Patti territoriali Provincia di Torino. - Piano di Intervento -
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- Romano Salvadori
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1 Patti territoriali Provincia di Torino - Piano di Intervento -
2 INDICE 1 OBIETTIVI CONTESTO SOCIO-ECONOMICO: IL DIGITAL-DIVIDE L ASSETTO NORMATIVO IL MODELLO CONCETTUALE A 4 LIVELLI IL PIANO DI INTERVENTO INFRASTRUTTURALE MISURA 1 - DORSALE MULTISERVIZIO MISURA 2 - REALIZZAZIONE DI UNA INFRASTRUTTURA DI ACCESSO AL SISTEMA DI INTERSCAMBIO REGIONALE MISURA 3 - COPERTURA AREE RURALI E MONTANE : IL SATELLITE MISURA 4 - CREAZIONE DI HOT-SPOT WI-FI FINANZIAMENTI RIFERIMENTI
3 1 Obiettivi Il decreto di rimodulazione dei Patti scaturisce da considerazioni sia di carattere socioeconomico che normativo e viene fondata sul riconoscimento del ruolo che la Pubblica Amministrazione Locale (PAL) può assumere in ambito di promozione e sviluppo della Società dell Informazione. L obiettivo istituzionale della Provincia di Torino con la rimodulazione è di garantire la necessaria disponibilità di infrastrutture telematiche alle imprese che insistono sulle aree oggetto dei Patti territoriali, delocalizzando l opportunità di accesso ai servizi informatici di nuova generazione dalle aree metropolitane alle aree rurali. Lo scopo è di accelerare il processo di transizione organizzativa verso l e-business di tali imprese, aumentarne l efficienza produttiva e garantirne elevata competitività economica. L evoluzione della domanda di connettività dell impresa sia per le relazioni interorganizzative sia per quelle intraorganizzative è destinata ad andare ben oltre quello che oggi i dati di ricerca recitano con riguardo alle connessioni disponibili. La larga banda è una condizione ineludibile per: l ammodernamento dei modelli organizzativi e gestionali delle imprese; il recupero di produttività grazie alla completa integrazione delle tecnologie ICT non solo sul fronte delle reti interne alle organizzazioni ma anche sulle interazioni verso l esterno; l aumento della competitività delle imprese stesse. Al contrario l inadeguatezza della connettività a disposizione delle imprese può rallentare in modo irrecuperabile l evoluzione delle strutture delle imprese verso le logiche e i sistemi di gestione dell e-business. Partendo da queste considerazioni generali vengono descritti nel presente documento il contesto socio-economico, l assetto normativo di riferimento e il modello concettuale adottato. Questi elementi definiscono il framework operativo in cui la Provincia di Torino ha elaborato il Piano di Intervento per lo sviluppo della Società dell Informazione nelle aree dei Patti territoriali. Il Piano definito su un arco temporale di medio termine - risulta articolato su quattro direttrici fondamentali che vengono qui descritte in modo dettagliato, esplicitandone sia i termini tecnologici che le modalità operative di implementazione. 3
4 2 Contesto socio-economico: il digital-divide Il ritardo registrato nello sviluppo del mercato della banda larga è legato ad una serie di criticità di natura regolamentare, tecnologica ed economica che frenano la diffusione di tali tecnologie e limitano conseguentemente lo sviluppo di servizi avanzati per gli utenti, basati su un elevato grado di interattività. Lo sviluppo di servizi avanzati si sta muovendo ad un ritmo inferiore alle attese e sta scarsamente incentivando la crescita del mercato della banda larga. E necessario pertanto innescare una spirale virtuosa nella quale lo sviluppo della banda larga in termini di infrastrutturazione tecnologica e lo sviluppo di servizi avanzati si muovano in una logica di impulso e sostegno reciproco. I problemi di carattere regolamentare riguardano il processo di liberalizzazione dell ultimo miglio (unbundling) che non sta producendo i risultati sperati probabilmente per un assetto normativo ancora lacunoso e incapace di soddisfare le esigenze reali del mercato. Le valutazioni di carattere economico sono invece strettamente legate ai modelli di business e alle politiche di investimento adottate dagli operatori di telecomunicazioni. Gli operatori investono in aree ad elevata densità di aziende trascurando completamente aree a bassa concentrazione industriale, ritenute assolutamente antieconomiche nei piani aziendali di investimento e incapaci di garantire un ritorno sugli investimenti realizzati a breve e medio termine. Il target economico - perseguito dagli operatori è rappresentato