RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
|
|
- Gabriele Salvi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PREMESSA La presente relazione riguarda le opere da eseguire per la realizzazione, ai sensi della Legge 4/90 e del D.P.R. 447/91, dell impianto di pubblica illuminazione della strada di collegamento della frazione Villamena al capoluogo del comune di MINORI (SA). La strada ha una lunghezza di circa 40 m e si estende in una zona interna del comune attraverso un contesto paesaggistico particolarmente apprezzabile e ricco di agrumeti. Dopo un percorso di circa 0 m, lungo la strada in progetto, si trova la Chiesa di S. Gennaro, che, oltre ai naturali aspetti religiosi, offre contenuti storici e culturali di notevole interesse; nella zona prospiciente la Chiesa si trova un ampio piazzale fitto di alberi (platani, tigli, lecci). Il presente progetto si propone di offrire anche le indicazioni necessarie per la valorizzazione della Chiesa mediante illuminazione artificiale che ne evidenzi i contenuti e sia in grado di esaltarla nell ambito del contesto paesaggistico in cui si trova inserita. INTRODUZIONE LA FILOSOFIA DELLA LUCE Dopo il momento eclatante vissuto all'inizio del XX secolo con l'illuminazione dei grandi boulevard, il tema della luce, nel rapporto con il paesaggio urbano ed extraurbano, ritorna oggi di grande attualità. Dal forte impatto d'inizio secolo, il tema dell'illuminazione delle città e dei paesi si fa di nuovo attuale, scaturendo dal bisogno di sicurezza e dal desiderio di fruire anche emotivamente delle città in modo nuovo e non solo di giorno. Ne deriva il forte desiderio di rilettura del tessuto urbano e dei monumenti attraverso l'illuminazione artificiale che genera emozioni diverse rispetto a quelle diurne. 1
2 Il design degli elementi di illuminazione, ad esempio, relegato finora all'ambito domestico, viene indirizzato all'orizzonte urbano liberandolo dall'obsolescenza della tradizione formale. Le tecnologie e le filosofie progettuali, applicate alla luce e ispirate ai temi della sicurezza e del rispetto dei beni architettonici, creano nuovi paesaggi urbani. In questo scenario, per offrire una risposta tecnologicamente avanzata, funzionale ed economica all Amministrazione locale del comune di Minori, nasce il presente progetto, che si propone di offrire un sistema d'illuminazione in grado di incentivare lo sviluppo del territorio. SCOPO DEL PROGETTO Lo scopo dell'illuminazione stradale è sostanzialmente quello di permettere alla strada in progetto di avere di notte sicurezza, scorrevolezza e capacità di traffico paragonabili a quella che essa ha nelle ore diurne. L'occhio distingue un oggetto dallo sfondo solo se c'è un sufficiente contrasto tra la luminanza dell'oggetto e quella dello sfondo. In genere nell'illuminazione stradale si preferisce realizzare una elevata luminanza della pavimentazione stradale, sfruttando le sue caratteristiche di riflessione e diffusione, e far distinguere l'oggetto come sagoma scura su sfondo chiaro che non, al contrario, illuminare l'oggetto e lasciare lo sfondo scuro. Infatti, per ottenere un'elevata luminanza dell'oggetto nella direzione in cui il traffico sopraggiunge occorrerebbero fasci di luce in direzione quasi orizzontale, come nel caso dei fari delle automobile, provocando abbagliamento al traffico eventualmente proveniente nel senso opposto. Inoltre le sue caratteristiche di riflessione potrebbero essere scarse e non garantire una sufficiente visibilità. La diffusione e la riflessione della luce operate dalla superficie stradale consentono la visibilità notturna facendo risaltare eventuali ostacoli come sagome scure sulla pavimentazione illuminata ma sono un'inevitabile sorgente di illuminamento del cielo; quindi, alla luce inviata in cielo dalla superficie illuminata si aggiunge la luce dispersa nel cielo direttamente dalle sorgenti. Le caratteristiche fondamentali dell impianto di illuminazione stradale in progetto, si possono così riassumere: 2
3 Luminanza adeguata Uniformità della luminanza Limitazione dell abbagliamento Limitazione dell inquinamento luminoso RELAZIONE TECNICA 1. RIFERIMENTI NORMATIVI Le principali Norme C.E.I. alle quali bisogna far riferimento per la realizzazione degli impianti in oggetto sono le seguenti: CEI 0-2 Fascicolo 3157 R CEI 8- Fascicolo 3859 C CEI Fascicolo 3407 R CEI 20-20/1 Fascicolo 599 CEI 20-20/2 Fascicolo 570 CEI 20-22/1 Fascicolo 3453 R CEI 20-22/2 Fascicolo 4991 R CEI 20-7 Fascicolo 5915 CEI EN Fascicolo 3774 C CEI EN Fascicolo 058 CEI EN Fascicolo 055 CEI 4-7 Fascicolo 418 CEI 4-8/1 7 Fascicolo CEI 4-12 Fascicolo 3 R CEI 4-15 Fascicolo 4830 CEI EN Fascicolo 4838 CEI EN Fascicolo 5755 CEI EN /3 Fascicolo 3445 C 3
4 2. TIPOLOGIE DI INTERVENTO La descrizione delle opere sarà eseguita facendo riferimento alle tipologie di intervento di seguito indicate: PARTENZA LINEA (QPL) QUADRO GENERALE (QG) SOTTOQUADRO CHIESA S. GENNARO (SQ) DISTRIBUZIONE DELLE LINEE ELETTRICHE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE STRADA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE CHIESA S. GENNARO IMPIANTO DI MESSA A TERRA 3. PARTENZA LINEA (QPL) Immediatamente a valle del punto di consegna, sarà posto in opera un INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO DIFFERENZIALE a protezione, contro contatti diretti ed indiretti, della linea di alimentazione derivata verso il QUADRO GENERALE; le caratteristiche tecniche saranno quelle deducibili dall allegato Schema Unifilare dei Quadri elettrici. Il suddetto interruttore dovrà essere posto in opera in un involucro in materiale plastico con grado minimo di protezione IP55. L'involucro in oggetto dovrà essere conforme a quanto previsto dalle Norme C.E.I Dall INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO DIFFERENZIALE DI PARTENZA LINEA sarà derivata la linea di alimentazione verso il QUADRO GENERALE; il calcolo della sezione di detta linea è allegato alla presente relazione. La suddetta linea dovrà essere realizzata con cavo multipolare 3½ mm² provvisto di guaina protettiva e con tensione nominale 0./1 kv, del tipo N1VV-K o FG7R 0./1 kv alloggiato in tubazione Ø 100 mm (o superiore) in PVC pesante per posa interrata (profondità minima 0.80 m) provvisto di protezione meccanica (tegolo o getto in conglomerato cementizio) intervallata da pozzetti rompitratta e di derivazione prefabbricati in conglomerato cementizio di dimensioni cm con fondo 4
