PECo ABM Rapporto tecnico

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1 OGGETTO TITOLO PECo ABM Rapporto tecnico Comune di Agno COMMITTENTE Comune di Bioggio Comune di Manno ESTENSORI DEL RAPPORTO Nerio Cereghetti, Francesca Cellina, Luca Pampuri LUOGO E DATA Trevano,

2 Indice 1. La pianificazione energetica comunale: finalità e responsabilità Approvazione e attuazione del piano energetico Il quadro di riferimento normativo e programmatico Livello sovra-ordinato: la politica energetica e climatica della Confederazione Società 2000 Watt e Società 1 ton CO Livello sovra-ordinato: la politica energetica cantonale La pianificazione territoriale Livello comunale: le iniziative di sostenibilità già attivate Il bilancio energetico: situazione al Il contesto socio-economico Consumi di energia Energia elettrica Gas naturale Olio combustibile Legna Calore ambiente Carburanti Produzione di energia Il bilancio energetico del territorio ABM Le emissioni di gas ad effetto serra Confronto con Società 2000 Watt e Società 1 ton CO Orizzonte temporale di riferimento Previsioni di evoluzione del fabbisogno energetico Potenziale di produzione di energia da fonti rinnovabili Potenziale di sfruttamento dell energia solare Potenziale fotovoltaico Potenziale solare termico Rapporto tecnico PECo ABM.doc 2/202

3 8.2 Biomassa: legname indigeno e scarti organici Legname indigeno Scarti organici Calore ambientale Sottosuolo Acque sotterranee Acque superficiali (lago di Lugano) Aria Acque superficiali fiume Vedeggio: idroelettrico Potenziale di produzione di energia da infrastrutture Acquedotto energia elettrica Produzione di energia elettrica Acquedotto - energia termica Acque luride Impianto di depurazione delle acque (IDA) Biogas prodotto dall impianto di depurazione delle acque (IDA) Acque di scarico in uscita dall impianto di depurazione delle acque (IDA) Processi produttivi: calore residuo Potenziale di risparmio energetico nei settori di consumo finale Riscaldamento (edifici residenziali, commercio e servizi) Illuminazione privata e apparecchiature elettriche Commercio e servizi Artigianato e industria Illuminazione pubblica Potenziale di sviluppo di reti di teleriscaldamento Opzioni di assetto per reti di teleriscaldamento Assetto A: una rete di teleriscaldamento inter-comunale lungo il Vedeggio Assetto B: più reti di teleriscaldamento indipendenti Confronto tra assetto A e assetto B Riduzione dei consumi dell edificato e teleriscaldamento: alcune riflessioni Sintesi dei potenziali del sistema energia ABM Copertura del fabbisogno di energia termica Copertura del fabbisogno di energia elettrica Contestualizzazione spaziale: la carta delle risorse Rapporto tecnico PECo ABM.doc 3/202

4 Copertura del fabbisogno di energia termica Copertura del fabbisogno di energia elettrica Visione per il futuro e obiettivi generali Visione di riferimento Obiettivi generali Strategie d intervento Le strategie d intervento La strategia S.1 Rinnovabili e gasˮ La strategia S.2 Rinnovabili e gas con rete di teleriscaldamento NPVˮ La strategia S.3 Rinnovabili+ e efficienza energeticaˮ La strategia S.4 Rinnovabili+ (teleriscaldamento) e efficienza energeticaˮ I criteri di valutazione per la scelta tra le strategie d intervento Il workshop e la scelta della strategia d intervento Piano d azione (misure) A. Coordinamento e attuazione del PECo B. Informazione e sensibilizzazione C. Edificato D. Aziende E. Comune F. Infrastrutture per la produzione di energia Visione d insieme e budget PECo Il monitoraggio dell efficacia del PECo Gli indicatori per il monitoraggio Rapporto tecnico PECo ABM.doc 4/202

5 1. La pianificazione energetica comunale: finalità e responsabilità I Municipi di Agno, Bioggio e Manno (in seguito indicati come ABM) hanno incaricato l Istituto Sostenibilità Applicata all Ambiente Costruito (ISAAC) della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) di elaborare un piano energetico intercomunale (in seguito indicato come PECo). Quella della pianificazione energetica di livello locale è una materia di grande urgenza, in relazione ai temi di livello internazionale, legati all esaurimento delle risorse fossili e al cambiamento climatico indotto dalle attività antropiche. In Svizzera già diversi comuni si sono dotati di questo strumento, il PECo ABM sarà invece il primo elaborato in Ticino. Il PECo affronta in primo luogo l analisi del territorio ABM dal punto di vista della produzione e dei consumi di energia, nonché delle emissioni di gas ad effetto serra, con riferimento all anno Quindi prende in considerazione le potenzialità del territorio dal punto di vista dello sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, della riduzione dei consumi nell edificato e nello sviluppo di reti di teleriscaldamento. Emergono quindi le maggiori criticità ma anche le opportunità da perseguire: ciò consente di delineare una visione di riferimento per l evoluzione del territorio dal punto di vista energetico e climatico. Sulla base di tale visione vengono definiti obiettivi generali, accompagnati da target quantitativi atti a verificarne il raggiungimento, e specifiche misure di attuazione (piano d azione). Il PECo analizza in particolare i settori legati all edificato, evidenziando le opportunità di integrazione con la pianificazione dello sviluppo territoriale (piani regolatori e piani particolareggiati) e con le scelte di gestione quotidiana del territorio, sia per la pubblica amministrazione sia per i settori dell economia e i privati cittadini. Il tema della mobilità e dei trasporti, pur elemento rilevante nella definizione dei consumi energetici di un territorio, viene qui solo accennato, sia perché esistono appositi strumenti di pianificazione, anche per il livello comunale (i Comuni possono adottare piani del traffico e piani della mobilità lenta), sia perché quelli relativi alla mobilità sono consumi che travalicano i confini comunali, più adatti ad essere affrontati su scala cantonale o federale, ad esempio nell ambito dei piani regionali dei trasporti coordinati a livello cantonale. È essenziale che il piano sia inteso come uno strumento a favore del territorio, e non quale ostacolo o vincolo pianificatorio: per questo è importante che le proposte del PECo siano illustrate, discusse e condivise con i privati cittadini (attività economiche e singoli cittadini): una visione condivisa per il futuro è uno stimolo all attuazione concreta di nuovi stili di vita da parte dei cittadini, che sono i principali responsabili dell attuazione del piano. I Comuni hanno infatti un ruolo di coordinamento e di verifica, ma il raggiungimento degli obiettivi dipende essenzialmente dalle scelte quotidianamente operate dai singoli individui. Proprio per questo motivo è importante che siano avviate tutte le misure necessarie a garantire un adeguata informazione pubblica. 1.1 Approvazione e attuazione del piano energetico Il PECo è pensato come strumento inter-comunale, pertanto tiene conto del territorio ABM come se fosse una unica entità, indipendentemente dalla ripartizione amministrativa. La Legge sull energia non regolamenta in modo specifico la procedura per l adozione e l approvazione dei piani energetici comunali. Si può tuttavia ritenere che l elaborazione e Rapporto tecnico PECo ABM.doc 5/202

