I.P.S.I.A F. ENRIQUES PORTICI

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1 I.P.S.I.A F. ENRIQUES PORTICI IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 2011 Pagina 1 di 54

2 PREMESSA Che cos è il P.O.F.? Il Piano dell Offerta Formativa è il documento di identità della scuola in cui vengono esplicitate le finalità educative e formative, gli impegni e le attività della comunità scolastica nonché i servizi che essa eroga ai suoi utenti e alla collettività in generale. E un documento che nasce da un attenta analisi dei bisogni dell utenza, delle aspettative degli studenti e delle famiglie, dei rapporti con il territorio ed il mondo del lavoro. Il P.O.F. è elaborato annualmente dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio d Istituto. E flessibile, in quanto può essere modificato ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità, secondo le procedure previste dalla normativa. Contesto e scelte educative L IPIA F. Enriques di Portici è collocato nel cuore di un area densamente popolata: la città fa parte infatti, insieme agli altri centri della cintura napoletana, di uno dei maggiori agglomerati urbani d Italia, che si caratterizza per il rilevante interesse storico, archeologico, artistico e culturale. La nostra scuola si trova in una posizione per molti aspetti strategica : infatti è frequentata da numerosi studenti che provengono da diversi Comuni vicini, come quelli di Ercolano, S. Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al Vesuvio, Cercola, Massa di Somma ed altri. In considerazione delle problematiche socio-economiche che questo contesto presenta, il nostro istituto, attraverso l offerta formativa, si propone di rispondere a tre questioni fondamentali:. 1) adeguare la propria offerta ad una cultura del lavoro che è, da tempo, in rapida e continua trasformazione; 2) affrontare il problema della dispersione scolastica cioè quel malessere verso la scuola che porta spesso molti allievi a lasciare gli studi prima di aver conseguito il diploma. 3) privilegiare lo sviluppo integrale dello studente in tutte le sue dimensioni: cognitiva, affettiva, emotiva, socio-relazionale, morale e motoria, attraverso l offerta di un ventaglio di attività volte al recupero e alla partecipazione attiva di ogni alunno. Pagina 2 di 54

3 CAPITOLO I L ISTITUTO Pagina 3 di 54

4 OFFERTA FORMATIVA. RISORSE INTERNE ED ESTERNE INFORMAZIONI GENERALI Ordine e grado di Scuola Scuola Secondaria Superiore Denominazione I.P.I.A. F. ENRIQUES Indirizzo Via Gianturco Portici (NA) Telefono 081/ Fax 081/ Codice Fiscale Partita IVA Indirizzo di posta elettronica certificata Ipiaenriques@pec.istitutoenriques.it Indirizzo di posta elettronica Nari070002@istruzione.it Sito Internet Dirigente Prof. Enrico Tutore DSGA Dott. Ciro Viscardi ORARIO DEI SERVIZI PER L UTENZA ESTERNA L IPSIA è aperta dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 14:00. L orario è mantenuto anche nei periodi di sospensione dell attività didattica. Nel caso di corsi o attività particolari, su richiesta alla direzione, è possibile ottenere l utilizzazione delle strutture anche nel periodi di normale chiusura (fuori orario e festivi). L Istituto garantisce celerità, trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi scolastici secondo le seguenti disposizioni: l orario di servizio del personale ATA, fissato dal CCNL in 36 ore settimanali, verrà attuato in 6 giorni lavorativi utilizzando orario unico, orario flessibile, turnazione, rientri pomeridiani, straordinario da compensare con giornate libere e permessi. Lo straordinario del personale ATA deve essere preventivamente autorizzato dal D.S. e dal D.S.G.A. Compatibilmente alle disponibilità finanziarie, sarà chiesto al personale se desidera la liquidazione dello straordinario effettuato o il recupero in giornate (salvo compatibilità delle esigenze di servizio). L attuazione dei vari tipi di orario sarà di volta in volta adottata dal Capo d Istituto e dal Direttore Amministrativo, per esigenze prevedibili (aumento di prestazioni) o imprevedibili (sostituzione personale assente). Orario di ricevimento per l utenza (salvo specifiche esigenze) ORARIO GIORNO Il Dirigente Scolastico in qualsiasi momento sia presente e libero Il Responsabile Amministrativo dal lun al ven Ufficio Didattica Lun mer ven Ufficio Personale dal lun al ven Ufficio Tecnico dal lun al ven I tempi e le modalità di accesso ai servizi sono enunciati nella Carta dei Servizi. Pagina 4 di 54