5 perdente e dotati di robusti chiusini in ghisa di tipo carrabile; per i percorsi si rimanda agli Schemi Topografici allegati. 4. QUADRO GENERALE (QG) Per l impianto in oggetto sarà necessario un contratto di fornitura trifase in bassa tensione (sistema TT) con l'ente Erogatrice dell'energia Elettrica, per una potenza installata pari a 10 kw. Il Quadro Generale sarà posto in opera nella posizione direttamente deducibile dagli allegati Schemi Topografici degli Impianti Elettrici, a circa 50 m dalla strada e al riparo da ogni tipo di azione meccanica accidentale. Il Quadro in oggetto conterrà le protezioni deducibili dagli allegati Schemi Unifilari dei Quadri Elettrici. Il Quadro dovrà essere dotato di terna di lampade spia di presenza rete con fusibili di protezione; tutti i componenti, fatta eccezione per l Interruttore Generale, saranno modulari per il montaggio su guida DIN; il Quadro dovrà essere corredato di apposite targhette segnaletiche delle diverse linee, l'involucro dovrà rispettare un grado di protezione minimo IP55; esso prevederà inoltre tutto quanto necessario per renderlo compatibile alla Normativa vigente e alla regola d'arte. L'involucro vuoto del quadro in oggetto sarà in resina e dovrà essere conforme a quanto previsto dalle Norme C.E.I Il quadro nel suo insieme dovrà essere conforme a quanto prescritto dalle Norme C.E.I /3 (Fascicolo 3445 C) per i quadri di distribuzione ASD. Dal Quadro Generale si dipartiranno le linee per l alimentazione degli apparecchi di illuminazione previsti in progetto; il calcolo delle sezioni di dette linee è allegato alla presente relazione. 5. SOTTOQUADRO CHIESA S. GENNARO (SQ) Nei pressi della Chiesa di S. Gennaro si prevede la posa in opera di un sottoquadro derivato dal QUADRO GENERALE; esso sarà posto in opera nelle posizioni direttamente deducibili dagli allegati Schemi Topografici degli Impianti Elettrici, in ogni caso al riparo da ogni tipo di azione meccanica accidentale; il quadro conterrà le protezioni deducibili dagli allegati Schemi Unifilari dei Quadri Elettrici. 5
6 Il sottoquadro dovrà essere dotato di terna di lampade spia di presenza rete con fusibili di protezione, e dovrà essere corredato di apposite targhette segnaletiche delle diverse linee, l involucro sarà in PVC e dovrà rispettare un grado di protezione minimo IP55; esso prevederà inoltre tutto quanto necessario per renderlo compatibile alla Normativa vigente e alla regola d'arte. L involucro dovrà essere conforme a quanto previsto dalle Norme C.E.I Il sottoquadro rientra nel campo di applicazione delle Norme C.E.I , in quanto: è adatto ad essere utilizzato a temperatura ambiente normalmente non superiore a C, ma che occasionalmente può raggi ungere i 35 C; è destinato all'uso in corrente alternata con tensione nominale non superiore a 440 V; la corrente nominale in entrata Ine non supera i 1 A; la corrente presunta di corto circuito Icp nei punti di installazione non è superiore a 10 ka. Essendo previsto, per il sottoquadro in oggetto, un involucro non metallico, esso, una volta realizzato, dovrà essere sottoposto alle seguenti verifiche e prove previste dalle Norme C.E.I : Verifica della costruzione e della identificazione; Verifica del corretto cablaggio, del funzionamento meccanico e del funzionamento elettrico; Prova della resistenza di isolamento; Verifica dei limiti di sovratemperatura. Dal sottoquadro si dipartiranno le linee derivate verso gli apparecchi previsti per l illuminazione della Chiesa di S. Gennaro; il calcolo delle sezioni di dette linee è allegato alla presente relazione.. DISTRIBUZIONE DELLE LINEE ELETTRICHE Per consentire l alimentazione degli apparecchi di illuminazione previsti lungo la strada, saranno poste in opera, in corrispondenza dell asse mediana della strada,
7 tubazioni Ø 100 mm (o superiore) in PVC pesante per posa interrata (profondità minima 0.80 m) provviste di protezione meccanica (tegolo o getto in conglomerato cementizio) intervallate da pozzetti rompitratta e di derivazione prefabbricati in conglomerato cementizio di dimensioni cm con fondo perdente e dotati di robusti chiusini in ghisa di tipo carrabile. Sarà previsto un pozzetto alla base di ogni palo per rendere possibile le giunzioni dei cavi e le derivazioni alla morsettiera posta alla base del palo; per i percorsi si rimanda agli Schemi Topografici allegati. 7. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE STRADA La strada in oggetto è da considerarsi urbana, commerciale a prevalente traffico pedonale in una zona semiperiferica; la larghezza della strada è di 3 m, quindi è previsto un unico senso di percorrenza per il traffico veicolare, la lunghezza è di circa 50 m ed è priva di marciapiedi. I parametri da prendere in considerazione per la realizzazione dell impianto di illuminazione sono: il livello e l uniformità di illuminamento; la temperatura di colore e la resa cromatica. Per le strade a prevalente traffico pedonale è importante consentire il riconoscimento dell ambiente, delle persone e dare un senso di sicurezza ai passanti. Per la strada in oggetto, trattandosi di una strada inserita nel contesto urbano di un paese, si adottano i seguenti parametri: illuminamento medio illuminamento minimo E > 10 lux Emin > 4 lux Le lampade saranno a vapori di sodio ad alta pressione a luce corretta di potenza pari a 100 W, che offrono una elevata efficienza luminosa ed una buona resa cromatica. Dai calcoli illuminotecnici eseguiti con l ausilio di software tecnici adeguati, allegati alla presente relazione, si sono riscontrati valori dell illuminamento medio ampiamente superiori ai minimi di cui sopra. 7