6 l aggiornamento del PECo siano di competenza dei Municipi, mentre l adozione e l approvazione siano in capo ai Consigli Comunali, in analogia con le canoniche procedure di adozione e approvazione dei piani territoriali. In caso sia necessario, vi è dunque la possibilità che i singoli Comuni approvino misure differenziate tra di loro o definiscano priorità di intervento diverse da quelle proposte in questo documento: l adozione del piano è dunque un atto di natura politica; questo documento costituisce invece la base tecnicoscientifica che consente di costruire le decisioni politiche. Proprio in ragione del fatto che il PECo è dinamico e vive nel tempo, è necessario adottare un piano di monitoraggio, che consenta di verificare lo stato di avanzamento delle misure proposte e valutarne l efficacia in termini di consumi e produzione energetica. In ragione della varietà e della vivacità delle attività economiche che si svolgono sul territorio ABM, si ritiene che per il PECo ABM sia utile attuare un monitoraggio con cadenza biennale, con possibilità di ri-orientare il piano (target quantitativi degli obiettivi e misure di attuazione) con analoga cadenza temporale. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 6/202

7 2. Il quadro di riferimento normativo e programmatico Questo capitolo propone una sintesi dei principali riferimenti utili all elaborazione e attuazione del PECo, offrendo una panoramica sui temi in discussione a livello sovraordinato (Confederazione e Cantone) nel settore energetico e climatico, per poi concentrarsi sulla identificazione delle principali iniziative attivale o in corso a livello comunale in grado di influenzare direttamente l evoluzione dei consumi e delle emissioni del territorio. 2.1 Livello sovra-ordinato: la politica energetica e climatica della Confederazione La Confederazione ha avviato sin dal 2001 uno specifico programma sul tema dell energia, denominato SvizzeraEnergia. Tale programma, le cui attività si basano su una programmazione decennale, agisce in modo trasversale sui seguenti settori: edifici, in particolare per il risanamento energetico degli edifici esistenti, mobilità (innovazione tecnologica per veicoli efficienti e a basso impatto, gestione della mobilità aziendale, mobilità lenta), processi produttivi (programmi volontari), illuminazione privata e apparecchiature elettriche, promozione delle energie rinnovabili, per la produzione di calore e elettricità. In questo quadro, negli anni la Confederazione ha elaborato uno studio volto a definire la possibile evoluzione futura del sistema energetico svizzero, con riferimento sia alla produzione sia ai consumi di energia. Tale analisi è scaturita nell elaborazione di quattro scenari alternativi, caratterizzati da un progressivo maggiore impegno di risorse e da obiettivi di risparmio energetico e di promozione delle energie rinnovabili progressivamente più ambiziosi. Sulla base di tale materiale, sempre nel 2007 la Confederazione ha definito la propria politica energetica, che si basa sui cosiddetti quattro pilastri : efficienza energetica nel consumo; promozione delle energie rinnovabili; realizzazione di impianti di grande potenza per la produzione di energie elettrica (impianti nucleari o impianti a gas a ciclo combinato); maggiore collaborazione con l Unione Europea, in particolare per quanto concerne il mercato delle emissioni di gas serra (emissions trading). In attuazione di tali principi, nel 2008 la Confederazione si è dotata di un Piano d azione per l efficienza energetica e di un Piano d azione per le energie rinnovabili. Essi prevedono una pluralità di misure, relative a tutti i settori d intervento su cui opera SvizzeraEnergia, per le quali annualmente sono stanziate specifiche risorse finanziarie. Nel maggio 2011 il Consiglio federale ha tuttavia definito una nuova strategia (Prospettive energetiche 2050), con la quale ha deciso che le centrali nucleari esistenti dovranno essere disattivate alla fine del loro ciclo di vita e non saranno sostituite. Per garantire la sicurezza di approvvigionamento la Svizzera dovrà quindi puntare su: maggiore risparmio energetico (efficienza energetica); potenziamento dell'energia idroelettrica e delle nuove energie rinnovabili; produzione di energia elettrica a partire da combustibili fossili (impianti di cogenerazione, centrali a gas a ciclo combinato) (se necessario); ampliamento delle reti di trasporto dell'energia elettrica (in tempi brevi) e importazioni. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 7/202

