Sistema di valutazione dei risultati e delle prestazioni del personale. Dirigente. Piano di lavoro anno 2005

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1 Sistema di valutazione dei risultati e delle prestazioni del personale dirigente Piano di lavoro anno 2005 Titolare: Francesco Meloni Ruolo: Dirigente Unità Organizzativa di afferenza: Direzione per le relazioni con il territorio, l innovazione e lo sviluppo (Dirinnova) Firma del Valutato Firma del Valutatore Data: ottobre

2 Obiettivi individuali Obiettivo 1: Ridefinizione del ruolo dell Università per lo sviluppo del territorio di primo riferimento (bacino utenza di Cagliari) e di più ampio riferimento regionale in particolare per i rapporti con le Istituzioni. Obiettivo 2: Promozione del ruolo attivo dell Università nei processi di trasferimento della conoscenza scientifica e tecnologica prodotta in ambito accademico e supporto ai processi di innovazione e sviluppo riferiti al sistema socioeconomico regionale. peso % 50 peso % 50 N.B. La somma delle percentuali attribuite agli obiettivi deve essere pari a 100. A ciascun obiettivo deve essere assegnato un peso percentuale pari almeno a 10%. 2

3 Obiettivo 1: Ridefinizione del ruolo dell Università per lo sviluppo del territorio di primo riferimento (bacino utenza di Cagliari) e di più ampio riferimento regionale in particolare per i rapporti con le Istituzioni. Peso % Descrizione: Tenuto conto dei processi di cambiamento di carattere sociale, economico e culturale e delle modifiche negli assetti istituzionali (federalismo, autonomismo e decentramento) l Università ridefinisce il suo ruolo rispetto alle Istituzioni, con particolare riferimento alla Regione Sarda, alle Amministrazioni provinciali e ai Comuni dell ambiente di primo riferimento. Questa riposizionamento rispetto al più ampio riferimento regionale deve essere effettuato nell ambito della costruzione del sistema regionale della ricerca scientifica e dell alta formazione, pertanto con un rafforzamento della collaborazione e dell integrazione con l Università di Sassari. Per tali finalità si rende necessario a) costruire un nuovo sistema di relazioni, con una nuova legge e convenzioni attuative a livello regionale e con intese (protocolli, accordi quadro, convenzioni) ai livelli inferiori (province, comuni, altri enti pubblici); b) praticare concretamente i terreni di collaborazione (in questa fase soprattutto cogliendo le opportunità offerte dai fondi comunitari). N.B. Sintetica declaratoria 2. Sotto obiettivi: - Creazione di un nuovo quadro normativo di riferimento a livello regionale (tale obiettivo viene citato per la sua importanza, ma non viene considerato ai fini del presente rapporto, seppure al riguardo la Direzione supporti l attività del Rettore e dei pro Rettori competenti, in quanto allo stato è in corso una negoziazione a uno stadio di prima definizione). - Rafforzamento delle relazioni con le Province, i Comuni e le altre Pubbliche Amministrazioni. - Accordi di carattere politico generale con l Università di Sassari e coinvolgimento in progetti comuni, specie di rilevanti dimensioni cogliendo le opportunità offerte dai fondi comunitari. N.B. Scomposizione dell obiettivo in risultati intermedi da raggiungere entro una certa scadenza (arco temporale considerato: fine ottobre-fine dicembre 2005) 3

4 3. Azioni e criteri di misura: Accordi e protocolli d intesa con le Province, gli Enti locali e altre P.A.: - Stipula di un Accordo quadro con l Amministrazione provinciale di Cagliari e istruzione per accordi della stessa natura con le Amministrazioni provinciali di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell Ogliastra, di Nuoro e di Oristano. - Istruzione per accordi generali o parziali con almeno quattro Comuni dell ambiente di primo riferimento dell Ateneo (ad esempio accordo col Comune di Cagliari per la valorizzazione dell Orto botanico; accordo col Comune di Quartu S.Elena per l utilizzazione della lingua sarda in ambito amministrativo). - Attuazione dell Accordo quadro con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura-Centro servizi promozionali per le imprese) di Cagliari (meglio dettagliato all Obiettivo 2). Presidio dell Ateneo rispetto all attività del Consorzio per l università telematica della Sardegna (collegamento con il Rettore e il Prorettore di riferimento): - Proposte di adeguamento della normativa di riferimento prodotte dalla Direzione in fase istruttoria: - Proposte di modifiche di Statuto del Consorzio - Stesura del regolamento amministrativo-contabile - Stesura del bilancio preventivo Elaborazione di documenti di orientamento all attività del Consorzio in relazione alla normativa che disciplina i corsi di studio a distanza Progetti di rilevante interesse regionale, finanziati con i fondi Por 1 - Avvio di tutta l attività preliminare ai corsi di formazione del Progetto Itaca per la formazione degli addetti alla tutela del paesaggio degli uffici della Regione Sarda e degli Enti locali della Sardegna (progetto finanziato dai fondi Por per 6,5 milioni di euro, affidato dopo regolare gara all ATS formato dalle Università di Cagliari e di Sassari. - Collaborazione con la Regione Sardegna per la definizione del bando per l università telematica (finanziamento per 9 milioni a valere sulla misura 3.7 Azione B del Por Sardegna ). Data prevista di pubblicazione del bando: entro il 31 ottobre Supporto alla elaborazione del progetto per l università telematica in associazione consortile con l Università di Sassari. - Attività: costruzione del partenariato, acquisizione della documentazione dell Ateneo pertinente (dati diversi, curricula, progetti di formazione e orientamento, etc.), studio ed elaborazione di documenti relativi alla gestione dei processi (management didattico). - Fine attività: dicembre Attività strumentale: messa a regime funzionale del Centro per la formazione permanente Unica.for 4