8 Saranno utilizzati apparecchi per montaggio a testapalo su pali in ghisa sagomati, con caratteristiche estetiche simili a quelli già esistenti in zona per l illuminazione di altre strade; la tipologia sarà quella indicata nei grafici allegati. I pali saranno posizionati al di sopra dei muri in conglomerato cementizio presenti ai lati della strada in oggetto, oppure,nei punti in cui non sono presenti muri, su appositi basamenti in conglomerato cementizio; l altezza minima fuori terra dei centri luminosi dovrà essere non inferiore a 3.50 m. La disposizione dei centri luminosi sarà bilaterale a quinconce, essi saranno disposti ad una distanza pari a 4 volte l altezza del palo, ovvero circa 15 m, per un totale di 43 centri luminosi, così come rilevabile dagli allegati Schemi Topografici degli Impianti Elettrici. I centri luminosi, ai fini del dimensionamento delle linee di alimentazione, sono stati suddivisi in Centri di carico e sono state assunte, come distanze dal Quadro Generale, le distanze medie relative ai singoli Centri di carico. Le linee di distribuzione ai centri luminosi saranno monofasi simmetricamente distribuite sulle tre fasi, i cavi unipolari del tipo 0./1 kv; la caduta di tensione massima è stata assunta pari al 4 %. 8. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE CHIESA S. GENNARO L illuminazione della facciata della Chiesa di S. Gennaro deve avere la funzione di valorizzarne le forme architettoniche ed evidenziarne i contenuti storici e culturali. Nel definire le caratteristiche tecniche dell impianto di illuminazione della facciata si è agito con sensibilità ed intuito scegliendo e posizionando accuratamente gli apparecchi di illuminazione e valutando opportunamente l effetto delle ombre. I valori di illuminamento da ottenere dipendono generalmente dall illuminazione dello sfondo su cui si staglia la superficie da illuminare, dal colore e dal tipo di materiale della stessa. Nel caso in oggetto la facciata da illuminare è in pietra mediamente chiara e l ambiente circostante si presenta poco illuminato, per cui il valore di illuminamento medio non dovrebbe superare i lux. La scelta del tipo di lampade, oltre che dall efficienza luminosa, dipende dalla temperatura di colore, dalla resa cromatica e dalla tonalità del colore. Nel caso in oggetto, trovandosi la Chiesa in un contesto ambientale con prevalenza di alberi e di colore verde in genere, saranno da preferire lampade a vapori di 8
9 mercurio; gli apparecchi di illuminazione saranno proiettori con fascio luminoso ampio, prevedendo le sorgenti luminose a distanza relativamente breve dalla facciata da illuminare (minore di 20 m). Le lampade saranno quindi a vapori di mercurio di potenza pari a 0 W, che offrono una elevata efficienza luminosa ed una buona resa cromatica. Saranno utilizzati proiettori per montaggio a testapalo su pali in ghisa sagomati, con caratteristiche estetiche simili a quelli già esistenti in zona per l illuminazione di altre strade; la tipologia sarà quella indicata nei grafici allegati. I pali saranno posizionati in posizioni strategiche in modo da ridurre al minimo l effetto delle ombre; l altezza minima fuori terra dei centri luminosi dovrà essere non inferiore a 3.50 m. 9. IMPIANTO DI MESSA A TERRA Considerato il contesto ambientale in cui è inserita la strada oggetto del presente progetto, allo scopo di evitare ulteriori scavi longitudinali, si prevede un dispersore singolo per ogni palo. Saranno quindi posti in opera dispersori di terra non ispezionabili per ogni palo; l'impianto dovrà risultare comunque tale da ottenere un valore della resistenza globale di terra coordinato alla soglia di intervento degli interruttori differenziali previsti. Per il collegamento di terra delle masse previste nel presente impianto si prevede inoltre la posa in opera, nei pressi del Quadro Generale, di un pozzetto di terra con relativo dispersore a picchetto; esso sarà direttamente collegato ad un collettore di terra posto all interno dell involucro del Quadro Generale. Il collettore di terra consisterà in una barra in rame zincata dello spessore minimo di 8 mm recante un sufficiente numero di fori, in modo da poter accogliere tutte le derivazioni e direttamente collegata all'impianto di terra principale I conduttori di protezione delle varie utenze dovranno in ogni caso essere di sezione minima non inferiore a quelle indicate nelle allegate risultanze progettuali, conformi a quanto indicato nella tabella 54F della sezione delle Norme C.E.I. 4-8 e realizzati in ogni caso mediante conduttori con guaina di colore giallo verde. I conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali, il collettore di terra ed i collegamenti equipotenziali dovranno essere posati in maniera tale da ottemperare in ogni punto alla Normativa vigente e alla regola d'arte. 9
