GENERALITÀ 3 DESCRIZIONE DELLE OPERE 3 ELENCO ELABORATI 5 RIFERIMENTO SPECIFICO A LEGGI, NORME E REGOLAMENTI DI CARATTERE IMPIANTISTICO 6

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2 INDICE GENERALITÀ 3 DESCRIZIONE DELLE OPERE 3 ELENCO ELABORATI 5 IMPIANTI MECCANICI 6 RIFERIMENTO SPECIFICO A LEGGI, NORME E REGOLAMENTI DI CARATTERE IMPIANTISTICO 6 DEFINIZIONI. 8 CONDIZIONI DI PROGETTO PER GLI IMPIANTI ANTINCENDIO 10 CARATTERISTICHE DELL ATTIVITA DA PROTEGGERE. 10 CRITERI DI PROGETTAZIONE IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO E MANUALE. 11 PROTEZIONE INTERNA: 11 PROTEZIONE ESTERNA. 11 IMPIANTO MANUALE DI SPEGNIMENTO 12 CRITERIO DI DIMENSIONAMENTO 12 DIMENSIONAMENTO DELLA RETE IDRICA 12 DATI DI CALCOLO DELLA RETE 14 DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE ANTINCENDIO E DIMENSIONAMENTO DELLA RISERVA IDRICA 20 GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE 20 RISERVA IDRICA 23 CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MATERIALI E DELLE APPARECCHIATURE IMPIANTO ANTINCENDIO 24 PRESCRIZIONI GENERALI 24 TUBAZIONI IN ACCIAIO PER IMPIANTO ANTINCENDIO 24 TUBAZIONI IN POLETILENE PER IMPIANTO ANTINCENDIO 28 GRUPPO DI POMPAGGIO CONFORME UNI EN CARTELLI ANTINCENDIO 36 ATTACCO MOTOPOMPA VV.F. 36 CASSETTE IDRANTE UNI VALVOLAME IMPIANTO ANTINCENDIO 37 1

3 IMPIANTI ELETTRICI 38 GENERALITA 38 IPOTESI DI PROGETTO DESCRIZIONE DELL IMPIANTO 38 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI 41 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI 42 SELETTIVITA DI INTERVENTO DELLE PROTEZIONI 42 GRADI DI PROTEZIONE 42 CADUTA DI TENSIONE 43 CONDUTTORI E CAVI ELETTRICI 43 SEZIONE DI CALCOLO ELETTRICO 43 DIMENSIONAMENTO CAVI ELETTRICI IN BT. 44 ALEGATO: SCHEDE TECNICHE DI CALCOLO E VERIFICA E1, E2, E

4 GENERALITÀ L'intervento nel seguito descritto fa riferimento all installazione dell impianto di spegnimento manuale, previsto nel complesso scolastico COLLE BELLAVISTA di proprietà della Provincia di Torino, sito a IVREA e destinato a scuola media superiore. Nel seguito verranno descritti i criteri progettuali che hanno portato alla redazione del progetto in oggetto. DESCRIZIONE DELLE OPERE Gli interventi principali relativi agli impianti comprendono le opere seguenti: Realizzazione di centrale di pompaggio con riserva nell attuale locale centrale idrica che dovrà essere sgomberato da tutti i materiali esistenti. Sarà quindi a carico dell impresa la verifica della destinazione d uso di tutte le tubazioni transitanti all interno dell attuale locale centrale idrica e il loro smantellamento, o la modifica del percorso nel caso se ne verifichi ancora la necessità. Stessa procedura dovrà essere eseguita per le tubazioni transitanti nel cavedio al di sotto del locale di pompaggio, dove dovranno essere isolate tutte le linee idrauliche ancora attive da quelle obsolete, in modo da renderle ispezionabili e accessibili per le operazioni di manutenzione. A tal fine dovranno essere realizzati in accordo con la Direzione Lavori opportuni by pass o spostamenti di tubazioni con le necessarie botole di ispezione nel solaio esistente. All interno del locale antincendio andrà inserito il gruppo di pompaggio, collegato al collettore di distribuzione e alla riserva idrica, con introduzione di tutti i materiali tramite il passaggio al piano seminterrato. La vasca antincendio dovrà essere realizzata utilizzando dei pannelli componibili in vetroresina, assemblati tra loro direttamente in loco mediante bulloneria e guarnizioni,. La fase di costruzione della vasca dovrà essere preceduta dalla formazione di opportuno basamento in muratura di altezza necessaria al rispetto del battente minimo sulle pompe (Norma UNI EN 12845), ed inoltre il montaggio delle pareti e del pavimento dovrà procedere considerando le esigue dimensioni del locale a disposizione, perciò sarà necessario ultimare il montaggio della vasca prima di procedere al completamento delle murature perimetrali verso il corridoio. Il gruppo sarà costituito da elettropompa pilota, elettropompa generale, motopompa di emergenza, e sarà munito di sistema di raffreddamento, condotto di evacuazione fumi, sistemi di allarmi, e dispositivi di prova e controllo. 3