5 N.B. Sequenza delle principali azioni da intraprendere e parametri di misurazione del raggiungimento (quantità; sequenze di attività; progetti; relazioni; tempistica (attività entro l anno 2005) ; soddisfazione dell utente interno/esterno ecc.) 4. Miglioramenti attesi: Messa a regime funzionale della Direzione e del Centro Unica.for e dimostrazione della sua utilità attraverso un primo riordino e una riconduzione delle diverse iniziative sul territorio alle esplicite politiche dell Ateneo. N.B. Ricadute positive, benefici e vantaggi per l organizzazione 5. Risorse funzionali Umane - È richiesta l attribuzione immediata di una unità di personale strutturato (richiesta nominativa già effettuata con nota del direttore dell area). Si richiede l attuazione di attività formativa specifica su Stakeholder analysis, analisi swot, e-learning, progettazione e gestione progetti europei, programmazione strategica e negoziata. Logistiche - Non sono richieste altre risorse rispetto a quelle già concordate con l Amministrazione: approntamento spazi della Direzione e dell ufficio del Prorettore al IV piano dell ex Clinica Aresu, con dotazione degli arredi e delle strumentazioni informatiche e di comunicazione. Si richiede che le risorse di carattere finanziario frutto dell attività della Direzione e del Centro Unicafor vengano reinvestite nelle medesime strutture, anche in relazione alle necessità di anticipazioni e cofinanziamenti connesse alla partecipazione ai bandi. Strumentali Si richiede l allaccio di almeno una postazione pc alla rete scientifica dell Ateneo, stante la difficoltà di effettuare semplici operazioni di download di documenti indispensabili per l attività della Direzione (allo stato attuale risulta ad esempio impossibile effettuare il download di statistiche dal sito del Miur). Si richiede inoltre l abilitazione alle chiamate internazionali di almeno due delle linee telefoniche attualmente attive, di cui una per il Direttore. N.B. Stima delle risorse umane, strumentali, economiche e logistiche necessarie 6. Commenti e osservazioni in sede di individuazione dell obiettivo e/o di verifiche intermedie Vedi punto 5 N.B. Ricadute positive, benefici e vantaggi per l unità organizzativa 5

6 Obiettivo 2: promozione del ruolo attivo dell Università nei processi di trasferimento della conoscenza scientifica e tecnologica prodotta in ambito accademico e supporto ai processi di innovazione e sviluppo riferiti al sistema socio-economico regionale. Peso % Descrizione: Da alcuni anni, le università sono chiamate a svolgere un ruolo propulsivo rispetto alla crescita culturale, economica e sociale del Paese. Questo ruolo è legato, in particolare: a) all esportazione delle conoscenze prodotte in ambito accademico all interno del tessuto produttivo; b) alla creazione delle condizioni per una valorizzazione di tali conoscenze in senso imprenditoriale (spin-off, brevetti). Tali attività confluiscono nei processi di trasferimento tecnologico promossi dalle università in un quadro di crescente interazione e collaborazione con i centri di ricerca e le imprese operanti nel proprio territorio di riferimento. La Direzione per le relazioni con il territorio, l innovazione e lo sviluppo ha il compito di sostenere e promuovere i processi di trasferimento tecnologico dell Università di Cagliari, per rafforzare la competitività del sistema Sardegna in ambito nazionale, europeo e internazionale. In questa direzione, è centrale il ruolo svolto dal liaison office, struttura di collegamento e di interfaccia tra l università e il territorio. N.B. Sintetica declaratoria 2. Sotto obiettivi: - Rafforzamento delle relazioni con le imprese e gli enti di ricerca operanti in ambito regionale; - definizione di procedure per la costituzione di spin-off e attività di supporto al personale universitario interessato a sviluppare attività di ricerca con questa modalità operativa; - supporto all attuazione di un sistema universitario regionale, in collaborazione con l Università di Sassari, per accrescere le ricadute delle iniziative di comune interesse portate avanti dai due atenei sardi e acquisire maggiori risorse legate ad opportunità di finanziamento; - azione di informazione e sensibilizzazione dell Università rispetto alle opportunità di trasferimento tecnologico esistenti in ambito regionale ed extraregionale. N.B. Scomposizione dell obiettivo in risultati intermedi da raggiungere entro una certa scadenza (arco temporale considerato: fine ottobre-fine dicembre 2005) 6

