SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI RUBIERA 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: REGIONE EMILIA ROMAGNA 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: INSIEME PER LA COMUNITA 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): ASSISTENZA 12 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale L area di riferimento a cui si rivolge il progetto è inserita nel Servizio Sociale dell Ente-area adulti. L organigramma del servizio prevede un responsabile, due assistenti sociali, due figure amministrative e un Servizio di Assistenza Domiciliare accreditato ad una cooperativa sociale. Il Servizio Sociale Comunale, riferito all area adulta, eroga i seguenti servizi: Servizio di Assistenza domiciliare;

2 Pasti a domicilio; Trasporti; Collabora con i Nuclei Territoriali per gli inserimenti lavorativi degli invalidi; Segretariato Sociale; Collabora con il servizio di psichiatria per le difficoltà economiche dei soggetti; Contributi economici ad integrazione del reddito. L Amministrazione Comunale in linea con quanto previsto dalla L.328/00 realizza politiche e interventi in favore di persone e famiglie che vivono varie forme di disagio. Gli interventi che si realizzano sono articolati e finalizzati a prevenire, curare e reinserire socialmente, nonché a sviluppare autonomia e crescita personale attraverso attività atte a mantenere, sostenere o restituire dignità al loro percorso di vita. Nell organizzazione del servizio oggi è diventato fondamentale lo sportello sociale che rappresenta il primo contatto del cittadino. In relazione alla crisi economica anche il nostro Comune ha visto un incremento degli accessi al servizio sociale. Le nuove situazioni di disagio che rappresentano i cittadini richiedono, tempi di ascolto elevati; tale fatto determina ripercussioni negative nel processo di lavoro. La dilatazione dei tempi dei colloqui, rallenta la fase di inserimento dei dati negli appositi programmi e sollecita il servizio a nuove riflessioni rispetto all agire quotidiano. Disporre di volontari di servizio civile che fungano anche da supporto per l inserimento di dati e il disbrigo di semplici pratiche potrà consentire agli operatori di migliorare lo tempo di ascolto ai cittadini, garantendo accoglienza e momenti di riflessione per la progettazione futura. Altra criticità che caratterizza il nostro territorio è legata ai collegamenti dei servizi di trasporto pubblico tra i comuni del distretto socio sanitario. L Ente fa parte di un Distretto di sei comuni; la rete dei trasporti pubblici da risposte soprattutto agli studenti pendolari, ma non è in grado di soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini che devono raggiungere i servizi sanitari del comune capo distretto. I volontari potranno fungere anche da supporto per i trasporti occasionali e continuativi. L esperienza maturata nel tempo ha evidenziato che spesso le situazioni di difficoltà prolungate creano emarginazione sociale. Il disagio sociale può essere definito come una combinazione di mancanza di risorse economiche, isolamento sociale ed anche limitato accesso ai diritti sociali e civili. Fattori che possono contribuire all esclusione sociale sono i problemi relativi alla mancanza di un lavoro, a standard educativi minimi, alla salute alla nazionalità alla differenza di genere ed alla violenza. Negli ultimi anni sono aumentate le richieste presentate da persone adulte in difficoltà e a rischio di esclusione sociale. E quest ultima una tipologia di disagio - definita nuova povertà che l Amministrazione intende continuare a seguire con particolare attenzione, per dare sostegno ed evitare percorsi di emarginazione senza innescare processi di deresponsabilizzazione o di delega. Al fine di rendere più flessibile gli interventi rivolti ai cittadini, il Comune si è convenzionato con associazioni di volontariato quali AUSER. Grazie a questa collaborazione è possibile dare risposta alle numerose richieste di trasporto effettuate da persone prive di rete familiare. Da circa due anni l Amministrazione Comunale ha raccolto la disponibilità di diversi cittadini che per sensibilità propria hanno deciso di svolgere volontariato direttamente in funzione

3 dell Ente. Nel2011, infatti, è stato creato l albo del volontariato C; ad oggi risultano iscritti n. 111 volontari. In relazione al Servizio Sociale, si segnala che alcuni giovani, che in passato hanno partecipato all esperienza del SCN, si sono iscritti all Albo e prestano la loro opera all interno di un progetto che prevede di partecipare alle uscite organizzate dal SAP (Servizio di Aiuto alla Persona), che coinvolge diversi giovani disabili e volontari della croce rossa. Si auspica di creare momenti di raccordo tra i volontari del presente progetto e i volontari iscritti all Albo Comunale. Indicatori riferiti alla descrizione dell area di intervento Ex ante inizio progetto anno 2013 Post realizzazione del progetto N. 77 interventi di servizio sociale effettuati N. 91 interventi di servizio sociale effettuati N.8 utenti adulti in carico al Servizio di N. 10 utenti adulti in carico al Servizio di Assistenza domiciliare; Assistenza domiciliare N. 4 pasti a domicilio forniti ; N. 6 pasti a domicilio forniti N. 6 trasporti effettuati ; N. 9 accessi effettuati per singoli utenti N.380 colloqui effettuati dall Assistente N.410 colloqui effettuati dall Assistente Sociale area adulti Sociale area adulti Descrizione del contesto territoriale L Ente è situato tra le Province di Modena e Reggio Emilia sull asse della via Emilia. La popolazione residente al 31/12/2013 è pari a abitanti, di cui maschi e n femmine. Negli ultimi anni il territorio è stato oggetto di una notevole trasformazione urbanistica, infatti, molte aree agricole sono state urbanizzate. La consistente immigrazione avvenuta negli ultimi anni, ha influenzato le relazioni dei cittadini residenti, che spesso vivono l altro con diffidenza. Forte è l impegno dell Amministrazione Comunale per favorire l integrazione dei nuovi cittadini. Molte famiglie del territorio mancano di una rete parentale capace di garantire un sostegno nei momenti di difficoltà, e spesso devono affrontare gli eventi critici della vita, in autonomia. A seguito della crisi economica molti nuclei familiari si trovano a vivere forti disagi economici per la perdita del lavoro; tale fatto ha determinato la crescita delle richieste di aiuto Da due anni è attivo lo sportello sociale per l accoglienza dei cittadini. Dall analisi effettuata dei dati dello sportello, è emersa la necessità di incrementare i tempi di ascolto e di dedicare un adeguato spazio per l orientamento dei cittadini. L organizzazione dello sportello prevede l apertura dal lunedì al sabato mattina. A testimonianza di quanto riferito si riportano i seguenti dati: n. accessi da gennaio ad ottobre2013 area anziani 390 utenti area adulti 373 per un totale di 763 passaggi L incremento delle richieste ha determinato un impatto forte sul servizio comunale, a volte, l accesso degli utenti giunge ad ostacolar la routine quotidiana. L operatore addetto allo sportello, spesso, deve dedicare elevati tempi di ascolto, ciò comporta uno sbilanciamento nell organizzazione lavorativa e crea sofferenza nell inserimento dei dati negli appositi programmi.