5 Per ottemperare alle disposizioni normative (UNI EN 12845), si dovrà procedere alla realizzazione di un impianto sprinkler a protezione del locale alimentato direttamente dal gruppo stesso, con erogatori a bulbo termosensibile, sistemi di allarme, e indicatori di flusso etc. Realizzazione della rete antincendio per la protezione esterna e interna, con percorso indicato sulle tavole grafiche allegate. La nuova rete farà capo al collettore generale in centrale di pompaggio e avrà percorso orizzontale al piano seminterrato, transitando a vista nei corridoi e nei vani tecnici. Per un tratto la tubazione dovrà transitare a vista nel vespaio della manica C, con fissaggio al solaio soprastante, tale lavorazione di particolare difficoltà è stata valutata nella stesura dei documenti di variante. I tratti esterni a vista delle tubazioni dovranno essere protetti contro il gelo mediante coibentazione in elastomero a cellule chiuse (tipo Armaflex), con protezione attiva mediante cavo scaldante elettrico. I tratti esterni agli edifici saranno realizzati con tubazioni in polietilene interrato inserito dentro tubazioni di guaina in PVC corrugato flessibile, necessario per proteggere le tubazioni e per convogliare le eventuali perdite. Nel percorso interrato delle tubazioni saranno inseriti opportuni pozzetti di ispezione nelle tratte tra i diversi idranti a colonna, Dentro tali pozzetti saranno poste opportune saracinesche di sezionamento dei diversi tratti di anello e degli idranti a colonna. Gli idranti a colonna dovranno essere conformi alla normativa UNI con attacco DN80 e due bocche laterali di uscita UNI 70 e saranno collegati alla rete interrata mediante raccordo a curva flangiato ispezionabile mediante pozzetto in cls interrato, come indicato nel particolare costruttivo allegato alle tavole grafiche. Sostituzione delle cassette NASPI UNI25 con nuove cassette idranti UNI45. che dovranno essere posizionate a parete nelle posizioni indicate sulle tavole grafiche ad un altezza dal pavimento di 1.5 mt misurati dal centro della cassetta. Realizzazione di attacco autopompa VV.F. a servizio dell edificio, rispettivamente sull ingresso generale, tale linea sarà realizzata in acciaio zincato e dovrà essere mantenuta vuota mediante l inserimento di una valvola di ritenuta sul collettore generale, con rubinetto di scarico. L attacco autopompa VVF sarà posizionato all interno di cassetta in lamiera verniciata di rosso, con lastra in vetro frangibile e opportunamente segnalata. 4

6 ELENCO ELABORATI Documenti ID.001 Relazione tecnico illustrativa ID 002 Computo metrico estimativo ID 003 Elenco prezzi unitari ID 004 Analisi prezzi Tavole grafiche: II 005 Schema funzionale centrale di pompaggio Schema distribuzione impianto II 006 Distribuzione impianti Planimetria area esterna II 007 Distribuzione impianti Piano seminterrato manica A-B, e centrale di pompaggio II 008 Distribuzione impianti Piano rialzato manica A-B e auditorium II 009 Distribuzione impianti Paiano primo e secondo manica A-B II 010 Distribuzione impianti Piano seminterrato manica C II 011 Distribuzione impianti Piano rialzato manica C II 012 Distribuzione impianti Piano primo manica C II 013 Distribuzione impianti Piano secondo manica C II 014 Distribuzione impianti Officine II 015 Distribuzione impianti elettrici Locale di pompaggio II 016 Schemi unifilari quadri elettrici 5

7 IMPIANTI MECCANICI RIFERIMENTO SPECIFICO A LEGGI, NORME E REGOLAMENTI DI CARATTERE IMPIANTISTICO Si segnala che la progettazione è stata basata all'osservanza di tutte le condizioni contenute nella legislazione e nella normativa vigente. In particolare si è osservato quanto riportato negli atti e nei documenti nel seguito elencati a titolo indicativo e non esaustivo: UNI EN Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler, Progettazione, Installazione, e manutenzione. UNI 9490 Alimentazioni idriche per gli impianti automatici antincendio: Criteri di progettazione, collaudo e gestione Circolare del Ministero dell'interno n 24 MI.SA. del 26/1/1993. Impianti di protezione attiva antincendio. D.M. 30/11/1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. UNI Ed 2007 Reti di idranti Progettazione, installazione ed esercizio UNI Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio, Caratteristiche costruttive e funzionali Legge n 37 del 22/1/2008 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. D.P.R. n Regolamento di attuazione della Legge n 46 del 5/3/1990 in materia di sicurezza degli impianti. D.M. del 26 Agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. NORMATIVE DI PRODOTTO SPECIFICHE UNI 804 Apparecchiature per estinzione incendi - Raccordi per tubazioni flessibili. UNI 810 Apparecchiature per estinzione incendi - Attacchi a vite. UNI 814 Apparecchiature per estinzione incendi - Chiavi per la manovra dei raccordi, attacchi e tappi per tubazioni flessibili. UNI 7421 Apparecchiature per estinzione incendi - Tappi per valvole e raccordi per tubazioni flessibili. UNI 7422 Apparecchiature per estinzione incendi - Requisiti delle legature per tubazioni flessibili. 6

8 UNI 9487 Apparecchiature per estinzione incendi - Tubazioni flessibili antincendio di DN 70 per pressioni di esercizio fino a 1.2 MPa. UNI EN Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Naspi antincendio con tubazioni semirigide. UNI EN Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Idranti a muro con tubazioni flessibili. UNI EN Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a muro con tubazioni flessibili. UNI EN 694 Tubazioni semirigide per sistemi fissi antincendio. UNI EN 1452 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di acqua Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U). UNI EN Tubi e raccordi di acciaio non legato per il convogliamento di acqua e di altri liquidi acquosi Condizioni tecniche di fornitura. UNI EN Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura Condizioni tecniche di fornitura. UNI EN Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell acqua Polietilene (PE) UNI EN Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi Polietilene (PE) UNI EN Idranti antincendio sottosuolo UNI EN Idranti antincendio a colonna soprasuolo. UNI EN Tubazioni antincendio Tubazioni appiattibili impermeabili per impianti fissi. UNI EN ISO UNI EN ISO UNI EN ISO Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (ABS, PVC-U e PVC-C). Specifiche per i componenti e il sistema. Serie metrica. Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (PB, PE e PP). Specifiche per i componenti e il sistema. Serie metrica. Industrie del petrolio e del gas naturale Tubazioni in plastica vetro-rinforzata. 7

