Gli alberi di Pocafrutta
|
|
- Michelangelo Masini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Introduzione Le attività legate al testo, contenute sia nel volume di narrativa sia nella Guida, si articolano in tre sezioni principali. 1. Giocare con le parole, in cui si sviluppano abilità legate all ortografia, all approfondimento lessicale, alla riflessione linguistica, all analisi di frasi particolari, alla scelta delle parole a scopo comunicativo. 2. Alla scoperta del racconto, con attività di comprensione del racconto o di strutture logiche in esso utilizzate, di analisi delle sequenze narrative e del contesto storico-geografico, di descrizione dei personaggi. 3. Io scrittore, con suggerimenti per rielaborare e reinventare parti del racconto, per narrare o descrivere partendo dalla traccia del racconto stesso. La sezione a cui si riferisce ogni attività è segnalata nel titolo della scheda operativa o nell unità della Guida. La guida è suddivisa in due unità. SPUNTI DI LAVORO: contiene suggerimenti per attività didattiche di espansione delle proposte contenute nel volume e ulteriori spunti per attività di ampliamento del lessico, comprensione del testo e produzione scritta. Le proposte sono raggruppate secondo le tre sezioni principali. L unità è completata da schede operative destinate agli alunni. DENTRO IL RACCONTO: contiene indicazioni per attività educativo-didattiche di riflessione ed elaborazione (orali o scritte) sui contenuti e sui messaggi del racconto. Prima di cominciare: come leggere il libro Partendo dal presupposto che le attività seguenti sono perlopiù realizzabili se tutti gli alunni leggono il libro di narrativa contemporaneamente, precisiamo che il libro può essere letto secondo una delle seguenti modalità, che presentano vantaggi differenti. a) L insegnante concorda con i bambini quali pagine vanno lette entro il periodo stabilito (una settimana, il mercoledì seguente ecc.): questo permette un maggiore controllo del ritmo di lavoro. 1
2 b) L insegnante concorda con i bambini una data entro la quale tutti devono aver terminato di leggere il libro: questo consente agli alunni una maggiore autonomia; la verifica della comprensione, passo passo, può essere fatta attraverso le operative dedicate nel testo. A seconda del momento dell anno scolastico in cui sarà proposta la lettura del libro e delle capacità raggiunte dalla classe, l insegnante sceglierà la modalità di lavoro che ritiene migliore. Unità 1 SPUNTI DI LAVORO Giocare con le parole Pagg. 4-5 Espansione delle attività proposte nel volume di narrativa Pag. 5 Ulteriori spunti Pagg Schede Obiettivi didattici Ampliare il lessico; avviarsi al riconoscimento dei nomi composti; riconoscere e utilizzare termini specifici disciplinari (scienze); riconoscere e utilizzare gli aggettivi; individuare aggettivi di significato contrario a quelli dati; riconoscere e utilizzare i verbi. Alla scoperta del racconto Pagg. 6-7 Espansione delle attività proposte nel volume di narrativa Pag. 7 Ulteriori spunti Pagg Schede Obiettivi didattici Analizzare i personaggi di un racconto; ordinare i fatti di un racconto in senso cronologico; cogliere informazioni scientifiche contenute in un testo narrativo (fasi di crescita della pianta); riconoscere e stabilire rapporti di causa ed effetto; cogliere informazioni da un immagine; saper ricostruire e sintetizzare un racconto partendo dalle immagini; rielaborare in senso creativo un racconto o una parte di esso; riconoscere gli elementi principali di un racconto (protagonisti, personaggi secondari, luoghi, tempo). 2
3 Io scrittore Pag. 8 Espansione delle attività proposte nel volume di narrativa Pag. 8 Ulteriori spunti Pagg Schede Obiettivi didattici Saper inventare dialoghi tenendo conto del ruolo dei personaggi del racconto; raccontare per iscritto esperienze personali; sperimentare la scrittura di un testo in prima persona. Unità 2 DENTRO IL RACCONTO Obiettivi didattico-educativi Pagg Pagg Schede Riflettere sulle esperienze personali e verbalizzarle; esprimere le proprie opinioni e ascoltare quelle degli altri; confrontare le proprie opinioni con quelle degli altri; riflettere e discutere su aspetti della realtà quotidiana: l alimentazione. 3