4 Indicatori contesto territoriale Popolazione compresa tra i 19/65 anni 9.256, suddivisa in n maschi e n femmine Popolazione superiore a 65 anni 2.675, suddivisa in n. maschi 1165e n. femmine 1510 Sono da considerare destinatari diretti e beneficiari del progetto i soggetti di seguito riportati: Destinatari diretti: sono le persone adulte in difficoltà che si rivolgono al Servizio Sociale (disoccupati, pazienti in carico al Servizio di Psichiatria, invalidi civili); Beneficiari: i familiari e in generale, tutte le persone che prestano assistenza ai soggetti adulti in difficoltà, in quanto possono essi stessi usufruire dei servizi rivolti agli utenti. Essi possono, inoltre vedere, in parte, alleggerito il proprio impegno; gli operatori sociali, poiché anch essi possono veder alleggerito, anche se in misura ridotta, il proprio impegno nell assistenza; sono da considerarsi beneficiari i volontari delle associazioni collaboranti (nonché i volontari in servizio civile) che hanno la possibilità di svolgere una attività socialmente utile, particolarmente apprezzata dal punto di vista relazionale ed emotiva. Il progetto di servizio civile che si va ad illustrare, nasce da una riflessione interna al servizio che mira a potenziare e qualificare maggiormente il servizio. Analizzando l esperienza passata e i dati del servizio, emerge un aumento delle richieste di aiuto di soggetti che hanno perso il lavoro determinando un impatto negativo sul servizio; restano invariate le difficoltà di trasporto pubblico all interno del Distretto socio sanitario.

5 7) Obiettivi del progetto: La definizione degli obiettivi è correlata all analisi delle criticità di seguito evidenziate,pertanto si evidenzia che gli obiettivi specifici sono: 1) Garantire un supporto adeguato ai soggetti fragili in carico al Servizio Sociale; 2) Contrastare le difficoltà di trasporto favorendo la frequenza e la partecipazione dei soggetti fragili alle attività scolastiche e di inserimento lavorativo. 3) Creare spazi adeguati di ascolto per i cittadini in difficoltà realizzando un supporto alle attività del servizio sociale; Criticità Negli ultimi anni sono aumentate le richieste e gli interventi nei confronti di persone adulte in difficoltà e a rischio di esclusione sociale. Difficoltà trasporto soggetti fragili di dei Incremento degli accessi e dei tempi di ascolto al Servizio Sociale a seguito della crisi economica OBIETTIVO n Descrizione 1 Garantire un supporto adeguato ai soggetti fragili in carico al Servizio Sociale area adulti 2 Contrastare le difficoltà di trasporto favorendo la frequenza e la partecipazione dei soggetti fragili alle attività scolastiche e di inserimento lavorativo 3 Creare spazi adeguati di ascolto per i cittadini in difficoltà realizzando un un supporto alle attività del servizio sociale Dare nuova energia all accompagnamento delle persone in disagio. indicatori Risultati ex ante Risultati ex post n. interventi rivolti a soggetti fragili n. interventi di assistenza domiciliare rivolta ad utenti adulti n. soggetti inseriti nei trasporti n. dei colloqui effettuati n

6 Obiettivi riferiti ai giovani impegnati nelle attività di SCN Obiettivo N Descrizione 1 Favorire la diffusione della cultura dell accoglienza e della solidarietà Azioni Sensibilizzazione dei volontari e promozione di un percorso di crescita individuale attraverso la realizzazione di attività che permettano ai volontari di entrare in contatto con le persone fragili Attività di SCN Partecipazione a colloqui individuali e di gruppo con il personale coinvolto nella realizzazione delle attività Collaborazione con il personale dell Ente nelle attività di monitoraggio delle esperienze vissute 2 Stimolare esperienze di cittadinanza attiva a tutela della comunità; Promozione del confronto e della condivisione delle esperienze, come momento di riflessione sui diversi aspetti sociali della solidarietà e della partecipazione attiva della cittadinanza Partecipazione attiva e propositiva da parte dei giovani in servizio Civile alle attività Analisi dell eventuale attuazione delle proposte formulate da parte dei giovani in merito alle attività 3 Favorire processi di integrazione sociale; Creazione di un contesto operativo basato sullo scambio di opinioni tra personale e volontari, aperto alla riflessione sulle attività realizzate Partecipazione attiva e propositiva alle attività proposte da parte dei giovani in servizio Civile. Analisi ed eventuale attuazione delle proposte formulate da parte dei giovani in merito alle attività 4 Favorire la costruzione di relazioni positive coinvolgendo i giovani in un percorso a favore della realtà territoriale Promuovere strategie e tecniche comunicazione Favorire la conoscenza del territorio e delle risorse che lo caratterizzano Partecipazione a colloqui individuali e di gruppo con il personale coinvolto nella realizzazione delle attività Partecipazione agli incontri con le associazione del volontariato del territorio