8 I piani d azione con cui dare attuazione alle Prospettive energetiche 2050 sono ora in fase di elaborazione e sono attesi per l autunno La Svizzera è inoltre impegnata a livello internazionale per quanto riguarda la politica climatica: alla ratifica del Protocollo di Kyoto del 1997, avvenuta nel 2003, ha fatto seguito la ratifica dell Accordo di Copenhagen del La Svizzera si è quindi impegnata a ridurre le emissioni dell 8% rispetto ai livelli del 1990, sul periodo (Protocollo di Kyoto) e a mettere in atto tutti gli sforzi necessari a contenere l incremento medio mondiale della temperatura terrestre di soli 2 C (Accordo di Copenhagen). In questo quadro, nel 2009 la Confederazione ha avviato la revisione della vigente Legge sul CO 2, che in questi mesi sta giungendo alle fasi conclusive. La revisione conferma l introduzione della tassa d incentivazione sui combustibili, in relazione alle emissioni di gas ad effetto serra da essi prodotti, e propone di estenderla anche ai carburanti. La revisione conferma inoltre l attuale impostazione del sistema di scambio delle quote di emissione, in Svizzera limitato alle imprese che, ai sensi della Legge sul CO 2, hanno assunto l'impegno di ridurre le emissioni al fine di essere esentate dal pagamento della tassa sul CO 2. A livello di misure e iniziative operative, si segnala che nel gennaio 2010 è stato lanciato il Programma di risanamento degli edifici ( si tratta di un programma di sussidio di ampio respiro, volto a incentivare il risanamento energetico degli edifici: il programma sussidia interventi di sostituzione dei serramenti e di miglioramento dell isolamento termico di pareti, pavimenti e soffitti. Il programma viene alimentato mediante i proventi della tassa sul CO 2, cosa che garantisce la continuità di afflusso finanziario. E inoltre di particolare interesse l attività di SvizzeraEnergia specificamente rivolta ai Comuni legata al marchio Città dell energia, conferito ai Comuni che si distinguono per l uso razionale dell energia, promuovendo le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e l uso efficiente delle risorse. Sul territorio ABM, il Comune di Bioggio ha avviato nel 2009 la procedura di certificazione Città dell energia (cfr. Par. 2.4) Società 2000 Watt e Società 1 ton CO 2 Un ambizioso riferimento per il futuro è costituito dalle visioni sviluppate negli anni scorsi dal Politecnico di Zurigo, che delineano una società a 2000 Watt e a 1 ton di CO 2. La visione Società 2000 Watt è stata delineata nel 1998: l idea di fondo è che sia possibile ridurre i consumi pro capite di circa un terzo rispetto a quelli attuali, senza ridurre il livello di benessere a tutt oggi raggiunto. La visione punta a realizzare una società in cui i consumi energetici annui pro capite, espressi in termini della potenza continuativa complessivamente necessaria per soddisfarli, non superino i 2000 Watt. Tale valore coincide con l attuale valore medio mondiale dei consumi procapite (cfr. Figura 1); oggi il cittadino svizzero medio utilizza una potenza di consumo superiore a 6'300 Watt, il cittadino ticinese medio necessita di una potenza pro capite di circa 5'600 Watt [fonte: PEC]. Stime della società Novatlantis mostrano che la configurazione 2000 Watt potrebbe essere raggiunta entro la metà del prossimo secolo (anno 2150): entro il 2050 dovrebbe essere dimezzato il consumo di combustibili fossili, successivamente la riduzione avverrebbe con un ritmo più lento, per stabilizzarsi sui 500 Watt intorno all anno In tale configurazione finale, il consumo individuale sarebbe soddisfatto mediante Rapporto tecnico PECo ABM.doc 8/202

9 combustibili fossili per una potenza di 500 Watt pro capite; combustibili non fossili (energie rinnovabili, nucleare) per una potenza di Watt pro capite. In queste condizioni, le emissioni di CO 2 si stabilizzerebbero a circa 1 ton pro capite. I fautori di tale visione ritengono che il raggiungimento di questi standard di consumo non provochi impatti negativi sulla qualità di vita: sarebbero infatti già disponibili opzioni tecnologiche e nuovi modelli di comportamento che potrebbero consentire di raggiungere tali obiettivi senza interferire con il livello di benessere di cui la società svizzera attualmente gode. Figura 1 Consumi medi pro-capite in alcune nazioni significative e media a livello mondiale [fonte: Vivere più leggermente, Novatlantis, 2011]. Figura 2 Il percorso verso la Società 2000 Watt [fonte: Vivere più leggermente, Novatlantis, 2011]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 9/202

10 In particolare Novatlantis ha sviluppato un modello che definisce il fabbisogno energetico attuale rispetto a quello della visione per i seguenti cinque ambiti: abitare, mobilità, cibo, consumi e infrastrutture: nella Società 2000 Watt i consumi pro capite verrebbero ripartiti come segue (cfr. Figura 3): 500 Watt per abitare; 450 Watt per la mobilità; 250 Watt per il cibo; 250 per i consumi; 550 Watt per le infrastrutture (incluso approvvigionamento energetico e idrico). Abitare Mobilità Cibo Consumi Infrastrutture Verso la Società 2000 Watt: da 1800 Watt a 500 Watt (ideale). Stato attuale: tre quarti del parco edifici (abitazioni e uffici) ha più di 30 anni ed è insufficiente dal punto di vista dell efficienza energetica (edifici da 20 litri). Per le nuove costruzioni, la superficie abitativa pro capite aumenta (attualmente: ca. 50 m 2 ). Potenziale: edifici isolati in modo ottimale, gli edifici a basso impatto (MINERGIE-P, MINERGIE-P-Eco) riducono il fabbisogno di energia per il riscaldamento sino al livello di 2 litri. Importanti sono anche gli aspetti legati a una superficie idonea e all utilizzo di apparecchi efficienti. Verso la Società 2000 Watt: da 1700 Watt a 450 Watt (ideale). Stato attuale: l attuale standard di mobilità è caratterizzato da lunghi tragitti per recarsi sul luogo di lavoro, forte traffico per gli acquisti e il tempo libero e destinazioni di vacanze lontane. Per chilometro percorso e in termini di energia, i viaggi in aereo consumano più del doppio di una macchina e più di cinque volte rispetto a un treno. Potenziale: per le brevi e medie distanze, prediligere la bicicletta o i mezzi pubblici. Volare il meno possibile, viaggiare con automobili a basso consumo e percorrere meno di 9000 chilometri all anno. Verso la Società 2000 Watt: da 750 Watt a 250 Watt (ideale). Stato attuale: nell ambito dell alimentazione si nasconde molta energia. La produzione agricola e l elaborazione dei prodotti comporta elevati consumi di alimenti e acqua. Particolarmente impegnativa è la produzione di carne: per la preparazione di 1 kg di carne di manzo si consuma dieci volte più energia che per 1 kg di pasta. Potenziale: scegliere prodotti freschi di produzione biologica. Importante inoltre prediligere prodotti stagionali e coltivati nella regione e mangiare poca carne. Verso la Società 2000 Watt: da 750 Watt a 250 Watt (ideale). Stato attuale: prodotti a breve termine (vestiti, mobili ecc.), servizi ed eventi (concerti, pernottamenti in hotel ecc.) vengono consumati regolarmente senza prestare attenzione all energia grigia. La maggior parte delle infrastrutture per il tempo libero e i consumi vengono utilizzate solo temporaneamente. Potenziale: anche nell ambito dei consumi è auspicato un efficiente: vestiti, accessori, salute, cultura e hotel. Verso la Società 2000 Watt: da 1500 Watt a 550 Watt (ideale) Stato attuale: tra le altre fanno parte delle infrastrutture pubbliche aeroporti, stazioni, strade, approvvigionamento idrico, approvvigionamento energetico, servizi sanitari, impianti di sicurezza e edifici per la formazione. Potenziale: l efficienza energetica nell ambito dell utilizzo di impianti di approvvigionamento può essere influenzata solo limitatamente dal punto di vista individuale. Nell ambito dell allestimento delle infrastrutture per la società 2000 Watt è l ente pubblico ha dover assumere il ruolo di promotore. Figura 3 Modello di vita individuale della Società 2000 Watt articolato in cinque settori [fonte: Leichter Leben, Novatlantis (2010), traduzione: ISAAC]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 10/202