4 SPUNTI DI LAVORO Giocare con le parole Espansione delle attività proposte nel volume di narrativa Pag. 38 I nomi dei luoghi e dei personaggi del racconto possono essere l occasione per un primo approccio intuitivo ai nomi composti. La scheda 1 guida la riflessione sui nomi dei luoghi presenti nel racconto in modo che i bambini possano già distinguere la presenza, nella stessa parola, di un nome e di un aggettivo. Potete proseguire l attività facendo inventare altri nomi composti agli alunni: cominciate utilizzando gli aggettivi del testo (poca, tanta, fitta) e chiedete per esempio come potrebbe chiamarsi un luogo dove piove raramente, uno in cui c è molto sole, uno in cui nevica sempre. Continuate poi con proposte diverse, ancora sui luoghi ma anche, se la classe non mostra difficoltà, sui personaggi, prendendo spunto da Curamelo e Cibabue, nei quali vanno evidenziati gli abbinamenti azione-nome. Scheda 1 Due parole in un nome Pag. 41 Chiedete ai bambini di individuare, a pagina 41, tutte le parole che riguardano le piante. Scrivetele alla lavagna o su un cartellone, poi invitate gli alunni a completare con altri elementi l insieme delle parole che si riferiscono all albero, infine fate compilare la scheda 2, che vi consente un collegamento con le scienze. La formazione dei campi semantici è molto importante per l arricchimento lessicale: potete proporne altri legati ad ambienti che facciano parte dell esperienza quotidiana (la scuola, l aula, la palestra, la cucina, la camera...). Sempre a pagina 41 è possibile avviare un attività di riflessione sull importanza delle parole che indicano le qualità e sull uso dei contrari. Invitate i bambini a riconoscere quale parola ha permesso loro di rispondere al quarto indovinello, poi distribuite la scheda 3 per sollecitare la ricerca di altri aggettivi. Scheda 2 viva la natura! Scheda 3 Le qualità 4
5 Pag. 44 Proponete ai bambini di cercare nelle prime pagine del libro i termini difficili che riguardano il lavoro di Zappamale: innesto, germoglio, corteccia, peduncolo... Chiedete loro di provare a spiegare tali termini deducendo il significato dal contesto e dalle illustrazioni. Aiutateli con il vocabolario e poi verificate la comprensione dei termini con la scheda 4. Scheda 4 parole difficili Ulteriori spunti Che cosa fa? Nell ambito dell approfondimento e dell ampliamento lessicale, potete condurre in classe un attività che ponga l attenzione sulle parole che indicano le azioni. Prima di presentare la scheda 5, raccogliete le proposte dei bambini oralmente, chiedendo loro di elencare le azioni che i vari personaggi compiono nel racconto. Se gli alunni rispondono con frasi complete (per esempio: il dottor Curamelo cura le piante), chiedete loro di isolare la parola-verbo. Tenete in considerazione che personaggi come Zappamale o Cibabue possono essere identificati anche dalle azioni che non compiono (Zappamale non toglie i sassi, Cibabue non raccoglie il letame ): anche in questo caso chiedete di individuare il verbo. I bambini possono svolgere l attività consultando il libro. Scheda 5 che cosa fa? 5
6 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Espansione delle attività proposte nel volume di narrativa Pag. 36 e pag. 37 La scheda 6 può costituire un avvio alla produzione di descrizioni. Dalla descrizione guidata potete poi passare alla descrizione autonoma di un altro personaggio del racconto, seguendo lo stesso schema, per esempio osservando il disegno di Cibabue a pagina 18. Scheda 6 descrivi Pag. 40 L attività proposta nella scheda 7 suggerisce un altro collegamento con scienze e rinforza il concetto di ordine cronologico. A seconda delle esperienze della classe, l attività può essere preceduta o seguita da un esperimento concreto di germinazione: sarà sufficiente mettere qualche lenticchia o fagiolo nel cotone idrofilo sempre umido per osservare direttamente le fasi di crescita della pianta. Riguardo alla successione fiore-frutto, non verificabile direttamente, accompagnate i bambini nella rilettura delle pagine 8 e 9 del racconto, che permettono di ricavare informazioni a riguardo. Scheda 7 la storia del germoglio Pag. 42 La scheda 8 consente una migliore comprensione dei nessi logici del racconto e rinforza la capacità di collegare causa ed effetto. L attività può essere svolta anche collettivamente, in modo che i bambini possano confrontare le loro risposte e l insegnante possa guidarli nel ragionamento. Scheda 8 cause ed effetti... Pag. 43 Quando i bambini sono alle prime esperienze di lettura, le immagini sono molto importanti per facilitare e completare la comprensione del testo, ma anche per stimolare l immaginazione. La scheda 9 sollecita la capacità di osservazione dell immagine e impegna gli alunni a ipotizzare il significato di ciò che vedono. Scheda 9 la borsa del dottor curamelo 6