9 DEFINIZIONI. Alimentazione idrica dedicata: Alimentazione idrica adibita ad esclusivo uso antincendio. Alimentazione idrica promiscua Alimentazione idrica adibita ad uso antincendio e ad altri utilizzi idricosanitari dell edificio. Alimentazione di tipo superiore: Alimentazione idrica costituita da una sorgente di elevata affidabilità (per esempio serbatoio sopraelevato), oppure da due sorgenti di tipo ordinario, in modo da disporre di una riserva di adeguate prestazioni. Attacco di mandata per autopompa: Dispositivo costituito da una valvola di intercettazione ed una di non ritorno, dotato di uno o più attacchi unificati per tubazioni flessibiliantincendio. Serve come alimentazione idrica sussidiaria. Collettore di alimentazione: Tubazione di collegamento fra alimentazione e rete di idranti, oppure tra l alimentazione e le stazioni di controllo. Collettore: Tubazione che alimenta uno o più tubi di diramazione e/o montanti. Compartimento antincendio: Parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata e organizzata per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi. Diramazione: Tubazione di alimentazione di uno o più idranti/naspi, a sviluppo per lo più orizzontale. Idrante a colonna soprasuolo: Apparecchiatura antincendio, permanentemente collegata a una rete di alimentazione idrica, costituita da una valvola alloggiata nella porzione interrata dell'apparecchio, manovrata attraverso un albero verticale che ruota nel corpo cilindrico, nel quale sono anche ricavati uno o più attacchi con filettatura unificata. Idrante a muro: Apparecchiatura antincendio composta essenzialmente da una cassetta, o da un portello di protezione, un supporto della tubazione, una valvola manuale di intercettazione, una tubazione flessibile completa di raccordi, una lancia erogatrice. Idrante antincendio: Attacco unificato, dotato di valvola di intercettazione ad apertura manuale, collegato ad una rete di alimentazione idrica. Un idrante può essere a muro, a colonna soprasuolo oppure sottosuolo. Lancia erogatrice: Dispositivo provvisto di un bocchello di sezione unificata e di un attacco unificato, di collegamento alla tubazione, dotato di valvola che permette di regolare e dirigere il getto d acqua. Manometro di prova: Manometro con classe di precisione 1 (strumenti di misura) secondo. Montante: Tubazione di alimentazione di idranti/naspi e/o diramazioni successive, a sviluppo per lo più verticale. Pompa di compensazione: Pompa installata per mantenere la pressione nell impianto in fase operativa. 8

10 Pompe automatiche: Dispositivi atti a fornire portate e pressioni alla rete prelevando acqua da un serbatoio, da vasca di accumulo o da rete idrica; sono comprese fra queste anche le pompe di surpressione (dispositivi disciplinati dalla UNI 9490). Pressione residua: Pressione manometrica, misurata in un dato punto della rete di alimentazione idrica mentre viene erogata una certa portata. Pressione statica: Pressione misurata, in assenza di portata, in un dato punto della rete di alimentazione idrica. Resistenza al fuoco: Attitudine di un elemento da costruzione (componente o struttura) a conservare - secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato -in tutto o in parte: la stabilità "R", la tenuta "E", l isolamento termico "I", così definiti: - stabilità: attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l azione del fuoco; - tenuta: attitudine di un elemento da costruzione a non lasciar passare né produrre -se sottoposto all azione del fuoco su un lato - fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto; - isolamento termico: attitudine di un elemento da costruzione a ridurre, entro un dato limite, la trasmissione del calore. Pertanto: - con il simbolo "REI" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo determinato, la stabilità, la tenuta e l isolamento termico; - con il simbolo "RE" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo determinato, la stabilità e la tenuta; - con il simbolo "R" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo determinato la stabilità. Per la classificazione degli elementi non portanti, il criterio "R" è automaticamente soddisfatto qualora siano soddisfatti i criteri "E" ed "I". Rete di idranti: Sistema di tubazioni fisse in pressione per l'alimentazione idrica, sulle quali sono derivati uno o più idranti e/o naspi antincendio Rete di distribuzione: Complesso delle tubazioni a valle della stazione di controllo. Rincalzo: Alimentazione fissa di vasche o serbatoi, di capacità utile minore della richiesta, atta a sopperire a tale deficienza assicurando l alimentazione dell impianto per l intera durata prestabilita della scarica. Tubazione flessibile: Tubo la cui sezione diventa circolare quando viene messo in pressione e che è appiattito in condizioni di riposo. 9

11 CONDIZIONI DI PROGETTO PER GLI IMPIANTI ANTINCENDIO L acqua di alimentazione dell impianto antincendio dovrà avere almeno le seguento caratteristiche. Temperatura C Torbidità assente Colore limpido Il seguente progetto prevede che l ente distributore dell acqua potabile non sia in grado di fornire permanentemente la quantità di acqua (sia come portata che come pressione), necessaria al funzionamento dell impianto. A tale fine è stata prevista una riserva idrica per l accumulo è per l alimentazione dell impianto attraverso un gruppo di pompaggio di caratteristiche adeguate. E stata però considerata la massima portata che la rete consortile può dare al fine di valutare un rincalzo della riserva idrica necessario per ridurne la capacità. Tali considerazioni seguono ciò che è stato indicato e nel progetto di conformità normativa in approvazione presso il comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Per cui non si è entrati nel merito della posizione degli idranti in quanto tali posizioni sono già concordate e stabilite nel progetto precedentemente indicato. CARATTERISTICHE DELL ATTIVITA DA PROTEGGERE. L edificio che ci si pone di proteggere con il suddetto impianto manuale, è composto da diverse parti di seguito denominate: o Manica A-B o Manica C o Auditorium o Officine o Palestre Le attività di cui al D.M esistenti all interno dell edificio sono le seguenti: Attività 85: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti. 10