7 3. Azioni e criteri di misura: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI Accordi e protocolli d intesa con imprese ed enti di ricerca presenti in ambito regionale: - stipula di un protocollo di intesa con la società Tiscali; - attuazione dell accordo quadro stipulato nel settembre 2005 con la Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Cagliari e il Centro servizi per le imprese per attività di trasferimento tecnologico rivolta alle piccole e medie imprese; - supporto alle strutture dell Ateneo per l elaborazione di protocolli di intesa, accordi e convenzioni con imprese ed enti di ricerca*. Attività di informazione e comunicazione mediante un ampio utilizzo delle nuove tecnologie info-telematiche (in particolare, mediante il sito web della Direzione); acquisizione e segnalazione di documenti e notizie, elaborazione di sintesi informative. Attività progettuale e organizzativa per il convegno internazionale "La comunicazione tra l'università e i suoi stakeholder: presupposto per una valutazione partecipata" (ammesso a co-finanziamento della Regione Sardegna), che si svolgerà a Cagliari all'inizio del Avvio dell attuazione del progetto ILONET Istituzione di un network ILO a carattere internazionale con avanzate funzionalità di rete (in collaborazione con l Università di Sassari, l Università di Genova, l Università di Milano Bicocca). Elaborazione del regolamento d Ateneo in materia di costituzione di spin-off. Revisione ai fini della successiva approvazione della bozza di regolamento in materia di brevetti (predisposta dall Area della ricerca scientifica). Supporto delle strutture universitarie per l elaborazione progettuale nell ambito di iniziative regionali, nazionali e comunitarie, inerenti in particolare l innovazione e il trasferimento tecnologico*. * NOTA: allo stato attuale, non è possibile quantificare con precisione dette attività, che tuttavia si stimano di rilevante consistenza sotto il profilo qualitativo e quantitativo, in base all esperienza pregressa e alle richieste pervenute agli uffici della Direzione. N.B. Sequenza delle principali azioni da intraprendere entro il 2005 e parametri di misurazione del raggiungimento (quantità; sequenze di attività; progetti; relazioni; tempistica; soddisfazione dell utente interno/esterno ecc.) 7

8 4. Miglioramenti attesi: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI Messa a regime funzionale della Direzione e dimostrazione della sua utilità attraverso un primo riordino e una riconduzione delle diverse iniziative sul territorio alle esplicite politiche dell Ateneo. N.B. Ricadute positive, benefici e vantaggi per l organizzazione 5. Risorse funzionali Umane - È richiesta l attribuzione immediata di una unità di personale strutturato (richiesta nominativa già effettuata con nota del direttore dell area). Si richiede l attuazione di attività formativa specifica su Stakeholder analysis, analisi swot, e-learning, progettazione e gestione progetti europei, programmazione strategica e negoziata. Logistiche - Non sono richieste altre risorse rispetto a quelle già concordate con l Amministrazione: approntamento spazi della Direzione al IV piano dell ex Clinica Aresu, con dotazione degli arredi e delle strumentazioni informatiche. Si richiede che le risorse di carattere finanziario frutto dell attività della Direzione e del Centro Unicafor vengano reinvestite nelle medesime strutture, anche in relazione alle necessità di anticipazioni e cofinanziamenti connesse alla partecipazione ai bandi. Strumentali Si richiede l allaccio di almeno una postazione pc alla rete scientifica dell Ateneo, stante la difficoltà di effettuare semplici operazioni di download di documenti indispensabili per l attività della Direzione (allo stato attuale risulta ad esempio impossibile effettuare il semplice download di statistiche dai siti del Miur). Si richiede inoltre l abilitazione alle chiamate internazionali di almeno due delle linee telefoniche attualmente attive (una per il Direttore, l altra da decidere). N.B. Stima delle risorse umane, strumentali, economiche e logistiche necessarie 6. Commenti e osservazioni in sede di individuazione dell obiettivo e/o di verifiche intermedie Vedi punto 5 N.B. Ricadute positive, benefici e vantaggi per l unità organizzativa N.B. La compilazione dei campi 1, 3 e 4 è obbligatoria. 8