7 Pagg I disegni che illustrano i momenti più significativi del racconto possono essere il punto di partenza per la produzione di una breve e semplice sintesi. Sulla scheda 10 i bambini scrivono una frase sotto ciascun disegno, per rappresentarne il contenuto. Collettivamente si leggono le frasi in successione e si collegano nel modo opportuno per comporre la sintesi del racconto. Scheda 10 Raccontare con i disegni Pag. 48 Gli interventi creativi sulle storie lette o ascoltate sono un ottimo stimolo per la comprensione della struttura del racconto (come nell attività presentata a pagina 48) e per sviluppare le capacità di produrre testi narrativi. Le operazioni che si possono proporre, oltre a quella presentata, sono per esempio: cambiare il finale; cambiare il nucleo della storia (Che cosa potrebbe modificare la situazione di Pocafrutta?); scegliere un personaggio e farlo diventare il protagonista di una nuova avventura; cambiare il carattere di uno o più personaggi; inventare un nuovo personaggio che modifica il corso degli eventi. Ulteriori spunti Gli ingredienti del racconto La scheda 11 avvia i bambini al riconoscimento degli elementi principali di un racconto (personaggi, luoghi, tempo). Lo schema può essere utilizzato sia per analizzare altri racconti sia per guidare la produzione scritta di racconti inventati. Scheda 11 ecco a voi il racconto! 7
8 IO SCRITTORE Espansione delle attività proposte nel volume di narrativa Pag. 39 La scheda 12 propone ai bambini alcune frasi da abbinare ai personaggi del racconto. L attività sollecita gli alunni a immedesimarsi con essi e quindi a cogliere più a fondo l impianto narrativo, con un attenzione specifica al ruolo di ciascun personaggio. Nella seconda parte della scheda invitate la classe a utilizzare parole diverse rispetto a quelle contenute nel libro. Scheda 12 Chi lo dice? Pag. 45 Dopo aver svolto l attività di pagina 45, è possibile avviare un primo approccio all argomento alimentazione, che viene sviluppato in modo più organico nell unità Dentro il racconto (pagina 9). Con la scheda 13 si propone ai bambini di rispondere a domande che riguardano il momento della colazione. A seconda del livello della classe, potete chiede di collegare una risposta all altra componendo un testo descrittivo. Potete, infine, dar vita a un momento di confronto delle risposte e di discussione sull utilità della colazione. Ulteriori spunti Scheda 13 la colazione Cambiare il punto di vista Nella scheda 14 si chiede ai bambini di completare una breve lettera scritta da papà Melo all amica Quercia, che vive non lontano da lì. Nella lettera il Melo racconta in prima persona la situazione in cui si trova. La lettera è anche l occasione per rinforzare o verificare la correttezza ortografica. Scheda 14 cara amica quercia... 8
9 dentro il racconto Il racconto offre lo spunto per alcune attività legate all educazione alimentare. Partite dalla ricognizione delle conoscenze dei bambini riguardo alla classificazione dei prodotti vegetali e animali, naturali o lavorati, di cui ci nutriamo. Conducete una discussione collettiva sulla provenienza dei cibi, sollecitando gli interventi con domande che prendano magari spunto dalle merende degli alunni: Da dove viene la banana?, È un prodotto naturale o lavorato dall uomo?, Proviene da una pianta o da un animale?, Quali altri cibi provengono dalle piante?, E quali dagli animali?, Il formaggio con che cosa è fatto?, E il pane?, E l olio?. Fotocopiate le schede 15a e 15b, ritagliate gli alimenti e metteteli a disposizione dei bambini su un tavolo. Dividete la classe in tre gruppi e consegnate a ciascun gruppo un foglio A3 su cui avrete scritto in grande e in stampato uno di questi titoli: Dagli animali Dalle piante Lavorato dall uomo Ogni gruppo sceglie gli alimenti che appartengono al gruppo assegnato, li colora e li incolla intorno alla scritta. Appendete i cartelloni in modo che i bambini possano scrivere sul quaderno i nomi dei cibi, suddivisi per origine. All interno dell insieme dei prodotti lavorati, potete sollecitare un ulteriore classificazione in derivati del latte, della farina, dei frutti. Schede 15a e 15b quanti cibi! Svolgete un indagine sulle abitudini alimentari dei bambini, servendovi della scheda 16: le domande sono finalizzate a individuare il loro vissuto rispetto ai cibi concessi e proibiti, a quelli che abbondano o scarseggiano nella loro dieta giornaliera, ai loro gusti anche riguardo alla mensa scolastica. I dati raccolti possono essere rappresentati, per un primo approccio con la statistica, in semplici grafici a colonne, che facciano immediatamente visualizzare i cibi più amati dagli alunni della classe (a merenda o al pasto) e quelli più consigliati dai genitori, quelli consigliati e nello stesso tempo meno amati... Scheda 16 Dimmi che cosa mangi! 9
