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1 Università degli Studi di Cagliari Corso di Impianti meccanici a.a Logistica industriale Dr. Ing. Pier Francesco Orrù Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Università degli Studi di Cagliari

2 Supply chain Confezionamento Rifiuti da imballaggio Magazzini Material handling Sommario

3 Supply chain

4 La supply chain (o catena di fornitura) è definita come l'insieme delle attività (e dei legami fra di esse) di approvvigionamento delle materie prime, di trasformazione in prodotti finiti e di distribuzione ai clienti, oltre che delle infrastrutture necessarie all'esecuzione di tali attività. Definizione

5 Supply chain network

6 Scenario Competizione tra aziende Obiettivi Qualità del prodotto (soddisfazione clienti) Riduzione costi di produzione Integrazione logistica Internal supply chain Approvvigionamento Produzione Distribuzione Evoluzione

7 Scenario Competizione tra sistemi Obiettivi Qualità del prodotto Qualità del servizio Riduzione costi totali (fabbricazione, distribuzione, dismissione) Integrazione logistica External supply chain Fornitori Internal supply chain Clienti Consumatori Evoluzione

8 Globalizzazione: estensione del mercato (personalizzazione) Aumento dimensioni della gamma Aumento tempi di risposta Riduzione puntualità Outsourcing: distanza dei fornitori (riduzione costi) Aumento complessità dei trasporti Minor tollerabilità agli errori di fornitura Integrazione produttori-distributori Accordi contrattuali Riduzione impatto ambientale Imballaggi e prodotti dismessi Trasporto merci Evoluzione - scenario attuale

9 Incidenza dei costi

10 Costo del lavoro

11 Caso di studio: Gruppo Clarks

12 Far-east (Cina e Vietnam): subfornitori per produzione scarpe linee più economiche (sportive e tessuto) Romania: subfornitori specializzati per tipo di scarpa di alta gamma Italia: quartier generale Progettazione collezioni Ricerca e sviluppo Vendita Marketing Amministrazione Caso di studio: Geox

13 Progettazione e realizzazione microchip, memorie flash, etc. Processore: di transistors in un chip di Si Ciclo tecnologico: 200 fasi Direzione centrale e centro R&D: Silicon Valley (California - USA) Fase 1 - costruzione wafer silicio: stabilimenti in USA e Europa Fase 2 - realizzazione e test circuiti integrati: stabilimenti in Sud-Est Asia Caso di studio: AMD

14 Caso di studio: azienda farmaceutica

15 Il 70% dei prodotti alimentari viene acquistato nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) Auchan Logistica in outsourcing Analisi del servizio Grande Distribuzione Organizzata

16 Calcinate (BG) Santa Palomba (RM) Nord Italia e Sardegna Deposito Secco: m 2 Non alimentare: m 2 Piattaforma 0 4 C: m 2 Sud Italia e Sicilia Deposito Orto-frutta Piattaforma 0 4 C Surgelati (staccato): m 2 Altezza: 10 m Livelli di stoccaggio: 5 Poli logistici

17 Confezionamento

18 Cenni storici

19 L imballaggio è il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione (D.Lgs 5 febbraio 1997 n.22 ) Definizione

20 Primario (o per la vendita) Secondario (o multiplo) Terziario (o per il trasporto) Classificazione

21 Imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto vendita, una "unità di vendita" per l utente finale o per il consumatore Imballaggio primario

22 Imballaggio concepito in modo da costituire una "unità di vendita", indipendentemente che sia venduto come tale all utente finale o al consumatore, o, che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto di vendita. Può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche Imballaggio secondario

23 Imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione e il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione e i danni connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari, marittimi ed aerei Imballaggio terziario

24 Raggruppamento di materiale ordinato in maniera tale da essere facilmente movimentabile e trasportabile tramite mezzi di trasporto meccanici Unità di carico

25 Piattaforma orizzontale caratterizzata da un altezza minima compatibile con la movimentazione tramite carrelli transpallet e/o carrelli elevatori a forche e altre appropriate attrezzature di movimentazione, impiegata come supporto per la raccolta, l immagazzinamento, la movimentazione ed il trasporto di merci e di carichi (UNI ISO 445) Pallet

26 Posizionato sotto l unità di carico, ne consente una più facile movimentazione (forcolabilità) Il risparmio derivante dal suo utilizzo deve essere maggiore del costo della paletta Utilizzo

27 Tipologie

28 Legno massiccio Legno pressato Metallo Cartone ondulato Plastica Materiali

29 Funzionamento

30 Dimensioni in pianta [mm] UNI 4121/88 ISO 6780/ x x 1200 (Europallet) 1000 x 1200 (pallet UK) 1140 x 1140 (Australia) 1100 x x 1016 (48 x 40 USA) Dimensioni