10 Dovranno essere effettuati i collegamenti equipotenziali principali, afferenti alle tubazioni metalliche relative alle condutture idriche; essi faranno capo ad. In particolare nei locali W.C. dovrà essere attuato il collegamento equipotenziale a terra almeno in corrispondenza delle entrate o uscite di ogni tubazione metallica. Bisognerà inoltre collegare al collettore di terra tutte le parti metalliche fisse (masse estranee) presenti nell ambito dell impianto, non in tensione ma che possono assumere tensioni pericolose in seguito a guasti (in particolare i canali metallici e relativi coperchi) mediante derivazioni di sezione non inferiore a mm², tra loro parallelabili e facenti capo ad un conduttore equipotenziale di sezione pari a mm² da collegare al collettore di terra. CONCLUSIONI Il presente progetto si compone di n 3 tavole, ovv ero: Tavola n 1 Tavola n 2 Tavola n 3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA E CALCOLI SCHEMI UNIFILARI DEI QUADRI ELETTRICI SCHEMI TOPOGRAFICI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Le tre Tavole forniscono le indicazioni necessarie per la realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione della strada di collegamento della frazione Villamena al capoluogo del comune di MINORI (SA). I sottoscritti declinano ogni responsabilità per il verificarsi di danni a persone o cose derivanti da futuri ampliamenti o manomissioni degli impianti elettrici in oggetto. Nocera Inferiore lì I TECNICI (in rappresentanza delle classi coinvolte) 10
11 Progetto : PROGETTO ILLUMINAZ. PUBBLICA STRADA VILLAMENA Disegnato : Coordinato : Quadro : 2 - QUADRO GENERALE Tipo involucro : Quadro MD IP55 P =215 mm Ingombro totale [mm] : x 700 x 215 Tipo porta : Cristallo Tipo fondo : Chiuso Tipo laterale : Chiuso Data : 23/10/
12 Progetto : PROGETTO ILLUMINAZ. PUBBLICA STRADA VILLAMENA Disegnato : Coordinato : Quadro : - SOTTOQUADRO CHIESA S. GENNARO Tipo involucro : Quadro MD IP55 P =215 mm 1 2 Ingombro totale [mm] : 500 x 500 x 215 Tipo porta : Cristallo Tipo fondo : Chiuso Tipo laterale : Chiuso Data : 23/10/
13 Progetto : PROGETTO ILLUMINAZ. PUBBLICA STRADA VILLAMENA QUADRO DI PARTENZA LINEA Disegnato : Coordinato : 1 QUADRO GENERALE SOTTOQUADRO CHIESA S. GENNARO Tensione di Esercizio : 400 / 230 [V] Sistema di distribuzione : TT 2 CENTRI DI CARICO CENTRI DI CARICO CENTRI DI CARICO C1 - C4 C2 - C5 C3 - C Data : 23/10/ QUADRO DI PARTENZA QUADRO GENERALE SOTTOQUADRO CHIESA CENTRI DI CARICO CENTRI DI CARICO CENTRI DI CARICO Nome quadro LINEA S. GENNARO C1 - C4 C2 - C5 C3 - C Alimentazione - Sezione di fase [mm²] 10 Alimentazione - Sezione di neutro [mm²] 10 Alimentazione - Sezione di PE [mm²] 10 Icc massima ai morsetti di entrata Corrente fase L1 [A] Corrente fase L2 [A] Corrente fase L3 [A] Corrente fase N [A] Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Icn/Icu Icn/Icu Icn/Icu Icn/Icu Icn/Icu PI dei Btdin secondo norma CEI EN 0898 CEI EN 0898 CEI EN 0898 CEI EN 0898 CEI EN 0898 CEI EN
14 Ing. R. Frola - Ing. A: Giordano Q 1 I 1 C.o V. Emanuele 20 Nocera Inf (SA) Progetto : PROGETTO ILLUMINAZ. PUBBLICA STRADA VILLAMENA Disegnato : 1 x3 Coordinato : N di Disegno : Id 9 Tensione di Esercizio : 400 / 230 [V] Quadro : QUADRO GENERALE Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Id Id 7 Id 8 Data : 23/10/2007 Q 3 I 1 Q 4 I 1 Q 5 I 1 Q I 1 GENERALE TERNA INTERRUTTORE CONTATTORE GENERALE CENTRI DI CENTRI DI CENTRI DI PROTEZIONE QUADRO LAMPADE CREPUSCOLARE ACCENSIONE IMPIANTO CARICO C1 - C4 CARICO C2 - C5 CARICO C3 - C LINEA Descrizione linea PRESENZA RETE IMPIANTO ILLUMINAZIONE SOTTOQUADRO ILLUMINAZ. STRADA STRADA Fasi della linea L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N L1 N L2 N L3 N L1 L2 L3 N Codice articolo F84/ 3xSPIE R CREPUSC. FC4A2/230 F84/20 F82A/ F82A/ F82A/ T7014A4/ Modulo differenziale FUSIBILI CREPUSC. G23/32AC G23/32AC G23/32AC T7042/3 Corrente regolata Ir [A] 1 " In = 1 " In = 1 " In = 10 1 " In = 20 1 " In = 1 " In = 1 " In = 1 " In = Idiff [A] / Tdiff [s] 0.03 / / / / 0.00 Potere d'interruzione [KA] Potenza totale kw kw kw kw kw kw kw Ku / Kc CosØ linea Potenza effettiva kw kw kw kw kw kw kw Corrente di impiego Ib [A] Sezione fase [mm²] 10 Sezione neutro [mm²] 10 Sezione PE [mm²] 10 Portata fase [A] Lunghezza linea [m] C.d.T. linea / C.d.T. totale % / 0.2 % % / 0.2 % % / 0.2 % % / 0.9 % % / 1.5 % % / 1. % % / 1.3 % 14 Sigla cavo
15 Progetto : PROGETTO ILLUMINAZ. PUBBLICA STRADA VILLAMENA Disegnato : Q 2 I 9 1 Coordinato : Tensione di Esercizio : 400 / 230 [V] x Quadro : - SOTTOQUADRO CHIESA S. GENNARO Id 5 Id Id 7 Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Data : 23/10/2007 GENERALE TERNA INTERRUTTORE CONTATTORE LINEA LINEA LINEA SOTTOQUADRO LAMPADE CREPUSCOLARE ACCENSIONE PROIETTORI 1-2 PROIETTORI 3-4 PROIETTORI 5- Descrizione linea PRESENZA RETE IMPIANTO ILLUMINAZIONE Fasi della linea L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N L1 N L2 N L3 N Codice articolo F84A/10 3xSPIE R CREPUSC. FC4A2/230 F82A/ F82A/ F82A/ Modulo differenziale FUSIBILI CREPUSC. G23/32AC G23/32AC G23/32AC Corrente regolata Ir [A] 1 " In = 10 1 " In = 1 " In = 10 1 " In = 1 " In = 1 " In = Idiff [A] / Tdiff [s] 0.03 / / / 0.00 Potere d'interruzione [KA] Potenza totale kw kw kw kw kw Ku / Kc CosØ linea Potenza effettiva kw kw kw kw kw Corrente di impiego Ib [A] Sezione fase [mm²] Sezione neutro [mm²] Sezione PE [mm²] Portata fase [A] Lunghezza linea [m] C.d.T. linea / C.d.T. totale Sigla cavo 0.0 % / 1.3 % 0.0 % / 1.3 % 0.3 % / 1. % 0.4 % / 1.7 % 0.5 % / 1.8 % 15
16 PARTICOLARE DELLE CARATTERISTICHE ESTETICHE DI PALI E APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE SCALA 1:20 A
17 SCHEMA TOPOGRAFICO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI SCALA 1:1000 QPL kwh 1(4 )Ø100 QG CENTRI DI CARICO 1 CENTRO APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE C C C L media TRATTI in metri C C (2 10)+1(2 )+1(2 )+1(4 )Ø100 C (2 10)+1(2 )+1(2 )+1(4 )Ø100 SQ (2 )Ø (4 )Ø (2 10)+1(2 )+1(2 )Ø100 1(2 10)+1(2 )+1(2 )Ø100 kwh QPL QG SQ LEGENDA CONTATORE ENEL PARTENZA LINEA QUADRO GENERALE SOTTOQUADRO CHIESA S. GENNARO POZZETTO cm POZZETTO cm CENTRO LUMINOSO CON LAMPADA VAPORI SODIO 100 W CONDUTTURA INTERRATA IN TUBAZIONE PVC (2 10)+1(2 )Ø100 17
Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO
Ing. Fabio Gramagna Via V. Emanuele, 131-18012 Bordighera (IM) - Tel./Fax. 0184/26.32.01 fgramagna@gmail.com - fabio.gramagna@ingpec.eu Comune di Bordighera Provincia di Imperia Interventi di manutenzione
DettagliPremessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz
Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto
DettagliSu una area a forma rettangolare i cui lati misurano rispettivamente 180 e 90m si deve realizzare un complesso residenziale composto da:
ESAMI DI STATO PER L'ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA LIBERA PROFESSIONE DI PERITO INDUSTRIALE SESSIONE 1999 Indirizzo: ELETTROTECNICA Seconda prova scritta Su una area a forma rettangolare i cui lati
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliIMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB)
RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) 1. INTRODUZIONE Il bivacco di Pian Vadà è costituito da un edificio a due piani, ciascuno di superficie
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliRelazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico
Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti
DettagliImpianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO
SOMMARIO 1. Finalità... 2 2. Dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell energia elettrica... 2 3. Misure di protezione dai contatti diretti... 2 4. Misure di protezione dai contatti indiretti...
DettagliOspedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI
Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei
DettagliEsame di Stato di Istituto Tecnico Industriale. Indirizzo: Elettrotecnica ed Automazione. Tema di: Impianti Elettrici
Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale Indirizzo: Elettrotecnica ed Automazione Tema di: Impianti Elettrici Testo: Un complesso residenziale comprende le seguenti utenze: cinque villette con box
Dettagli1,698 5,56. 5,56 Icn/Icu CEI EN 60898
Studio Tecnico ing. Rozzato Via A.Martino 52 - Messina Progetto : Videosorveglianza Messina Disegnato : Coordinato : 1 Armadio 1 N di Disegno : Tensione di Esercizio : 400 / 20 [V] Sistema di distribuzione
DettagliTEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI
ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO INDIRIZZO: ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA SESSIONE ORDINARIA 2006 TEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI Un piccolo ristorante
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE
DettagliCAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)
COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile
DettagliREGIONE PIEMONTE ASL 10 - PINEROLO OSPEDALE DI PINEROLO REALIZZAZIONE DI NUOVA ELISUPERFICIE IMPIANTI ELETTRICI PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE TECNICA
BB3 / D E REL / 0 1 7 Committente REGIONE PIEMONTE ASL 10 - PINEROLO Commessa OSPEDALE DI PINEROLO REALIZZAZIONE DI NUOVA ELISUPERFICIE Progetto IMPIANTI ELETTRICI Fase PROGETTO DEFINITIVO Documento Originale:
DettagliUn condominio, ubicato su un area a forma rettangolare, comprende:
Un condominio, ubicato su un area a forma rettangolare, comprende: - tre piani fuori terra con una scala interna; - tre appartamenti per piano aventi rispettivamente una superficie di circa 50 m 2, 100
DettagliRaggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario) - ing. Vincenzo Marco Nicolosi e arch. Lorenzo Santoro (MandantI)
Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario) - ing. Vincenzo Marco Nicolosi e arch. Lorenzo Santoro (MandantI) via E. Boner n 36 - Messina tel. 090.46868 - fax 090.5726244
DettagliCOMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona
COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona V SETTORE LAVORI PUBBLICI e MANUTENZIONE MANUTENZIONE STRAORDINARIA di VIA IV NOVEMBRE PROGETTO ESECUTIVO 2014 RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO RESPONSABILE UNICO
DettagliRELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
DettagliPROGETTO IMPIANTO ELETTRICO
PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA SU CONSISTENZA E TIPOLOGIA Progetto: Progetto1 Descrizione: Impianto 1 Committente: Mario Rossi Ubicazione: Barletta Progettista: Ing. Franco verdi Data: 18/02/2012
DettagliLe verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI
Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto
DettagliRELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO. Trattasi di un impianto elettrico da installarsi per il completamento del Recupero
RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO Trattasi di un impianto elettrico da installarsi per il completamento del Recupero dell ex Convento San Domenico in Martina Franca, in Corso Umberto Via Metastasio, inteso
DettagliLa sicurezza elettrica nel condominio
La sicurezza elettrica nel condominio Relatore Francesco Mirabile Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari 16/11/2014 EN Measure s.r.l 1 Indice del corso 1. Leggi di riferimento 2. Norme tecniche
DettagliDott. Ing. Cesare Orsini Libero Professionista
In genere si ricorre a forniture monofase nei cantieri di limitata potenza e gli scaglioni sono 1,5; 3; 4,5; 6 KW, mentre per cantieri più grandi si usano delle forniture trifase con potenze pari a 6;
DettagliSistemi Elettrici }BT }AT
Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema
DettagliLISTINO I.E. IMPIANTI ELETTRICI ASCENSORI
CITTÀ DI IMOLA SETTORE URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E AMBIENTE PREZZIARIO DEL COMUNE DI IMOLA (ai sensi dell art. 133 D.Lgs. 163/2006) LISTINO I.E. IMPIANTI ELETTRICI ASCENSORI Anno 2013 *** INDICE ***
DettagliPERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA
PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA CONTATTI DIRETTI contatti con elementi attivi dell impianto elettrico che normalmente sono in tensione CONTATTI INDIRETTI contatti con masse che possono trovarsi
DettagliPolitecnica 1 I MULTI 5 Id Id 7 Id 8 Id 9 Id 10 Id 11 Id 1 Id 1 Tensione di Esercizio : 00 / 0 [V] 1 - "QC01" Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Data : 0/08/009 Pagina : 1 Descrizione linea
DettagliIMPIANTO ELETTRICO ILLUMINAZIONE PUBBLICA STRADE DI LOTTIZZAZIONE
OGGETTO Variante al piano attuativo di iniziativa privata ai sensi della L.R. 11/2005 autorizzato con delibera del C.C. n. 125 del 21/12/2005 S. Angelo di Celle - Deruta (Perugia) COMMITTENTE Novatecno
DettagliGli impianti elettrici. nei cantieri edili
Gli impianti elettrici nei cantieri edili Agli impianti elettrici nei cantieri si applicano la Sezione 704 della norma CEI 64-8 (VI Ediz.) (cantieri di costruzione e di demolizione) e la guida CEI 64-17
DettagliNorma 17-13. Generalità
QUADRI ELETTRICI Generalità Norma 17-13 I quadri elettrici, sono da considerare componenti dell impianto. Essi devono rispondere alla Norma CEI 17-13, che riporta le prescrizioni generali e distingue:
DettagliLocali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione
Protezione contro i contatti diretti e indiretti Interruzione automatica dell alimentazione mediante interruttore differenziale con I dn non superiore a 30 ma. Norma CEI 64-8 sezione 703 - Art. 703.412.5
DettagliCALCOLI DI CORRENTI DI CORTO CIRCUITO... 3 CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO CAVI... 4 VERIFICA DELLA PROTEZIONE DEI CAVI... 5 ELABORATI DI CALCOLO...
SOMMARIO CALCOLI DI CORRENTI DI CORTO CIRCUITO... 3 CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO CAVI... 4 VERIFICA DELLA PROTEZIONE DEI CAVI... 5 ELABORATI DI CALCOLO... 6 1 INTRODUZIONE I calcoli elettrici che formano
DettagliGuida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)
Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come
DettagliSi deve realizzare l'impianto elettrico di una autofficina per riparazione e revisione autoveicoli. con dimensioni di 18 x 10 metri.
ESAMI DI STATO PER L'ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA LIBERA PROFESSIONE DI PERITO INDUSTRIALE SESSIONE 2001 Indirizzo: ELETTROTECNICA Seconda prova scritta Si deve realizzare l'impianto elettrico di una
DettagliPDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com
1 INTRODUZIONE La Norma CEI 64-8/6 tratta delle verifiche per gli impianti elettrici in BT. Le prove eseguibili sono in ordine sequenziale dirette a verificare e/o misurare: continuità dei conduttori di
DettagliLA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE
Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Guida alla progettazione ed all installazione secondo le norme tecniche CEI e UNI di MARCO
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE
ALLEGATO I (DI CUI ALL ART. 7) DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE Il sottoscritto., titolare o legale rappresentante dell impresa, operante nel settore ELETTRICO, con sede
DettagliCapitolo 5 Quadri elettrici
Capitolo 5 Quadri elettrici (5.1) Quadri, Leggi e Norme La legge 46/90, obbliga l installatore a redigere la dichiarazione di conformità relativamente ai lavori svolti. Allegati a tale dichiarazione devono
DettagliSistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:
Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore
DettagliCOMUNE DI PIETRAMELARA PROVINCIA DI CASERTA
COMUNE DI PIETRAMELARA PROVINCIA DI CASERTA PROGETTO/DIMENSIONAMENTO E VERIFICA IMPIANTO ELETTRICO A SERVIZIO DELL EDIFICIO COMUNALE DA DESTINARE AD ASILO NIDO -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliI.T.I.S. Magistri Cumacini. Ricavare il valore di K del conduttore con la relativa unità di misura
Classe Nome I.T.I.S. Magistri Cumacini Cognome Data ESERCIZIO 1 Un conduttore di un circuito trifase di sezione 4 mm 2 è interessato da una corrente di corto circuito di valore efficace 10 ka per un tempo
DettagliREGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA
REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA EX SCUOLA DI VALMARENO PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO 10) CALCOLO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI
DettagliRelazione tecnica Impianto Elettrico Fisso a servizio dell'impianto Idroelettrico sito in Chiusa Pesio (CN) - Loc. Certosa
Relazione tecnica Impianto Elettrico Fisso a servizio dell'impianto Idroelettrico sito in Chiusa Pesio (CN) - Loc. Certosa DESCRIZIONE DELL OPERA La presente relazione si riferisce alla realizzazione di
DettagliTali impianti elettrici saranno ubicati nella scuola elementare e materna di Marliana, in Via Goraiolo, Marliana (PT).
ndividuazione degli impianti Gli impianti oggetto del progetto sono previsti all interno di una struttura scolastica. Gli impianti esistenti sono sprovvisti di Dichiarazione di Conformità, pertanto saranno
DettagliVERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT
Fonti: VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI AUTORE: LUCA LUSSORIO - EDITORE: GRAFILL- 2011 MANUALE D USO COMBITEST 2019 HT ITALIA 2004 VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I
DettagliRelazione impianto elettrico e schema quadro
Relazione impianto elettrico e schema quadro 1.1 RETE ELETTRICA... 1 1.2 DESCRIZIONE DELL OGGETTO DEI LAVORI... 1 1.3 OSSERVAZIONI DI LEGGI, DECRETI, REGOLAMENTI... 2 1. ONERI ED OBBLIGHI A CARICO DELL
DettagliStudio Tecnico Dott. Ing. Paolo Caruana La Spezia
1. PREMESSA Nella presente relazione sono illustrati i criteri di scelta delle soluzioni progettuali adottate, in relazione alla classificazione dei luoghi ed in ottemperanza alle norme tecniche di riferimento.
