Struttura dell età. Contesto Demografia Evoluzione demografica

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1 Contesto Demografia 41 4 Evoluzione demografica Pronostici secondo lo scenario medio dell UST, su 1000 abitanti L incremento naturale risulta dalla differenza tra nascite e decessi. Il saldo migratorio esprime lo scarto tra immigrazioni ed emigrazioni. Il cambiamento di statuto Internationaler si riferisce Wanderungssaldo alle persone und che Statuswechsel originariamente sono venute in Svizzera con un Geburtenüberschuss permesso di dimora je 1000 di Einwohner durata inferiore a un anno e successivamente hanno ottenuto un permesso di dimora superiore a un anno saldo migratorio internazionale e cambiamento di statuto incremento naturale Struttura dell età L aumento della speranza di vita, il calo del tasso di natalità e i nuovi flussi migratori si ripercuotono anche sulla struttura dell età. Fino a 50 anni fa, la ripartizione della popolazione in fasce di età aveva una forma a piramide, con una base composta da un numero piuttosto elevato di giovani e una punta rappresentata dagli anziani. Oggi, in Svizzera la struttura dell età ha assunto una forma a cipolla ( grafico 5 ). 5 Ripartizione per età 1980, 2007 e 2050 Pronostici secondo lo scenario medio dell UST età 1980 / 2007 età 2007 / uomini donne uomini donne ,9375

2 Scuola obbligatoria Aspetti generali 61 Trasformazioni della professione di insegnante I cambiamenti sociali ( capitolo Contesto, pagina 39 ) e i nuovi sviluppi della politica formativa e delle strutture scolastiche (come descritto in questo capitolo) provocano profonde trasformazioni nella professione di insegnante. Accanto al cosiddetto core business, cioè l insegnamento, l educazione e il costante aggiornamento, un docente si trova di fronte ad altri compiti legati allo sviluppo dell insegnamento e della scuola, alla collaborazione con i colleghi e altri specialisti. È confrontato anche a nuove sfide nel campo della socializzazione, dell integrazione e dell insegnamento individualizzato (CDPE 2008c). Un fattore importante, oltre alla determinazione del contenuto delle funzioni, è anche la misurazione del tempo di lavoro. Alcune indagini che hanno quantificato la mole di lavoro degli insegnanti anche nel paragone internazionale, hanno individuato un notevole onere di tempo (Landert 2006; Trachsel, Ulich, Nido et al. 2008; OCSE 2008a). Guardando al futuro della professione di insegnante, assumono sempre più importanza le questioni relative al mandato professionale, le condizioni di lavoro, le possibilità di riqualifica e carriera (Herzog 2007) ( capitolo Alte scuole pedagogiche, pagina 219 ). Partecipazione dei genitori Un altro cambiamento emerso nel corso dell evoluzione della scuola riguarda il ruolo dei genitori (CSRE 2001). Si delinea un loro crescente coinvolgimento che va al di là del mero scambio di informazioni con il docente del proprio figlio, ma abbraccia questioni che riguardano l intera classe, l istituto scolastico o la comunità scolastica. La partecipazione dei genitori viene sempre più istituzionalizzata. Per legge è vincolante solo nei cantoni Ticino e Zurigo, ma anche altri cantoni hanno previsto questa possibilità, delegandone però l organizzazione ai comuni. In altri casi la partecipazione dei genitori è disciplinata a livello scolastico e integrata nella valutazione delle scuole. La partecipazione dei genitori può essere realizzata tramite dei rappresentanti dei genitori che siedono negli organi della scuola oppure attraverso appositi organi dei genitori (consigli dei genitori, assemblee dei genitori) che collaborano strettamente con la scuola (Mulle 2009). Scuole private La quota degli allievi che durante la scolarità obbligatoria frequentano una scuola privata (non sovvenzionata) è bassa nella maggior parte dei cantoni. Nel livello elementare ammonta al 2,8%, in quello secondario I al 4,8%. Nei dieci anni tra il 1997/1998 e il 2007/2008, questa percentuale è salita in media dello 0,8% nel livello elementare e dello 0,7% nel livello secondario I. Tra i cantoni si osservano però alcune differenze. Due cantoni, Basilea Città e Ginevra, spiccano con quote particolarmente elevate: rispettivamente 7,9% e 15% nelle scuole elementari. Anche il Canton Ticino con una percentuale del 5,4% e il Cantone Vaud con il 4,1% si situano al di sopra della media svizzera. Nei Cantoni Ginevra, Ticino e Vaud si è assistito anche a un netto incremento. L educazione in Svizzera rapporto 2010