5 ORARIO DELLE LEZIONI Le lezioni si articolano in ore da 60 minuti. A seconda delle classi, l orario diurno dal lunedì al venerdì va dalle ore 8:00 alle 14.00; il sabato dalle ore 8.00 alle CONTESTO ORGANIZZATIVO Gli Organi collegiali attivi nell Istituto sono quelli previsti dal D.L. 16 aprile 1994 n Le loro competenze sono quelle stabilite dalla legge ed il loro funzionamento è stabilito da regolamenti interni. COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei Docenti è composto dal personale Docente in servizio nell Istituzione scolastica aggregata ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Collegio dell istituzione, nell adottare le proprie deliberazioni, tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di classe; il Collegio Docenti costituisce al suo interno Commissioni che ne preparino i lavori o collaborino con il Dirigente Scolastico per l esecuzione delle deliberazioni. UFFICIO DI PRESIDENZA L Ufficio di presidenza è composto dal Dirigente scolastico e dai Collaboratori: si riunisce per osservazioni e motivati pareri al Dirigente Scolastico su tutte le materie di interesse organizzativo e didattico, sulle modalità di organizzazione del lavoro della Vice Presidenza e per valutare l andamento didattico generale o problematiche particolari. UFFICIO TECNICO Il docente responsabile dell ufficio tecnico esplica una funzione consultiva in tema di: formulazione di piani di acquisto di attrezzature e di materiali; coordinamento delle attività di esercitazione; interventi di vario genere per assicurare la funzionalità dei macchinari,attrezzature, apparecchiature delle officine e dei laboratori; stime valutative dei manufatti alienabili o inventariabili ecc. FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA F.S. 1 COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀSCOLASTICHE F.S. 2 COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA RIVOLTE AGLI STUDENTI F.S. 3 RAFFORZAMENTO DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA F.S. 4 PER L INTEGRAZIONE F.S. 5 GESTIONE DEL POF Pagina 5 di 54

6 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Sono coordinati da un Docente delegato dal Dirigente Scolastico ed hanno lo scopo di delineare e formalizzare gli obiettivi delle discipline, i contenuti comuni, gli strumenti di valutazione paralleli, i criteri di valutazione, l uso di sussidi didattici, dei laboratori e dei libri di testo, le attività e i progetti integrativi dell attività didattica, le proposte di variazioni di programmi di insegnamento. I dipartimenti sono i seguenti: Umanistico: Italiano e Storia, Diritto, Lingue straniere, Religione. Scientifico: Scienze, Matematica, Fisica, Chimica, Educazione fisica. Tecnologico: Elettronica, Elettrotecnica, Sistemi, Tecnica Professionale, Disegno, TIC, TRG, Laboratorio Integrazione: insegnanti di sostegno COMMISSIONI Le Commissioni sono articolazioni del Collegio dei Docenti, istituite da questo nell esercizio dei propri poteri di auto-organizzazione. Normalmente esse hanno una funzione preparatoria delle deliberazioni conclusive. La loro composizione viene definita annualmente. Le commissioni attivate nel corrente anno scolastico e le loro funzioni sono quelle di seguito indicate. ACCOGLIENZA ED ORIENTAMENTO: POF Formazione classi prime Organizzazione e gestione delle attività relative all accoglienza delle classi prime Attività di orientamento in ingresso presso le scuole secondarie di primo grado del territorio Attività di conoscenza attraverso schede informative degli allievi delle scuole secondarie di primo grado preiscritti Organizzazione e gestione delle attività relative all orientamento in uscita ( università, lavoro, ecc.) Revisione annuale del POF Revisione annuale del Regolamento d Istituto Produzione di materiale informativo e didattico Raccordo con i Dipartimenti, Ufficio Tecnico e Dirigenza ELETTORALE Organizzazione e gestione delle attività relative all elezioni degli Organi Collegiali delle componenti: Genitori, alunni, Docenti e ATA Pagina 6 di 54

7 ACQUISTI E COLLAUDO Gestione delle attività relative agli acquisti e al collaudo di materiale e strumentazioni idonei al funzionamento delle attività didattiche e organizzative BIBLIOTECA GLHI Gestione dei prestiti del patrimonio librario in dotazione all Istituto Gestione dell acquisto e dei prestiti del patrimonio librario in comodato d uso in dotazione all Istituto collaborare con il Dirigente scolastico per la formulazione del calendario delle attività del GLH e dei gruppi tecnici che concernono gli alunni diversamente abili; definire i criteri generali per la redazione del PEI e del PDF ed approvare la documentazione relativa ai singoli alunni approntata dai consigli di classe; proporre la modulistica necessaria da approvare in Dipartimento formulare proposte su questioni di carattere organizzativo attinenti ad alunni diversamente abili; proporre l acquisto di attrezzature, sussidi e materiali didattici destinati agli alunni diversamente abili o ai docenti che se ne occupano. Curare le attività di continuità con le scuole secondarie di primo grado CONSIGLI DI CLASSE Si riuniscono per provvedere: a una esplicita individuazione degli obiettivi delle singole discipline per classe, sia come conoscenze sia come capacità e comportamento (precisione, correttezza, puntualità); alla verifica delle coerenza degli obiettivi delle varie discipline; alla individuazione degli obiettivi comuni e trasversali, sui quali progettare eventuali interventi di carattere interdisciplinare; alla definizione delle metodologie e degli strumenti; alla definizione delle attività integrative e complementari; alla chiara definizione delle conoscenze e capacità per ogni materia che dovranno raggiungere gli alunni per ottenere il passaggio alla classe successiva; all esplicita indicazione di modalità, natura e numero delle verifiche e al loro coordinamento; alla definizione di un comportamento comune nei confronti degli alunni nei vari momenti della vita scolastica (assenze collettive, ritardi, uscite anticipate, compiti scolastici, ) Pagina 7 di 54