31 EPAL (European Pallet Association) 800 x 1200 EUR-EPAL 1000 x 1200 (quattro vie, non reversibile) CP trasporto prodotti chimici in Germania VMF pallettizzazione bottiglie e vasi in vetro della Francia Standard

32 40%: pallet impiegabili per più cicli (multirotazione) 60%: pallet a uso limitato (2 o 3 rotazioni) 40% 60% multirotazione uso limitato Parco pallet

33 Utilizzatore = proprietario Pooling (interscambio) Locazione (affitto) dei pallet: la società di gestione mette a disposizione i pallet, li ritira nel punto di consegna della merce, li ripara e li reimmette in circolazione In Italia operano: CHEP Italia (società australiana) pallet blu e verdi LPR (Logistic Packaging Return) pallet rossi Gestione del parco pallet: raccoglie, ricondiziona, immagazzina e reimmette in circolazione pallet di proprietà di utenti diversi (standardizzati) Utilizzato in Francia: GAO Gestione dei pallet

34 Altezza dell unità pallettizzata compresa tra 1 2 m Dimensioni degli imballaggi secondari tali per cui la superficie non ricoperta risulti minima (al limite nulla) Imballaggi secondari poggiati sulla superficie maggiore Colli di strati contigui disposti incrociati al fine di generare delle pile stabili Caratteristiche

35 Impilamento colli

36 Sistemi di stoccaggio Altezza delle celle di stoccaggio Portata massima della scaffalatura Sistemi di trasporto Altezza utile e portata dei sistemi Sistemi di handling larghezza e portata dei sistemi Caratteristiche dei prodotti e degli imballaggi secondari Numero massimo di strati sovrapponibili Compatibilità

37 Compatibilità con gli imballaggi secondari

38 Compatibilità con gli imballaggi secondari

39 Compatibilità con i mezzi gommati

40 Compatibilità con i container

41

42

43

44 Interfalde (interposizione di fogli rigidi) Incollatura degli strati Reggiatura (in ferro o in plastica) Film estensibile (in polietilene a bassa densità) Minori costi di impianto Minori consumi energetici Buona protezione delle merci dagli agenti atmosferici Film termoretraibile (in PVC) Ottima protezione delle merci dagli agenti atmosferici Stabilizzazione del carico

45 Interfalde

46 Reggiatura

47 Film termoestensibile

48 Film termoretraibile

49 Pallettizzazione manuale Unità leggere Ampia variabilità di forma e dimensioni Flusso contenuto Pallettizzazione automatica Flusso costante e rilevante di unità uniformi Peso elevato Pallettizzazione

50 Pallettizzatori automatici

51 Imballaggi

52 Carta e i suoi derivati Materie plastiche Legno Metalli Vetro Materiali per l imballaggio

53 Cartone ondulato

54 GIFCO (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) Altezza dell onda [mm] A>4,5 B>2,5 C>3,5 E>2 Numero di onde per metro Cartone ondulato

55 Incollaggio Processi meccanici Graffettaggio Assemblaggio cartone

56 Percentuale per imballaggi della produzione totale di materie plastiche: Italia: 44,1% Mondo: 43,5 Percentuale imballaggio alimentare: Europa: 50% (il 60% pesa meno di 10 g) Materie plastiche

57 Versatilità Leggerezza Robustezza Inerzia chimica Affidabilità Economicità Materie plastiche

58 Alluminio Lattine Imballaggi Lamiera di ferro in bagno di stagno liquido Barattoli e scatolame Stagnola Avvolgimento sostanze alimentari deperibili Inattaccabile dagli agenti atmosferici e dagli acidi deboli Metalli

59 Legno Più diffuso per imballaggi Vetro Al piombo Sodico-calcico: per bottiglie (colore o incolore) Altri materiali

60 Direttiva 94/62/CE del 24 dicembre 1994 D.Lgs 5 febbraio 1997 n.22 - Decreto Ronchi Sistema di recupero e valorizzazione dei rifiuti da imballaggio Individuazione criteri per la progettazione e fabbricazione degli imballaggi Rifiuti da imballaggio

61 Principio preventivo: riduzione della quantità e della nocività dei materiali da imballaggio Principio della responsabilità condivisa Attività per la gestione di tutti gli imballaggi: Raccolta Trasporto Recupero Smaltimento Gestione degli imballaggi

62 Riutilizzo Riuso del materiale per più cicli di impiego durante il ciclo di vita Riciclaggio Uso in un processo di produzione per l ottenimento dello stesso materiale (escluso il recupero energetico) Recupero energetico Produzione di energia da processi di combustione diretta o indiretta Attività di recupero

63 ,5 0,6 3,9 Carta Alluminio Acciao Legno Plastica Vetro 20,1 Imballaggi immessi al consumo

64 CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi Produttori Utilizzatori Consorzi di filiera (per ogni tipologia di materiale) CNA CIAL RILEGNO COMIECO COREVE COREPLA Consorzi per il recupero