3 Liceo Equità 133 parità di prestazione l origine sociale favorisce o ostacola significativamente la frequenza di un liceo ( grafico 90 ). Per esempio, il 28% degli studenti con una prestazione molto alta in matematica (secondo il test PISA), ma provenienti da un ambiente socio-economico svantaggiato, frequenta un liceo al 9 o anno, mentre gli allievi provenienti da famiglie privilegiate sono più del 6. Anche nelle discipline «Lettura» e «Scienze naturali» si riscontrano differenze simili e statisticamente significative anche considerando altre variabili o fattori. Ciò non significa assolutamente che si verifichino sempre delle discriminazioni nei confronti dei ragazzi provenienti da strati socio-economici svantaggiati. Queste differenze possono dipendere anche dalle inclinazioni e dalle disposizioni personali o dalle aspettative dei genitori. Tuttavia, considerando le procedure di ammissione ai licei, sorprende il fatto che meno della metà degli studenti con i risultati nei test di valutazione superiori alla media, ma provenienti da un ambito sociale svantaggiato, frequenta un liceo. Quota di maturità cantonale e livello di prestazione Le indagini EVAMAR II mostrano che nei cantoni con un alta percentuale di maturità la prestazione media dei giovani nei campi indagati è significativamente più bassa rispetto ai cantoni con una quota di maturità inferiore (Eberle, Gehrer, Jaggi et al. 2008). In altre parole, nei cantoni con una percentuale di maturità superiore risulta apparentemente più facile, con prestazioni discrete, conseguire un attestato di maturità. Al contrario, a parità di prestazione le probabilità di conseguire la maturità non sono uguali in tutti i cantoni. Le differenti percentuali di maturità dei cantoni non dipendono dalle differenze di prestazione della popolazione scolastica. A causa della mancanza di dati longitudinali sull iter formativo, non ci è dato tuttavia di sapere se nei cantoni con un alta percentuale di maturità, un attestato conseguito più «facilmente» si riflette più tardi in un profitto meno brillante negli studi universitari. 90 Origine socio-economica degli studenti con prestazioni molto alte che frequentano il 9 o anno in un liceo /CDPE 2007, calcoli: CSRE Ai fini della comparazione sono stati utilizzati solo i dati dei seguenti cantoni: BE-d, SG, SH, TG, VS-d, ZH. Classe sociale inferiore media superiore Lettura Matematica Scienze naturali Esempio di lettura: Circa il 75% degli studenti con una prestazione molto alta in scienze naturali, e che provengono da una famiglia socio-economicamente privilegiata, frequenta il 9 anno in un liceo. Gli allievi con lo stesso livello di prestazione, ma di estrazione socio-economica svantaggiata sono invece solo il 38%. La probabilità di frequentare un liceo è quindi subordinata per quasi il 5 all origine socio-economica. Sc M Le Ripartizione per sesso nei licei Considerando la questione della parità dei sessi nei licei, risulta evidente che la percentuale di donne che conseguono la maturità continua ad aumentare e che la ripartizione disuguale dei sessi persiste a discapito degli uomini. La percentuale femminile ammonta attualmente al 22,8% ed è chiaramente superiore a quella degli uomini che è pari al 15,8% ( Contesto, pagina 120 ). Questa differenza fra maschi e femmine risulta più evidente se si considera la distribuzione nelle singole opzioni specifiche. Le nuove opzioni «Filosofia, pedagogia, psicologia», «Arti figurative» e «Musica» vengono scelte perlopiù dalle ragazze. Nel contempo i risultati di EVAMAR II mostrano che le prestazioni in queste opzioni sono inferiori a quelle delle opzioni scelte prevalentemente dai maschi. Non si può comunque dire in che misura il livello di prestazione inferiore nelle opzioni specifiche a prevalenza femminile sia da attribuire alla ripartizione dei sessi o agli stessi profili. È anche impossibile accertare se prestazioni peggiori nei singoli profili delle opzioni specifiche va a scapito della carriera universitaria o delle possibilità di scelta della facoltà. È tuttavia chiaro che anche a livello liceale si riscontra una notevole disparità tra i sessi che si ripercuote con molte probabilità anche sulla scelta degli studi universitari.