8 COORDINATORI DI CLASSE Nominati all'inizio dell'anno scolastico, soprintendono a tutte le attività delegate al suddetto organo. Compiti: coordinamento di tutte le attività dì classe; conduzione dei Consigli di Classe su delega del Dirigente Scolastico; elaborazione della programmazione annuale della classe; stesura dei documento dì presentazione agli esami per le quinte classi; gestione dei rapporto con i genitori degli alunni della classe. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA: DLGS 81/08 RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Pagina 8 di 54

9 CAPITOLO II IL NUOVO ISTITUTO PROFESSIONALE LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE I PERCORSI TRIENNALI D ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE L IPSIA E IL NUOVO ORDINAMENTO Dal 2010 l IPSIA è un Istituto Professionale finalizzato al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore. In base al Regolamento sul Riordino dell Istruzione Professionale di Stato, ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, approvato con DPR del 15 marzo 2010, a partire dalle classi prime iscritte nell a. s. 2010/2011, la struttura della scuola cambia e vengono applicati i nuovi ordinamenti e i nuovi orari. In tal modo, l IPSIA fa riferimento al settore: Industria e artigianato Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Il percorso Industria e Artigianato è articolato in 2 bienni e 1 quinto anno con flessibilità di orari per garantire: - personalizzazione dei percorsi nei diversi settori e indirizzi; - possibilità di rilascio di qualifica regionale al terzo anno; - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; - raccordi con l istruzione tecnica e la formazione professionale per garantire passaggi tra sistemi; - raccordo organico con la realtà economica locale attraverso l alternanza scuola-lavoro. Pagina 9 di 54

10 INDUSTRIA E ARTIGIANATO DIPLOMA IN MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA nelle filiere produttive meccaniche, elettriche, elettroniche DIPLOMA IN PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI nella filiera produttiva dell abbigliamento, I relativi obiettivi di apprendimento sono descritti in competenze, abilità e conoscenze, anche secondo quanto previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework - EQF). In linea con le indicazioni dell Unione Europea e in coerenza con la normativa sull obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l approfondimento e l applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l offerta formativa dell Istituto Professionale si articola in un area di istruzione generale (comune a tutti i percorsi) e in aree d indirizzo così strutturate: AREA GENERALE COMUNE AREA DI INDIRIZZO TOTALE Primo biennio 660 ore annuali 495 ore annuali ore annuali (32 ore settimanali) Secondo biennio 396 ore annuali 561 ore annuali ore annuali (32 ore settimanali) Quinto anno 396 ore annuali 561 ore annuali ore annuali (32 ore settimanali) L area di istruzione generale ha l obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storicosociale. La preparazione di base degli studenti si persegue tramite l uso sistematico di metodi che valorizzano l apprendimento per mezzo di esperienze nei contesti formali, non formali e informali e la personalizzazione dei percorsi. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare in modo costruttivo alla soluzione di problemi. Pagina 10 di 54