esclusivamente dal mercato business mentre viene trascurato quasi completamente l utente domestico, innanzitutto perché non sono disponibili servizi avanzati (che richiedano un elevato livello di interattività e quindi tecnologie di banda larga) per questa tipologia di utenti ed in secondo luogo a causa del ritardo nell alfabetizzazione tecnologica, che si traduce in una scarsa coscienza dell utente finale rispetto alle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie 1. Questa impostazione, data generalmente alle politiche di investimento, ha prodotto in modo diretto fenomeni di digital-divide, con effetti di biforcazione socio-economica, caratterizzati dall impoverimento progressivo delle aree svantaggiate e dall aumento del divario esistente tra aree sviluppate ed aree a basso tasso di industrializzazione. 1 Fa eccezione, a questo livello di analisi, il caso di Fastweb che ha realizzato l unica rete di accesso in fibra ottica alternativa presente ad oggi in Italia, che mira a aggiungere porzioni significative di clienti residenziali. 4
5 Le dinamiche di mercato, le modalità di sviluppo delle tecnologie e le condizioni geo-economiche sopra descritte nei prossimi anni potranno determinare uno sviluppo lento, disomogeneo e non ottimizzato delle infrastrutture a larga banda sul territorio. Il ritardo nello sviluppo di servizi avanzati ed innovativi, le difficoltà nell attuazione della normativa relativa al processo di liberalizzazione dell ultimo miglio e i modelli economici adottati dagli operatori di telecomunicazioni definiscono uno scenario che fino ad oggi è risultato scarsamente efficace rispetto allo sviluppo del mercato della banda larga. In tale contesto è necessario pertanto un intervento della Pubblica Amministrazione per favorire uno sviluppo il più possibile omogeneo e tempestivo della larga banda, a livello nazionale e locale, allo scopo di consentire l ottimizzazione dell utilizzo delle tecnologie nelle diverse aree in diversi orizzonti temporali, produrre un accelerazione delle condizioni di mercato e del suo sviluppo e incentivare l innovazione tecnologica in sinergia con lo sviluppo del mercato. 3 L assetto normativo Sul piano strettamente normativo è necessario sottolineare come il quadro normativo nazionale sia recentemente mutato per allinearsi finalmente alle raccomandazioni pervenute dalla Commissione Europea agli Stati Membri, per mezzo delle Direttive approvate in materia. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il testo definitivo del nuovo Codice delle Comunicazioni (Pubblicato sulla G.U. n.215 del 15 settembre 2003) e recepito in esso le direttive comunitarie 2002/19/CE (Direttiva Accesso ), 2002/20/CE (Direttiva Autorizzazioni), 2002/21/CE (Direttiva Quadro) e 2002/22/CE (Direttiva Servizio Universale). In particolare art. 5 e art. 6 del suddetto Codice viene chiarito il ruolo delle Regioni e degli Enti Locali, specificando che gli interventi infrastrutturali delle PAL devono essere condotti in coerenza con i principi di tutela dell unità economica, di tutela della concorrenza, di sussidiarietà, [ ] in conformità con quanto previsto dall ordinamento comunitario ed al fine di rendere più efficace ed efficiente l azione dei soggetti pubblici locali e di soddisfare le esigenze dei cittadini e degli operatori economici (art.5, comma2), e che inoltre non sono consentite sovvenzioni o altre forme anche indirette di agevolazioni alle imprese, da parte dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e di altri Enti pubblici, tali da distorcere le condizioni di concorrenza e configurare aiuti di Stato ai sensi del titolo V del trattato sull Unione europea, se non nei limiti e alle condizioni di cui al medesimo titolo V (art.6, comma 3). 5
6 Sulla base di queste considerazioni, partendo dal riconoscimento del ruolo precompetitivo rispetto al mercato della PAL, è stata redatta la presente proposta di Piano di intervento finalizzato a rendere quanto più efficace e più allargato possibile il processo di e-inclusion, riducendo al minimo la probabilità di occorrenza di fenomeni di digital-divide. Le linee di intervento contenute all interno del Piano sono state elaborate pertanto non con l obiettivo dell acquisizione e della gestione pubblica delle infrastrutture e dei servizi telematici, ma con l intento di innescare l azione degli operatori di mercato. In quest ottica la Provincia di Torino ed in generale le Pubbliche Amministrazioni Locali vedono crescere il loro ruolo di propulsori, essenziali nella determinazione dell avvicinamento e del confronto dialettico (interscambio di sistema) tra tutte le componenti del sistema economico globalmente inteso (PA, scuole e mondo accademico, aziende e cittadini). Propulsori con un azione precompetitiva sulla catena del valore di un mercato che dev essere innescato e posto nelle condizioni di poter superare l inerzia iniziale e guadagnare capacità di sviluppo e autosostenibilità. 