7 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il presente progetto propone ai giovani volontari di investire un anno della loro vita, affiancati da operatori sociali pubblici qualificati, per collaborare nella gestione dello sportello sociale, attraverso l attività di inserimento dati in apposito programma, partecipando alle attività di rilettura, sistematizzazione dati e al coordinamento del servizio. Ai ragazzi sarà data l opportunità di partecipare alle varie fasi di lettura dei bisogni espressi e all analisi delle risposte offerte, al fine di effettuare una valutazione dell operato generale del servizio. Tale lavoro potrà consentire di effettuare una analisi puntuale e un monitoraggio costante delle attività svolte. Dai dati raccolti si auspica di favorire la rilettura dell operato e di favorire la programmazione futura degli interventi. Oltre a ciò i volontari collaboreranno per garantire l accompagnamento nei trasporti occasionali e/o continuativi e saranno di supporto per la realizzazione di alcuni progetti di sostegno a soggetti fragili in carico al servizio sociale adulti. Il Servizio in cui saranno impegnati i volontari, persegue le seguenti strategie di azione: considerare l utente quale persona nel suo insieme, inserito nel contesto sociale e relazionale; leggere i disagi delle persone in un continuum biografico e non solo nella fase di marginalità e disagio conclamato; lavorare nell ottica dell aiuto alla persona, senza porsi in termini di giudizio o di stigmatizzazione dei comportamenti, bensì di sostegno e supporto all inserimento sociale. N 1 Obiettivi Descrizione Garantire un supporto adeguato ai soggetti fragili in carico al Servizio Sociale area adulti Azioni Svolgere pratiche burocratiche uscite con il SAP, collaborare nella realizzazione di progetti di sostegno sociale Attività previste per i volontari di servizio civile Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare con gli utenti nella realizzazione di progetti di sostegno sociale Aggiornamento del Bolg dei volontari di servizio civile 2 Contrastare le difficoltà di trasporto favorendo la frequenza e la partecipazione dei soggetti fragili alle attività scolastiche e di inserimento lavorativo Realizzazione di trasporti rivolti a soggetti fragili (visite mediche, spese, ecc) Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare con gli utenti nel riordino dell abitazione Aggiornamento del Bolg dei volontari di servizio civile 3 Creare spazi adeguati di ascolto per i cittadini in difficoltà realizzando un inserimento dati sportello sociale Gestione contatti con il servizio sociale

8 un supporto alle attività del servizio sociale Calendarizzare l attività Inserimento dati nel programma informatico supporto per il disbrigo di semplici pratiche burocratiche preparazione volantini e loro distribuzione, collaborazione nell organizzazione di eventuali eventi Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare con gli operatori sociali nelle attività quotidiane (imbustare, archiviare ecc) Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Predisposizione volantini e loro distribuzione Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare nella realizzazione del materiale informativo Collaborare nella spedizione degli inviti Collaborare nell allestimento delle sale o degli spazi in cui si realizzerà l evento Aggiornamento del Bolg dei volontari di servizio civile Azione 1 ATTIVITÀ AZIONI Conoscenza La prima fase è dedicata all accoglienza dell Ente; dei volontari, alla presentazione delle Formazione finalità dell Ente e alla conoscenza del generale e proprio personale. specifica; Dopo la conoscenza dell Ente inizierà la formazione specifica e generale da svolgersi entro i tempi e le scadenza previste (box 36). DESTINATARI BENEFICIARI Il target di Godranno dei benefici del riferimento sono progetto le famiglie di soggetti adulti in appartenenza dei disagio (sociale, soggetti/destinatari economico,culturale, psicologico, relazionale ) I volontari in S.C. appartengono ai beneficiari, sebbene non siano destinatari diretti delle attività operative del progetto, ma di quelle esperienziali e formative. Azione 2 Conoscenza dei contesti lavorativi e familiari Affiancamento ed apprendistato: ciascun volontario sarà, per tutto lo svolgimento del progetto, affiancato dall OLP, che disponibile e punto di riferimento per almeno dieci ore alla settimana, fungerà da organizzatore e responsabile delle attività in cui sarà impegnato, nonché da esperto in grado di trasmettergli il proprio saper fare ed abilità relative ai luoghi della operatività Impiego: i volontari saranno chiamati a partecipare concretamente allo svolgimento delle attività confrontandosi ed integrandosi nel team operativo: sia nell attività di inserimento dati e di accompagnamento delle persone/utenti In tutte le azioni del progetto: utenti adulti in difficoltà che necessitano di accoglienza e ascolto dei propri bisogni e di accompagnamento in alcune attività della vita quotidiana; operatori del servizio sociale Il Comune attraverso questo progetto si pone come società educante che forma i cittadini più giovani, di conseguenza a medio e lungo termine.

9 Azione 3 Collaborazione con gli OSS del servizio di Assistenza domiciliare ; Azione 4 Colloqui di verifica con l Assistente Sociale dell area adulti e l OLP del Progetto; attività legate al monitoraggio condiviso con il COPRESC. in disagio, sia nell attività di coordinamento e collegamento con la rete dei servizi istituzionali, operanti sul territorio che a vario titolo si occupano di azioni di contrasto alle varie forme del disagio adulto, sia nella lettura di nuovi bisogni. Terminata la prima fase di formazione il volontario effettuerà un colloquio individuale con l Assistente Sociale dell area adulti. Il colloquio si prefigge di verificare il livello di informazioni e competenze acquisite. A seguito di ciò il volontario inizierà a collaborare con gli operatori del servizio, nell attuazione degli interventi del servizio sociale comunale. Il volontario parteciperà: Trasporti e accompagnamenti dei cittadini ; Attività di segretariato sociale/ inserimento dati, Questa fase sarà caratterizzata dalla valutazione e dal monitoraggio interno, che terrà conto sia dell andamento periodico del progetto, che della verifica del percorso formativo. Il monitoraggio è volto a verificare in itinere la corrispondenza tra gli obiettivi previsti e i risultati raggiunti. Il monitoraggio seguirà le indicazioni riportate nel piano di monitoraggio indicato nei box. n. 20 e box.n. 42. Oltre a ciò saranno effettuati i seguenti colloqui: Ingresso e accoglienza Colloquio d ingresso per la valutazione delle aspettative e delle motivazioni dei volontari. Attivazione del progetto Colloquio di verifica sulla rispondenza tra le aspettative e il contesto d inserimento. Monitoraggio delle attività Colloqui motivazionali a seguito delle giornate formative realizzate. I colloqui hanno l obiettivo di intersecare i contenuti della formazione con lo sviluppo del progetto. Il processo di valutazione globale del progetto è caratterizzato dalle seguenti tappe: Azione 5 Riunioni, Incontri e promozione del servizio civile Sarà chiesto ai ragazzi di partecipare agli incontri di promozione del Servizio Civile Volontario organizzati dal COPRESC. Come riportato nel box. 17 La tempistica di realizzazione delle attività in funzione del raggiungimento degli obiettivi previsti seguirà il seguente schema:

