Lez.6 Individuare e ges1re i comportamen1- problema. con l Analisi Funzionale e la Token Economy

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1 Lez.6 Individuare e ges1re i comportamen1- problema con l Analisi Funzionale e la Token Economy

2 In questa lezione imparerai a ü osservare in modo stru8urato una situazione problema<ca a8raverso l analisi funzionale (passo fondamentale per successiva proge8azione e azione); ü rinforzare i comportamen< posi<vi e ridurre/es<nguere quelli problema<ci a8raverso lo strumento del «Sistema a pun< stru8urato» (token economy); ü In sintesi: individuare e ges<re i comportamen1- problema.

3 ESERCITAZIONE Prima di cominciare prova a fare una specie di brainstorming inserendo nei re8angoli vuo< le parole che assoceres< alla definizione di COMPORTAMENTO PROBLEMA. COMPORTAMENTO PROBLEMA

4 Come AEC 1 troverai molto «esposto»: a conta.o dire.o per diverse ore con l alunno, spesso neanche in compresenza dell insegnante di sostegno, dovrai saper ges<re in prima persona non solo aspex pra<ci e «assistenziali» ma anche e sopra8u8o emozioni e situazioni complesse. Una delle sfide maggiori per l AEC riguarda sicuramente la ges1one dei cosiddet «comportamen1- problema» dell alunno disabile.

5 I comportamen1- problema AGGRESSIVI: l alunno dà morsi, ha scoppi d ira, è autolesionista, urla, fa il bullo, non rispetta alcune regole, etc. «REGRESSIVI»: l alunno si ritira in dondolii, piange, fa il pagliaccio, si rifiuta di fare delle attività didattiche, etc. Sulla classe e tra gli insegnanti stessi può produrre v Effetto emotivo: rabbia, frustrazione, paura, etc. v Effetto pragmatico: punizioni, isolamento o ipercontrollo, etc. Pericolosi circoli viziosi di rinforzo del comportamento.

6 Quando sono ridondan6 e causa di emozioni nega6ve, è necessario pensare e programmare interven< specifici per «ges<rli». Si parte dall osservazione del comportamento (tramite l analisi funzionale) per poi eventualmente passare alla proge8azione e implementazione di specifici programmi di rinforzo (con la token economy).

7 L analisi funzionale A cosa serve? E uno strumento che serve a descrivere il comportamento per comprenderne struuura e funzione. L obiexvo è: 1) avere gli elemen< per poter programmare efficacemente un intervento di modifica del comportamento- problema; 2) individuare e promuovere alterna6ve funzionali al raggiungimento dello scopo della persona.

8 Ricorda I comportamen1 problema sono la strategia migliore che la persona ha escogitato per raggiungere i propri scopi.

9 Ma Comportamen1 diversi possono essere impiega< per o8enere uno stesso scopo

10 Quindi Per individuare alterna<ve più adeguate a un determinato comportamento, o diminuirlo in termini di frequenza, bisogna analizzarne stru8ura e funzione.

11 Es.: Franca in classe a volte si dondola (in assenza di una diagnosi che mo<vi il comportamento come specificatamente sintoma<co, es.: au<smo) Per capire perché, ossia «a cosa serve» a Franca dondolarsi in classe, cosa vuole «o8enere», devo ampliare la descrizione della sequenza e vedere quali sono gli anteceden6 di questo comportamento e quali le conseguenze, ossia l effe8o che produce.

12 L analisi funzionale Come si fa? 1. Scegliere un comportamento da esaminare: quello su si ri1ene prioritario in quel momento intervenire. 2. Descrivere il comportamento in modo operazionale: tuuo quello che l alunno fa e/o dice, senza interpretazioni e senza e1cheue generiche (non «F. dondola perché è ansiosa», oppure «F. è aggressiva/è 1mida» ma «F. si gira dando le spalle al compagno e inizia a dondolare sulla sedia»). 3. Segnare quando il comportamento si verifica; chi è presente in quel momento; quando e dove accade (schede ABC). 4. Determinare la possibile funzione del comportamento esaminato.

13 Le schede ABC anteceden1 (A): quali fax sono avvenu< immediatamente prima del comportamento ogge8o di analisi; comportamento (B): descrizione puntuale di ciò che l alunno ha de8o o fa8o; conseguenze (C): cosa è accaduto immediatamente dopo che l alunno ha emesso il comportamento osservato. Si segnano anche quali persone sono presen<, il luogo e quando il comportamento si è verificato.