DettagliProtezione dai contatti indiretti
Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l
DettagliALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI
ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione
Dettagli1. OGGETTO...1 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE...2
INDICE pag. 1. OGGETTO...1 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE...2 2.1 PREMESSA... 2 2.2 CABINA MT/BT... 2 2.3 IMPIANTO DI TERRA... 3 2.4 QUADRI ELETTRICI... 3 2.5 DISTRIBUZIONE ELETTRICA... 5 2.6 APPARECCHI DI
DettagliInstallazione del quadro di distribuzione
10 Installazione del quadro di distribuzione Dopo aver realizzato l intero impianto, si conosce il numero di circuiti e dei punti di utilizzo. Questo permette di determinare il numero dei dispositivi di
DettagliEUROIMMOBILIARE S.r.l.
Committente: EUROIMMOBILIARE S.r.l. Oggetto: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO ILLUMINAZIONE PUBBLICA LOTTIZZAZIONE MURELLE VECCHIA VIA COGNARO 35010 VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO (PD) RELAZIONE TECNICA IMPIANTO
DettagliCOMUNE DI VARAPODIO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
COMUNE DI VARAPODIO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Intervento di riqualificazione energetica ed illuminotecnica della rete di illuminazione pubblica del Comune di Varapodio Progetto Definitivo/Esecutivo
DettagliI moduli fotovoltaici saranno prodotti con celle in silicio policristallino ad alta efficenza, tolleranza di resa ± 4,5%, collegamento delle celle
RELAZIONE TECNICA La presente relazione tecnica ha per oggetto gli impianti solari fotovoltaici da realizzare presso i seguenti edifici di proprietà comunale: Scuola media P.D. Frattini potenza 20 kwp;
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO ELETTRICO E ILLUMINOTECNICO
RELAZIONE DI CALCOLO ELETTRICO E ILLUMINOTECNICO 1 Indice 1 PREMESSA...2 2 RIFERIMENTI NORMATIVI...2 3 CARATTERISTICHE GENERALI...3 4 CORPI ILLUMINANTI PREVISTI IN PROGETTO...5 5 VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE...8
DettagliI locali da bagno e doccia
I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
DettagliEsempi di Progettazione Fotovoltaica. Relatore: Ing. Raffaele Tossini
Esempi di Progettazione Fotovoltaica ESEMPI:IMPIANTO DA 55 KWP Radiazione solare ESEMPI:IMPIANTO DA 55 KWP DIAGRAMMA DELLE OMBRE ESEMPI:IMPIANTO DA 55 KWP ESEMPI:IMPIANTO DA 55 KWP INVERTER ESEMPI:IMPIANTO
DettagliDICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7
DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7 Il sottoscritto Roberto Marchini che ricopre da almeno cinque anni il ruolo di responsabile tecnico di una
DettagliIMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.
IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari
DettagliRECUPERO E RESTAURO EX CONVENTO DEI FRATI MINORI FRANCESCANI PER ATTIVITA MUSEALE ESPAZI PER LA CULTURA
RECUPERO E RESTAURO EX CONVENTO DEI FRATI MINORI FRANCESCANI PER ATTIVITA MUSEALE ESPAZI PER LA CULTURA 1 Premessa La presente relazione riguarda l impianto elettrico da realizzarsi nel complesso edilizio
DettagliSistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO
Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi
DettagliIE 010 Centrale idrica Ottobre 2014
IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014 Riferimenti normativi: Norma CEI 64-8 Guida CEI 64-50 Prima di effettuare il progetto dell impianto elettrico è necessario acquisire tutte le informazioni relative alla
DettagliRELAZIONE. OGGETTO: Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata CARATTERISTICHE GENERALI DELL IMPIANTO
RELAZIONE OGGETTO: Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata CARATTERISTICHE GENERALI DELL IMPIANTO L impianto in progetto presenta le seguenti caratteristiche
DettagliSistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT
VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete
DettagliCABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE
Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:
DettagliPLAFONIERA SNP2 Stellare
ILLUMINOTECNICA PLAFONIERA SNP2 Stellare APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE CON LED AD ALTA POTENZA DA 50 + 50 Watt INSTALLAZIONI AD INCASSO SU CONTROSOFFITTI A DOGHE E PENSILINE PER STAZIONI DI SERVIZIO Pag.2
DettagliCEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ
Azienda TEST REPORT T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico :2006 Sicurezza del macchinario Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali Il Verificatore:
DettagliMANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)
Comune di Marsciano Provincia di Perugia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Sistemazione delle pavimentazioni e delle infrastrutture a rete di
DettagliSi intende una parte conduttrice, che non fa parte dell'impianto. grado di introdurre nell'impianto un potenziale, generalmente quello di terra
MASSA Parte conduttrice, facente parte dell'impianto elettrico o di un apparecchio utilizzatore, che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma che può andare in tensione in caso di cedimento
DettagliSPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw
ALLEGATO A2 SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw SCOPO Lo scopo della presente specifica è quello di fornire
DettagliComune di Livorno. UNITÀ ORGANIZZATIVA MANUTENZIONI Ufficio Prevenzione e Protezione Gestione Impianti Elettrici e Ascensori RELAZIONE TECNICA
Comune di Livorno UNITÀ ORGANIZZATIVA MANUTENZIONI Ufficio Prevenzione e Protezione Gestione Impianti Elettrici e Ascensori RELAZIONE TECNICA OGGETTO: NUOVA SEDE SCUOLA MATERNA PESTALOZZI IMPIANTI ELETTRICI
DettagliCriteri di progettazione elettrica di impianti gridconnected
Criteri di progettazione elettrica di impianti gridconnected Per quanto attiene gli impianti connessi alla rete elettrica, vengono qui presentati i criteri di progettazione elettrica dei principali componenti,
DettagliCALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE
CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche
DettagliStatistica degli infortuni
SEMINARIO VAL DELLA TORRE 15 febbraio 2013 LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI CANTIERI EDILI: suggerimenti operativi per i CSP/CSE Relatore Dott. Ing. Dario CASTAGNERI Tecnico della prevenzione