10 SCHEMA LOGICO - TEMPORALE DI SVILUPPO DEL PROGETTO : DIAGRAMMA DI GANTT Accoglienza e Conoscenza dell Ente Mese 1 x Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Formazione generale x x x x x x Formazione specifica x Modulo 1 box. 40 Formazione specifica Modulo 2 box 40 Formazione specifica Modulo 3 e 4 box 40 Formazione specifica Modulo 5 Attività conoscenza dei contesti lavorativi e familiari Collaborazione con OSS del servizio di Assistenza Domiciliare Colloqui di verifica con l Assistente sociale e l OLP Attività di monitoraggio interno all Ente 1 fase di Attività di monitoraggio condiviso con il copresc 2 fase di Attività di monitoraggio condiviso con il copresc 3 fase di Attività di monitoraggio condiviso con il copresc x x x x Mese 6 Mese 7 Mese 8 Mese 9 Mese Mese x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Mese 12 x Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Azione Attività Risorse umane coinvolte Realizzare Gestione dei contatti con il Assistente Sociale trasporti o servizio sociale Operatori del SAD Autista pulmino disabili accompagnamen ti di soggetti fragili a visite mediche, per effettuare spese e svolgere pratiche burocratiche. Garantire un Calendarizzare l attività Aggiornamento del Bolg dei volontari di servizio civile Assistente Sociale OLP Volontari servizio Civile Assistente Sociale OLP Volontari servizio Civile Operatore CED

11 sostegno nel riordino dell alloggio. Collaborare con gli utenti nelle pratiche del riordino dell alloggio Assistente Sociale OLP Operatori del SAD Volontario Servizio civile Azione Attività Risorse umane coinvolte Garantire un inserimento dati sportello Assistente Sociale supporto alle sociale Personale Amministrativo attività del sportello sociale servizio Volontari servizio Civile sociale supporto per il disbrigo di Assistente Sociale semplici pratiche burocratiche OLP Personale Amministrativo sportello sociale Volontari servizio Civile preparazione volantini e loro Assistente Sociale distribuzione OLP Volontari servizio Civile Operatore CED collaborazione Assistente Sociale nell organizzazione di OLP eventuali eventi Personale sportello sociale Amministrativo Volontario Servizio civile Azione Attività Risorse umane coinvolte Sensibilizzazione dei Partecipazione a Assistente sociale volontari e colloqui individuali e OLP promozione di un di gruppo con il Volontari servizio civile percorso di crescita personale coinvolto individuale attraverso nella realizzazione la realizzazione di delle attività attività che permettano ai volontari di entrare in contatto con le Collaborazione con il Assistente Sociale persone fragili personale dell Ente Operatori del SAD nelle attività di OLP monitoraggio delle Personale del Servizio sociale Volontari servizio civile esperienze vissute Azione Attività Risorse umane coinvolte

12 Promozione del confronto e della condivisione delle esperienze, come momento di riflessione sui diversi aspetti sociali della solidarietà e della partecipazione attiva della cittadinanza Partecipazione a colloqui individuali e di gruppo con il personale coinvolto nella realizzazione delle attività Analisi dell eventuale attuazione delle proposte formulate da parte dei giovani in merito alle attività Assistente sociale OLP Volontari servizio civile Assistente sociale OLP Volontari servizio civile Azione Attività Risorse umane coinvolte Partecipazione a Assistente sociale colloqui individuali e OLP di gruppo con il Volontari servizio civile personale coinvolto nella realizzazione delle attività Creazione di un contesto operativo basato sullo scambio di opinioni tra personale e volontari, aperto alla riflessione sulle attività realizzate Analisi dell eventuale attuazione delle proposte formulate da parte dei giovani in merito alle attività Assistente sociale OLP Volontari servizio civile Azione Attività Risorse umane coinvolte Partecipazione a Assistente sociale Promuovere strategie colloqui individuali e OLP e tecniche di gruppo con il Volontari servizio civile comunicazione personale coinvolto nella realizzazione delle attività Favorire la conoscenza del territorio e delle risorse che lo caratterizzano Partecipazione agli incontri con le associazione del volontariato del territorio Assistente sociale Personale ed operatori del servizio sociale Rappresentanti volontariato del territorio Volontari del servizio civile associazioni Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto

13 N Obiettivi Descrizione 1 Garantire un supporto adeguato ai soggetti fragili in carico al Servizio Sociale area adulti 2 Contrastare le difficoltà di trasporto favorendo la frequenza e la partecipazione dei soggetti fragili alle attività scolastiche e di inserimento lavorativo Azioni Svolgere pratiche burocratiche uscite con il SAP, collaborare nel riordino dell alloggio dell utente Realizzazione di trasporti rivolti a soggetti fragili a visite mediche, per effettuare spese, Attività previste per i volontari di servizio civile Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare con gli utenti nel riordino dell abitazione Aggiornamento del Bolg dei volontari di servizio civile Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare con gli utenti nel riordino dell abitazione Aggiornamento del Bolg dei volontari di servizio civile 3 Creare spazi adeguati di ascolto per i cittadini in difficoltà realizzando un un supporto alle attività del servizio sociale inserimento dati sportello sociale supporto per il disbrigo di semplici pratiche burocratiche preparazione volantini e loro distribuzione, collaborazione nell organizzazione di eventuali eventi Gestione contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Inserimento dati nel programma informatico Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare con gli operatori sociali nelle attività quotidiane (imbustare, archiviare ecc) Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Predisposizione volantini e loro distribuzione Gestione dei contatti con il servizio sociale Calendarizzare l attività Collaborare nella realizzazione del materiale informativo Collaborare nella spedizione degli inviti Collaborare nell allestimento delle sale o degli spazi in cui si realizzerà l evento Aggiornamento del Bolg dei volontari di servizio civile 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 10) Numero posti con vitto e alloggio:

14 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 2 12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : ) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

15 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F Assistenza Sociale Rubiera Via Emilia est, Venturelli Dorella 04/10/ 1960 VNTDLL60R4 4H628E