14 Data Ora Dove Con chi Antecedente (A) Lun :40 In classe, seduta al suo banco. Insegnante di geografia (spiega la lezione), compagni sedu<. F. è seduta al banco, la prof. chiede a un compagno di leggere un paragrafo dal libro. L insegnante richiama F. chiedendole di fermarsi. TuX i compagni la guardano. Comportamento (B) F. si gira dando le spalle al compagno e inizia a dondolarsi sulla sedia. F. si blocca un istante, ma ricomincia non appena il compagno riprende a leggere. Conseguenze (C) L insegnante richiama F. chiedendole di fermarsi. TuX i compagni la guardano. L insegnante di sostegno porta F. nella stanza di sostegno. L insegnante di sostegno porta F. nella stanza di sostegno. F. si siede al tavolo dell aule8a di sostegno senza dondolare. F. sorride e chiede all insegnante a quale nuova axvità si dedicheranno.

15 Come si fa? Per determinare corre8amente la funzione di un comportamento sono necessarie più osservazioni dello stesso comportamento, ripetute nel tempo. Lavoro d équipe per AEC e insegnan< Si raccolgono tu8e le schede ABC e si fa un esame delle ricorrenze. Dagli elemen< comuni si possono fare ipotesi sulle funzioni di un dato comportamento.

16 Ipotesi sulle funzioni Il comportamento si osserva, quasi sempre, quando è presente un dato insegnante? Si verificano quasi sempre le stesse conseguenze? Accade quasi sempre in un dato giorno o in una data axvità? Accade quasi sempre quando gli s<moli ambientali sono troppo invasivi (es. troppo rumore)? Accade quando la persona non è impegnata dire8amente in axvità? v Cosa non si ripete ci dà indicazioni su cosa non è dire8amente connesso allo scopo del comportamento (antecedente: F. si dondola durante lezioni diverse; conseguenze: a volte non le viene data a8enzione altre volte portata nell aula di sostegno). v Cosa si ripete ci dà invece indicazione sulla funzione (antecedente: si dondola durante axvità didaxche; conseguenze: non viene coinvolta in prima persona).

17 Le FUNZIONI del comportamento MOTIVAZIONE SOCIALE MOTIVAZIONE AUTOMATICA Richiesta di a8enzione Richiesta di oggex e/o axvità preferite Fuga da un compito e/o da una situazione Ricerca di s<molazione sensoriale Ricerca di sollievo dal dolore fisico

18 F. potrebbe u6lizzare il dondolio come strategia di fuga da a=vità che sente troppo complesse e fa6cose (per via della sua disabilità) Possiamo intervenire sull antecedente (rendere più accessibili alcune axvità, per esempio a8raverso metodologie e strumen1 inclusivi) e sulle conseguenze che mantengono il comportamento (per es. coinvolgere l alunna non appena comincia a dondolarsi). Possiamo disincen<vare il dondolio rinforzando comportamen< alterna<vi con la token economy.

19 Nella programmazione e implementazione degli interven<, prestare a8enzione ai COMPORTAMENTI ma anche ad ABILITA, BISOGNI e DESIDERI dell alunno.

20 ESERCITAZIONE Ricapitolando e consolidando Perché è importante osservare in modo stru8urato i comportamen< su cui si desidera intervenire? Per fare l analisi funzionale si u<lizzano le cosidde8e schede ABC. «A» sta per? «B» per? «C» per? Quali sono i principali scopi del comportamento? Allena1 con schede ABC! Se non lavori ancora nelle scuole, puoi applicare lo strumento ad altri contes<, purché tu abbia una presenza tale da poter fare rilevazioni ripetute (es.: comportamento problema di bambino cui fai baby- sixng o intervento di assistenza domiciliare, oppure con tuo figlio). Inviami una tua scheda corredata dall ipotesi conclusiva sulla funzione del comportamento preso in considerazione (ricorda< di descriverlo in modo operazionale, senza interpretazioni). Buon lavoro!

21 La token economy Ø Traduzione = economia a ge8oni / sistema di rinforzo a geuoni Ø E una tecnica che si basa sulla psicologia comportamentale.

22 La token economy Consiste in una forma di "contrauo educa1vo", tramite il quale il/gli educatore/i (insegnante, AEC, psicologo, etc.) s<pula/no un accordo con l alunno: - ad ogni comportamento corre8o, quest'ul<mo riceverà un ge8one (o altri oggex simbolici), e ad ogni infrazione, gliene sarà tolto uno o non gliene verrà assegnato alcuno; - raggiunto un certo numero di ge8oni l alunno riceverà un determinato ogge8o o avrà diri8o a svolgere un axvità piacevole (concorda< inizialmente). Quest ul<me fungeranno da "rinforzo" del comportamento corre8o emesso.