65 Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica Prima del Decreto Ronchi l Italia importava un milione di tonnellate di macero dall estero, mentre oggi è un esportatore netto di carta e cartone usati Imballaggi cellulosici immessi al consumo: 4,4 milioni di tonnellate Consumo stimato pro-capite di imballaggi cellulosici in Italia: circa 74 kg per abitante Riciclo: 80% (3,4 milioni di tonnellate) Riciclo + recupero energ.: 88% (3,7 milioni di tonnellate) COMIECO

66 Consorzio Imballaggi Alluminio Contributo ambientale: 45 /tonnellata Riduzione di energia col riciclaggio: -95% rispetto alla richiesta di energia per la produzione da minerale Alluminio circolante proveniente da riciclo: 48% (in Italia) CiAl

67 Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica Riciclo: tonnellate Recupero energetico: tonnellate Totale: tonnellate (il 70% degli imballaggi presenti sul mercato) Imballaggi sottratti alle discariche: tonnellate (dal 2002 al 2011) COREPLA

68 Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio Nel 2011 sono state immesse al consumo tonnellate di imballaggi in acciaio, di cui: Raccolte: tonnellate Riciclate: tonnellate Consorzio acciaio

69 CoReVe

70 Consorzio nazionale per la raccolta recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno RiLegno

71 Contributo ambientale Acciaio: 21,00 /t Alluminio: 45,00 /t Carta: 4,00 /t Legno: 7,00 /t Plastica: 188,00 /t Vetro: 20,80 /t Applicato nel punto di "prima cessione", vale a dire dall "ultimo produttore" al "primo utilizzatore" (quando viene per la prima volta utilizzato per contenere la merce) Deve essere esposto in fattura Finanziamento delle attività

72 Comuni Realizzare un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio CONAI Ritirare i rifiuti da raccolta differenziata Farsi carico dei costi di movimentazione dei rifiuti dai punti di raccolta agli impianti di trattamento Riconoscere ai Comuni il corrispettivo per i servizi resi tramite i Consorzi di filiera Obblighi

73 Magazzini

74 Sovrapposizione Scaffali Immagazzinamento UdC

75 Sovrapposizione

76

77

78 Tipo Fissi Smontabili Materiali Metallici (tubolari o profilati) Cemento armato Caratteristiche Incombustibile Resistenza a carichi e urti Scaffali

79 Scaffali tradizionali

80

81

82 A gravità

83

84 Trasloelevatori

85 Passanti (drive-in)

86

87 Elementi mobili trasversali

88 Material handling

89 Si definiscono trasporti interni tutti i trasferimenti di materiali all interno di un impianto industriale, dall arrivo delle materie prime alla spedizione dei prodotti finiti: operazioni di scarico di materie prime e/o semilavorati movimentazioni dei materiali nei reparti di lavoro movimentazioni dei materiali nella postazione di lavoro movimentazioni dei materiali da e verso i magazzini operazioni di carico dei prodotti finiti Definizione

90 Limitazione dei costi Minore numero di movimentazioni e riprese Minori percorsi Migliore sfruttamento degli spazi Aumento della produttività Riduzione degli scarti Limita i danni durante i trasporti Aumenta la possibilità di controllo dei materiali immagazzinati Funzione

91 Miglioramento delle condizioni di lavoro per l operatore Minore sforzo Maggiore sicurezza Migliore efficienza Migliore organizzazione dei magazzini Rotazione dei materiali Funzione

92 Carrelli manuali

93 La portata è funzione dello sforzo necessario per movimentare il carico sulla superficie Sollevamento del carico con dispositivi di tipo idraulico e azionamento a pedale o con manopola Richiedono spazi di manovra ristretti Modeste velocità di movimentazione Azionamento manuale

94 Transpallet

95 Carrelli a forche

96 Elettrico (batteria di accumulo) Tempo di accensione ridotto Locale per accumulo batterie ventilato Con accumulatori a secco sviluppano aerosol di acido solforico A combustione interna (gasolio, gas liquido, benzina) Maggiore robustezza Adatto per lavori pesanti Adatto per terreni irregolari Emissione gas di scarico Tipologia motore

97 Prova di stabilità longitudinale in impilamento Prova di stabilità longitudinale in movimento Prova di stabilità laterale in impilamento Prova di stabilità laterale in movimento Le prove vengono effettuate in una piattaforma orientabile che simula le condizioni dinamiche (secondo UNI ) Prove di stabilità

98

99

100 Carroponte

101

102

103

104 Gru a montante

105 Gru a semiportale

106 Gru a montante

107 Convogliatori aerei monorotaia

108

109

110

111 Convogliatori aerei birotaia

112 Automatic Guided Vehicles

113

114

115 A guida induttiva

116

117

118 A guida ottica

119

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