16 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Il gruppo di lavoro sulla sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile Volontario, coordinato dagli operatori CoPrESC in modo coordinato e congiunto, ha stabilito di organizzare per l annualità di SCV i seguenti interventi di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Volontario in Italia e all Estero. Le attività riprendono e ampliano quanto fatto negli scorsi anni nelle scuole, nelle università, nei luoghi di aggregazione giovanile e nei momenti di festa delle singole realtà territoriali. Il piano delle attività viene verificato e validato dal sopra citato gruppo di lavoro, in modo che esso si presenti come il risultato di una programmazione effettivamente condivisa, aperta alle proposte, ai suggerimenti e alla fattiva collaborazione e compartecipazione degli Enti e dei loro ragazzi, in un ottica non autoreferenziale. Questo calendario di attività va a completare gli interventi che ogni singolo Ente realizzerà in proprio secondo un proprio specifico programma. Allo scopo, si precisa che il piano di sensibilizzazione e promozione coordinata e congiunta è articolato in due parti: 1. monte ore di attività congiunta organizzata e coordinata direttamente dal Co.Pr.E.S.C. per 10 ore complessive a progetto; 2. iniziative programmate in proprio dall'ente, e condivise con il CoPrESC, per un numero di ore la cui scelta è a discrezione dell'ente medesimo (ben sapendo però che per l ottenimento del punteggio regionale occorre raggiungere la soglia minima di 21 ore complessive - cioè: 10 ore acquisite dal Co.Pr.E.S.C., e minimo 11 ore organizzate in proprio dall Ente); A seguito si riepilogano in dettaglio le iniziative nelle quali risulta articolato il monte ore di attività congiunta, organizzata e coordinata direttamente dal CoPrESC, e indicata al precedente punto 1). Attività di sensibilizzazione: coinvolgimento delle scuole superiori: dalla valutazione effettuata negli scorsi anni è risultato essere molto efficace il percorso di sensibilizzazione fatto nelle classi quinte superiori. Nelle scorse annualità sono stati molti i contatti, le domande e i giovani entrati in servizio della fascia dai 18 ai 20 anni. Il Co.Pr.E.S.C. offre alle scuole di tutta la provincia un percorso pensato per una durata base di almeno 60 minuti, strutturabile insieme ai referenti della scuola in maniera dinamica, in base alla disponibilità di tempo e alle esigenze di ogni singola realtà. Le tematiche trattate saranno legate alla presentazione della carta etica, dei valori dell obiezione di coscienza e delle tematiche collegate quali: difesa civile, nonviolenta, solidarietà, povertà, etc. Gli incontri sono tenuti dagli operatori del Co.Pr.E.S.C. o dai propri formatori, affiancati da giovani in servizio quali testimoni diretti dell esperienza. Questo aspetto è fondamentale in quanto da sempre si sa che il principale veicolo attraverso il quale i giovani entrano a conoscenza della possibilità del Servizio Civile è il passaparola di altri giovani che comunicano la bellezza di questa opportunità. Si cercherà anche di dare risalto alle esperienze di Servizio all Estero tramite coinvolgimento di ex-volontari. coinvolgimento delle università: le attività di sensibilizzazione nelle sedi universitarie della provincia saranno svolte con attività di volantinaggio in prossimità delle sedi stesse, banchetto informativo in prossimità del bando, con scambio di informazioni e occasioni di incontri informali di approfondimento del servizio civile volontario e delle sue opportunità. Crediamo sia importante che il Co.Pr.E.S.C. svolga attività di sensibilizzazione soprattutto nelle sedi universitarie del territorio di Reggio Emilia. L obiettivo generale è quello di inserirsi maggiormente nei percorsi già strutturati delle

17 università, proponendo i progetti di S.C. come tirocini formativi e cercando canali nuovi per contattare i professori e sensibilizzarli sull argomento. coinvolgimento delle realtà locali del territorio provinciale: le attività sul territorio provinciale vengono svolte in stretta collaborazione con gli enti radicati sul territorio che offrono l opportunità del Servizio Civile Volontario, e possibilmente anche con il coinvolgimento e il fattivo contributo degli ex servizio-civilisti, specie quelli che hanno mantenuto un collegamento di impegno e vicinanza con l esperienza trascorsa e l Ente presso il quale erano impiegati. Gli eventi/incontri di sensibilizzazione sono a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: - feste in piazza o di circoscrizione; - mostre tematiche legate al Servizio Civile Volontario; - attività svolte presso luoghi di aggregazione giovanile quali: parrocchie, circoli, centri giovanili, ecc.; - incontri di cittadinanza attiva, percorsi di educazione alla pace ed alla non violenza promossi da cittadini e gruppi responsabili, dalla Scuola di Pace di Reggio Emilia o dal Movimento non violento ecc.; - eventi promossi dal Comune di Reggio Emilia o da altri Comuni della provincia che promuovano per i giovani occasioni di partecipazione sociale e di impegno civile. Promozione congiunta del bando e orientamento dei giovani alla scelta del progetto: In concomitanza con la pubblicazione dei bandi di selezione si realizzeranno attività di promozione del bando e di orientamento dei giovani alla scelta del progetto. Gli strumenti utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi saranno: - sportello telefonico dell ufficio Co.Pr.E.S.C. per orientamento e informazioni; - promozione sulle radio locali - sito internet del coordinamento: sul quale saranno pubblicati i progetti approvati in provincia e le informazioni sul servizio civile. - link dai principali portali provinciali rivolti ai giovani al sito internet del CoPrESC e dai siti dei singoli enti aderenti. - materiale promozionale (locandine, pieghevoli, manifesti): verrà distribuito il materiale informativo (cartaceo e informatico) a tutti i Centri Giovani e InformaGiovani del territorio provinciale, nonché presso scuole, associazioni, parrocchie, centri per l impiego, centro di servizio per il volontariato, e in generale a tutti i progetti che sul territorio lavorano con il target giovanile. L'utilizzazione coordinata e congiunta di alcuni degli strumenti sopra indicati, tra i quali, in particolare, il ricorso alla sportello telefonico per l'orientamento e l'informazione, e la fruibilità del sito internet - anche attraverso l'inserimento sul sito internet degli enti di un link al sito internet del Coordinamento - mireranno alla creazione di un "sistema di rete" sul territorio provinciale tra giovani, enti con progetti attivi e Coordinamento, funzionale all'assolvimento di un'azione di fondo e basilare in capo al CoPrESC, utile a dare al giovane una visione complessiva di tutte le possibilità di SCV presenti sul territorio. La promozione dell'orientamento ad una scelta consapevole" del progetto da parte dell'aspirante volontario è funzionale al conseguimento dei seguenti obiettivi: a) facilitare la copertura del maggior numero di posti disponibili; b) facilitare l'accesso al scv del maggior numero possibile di aspiranti volontari, evitando inutili concentrazioni di domande su pochi progetti.