4 Formazione professionale di base Equità Percentuale di transizioni immediate alla scuola universitaria professionale dopo la maturità professionale, per genere transizioni in percentuale della coorte di maturati 4 Frauen 3 Männer uomini donne Equità Differenziazione fra maschi e femmine Negli ultimi decenni in materia di formazione professionale non si è fatto molto per quanto riguarda l equità e l equa distribuzione dei generi nei tirocini. Anche se col tempo il numero e la conformazione delle professioni hanno subito profonde trasformazioni, ne sono scomparse alcune e ne sono sorte delle nuove, le tirocinanti donne occupano tuttora solo un piccolo spazio all interno degli apprendistati ( grafico 105 ). Ciò è legato al fatto che molte professioni offrono pochissimi posti di apprendistato e quindi anche gli apprendisti sono pochi. Se si confronta invece il numero di apprendistati con il numero di contratti di lavoro ( grafico 106 ) emerge una progressione lenta verso una distribuzione omogenea dei generi in seno alle professioni. Il progresso più grande che si può riconoscere è forse il fatto che nel corso dei 25 anni presi in esame il numero di professioni in cui non vi sono tirocinanti donne si è quasi dimezzato. Nel contempo però, quelle poche professioni destinate per lo più alle donne, non sono veramente divenute «maschili». Pertanto, malgrado gli sforzi, la differenziazione fra maschi è femmine rimane un problema irrisolto. Non è tuttavia possibile stabilire fino a che punto ciò costituisca un problema a livello di equità a meno che la distribuzione disomogenea sia stata la conseguenza di un procedimento che pone dei limiti nella scelta della professione (cioè, per esempio, nel caso in cui le donne esercitassero professioni femminili anche se in realtà vorrebbero seguire un tirocinio in una professione maschile o mista). Quest ultima ipotesi può essere esclusa nella maggior parte dei casi se si pensa all elevato numero di tirocinanti (circa il 75%, Efficienza / Costi, Seite 148 ) che affermano di aver

5 Istituti universitari Efficacia 191 nire il concetto di qualità, i criteri impiegati per misurare la qualità e la loro ponderazione, il processo di misurazione e la rappresentazione dei risultati. In funzione della metodologia utilizzata si possono infatti ottenere ranking molto diversi. È una bella differenza utilizzare come indicatore della qualità di un università il numero degli alumni con un premio Nobel come avviene nello «Shanghai Ranking» oppure il rapporto studenti/docenti, come avviene nel ranking di THES. Una ponderazione del 4 per l output della ricerca («Shanghai Ranking») conduce necessariamente ad altri risultati di una ponderazione del 2 (THES). 10 Le università ad orientamento scientifico sono di solito meglio classificate, visto che p.e. lo «Shanghai-Ranking» impiega quasi esclusivamente indicatori di ricerca relativi alle scienze naturali. Anche se queste graduatorie misurano soprattutto la qualità della ricerca di un istituto, la letteratura sulla ricerca sembra indicare una correlazione fra buona ricerca e buon insegnamento. L impostazione di tutti questi ranking non è certo adatta a valutare in modo definitivo la qualità relativa di un istituto in base al suo posto in classifica. Ciononostante, i ranking consentono di ottenere importanti informazioni sull efficacia relativa dei sistemi universitari dei diversi paesi. La maggior parte degli istituti in vetta ai due principali ranking (v. colonna a destra) si trovano negli USA. 11 Se invece, come indicato da Aghion (2007), si prendesse la percentuale di tutti gli studenti di un paese che frequentano una top university, la Svizzera si troverebbe ai vertici della classifica. Oltre il 5 degli studenti svizzeri studia in una delle 200 top university («Shanghai Ranking»), mentre in America sono solo il 2 ( grafico 143 ). 12 Ricordiamo che tale quota aumenterebbe se per il calcolo si tenesse solo conto delle università complete (ossia con tutte le facoltà classiche). 13 Il sistema universitario svizzero può pertanto essere considerato efficiente, poiché la maggioranza degli studenti a differenza della maggior parte dei paesi può studiare in un ateneo con una performance di ricerca riconosciuta a livello mondiale. Ranking: criteri e ponderazione «Shanghai Ranking» (università di Jiao Tong) numero di alumni con premio Nobel (1) numero di ricercatori con premio Nobel (2) numero di ricercatori molto citati (2) numero di articoli pubblicati in «Nature» e «Science» (2) numero di articoli nell indice SCI e SSCI («Science Citation Index» e «Social Sciences Citation Index») 2007 (2) punteggio complessivo degli indicatori diviso per il numero del personale accademico (1) «The Times Higher Education Supplement Ranking» (THES) peer review: valutazione da parte dei massimi ricercatori (4) valutazione da parte dei datori di lavoro (1) tasso di citazioni pro capite (2) rapporto docenti/studenti (2) presenza di studenti e docenti stranieri (5% ciascuno) 143 Percentuale di studenti in una top university, 2007 Dati: uffici di statistica nazionali, calcoli CSRE percentuale di studenti CH A NL UK CAN AUS DE I USA F J 10 Dibattito più approfondito ed elenco della letteratura su 11 Nel ranking Shanghai-200, la metà degli istituti sono delle università americane. 12 Nel «Times Higher Education Supplement Ranking» la Svizzera è preceduta solo dall Australia e dal Regno Unito. Una spiegazione possibile è che in questo ranking la reputazione misurata privilegia gli istituti anglosassoni. 13 Le università di tipo specialistico come San Gallo, Lugano o Lucerna non hanno nessuna chance di piazzarsi fra le prime della graduatoria dei due ranking.