11 Dieci anni dopo aver lanciato la visione Società a 2000 Watt, nel 2008 il Politecnico di Zurigo ha avanzato una nuova visione di riferimento, quella della Società a 1 ton di CO 2 [Energy strategy for ETH Zurich, 2008]. Tale visione attribuisce alla questione climatica importanza prioritaria: riconosciuto il ruolo antropico nell influenzare il cambiamento climatico in atto, essa mira alla stabilizzazione della concentrazione di CO 2 in atmosfera al valore di 500 ppm entro l anno 2100, cosa che consentirebbe di contenere l incremento medio di temperatura a livello mondiale tra i 2 C e i 4 C. Questa configurazione potrebbe essere raggiunta se le emissioni di CO 2 su base annua si limitassero a 1 ton CO 2 pro capite. A titolo di riferimento, si consideri che attualmente il cittadino medio svizzero è responsabile dell emissione di 8.7 ton CO 2 /anno, mentre quello ticinese di 7.84 ton CO 2 /anno [fonte: PEC]. La visione 1 ton CO 2 attribuisce priorità agli investimenti per la conversione energetica (decarbonizzazione dell economia): solo quando sarà raggiunto l obiettivo di contenimento delle emissioni a 1 ton CO 2 pro capite, gli investimenti potranno concentrarsi sulla riduzione dei consumi nei settori finali. La visione propone infatti di raggiungere, entro la fine di questo secolo (anno 2100), la configurazione che segue: 400 Watt pro capite di energia primaria di origine fossile (per trasporti di lunga percorrenza): emissioni di circa 1 ton CO 2 pro capite; 1'100 Watt pro capite di energia primaria di origine rinnovabile per esigenze di calore; 2'500 4'500 Watt pro capite di energia primaria di energia elettrica (energia finale corrispondente: 1'000 1'200 Watt pro capite). Nel complesso quindi la nuova visione accetta che il fabbisogno di energia primaria procapite si attesti su valori compresi tra 4'000 e 6'000 Watt. Emissioni CO 2 [ton CO 2 /ab] Mondo 2005 [kw/ab] Figura 25 La visione della società a 1 ton di CO 2 per la Svizzera [fonte: Energy strategy for ETH Zurich, 2008]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 11/202

12 La visione della Società a 1 ton di CO 2 attribuisce un ruolo di grande importanza all energia elettrica, che dovrebbe diventare la spina dorsale dell economia. In questo contesto, essa non esclude il ricorso all energia nucleare, l unico strumento che, in combinazione con le energie rinnovabili, consentirebbe di coprire un fabbisogno energetico pro-capite tra 4'000 e 6'000 Watt, senza superare la soglia di 1 ton di emissione di CO 2. Le due visioni delineano un percorso comune per i prossimi anni; successivamente, la visione Società 2000 Watt richiede che gli investimenti siano prioritariamente rivolti all efficienza energetica, mentre la visione Società 1 ton di CO 2 richiede che siano prioritariamente rivolti alla conversione energetica (decarbonizzazione): esse dunque entrano in conflitto. Il Consiglio federale ha posto come obiettivo a lungo termine della strategia per la politica energetica svizzera il concetto di Società a 2000 Watt, condividendone quindi gli indirizzi e l obiettivo strategico, senza tuttavia definire un termine temporale per il suo raggiungimento. Non si è invece espresso ufficialmente su un obiettivo legato alla visione di Società a 1 ton di CO Livello sovra-ordinato: la politica energetica cantonale I principali strumenti che influenzano le scelte di politica energetica cantonale sono riportati in Figura 4. Cantone Ticino 2. Piano Direttore (PD) Obiettivi pianificatori (Approvazione 2007) 1. Linee Direttive (LD) (Dicembre 2007) 3. L ambiente in Ticino Rapporto sulla protezione dell ambiente (2003 e 2009) Schede (revisione in corso) 4. Piano di risanamento dell aria (PRA) (2007) 6. Piano Forestale Cantonale (PFC) (2007) 7. Regolamento di utilizzazione dell energia (RUEn) (18 settembre 2008) 8. Applicazione della Legge Federale sull approvvigionamento elettrico (LAEI) (ottobre 2008 gennaio 2009) 9. Programma di attuazione della Nuova Politica Regionale (NPR) e relativa Convenzione (2007 e 2008) Piano Energetico Cantonale Mozioni e iniziative Cantone Ticino 5. Piano di gestione dei rifiuti (PGR) (1998, 2006 e 2009) Incentivi cantonali settore energia (2002, 2006, 2007) 11. Misure di sostegno all occupazione e all economia per il periodo (Messaggio aprile 2009, approvazione Gran Consiglio 2 giugno 2009) Mozioni Iniziative parlamentari Iniziative popolari Prese di posizione/proposte di partiti politici ed attori del mondo Figura 4 Gli atti di pianificazione e programmazione che influenzano la politica energetica cantonale. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 12/202