18 Allo scopo, in prossimità della scadenza del bando-giovani, sarà anche utilizzata la banca dati del CoPrESC con l'indirizzario di tutti i giovani, potenzialmente interessati a presentare domanda di scv, che, nel corso dell'anno, hanno inviato richieste di informazioni sulla scadenza del bando, manifestando l'espressa intenzione di essere in proposito avvisati in tempo utile. Ripresentiamo qui una considerazione emersa nel corso del percorso di Monitoraggio in forma c&c sugli scorsi Bandi, che si ritiene ancora utile nel guidare la nostra azione comune. Infatti, in base al Questionario di monitoraggio somministrato ai giovani nell anno 2012, alla domanda: Come ti sei avvicinato al Servizio Civile? sono state rilevate le seguenti risposte: Strumenti di avvicinamento al SCV Giornali Lettera a casa Scuola/Università Passaparola Radio Tv Volantini Sito dell'ente Sito del Copresc Sito del SCN Internet Alla luce di questi responsi è possibile constatare che alcune attività nelle quali il Copresc investiva in maniera cospicua anche finanziariamente (ad es. spot sulle Tv locali) non rappresentano effettivamente il metodo più efficace per divulgare la notizia tra il target giovanile appropriato. A maggior ragione se si considera che, alla cifra [3] per le Tv, i giovani intervistati hanno ricondotto anche le segnalazioni di spot pubblicitari sul servizio civile trasmessi dalla RAI - segnalazioni che, in quanto tali, non possono andare a sostegno dell efficacia della promozione televisiva locale). I giovani si avvicinano al Servizio Civile Volontario in gran parte grazie ai contatti con altri giovani che lo hanno svolto e che ne hanno parlato in maniera positiva (internet, passaparola), senza dimenticare anche i tradizionali volantini del Copresc. In generale il Copresc si propone di aumentare sempre di più quelle occasioni nelle quali i giovani già in servizio possano trasmettere ad altri giovani la propria esperienza e il proprio entusiasmo. Obiettivo di quest anno è quello di aumentare gli appuntamenti nelle scuole e i banchetti informativi in luoghi in cui i giovani nella fascia di età anni sono presenti in maniera significativa. L Ente organizzerà momenti di sensibilizzazione del SCV, per un totale di 11 ore. L attività di sensibilizzazione sarà articolata nel seguente modo: - sito internet del comune: sul quale sarà pubblicato il progetto se approvato e le informazioni sul servizio civile. - Si segnala che da più di un anno è attivo un Bolg dei volontari di servizio civile, curato dai volontari stessi. Nel Blog sono riportate le esperienze dei

19 volontari di SCN e dei volontari comunali, al Blog si accede tramite il sito del Comune. - materiale promozionale (locandine): verrà distribuito il materiale informativo (cartaceo e) al Centro Giovani e nella biblioteca comunale. - Invio lettera a tutti i giovani residenti nel territorio con invito a partecipare a incontri di presentazioni del servizio civile volontario e del progetto (durata prevista 4 ore). Nelle stesse giornate si raccoglierà l adesione (non vincolante alla futura selezione). Questa esperienza, anche in passato si è rilevata utile per supportare i volontari in una scelta responsabile. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri UNSC Determinazione del Direttore Generale 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: L Ente aderisce al Sistema di Monitoraggio Coordinato e Condiviso a Livello Provinciale del COPRESC di Reggio Emilia, e declina il proprio sistema di monitoraggio nel seguente modo: 1 Valutazione specifica di progetto interno all Ente; 2 Valutazione condivisa in ambito Copresc. VALUTAZIONE SPECIFICA DI PROGETTO INTERNO ALL ENTE L esperienza trascorsa e il percorso di monitoraggio effettuato, hanno evidenziato la necessità di rafforzare il percorso di monitoraggio interno all Ente soprattutto nell ambito specifico del rapporto che i volontari civilisti instaurano con gli operatori del Servizio di Assistenza domiciliare e con gli utenti. Si pensa pertanto di proseguire ad utilizzare la scheda tecnica predisposta per la valutazione delle competenze acquisite dai volontari, tale scheda (che si allega alla presente) sarà utilizzata in tre momenti: all arrivo dei ragazzi, a metà e alla fine del percorso. In questo modo ci si prefigge di monitorare in itinere l acquisizione delle competenze, relazionali e metodologiche dei ragazzi, e contestualmente di accompagnarli in un percorso di consapevolezza delle competenze acquisite. Nello specifico ci si propone di monitorare: Competenze relazionali; Competenze metodologiche; Competenze tecniche. Oltre alla scheda sarà garantito ai ragazzi volontari uno spazio di confronto e riflessione con gli operatori del Servizio Sociale, al fine di monitorare l andamento del progetto.