12 CRITERI DI PROGETTAZIONE IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO E MANUALE. Dalle considerazioni di prevenzione incendi effettuate e riportate nel progetto di conformità normativa finalizzato al rilascio del certificato di prevenzione degli incendi, si può affermare che l intera struttura ha un livello di rischio ai fini dell incendio che è stato stimato in livello: MEDIO. A tale riguardo secondo quanto espresso dalle normative di settore: UNI EN Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler, Progettazione, Installazione, e manutenzione. UNI Edizione Reti di idranti Progettazione, installazione ed esercizio Si possono da subito individuare le caratteristiche prestazionali che l impianto di spegnimento manuale dovrà avere La normativa specifica di prevenzione incendi per l edilizia scolastica richiede al punto 9 il funzionamento contemporaneo di 3 idranti UNI 45 con pressione residua di 0.15 Mpa, e no richiede la protezione esterna, che nel caso in esame è stata richiesta dal comando provinciale VVF. Dalla Norma UNI10779 prospetto 8.1 si evince che le prestazioni che gli impianti di protezione devono avere sono: PROTEZIONE INTERNA: Funzionamento contemporaneo di 3 IDRANTI UNI45 con portata cadauno di 120 lt/min e pressione residua di 0.2 Mpa (2 bar). PROTEZIONE ESTERNA. 4 ATTACCHI DN70 con 300 lt/min cadauno e pressione residua di 0.3 Mpa (3bar). N.B. LA PROTEZIONE ESTERNA E QUELLA INTERNA POSSONO NON FUNZIONARE CONTEMPORANEAMENTE. 11

13 IMPIANTO MANUALE DI SPEGNIMENTO CRITERIO DI DIMENSIONAMENTO I criteri di dimensionamento di seguito riportati sono desunti dalle regole di buona tecnica, affermate a livello internazionale, e costituiscono una guida per la definizione dei requisiti di prestazione degli impianti. Per l attività in esame è stata condotta un analisi del rischio di incendio, in funzione del contenuto dell edificio sede dell attività e della probabilità di sviluppo di un incendio. In funzione del livello di rischio determinato sono state poi definite le adeguate portate, pressioni, contemporaneità e, infine, il periodo minimo di erogazione della rete idrica in esame (appendice B della UNI 10779). La scelta dell area di rischio è stata poi effettuata in conformità con quanto stabilito dalla UNI facendo riferimento anche alla UNI EN Aree di LIVELLO 2 Vengono definite aree di livello 2 le aree nelle quali c è una presenza non trascurabile di materiali combustibili e che presentano un moderato rischio d incendio come probabilità di innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell incendio stesso da parte delle squadre di emergenza. Le aree di livello 2 corrispondono a quelle definite di classe OH 2, 3, 4 dalla UNI EN DIMENSIONAMENTO DELLA RETE IDRICA Il calcolo idraulico della rete di tubazioni consente di dimensionare ogni tratto di tubazione in base alle perdite di carico distribuite e localizzate che si hanno in quel tratto. Esso è stato eseguito sulla base dei dati geometrici (lunghezze dei tratti della rete, dislivelli geodetici, diametri nominali delle tubazioni), portando alla determinazione di tutte le caratteristiche idrauliche dei tratti (portata, perdite distribuite e concentrate) e quindi della prevalenza e della portata totali necessari della potenza minima della pompa da installare a monte rete. E' stata inoltre eseguita la verifica della velocità massima raggiunta dall'acqua in tutti i tratti della rete; in particolare è stato verificato che essa non superi in nessun tratto il valore di m/sec. 12

14 Perdite Di Carico Distribuite Le perdite di tipo distribuito sono state valutate secondo la seguente formula di Hazen-Williams: dove: = coefficiente di Hazen - Williams secondo il sistema S.I. (con pressione in MPa) Hd = perdite distribuite [kpa] Q = portata nel tratto [l/min] L = lunghezza geometrica del tratto [m] D = diametro della condotta [mm] C = coefficiente di scabrezza Descrizione C (Nuovo) C (Usato) AM0-ACCIAIO non legato UNI EN Serie Media P11-POLIETILENE PE 100 PN 16 UNI SDR Perdite di Carico Concentrate Le perdite di carico concentrate sono dovute ai raccordi, curve, pezzi a T e raccordi a croce, attraverso i quali la direzione del flusso subisce una variazione di 45 o maggiore (escluse le curve ed i pezzi a T sui quali sono direttamente montati gli erogatori); Esse sono state trasformate in "lunghezza di tubazione equivalente" come specificato nella norma UNI ed aggiunte alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura. Nella determinazione delle perdite di carico localizzate si è tenuto conto che: quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce senza cambio di direzione, le relative perdite di carico possono essere trascurate; quando il flusso attraversa un Ti e un raccordo a croce in cui, senza cambio di direzione, si ha una riduzione della sezione di passaggio, è stata presa in considerazione la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione di uscita (la minore) del raccordo medesimo; quando il flusso subisce un cambio di direzione (curva, Ti o raccordo a croce), è stata presa in considerazione la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione d'uscita. Per il calcolo viene impostata la prevalenza residua minima da assicurare ad ogni singolo terminale. In funzione della portata minima indicata dalle norme, poi si procede alla corretta scelta del coefficiente di efflusso, compatibilmente a quelli in commercio e indicati dai costruttori secondo norme CEE. Il calcolo 13

15 idraulico ci porterà quindi ad avere, per ogni terminale considerato attivo, e in funzione del K impostato, la pressione reale e, conseguentemente, la relativa portata reale. A tal proposito, non è superfluo specificare che, nel calcolo che viene di seguito riportato, sono stati considerati esclusivamente quei terminali che, secondo norma, nel loro funzionamento simultaneo dovranno garantire al bocchello sfavorito le condizioni idrauliche minime appena citate. DATI DI CALCOLO DELLA RETE Per l'individuazione degli elementi della rete si è proceduto alla numerazione dei nodi e dei lati dei tratti. La rete è a maglia, con anelli aventi quindi uno o più lati in comune. Per la determinazione delle grandezze idrauliche della rete a maglia è stato utilizzato il metodo iterativo di Hardy-Cross, in cui le portate iniziali fittizie sono state determinate mediante un sistema di equazioni di moto ai tratti (DeltaP = K x Q x Q ) e di equilibrio ai nodi (Σ (Q) = 0). Una volta definite le portate iniziali si è avviata la reiterazione di Hardy-Cross tenendo conto nei lati comuni delle portate correttive fittizie dei due anelli che fanno capo ai lati comuni stessi. Il processo iterativo viene concluso quando tutte le portate correttive dei vari anelli risultano inferiori a Per la determinazione delle pressioni si è, infine, proceduto analogamente mediante sistema. Le tubazioni utilizzate per la costruzione della rete antincendio sono: Sigla Descrizione C (Nuovo) C (Usato) AM0 ACCIAIO non legato UNI EN Serie Media P11 POLIETILENE PE 100 PN 16 UNI SDR