13 Gli indirizzi generali della politica energetica cantonale sono delineati dalle Linee Direttive e dalla scheda di Piano Direttore sul tema dell energia (scheda V3 Energia): determinare un uso più efficiente dell energia, attraverso la diminuzione dei consumi, in particolare nel parco immobiliare; favorire una produzione efficiente e diversificata, sostenibile dal profilo ambientale ed economico, ricorrendo per quanto possibile a fonti di energia rinnovabile; promuovere la conversione dei vettori energetici di origine fossile in funzione della diminuzione delle emissioni di CO 2. Tali indirizzi sono poi stati integralmente confermati dal Piano Energetico Cantonale (PEC), attualmente in fase di consultazione (nell agosto del 2010 è stata avviata alla consultazione la proposta di Piano Energetico Cantonale; l adozione del piano definitivo da parte del Consiglio di Stato è attesa entro la fine del 2010). Il rapporto PEC sottoposto a consultazione fissa infatti i seguenti principi di riferimento: efficienza energetica: riduzione dei consumi negli usi finali dell energia, attraverso l attivazione sistematica di misure di efficienza energetica: a lungo termine, consumi stabilizzati a 2000 Watt; conversione energetica: sostituzione dei vettori energetici, con progressivo abbandono dei combustibili fossili, in particolare olio combustibile e carburanti liquidi: a medio termine, emissioni stabilizzate a 1 ton CO 2 pro capite; produzione energetica ed approvvigionamento efficienti, sicuri e sostenibili: diversificazione dell approvvigionamento, valorizzazione della risorsa acqua, confermando ed assicurando le riversioni e il ruolo dell AET, e promozione delle altre fonti rinnovabili indigene, quali solare (termico e fotovoltaico), eolico, biomassa, calore ambiente e geotermia di profondità. Lo stesso documento stabilisce inoltre che le misure di efficienza energetica nel consumo devono essere adottate da subito, senza una gerarchizzazione tra gli obiettivi di conversione energetica e quelli volti al contenimento dei consumi, per riuscire ad arrivare tra il 2100 e il 2150 alla configurazione 2000 Watt e 1 ton CO 2 pro capite (cfr. Figura 5). Figura 5 Indirizzi strategici per la politica energetica cantonale [fonte: PEC, rapporto per la consultazione, agosto 2010]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 13/202

14 Il rapporto PEC posto in consultazione riconosce inoltre che: la transizione verso il nuovo sistema energetico sarà sicuramente lunga (almeno tra 30 e 50 anni); è necessario dare avvio alla transizione da subito, senza indugio, perché la sua completa attuazione richiede tempi lunghi; nella fase di transizione assume un ruolo importante il gas naturale, in sostituzione dell olio combustibile, in quanto più sostenibile sia dal punto di vista climatico sia ambientale. Poiché si stima che le risorse di gas siano disponibili per un periodo limitato (circa 60 anni, secondo l International Energy Agency IEA), è importante che il gas abbia l effettivo ruolo di supporto transitorio e che le misure che lo riguardano siano attuate al più tardi entro il 2050; il Cantone favorisce e sostiene la realizzazione delle reti di teleriscaldamento, con il fine ultimo di farle diventare elemento essenziale dell urbanizzazione, così come oggi lo sono l acquedotto e la fognatura. Infine il rapporto PEC posto in consultazione delinea il ruolo per i Comuni, rimarcando: la necessità di dare l esempio nella diffusione di nuovi stili di vita e nuovi approcci; la necessità di sensibilizzare la popolazione e di contribuire alla creazione di una nuova consapevolezza ambientale, anche attraverso l organizzazione di momenti di partecipazione e incontro con la cittadinanza; l importanza di dotarsi di una visione strategica e di elaborare piani energetici a livello comunale. Oltre al PEC, si ritiene utile in questa sede citare il regolamento sull utilizzazione dell energia (RUEn), entrato in vigore nel settembre del 2008, che individua nuovi valori limite per il fabbisogno energetico degli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ampliamento o ristrutturazione, introduce prescrizioni per i sistemi di riscaldamento per gli edifici di nuova costruzione e gli ampliamenti (l energia non rinnovabile deve coprire al massimo l 80% del fabbisogno ammissibile di calore per il riscaldamento e l acqua calda sanitaria) e introduce il divieto di installazione di nuovi impianti di riscaldamento elettrici (impianti di riscaldamento fissi a resistenza elettrica). Esso inoltre pone condizioni più rigide per gli edifici di proprietà pubblica, para-statale o sussidiata (nuovi edifici o ampliamenti e ristrutturazioni): obbligo di costruzione e risanamento secondo lo standard MINERGIE (con obbligo di verificare la fattibilità di un successivo adeguamento allo standard MINERGIE-P e valutazione dei provvedimenti necessari a raggiungere lo standard Minergie-ECO o assimilabile materiali e impianti con basso impatto sull uomo e sul natura); possibilità di utilizzare i vettori energetici fossili per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria solo nel caso in cui l edificio è conforme allo standard MINERGIE-P ; nel caso di interventi parziali, limitati a singoli elementi dell involucro, questi devono rispettare i valori previsti per gli edifici nuovi e comunque non devono compromettere la possibilità di raggiungere lo standard MINERGIE per l intero edificio. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 14/202