20 Tale spazio di riflessione avrà una cadenza mensile, come strumento di lavoro si utilizzerà la scheda relativa alla compilazione del Programma di Vita e di Cura dell Utente. Si riportano gli indicatori che saranno utilizzati per il monitoraggio: Ex Ante Post n incontri effettuati con gli operatori del Servizio Sociale n incontri effettuati con gli operatori del Servizio Sociale n modifiche intervento per ciascun utente n modifiche intervento per ciascun utente n interventi settimanali effettuati n interventi settimanali effettuati Il Co.Pr.E.S.C. di Reggio Emilia, partendo dal lavoro svolto negli ultimi anni dal gruppo sul monitoraggio (composto dai referenti esperti degli enti aderenti) coordinerà, per l annualità di SCV , un programma di livello provinciale finalizzato alla predisposizione di un sistema di monitoraggio per l accompagnamento delle diverse esperienze progettuali, delle attività realizzate, nonché per la valutazione del progetto, e, in generale, per la condivisione dei punti di vista emersi in corso di attuazione dei progetti di servizio civile. Il monitoraggio è volto a consentire agli enti di avere un quadro chiaro dei punti di forza e delle criticità del progetto in corso, in modo da avere degli strumenti validi per la nuova progettazione. Questo programma rappresenta una cornice di possibilità all interno delle quali ogni ente deve costruire un proprio percorso, considerando che si distinguono strumenti comuni a tutti gli enti e altri strumenti che sono, invece, opzionali, e non è in alcun modo sostitutivo del piano di monitoraggio interno dell ente. Alla base dell elaborazione di questo percorso si ha: la condivisione delle esperienze di monitoraggio interne dei singoli enti di prima, terza e quarta classe di accreditamento aderenti al Co.Pr.E.S.C. (con la precisazione che gli enti accreditati in 1 classe, avendo già sistemi di monitoraggio accreditati, nel caso di opzione segnata anche per questa attività in forma coordinata e congiunta, si impegnano a condividere i dati del monitoraggio -gli esiti e le rielaborazioni proprie dei loro sistemi accreditati- ma non lo strumento ad es. il singolo questionario elaborato dal Co.Pr.E.S.C.); le esperienze del piano di monitoraggio attuato dal Co.Pr.E.S.C. nelle precedenti annualità. Obiettivi del programma: - Sviluppo delle competenze specifiche degli enti in merito alla valutazione interna, utili per la riprogettazione. - Elaborazione e lettura consapevole di dati/informazioni ricavati dai seguenti ambiti di indagine: a) impatto del Servizio Civile sul territorio locale, prodotti sociali e Mappa del Valore del Servizio Civile; b) modalità secondo le quali l ente vive l esperienza del Servizio Civile; c) valutazione del giovane all interno dell esperienza del Servizio Civile funzionale alla consapevolezza del percorso svolto a livello personale; - Sviluppo guidato, attraverso il confronto tra gli enti progettanti e le risultanze della sopra citata Mappa del Valore, del percorso per la predisposizione del nuovo Piano Provinciale del Servizio Civile.

21 Ambiti di rilevazione del programma: Seguendo quanto previsto dalle linee guida nazionali e dai criteri aggiuntivi regionali il piano di monitoraggio e valutazione interno del CoPrESC di Reggio Emilia verterà sui seguenti elementi: 1. il giovane, rilevandone: l esperienza formativa di crescita personale e professionale, il raggiungimento degli obiettivi dati dal progetto anche rispetto alle sue aspettative e alle informazioni che aveva ricevuto, il rapporto con tutte le persone dell ente in cui presta servizio quali: altri volontari, operatori, OLP, etc. 2. l ente, rafforzando la collaborazione interna e il dialogo tra i diversi responsabili e referenti sia politici che tecnici su diversi livelli (RLEA, OLP, Progettisti, Esperti del monitoraggio, selettori, Giovani in SCV, Formatori, eventuali Presidenti o direttori dell Ente) con valutazioni periodiche del loro operato, incontri per discutere il lavoro dei giovani in SCV, attività utili per la progettazione dell anno successivo, etc. 3. la comunità, nella valutazione di diversi prodotti sociali del Servizio Civile Volontario con restituzioni pubbliche al territorio. Programma di lavoro condiviso in ambito CoPrESC: Per meglio collaborare e coordinare il monitoraggio e la valutazione degli enti in ambito CoPrESC si definiscono le seguenti tappe scandite nel corso dell anno di servizio civile volontario: 1. una prima fase precedente all entrata in servizio dei giovani e entro i primi due mesi di servizio in cui stabilire gli obiettivi del monitoraggio, le tempistiche, i referenti da coinvolgere, gli elementi comuni da rilevare a livello provinciale per il successivo confronto dei risultati, la condivisione degli strumenti di monitoraggio interno del quale ogni ente è già dotato e lo studio di nuovi metodi; 2. una seconda fase dal 2 al 10 mese in cui il CoPrESC interverrà con la supervisione e il coordinamento delle attività di monitoraggio attraverso incontri del gruppo di lavoro. Il Coordinamento raccoglierà, elaborerà e condividerà i risultati provinciali provenienti dal monitoraggio interno degli enti; 3. una terza fase dal 11 al 12 mese e successiva alla conclusione del progetto in cui l ente: provvederà alla stesura di un report finale (da consegnare al CoPrESC) che, a partire dalle risultanze del monitoraggio interno, e con il supporto di quanto emerso a livello di monitoraggio esterno, darà conto, anche in senso qualitativo, dell andamento del progetto, delle relative attività di sistema, e dei prodotti sociali emersi dal progetto di SCV; i report finali aiuteranno il gruppo di lavoro in ambito CoPrESC nella lettura d insieme dei prodotti sociali del SCV e nella riflessione sugli stessi; la valutazione e condivisione dei prodotti sociali emersi consentirà al CoPrESC di redigere, in accordo con gli enti, la Mappa del Valore del SCV: essa è il documento che raccoglie i prodotti sociali riconosciuti e discussi dagli enti in ambito CoPrESC attraverso il confronto dei loro diversi punti di vista. Programma di lavoro interno agli enti: Nel percorso coordinato e congiunto si individuano i seguenti oggetti delle rilevazioni per ogni diverso ambito (giovani, ente, comunità). Questi elementi verranno raccolti indipendentemente dalle metodologie che ogni ente sceglierà e con tempistiche legate all anno di SCV: 1) ggetti di rievaie sui givai Entro i primi due mesi di servizio:

