RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA IMPIANTI ELETTRICI

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2 REGIONE CALABRIA COMUNE DI SANT ANDREA SULLO IONIO PROVINCIA DI CATANZARO COMPLETAMENTO DEGLI INTERVENTI DI RESTAURO DI BENI STORICO- ARTISTICI DELLA CHIESA DI SANT ANDREA APOSTOLO (POR CALABRIA 2007/ OBIETTIVO OPERATIVO 5.2.1) RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA IMPIANTI ELETTRICI

3 PREMESSA La presente relazione riguarda i lavori di esecuzione dell'impianto elettrico nella Chiesa di S. Andrea Apostolo dello Ionio sita nell omonimo comune, in provincia di Catanzaro. Saranno allegati alla presente, di cui ne fanno parte integrante, i seguenti elaborati: -schemi unifilari quadri elettrici; -planimetrie distribuzione impianto. DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE Le modalità di progettazione hanno seguito un processo di elaborazione " da valle verso monte ", cioè partendo dall'analisi delle esigenze in tema di illuminazione, prese, servizi di sicurezza, presenti nell'edificio di cui al progetto, si è poi risaliti al dimensionamento delle linee e quindi del quadro generale. FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE Le forme e le dimensioni da assegnare alle varie opere, così come le tecniche costruttive e l'impiego dei materiali, sono indicati nelle pagine che seguono, nei calcoli allegati nell'elenco prezzi e sui disegni di progetto, salvo le eventuali disposizioni impartite dalla Direzione Lavori all'atto esecutivo. ENTITA' DEI LAVORI L'appaltatore dovrà fornire in opera tutti gli impianti elettrici, elencati ai paragrafi seguenti, eseguiti secondo la migliore tecnica impiantistica e perfettamente funzionanti. I materiali, le apparecchiatura o lavori indicati sul disegni e nel computo ma non menzionati nel capitolato o viceversa, la cui fornitura o esecuzione sia implicata per una soddisfacente esecuzione e completamente di un impianto o parti di esso, si dovranno ritenere inclusi nella fornitura, come fossero indicati sul disegni o specificati nel capitolato. Nella redazione del progetto si tiene conto della normativa elettrica CEI, della vigente Normativa Tecnica nazionale e non ultimo di considerazioni di carattere tecnico-economico. Trattasi della progettazione ex novo di un impianto elettrico in un complesso già esistente. L impianto è classificabile, secondo le norme CEI, come un sistema TT, trattandosi di impianto alimentato direttamente dalla rete di distribuzione pubblica a Bassa Tensione mediante una linea trifase con neutro distribuito. In ragione di ciò, per questa struttura, sono state approntate le disposizioni impartite dal CEI per gli ambienti quali quelli che stiamo trattando; in particolare, si tiene conto della Normativa tecnica applicabile all impiego in materia di impianti elettrici, di impianti termici, di impianti e mezzi per la prevenzione e lotta contro l incendio, nonché della regola dell arte, elevata al rango di Norma non scritta. La redazione del presente progetto, inoltre, è in linea con quanto stabilito dalla vigente Normativa in materia di Sicurezza del Lavoro. L impianto risulta gestito da un quadro elettrico generale ubicato nei locali adibiti a canonica, nel quale trovano posto gli interruttori di protezione e sezionamento delle varie utenze. L alimentazione distribuita dall Ente distributore è portata a ciascun quadro elettrico locale, a partire dal quadro generale, mediante linee elettriche trifase + neutro, realizzate con conduttori in rame flessibile isolato in PVC, posata in tubazione incassata sotto intonaco a parete e/o pavimento/soffitto.