4 Il modello concettuale a 4 livelli L esigenza di estendere lo sviluppo della Società dell Informazione dalle aree metropolitane alle aree rurali decentrate richiede un intervento diretto della Pubblica Amministrazione Locale che deve necessariamente partire da una attività di analisi territoriale, condotta con l obiettivo di valutare le specificità morfologiche, socio-economiche del territorio e misurare lo stato attuale della domanda e dell offerta di infrastrutture e servizi informatici. L investimento della PA deve essere quindi condotto in due direzioni, puntando ad incrementare la coscienza delle opportunità offerte da un regime di e-society e a ridurre il divario tra il fabbisogno e la disponibilità di infrastrutture. Mentre il primo obiettivo può essere perseguito con interventi di animazione culturale ed, in generale, alfabetizzazione, il secondo richiede un azione diretta della PA sulle infrastrutture e sui paradigmi tecnologici. Valutazione del contesto socio-economico, verifica dell assetto normativo e misurazione dello stato della domanda e dell offerta di infrastrutture e servizi ICT delineano l ambiente operativo di riferimento nella elaborazione del Piano di Intervento da parte della Provincia di Torino. 6
7 Le direttrici sulle quali il Piano si sviluppa vengono definite partendo dall acquisizione di un modello concettuale di erogazione/fruizione dei servizi a 4 livelli (vedi figura 1), in cui l utilizzo di Internet viene riconosciuto come paradigma tecnologico di riferimento e l obiettivo è la realizzazione di una efficiente matrice di interconnessione tra l utenza fruitrice e i soggetti erogatori di servizi. La realizzazione dell infrastruttura d accesso per l utenza finale è delegata all azione degli operatori attivi sul territorio mentre l adiacenza tra questa e i centri servizi viene garantita dall azione mediatrice e coagulante, esercitata dal Consorzio TOP-IX. La struttura economico-giuridica del Consorzio TOP-IX e l impostazione tecnologica che lo caratterizzano hanno determinato la partecipazione all iniziativa della Pubblica Amministrazione come principale soggetto promotore ed una serie di entità estremamente eterogenee dal punto di vista della natura commerciale e delle potenzialità di utilizzo dell infrastruttura di interconnessione. Figura 1 Il modello concettuale a 4 livelli Il TOP-IX si presenta come una piattaforma di interconnessione orientata ai servizi e finalizzata a rendere economicamente conveniente la fruizione/erogazione dei servizi abbattendo i costi di interconnessione. 7
8 Obiettivo principale è la creazione di una infrastruttura di interscambio capace di ridurre al minimo la distanza tra la domanda di servizi e la possibile offerta degli stessi. Il concetto di distanza è globalmente inteso e fa riferimento ad una metrica complessa che tiene conto dell avvicinamento commerciale, degli sforzi economici legati all interconnessione reciproca e alla definizione dell accordo commerciale. La logica implementata prevede che non venga privilegiato il semplice interscambio di traffico Internet ma che si creino le condizioni tali da rendere immediatamente attuabile il trasferimento tecnologico e di competenza tra le parti, vero fattore di sviluppo della Società dell Informazione, innescando i presupposti per la costruzione dell intera catena del valore (rete a larga banda, erogatori, servizi e fruitori). 