22 a) dati del target dei giovani entrati in servizio (età, sesso, titolo di studio, provenienza, ) b) percorso di avvicinamento al SCV (canali informativi quali internet radio o TV, passaparola, etc.) c) le esperienze pregresse (personali e professionali) d) gli aspetti motivazionali (personali e professionali) e) le aspettative sul progetto f) le attitudini del giovane Dal 2 al 10 mese di servizio: a) inserimento del giovane nella sede del progetto andando anche a sondare il rapporto con gli altri ragazzi in SCV, lavoro di accompagnamento degli operatori all interno della struttura b) relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità Dal 11 al 12 mese : a) ruolo e funzioni svolte rispetto alle aspettative iniziali b) valutazione finale e complessiva della relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità. 2) ggetti di rievaie su ete (P REA utea etc) Prima fase precedente all entrata in servizio dei giovani e entro i primi due mesi di servizio: a) aspettative rispetto al progetto del ruolo dei volontari in SCV b) inserimento nelle attività e nella sede di attuazione (rapporto con utenti, altri volontari, operatori,etc.) c) analisi e valutazione delle modalità di lettura del territorio Seconda fase dal 4 al 6 mese per il monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto e del lavoro del giovane in SCV: a) inserimento nelle attività b) livello di integrazione tra giovane in SCV e gli altri operatori (RLEA, OLP, volontari, utenza, etc.) c) ruolo e funzione svolti dal volontario d) ruolo e funzione svolti dall OLP e) valore aggiunto e criticità nel rapporto tra il volontario e l ente f) monitoraggio delle attività di formazione sia generale che specifica Terza fase dal 11 al 12 mese e successivamente alla chiusura del progetto andrà ad analizzare complessivamente l andamento del progetto con lo scopo di: a) revisionare la progettazione; b) apportare interventi migliorativi alla gestione dei volontari SCV in particolare all inserimento, l accompagnamento e il coinvolgimento nelle attività e nelle sede; c) apportare interventi migliorativi alle attività di formazione sia generale che specifica; d) riconoscere gli esiti del monitoraggio, l andamento del progetto e i prodotti sociali per condividerli col CoPrESC. 3) ggetti di rievaie sua c uit! Fase di redazione del progetto: a) analisi della situazione di partenza rispetto all ambito di intervento del progetto b) risultati attesi del progetto in termini di ricaduta sulla comunità Dal 11 al 12 mese e successivamente alla chiusura del progetto: a) rilevazione degli esiti e dei prodotti sociali del SCV b) restituzione all ente e al territorio del risultato dell analisi Schema riassuntivo delle tappe fissate dal CoPrESC:

23 Secd ive Accompagnamento dei Co.Pr.E.S.C. Pri ive Percorso sperimentale di monitoraggio e valutazione interno all Ente Fase precedente all entrata in servizio dei giovani e entro i primi due mesi di servizio stabilendo: obiettivi del monitoraggio, tempistiche, referenti, elementi comuni da rilevare, modalità di condivisione degli strumenti di monitoraggio interno, studio di nuovi metodi. Fase dal 2 al 10 mese: - Supervisione e coordinamento delle attività di monitoraggio attraverso incontri del gruppo di lavoro. - Raccolta, elaborazione e condivisione dei risultati provinciali provenienti dal monitoraggio interno degli enti. Fase successiva alla conclusione del progetto: - elaborazione e sintesi dei "report finali" inviati dagli enti al CoPrESC per riconoscere, condividere e valorizzare gli esiti del monitoraggio /andamento dei progetti e i prodotti sociali del SCV. - elaborazione condivisa con gli enti della Mappa del Valore : essa è il documento che raccoglie i prodotti sociali riconosciuti e discussi dagli enti in ambito CoPrESC attraverso il confronto dei loro punti di vista. - successivo percorso di sviluppo guidato per la stesura del nuovo Piano Provinciale del Servizio Civile. #itraggi su ete Fase di redazione del progetto: - analisi della situazione di partenza rispetto all ambito di intervento del progetto - risultati attesi del progetto in termini di ricaduta sulla comunità Prima dell entrata in servizio dei volontari - Riunione dei referenti coinvolti nel SCV per un aggiornamento sugli aspetti formali e operativi del progetto in cui il giovane sarà inserito. Entro i primi due mesi di servizio: - aspettative rispetto al progetto del ruolo dei volontari in SCV - inserimento nelle attività e nella sede di attuazione (rapporto con utenti, altri volontari, operatori,etc.) - analisi e valutazione delle modalità di lettura del territorio Seconda fase dal 4 al 6 mese per il monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto e del lavoro del giovane in SCV: - inserimento nelle attività - livello di integrazione tra giovane in SCV e gli altri operatori (RLEA, OLP, volontari, utenza, etc.) - ruolo e funzione svolti dal volontario - ruolo e funzione svolti dall OLP - valore aggiunto e criticità nel rapporto del volontario e l ente - monitoraggio delle attività di formazione sia generale che specifica Terza fase dal 11 al 12 mese e successivamente alla chiusura del progetto: si andrà ad analizzare complessivamente l andamento del progetto, con lo scopo di: - revisionare la progettazione; - apportare interventi migliorativi alla gestione dei volontari SCV con riguardo a: inserimento, accompagnamento e coinvolgimento nelle attività e nelle sede; - apportare interventi migliorativi alle attività di formazione sia generale che specifica; - redigere un "report finale" da inviarsi al CoPrESC per condividere gli esiti del monitoraggio e i prodotti sociali del SCV. #itraggi sui vtari i servii Entro i primi due mesi di servizio, monitoraggio su alcuni dati riferiti ai giovani, quali ad es: - percorso di avvicinamento al SCV - target dei giovani entrati in servizio - le esperienze pregresse (personali e professionali) - gli aspetti motivazionali (personali e professionali) - le aspettative sul progetto - le attitudini del giovane Dal 2 al 10 mese di servizio: - inserimento del giovane nella sede del progetto andando anche a sondare il rapporto con gli altri ragazzi in SCV, lavoro di accompagnamento degli operatori all interno della struttura - relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità Dal 11 al 12 mese di servizio: - monitoraggio del ruolo e funzioni svolte rispetto alle aspettative iniziali - valutazione finale e complessiva della relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità. Indicazioni metodologiche: In una fase immediatamente successiva alla condivisione degli strumenti di monitoraggio e valutazione di cui gli enti sono già dotati, il gruppo di lavoro individuerà e studierà nuovi strumenti di monitoraggio e valutazione che gli enti stessi dovranno riadattare alla loro realtà. I possibili strumenti di lavoro suggeriti per il monitoraggio interno che ogni ente deve attuare sono: Il questionario redatto con domande a risposta chiusa o aperta: permette di confrontare facilmente i dati raccolti. Le interviste non strutturate: colloquio semi-strutturato con il volontario con un elenco di temi di discussione preparato precedentemente da trattare con l intervistato. Il colloquio ha grandi capacità di penetrazione, di approfondimento, flessibilità ed adesione alla soggettività del singolo operatore o utente e alla specificità del singolo caso.

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