10 Create un cartellone con l elenco di alcune categorie di cibi (è ancora presto per parlare di proteine, carboidrati e grassi, ma è importante che i bambini operino una classificazione di senso): frutta verdura carne, pesce, uova formaggio pane e pasta dolci olio burro Per ogni cibo date informazioni molto semplici sull utilità (A che cosa servono la frutta e la verdura?, E la carne? ) o sull opportunità di non mangiarne in eccesso (Perché troppo burro fa male? ) per giungere al concetto che un alimentazione sana è un alimentazione variata, che comprende alimenti di tutti i gruppi, in modo equilibrato. Potete anche porre domande provocatorie (Secondo voi, come crescerebbe un bambino che mangia esclusivamente cioccolato?, E se mangiasse solo ciliegie? ). Attribuite un colore diverso ai cibi della stessa categoria e incollate accanto a ciascuno un bollo di quel colore. Decidete un giorno in cui ogni bambino registra sulla scheda 18 la sua dieta giornaliera, dalla colazione alla cena, merende comprese. Accanto a ogni cibo registrato nella tabella gli alunni devono disegnare e colorare un bollino con lo stesso colore del cartellone: ogni colore vale un punto, vincono i bambini che hanno mangiato più colori! L indagine può essere efficacemente condotta su più giorni, in modo che ognuno confronti i suoi punteggi giornalieri. Scheda 17 oggi ho mangiato... 10
11 Giocare con le parole Due parole in un nome 1. completa i nomi dei luoghi del racconto. 1 poca... frutta......fitta 2. Rispondi. quale parola trovi in tutti e tre i nomi? quali qualità accompagnano il nome frutta? poca,...,... che cosa significa fitta? matura tanta e senza spazi vuoti debole 3. completa il terzo cartello con i disegni. FRUTTAFITTA 11
12 Giocare con le parole viva la natura! 1. scrivi nei cartellini le parole elencate. Foglia ramo fiore frutto tronco radici 2 12
13 Giocare con le parole Le qualità 1. osserva i disegni e scrivi due qualità vicino a ogni nome. 3 Una maglietta può essere Il cielo può essere Una bambina può essere Una casa può essere Scrivi il contrario di queste qualità. liscia:... morbido:... 13
14 Giocare con le parole parole difficili 1. colora i riquadri. usa lo stesso colore per la parola e il suo significato. 4 rivestimento del tronco peduncolo piantina appena nata fare un innesto germoglio inserire il rametto di una pianta in un altra pianta corteccia rametto sottile a cui sono attaccati i fiori e i frutti 14
15 Giocare con le parole che cosa fa? 1. completa con le azioni. 5 ZAPPAMALE CURAMELO CIBABUE DURACINA E VISCIOLINA MELAMANGIO PAPà MELO PAPà CILIEGIO
16 Alla scoperta del racconto descrivi 1. completa la descrizione di zappamale. 6 zappamale è un uomo... e... indossa una camicia azzurra a... e dei pantaloni agganciati alle... al collo porta un... rosso. sulla testa ha un cappello con intorno delle... ha in mano una... e nelle tasche alcune... 16
17 Alla scoperta del racconto la storia del germoglio 1. collega ogni disegno alla linea del tempo, nell'ordine giusto. 7 prima dopo infine 17
18 Alla scoperta del racconto cause ed effetti completa le frasi spiegando la causa. 8 zappamale chiama Curamelo perché... melamangio si fa chiamare quandomai perché cibabue passa per sbaglio da pocafrutta perché completa le frasi spiegando l'effetto. duracina e visciolina sono nate dallo steso peduncolo quindi zappamale non concima le piante quindi... zappamale ha paura di tirarsi la zappa sui piedi quindi... 18
19 Alla scoperta del racconto la borsa del dottor curamelo 1. osserva il disegno ed elenca quello che vedi. secondo te, a che cosa serve ogni cosa? scrivilo sotto. 9 19
20 Alla scoperta del racconto Raccontare con i disegni 1. scrivi una frase sotto ogni disegno segue 20
21 Alla scoperta del racconto
22 Alla scoperta del racconto ecco a voi il racconto! 1. scrivi il nome dei personaggi. personaggi principali 11 personaggi secondari 2. in quali luoghi si svolge il racconto? indica con 7 quanto dura la storia. un solo giorno qualche mese molti anni 22
23 Io scrittore Chi lo dice? 1. quale personaggio potrebbe pronunciare queste frasi? Scrivi un nome sotto ogni fumetto. 12 Non ho voglia di zappare! Questi alberi hanno bisogno di concime! Speriamo che ci nutrano meglio. Uffa... che noia stare da sola sull albero! inventa tu una frase per ogni personaggio
24 Io scrittore la colazione 1. rispondi alle domande. 13 a che ora ti svegli?... dove consumi la tua colazione?... fai altro durante la colazione? (per esempio, leggi o ascolti la musica...)... che cosa mangi?... che cosa bevi?... quali posate e recipienti usi?... a volte salti la colazione?... perché?... secondo te, a che cosa serve fare colazione? hai molta fame prima dell intervallo a scuola?... 24
25 Io scrittore cara amica quercia completa la lettera di papà melo con le parole che corrispondono ai disegni, poi rileggi la storia. ciao mia cara quercia 14 un po di tempo fa... ha fatto degli innesti sui miei..., così mi sono riempito di... abbiamo aspettato l estate ma è nata una sola... che ho chiamato melamangio. Di fianco a noi c è un... segue 25
26 Io scrittore 14 con due piccole... Qui a... la frutta è poca perché Zappamale non ci dà il...! Speriamo che presto i... si trasformino in frutti, così verranno tanti bambini a mangiare le... e le... E tu, amica quercia, come stai? Hai tante ghiande? Ciao e a presto. P... M... 26