6 192 Efficienza Istituti universitari Efficienza Indicatore del costo: costo annuo dell insegnamento nella formazione di base e quota dei costi per la ricerca destinata alla formazione di base per ogni studente che segue la formazione di base. Rapporto studenti/docenti: numero di studenti che seguono la formazione di base diviso per il personale docente della formazione di base, in equivalenti a tempo pieno. Prima di poter valutare l efficienza dell allocazione delle risorse nella formazione accademica, è necessario definire come misurare l output (e quindi anche l efficienza). Negli ultimi anni, la ricerca economica ha sviluppato apposite metodologie per misurare l efficienza in base al raffronto input-output. 14 L output è costituito generalmente (per motivi di disponibilità di dati) dai diplomi o dai diplomi con un determinato voto. Questi calcoli sono però soprattutto destinati a paragonare le università e non a valutare l efficienza generale del sistema. Le riflessioni del presente rapporto si limitano essenzialmente all aspetto del costo del sistema universitario. Potrebbero fungere da analisi dell efficienza solo se si partisse dall ipotesi che l efficienza è uguale per tutti gli istituti. Ma non è così, e in assenza di altre misure affidabili, l osservazione dell input è il solo modo anche se parziale di quantificare l efficienza delle università. Secondo il grafico 143, la Svizzera è uno dei paesi con la maggior parte di studenti in una top university (e questo potrebbe essere un indicatore di efficienza). Anche se la Svizzera presenta la maggiore spesa per studente in rapporto al prodotto interno lordo ( grafico 144 ), si può affermare che altri paesi con una spesa equivalente (Canada, USA) offrono posti di studio in top university a un numero nettamente inferiore di studenti ( grafico 145 ). 144 Spesa per studente nel settore terziario A rispetto al PIL pro capite, 2005 Dati: OCSE Canada Svizzera Stati Uniti Regno Unito Germania Paesi Bassi Austria Finlandia Francia Italia spesa rispetto al PIL 14 V. per esempio Kempkes e Pohl (2006), Kraus (2006), Agasisti e Salerno (2007) o Johnes (2006). skbf csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa

7 Istituti universitari Efficienza Studenti in top university e spesa annua per studente, 2005/07 Dati: OCSE, valutazione: CSRE percentuale di studenti in una delle 200 top university (Shanghai), CH 4 A 2 I NL D UK AUS USA CAN F J spesa per studente per il settore terziario A rispetto al PIL pro capite, 2005 Costi di diversa entità secondo le università e i gruppi di facoltà I costi annui dell insegnamento per studente variano dai 9690 ai franchi (per diritto e agraria/scienze forestali 15 ), con notevoli disparità fra i vari istituti. Il grafico 146 illustra, a titolo di esempio, le differenze di costo fra una facoltà molto costosa come le scienze naturali e una meno cara come quella di diritto. Le disparità nei costi annui sono attribuibili a differenze nei costi materiali, infrastrutturali e del personale. Questi ultimi dipendono dal livello salariale del personale universitario, ma chiaramente anche dal rapporto studenti/ docenti. Il grafico 147 mostra che le facoltà possono essere divise in due gruppi: quelle con costi annui elevati e un basso rapporto studenti/docenti e quelle con costi annui bassi e un elevato rapporto studenti/docenti. Se il rapporto studenti/docenti non fosse correlato all efficienza (almeno fino a un certo punto), ciò significherebbe che le facoltà come farmacia o scienze esatte lavorano in modo molto inefficiente, mentre le facoltà come le scienze sociali o diritto sarebbero altamente efficienti. Poiché le condizioni di studio e il fabbisogno di docenti o di infrastrutture non sono identiche in tutte le facoltà, non si possono trarre delle conclusioni così dirette. Viste però le grandi disparità esistenti, è opportuno chiedersi se in ogni facoltà vi sia un rapporto studenti/docenti ottimale, oppure girando la domanda: si potrebbero ottenere gli stessi risultati anche con un rapporto studenti/docenti più alto? 15 I costi per l insegnamento in medicina non rientrano per il momento nei calcoli dell UST a causa di difficoltà di misurazione (ospedali universitari). È in corso uno studio pilota a riguardo. 146 Differenze di costi fra università, 2007 Costi annui per l insegnamento per ogni studente, normalizzato sulla media del settore (10) scienze naturali Università di Basilea Università di Berna Università di Friburgo Università di Ginevra Università di Losanna Università di Lucerna Università di Neuchâtel Università di San Gallo Università di Zurigo Politecnico di Losanna Politecnico di Zurigo diritto

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