4 Per la progettazione dell impianto ci si atterrà alle seguenti normative: A TUBAZIONI Tubo in PVC flessibile CEI Tubo in PVC rigido CEI 23 8, B CAVI CEI 20 13,20 14,20 15,20 19,20 38 CENELEC CEI_UNEL C -MORSETTIERE Scatole di derivazione CEI 70 1 Morsetti CEI 23 20, 23 21, D INTERRUTTORI Interruttori differenziali CEI 23 18, 64 8/4 Interruttori magnetotermici CEI 23 3 E QUADRI ELETTRICI Quadri CEI17 13,23 51,70 1 F ORGANI DI MANOVRA Prese CEI23 21,23 12/1,23 5,64 8/5 Interruttori CEI G LAMPADE E CORPI ILLUMINANTI Lampade a scarica CEI 34 6, Apparecchi illuminanti CEI H LEGGE 46/90 PER GLI IMPIANTI ELETTRICI I IMPIANTO DI MESSA ATERRA Impianto di terra CEI 64 8 L NORMA CEI 64/8 PER GLI IMPIANTI ELETTRICI M DPR 547/55. NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO. N D.LGS. 626/94 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI RIGUARDANTI LA SICUREZZA SUL LAVORO. 1. QUADRI ELETTRICI Tutti i quadri elettrici saranno costituiti da contenitori, centralini o armadi metallici in lamiera metallica o resina autoestinguente, a parete o ad incasso a seconda delle utenze che su di essi si attestano, con portello frontale in policarbonato trasparente, dotati di chiusura con chiave per un grado di protezione che va un minimo di IP40, per i quadri elettrici non sotto posti a stress ambientale, fino ad un massimo di IP 55. Essi conterranno all interno, fissati su apposite barre DIN, gli interruttori di protezione e di comando delle varie utenze elettriche, nonché gli strumenti atti ad indicare il corretto funzionamento delle utenze. I cablaggi interni sono realizzati con conduttori unipolari flessibili in rame isolato in PVC non propagante la fiamma, a bassa emissione di fumi e gas tossici, di sezione adeguata, colori normalizzati CEI UNEL e morsetteria a Norma CEI. Le parti del quadro in tensione sono protette con opportuna barriera, rimovibile esclusivamente facendo uso di chiave o attrezzo, in grado di garantire il grado di protezione IPXXB, secondo quanto disposto dalla Normativa elettrica CEI 64/8 contro i contatti diretti. Ciascun interruttore (leggi utenza) è individuato da apposita targhetta posta sul fronte quadro. Inoltre il quadro elettrico riporta sul frontale o in parte visibile i dati del costruttore, secondo quanto disposto dalla Normativa elettrica CEI 17/13 e progetto di Norma CEI per i quadri AS ANS ed i quadri per uso domestico e similare. 2. LINEE ELETTRICHE DI ALIMENTAZIONE Trattasi, come già detto, di un impianto alimentato in BT con neutro separato da quello di protezione. I conduttori posati in tubazione incassata sotto intonaco, per la alimentazione delle utenze con tensione di funzionamento a 220/380 Volt in c.a., sono del tipo N07V-K, aventi tensione nominale V, a ridotta emissione di fumi gas tossici, con colori normalizzati CEI UNEL, di sezione idonea al carico e comunque non inferiore a 1.5 mm2. Nel caso di posa in tubazione interrata o in posa esterna, i conduttori per le alimentazione delle utenze con tensione di funzionamento a 220/380 Volt in c.a., sono del tipo N1VV-K con colori normalizzati CEI, di sezione idonea al carico, secondo quanto indicato negli allegati progettuali. I conduttori per l alimentazione delle utenze con tensione di funzionamento a 50 Volt in c.a., saranno anch essi, nel caso di posa in tubazione incassata sotto intonaco, del tipo unipolari, flessibili, in rame, isolati in PVC non propagante l incendio, tensione nominale 300/55 V, tipo N07-K, a ridotta emissione di fumi gas tossici, con colori normalizzati CEI UNEL. Il conduttore di protezione, di colore giallo verde, in ragione della massima sezione del conduttore di fase, ha le stesse caratteristiche di quest ultimo.