16 DATI TRATTI TUBAZIONI Numero Nodi Lunghezza Tipo Materiale Dislivello [m] Tratto Rete [m] Tubi 5A 2A AM A 3A AM A 4A AM A 4A AM A 6A AM A 7A AM A 8A AM A 8A AM A 10A AM A 7A AM A 19A AM A 3A AM A 28A AM A 31A P A 32A P A 32A P A 34A P A 35A P A 35A P A 37A P A 37A P A 39A P A 39A P A 41A P A 41A P A 43A P A 43A P A 46A AM A 48A AM A 48A AM A 50A AM A 51A AM A 51A AM A 50A AM A 45A P A 34A P A 28A AM A 56A AM A 29A AM A 108A P A 29A AM A 113A P A 112A P B 11B AM B 12B AM

17 16B 12B AM B 14B AM B 16B AM B 16B AM B 20B AM B 21B AM B 21B AM B 23B AM B 57B AM B 57B AM B 82B AM B 82B AM B 84B AM B 85B AM B 86B AM B 86B AM B 85B AM B 84B AM B 98B AM C 17C AM C 24C AM C 58C AM C 93C AM C 93C AM C 95C AM C 97C AM C 97C AM C 99C AM C 104C AM C 104C AM C 105C AM D 60D AM D 100D AM D 101D AM D 101D AM E 59E AM E 65E AM E 65E AM E 65E AM E 67E AM E 67E AM E 73E AM E 74E AM E 76E AM E 73E AM E 68E AM E 74E AM F 61F AM F 78F AM

18 122F 69F AM F 61F AM F 69F AM F 78F AM F 2A P F 7A P F 27A P F 99C AM F 78F AM F 51A AM F 46A P F 1A AM G 62G AM G 70G AM Nella rete sono stati inseriti i seguenti terminali, di cui si riportano in dettaglio le relative caratteristiche: Nodo Tipo Attivo Quota Portata Prevalenza K [kpa] Terminale Terminale Nodo [m] Richiesta [l/min] Minima [kpa] 5A Uni 45 No A Uni 45 No A Colonna No A Colonna No A Colonna No A Colonna No A Colonna Si A Colonna Si A Colonna No A Colonna No A Uni 45 No A Uni 45 No A Uni 45 No A Uni 45 No A Uni 45 No A Colonna No A Colonna No A Colonna No B Uni 45 No B Uni 45 No B Uni 45 No B Colonna No B Uni 45 No B Uni 45 No B Uni 45 No B Uni 45 No C Uni 45 No C Uni 45 No C Uni 45 No C Uni 45 No

19 102D Uni 45 No D Uni 45 No E Uni 45 No E Uni 45 No E Uni 45 No F Uni 45 No F Uni 45 No F Uni 45 No F Uni 45 No G Uni 45 No G Uni 45 No Di questi sono stati considerati attivi ai fini del calcolo i seguenti terminali. Si ricorda che, applicando la norma, ad ogni terminale è stato considerata una perdita concentrata di 0.3 bar (30 KPa) all attacco: Nodo Tipo Erogatore K [kpa] Lunghezza Manichetta [m] Diametro Bocchello [mm] Perdita Carico Aggiuntiva [kpa] 5A Uni A Uni A Colonna A Colonna A Colonna A Colonna A Colonna A Colonna A Colonna A Colonna A Uni A Uni A Uni A Uni A Uni A Colonna A Colonna A Colonna B Uni B Uni B Uni B Colonna B Uni B Uni B Uni B Uni C Uni C Uni C Uni C Uni D Uni

20 103D Uni E Uni E Uni E Uni F Uni F Uni F Uni F Uni G Uni G Uni Sono stati considerati anche i pezzi speciali inseriti in ciascun ramo della rete così come il dislivello geodetico che esiste tra la rete stessa. La seguente tabella mostra la tipologia e il numero dei pezzi speciali inseriti in rete, che generano perdite di carico concentrate: A = Curve a 45 B = Curve a 90 C = Curve larghe a 90 D = Pezzi a T o Croce E = Saracinesche F = Valvole di non ritorno G = Valvole a farfalla # Pezzi L Eq. [m] # Pezzi L Eq. [m] # Pezzi L Eq. [m] speciali speciali speciali 5A D A D A 2*B, D A A D A D A 3*B A D A B A 4*B, D A B A 3*B A 2*B A B, D A D A B A A A D A B A D A B, D A D A 2*B A D A 2*B A D A A B, D A A B, D A D A A B A B, D A D A D A D A B A D A 4*B A A B A B B 3*B B D B B B B B B, D B A B 4*B B D B B B B B B B, D B 2*B, D B B B B 2*B

21 101B 3*B, D B 2*B, D B 2*B, D B 5*B C B C B C C 2*B, D C C 3*B C D C B C B C B C B C 4*B D D 2*B D 2*B D 2*B, D E E B, D E 3*B, D E B, D E D E B E 2*B E 2*B E B E 2*B, D E B E B, D F F 2*B F F 2*B, D F B, D F B, D F 6*B, D F 6*B F 4*B F 3*B, D F 2*B F B, D F 2*B, D F 9*B G 7*B G B 1.20 DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE ANTINCENDIO E DIMENSIONAMENTO DELLA RISERVA IDRICA GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE La determinazione delle prestazioni del gruppo di pressurizzazione verrà effettuata dopo aver fatto le seguenti considerazioni sul funzionamento degli impianti e sulla contemporaneità delle varie reti. Il sito da proteggere è costituito da due compartimenti antincendio protetti con le reti precedentemente calcolate. La normativa UNI consente di non considerare il funzionamento contemporaneo delle reti interna ed esterna. Nel caso in esame gli erogatori maggiormente sfavoriti sono gli idranti a colonna esterni DN80, per i quali è stato considerato il funzionamento con due bocche DN70 aperte. DATI IDRANTI ATTIVI: N Tipo K [kpa] Portata reale [l/min] Prevalenza Reale [kpa] Terminale 38A Colonna A Colonna Sono garantite le prestazioni minime di pressione e portata per qualunque area di calcolo, considerando anche un valore di pressione superiore di 0.5 bar (50 KPa) rispetto al valore di pressione più alto, qui indicato (al netto dei 0.5 bar): 20