5 Il Piano di Intervento infrastrutturale Sulla base di queste considerazioni l intervento della PA deve essere condotto in modo da massimizzare l efficienza del modello proposto, promuovendo l estensione territoriale della dorsale (matrice di interconnessione) e la realizzazione di una infrastruttura di accesso, basata sull utilizzo di tecnologie innovative ed in generale sui paradigmi della banda larga. La scelta del fronte di investimento (dorsale o accesso oppure una combinazione opportunamente pesata di entrambi), deve essere fondata sui principi di selettività (in modo strettamente dipendente dalle caratteristiche morfologiche, sociali ed economiche dell area geografica analizzata) e di non sovrapposizione all azione del mercato e deve essere condotta attraverso la valutazione non solo della domanda di banda ma anche della dispersione di questa sul territorio. Interventi a livello dorsale (intesi come raccordo ad elevata velocità tra Torino ed altri punti sul territorio provinciale) risultano efficienti dal punto di vista dell investimento economico in aree caratterizzate da una bassa dispersione di banda e, quindi, elevata localizzazione d utenza mentre nei casi di alti valori di dispersione (ad esempio le aree montane, non trascurabili in Provincia di Torino) risulta più opportuno investire sulla componente d accesso. A livello di dorsale, la Provincia di Torino intende promuovere e sostenere l estensione a livello sub-provinciale (individuando uno o più nodi da raccordare a Torino) del TOP-IX, mentre sul fronte delle tecnologie più propriamente d accesso gli interventi possibili prevedono l acquisizione di infrastruttura d accesso basata su tecnologie tradizionali wireline (ad oggi fibra ottica e xdsl) e 8
9 nelle aree rurali e montane (nelle quali l azione pur incentivata degli operatori risulti antieconomica e pertanto non sostenibile) l utilizzo di innovative soluzioni d accesso quali Wi-Fi e le moderne tecnologie di trasporto satellitare bidirezionale. Sulla base di quanto sopra esposto, il Piano di Intervento della Provincia di Torino sulle aree oggetto dei Patti territoriali viene sviluppato su quattro principali linee di azione: 1. Dorsale Multiservizio 2. Realizzazione di una infrastruttura di accesso al sistema di interscambio regionale 3. Copertura aree rurali e montane: il satellite 4. Creazione di Hot-spot Wi-Fi Rispetto alla griglia concettuale prima definita (4 livelli) la misura 1 intende potenziare il livello di dorsale/interconnessione, estendendo territorialmente la matrice di interscambio mentre le direttrici 2 e 3 sono finalizzate al potenziamento della componente d accesso. La misura 4 è finalizzata invece alla promozione e allo sviluppo delle moderne tecnologie di rete locale. Per quanto riguarda invece il mapping delle linee d azione sul territorio, questo verrà effettuato sulla base dei principi di selettività e non sovrapposizione sopra definiti e seguirà il modello concettuale riportato in figura 2), prevedendo l adozione della misura 1 nei punti ad elevata localizzazione d utenza e bassa dispersione di banda (per esempio Ivrea), la misura 2 in tutte le aree in cui l azione incentivante della PAL è sufficiente ad innescare l azione degli operatori e la misura 3 nelle aree residue che dovrebbero essere rappresentate dalle aree rurali e montane a bassissimo tasso d urbanizzazione. 9
10 Figura 2 - Il mapping territoriale del Piano d Intervento infrastrutturale Nei paragrafi successivi vengono descritte in modo approfondito le quattro linee d azione, gli obiettivi specifici, i domini geo-economici di pertinenza e gli strumenti operativi tecnologici e amministrativi - di implementazione, per ognuno dei Patti territoriali, sulle diverse direttrici di intervento. 10
11 6 Misura 1 - Dorsale Multiservizio La definizione multiservizio è legata alla possibilità di utilizzare la stessa infrastruttura tecnologica, sia per gli scopi del Consorzio TOP-IX che per la costruzione/estensione della rete della Pubblica Amministrazione e le modalità operative di implementazione proposte nel presente documento fanno riferimento a quanto già analogamente predisposto presso la Regione Autonoma Valle d Aosta (RAVDA). Qui l amministrazione regionale ha acquisito il diritto di usufrutto (per la durata di 15 anni) su una dorsale in fibra ottica tra Torino e le pepinière (sedi di incubatori d impresa) di Aosta e Pont Saint Martin, su cui insistono aree industriali molto interessanti dal punto di vista del numero e della tipologia delle aziende presenti. L obiettivo della RAVDA è di consentire inizialmente l apertura di due nuovi nodi TOP-IX (rendendo disponibile a tutta l utenza potenziale del proprio territorio l offerta Internet degli operatori presenti con la propria infrastruttura sul territorio metropolitano torinese) e, in un secondo momento, utilizzare la medesima infrastruttura fisica per la realizzazione della componente di backbone della nascente RUPAR (Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale) della Valle d Aosta. Sul piano strettamente operativo la RAVDA dovrà innanzitutto individuare il soggetto gestore (presumibilmente una