STORIE BREVI. Ri-giochiamo il terrazzo Processi per fare propria la cosa pubblica

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1 STORIE BREVI Ri-giochiamo il terrazzo Processi per fare propria la cosa pubblica Scuola dell Infanzia Municipale di Via Assisi 45 in collaborazione con la Redazione del Centro Multimediale di Documentazione Pedagogica della Città di Torino Introduzione Viene da lontano e va lontano questa storia. Ricalca il terrazzo di oggi l antica struttura dell asilo nido della Superga, storica fabbrica torinese strettamente legata al territorio e alla città. Esperienza di imprenditoria illuminata ha segnato e lasciato tracce forti, anche architettoniche, per poter andare oltre il suo tempo: la luce, gli ampi spazi, i giardini curati e coltivati, i differenti livelli d azione... E dal passato giungono, in un curioso gioco di scoperte rispecchianti, i giochi poveri della nostra tradizione: i giochi a parete e i giochi a pavimento. Quale migliore occasione allora di ritrovare nel tempo andato lo spunto per il tempo a venire? Ri-giochiamo allora il terrazzo. Dal gioco povero al gioco eco-sostenibile, dall abilità degli artigiani all ingegno dei genitori, dalla maraviglia degli sguardi al protagonismo dei bambini, artefici dei loro stessi giochi, dalle tinte monocromatiche al multicolore degli occhi e degli sguardi, differenti, plurimi, oggi transculturali. La contaminazione ha tessuto questa storia, intrecciando e affiatando insegnanti e assistenti educative insieme, genitori e ludotecari, responsabili ed ex-allievi, scuola d infanzia e quartiere, luoghi pubblici e luoghi privati, pratiche di cura e di accoglienza. Un gruppo quello della Scuola dell Infanzia di Via Assisi che procede coeso nel socializzare oggi la scuola, spazio pubblico, con il consapevole intento di far sentire propria la cosa pubblica. Ecco il racconto caleidoscopico di questo cammino.

2 Fase 1 Nasce l idea: ri-giochiamo il terrazzo ri-definiamo lo spazio Noi facciamo spesso questa domanda ai bambini: ma cosa fate la domenica? - Eh, qualche volta andiamo al supermercato! ci viene risposto. Questo è un pezzo di vita vissuto nel nostro quartiere. Per questo adottare la scuola, valorizzare alcuni spazi, costruire giocattoli e oggetti senza tempo, coinvolgere gli adulti, progettare e creare con i bambini è diventato il nostro impegno. Il progetto terrazzo prende così vita. L idea è: ri-giochiamo il terrazzo, dove ri-giochiamo significa riscoprire la voglia di giocare e ri-definiamo lo spazio che per noi significa allestire gli ambienti con giochi e giocattoli attinti/recuperati dalla nostra tradizione. I bambini sono stati i protagonisticostruttori del nostro progetto. In questo percorso ci siamo avvalsi della collaborazione della ludoteca San Giocondo 1 e dell aiuto delle famiglie attraverso il recupero dei loro ricordi prima e successivamente, nella ricerca dei materiali e nella realizzazione dei giocattoli. Fase 2 Co-progettiamo con i bimbi Bimbi di 4 anni Insegnante Angela: bambini oggi vengono a trovarci Raffaele, Anna e Paola della ludoteca San Giocondo. Hiba: ah! la ludoteca dove si gioca, si possono fare tante cose, lavorare e costruire i giocattoli Giulia: è un luogo per bambini Insegnante Angela: oggi però i nostri amici della ludoteca vengono per aiutarci a costruire dei giocattoli Daniele: che bello! Hiba: possiamo costruire un giocattolo che poi dipingiamo, non lo lasciamo bianco, e che si muove anche Iman: possiamo costruire le palline Daniele: Konfu Panda che c è anche la scimmietta Hiba: possiamo costruire dei giochi per tutti i bambini, non solo per noi Insegnante Angela: dove li mettiamo? Hiba: qui (siamo in salone) o fuori (e indica il terrazzo) Insegnante Angela: perché fuori? Hiba: perché fuori corriamo sempre e a volte ci facciamo male e poi tutti i bambini della scuola possono usarli Giulia: invece di correre sempre, giochiamo alcune volte corriamo e altre volte giochiamo con i giocattoli Hiba: possiamo lasciarli sempre fuori, così il terrazzo diventa più bello, però non possiamo farli rovinare Tennis: il terrazzo diventa bello come il giardino Giulia: quando piove però li mettiamo sotto il porticato Insegnante Angela: con che cosa possiamo costruirli? Hiba: boh, il cartone per esempio e poi chiediamo a loro quando vengono 1 I.T.E.R. - Ludoteca San Giocondo la prima ludoteca aperta dal Comune di Torino negli anni '80