5 3. TUBAZIONI PER LINEE ELETTRICHE Per la stesura di conduttori si fa uso di tubazione in PVC autoestinguente, del tipo flangiata serie leggera, per installazione sotto intonaco, del tipo serie pesante per installazione sotto pavimento, da predisporre in fase di esecuzione delle opere di allestimento murario degli interni, secondo le disposizioni del progettista dell impianto elettrico, di tubazione rigida serie leggera per l installazione a vista. Le sezioni delle tubazioni sono scelte in modo da rendere semplici le operazioni di infilaggio e sfilaggio dei conduttori secondo le disposizioni della normativa elettrica CEI. In generale si è predisposta tubazione in numero e dimensioni tali da garantire la separazione dei vari circuiti utilizzatori e la loro gestione ottimale. 4. IMPIANTO DI MESSA A TERRA L impianto di messa a terra è composto da: -nodi principali di terra installati in ciascun quadro elettrico principale; -da conduttori di protezione di sezione pari alla sezione dei relativi conduttori di fase, a partire da ogni punto utilizzatore e fino alno do di terra. E prevista una linea che collega l impianto di terra dell edificio ad una treccia di rame nuda che collega i dispersori a picchetto che soddisfa le esigenze dell intero complesso. La rete di terra così realizzata garantirà il coordinamento con i valori delle correnti di intervento dei dispositivi di protezione differenziali. In ragione di ciò, il massimo valore di resistenza di terra che si potrà accettare sarà pari a Rt S 50/Id 5. COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI Vengono predisposti i collegamenti a terra delle masse metalliche entranti nel locale collegamento equipotenziale principale come tubazioni dell acqua, che possono presentare differenze di potenziale per effetto di correnti disperse da circuiti vicini in guasto franco. Il conduttore che realizza detto collegamento è costituito da conduttore in rame flessibile, isolato in PVC di sezione adeguata e verrà collegato al nodo principale dell impianto di terra. In considerazione dell esistenza di docce all interno dei bagni di alcuni locali viene predisposto anche il collegamento equipotenziale delle relative tubazioni di alimentazione. 6. PROTEZIONE CONTRO I CORTO CIRCUITI ED I SOVRACCARICHI Le protezioni contro i corto circuiti ed i sovraccarichi risultano garantite tramite interruttori magnetotermici. 7. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI In accordo con le Norme CEI 64 8 verranno attuate, secondo il caso, le seguenti misure di protezione: PROTEZIONE TOTALE Mediante isolamento delle parti attive; Mediante barriere o involucri. PROTEZIONE ADDIZIONALE Mediante uso di interruttori differenziali ad alta sensibilità 8. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI La protezione contro i contatti indiretti viene assicurata tramite interruttori differenziali coordinati con il valore della resistenza di terra.

6 9. TIPOLOGIA DEGLI INTERRUTTORI E DELLE PRESE Gli interruttori e le prese sono del tipo con cassette in resina autoestinguente incassata sotto intonaco con supporti in resina autoestinguente per gli utilizzatori posti nei locali al chiuso e comunque dove non è presente umidità e/o polvere. Nei locali umidi e/o polverosi o all esterno vengono, invece, sono previste prese ed interruttori installati in contenitori con grado di protezione IP55, ovvero del tipo con portello munito di guaina elastica trasparente. Le prese utilizzate sono del tipo bipasso 2P+T da 10/16 A, con alveoli schermati e del tipo industriale a 220 Volt c.a. e 380 Volt c.a., rispettivamente a 1P+N+T e 3P+N+T 10. ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA Si prevede l installazione nei vari ambienti di lampade di emergenza del tipo autonomo in materiale plastico autoestinguente secondo Normativa EN I, UL 94, grado di protezione compatibile con l ambiente di installazione, con lampada fluorescente da 2x18 W, aventi autonomia 2h, con tempo di ricarica 12 ore ed installare in modo ed in quantità tale da fornire un livello di illuminamento di almeno 5 lux in ogni ambiente. 11. ILLUMIANZIONE DEGLI AMBIENTI Per l illuminazione dei vari ambienti sono state predisposte plafoniere di tipo stagno per gli ambienti soggetti alla presenza di umidità e/o polvere, di plafoniere a plafone o sospese, del tipo con schermo in metacrilato prismatizzato per tutti gli altri ambienti. Ciascuna linea elettrica di alimentazione risulta protetta da dispositivo di protezione e sezionamento posto sul quadro elettrico generale. 12. IMPIANTO ELETTRICO NEI LOCALI BAGNI L impianto elettrico e gli apparecchi utilizzatori nei locali da bagno dovranno essere rispondenti a quanto disposto dalla normativa elettrica CEI per detti ambienti a destinazione specifica. 13. TIPOLOGIA DEI MATERIALI DA UTILIZZARE Sono previsti materiali di produzione nazionale ed europea comunitaria, di primaria marca e comunque rispondenti alle Norme CEI e con marcatura CE. Il Tecnico Arch. Santo Andali

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