22 Portata Impianto : l/min Pressione Impianto: kpa La curva caratteristica portata prevalenza, come si evince dai fogli allegati, è tale che la prevalenza diminuisca costantemente con l aumentare della portata e che la stessa, a mandata chiusa, coincida con il valore massimo in grado di essere fornito dal gruppo. E stato prescelto il seguente gruppo di pompaggio: Marca: Marca: LOWARA, Modello: GEN..11/SHF /370 Il gruppo selezionato sarà costituito nella configurazione seguente: ELETTROPOMPA PRINCIPALE. (Potenza elettrica: 37KW). MOTOPOMPA DI RISERVA. (Potenza 53 KW a 3000 giri/min). ELETTROPOMPA DI COMPENSAZIONE (Potenza elettrica 1.5 KW) La caratteristica del gruppo sarà la seguente: 21

23 E dovrà essere costruito e installato in conformità alla norma UNI L installazione del gruppo avverrà sottobattente con la riserva idrica posta nel locale centrale di pompaggio e realizzata con pannelli in vetroresina componibili. 22

24 Il collegamento tra il gruppo e la riserva idrica avverrà mediante condotti a sezione variabile (CONI DI ASPIRAZIONE), necessari per ridurre la velocità sull imbocco della vasca e quindi le perdite all imbocco della pompa. La pompa di compensazione avrà la tubazione di aspirazione collegata direttamente con la vasca. Il gruppo dovrà essere corredato di tutti gli accessori conformi alle normative vigenti: Quadri elettrici a servizio di ciascuna pompa. Misuratore di portata. Collettore di mandata. Pressostati di avviamento e marcia. Struttura di sostegno in carpenteria metallica. RISERVA IDRICA La riserva idrica sarà posta nel locale gruppo di pompaggio e dovrà avere una riserva utile di acqua pari a 73 mc. Al fine di aumentare la riserva virtuale di acqua si è deciso di realizzare ugualmente una tubazione di rincalzo sulla vasca collegata all alimentazione generale dell edificio. La portata di rincalzo dovrà essere di almeno 2 l/sec circa che avendo considerato una tubazione di adduzione da DN 50 (2 ) corrispondono ad una velocità nelle tubazioni inferiori ad 1 m/sec, largamente soddisfatta dall acquedotto comunale. Il rincalzo della vasca sarà garantito da 2 valvole a galleggiante di diametro DN50 e il reintegro da una valvola a galleggiante con diametro DN25 collegata alla stessa tubazione di adduzione. La riserva idrica sarà realizzata mediante la composizione di pannelli in vetroresina assemblati tra loro con guarnizioni mediante bulloni in acciaio inox con opportuni tiranti e piantoni da contrastarne le spinte idrostatiche. La vasca sarà appoggiata su di un basamento in cls e muratura appositamente realizzato per rendere piano l appoggio e garantire il battente minimo sulle pompe. Al fine di limitare il livello minimo della vasca e massimizzare il volume utile, si dovranno predisporre sulle tubazioni di pescaggio opportune piastre antivortice, aventi diametro minimo 600 mm. L altezza del basamento dovrà essere decisa in corso d opera sulla base delle effettive dimensioni del gruppo adottato. Nel montaggio della vasca si dovrà tenere in considerazione delle dimensioni del locale, e quindi si dovranno montare due pareti e il fondo per poi accostarle verso il muro per permettere il montaggio delle restanti pareti. Per agevolare il montaggio si dovrà procedere al montaggio della vasca dopo avere demolito il muro dove si trova il quadro elettrico da smantellare per poi ricostruirlo a vasca ultimata. 23

25 CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MATERIALI E DELLE APPARECCHIATURE IMPIANTO ANTINCENDIO PRESCRIZIONI GENERALI Tutti i materiali dei quali saranno richiesti i campioni, non potranno essere posti in opera fino a dopo l'accettazione da parte dell'ente appaltante. Questa dovrà dare il proprio responso entro sette giorni dalla presentazione dei campioni, in difetto di che il ritardo graverà sui termini di consegna delle opere. La ditta appaltatrice non dovrà porre in opera materiali rifiutati dall'ente appaltante, provvedendo quindi ad allontanarli dal cantiere. TUBAZIONI IN ACCIAIO PER IMPIANTO ANTINCENDIO PRESCRIZIONI PER LA FORNITURA Per le tubazioni di alimentazione e distribuzione dovranno essere utilizzati componenti che rispettino le seguenti prescrizioni: Per rete fuori terra: tubi di acciaio nero, trafilati o saldati: conformi alle Norme UNI 8863 (serie media) accessori: filettati conformi alle norme UNI 6363; Tutte le tubazioni da impiegare nella realizzazione dell'impianto dovranno pervenire al cantiere in buono stato. E' accettabile la presenza di una leggera patina di ossidazione molto superficiale. Si riassumono in una tabella le caratteristiche delle tubazioni usate nei calcoli di progetto e di computo delle opere (Per i diametri sino a DN 200 sono riportati i dati relativi alla UNI 8863 serie media, mentre per i diametri superiori il riferimento è la UNI 7287) 24