23 Secondo il «pensiero» comportamen1sta E possibile modificare il comportamento agendo sulle sue conseguenze. Se si vogliono modificare comportamen< specifici è più efficace ricorrere a strategie che si basano su premi e ricompense piu8osto che su punizioni.

24 Reazioni poco efficaci (per la ges1one dei comportamen1 problema) Ø sgridare; Ø fare le prediche; Ø minacciare (senza poi far seguire i fax alle parole); Ø punire.

25 Le punizioni vanno date solo in caso di necessità; possono innescare, a loro volta, comportamen< problema<ci (de8a< da risen<mento o frustrazione); diminuiscono l autos6ma dell alunno; è auspicabile che coincidano con perdite di privilegi (es.: divieto di giocare a monopoli durante la ricreazione), piu8osto che con l obbligo a fare cose indesiderate (es: operazioni di aritme<ca supplementari). = SoUrazione di un geuone (in un programma a pun1)

26 I premi forniscono un incen6vo a provare nuove modalità di comportamento; vanno concorda6 con l alunno, dandogli così l a8enzione e il controllo di cui ha spesso bisogno; possono essere beni materiali, ma anche a=vità (per esempio possibilità di partecipare a un gioco con i compagni di classe, tempo da dedicare al disegno libero, etc.); dovrebbero essere cose a8raen< ma piccole (sebbene commisurate allo sforzo richiesto). = consegui1 in cambio di tot geuoni (in un programma a pun1)

27 Gli aueggiamen1 OK dell educatore Posi1vità lodare (in modo credibile, dunque non sproporzionato) i comportamen< posi<vi e comunicare fiducia all alunno rispe8o alle sue capacità di comportarsi adeguatamente. Chiarezza definire in modo chiaro e non vago quali comportamen< verranno premia< e puni< e in che modo (Es. :non se fai il bravo durante l ora di matema<ca avrai un premio ma se aspex la fine dell ora per andare in bagno avrai un ge8one, se intervieni adeguatamente almeno due volte durante la lezione ne o8errai un altro. Con tre ge8oni avrai diri8o a 20 min di axvità di disegno libero ).

28 Gli aueggiamen1 OK dell educatore Coerenza rispe8are sempre quanto concordato nel programma: non farsi guidare mai dall emozione del momento nel distribuire premi e punizioni, bensì solo dal comportamento effexvamente emesso dall alunno, cui va quindi dimostrato che si fa sul serio. Realismo gli obiexvi defini< devono essere realis6ci e raggiungibili per il bambino/ragazzo che, altrimen<, perderà la mo<vazione.

29 Un cambio di prospetva sei pronto?! MeX da parte rimproveri, rabbia e frasi che iniziano con il fa<dico «non»! Chiedere dire8amente di non fare delle cose (spesso diverten< oppure difficili da controllate come nel caso di alcuni comportamen<- problema) è quasi sempre una ba8aglia persa. Mo<vare invece l alunno a farne delle altre può essere una strada più percorribile e gra<ficante (anche per te, AEC!).

30 Un esempio. L alunno con6nuamente dimen<ca del materiale didaxco a casa / trascorre la ricreazione seduto al banco a dondolarsi. rimproveri e punizioni (es. nota, divieto di poter fare ricreazione/giocare in giardino) Rabbia e frustrazione (tua e dell alunno) Il comportamento- problema si ripete. rinforzo di comportamen< posi<vi (es.: un token ogni volta che porta tu8o il materiale o che trascorre la ricreazione impegnato in qualche axvità) Clima posi1vo, collaborazione Il comportamento- problema si riduce in frequenza. Promozione dei comportamen< alterna<vi/posi<vi.

31 Scendiamo ancora più nel concreto Vediamo come si proge8a e realizza un sistema a pun< stru8urato!

32 Il sistema a pun1 struuurato Cosa occorre? Tokens Tabelloni

33 I Tokens Possono essere i «classici» ge8oni, oppure stelline, figurine colorate o altri oggex simbolici. Vanno a8acca< sul tabellone eventualmente costruito, «segna<» su un agenda o conserva< in apposi< astucci o contenitori. L alunno li oxene quando eme8e specifici comportamen<, chiaramente descrix dall educatore. Raggiunto un tot stabilito possono essere scambia< con il premio concordato.