delle entità, a partecipazione pubblica, già presenti e attive sul territorio valdostano) a cui affidare le attività di installazione, gestione e manutenzione della dorsale multiservizio, In secondo luogo la stessa amministrazione regionale dovrà impegnarsi formalmente con il Consorzio TOP-IX mediante apposita convenzione ed avvalendosi del soggetto gestore individuato per fornire allo stesso Consorzio la capacità di banda e le soluzioni di trasporto richieste, garantendo un adeguato livello di affidabilità del servizio e la necessaria scalabilità nel tempo. Allo stesso modo la Provincia di Torino si propone di acquisire a mezzo di una gara d appalto a procedura aperta il diritto reale d usufrutto, su una dorsale in fibra ottica tra Torino ed alcuni punti sul territorio provinciale, individuati tenendo conto delle indicazioni fornite dai tavoli di concertazione e di considerazioni di tipo geo-economico, finalizzate a massimizzare l efficienza dell intervento. 11
12 Le attività di installazione, gestione e manutenzione, in questo caso saranno affidate ad un soggetto gestore opportunamente individuato, responsabile dell estensione con canali ad altissima velocità - della rete della Provincia di Torino alle aree periferiche del territorio, ed ente strumentale di cui la Provincia stessa potrà avvalersi per garantire al Consorzio TOPIX le necessarie capacità di banda e garanzia di servizio, ritenute condizioni abilitanti e imprescindibili nell apertura dei nuovi nodi. Anche in questo caso verrà redatta e sottoscritta da Provincia di Torino e Consorzio TOPIX una convenzione in cui verranno formalizzati gli impegni reciproci: la Provincia si impegnerà - avvalendosi del soggetto gestore individuato - a rendere disponibile la capacità di banda necessaria, mentre il TOPIX dovrà garantire l utilizzo di tale capacità secondo gli obiettivi istituzionali del Consorzio, caratterizzati da un approccio di assoluta neutralità e dall obbligo di incentivare e facilitare l interscambio Internet tra i soggetti membri. 12
13 7 Misura 2 - Realizzazione di una infrastruttura di accesso al sistema di interscambio regionale L intervento a livello di dorsale previsto nella misura 1 - risulta scarsamente efficace rispetto all innalzamento della efficienza della matrice di interscambio se in modo concorrente non viene esercitata la medesima pressione a livello accesso della griglia concettuale prima descritta. L obiettivo della Provincia di Torino in tal senso è di estendere alle aree periferiche del territorio amministrato, le opportunità tecnologiche e commerciali offerte dalla disponibilità di soluzioni d accesso a banda larga, attualmente privilegio quasi esclusivo dell area metropolitana torinese. L infrastruttura telematica in oggetto può essere assimilata secondo un analogia ormai abusata ma non per questo poco efficace ad un autostrada capace di coprire omogeneamente le aree oggetto dei Patti territoriali. Considerata l area di riferimento di ciascuno dei Patti territoriali, verrà acquisita dalla Provincia di Torino, per un periodo di tempo pari a cinque anni, un autostrada telematica, in grado di garantire la massima capillarità possibile sul territorio oggetto dell intervento e con una capacità complessiva (esprimibile in termini di banda disponibile), determinata dalla negoziazione con gli operatori. Gli operatori selezionati saranno rappresentati da soggetti di mercato già attivi sul TOP-IX - per garantire l adiacenza tra l insieme delle aziende beneficiarie ed il sistema economico regionale - ed interessati ad intervenire in modo diretto con un azione di infrastrutturazione del territorio, facendo riferimento a tecnologie d accesso a banda larga di tipo wireline. La Provincia acquisirà pertanto l autostrada, l arteria principale e la renderà disponibile con la massima copertura possibile alle aziende potenzialmente beneficiarie, che saranno rappresentate tutte le aziende aventi unità operative attive nell area considerata. Gli operatori saranno pertanto autorizzati dal momento della sottoscrizione del contratto ad andare presso tutte le aziende attive sul territorio considerato, istruirle rispetto all iniziativa della Provincia, ingaggiarle commercialmente ed attivare il servizio in questione. Gli operatori selezionati richiederanno alle aziende beneficiarie un canone annuale, mantenuto costante per la durata dell intervento, che consentirà non solo il raccordo a tale arteria (e pertanto 13