26 Diametro Diametro interno Diametro esterno Volume contenuto Superficie Peso nominale DN [mm] [mm] [lt/ml] unitaria [m 2 /ml] unitario [kg/ml] PRESCRIZIONI PER IL MONTAGGIO Le tubazioni non dovranno essere mascherate o nascoste quando ciò potrebbe generare difficoltà in caso di successive modifiche, riparazioni, sostituzioni o aggiunte o per le operazioni di ispezione e manutenzione. Tutti i tratti dovranno essere posati in modo da permettere il completo svuotamento dell impianto GIUNZIONI Per le giunzioni tra tubazioni con raccordi e pezzi speciali con diametro superiore a DN40 potranno essere utilizzati giunti a gusci tipo VICTAULIC, con l utilizzo di raccorderia in ghisa munita di apposite cave scanalate. Le estremità delle tubazioni da unire dovranno essere scanalate con apposita macchina. STAFFAGGI La distanza dei sostegni non dovrà essere maggiore di 4 mt per tubi di diametro inferiore a DN 65 e 6 mt per tubi di diametro maggiore. La distanza fra qualunque sostegno e qualunque erogatore non dovrà essere minore di 150 mm. All estremita delle diramazioni la distanza tra l ultimo erogatore e l ultimo sostegno non dovrà essere superiore a 1.2 mt per tubazioni di diametro DN25 e 1.4 mt per tubazioni DN32. In particolare si dovranno rispettare le seguenti indicazioni. I supporti dovranno essere posti il più possibile vicino a giunzioni e raccordi. I sostegni dovranno sopportare gli sforzi assiali e trasversali nascenti in fase di scarica. 25

27 I supporti dovranno essere realizzati in materiali rigidi, non suscettibili di deterioramento se sottoposti all'azione del fuoco. I collari dovranno essere chiusi attorno alle tubazioni, non sono ammessi appoggi con ganci e uncini. I sostegni non devono essere saldati alle tubazioni o avvitati ai raccordi. La normativa di riferimento sarà la UNI Potranno essere realizzati in ottone, bronzo, acciaio nero zincato a caldo dopo la costruzione, oppure acciaio nero con verniciatura antiruggine e finale. I supporti dovranno essere ancorati direttamente alla struttura ed essere regolabili in altezza, inoltre, non dovranno permettere oscillazioni laterali. Sistemi diversi di ancoraggio dovranno essere approvati dalla D.L. Gli elementi che costituiscono il supporto dovranno essere dimensionati in modo da rispondere ai requisiti della seguente tabella. DIAMETRO Sezione netta minima Spessore minimo Dimensione barre TUBAZIONE [mmq] [mm] filettate [mm] [mm] FINO A M 8 FINO A M 8 FINO A M 12 FINO A M 16 FINO A M 20 Nel caso di presenza di diramazioni, le spaziature indicate in tabella potranno rimanere valide, ma la serie dei supporti della diramazione dovrà avere inizio nell'immediata vicinanza dal punto di diramazione. Le tubazioni non dovranno assolutamente essere utilizzate come supporto per altre strutture. Nel punto più lontano dalla valvola di controllo di ogni zona controllata si dovrà installare un attacco di prova munito di: 26

28 PROTEZIONI MECCANICHE DELLE TUBAZIONI Le tubazioni non dovranno essere installate in posizioni tali da risultare esposte a urti o altri danni meccanici da parte di veicoli, macchinari di sollevamento e trasporto, ecc.: in particolare esse non dovranno attraversare corridoi o passaggi carrabili, a meno che la loro altezza garantisca condizioni di sufficiente sicurezza. In caso contrario, le tubazioni dovranno essere protette da adeguati ripari; in aggiunta, attorno ai montanti esposti dovrà essere segnata sul pavimento un'adeguata area di rispetto. VERNICIATURA Tutte le tubazioni in ferro nero, e gli staffaggi in materiale metallico non zincato, dovranno essere verniciati con due mani di antiruggine, di cui la prima di colore rosso, la seconda di colore grigio. Alla fine dovrà essere applicata, su tutte le parti metalliche, una mano finale di smalto di COLORE ROSSO. La verniciatura delle tubazioni dovrà essere eseguita secondo le seguenti modalità: spazzolatura per asportazione; asportazione a pié d'opera dell'eventuale strato di ruggine formatosi durante la permanenza più o meno lunga in cantiere, premettendo che all'arrivo in loco i tubi si dovranno presentare in ottimo stato; esecuzione della prima mano di antiruggine rossa accuratamente stesa su tutta la superficie del tubo; asportazione della vernice con bruciatura ed energica spazzolatura nei punti di giunzione da saldare. Dopo la posa in opera delle tubazioni: ripristino della prima mano di vernice sui tratti interessati dalle saldature; esecuzione della seconda mano di antiruggine grigia. - ad avvenuta asciugatura dell antiruggine di dovrà applicare una mano di smalto Rosso. COIBENTAZIONE DELLE TUBAZIONI. Tutte le tubazioni transitanti all esterno e permanentemente riempite di acqua dovranno essere protette contro il gelo da un coibente costituito da fibra di vetro di spessore 30 mm, e rivestimento in lamierino di alluminio (spessore 6/10 mm), posato sulle tubazioni con l utilizzo di tutti i pezzi speciali necessari e fissato con viti inox, e sigillato con silicone. PROVE IDRAULICHE Ultimata la stesura della rete di distribuzione dovrà essere eseguita una prova idraulica dell'impianto ad una pressione di 16 bar. La prova verrà considerata positiva se l'impianto, mantenuto alla pressione stabilita per 24 ore consecutive, non subirà diminuzioni di pressione. 27