15 2.3 La pianificazione territoriale La pianificazione territoriale dei comuni di Agno, Bioggio e Manno si basa sui seguenti strumenti: Agno: piano regolatore approvato nel 2007; Bioggio: piano regolatore approvato nel 2007; Cimo: piano approvato nel 2006, Iseo: piano approvato nel 1986, Bosco Luganese: piano approvato nel 2003; Manno: piano regolatore approvato nel Si tratta di piani relativamente recenti, pertanto nessuno di essi è in fase di revisione generale. Sul territorio ABM sono tuttavia in corso importanti processi di pianificazione territoriale. Nel marzo 2009 è infatti stato posto in consultazione il rapporto intermedio per il progetto di sviluppo urbano Nuovo Polo Vedeggio (NPV), che ha l obiettivo di qualificare il comparto del Vedeggio quale polo urbano complementare al centro di Lugano. La visione proposta dal NPV individua cinque aree strategiche, caratterizzate da vocazioni significativamente differenti: comparto Cairello-Suglio a Manno: nuovo quartiere urbano con funzioni miste (amministrative, residenziali, commerciali e artigianali); comparto Cavezzolo a Bioggio: nuovo tracciato linea ferroviaria FLP + navetta ferroviaria sotterranea Molinazzo Centro Lugano (tram del luganese), inserimento nuova stazione navetta e parcheggio d interscambio; considerata l importanza strategica di tale comparto, su di esso sarà probabilmente istituita una zona di pianificazione ai sensi della LALPT; comparto Prati Maggiori ad Agno: area verde di svago, con struttura sportive e mantenimento del corridoio ecologico; comparto Monda-Bolette (Agno): inserimento di un centro d incontro e di affari, connesso con l aeroporto e con il centro di Agno; necessità di coordinamento con il processo di revisione del Masterplan dell aeroporto; comparto riva lago ad Agno: funzioni scolastiche, sportive e di svago, da coordinarsi con l inserimento della circonvallazione di Agno e Bioggio. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 15/202

16 Figura 6 La vocazione dei diversi ambiti territoriali che costituiscono la piana del Vedeggio, come proposta nell ambito del progetto Nuovo Polo Vedeggio [fonte: NPV Sintesi, Documento preliminare di consultazione, 2009]. Figura 7 Gli elementi chiave da valorizzare, come individuati dal Nuovo Polo Vedeggio [fonte: NPV Sintesi, Documento preliminare di consultazione, 2009]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 16/202

17 La consultazione è ora conclusa. Attualmente si stanno consolidando le misure proposte dal NPV, con il fine di consentire ai comuni di avviare le necessarie modifiche ai piani regolatori. Si rileva infine un ulteriore processo di pianificazione in corso nel comune di Manno, relativo al già citato ambito Piana-Caminada-Cairelletto (piano particolareggiato). La proposta di piano particolareggiato è stata posta in consultazione nel Essa prevede la realizzazione di nuovi insediamenti di natura amministrativa-commerciale e residenziale, sul retro dei quali si apre una vasta area a parco pubblico. Figura 8 La planimetria del progetto urbanistico per l area Piana Caminada Cairelletto [fonte: Piano particolareggiato Piana Caminada Cairelletto, Relazione di pianificazione, versione preliminare per la consultazione, ottobre 2009]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 17/202

18 L informazione sui progetti di pianificazione territoriale in corso fornisce importanti indicazioni circa l evoluzione futura della consistenza della popolazione e della densità degli insediamenti. Si sottolinea inoltre che la tempistica dei processi di pianificazione in elaborazione fornisce l opportunità di orientare la pianificazione territoriale in corso in funzione delle indicazioni del PECo. Al fine di recepire nella modalità più efficace alcune delle misure proposte dal PECo, infine, potranno essere avviate varianti parziali dei PR, per quanto riguarda le norme di attuazione, o definiti nuovi regolamenti di PR. 2.4 Livello comunale: le iniziative di sostenibilità già attivate I tre comuni ABM si sono distinti nel corso degli ultimi anni per l attivazione di misure di sostenibilità energetica e ambientale. In particolare, nel 2009 il Comune di Bioggio ha avviato le procedure per la certificazione secondo il marchio Città dell energia. Si è attualmente svolta la prima fase (fase A), nell ambito della quale si è svolta la radiografia dell operato del Comune. Sulla base delle risultanze di tale fase il Municipio sta valutando se avviare la procedura per la seconda fase (fase B) o se diventare Comune energeticamente consapevole, con l obiettivo di ottenere la certificazione entro quattro anni. Si segnala inoltre che Bioggio ha commissionato l analisi dello stato di conservazione degli edifici della scuola elementare e della scuola dell infanzia, secondo l approccio EPIQR+. Tali analisi individuano anche l attuale consumo energetico degli edifici e ne delineano il potenziale di risparmio. Proprio sulla base di tale documentazione, nel 2009 Bioggio ha effettuato i lavori di ristrutturazione del tetto della scuola elementare. Dal novembre 2008 è inoltre in vigore a Bioggio una ordinanza municipale volta a promuovere il risparmio energetico nell edilizia e l utilizzo di energia rinnovabile: il Comune concede un sussidio per gli edifici di nuova costruzione o ristrutturati nel rispetto di limiti energetici più stringenti rispetto a quelli introdotti dal Decreto esecutivo sui provvedimenti di risparmio energetico nell edilizia, in vigore all epoca di approvazione del provvedimento. Il sussidio, il cui importo è compreso tra un minimo di 100 franchi (o la tassa incassata per l esame della domanda di costruzione o della notifica) e un massimo di 2'000 franchi, è concesso nei seguenti casi: produzione di acqua calda sanitaria per tutto l edificio per mezzo di pannelli solari e/o legna; riscaldamento dell edificio esclusivamente per mezzo di energia solare e/o legna; utilizzo di pompe di calore elettriche o sonda geotermica; risanamento energetico dell edificio superiore al decreto esecutivo sui provvedimenti di risparmio energetico nell'edilizia; installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per l edificio; utilizzo di altri impianti capaci di utilizzare fonti energetiche alternative compatibili con l'ambiente ed ad alto rendimento (verranno valutati caso per caso); integrazione di sistemi di riscaldamento passivo; recupero del calore domestico. Il sussidio è raddoppiato nel caso in cui l edificio rispetti gli standard MINERGIE. Oltre all incarico per l elaborazione del PECo, in tutti e tre i comuni ABM si rilevano le seguenti attività inerenti il settore della mobilità: Rapporto tecnico PECo ABM.doc 18/202