14 la veicolazione agevolata e garantita, attraverso la piattaforma di interscambio, verso tutti i soggetti che costituiscono il sistema economico regionale) ma anche, attraverso la medesima infrastruttura dell operatore, l accesso alla Big Internet. Le modalità di raccordo offerte dagli operatori alle aziende beneficiarie dovranno prevedere tre livelli di banda (basso 2, medio, alto) associati evidentemente a contributi annuali diversi. L obiettivo di tale direttrice è di individuare su ognuna delle aree oggetto dei Patti una molteplicità di operatori in grado di garantire la realizzazione dell infrastruttura così come sopra descritto. La Provincia non mira pertanto a selezionare il singolo operatore per Patto ma ad incentivare il consolidamento dello scenario multioperatore anche nelle aree periferiche, aprendo all utenza una ampia varietà di scelta e determinando, in un regime di libero mercato e concorrenza reale, un sicuro miglioramento sul piano della qualità e dei costi legati al servizio. Figura 3 La realizzazione dell infrastruttura d accesso ed il raccordo delle aziende beneficiarie in uno scenario Multioperatore. 2 Il livello basso dovrà essere comunque superiore ad una soglia minima di banda indicata dalla Provincia di Torino, per evitare soluzioni tecnologiche poco performanti e non coerenti agli scopi istituzionali proposti. 14
15 La realizzazione della infrastruttura verrà ripartita mediante apposito bando di gara d appalto a procedura aperta - tra vari operatori, contrattualizzando con ciascuno di essi una capacità di banda, proporzionale ad un punteggio ad essi attribuito sulla base della valutazione di un set di parametri opportunamente definiti. La ripartizione premierà solo i primi tre concorrenti per evitare un eccessiva parcellizzazione dei fondi disponibili che risulterebbe scarsamente efficace rispetto agli scopi istituzionali prefissati. I parametri che verranno presi in considerazione nella redazione della graduatoria di merito su questa linea di intervento, saranno selezionati in modo da valutare : il costo per Mbps, per massimizzare - a parità di investimento - la capacità di banda complessivamente disponibile nella costruzione dell autostrada; il livello di copertura del servizio di raccordo reso disponibile alle aziende beneficiarie; il contributo annuo per il servizio di raccordo che dovrà essere tenuto il più basso possibile per incentivare l ingaggio delle aziende beneficiarie; il costo annuo del raccordo in condizioni normali di mercato - al netto dell intervento della Provincia - per garantire la sostenibilità, sia immediatamente per aziende ed,in generale, soggetti non beneficiati all interno dei Patti territoriali, sia al termine dei cinque anni, all esaurimento dell impulso pubblico. L obiettivo in questo senso è verificare la sostenibilità nel tempo dello scenario tecnologico ed economico determinato. La PA può innescare, infondere l energia iniziale necessaria al passaggio di stato ma deve essere poi l azione del mercato a garantirne la persistenza, grazie alla creazione delle condizioni di fabbisogno e disponibilità di infrastrutture/servizi necessari a tale sviluppo. Il coinvolgimento degli operatori va ritenuto un elemento imprescindibile dell intervento descritto, perché solo l azione tecnologica e commerciale di un operatore di mercato può fornire da un lato la necessaria garanzia di continuità del servizio e dall altro l indispensabile presidio in un rapporto fornitore-cliente. A seguito dell aggiudicazione delle previste gare (una per Patto per garantire su tutte le aree il necessario livello di competitività) la Provincia contrattualizzerà, per un periodo di tempo pari a cinque anni, la disponibilità dell autostrada multioperatore con gli operatori premiati (come già detto i primi tre classificati nella graduatoria di merito stilata in corrispondenza di ciascun Patto), attribuendo a ciascuno di essi un budget e quindi una porzione di autostrada proporzionale al punteggio ottenuto. 15