27 Dentro il racconto quanti cibi! 15a 27
28 Dentro il racconto 15b 28
29 Dentro il racconto Dimmi che cosa mangi! 1. leggi e rispondi. qual è il tuo cibo preferito? 16 a merenda... a pranzo... o a cena... alla mensa scolastica... e quello che ti piace meno? a merenda... a pranzo o a cena... alla mensa scolastica... che cosa non mangi mai?... se tu fossi libero di scegliere, mangeresti sempre... i genitori ti dicono che devi mangiare perché... i genitori ti dicono che non devi mangiare perché... 29
30 Dentro il racconto oggi ho mangiato completa la tabella. ho mangiato colazione merenda pranzo merenda cena ogni colore diverso 1 punto il mio punteggio 30
Un arcobaleno di bambini. Copyright 2013 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati
un arcobaleno di bambini Introduzione Le attività legate al testo, contenute sia nel volume di narrativa sia nella Guida, si articolano in tre sezioni principali. 1. Giocare con le parole, in cui si sviluppano
DettagliCURRICOLO di ITALIANO classe seconda
CURRICOLO di ITALIANO classe seconda 1 SECONDA NUCLEO DISCIPLINARI: A - COLTO E PARLATO OBIETTIVO GENERALE: A - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente CONTENUTI Conversazioni e dialoghi. Discussioni
DettagliNUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE
CURRICOLO DI LINGUA ITALIANA - CLASSE TERZA NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO Strategie essenziali dell ascolto. Processi di controllo da mettere in atto durante l ascolto
DettagliPRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme. con Il mondo del Signor Acqua. Gita alla fattoria di Agostino Traini
PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme con Il mondo del Signor Acqua. Gita alla fattoria di Agostino Traini INDICAZIONI DIDATTICHE Agostino Traini Illustrazioni dell autore serie Il mondo del
DettagliCOSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI
COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO FINALITA Favorire il piacere allo studio GENERALI Acquisire un efficace metodo di studio Acquisire una buona autonomia di lavoro a scuola e a casa.
DettagliProve d ingresso per alunni stranieri Scuola primaria Contenuti: area linguistico espressiva Livello A
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÁ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO G. B. PUERARI Via IV Novembre, 34-26048 SOSPIRO (CR) Tel. 0372
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliCURRICOLO di ITALIANO classe terza
CURRICOLO di ITALIANO classe terza 1 TERZA NUCLEO DISCIPLINARE: A COLTO E PARLATO OBIETTIVO GENERALE: A - ascoltare, comprendere e comunicare oralmente CONTENUTI ATTIVITA Ascolto e comprensione di testi
DettagliScuola Primaria di Campoformido
Scuola Primaria di Campoformido Classe Prima A UA L ambiente di vita di Gesù nel periodo della sua infanzia Religione Cattolica e Laboratorio di Intercultura Matematica e Scienze Religione Cattolica -
DettagliPotenziamento linguistico Parole e immagini per raccontare e raccontarsi
SCUOLA PRIMARIA GIOTTO DIREZIONE DIDATTICA 4 CIRCOLO CARPI Potenziamento linguistico Parole e immagini per raccontare e raccontarsi Insegnante responsabile: Mirca Manfredi Anno scolastico 2009-2010 PREMESSA
DettagliCertificazione. di Italiano come Lingua Straniera. Sessione: Dicembre 2012 Livello: A1 Bambini. Università per Stranieri di Siena.
Università per Stranieri di Siena Centro CILS Sessione: Dicembre 2012 Test di ascolto Numero delle prove 3 Ascolto - Prova n. 1 Ascolta il testo. Completa il testo e scrivi le parole che mancano. Alla
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE. DIDATTIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE a cura di : Lorella Pambianchi
SCHEDA DI PRESENTAZIONE UNITA DI LAVORO: L UOMO E L AMBIENTE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: - raggruppare luoghi secondo elementi comuni - riconoscere le modificazioni apportate dall uomo nei vari ambienti
DettagliVERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1
VERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1 L obiettivo della seguente verifica è quello di testare la comprensione di semplici parole e frasi, la capacità di interagire, l acquisizione del lessico, la comprensione
DettagliIndicazioni per l insegnante
Indicazioni per l insegnante Tutto ciò che reca le tracce del vivere umano può diventare fonte di informazione sul passato. Ivo Mattozzi Le tracce: ogni cosa che ci circonda ha delle tracce, tracce del
DettagliIstituto comprensivo Taverna Montalto Uffugo. Scuola primaria
Istituto comprensivo Taverna Montalto Uffugo Scuola primaria Plesso Pianette classe 2 Insegnanti di classe: Marialuisa Iaquinta, Mariagrazia Gervino; insegnanti di sostegno Maria Amato e Rosa DE Fiore.