19 Contributo per l acquisto di titoli di viaggio sui mezzi di trasporto pubblici: abbonamenti mensili e annuali Arcobaleno, abbonamento generale FFS, abbonamento metà prezzo, abbonamento binario 7 (per giovani, valido dopo le ore 19.00), biglietti multi corsa, carta giornaliera FFS per i Comuni (Flexicard); Contributo per l acquisto di benzina alchilata per tosaerba, decespugliatori, soffiatori, motoseghe e affini. Bioggio inoltre mette a disposizione targhette gratuite per le biciclette e promuove le biciclette elettriche, mediante l organizzazione di giornate-evento. Si segnala infine l iniziativa di Agenda 21 intercomunale ABM, avviata nel 2005,che ha avuto tra i propri esiti anche la progettazione di una rete di percorsi ciclo-pedonali che colleghino i luoghi di maggiore interesse dei tre Comuni, quali servizi collettivi e luoghi di valore storico, culturale e ambientale, recuperando il tracciato storico della Strada Regina (progetto Agenda 21 ABM Mobilità lenta ). Rapporto tecnico PECo ABM.doc 19/202

20 3. Il bilancio energetico: situazione al 2008 In questo capitolo si delinea lo stato del sistema energetico ABM: sono analizzate le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico, i consumi di energia per i diversi vettori energetici e per i diversi settori di uso finale e la produzione di energia. Le emissioni di CO 2 e, in generale, di gas ad effetto serra sono analizzate nel Capitolo 4. Le stime presentate in questo capitolo costituiscono un riferimento essenziale sia per la definizione degli obiettivi del piano energetico sia per la verifica della sua efficacia, nel corso della sua attuazione. Fatta eccezione per il settore della mobilità, le stime sono basate sul principio di territorialità: si rilevano le emissioni prodotte sul territorio ABM, indipendentemente dal fatto che queste emissioni siano prodotte da cittadini di ABM o di altri comuni. Ciò implica ad esempio che si conteggino i consumi delle industrie o la produzione di energia da impianti solari termici localizzati sul territorio, indipendentemente dal domicilio dei proprietari o dei fruitori. In considerazione della difficoltà di applicare tale principio anche per il conteggio dei consumi per la mobilità su strada, per questo settore sono effettuate stime basate sui consumi medi cantonali, riscalati in proporzione alla popolazione residente, e sul parco veicoli immatricolati. L anno di riferimento scelto per descrivere il sistema energetico ABM è il Si rileva che per diversi vettori energetici non è stato possibile accedere a dati direttamente misurati ma si è dovuto fare ricorso a ipotesi e modelli di stima: per i vettori energetici la cui distribuzione non è effettuata da un unico soggetto, è stato necessario appoggiarsi a banche dati relative alla consistenza degli impianti che utilizzano tali vettori al fine di fruizione dell energia. I paragrafi che seguono e gli allegati 1 e 2 descrivono adeguatamente le ipotesi effettuate nel caso sia stato necessario ricorrere a modelli di stima. 3.1 Il contesto socio-economico Il territorio di ABM è aumentato nel corso degli anni a causa delle aggregazioni che hanno coinvolto il Comune di Bioggio: il 4 aprile 2004 i Comuni di Bosco Luganese e Cimo e il 20 aprile 2008 il Comune di Iseo sono stati aggregati in un solo Comune, denominato Bioggio. La seguente tabella riassume la popolazione e gli addetti sul territorio di ABM alla fine del Tabella 1 Consistenza della popolazione e degli addetti (addetti equivalenti al tempo pieno, ETP), al 2008 [fonti: Statistica dello stato annuale della popolazione (ESPOP) e Censimento federale delle aziende 2008, Ufficio federale di statistica, Neuchâtel]. Popolazione 2008 [numero] Addetti ETP 2008 [numero] Agno 3'922 1'895 Bioggio 2' Manno 1'236 3'485 ABM 7'549 8'261 TI ABM/TI 2.3% 5.2% Rapporto tecnico PECo ABM.doc 20/202

21 La popolazione residente nei tre comuni rappresenta il 2.3% della popolazione ticinese mentre il numero degli addetti è il 5.2% della massa lavorativa presente sul territorio. Come mostra la Figura 9, la ripartizione degli addetti nei tre settori di attività (primario, secondario e terziario) varia molto nei tre comuni: a Manno l attività economica è principalmente volta all erogazione di servizi mentre a Bioggio sono predominanti attività di tipo industriale. Agno si trova in una condizione intermedia. Ci si può attendere che la presenza di attività di tipo industriale e per il commercio e servizi in proporzioni significative condizioni il valore dei consumi energetici pro-capite, che risulterà più elevato di quelli rilevati su territori prettamente residenziali. Agno Bioggio Manno Totale ABM Figura 9 Addetti per settore di attività economica [fonte: Censimento federale delle aziende 2008, Ufficio federale di statistica, Neuchâtel]. 3.2 Consumi di energia Le stime di consumo di energia per il 2008 sul territorio di ABM sono riportate in sintesi in Tabella 2. Per il gas naturale e l energia elettrica è stato possibile ricostruire gli effettivi dati di consumo, poiché la distribuzione di tali vettori energetici è effettuata in termini centralizzati dalle AIL. I paragrafi che seguono e gli Allegati 1 e 2 specificano in dettaglio le ipotesi effettuate per pervenire alle stime di consumo qui presentate. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 21/202

22 Tabella 2 Consumi di energia nel 2008 [fonti: per il gas naturale e l energia elettrica: AIL; per gli altri vettori energetici: stime ISAAC a partire da Catasto impianti di combustione SPAAS, Registro Edifici e Abitazioni REA USTAT, banca dati impianti di riscaldamento a legna Sezione Forestale, Piano Energetico Cantonale PEC, Rapporto annuale 2008 IDA-CDALED; per il solare termico: cfr. Par. 3.3: per esso sono disponibili solo stime aggregate ABM]. [MWh/anno] Energia elettrica Gas naturale Olio combustibile Legna Calore ambiente Calore biogas (IDA) Solare termico Carburanti Agno 33' Bioggio 55' Manno 36' ABM 126' TI ABM/TI 3' % 801' % 3' % % % % 2' % L utilizzo dei diversi vettori energetici, in termini percentuali, risulta in linea con i valori medi cantonali, seppure con alcune lievi variazioni tra un comune e l altro: utilizzando un immagine già utilizzata per il Piano energetico cantonale PEC, il cittadino di ABM risulta immerso nel petrolio fino alla vita e, in generale, nei combustibili fossili fino a metà del busto (cfr. Figura 10). Se si tenesse esplicitamente conto della composizione dell elettricità consumata in Ticino (cfr. Tabella 19), in parte riconducibile al mix europeo fortemente legato al carbone e al gas naturale, la dipendenza dai combustibili fossili risulterebbe ancora più elevata. La struttura dei consumi in relazione ai settori di uso finale e ai vettori energetici è sintetizzata nelle seguenti Tabella 3 e Tabella 4. I prossimi paragrafi rendono conto delle ipotesi effettuate per stimare tali valori. Per quanto riguarda la ripartizione dei consumi tra i settori di uso finale, si rileva uno scostamento, specie per Manno e Bioggio, dalla configurazione media a livello Cantonale, nella quale i consumi ascrivibili alle economie domestiche (riscaldamento abitazioni, illuminazione privata e elettrodomestici), alle attività economiche (industria, artigianato e commercio e servizi) e alla mobilità sono responsabili di circa 1/3 ciascuno del totale dei consumi. Le differenze rilevate sul territorio ABM sono riconducibili alla presenza di attività economiche in concentrazione più elevata rispetto alla media cantonale. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 22/202