11 All'interno di un processo educativo che si vuole operativo, l'area di professionalizzazione di cui all art. 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994, è sostituita (con l art. 8, comma 3, del DPR del 15 marzo 2010, n. 87) nelle quarte e quinte classi, funzionanti a partire dall'anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a regime dell'ordinamento di cui al presente regolamento, con 132 ore di attività in alternanza scuola-lavoro, che consente allo studente di interfacciarsi con le realtà del mondo del lavoro e, al tempo stesso, di acquisire competenze attraverso la varietà di soluzioni didattiche. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari e nei percorsi di studio e lavoro previsti per l accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, nel corso del quinquennio viene assicurato un orientamento permanente degli studenti, che li sostenga a scelte fondate e consapevoli. PERCHÉ ISCRIVERSI AI NUOVI PERCORSI QUINQUENNALI? Si tratta di percorsi formativi validi che privilegiano l imparare sperimentando, favorendo l integrazione, nei percorsi di educazione formale, tra sapere teorico-speculativo e sapere pratico-operativo all interno dei curricoli, superando la concezione di un sapere per il sapere e di un sapere per il fare. Tali percorsi sostengono con vigore l idea di un apprendimento unitario, integrale, potenziando la dimensione operativa della conoscenza, arricchendo l esperienza del ragazzo in diritto-dovere di nuove opportunità formative, avvicinando il mondo del lavoro e delle professioni attraverso stage, visite guidate, tirocini formativi, esperienze scuola-lavoro, attività laboratoriali. Il modo nuovo per imparare è indirizzato dalla metodologia e dall organizzazione nei due settori che privilegiano: - apprendimento attraverso esperienza - metodo laboratoriale - pensiero operativo - analisi e soluzione problemi - lavoro cooperativo per progetti I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti varie possibilità. - Inserirsi nel mondo del lavoro. Lo stretto collegamento tra l IPSIA e la realtà produttiva del territorio consente una preparazione che risponde alle esigenze del mercato del lavoro locale, ampliando le probabilità di un rapido inserimento lavorativo, una volta acquisito il diploma professionale prescelto. - Proseguire nel sistema dell istruzione e formazione tecnica superiore - Proseguire nei percorsi universitari COMPETENZE, PASSAGGIO TRA I SISTEMI FORMATIVI Il Profilo educativo, culturale e professionale esplicita ciò che gli studenti, alla fine del corso di studi, devono acquisire in termini di competenze: - sapere: le conoscenze disciplinari e interdisciplinari; - saper fare: le abilita operative o professionali; - saper essere: per crescere e maturare, per essere persona e cittadino di domani. Pagina 11 di 54

12 Tali saperi non vanno intesi come componenti che vanno a sommarsi, ma come una padronanza della persona dimostrata nell azione: essa indica la capacita dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilita e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Il soggetto è quindi ritenuto competente quando, mobilitando le sue capacità intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, morali, spirituali e religiose, utilizza in ogni situazione le conoscenze e le abilità che possiede per arricchire creativamente il proprio personale modo di essere nel mondo, di interagire con gli altri, di affrontare le situazioni e risolvere i problemi. Per competenza professionale si intende la mobilitazione dei saperi che ogni individuo attiva per garantire un risultato professionale, riconoscibile come adeguato e valido rispetto a un attività richiesta, nell ambito di una relazione di scambio. Quello del riconoscimento di crediti nel passaggio tra indirizzi o tra canali formativi è un ambito che il legislatore ha affrontato a partire dall art. 6 del DPR 257/2000 (passaggio tra sistemi per i giovani in Obbligo Formativo), preceduto dalla Legge 30 del 2000 sul riordino dei cicli scolastici che all art 2 recita: Nei primi due anni, fatte salve la caratterizzazione specifica dell'indirizzo e l'obbligo di un rigoroso svolgimento del relativo curricolo, è garantita la possibilità di passare da un modulo all'altro anche di aree e di indirizzi diversi, mediante l'attivazione di apposite iniziative didattiche e finalizzate all'acquisizione di una preparazione adeguata alla nuova scelta. E all art. 8 ancora: La frequenza positiva di qualsiasi segmento della scuola secondaria, annuale o modulare, comporta l'acquisizione di un credito formativo che può essere fatto valere, anche ai fini della ripresa degli studi eventualmente interrotti, nel passaggio da un'area o da un indirizzo di studi all'altro o nel passaggio all Istruzione e formazione professionale. Oggigiorno, un giovane che porta a termine con successo un segmento della scuola o della formazione professionale, o che realizza esperienze nell ambito dei percorsi di apprendistato, ha maturato competenze certificabili dall istituzione che lo ha avuto in carico, ed è in grado di entrare o ri-entrare nel sistema di istruzione o in nuovi percorsi di IeFP. La scuola ha il dovere di valorizzare le competenze che il giovane possiede e di tradurle in crediti spendibili, inserendolo nell anno di corso idoneo, affinché possa proseguire con successo il nuovo percorso d istruzione/formazione professionale, provvedendo eventualmente ad attivare sessioni personalizzate di approfondimento e recupero. Come già detto, le linee guida avviate in Europa individuano un approccio diverso all esperienza formativa. Si sposta cioè l attenzione sugli apprendimenti, ovvero sulle competenze acquisite dalla persona, valorizzando non solo quelle acquisite in contesti formali (scuole e corsi di formazione), ma anche quelle maturate in contesti informali e non formali. Nel corso della sua vita, e con modalità e tempi diversi, il cittadino matura una serie di competenze che, su richiesta, possono essere ricostruite e descritte con l aiuto di un operatore; possono essere eventualmente validate, se sono state acquisite in contesti informali o non formali. La valorizzazione ufficiale delle competenze possedute dalla persona avviene attraverso il processo di certificazione, col quale il soggetto istituzionale preposto ne formalizza definitivamente l attribuzione nel Certificato di Competenze. Le competenze certificate costituiscono elemento da valorizzare per il conseguimento di nuove qualifiche professionali, quindi per l accesso a corsi di formazione avanzati verso status lavorativi diversi, di maggiore responsabilità e autonomia. Pagina 12 di 54