DettagliProve d ingresso. Scuola primaria classi 1 a, 2 a e 3 a. Indicazioni per l insegnante. Ascoltare
0 Giunti Scuola S.r.l., Firenze CLASSI A - A - A Prove d ingresso Scuola primaria classi a, a e a Ascoltare 6 Prova n. Consegne da dare Prova n. scheda p. 9 Frasi da leggere Indicazioni per l insegnante
DettagliI DISCORSI E LE PAROLE
I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliINGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA
INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Svolge i compiti secondo
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA
Docenti PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Plessi SBRANA- LAMBRUSCHINI-TENUTA Classe II Disciplina ITALIANO Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE
DettagliIl corso di italiano on-line: presentazione
Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliAttività Descrizione Materiali utilizzati
Voglio un(a) Prato per giocare: ragazzina, colorata e accogliente Percorso di pianificazione partecipata e comunicativa per la definizione di linee guida per il nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato
DettagliLIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO
LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N -
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N - LINGUA ITALIANA: PROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA 1 ASCOLTARE, COMPRENDERE, 1.1 Prendere la parola negli scambi
DettagliUn viaggio con...i semi
PERCORSI DIDATTICI di: Un viaggio con...i semi Liliana Coltorti, Bifolchi Pierrica scuola: F. Conti (I. C. Jesi Centro) area tematica: Scienze pensato per: 6-7 anni OBIETTIVI 1) Esercitare la percezione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO. S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A
ISTITUTO COMPRENSIVO S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A INS. REDDITI CATIA CURRICOLO DI ITALIANO NELL ANNO SCOLASTICO 2011-2012 IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO HA ATTIVATO
DettagliLA NARRAZIONE UTILIZZO INDICATORI TEMPORALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA
LA NARRAZIONE UTILIZZO INDICATORI TEMPORALI A cura dell ins. LAMPIS MARIA BERNARDA ELENA COMPETENZE DA PERSEGUIRE da parte dell alunno non italofono: Esprimersi in modo chiaro e corretto: - Forma semplici
DettagliCURRICOLO DI LINGUA INGLESE
ASCOLTO Comprendere espressioni di uso quotidiano per soddisfare bisogni concreti Identificare e conoscere parole relative a situazioni concrete e reali Comprendere le prime strutture di un dialogo Comprendere
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT Scheda di lavoro Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO Destinatari i bambini della IV classe elementare 1. Obiettivi formativi Sviluppo
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)
COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni
DettagliOGGETTI E MATERIALI. Scuola Primaria Vittorino da Feltre Classi I A e I B a.s. 2012 2013 Docente Annalisa Nardini
OGGETTI E MATERIALI Scuola Primaria Vittorino da Feltre Classi I A e I B a.s. 2012 2013 Docente Annalisa Nardini Conversazione introduttiva: scienze e scienziato Conversazione - Chi è lo scienziato e che
DettagliSCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE TITOLO: I bisogni BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre la classificazione dei bisogni dell uomo DIDATTIZZAZIONE
DettagliL'accoglienza presso la Scuola dell infanzia di Via Mercadante 129
Sezione speciale - L'atrio come spazio educativo L'accoglienza presso la Scuola dell infanzia di Via Mercadante 129 a cura di Enrica Rastello, Direttrice Didattica 1. Presentazione della scuola La scuola
DettagliCostruiamo e leggiamo statistiche
Costruiamo e leggiamo statistiche Classi seconde scuola primaria Insegnanti: Susanna Carrai, Elisabetta Gori. Michela Carli, Sandra Chesi, Fulvia Mollica. 1 Relazioni, dati e previsioni 2 Obiettivi essenziali
DettagliUN REGALO INASPETTATO
PIANO DI LETTURA dai 5 anni UN REGALO INASPETTATO FERDINANDO ALBERTAZZI Illustrazioni di Barbara Bongini Serie Bianca n 64 Pagine: 48 Codice: 566-0469-6 Anno di pubblicazione: 2012 L AUTORE Scrittore e
DettagliSEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE
Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la
DettagliScuola dell infanzia Statale Villaggio Ina progetto lettura e biblioteca
Scuola dell infanzia Statale Villaggio Ina progetto lettura e biblioteca La nostra scuola ha sempre partecipato alle iniziative promosse dalla commissione verticale di Istituto per quanto concerne l avvicinamento
Dettagli4, 5 ANNO DELLA SCUOLA PRIMARIA
ASCOLTO E PARLATO Intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo pertinente. Interagire nello scambio comunicativo formulando domande e risposte adeguate al contesto. Esprimere il proprio punto
DettagliL insegnamento capovolto: la didattica del fare Didattica per competenze: la scrittura
Direzione Didattica Casteldaccia Anno scolastico 2014-2015 Scuola primaria - classe I sezione C Ins. Beatrice D ANNA Progetto USR Sicilia L insegnamento capovolto: la didattica del fare Didattica per competenze:
DettagliAttività per la scuola secondaria di II grado
Attività per la scuola secondaria di II grado Il punto di esplosione Gli adolescenti sperimentano ed esprimono la rabbia in diversi modi. Alcuni esplodono da un momento all altro, apparentemente senza
Dettagli1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia.
DISCUSSION STARTERS - Definisci a parole tue cosa è un avatar. - Quali sono le funzioni psicologiche dell avatar? - L avatar può essere sempre come tu lo vorresti? - Quanti tipi di avatar conosci? - In
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliTest di ascolto Numero delle prove 3
Test di ascolto Numero delle prove 3 Ascolto Prova n. 1 Ascolta il testo. Completa il testo e scrivi le parole che mancano. Alla fine del test di ascolto, DEVI SCRIVERE LE RISPOSTE NEL FOGLIO DELLE RISPOSTE.