29 TUBAZIONI IN POLETILENE PER IMPIANTO ANTINCENDIO Le tubazioni di polietilene da adotta da adottare per l esecuzione delle parti interrate indicate nel progetto dovranno essere in polietilene ad alta densità (PE100) conforme UNI12201-PN16. Le caratteristiche fisico meccaniche salienti sono: Carico di snervamento 25 Mpa Allungamento a rottura: >600% Modulo elastico: 1300 Mpa. SDR 17 PN 16 Øe [mm] Spessore [mm] ,2 10 Per l accoppiamento e la transizione con i tubi metallici dovranno essere utilizzati opportuni raccordi, e flange a cartella, con giunzione mediante bulloni. GRUPPO DI POMPAGGIO CONFORME UNI EN La stazione di pompaggio dovrà essere costituita da: - N 1 elettropompa pilota; - N 1 elettropompa di servizio; - N 1 motopompa di riserva diesel; - Un quadro elettrico di alimentazione e comando per l elettropompa di servizio; - Un quadro elettrico di alimentazione e comando per la motopompa diesel; - Un quadro elettrico di alimentazione e comando per l elettropompa pilota; - Componenti e materiali necessari al perfetto funzionamento e montaggio; I gruppi di pressione antincendio dovranno essere sono conformi alle seguenti normative: o Direttiva Macchine 98/37/CE. o Direttiva bassa tensione 2006/95/CE. o Direttiva compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE e susseguenti adeguamenti. La pompa idraulica è conforme alla seguente normativa: o - ISO 9906-A Pompe Roto dinamiche prove di prestazioni idrauliche e criteri di accettazione. Il gruppo di pressione antincendio è conforme alla normativa Europea EN : Installazioni fisse antincendio Versione con spegnimento automatico in conformità alla normativa UNI Reti di idranti progettazione, installazione ed esercizio. 28

30 Elettropompa. Pompa centrifuga orizzontale tipo end-suction, monogirante, con corpo in acciaio inox e albero in acciaio inox AISI 316. Aspirazione assiale e mandata radiale. Girante in acciaio inox AISI316. Grandezze idrauliche e DN bocche d aspirazione e mandata secondo EN 733 (ex DIN 24255), flangiature a norme EN (ex UNI2236) e DIN2532. Flangiature a norma EN (ex UNI 2236) e DIN2532. Pressione massima d esercizio 12 bar. Tenuta meccanica secondo EN12756 (ex DIN 24960) in Ceramica/Carbonio/NBR lubrificata tramite canale di ricircolo tra mandata e sede di tenuta. La pompa è accoppiata direttamente al rispettivo motore tramite giunto elastico spaziatore (versione back pull out ) e base di allineamento ed ancoraggio. Motore elettrico trifase forma costruttiva B3, a gabbia in corto circuito del tipo chiuso a ventilazione esterna. I motori elettrici hanno valori di rendimento che cadono all interno della fascia solitamente indicata come efficienza 1. Grado di protezione IP55, isolamento classe F. Materiali costruttivi: Corpo pompa acciaio AISI 316 6L Disco porta tenuta: acciaio AISI 316 6L Girante acciaio AISI 316 6L Albero Acciaio inox EN X2 CrNiMo Motopompa diesel di riserva Pompa centrifuga normalizzata, tipo SHF65-250/D255, ad asse orizzontale, secondo normativa EN 733 (ex DIN 24255), e flangiature a norme EN (ex UNI2236) e DIN2532. flangiature a norma EN (ex UNI 2236) e DIN2532. Pressione Max d esercizio PN12. Aspirazione assiale e mandata radiale. Girante in acciaio inox AISI316L o in ghisa, tenuta meccanica Ceramica/Carbonio/NBR lubrificata tramite canale di ricircolo tra mandata e sede di tenuta secondo EN12756 (ex DIN 24960). Componenti principali della motopompa diesel: - Quadro elettrico della motopompa diesel con caricabatteria. - Circuito di avviamento motore diesel con due batterie indipendenti. - Doppio relé di avviamento motore. - Dispositivo di spegnimento motore da comando elettrico (Elettrostop) - Serbatoio carburante per motore diesel completo di galleggiante - Motore diesel accoppiato alla pompa di servizio con scaldiglia olio coppa motore. - Basamento in profilato con verniciatura a polvere epossidica. La motopompa dovrà essere fornita su proprio basamento completo di piedini antivibranti quadro elettrico a muro fissato sulla staffa del gruppo completo di cavi di lunghezza adeguata serbatoio carburante a muro 29

31 o a pavimento in funzione della capacità, coppia di batterie appoggiate su proprio basamento con cavi elettrici di lunghezza adeguata per poter essere posizionate dall utente finale in prossimità del motore diesel. Il gruppo motopompa dovrà essere minito di scambiatore di calore acqua aria per il raffreddamento della pompa, necessario per minimizzare l aria di ventilazione del locale nesessaria. Materiali costruttivi: Corpo pompa Disco porta tenuta: Girante Albero acciaio AISI 316 6L acciaio AISI 316 6L acciaio AISI 316 6L Acciaio inox EN X2 CrNiMo Il serbatoio di alimentazione della motopompa dovrà essere costruito in acciaio saldato e munito di: Dispositivo di carico. Indicatore di livello. Un filtro per le impurità e i fanghi. Valvola di intercettazione tenuta sempre aperta. Tappi filettati per lo spurgo dell aria collegato alla apposito tubo di sfiato. Scarico di fondo con tappi filettati. Collegato al motore mediante tubi metallici. Elettropompa pilota: Pompa di compensazione (Jockey) di tipo centrifugo multi cellulare ad asse verticale, con parti metalliche a contatto con il liquido in acciaio inossidabile, corpo pompa e albero in acciaio inox AISI 304, girante in acciaio inox AISI 304, tenuta meccanica in Carburo di silicio /carbone/epdm. Motore elettrico trifase, forma costruttiva B14 valori di rendimento all interno della fascia indicata come efficienza 2, motore a gabbia in corto circuito cassa di alluminio del tipo chiuso a ventilazione esterna, prestazioni secondo EN , direttamente accoppiato alla pompa verticale. Grado di protezione IP55, isolamento classe F. Materiali costruttivi: Corpo pompa Acciaio inox (1.4301) Camicia esterna Acciaio inox (1.4301) Diffusore Acciaio inox (1.4301) Girante Acciaio inox (1.4301) Albero Acciaio inox (1.4301) 30

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