9 ALLEGATO Ai fini di una migliore illustrazione dei due macro-obiettivi di competenza della Direzione, si ritiene opportuno allegare la relazione del prof. Franco Nurzia, prorettore per i rapporti con il territorio e le Istituzioni (ottobre 2005). Obiettivi. Gli obiettivi che l area per i rapporti con il territorio e le istituzioni si propone di raggiungere sono delineati nella direttiva rettorale del e sono riassumibili nelle due esigenze: - rafforzare la presenza e la diffusione dell Università sul territorio sia sotto il profilo dell apporto formativo sia sotto quello dei rapporti con il sistema sociale e imprenditoriale; - incrementare e ridefinire, quando necessario, i rapporti con le istituzioni pubbliche e i soggetti privati. 9 Linee di intervento. Attività formative. Si è ben consci che lo svolgimento di attività formative rivolte alle diverse utenze che intendono relazionarsi all Università richieda una continua attualizzazione nelle metodologie e nei contenuti. Senza analizzare le complesse problematiche legate all università telematica e alle sedi decentrate sulle quali è in atto un approfondita riflessione e l avvio di nuove iniziative - il criterio informatore non può che essere quello di garantire la qualità delle azioni didattiche e il monitoraggio rigoroso dell efficacia delle stesse. Entrambi gli aspetti sono di stretta pertinenza universitaria, sia che si tratti di organizzare formazione gestita direttamente dall università sia che si tratti di attività formative di alto livello in contesti diversi (aziende, pubbliche amministrazioni, etc.) in collaborazione o no con altri enti. Queste esigenze possono condurre anche a una revisione dei protocolli o comunque accordi con enti di formazione anche per poter pervenire alla gestione dei meccanismi di certificazione e accreditamento. Rapporti con le imprese. I rapporti con il sistema delle imprese costituiscono una delle sfide più importanti che l università è chiamata a svolgere. Non a caso le odierne forme di finanziamento pubbliche utilizzano strumenti come la legge 297/99 e il suo regolamento attuativo, che impongono strette connessioni tra il mondo della ricerca e il sistema imprenditoriale. L università è chiamata pertanto a svolgere un importante e non delegabile funzione per sostenere le innovazioni tecnologiche nel mondo produttivo e le azioni di trasferimento tecnologico. Gli strumenti - partecipazione a programmi di ricerca finanziati con fondi nazionali ed europei, attività di liaison office, creazioni di spin-off - sono ben delineati e necessitano solo di alcune messe a punto anche per il controllo puntuale delle forme di cofinanziamento. Queste attività comportano un rafforzamento, accompagnato da una maggiore visibilità, dell offerta universitaria affinché si conoscano nel territorio le competenze effettivamente presenti e le attività svolte. A tale rafforzamento si deve

10 accompagnare un radicale cambiamento dei rapporti tra mondo delle imprese (in particolare PMI e artigianato) e l Università con i suoi laboratori, al fine di facilitare e incentivare l accesso delle imprese alle competenze e strutture universitarie ( laboratori aperti ), con il superamento delle esistenti difficoltà e reticenze. I centri di competenza e i laboratori tecnologici, in via di costituzione con il sostegno pubblico, saranno tasselli fondamentali in questa apertura verso il territorio. Rapporti con le istituzioni pubbliche e i soggetti privati non economici. Anche i rapporti con le istituzioni pubbliche e le organizzazioni private non economiche dovranno essere ridisegnati alla luce della necessità di costituire relazioni e azioni più incisive ed efficaci. Questo comporta l affinamento della capacità di offrire e svolgere i servizi richiesti in tempi brevi e soprattutto la capacità di elaborare soluzioni condivise e moderne per i problemi di importanza strategica per il nostro territorio (ambiente, energia, diffusione delle innovazioni etc.). Rapporti con le organizzazione del terzo settore. Da non trascurare, nelle forme e nei modi che risulteranno percorribili, il rapporto con il terzo settore (volontariato, associazioni ONLUS etc.) che acquista oggi sempre maggior peso e al quale l università può offrire sostegno e qualificazione. Sito web. Poiché molte delle questioni accennate troveranno visibilità nel sito web dell università, si ritiene essenziale che esso, oltre a offrire una chiara visione delle potenzialità, delle convenzioni e contratti con gli enti pubblici e privati, possa essere anche lo strumento per raccogliere e veicolare le istanze provenienti dal territorio e dalle istituzioni. Franco Nurzia 10

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