34 I tabelloni Costrui< per «tener traccia» del programma. Possono contenere, per esempio, rappresentazioni delle axvità/comportamen< da rinforzare e l elenco dei giorni della sexmana. I tokens verranno a8acca</registra< nelle corrisponden< caselle. Consentono all alunno di tenere so8o controllo la situazione, monitorarsi e mo<varsi. In genere a8raen< per bambini fino a 8-10 anni.

35 Consigli pra1ci per te Personalizza sempre i tokens e i tabelloni: potrebbero, per esempio, riprendere il cartone animato o il personaggio preferito dell alunno. Realizzali insieme a lui: sarà un axvità divertente e un passo fondamentale per costruire la mo<vazione al «contra8o». Consegna i tokens immediatamente dopo l emissione del comportamento desiderato aggiungendo un messaggio di approvazione (sorriso, complimen<). Scegli un premio realmente mo<vante.

36 Consigli pra1ci per te Ma sopra8u8o condividi proge8azione e implementazione del sistema a pun< stru8urato con l insegnante di sostegno. Il programma di rinforzo è maggiormente efficace se portato avan1 da diverse figure adulte: tokens e premi potranno essere assegna< indifferentemente da te o da altro insegnante (seguendo gli stessi criteri, chiari e condivisi con l alunno), così da costruire una cornice per la sua intera (o quasi) giornata scolas<ca.

37 ESERCITAZIONE- SOLUZIONE Parole che possono associarsi alla definizione di un COMPORTAMENTO- PROBLEMA: EMOZIONI NEGATIVE (in termini di causa ed effe8o) CIRCOLO VIZIOSO (con rinforzo del comportamento) AGGRESSIVO/REGRESSIVO RIDONDANZA (del comportamento)

38 ESERCITAZIONE Ricapitolando e consolidando Il caso di ViUoria SITUAZIONE DI PARTENZA (osservazione libera + griglia ICF + DF) Vi8oria, 10 anni, frequenta la V elementare e ha un ritardo mentale medio- lieve legato a una malaxa gene<ca piu8osto rara. Il ritardo psicomotorio la rende un po goffa nei movimen<, oltre a farla fa<care più del dovuto nell axvità di scri8ura. Ha un ritardo in diverse sfere dell apprendimento (le8ura difficoltosa, disgrafia grave, difficoltà di calcolo) e nell esercizio delle funzioni cogni<ve di base (problem solving, a8enzione e capacità di concentrazione limitate, difficoltà di linguaggio). E «pigra» nell esecuzione dei compi< scolas<ci che porta avan< quasi esclusivamente se sollecitata e/o assis<ta. Non riesce a ges<re il materiale didaxco: manca spesso qualche libro/quaderno nel suo zaino e durante la giornata perde penne e oggex contenu< nell astuccio. Ha un insegnante di sostegno e un AEC, a «copertura» quasi totale della giornata. Nonostante il suo aspe8o gradevole e una buone dose di ironia e simpa<a, Vi8oria ha notevoli difficoltà nella partecipazione sociale e nell interazione con i pari: a ricreazione si isola rimanendo seduta al banco, si allontana dalle situazioni di gruppo rifugiandosi nelle suo mondo di fantasia (parla e si muove da sola), ha sempre più spesso a8eggiamen< regressivo- provocatori (fa versi di animali, a volte in faccia ai compagni, si dondola sulla sedia).

39 ESERCITAZIONE Ricapitolando e consolidando Il caso di ViUoria OSSERVAZIONE (libera + analisi funzionale) Dato l aumento del comportamento di dondolamento e il frequente lamentarsi dei compagni, insegnan< e AEC decidono di fare un osservazione più anali<ca del «problema» (ritenuto quindi prioritario). Dall analisi funzionale emerge che V. u<lizza il dondolio come strategia di fuga da axvità che sente troppo impegna<ve per lei. Ora tocca a te! Cosa fares1, in termini di programmazione (obietvi e strategia) e di tuo specifico ruolo? Prova ad u1lizzare la token economy come strumento Mandami la tua proposta (organizzata in una tabella da PEI). Se inserisci il sistema a pun1 struuurato come strumento allegami anche il contrauo educa1vo (tokens scel1, comportamen1 rinforza1, premi). Buon lavoro!

40 Mi auguro tu abbia trovato u1li informazioni, strumen1 opera1vi e spun1 di riflessione per lavorare come AEC! Ti ricordo che, per inviarmi le tue esercitazioni o avere qualche ulteriore chiarimento sui contenu< del corso, puoi scrivermi a: tutoraec@forepsy.it Buon lavoro e grazie per l auenzione! Corso AEC Edizioni Forepsy 2014

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