi nelle comunità del dipartimento. progetti di inclusione socio-lavorativa I tirocini terapeutico - riabilitativi nelle comunità del dipartimento progetti di inclusione socio-lavorativa SerT del Dipartimento hanno costruito negli anni una gnificativa esperienza nel settore dell

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini Anno Scolastico 2015-2016 PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA Motivazione: Necessità di accogliere i bambini in modo personalizzato e di farsi carico delle

Dettagli

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto

Dettagli

L'esperienza scolastica è fondamentale per la crescita di ogni bambino.

L'esperienza scolastica è fondamentale per la crescita di ogni bambino. L'esperienza scolastica è fondamentale per la crescita di ogni bambino. La scuola rappresenta un luogo ricco di potenzialità (nuove esperienze, competenze, autonomia, relazioni ecc.). Per i bambini adottati

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

un servizio residenziale rivolto a minori Sino ad un massimo di nove minori interventi educativi I progetti individualizzati fondati

un servizio residenziale rivolto a minori Sino ad un massimo di nove minori interventi educativi I progetti individualizzati fondati un servizio residenziale rivolto a minori che rivelano il bisogno di un progetto individualizzato, a carattere residenziale, per tutelare il loro sviluppo psicologico e sociale. Anche attraverso brevi

Dettagli

FARMACIA. Coinvolgere e fare Gruppo: Tecnica di business

FARMACIA. Coinvolgere e fare Gruppo: Tecnica di business FARMACIA Coinvolgere e fare Gruppo: Tecnica di business INDICE Obiettivi pag. 3 Rapporto con il Cliente pag. 4 Risultati attesi pag. 5 Argomento dell intervento formativo pag. 6 Linee guida dell intervento

Dettagli

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE Centro Riabilitativo Psicopedagogico Il Timone Vico San Luca 4/3 scala sn. 16123 GENOVA tel. 0102467774 P.Iva 03399250103 email: iltimone@libero.it Il Centro

Dettagli

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI La qualità organizzativa passa attraverso la qualità delle persone 1. Le ragioni del corso Nella situazione attuale, assume una rilevanza sempre maggiore la capacità

Dettagli

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT Pag.1 Pag.2 Sommario COS È IL SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE SAAT... 3 DESTINATARI DEL SERVIZIO... 3 I SERVIZI OFFERTI...

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per

Dettagli

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla

Dettagli

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri F. Brunelleschi Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE PROGETTO SIRIO Il CORSO SERALE A partire

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it Chi siamo Alba chiara è una comunità educativa per minori adolescenti, nata nel settembre 2001

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia Progetto accoglienza Le docenti di scuola dell infanzia del IV istituto comp. G. Verga di Siracusa hanno stilato il progetto accoglienza per i bambini iscritti all anno scolastico 2011/2012 Motivazioni

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO

I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO SERVIZI RESIDENZIALI I SERVIZI DI PRONTA ACCOGLIENZA: IL CENTRO PER L INFANZIA IL CENTRO DI PRONTA ACCOGLIENZA Il Centro per l Infanzia accoglie bambini

Dettagli

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI

LA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai

Dettagli

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione

Dettagli

Sottogruppo progetto pedagogico

Sottogruppo progetto pedagogico COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi

Dettagli

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006 anno scolastico 2005/2006 Progetto recupero. Considerando non sufficienti le ore che il Provveditorato ha destinato ai bambini diversamente abili inseriti nella nostra scuola, le insegnanti di sezione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente

Dettagli

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Chi siamo Casa di Enrica è una casa alloggio per adulti con disagio psichico. Si configura come

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

-Dipartimento Scuole-

-Dipartimento Scuole- CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e

Dettagli

AREA AUTISMO Carta dei servizi

AREA AUTISMO Carta dei servizi AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

LE FINALITA DEL PROGETTO

LE FINALITA DEL PROGETTO AMBITO N 5 LE FINALITA DEL PROGETTO La finalità del progetto è quella di organizzare e realizzare interventi mirati in modo da prevenire stili e comportamento a rischio ed innalzare le capacità di comprensione

Dettagli

Scuola dell Infanzia San Francesco

Scuola dell Infanzia San Francesco Scuola dell Infanzia San Francesco 1 PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA L obiettivo del progetto è di rendere piacevole l ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della

Dettagli

LE FATTORIE AUMENTANO

LE FATTORIE AUMENTANO LE FATTORIE AUMENTANO Nata dalla collaborazione tra 5 fattorie didattiche, l iniziativa mira a contribuire ad elevare la qualità della didattica in fattoria e a far riconoscere le stesse come agenzie educative,

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni

Dettagli

Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti:

Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti: Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti: L attuale esperienza Cosa hanno detto dei corsi precedenti ECM crediti

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

PROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO

PROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO LO SPAZIO MAGICO DELLA RELAZIONE TM Metodo di intervento sulle dinamiche relazionali e sulla prevenzione del disagio nella Scuola dell Infanzia e nella Scuola Primaria PRIMO LIVELLO PROGETTO DI FORMAZIONE

Dettagli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale. argento

Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale. argento Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale argento I nostri valori sono la qualità di vita e il benessere della persona fragile» Promuovere il benessere della chi siamo i nostri

Dettagli

RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO

RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO Valorizzare competenze, potenziale e motivazione per il successo personale e aziendale RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO www.ecfconsulenza.it Percorso Formativo:

Dettagli

Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Anno scolastico 2010/2011 Osservazioni della Commissione L accoglienza è un percorso che ha come finalità: La formazione di un gruppo di lavoro (clima idoneo all apprendimento)

Dettagli

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE PROGETTO P.I.P.P.I. P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE Cos è P.I.P.P.I.? P.I.P.P.I. è un programma di intervento multidimensionale che persegue la finalità di innovare

Dettagli

ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Presentazione Il gruppo di formazione di Associazione Mosaico nasce per fornire la formazione agli obiettori di coscienza

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli