CBI Le evoluzioni del progetto Equitalia. Carlo Lassandro Amministratore Delegato Equitalia Giustizia. Per un Paese più giusto.
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1 CBI 2010 Le evoluzioni del progetto Equitalia Carlo Lassandro Amministratore Delegato Equitalia Giustizia
2 Indice 1. Introduzione 2. Quadro Normativo 3. I numeri 4. Il modello di funzionamento del FUG 5. Il consorzio CBI e la cooperazione con le banche 6. Le evoluzioni del progetto Equitalia 2
3 1. Introduzione In linea con l obiettivo di razionalizzazione della gestione delle somme amministrate dal sistema giustizia, il legislatore con il D.L. 143/2008, convertito nella legge 181/2008, ha istituito il Fondo Unico Giustizia la cui gestione è stata affidata ad Equitalia Giustizia S.p.A.. La società punta a razionalizzare e velocizzare i processi di lavorazione delle somme amministrate dal sistema giustizia, senza alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica, attraverso la condivisione delle banche dati, l integrazione dei flussi informativi e la riduzione delle lavorazioni manuali, utilizzando al meglio le risorse e le potenzialità tecnologiche delle società del Gruppo Equitalia. 3
4 2. Il quadro normativo Il D.M. n. 127 del 30 luglio 2009, ha dettato la disciplina di dettaglio necessaria a regolamentare la gestione del Fondo e principalmente: ha attribuito ad Equitalia Giustizia il compito di eseguire le restituzioni agli aventi diritto e le devoluzioni; ha definito i criteri per la determinazione del tasso d interesse da riconoscere agli aventi diritto; ha previsto la presentazione di rendiconti trimestrali; ha definito i vincoli della gestione finanziaria del FUG. Il quadro normativo del Fondo Unico Giustizia è stato successivamente completato con il decreto regolamentare D.M. 119 del 15 giugno 2010 che ha dettato la disciplina relativa alla gestione dei contratti assicurativi oggetto di sequestro o confisca. Inoltre la recente manovra finanziaria (art. 6, comma 21 quinquies, DL n 78/2010 convertito con modificazioni dalla legge n.122 del 31 luglio 2010), prevede che i titoli sequestrati debbano essere venduti e i proventi ricavati debbano essere versati al FUG. La norma prevede un decreto di attuazione, attualmente in fase di definizione. 4
5 2. Il quadro normativo Il DM n. 119/2010 contiene, inoltre, una disposizione (art. 1, comma 1, lett. c), n. 4) di carattere generale che si applica anche al di fuori della specifica materia assicurativa e secondo la quale Equitalia Giustizia deve comunicare al Ministero dell Economia e delle Finanze notizie ed elementi in suo possesso utili ai fini dell avvio del procedimento sanzionatorio previsto dalla legge (art. 2, comma 3-bis, del D.L. n. 143/2008) nei confronti degli operatori che NON TRASMETTONO I DATI DELLE RISORSE FINANZIARIE DEL FUG. 5
6 3. I numeri Totale rapporti intestati dalla data di costituzione FUG al 30 settembre 2010 Forma tecnica Numero rapporti Importi intestati Conto corrente Conto deposito titoli e/o obbligazioni Conto deposito a risparmio Deposito giudiziario Gestione patrimoniale Certificati di deposito e buoni fruttiferi Conto terzi individuale/globale Altro rapporto , , , , , , , ,48 Totale ,44 6
7 3. I numeri (segue) Consistenza NETTA delle risorse finanziarie al 30 settembre 2010 Fondo Unico Giustizia Forma tecnica Numero rapporti Importi intestati Conto corrente ,03 Conto deposito a risparmio libero/vincolato Deposito giudiziario Conto deposito titoli e/o obbligazioni , , ,29 Altro rapporto ,84 Totale ,58 Forme liquide Forme NON liquide 7
8 4. Il modello di funzionamento del FUG 1 INGRESSO NEL FUG Sequestri Confische Sanzioni amministrative Procedimenti civili Procedimenti fallimentari 2 CICLO DI VITA NEL FUG Gestione amministrativa Gestione finanziaria Rendicontazione allo Stato 3 USCITA DAL FUG Restituzioni agli aventi diritto Versamenti allo Stato 8
9 5. Il consorzio CBI e la cooperazione con le banche La comunicazione con le banche, in considerazione della numerosità ed eterogeneità delle risorse finanziarie da gestire, richiede: 1.Connettività con tutte le banche depositarie delle somme del FUG 2.Capacit à di amministrare un numero elevato di rapporti finanziari 3.Standardizza zione della comunicazione con tutte le banche 4.Comunicazione telematica (intestazioni, rendicontazioni, movimenti, tassi di interesse, variazioni ecc.) 5.Operatività informativa e dispositiva telematica (finalizzata a supportare le attività di spostamento somme, di restituzione e versamento allo Stato, di intestazione delle risorse, rendicontazione sistematica ecc.) 6.Capacit à di effettuare una gestione accentrata delle somme e una tesoreria unica 7.Sicurezza delle operazioni e riservatezza delle informazioni. 9
10 5. Il consorzio CBI e la cooperazione con le banche (segue) Nuovo modello di riferimento FUG Fondo Unico di Giustizia Nodo CBI FUG Rete CBI c/c giudiziario c/c giudiziario c/c giudiziario Equitalia Giustizia attraverso il nodo CBI riceve sistematicamente le rendicontazioni aggiornate di conti correnti, depositi a risparmio e depositi titoli nonché i tassi attivi applicati tempo per tempo Il Fondo Unico di Giustizia, attraverso il nodo CBI, può utilizzare la liquidità disponibile sui conti ad esso intestati presso tutte le Banche italiane Equitalia Giustizia ha accesso e visibilità su tutti i conti sequestrati o confiscati e la possibilità di gestire le somme/depositi in modalità completamente telematica e remota Equitalia Giustizia potrà dematerializzare le comunicazioni attraverso il circuito CBI (estratti conto in formato PDF e lettere telematiche per le disposizioni di restituzione/ devoluzione). 10
11 6. Le evoluzioni del progetto Equitalia Il nuovo progetto si pone l obiettivo di estendere l infrastruttura tecnologica già realizzata per la gestione del Fondo Unico Giustizia a tutte le Società del Gruppo Equitalia abilitando nuovi servizi che consentiranno la creazione di una tesoreria UNICA ACCENTRATA INFRAGRUPPO. Rapporti bancari AdR AdR AdR Equitalia Giustizia Equitalia HOLDING Nodo CBI FUG Rete CBI Rapporti bancari Rapporti bancari 11
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