13 Alla fine del primo biennio (fine obbligo scolastico) dell Istruzione professionale (percorso quinquennale) e dell Istruzione e formazione professionale (percorso di qualifiche triennali regionali), viene rilasciato un certificato delle competenze. Ciò permette a chi voglia interrompere gli studi o voglia cambiare percorso formativo di possedere un curriculum riportante le competenze acquisite valide a livello europeo visto che fanno riferimento a quelle EQF (European Qualification Framework). Il modello di certificato (unico sul territorio nazionale e valido per tutti i sistemi formativi) contiene la scheda riguardante competenze di base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza, di cui all allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto Al termine delle operazioni di scrutinio finale, i consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore compilano per ogni studente la suddetta scheda, che viene conservata agli atti dell istituzione scolastica. La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a più discipline o ambiti disciplinari. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura livello base non raggiunto. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe, nel quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento. Ai fini dell adempimento dell obbligo d istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le indicazioni contenute nelle Linee guida sull integrazione scolastica degli alunni con disabilita di cui alla nota prot. n del 4 agosto AUTONOMIA E FLESSIBILITÁ Per realizzare al meglio il proprio piano di offerta formativa, i nuovi istituti professionali possono avvalersi di quote di autonomia e flessibilità. AUTONOMIA Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale delle discipline di insegnamento di ciascun anno scolastico per una quota non superiore al 20% per realizzare in base all offerta formativa e nei limiti delle disponibilità di bilancio attività e insegnamenti facoltativi, coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente in relazione al percorso scelto. L orario di ciascuna disciplina non può essere ridotto oltre il 20%. FLESSIBILITÀ Gli spazi di flessibilità consentono: - di articolare le aree di indirizzo in opzioni non previste dal regolamento governativo. Gli studenti scelgono le opzioni a conclusione del primo biennio. - di utilizzare, nel primo biennio, le opzioni anche ai fini del rilascio, in regime di sussidiarietà, di qualifiche triennali e diplomi quadriennali di competenza delle Regioni. QUOTE DI AUTONOMIA e FLESSIBILITÀ Pagina 13 di 54

14 - 20% di autonomia per il primo biennio e il successivo triennio, in relazione all orario complessivo delle lezioni; - 25% di flessibilità nel primo biennio e 35% nel secondo biennio, calcolata in base al monte ore dell area di indirizzo, per organizzare un offerta formativa coordinata con il sistema di istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni; - 35% di flessibilità nel secondo biennio e 40% nel quinto anno, calcolata in base al monte ore dell area di indirizzo, per realizzare opzioni rispondenti a documentate richieste del territorio, del mondo del lavoro e delle professioni. Per realizzare i percorsi triennali d ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALI ai fini del rilascio delle qualifiche regionali triennali l Istituto si avvarrà dell utilizzo della quota di autonomia del 20%, e a seconda delle esigenze e necessità anche delle quote di flessibilità relative all area di indirizzo (25% nel primo biennio e 35% nel terzo anno). L IPSIA ENRIQUES E I PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PERCORSI TRIENNALI DI QUALIFICA REGIONALE Nella fase transitoria relativa all anno scolastico 2010/2011, in attesa della compiuta attuazione delle norme che disciplinano i percorsi di istruzione e formazione professionale, gli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo possono iscriversi ai percorsi triennali per il conseguimento di qualifiche professionali di II livello europeo, ai fini dell assolvimento dell obbligo di istruzione e del diritto-dovere all istruzione. A tal proposito, quest anno l IPSIA Enriques inserisce le qualifiche regionali triennali all interno dei suoi percorsi quinquennali. Tale attuazione avviene in regime sussidiario, con un ruolo integrativo e complementare rispetto alla formazione professionale regionale, nel quadro di specifiche intese tra la Regione Campania e il MIUR di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze. Le qualifiche erogate da quest anno presso l IPSIA sono le seguenti: Operatore dell'abbigliamento Operatore elettrico Operatore elettronico Operatore meccanico Tali percorsi vengono attuati all interno di quelli d istruzione quinquennali, di conseguenza hanno il medesimo orario annuale delle lezioni pari a 1056 ore, corrispondente a 32 ore settimanali. Per realizzare ciò, l IPSIA si avvarrà dell utilizzo della quota di autonomia del 20%, e delle quote di flessibilità relative all area di indirizzo (25% nel primo biennio e 35% nel terzo anno). In questo modo si riesce ad aumentare la percentuale di ore da dedicare all accrescimento delle competenze tecnico-professionali indispensabili per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, senza però trascurare le competenze di base e trasversali che rimangono comunque ad un livello ottimale per la possibile prosecuzione degli studi. Le qualifiche sono riconosciute a livello regionale, nazionale ed europeo. Le competenze minime che dovranno essere raggiunte per la prosecuzione degli studi faranno riferimento: - al Quadro Europeo delle Qualifiche per quanto riguarda le competenze di base e trasversali, - all Accordo Stato Regioni del 29 aprile 2010 Pagina 14 di 54

15 PERCHÉ ISCRIVERSI AI CORSI TRIENNALI? IMPARARE IN MODO NUOVO I percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, grazie ad un metodo di apprendimento che alterna insegnamenti teorici ad esperienze pratiche, rappresentano un opportunità formativa che consente di orientare le scelte professionali in base alle proprie inclinazioni e aspirazioni. COLLEGAMENTI CON LE IMPRESE Il loro stretto collegamento con la realtà produttiva del territorio consente una preparazione che risponde alle esigenze del mercato del lavoro locale, ampliando le probabilità di un rapido inserimento lavorativo, una volta acquisita la qualifica professionale prescelta. QUALIFICA RICONOSCIUTA IN EUROPA La qualifica ottenuta al termine dei tre anni certifica il raggiungimento di una solida cultura di base e l acquisizione di competenze mirate ad un inserimento in azienda. Il titolo è valido su tutto il territorio nazionale e riconosciuto a livello europeo. OPPORTUNITÀ LEGATE ALLE CARATTERISTICHE PRODUTTIVE LOCALI I corsi triennali vengono programmati e organizzati in stretta collaborazione con la realtà produttiva del territorio regionale, per rispondere alle richieste di figure professionali competenti e adeguatamente formate, da inserire sul mercato del lavoro locale. Pagina 15 di 54

16 CAPITOLO III IL VECCHIO ORDINAMENTO DELL ISTITUTO PROFESSIONALE Pagina 16 di 54

17 L ISTITUTO FEDERIGO ENRIQUES E IL VECCHIO ORDINAMENTO CLASSI SECONDE, TERZE, QUARTE, QUINTE AD ESAURIMENTO La Riforma della scuola superiore, si applica a partire dall anno soltanto alle classi prime, proseguendo nell anno con le seconde, e così via, per arrivare a regime nell anno scolastico PROFILI Il nostro Istituto consente ancora di conseguire un Diploma di Qualifica professionale a conclusione del terzo anno di corso in uno dei tre settori: telecomunicazioni elettrico meccanico. I tre titoli: Qualifica di operatore meccanico; Qualifica di operatore elettrico; Qualifica di operatore elettronico; OPERATORE MECCANICO Le competenze che l allievo dovrà acquisire al conseguimento della qualifica, sono: produzione di un semplice componente meccanico alle macchine utensili tradizionali ed a controllo numerico. saper leggere semplici disegni di componenti meccanici e di insieme saper eseguire disegni tecnici di componenti meccanici. OPERATORE ELETTRICO L operatore elettrico è in grado di utilizzare sia i componenti e le macchine elettriche, sia alcuni dispositivi elettronici, analogici e digitali destinati alla regolazione e al comando. E in grado di installare, collaudare e mantenere linee, quadri elettrici ed apparecchiature automatiche di controllo: realizzare e riparare impianti elettrici di uso civile, piccoli automatismi di tipo digitale cablati o a logica programmabile. OPERATORE ELETTRONICO L operatore deve essere in grado di saper usare tutte le strumentazioni di un moderno laboratorio di telecomunicazioni per l esame dei segnali nonché deve avere conoscenza delle principali caratteristiche dei componenti elettronici costituenti gli apparati saper utilizzare in maniera appropriata le apparecchiature e la strumentazione di misurazione. Pagina 17 di 54

18 Le qualifiche sono spendibili per un immediato inserimento dei giovani, nel mondo del lavoro. Frequentando inoltre il biennio post-qualifica agli alunni viene offerta la possibilità di conseguire il diploma di maturità professionale nei tre settori suddetti che consente loro l accesso all università o rappresenta titolo preferenziale per un immediato inserimento nella realtà lavorativa. I DIPLOMI RELATIVI AI TRE INDIRIZZI SONO: Diploma di Tecnico delle Industrie Meccaniche; Diploma di Tecnico delle Industrie Elettriche; Diploma di Tecnico delle Industrie Elettroniche. TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE (TIM) Le competenze che l allievo dovrà acquisire al termine del corso di studi, spendibili sia in un contesto di lavoro autonomo che in quello di un contesto industriale, sono: saper operare su macchine utensili tradizionali e a controllo numerico saper interpretare ed elaborare tavole grafiche e schemi tecnici saper sviluppare cicli di lavorazione e programmare le m.u. a controllo numerico saper utilizzare software 2D e 3D essere in grado di svolgere misurazioni e controlli non distruttivi. TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE (TIEE) Sia in un contesto di lavoro autonomo che in un contesto produttivo industriale, il TIEE è in grado di: progettare impianti elettrici civili ed industriali di comune applicazione; di utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli impianti elettrici; intervenire sul controllo dei sistemi di potenza; saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale; gestire la conduzione da titolare o da responsabile tecnico di imprese installatrici di impianti elettrici. TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE (TIEN) Sia in un contesto di lavoro autonomo che in un contesto produttivo industriale, il Tecnico delle Industrie Elettroniche è in grado di: progettare circuiti elettronici di comune applicazione nel campo dell elettronica industriale e delle telecomunicazioni; utilizzare la documentazione tecnica relativa ai componenti e dispositivi elettronici; scegliere dispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici; installare e collaudare sistemi di controllo e di telecomunicazioni, intervenendo in fase di manutenzione di primo livello; di gestire la conduzione da titolare o da responsabile tecnico di imprese installatrici di dispositivi elettronici e di sistemi di telecomunicazione Pagina 18 di 54

19 CAPITOLO IV IL NUOVO ORDINAMENTO DELL IPSIA F. ENRIQUES I PERCORSI QUINQUENNALI PER IL RILASCIO DEL DIPLOMA Pagina 19 di 54

20 ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Come gia detto, col nuovo ordinamento L IPSIA ENRIQUES si rinnova e fa riferimento al settore: Industria e artigianato Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica INSEGNAMENTI DELL AREA GENERALE COMUNE AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; Pagina 20 di 54

21 riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, del lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale; compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della vita nella prospettiva dell apprendimento permanente. SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ARTICOLAZIONE INDUSTRIA FILIERA DEL SETTORE PRODUTTIVO: ABBIGLIAMENTO. PROFILO Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Produzioni industriali e artigianali interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico professionali sono riferite alle filiera del settore produttivo abbigliamento sviluppato in relazione alle esigenze espresse dal territorio. In particolare, è in grado di: scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico,economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto; intervenire nella predisposizione,conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni,degli utenti e consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all uso dei prodotti di interesse; programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue,collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi; supportare l amministrazione e la commercializzazione dei prodotti. L indirizzo prevede le articolazioni Industria e Artigianato,nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Industria vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell organizzazione industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano,avvalendosi dell innovazione tecnologica. A conclusione del percorso quinquennale,i risultati di apprendimento dell indirizzo Produzioni industriali e artigianali afferiscono alle seguenti competenze specifiche: Pagina 21 di 54

22 1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi,nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell ambiente e del territorio. innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico,le produzioni tradizionali del territorio; 4. Riconoscere gli aspetti di efficacia,efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo qualità nella propria attività lavorativa; tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione,diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. 5. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo,mantenendone la visione sistemica. SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA FILIERE DEI SETTORI PRODUTTIVI MECCANICO, ELETTRICO, ELETTRONICO PROFILO Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali: elettrico, elettronico, meccanico, e altri, e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. In particolare, è in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, i risultati di apprendimento dell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica afferiscono alle seguenti competenze specifiche: 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti; Pagina 22 di 54

23 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti; 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione; 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. Pagina 23 di 54

24 CAPITOLO V LA NUOVA OFFERTA FORMATIVA I PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LA QUALIFICA REGIONALE Pagina 24 di 54

25 QUALIFICHE REGIONALI. PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE Le qualifiche regionali erogate presso l IPSIA F. Enriques saranno come già detto le seguenti: Operatore dell'abbigliamento Operatore elettrico Operatore elettronico Operatore meccanico Tali percorsi vengono attuati all interno di quelli d istruzione quinquennali, di conseguenza hanno il medesimo orario annuale delle lezioni pari a 1056 ore, corrispondente a 32 ore settimanali. Per realizzare ciò l Istituto Enriques utilizzerà il piano orario dell Istruzione Professionale, da attuare con la Riforma, avvalendosi dell utilizzo della quota di autonomia del 20%, e delle quote di flessibilità relative all area di indirizzo (25% nel primo biennio e 35% nel terzo anno). In questo modo si riesce ad aumentare la percentuale di ore da dedicare all accrescimento delle competenze tecnico-professionali indispensabili per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, senza però trascurare le competenze di base e trasversali che rimangono comunque ad un livello ottimale per la possibile prosecuzione degli studi. Infatti, anche gli studenti qualificati nei percorsi I e FP potranno proseguire gli studi frequentando il quarto e quinto anno del percorso d Istruzione Professionale. Tale prosecuzione permette di ottenere il Diploma e la possibilità di iscriversi all Università o a corsi post-diploma. Le certificazioni regionali fanno riferimento anche alla nuova classificazione europea dei livelli di qualificazione che facilita il trasferimento e l impiego delle qualifiche in più paesi e nell'ambito di sistemi di istruzione e formazione diversi, per cui quella del terzo anno è detta anche qualifica di istruzione e formazione professionale di secondo livello europeo. Per gli studenti del terzo anno vengono organizzati gli stage in chiaro collegamento con l acquisizione di competenze tecnico-professionali sul campo di lavoro. METODOLOGIE DIDATTICHE Ci si avvale di un metodo laboratoriale e si procede attraverso un percorso per obiettivi e progetti. Inoltre si ricorre a lezioni frontali, utilizzo di schemi e mappe concettuali, visione di materiali in power point e di altri supporti informatici, supporti cartacei preparati dall insegnante, simulazioni ed esercitazioni, visione di filmati a tema, discussioni guidate, utilizzo di laboratori pratici, laboratori di simulimpresa, visite guidate, incontri con esperti che trattino temi specifici riguardanti il settore scelto e temi generali quali ad esempio quelli legislativi e di auto-imprenditorialità. CERTIFICAZIONE RILASCIATA Il passaggio alla annualità successiva del percorso formativo e l ammissione agli esami di accertamento finali sono subordinate, oltre al raggiungimento degli obiettivi minimi previsti, alla frequenza di un congruo numero di ore del percorso formativo. Al termine del percorso sono previste delle prove finali teorico-pratiche, il cui superamento permette agli allievi di conseguire l attestato di qualifica regionale. Pagina 25 di 54

26 DISCIPLINE ORE SETTIMANALI AREA COMUNE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze della terra e biologia Scienze motorie e sportive Religione o attività alternative AREA DI INDIRIZZO Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*) Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*) Tecnologie dell informazione e comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazione** TOTALE ORE SETTIMANALI 32 * Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico ** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico Il quadro orario generale è lo stesso per tutti i percorsi triennali. In maniera particolare le Competenze di base e trasversali dell area comune, che fanno riferimento al Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze (EQF), sono le medesime per tutti i percorsi. Invece le Competenze tecnico/professionali affrontate nelle discipline dell area d indirizzo, che fanno riferimento alle Competenze formulate dall accordo stato-regioni del 29/04/2010, si diversificano per ogni percorso. Pagina 26 di 54

27 Competenze di base e trasversali (Cfr. al Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze EQF) Competenze dichiarate Competenze minime per la prosecuzione degli studi Classe 1 Classe 2 Classe 3 - Comunicare in forma orale e scritta nella lingua madre, esprimendo ed interpretando pensieri, sentimenti e fatti nei diversi contesti di vita - Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi - Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici - Partecipare alla sfera pubblica in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente - Applicare il linguaggio geometrico-matematico per descrivere e risolvere problemi del proprio contesto di vita e professionale - Saper utilizzare in diversi contesti le tecnologie della società dell informazione - Produrre la trasformazione di un sapere professionale in un comportamento lavorativo efficace. Livello 1 EQF Lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato Livello intermedio 2 EQF : Lavoro o studio sotto la supervisione con un certo grado di autonomia Livello 2-3 EQF: Lavoro o studio sotto la supervisione con un buon rado di autonomia Pagina 27 di 54

28 QUALIFICA OPERATORE DELL ABBIGLIAMENTO (Cfr. alle Competenze formulate dall accordo stato-regioni del 29/04/2010) OBIETTIVI FORMATIVI E ORIENTATIVI Gli obiettivi formativi e orientativi di un percorso di istruzione e formazione appaiono subito evidenti, in quanto con il coinvolgimento dell alunno in attività pratico-operative vengono recuperate l intelligenza pratica (il saper fare) e la creatività. Con l immediato inserimento nel mondo del lavoro mediante percorsi di alternanza scuolalavoro, si consolida la responsabilità dell individuo e si accrescono le sue capacita decisionali. Mediante il potenziamento delle attitudini, si consente allo studente di valutare anche l opportunità di approfondire gli studi continuando l iter formativo nel ciclo d istruzione. Gli obiettivi formativi del percorso in oggetto sono orientati non soltanto all acquisizione, da parte degli allievi, dei contenuti affrontati nelle varie discipline, ma al conseguimento di competenze che consentono di operare con autonomia in situazioni reali di vita e di lavoro. Lo studente ha cosi la possibilità di coniugare conoscenze e abilità finalizzate al conseguimento della qualifica prevista che gli permetterà sia il proseguo degli studi sia l immediato accesso al mondo del lavoro. Nell ambito del percorso formativo, oltre alla formazione tecnica, teorica e pratica, particolare attenzione viene dedicata all'approfondimento delle conoscenze trasversali riguardanti anche le aree della qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale. COMPETENZE PROFESSIONALI DA ACQUISIRE 1. Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni; 2. approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso; 3. monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria; 4. predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; 5. rappresentare figurini di capi d abbigliamento nelle loro linee di base, proporzionati nei particolari esecutivi, evidenziando linea, volume e forma; 6. rilevare le caratteristiche del tessuto e correggere eventuali difetti secondo le istruzioni; 7. elaborare tagli base, partendo da unità di misura prestabilite; 8. realizzare i capi d abbigliamento in taglia, nel rispetto delle fasi di lavorazione. Pagina 28 di 54

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