DettagliRealizzazione autorimessa. Via della pace nel mondo Sestri Levante
Dott. Ing. Andrea Muzio Via Dante 72 Sestri Levante (GE) tel. 018541082 - fax. 0185482916 cell. 3357849106 e-mail: andrea@muzioing.it Realizzazione autorimessa Via della pace nel mondo Sestri Levante Opere
DettagliPolitecnica Servizi comuni edificio direzionale 1 I MULTI 5 Id 6 Id 7 Id 8 Id 9 Id 10 Id 1 Tensione di Esercizio : 00 / 0 [V] 1 - "QD01" 11 Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu 1 Data : 0/08/009
DettagliREGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI MASER
REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI MASER IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA SCUOLA E PALESTRA COMUNALE, VIA MOTTE N 43 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO 9) CALCOLO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE
DettagliImpianti fotovoltaici connessi alla rete
Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica
DettagliCorso Umberto I, 232 Via D. Gentile, 72 ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI UNA CASA DI CURA POLISPECIALISTICA
Ing. ARMANDO FERRAIOLI P. I. ANTONIO CROCETTA Corso Umberto I, 232 Via D. Gentile, 72 84013-CAVA DE TIRRENI (SA) 81020-S. NICOLA LA STRADA (CE) ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI UNA CASA DI CURA
Dettagli1. Premessa Le caratteristiche di un impianto d'illuminazione dipendono dal tipo di attività che si svolge nell ambiente. Tenuto conto che l impianto
1. Premessa Le caratteristiche di un impianto d'illuminazione dipendono dal tipo di attività che si svolge nell ambiente. Tenuto conto che l impianto esistente nei locali non è sufficiente, in numero e
DettagliUna Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco
Una Norma al mese Rubrica di aggiornamento normativo a cura di Antonello Greco Questo mese vorrei parlarvi della Guida CEI 121-5:2015-07 dedicata alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa
DettagliPolitecnica 122 - servizi comuni residenziale 1 I U< MULTI 2 5 6 7 8 Id 9 Id 10 Id 11 Id 12 Id 1 Tensione di Esercizio : 00 / 20 [V] 1 - "QR01" Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Data : 0/08/2009
Dettagli1 PREMESSA... 2 2 DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI... 3
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI... 3 2.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 2.2 DATI TECNICI DI PROGETTO... 4 2.3 DESCRIZIONE DELLE OPERE... 6 2.3.1 Linee e cavidotti di
DettagliSISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE
Prof. Dott. Ing. Sergio Rosati SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Roma, aprile 2012. PREMESSA Una buona conoscenza delle modalità di allaccio di installazioni, civili
DettagliPROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI SISTEMI TT
POTEZONE DA CONTATT NDETT NE SSTEM TT Appunti a cura dell ng. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d ngegneria dell Università degli
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTI ELETTRICI
RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTI ELETTRICI 1. premessa Il complesso immobiliare oggetto dell intervento consta di due edifici, CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE PER L ARTE E LA CULTURA e OSTELLO DELLA GIOVENTU
DettagliDelibera n. 260/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 28 novembre 2006. Visti:
pubblicata sul sito www.autorita.energia.it in data 13 dicembre 2006 GU n. 7 del 10 gennaio 2007 Delibera n. 260/06 MODIFICAZIONE ED INTEGRAZIONE DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA
DettagliP od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni
Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche
DettagliL equipaggiamento elettrico delle macchine
L equipaggiamento elettrico delle macchine Convegno La normativa macchine: obblighi e responsabilità 4 giugno 05 Ing. Emilio Giovannini Per. Ind. Franco Ricci U.F. Prevenzione e Sicurezza Verifiche Periodiche
DettagliIMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE
IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE Sommario 1. Definizione 2. Fonti normative 3. Questioni interpretative 4. Caratteristiche e modalità di installazione 5. Adempimenti amministrativi 6. Voci di
Dettaglititolo e contenuto della tavola: ELETTRICO CDZ STUDIO ING. MICHELE DESIATI
sezione: ELETTRICO CDZ titolo e contenuto della tavola: VERBALE DI REGOLARE ESECUZIONE IMPIANTO CLIMATIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO STUDIO ING. MICHELE DESIATI - Energia - Sicurezza luoghi lavoro - Acustica
DettagliSommario 1. PREMESSA 2. DESCRISIONE IMPIANTO CDZ E PARAMETRI DI PROGETTO
Sommario 1. PREMESSA... 1 2. DESCRISIONE IMPIANTO CDZ E PARAMETRI DI PROGETTO... 1 3. Quadri elettrico... 3 4. Rispondenze normative... 4 5. Selettività... 4 6. Linee e canalizzazioni principali... 4 7.
DettagliZona 0 (corrisponde al volume interno alla vasca o al piatto doccia occupato dall acqua): è vietato qualsiasi componente elettrico, ad eccezione di:
I bagni e le docce sono ambienti pericolosi i nei riguardi della sicurezza elettrica. Le norme CEI hanno prescritto per tali ambienti una suddivisione in quattro zone, nelle quali vigono particolari divieti
DettagliNorma CEI 64-8 V3 - Allegato A
L Allegato A "Ambienti residenziali - Prestazioni dell impianto" riguardante principalmente le prestazioni funzionali dell impianto elettrico nelle unità immobiliari ad uso abitativo, è stato pubblicato
DettagliSPD: che cosa sono e quando devono essere usati
Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita
DettagliCITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA
CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Lavori di adeguamento alle norme di igiene e sicurezza e realizzazione di dotazioni impiantistiche presso il Sant
Dettaglipartendo dal sottoquadro Q1. - Regolazione dell impianto termico: sarà realizzata mediante un termostato di zona che comanderà il funzionamento di
RELAZIONE GENERALE La presente relazione generale descrive i criteri utilizzati per le scelte progettuali esecutive del progetto degli impianti elettrico, cito-telefonico, di allarme e chiamata, T.V.,
Dettagli