DettagliIL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA
IL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA (Pezzo di formaggio ammuffito) Problema: cos è quest oggetto? Discussione dei bambini: osservazione, annusa mento e proposta di varie risposte, tra cui è formaggio con
DettagliArrivederci! 1 Unità 4 Tempo libero
Chi è? Indicazioni per l insegnante Obiettivi didattici porre semplici domande su una persona i verbi essere e avere i numeri il genere (dei nomi e dei sostantivi) Svolgimento L insegnante distribuisce
DettagliIL PAESE QUATRICERCHIO
Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA
DettagliGIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE
SCHEDA N 2 GIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE Le attività finora illustrate, senza dubbio, avranno condotto i bambini ad usare un lessico adeguato per definire le caratteristiche dei semi. L insegnante
DettagliFantavolando PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE: CRESCERE BENE
Fantavolando PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE: CRESCERE BENE Premessa: Studi recenti hanno messo in luce come, anche in Italia, stia ormai emergendo il problema dell obesità infantile. Come è noto si
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliScuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta
Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliCiao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.
2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano
DettagliPer gli alunni delle classi prime.
6. Gli opposti PERCHÉ: PER CHI: QUANDO: DOVE: MATERIALI OCCORRENTI: Per conseguire i seguenti obiettivi: acquisire consapevolezza delle proprie conoscenze; sperimentare categorie e classificazioni; ampliare
DettagliPLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliTEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!
TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO
DettagliI CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE
I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA Osservare, registrare, classificare organismi viventi e fenomeni fisici con la guida dell
DettagliLIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO
LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 4 GLI UFFICI COMUNALI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 GLI UFFICI COMUNALI DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno. A- Scusi
Dettagli(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B
(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B A.s. 2010/2011 1 Con un genitore o di un adulto che ti conosce bene, rivivi il momento bellissimo della tua nascita e poi, con il suo aiuto, raccogli foto,
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliLINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI
LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI L apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all alunno di sviluppare una
DettagliScuola Primaria Ferrarin Bellaria Igea Marina
Scuola Primaria Ferrarin Bellaria Igea Marina Per l anno 2011 la scuola primaria Ferrarin di Bellaria ha scelto il laboratorio Eroi della mia fantasia per le seguenti classi: I A, I B, I C, III C, IV A,
DettagliProve per l accertamento del livello di conoscenza dell Italiano L2
Prove per l accertamento del livello di conoscenza dell Italiano L2 FASCIA 6-8 ANNI PRELIVELLO A1 PROVA N. 2 LIVELLO A1 PROVA N. 2 Mi presento Osserva e rispondi Osserva e descrivi Denomina, rispondi e
DettagliCURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
CURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE Premessa Dalle rilevazioni effettuate negli ultimi anni sulla popolazione giovanile è emerso un aumento di problemi legati alle cattive abitudini alimentari e alla pratica
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO RIGNANO - INCISA. PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO Classe 2^
ISTITUTO COMPRENSIVO RIGNANO - INCISA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO Classe 2^ primo quadrimestre INDICATORI Ascoltare e parlare OBIETTIVI Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione,
DettagliLINGUA INGLESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. ASCOLTO (comprensione orale)
TRIENNIO: classe prima TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno : comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari descrive oralmente e
DettagliDopo le vacanze natalizie l attenzione dei bambini si è rivolta. prevalentemente nella ricostruzione della propria storia.
Dal diario di bordo, relazione lavoro di storia, terzo bimestre. La mia storia, alla ricerca delle fonti. Dopo le vacanze natalizie l attenzione dei bambini si è rivolta prevalentemente nella ricostruzione
DettagliCARLOS E SARA VANNO A BASKET
CARLOS E SARA VANNO A BASKET Io comincio subito a fare i compiti perché storia, per me, è un po difficile Ciao Fatima, dove vai? Vado a casa a studiare. E tu? Io e Carlos andiamo a giocare a basket. Lui
DettagliJordan. Lavora con un compagno. Guardate la fotografie e rispondete alle domande
Roger Jordan Serena Marco Pervez Vrinda Lavora con un compagno. Guardate la fotografie e rispondete alle domande Chi ti piace di più? Chi ti piace meno?.. Chi ti sembra più contento?.. Chi ti sembra più
DettagliChe cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante
Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.
DettagliSE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...
SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi
DettagliGuida didattica all unità 1 In biblioteca
Guida didattica all unità 1 In biblioteca 1. Proposta di articolazione dell unità 1. Per introdurre il tema dell unità, l insegnante può per prima cosa mostra una delle immagini seguenti: Variante on-line:
DettagliGUIDA PER IL DOCENTE. Attività didattica per le scuole primarie (classi III/IV/V)
GUIDA PER IL DOCENTE Attività didattica per le scuole primarie (classi III/IV/V) > L INIZIATIVA CI PENSO IO A conclusione del percorso didattico, le classi sono invitate a prendere parte con un elaborato
DettagliSCRITTURA FUNZIONALE CARO AMICO TI SCRIVO dal laboratorio IISS Piero Della Francesca San Donato (MI)
SCRITTURA FUNZIONALE CARO AMICO TI SCRIVO dal laboratorio IISS Piero Della Francesca San Donato (MI) Destinatari Studenti stranieri inseriti nel biennio della scuola secondaria di II grado di diverse provenienze
DettagliIntroduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda.
www.gentletude.com Impara la Gentilezza 5 FARE COMPLIMENTI AGLI ALTRI Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: di identificare i talenti e i punti di forza propri e degli altri, e scoprire
DettagliPROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA
CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: il mio corpo DESCRIZIONE: l importanza della conoscenza del proprio corpo propedeutica alla conoscenza dello spazio DIDATTIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE a cura di: Daniela
DettagliG iochi con le carte 1
Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare
DettagliLINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE. Obiettivi
LINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE Obiettivi Ascoltare Parlare Leggere 1. individuare gli elementi essenziali della situazione; 2. individuare le intenzioni comunicative; 3. capire il significato globale
DettagliLivello CILS A1 Modulo bambini
Livello CILS A1 Modulo bambini MAGGIO 2012 Test di ascolto numero delle prove 3 Ascolto Prova n. 1 Ascolta il testo. Completa il testo e scrivi le parole che mancano. Alla fine del test di ascolto, DEVI
DettagliProgetto aree a rischio Polo Alto Polesine Gruppo Scuola Primaria. Una Scuola a colori. Test d ingresso di lingua italiana come L2.
Progetto aree a rischio Polo Alto Polesine Gruppo Scuola Primaria Una Scuola a colori Test d ingresso di lingua italiana come L2 livello A 1 Anno Scolastico 2006/2007 Premessa Il gruppo di lavoro composto
DettagliMangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un arte ( Francois VI Duca di Rochefaucauld )
Il progetto educativo di quest anno accompagna i bambini in un viaggio nel mondo dell alimentazione legato all esperienza quotidiana e alla scoperta di nuovi sapori. Una corretta alimentazione è di primaria
DettagliSostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione
Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi
DettagliArgomento La frase I circostanti (Fase 2)
Argomento La frase I circostanti (Fase 2) Attività Classifichiamo i circostanti: - circostanti degli argomenti e del - categorie lessicali dei circostanti Destinatari: secondaria di I grado - classe seconda
DettagliOSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE AREA DELL INTELLIGENZA NUMERICA Potenziamento dell area dell intelligenza numerica Processi lessicali Denomina su richiesta i numeri fino a 10 (come si
DettagliPasso Uno. 1) Riconosci se si tratti di uno scherzo, di un litigio o di un azione da bullo SVOLGIMENTO
Esercizi in classe Passo Uno 1) Riconosci se si tratti di uno scherzo, di un litigio o di un azione da bullo Partecipa l intera classe 1 ora Lavagna, questionario, fogli, penne L insegnante deve aver spiegato
DettagliDalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015
Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliModulo: III. Il lavoro
Argomento: 1. I mestieri Competenza: Imparare a conoscere i mestieri più comuni Lessico: I nomi dei mestieri Grammatica : Articoli determinativi, indeterminativi e partitivi 2 fotocopie per ogni studente
DettagliPROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO ( Cooperative Learning) UN CAMPER PER NOI
PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO ( Cooperative Learning) UN CAMPER PER NOI Gli interventi cooperativi sperimentati con un gruppo di 5 anni alla scuola dell infanzia di Arcè dall insegnante Lucangeli
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA LINGUA INGLESE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA LINGUA INGLESE CLASSI PRIME COMPETENZE E CONOSCENZE Comprendere il senso globale di un semplice messaggio. Riconoscere i dati espliciti di un messaggio (personaggi,tempi,luoghi,azioni)
DettagliItaliano Test d ingresso
Nome: Nazione: Nr. di telefono / E-mail : Come é venuto/a a conoscenza della F+U? Italiano Test d ingresso 1. Rispondere alle domande Come si chiama?. Di che nazionalità è?.. Ha già studiato l italiano?...
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO
IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:
DettagliFIORI PER DIRE E RACCONTARE Documentazione del percorso Sezioni Balene verdi
FIORI PER DIRE E RACCONTARE Documentazione del percorso Sezioni Balene verdi UN DISEGNO PER DIRE Terza tappa Il percorso Fiori per dire e raccontare prende avvio dal dono di un fiore che ogni bambino della
DettagliL ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011
L ALIMENTAZIONE DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 Un approccio operativo ai concetti di alimentazione e di nutrizione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ricostruire lo scopo
DettagliLe fasi del lavoro. sede: via Luzzatti, 15 47813 Igea Marina Tel. 0541 341642 zaffiria@comune.bellaria-igea-marina.rn.it - www.zaffiria.
Scuola Primaria A.Manzi Bellaria Igea Marina Per l anno scolastico 2011 la scuola primaria Alberto Manzi di Bellaria Igea Marina ha scelto per la II A, II B e II C il laboratorio Eroi della mia fantasia,
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
Dettagli