23 Agno Bioggio Manno Totale Agno: 116'216 MWh Totale Bioggio: 133'326 MWh Totale Manno: 85'009 MWh Totale ABM: 334'612 MWh/anno Totale Cantone Ticino: 10'194 GWh/anno Figura 10 Consumi di energia nel 2008, per vettore energetico [per il Cantone Ticino, fonte: PEC]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 23/202

24 Agno Bioggio Totale ABM Manno Totale Cantone Ticino Figura 11 Consumi di energia nel 2008, per settore di uso finale [per il Cantone Ticino, fonte: PEC]. Rapporto tecnico PECo ABM.doc 24/202

25 Tabella 3 Struttura dei consumi energetici nei comuni di Agno, Bioggio e Manno [anno 2008] (non sono disponili stime relative al solare termico disaggregate per i singoli Comuni). Agno Bioggio Manno Agno Energia elettrica Gas naturale Olio Legna Calore ambiente Carburanti Totale [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] Abitazioni: riscaldamento 3'278 2'190 24' '574 Abitazioni:illuminazione privata 5'994 5'994 e apparecchiature elettriche Artigianato e industria 9' '462 18'923 Commercio e servizi 12'736 4'136 4' '960 Illuminazione pubblica Mobilità 1'980 36'515 38'495 Altro TOTALE 33'582 6'463 38' ' '216 BIOGGIO Energia elettrica Gas naturale Olio Legna Calore ambiente Calore biogas (IDA) Carburanti Totale [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] Abitazioni: riscaldamento 2'847 1'911 13' '732 Abitazioni:illuminazione privata 3'795 3'795 e apparecchiature elettriche Artigianato e industria 38'061 4'161 17'882 4'189 64'292 Commercio e servizi 9'700 1'225 3' '832 Illuminazione pubblica Mobilità 1'207 30'106 31'313 Altro TOTALE 55'972 7'297 34' '189 30' '326 MANNO Energia elettrica Gas naturale Olio Legna Calore ambiente Carburanti Totale [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] Abitazioni: riscaldamento 1'090 2'709 5' '266 Abitazioni:illuminazione privata 1'733 1'733 e apparecchiature elettriche Artigianato e industria 16' '706 27'175 Commercio e servizi 16'685 4'021 3' '123 Illuminazione pubblica Mobilità '950 21'574 Altro TOTALE 36'832 7'637 18' '950 85'009 Rapporto tecnico PECo ABM.doc 25/202

26 Tabella 4 Struttura dei consumi energetici nei tre comuni ABM [anno 2008] (le stime relative al solare termico sono disponibili solo in termini aggregati). Carburanti Totale Legna Calore ambiente Solare termico Calore biogas (IDA) Olio combustibile Energia elettrica Gas naturale [MWh/anno] ABM [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] [MWh/anno] Abitazioni: riscaldamento 7'215 6'810 43' ' '633 11'522 11'522 Abitazioni:illuminazione privata e apparecchiature elettriche Artigianato e industria 63'947 5'205 37'050 4' '390 Commercio e servizi 39'121 9'382 11' '915 Illuminazione pubblica Mobilità 3'811 87'571 91'382 Altro TOTALE 126'386 21'397 91' ' '189 87' '612 Rapporto tecnico PECo ABM.doc 26/202

27 3.2.1 Energia elettrica I consumi di energia elettrica sul territorio ABM sono ricostruibili con un buon livello di approssimazione, in quanto tutta l energia elettrica consumata è distribuita da AIL, che è in grado di produrre dati statistici circa l entità dei consumi per settore di uso finale, come mostrato nelle tabelle seguenti. Tabella 5 Consumi di energia elettrica nel Energia elettrica [MWh/anno] Percentuale [%] Energia elettrica / Persona [MWh/ab anno] Agno 33'582 27% 8.56 Bioggio 55'972 44% Manno 36'832 29% ABM 126' % TI ABM/TI 3' % % Analizzando nel dettaglio i consumi per settore finale, si ottiene quanto mostrato in Tabella 6 e in Figura 12. I consumi stimati per il settore mobilità si riferiscono alla trazione ferroviaria. Questi ultimi sono stati stimati secondo un approccio indiretto: a partire dalla stima dei consumi di elettricità per trazione ferroviaria registrati a livello cantonale (168 GWh/anno, riferiti a una popolazione cantonale complessiva di 332'736 abitanti), si è calcolato un indice di consumo medio pro-capite per abitante, pari a 505 kwh/anno per abitante. Quindi, per ciascun comune si è effettuata la stima del consumo di energia elettrica per trazione ferroviaria moltiplicando tale indice per la popolazione residente. Tabella 6 Consumi di energia elettrica nel 2008, per settore di uso finale [fonte: AIL, stime ISAAC per Mobilità ]. [MWh/anno] Agno Bioggio Manno ABM Economie domestiche Artigianato e industria Commercio e servizi Illuminazione pubblica Mobilità Agricoltura 9'272 9'324 12' '642 38'461 9' '823 16'562 16' '738 63'947 39' Rapporto tecnico PECo ABM.doc 27/202

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