3 Fase 3 Costruiamo Grazie all aiuto dell adulto competente e lavorando a scuola e in ludoteca con gruppi omogenei di bambini, abbiamo realizzato: - le trottole In mattinata arrivano dalla Ludoteca Raffaele, Paola e Anna e ci portano tante trottole. Ci mostrano come giocare. I bambini restano affascinati dal movimento e provano anche loro a farle ruotare. Giulia 4 anni In sezione alcuni bambini le disegnano. Insegnante Angela: Sapete che possiamo costruirle anche noi? Tutti i bambini ne sono entusiasti. Raffaele spiega che ci preparerà i pezzi di legno di forma rotonda in ludoteca dove c è l attrezzo per tagliarli. Successivamente a scuola con l aiuto dei nostri amici e di alcune mamme abbiamo realizzato le nostre trottole. - i cavallini I bambini arrivano con l idea di poter realizzare dei cavallini a dondolo o con le molle. Ma viene proposto loro un modello diverso: la sagoma della testa di un cavallino alla quale verrà fissata un asta per poter giocare come se lo cavalcassero. Idea che loro accettano con entusiasmo. Eccoci all opera: ogni bambino leviga con la carta vetro la testa del suo cavallino, lo colora con tecniche diverse e, grazie all aiuto dell adulto che assembla le varie parti, è pronto per essere cavalcato.

4 - le scimmiette Sono state realizzate in legno e in plexiglas. Materiali recuperati da un nonno e donati da artigiani del quartiere. Qui Giulia aiuta il papà a fare dei buchini per far passare il filo che tiene unite le varie parti della scimmietta. Giulia: ora vi spiego come si fa questo gioco. La scimmietta deve essere appesa ad un chiodo o ad un asse di legno un bambino con le mani tira il filo e la scimmietta va su, poi molla il filo e la scimmietta va giù. È divertente! Abbiamo anche realizzato i barattoli, la strega tocca colore, il domino giapponese, la mascotte mangia palline

5 e gli addobbi per la festa come: le bandierine le girandole e i mobiles a soffitto. I mobiles sono CD di recupero, decorati con carte veline colorate o colori acrilici e collegati alla struttura con appendiabiti in metallo, modellati da adulti. Le sagome delle macchie sono state realizzate da un papà e colorate dai bambini. Ora i nostri pezzi unici sono pronti per essere provati in un ambiente rinnovato, pulito, rinfrescato. Fase 4 La festa d inaugurazione Siamo pronti per la festa. A fine maggio abbiamo rivolto un invito a grandi e piccini a festeggiare con noi sulla terrazza della scuola l allestimento di uno spazio per i giochi e giocattoli delle tradizioni popolari. Oggetti quasi senza tempo, caratterizzati da unicità, essenzialità, magia, curiosità, dinamicità. La merenda offerta da un esercizio commerciale del territorio che si è dimostrato sempre molto sensibile alle nostre iniziative è stata gradita ed apprezzata da tutti. Ma il nostro progetto continua: altri giochi da pavimento e delle tradizioni popolari ci aspettano e poi non dimentichiamoci che i giocattoli vanno ben conservati e così anche la manutenzione diventa un momento di cura dei nostri giochi. Per noi uscire allo scoperto e trovarsi insieme a giocare ha assunto il significato di dare uno spazio di visibilità alle molteplici relazioni tra i percorsi formativi ed educativi proposti ai bambini e alle loro famiglie in questo anno scolastico. Ogni gioco racconta un anno di storia educativa co-progettata con i bambini, e realizzata con gli adulti. Si è voluto inoltre investire sul senso di appartenenza ad una realtà scolastica perché un domani tutti arrivino a sentire come propria anche la cosa pubblica.

6 Per ricevere ulteriori informazioni sul progetto descritto rivolgersi a: - Caterina Poggioli Responsabile Pedagogica Scuola d Infanzia Municipale di Via Assisi, Sede: Via Assisi 45, Torino, tel. 011/ , smmassisi@comune.torino.it - Ravecca Manuela, Responsabile Redazione Pedagogica del Centro Multimediale di Documentazione Pedagogica. Sede: Corso Francia 285, Torino, tel. 011/ manuela.ravecca@comune.torino.it - Sito: