PROGETTO ALDROVANDI. Liceo Ginnasio Statale Virgilio classe 3 I a.s

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1 PROGETTO ALDROVANDI Liceo Ginnasio Statale Virgilio classe 3 I a.s

2 INDICE DEI CONTENUTI - Il Museo Aldrovandi di Bologna - L'evoluzione dei musei scientifici - Il Bioparco: un museo sui generis - Gli etogrammi e l'etologia - Il Museo Morandi di Bologna - L'evoluzione dei musei artistici

3 ULISSE ALDROVANDI Ulisse Aldrovandi ( ), insigne studioso bolognese, si dedicò per tutta la vita allo studio delle scienze naturali, fu il fondatore dell Orto Pubblico di Bologna e lasciò in eredità al comune la propria collezione di reperti, con cui è stato allestito il museo che riporta il suo nome e che segnò una svolta nella storia museale scientifica.

4 L EVOLUZIONE DEI MUSEI SCIENTIFICI Dopo aver abbandonato il filone delle Wunderkammen l idea stessa di museo scientifico si è evoluta, distaccandosi definitivamente dal grembo universitario. Oltre all estremo esempio del Bioparco come museo sui generis esistono molti altri esempi di strutture scientifiche che utilizzano esposizioni non più tradizionali per attirare l attenzione dei visitatori.

5 IL MUSEO ALDROVANDI Nato nel XVI secolo per volontà di Ulisse Aldrovandi, fu uno dei primi musei scientifici extra-universitari a distaccarsi dall idea delle camere delle meraviglie. Contiene la collezione aldrovandiana e le opere che lo studioso commissionò ad artisti della città (tra cui le famose tavole).

6 MUSEO OSTETRICO E DELLE CERE ANATOMICHE Fondato nel 1757 da Giovan Antonio Galli, contiene la collezione della scuola ostetrica del Galli ed alcune cere anatomiche di successiva acquisizione.

7 MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA DI ROMA Il Museo Zoologico di Roma si è evoluto passando da un esposizione classica e neutra dei reperti ad un allestimento multisensoriale ed interattivo.

8 L'OCEANARIO DI LISBONA Uno dei più grandi al mondo, la spettacolare vasca centrale contiene oltre 100 specie acquatiche.

9 BIOPARCO ED ETOGRAMMI Il Bioparco di Roma, ex Giardino Zoologico, costituisce un esempio sui generis di museo evolutosi nel tempo attraverso un percorso che ha portato all inserimento degli animali in habitat molto simili a quelli in cui vivono in natura. Questo aspetto del Bioparco rende possibile lo studio del comportamento degli animali in cattività attraverso l etogramma.

10 ESEMPIO DI ETOGRAMMA DESCRITTIVO Mandrillo maschio dominante (16/10/2007, 16:20-17:20) Cammina, si siede, mastica, osserva, i.s. (spulcia), i.s. (viene spulciato), i.s. (intimidisce), i.s. (sorveglia), cammina, mastica, cerca cibo, i.s. (tentativo di accoppiamento), digrigna i denti, cammina, sbadiglia, si gratta, cammina, i. s. (viene spulciato) * i.s. = interazione sociale

11 ISTOGRAMMA DEI COMPORTAMENTI Frequenza di ciascuna categoria Frequenza azioni Osserva Interazione sociale Cerca cibo Si siede Digrigna i denti Sbadiglia Si arrampica Mangia Categorie comportamentali

12 IL MECCANICISMO DI LOEB Secondo il fisiologo Jacques Loeb il comportamento animale nasce esclusivamente come risposta a stimoli ambientali esterni e viene dunque interpretato come una serie di reazioni fisico-chimiche causate da determinati stimoli. Loeb individuò quindi i principi dei movimenti obbligati o tropismi nella luce, nel calore, o in altri agenti fisici, cui l organismo dell'animale risponde meccanicamente.

13 LA RIFLESSOLOGIA DI PAVLOV

14 IL COMPORTAMENTISMO DI WATSON E SKINNER I comportamentisti considerano gli animali come macchine prive di istinti, che rispondono agli stimoli sulla scorta di nozioni apprese. I loro studi e le loro osservazioni si concentrano sul fenomeno dell'apprendimento e si svolgono rigorosamente nell'ambiente artificiale del laboratorio.

15 L'ETOLOGIA: LORENZ, TINBERGEN E VON FRISCH

16 MUSEO MORANDI Situato nel Palazzo Comunale di Bologna, ospita una ricostruzione dell ambiente lavorativo dell artista che aiuta a comprendere le opere esposte in un ambiente neutro.

17 MUSEI ARTISTICI CONTEMPORANEI Il Guggenheim di Bilbao dell'architetto canadese Frank Gehry e la Chinati Foundation, situata nella città di Marfa in Texas ed ideata dall'artista Donald Judd, presentano due risposte diverse alla controversa questione del rapporto contenutocontenitore nei musei d'arte.

18 FUTURE EVOLUZIONI DELL'IDEA DI MUSEO Al momento restano aperte varie strade all evoluzione museale: il museo virtuale, il museo blockbuster oppure il cosiddetto Terzo Spazio, un'armonica fusione di contenuto e contenitore.

19 RINGRAZIAMENTI -Dott.ssa G. Calamandrei (I.S.S.) -Dott.ssa G. Gracceva (I.S.S.) -Dott.ssa C. Bedetti (I.S.S.) -Dott.ssa E. Falchetti (Museo Civico di Zoologia) -Dott.ssa A. Goretti (MACRo) -Dott.ssa C. Marangoni (Museo civico di Zoologia)

20 BIBLIOGRAFIA G. Celli, I Grandi della Scienza: Konrad Lorenz, Le Scienze anno II n 10 E. Falchetti, Costruire il pensiero scientifico in museo, spunti e riflessioni sull educazione scientifica nei musei delle scienze Rivista semestrale museologia scientifica. Dicembre 2007 psicologia

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22 Poi, da penultimi, i cicli vitali terrestri accolsero l Homo sapiens, l umanità pensante che chiuse trionfalmente il ciclo dei mammiferi. [ ] L uomo ingabbiò nei numeri il mondo, contò i dinosauri e le loro ossa, edificò mura e templi di pietra. Contempliamo oggi con passione naturalistica il sacrilego Creato darwiniano. Lo classifichiamo secondo Aldrovandi, Linneo, Gould e Montalenti. Cerchiamo di dare a tutti i viventi, vegetali e animali, un nome (rigorosamente latino) e un qualche numero d inventario terrestre. Ci pagano, per questo Enrico Alleva (2007)