16 A questo punto partirà l azione commerciale degli operatori che interverranno sul territorio per ingaggiare le aziende beneficiarie, vendendo il servizio di raccordo all infrastruttura e richiedendo il contributo annuale previsto. In questo modo la portata dell intervento condotto dalla Provincia di Torino sarà ulteriormente valorizzata dall attività degli operatori stessi che porteranno la loro azione commerciale con estremo rigore, fortemente sollecitati - dalla necessità di fatturare - alla riduzione del tempo di esaurimento della quota economica ad essi assegnata. La necessità di tutelare l intervento della Provincia e salvaguardare le risorse economiche rese disponibili, richiede comunque l implementazione di meccanismi cautelativi nella definizione dei processi di provisioning e fatturazione degli operatori ingaggiati. Figura 4 - Gli operatori ingaggiati fattureranno verso Provincia di Torino a 6 e a 12 mesi sulla base delle attivazioni effettivamente realizzate. Il secondo step di fatturazione sarà il momento in cui il residuo (differenza tra il budget allocato inizialmente e il valore fatturato dagli operatori) viene rimodulato ed utilizzato per finanziare la misura 3 ed eventualmente la misura 4. 16
17 Gli operatori fattureranno verso Provincia in due step, a sei e a dodici mesi dalla firma del contratto, esponendo di volta in volta un importo economico, calcolato come frazione della porzione di infrastruttura inizialmente contrattualizzata e pari alla quantità di banda complessivamente portata alle aziende beneficiarie 3. Oltre a questo è opportuno prevedere un opzione di uscita dalla misura 2 che consenta a fronte di una scarsa risposta delle aziende potenzialmente beneficiarie e/o ad una mancanza di disponibilità e concreto interesse da parte degli operatori di non disperdere i fondi disponibili. Si propone, pertanto, al termine del primo anno (secondo ed ultimo step di fatturazione della misura 2 ) di valutare il residuo (differenza tra il budget inizialmente allocato su questa misura e l effettivo fatturato) e renderlo disponibile sulla misura 3 e/o sulla misura 4, in modo strettamente dipendente dai risultati ottenuti nella fase di avvio su queste due misure.. Questo meccanismo oltre a garantire la non dispersione dei fondi disponibili consente anche di chiudere in tempi stretti e prevedibili i processi contabili e amministrativi legati alla gestione dei Patti. 3 A titolo esemplificativo ipotizzando che un operatore X abbia contrattualizzato con Provincia di Torino una porzione di autostrada pari a 1 Gbps per un milione di euro, e che al primo trimestre abbia ingaggiato 25 aziende beneficiarie per un servizio di raccordo a 2 Mbps e 5 aziende a 10 Mbps, potrà fatturare una frazione del valore previsto nel contratto ( ) pari a : [(25*2) + (5*10)] Mbps /1000 Mbps = 10% di un milione di euro, e così a seguire fino all esaurimento del valore stesso, ovvero al riempimento dell infrastruttura. 17
18 8 Misura 3 - Copertura aree rurali e montane : il satellite L avvento delle moderne tecnologie satellitari bidirezionali (RCS, Return Channel System), pur caratterizzate da un notevole e fisiologico grado di immaturità, può offrire spunti interessanti in zone del territorio regionale che non conosceranno mai i benefici di tecnologie di banda larga quali l xdsl. La scelta di utilizzare una rete trasmissiva di tipo satellitare, per rispondere alle esigenze di banda di territori svantaggiati dal punto di vista dei servizi di telecomunicazioni, risiede nelle caratteristiche intrinseche che tale tecnologia possiede come meglio evidenziato di seguito. I vantaggi delle telecomunicazioni via satellite sono evidenti, se rapportati ai requisiti di comunicazioni flessibili e a copertura continentale, ed alle esistenti soluzioni di comunicazione. Attualmente due terzi delle linee telefoniche disponibili sono installate nei Paesi industrializzati. Queste linee sono disponibili per circa il 15% della popolazione mondiale. Ci vorranno alcuni decenni per rendere disponibile l'accesso a comunicazioni affidabili a determinate aree geografiche, mentre un servizio basato sul satellite può essere installato ovunque nel mondo in breve tempo. L accesso a reti IP via satellite rappresenta una soluzione innovativa per l interconnessione delle reti WAN/LAN tradizionali, anche e soprattutto verso siti non forniti adeguatamente dalle infrastrutture tradizionali. L accesso verso le reti IP è basato su circuiti bidirezionali satellitari (nessun collegamento alle reti terrestri è necessario per il punto di accesso lato periferia). Esso è predisposto inoltre, alla creazione di reti private virtuali IP (VPN). Il circuito digitale via satellite è sempre attivo e fornisce un efficiente mezzo trasmissivo per il trasporto del traffico IP tra la rete locale di un utente ed una server farm o con un altra sede connessa con lo stesso mezzo. Il traffico generato dai terminali remoti viene raccolto dall hub satellitare e quindi ritrasmesso verso un indirizzo IP appartenente all infrastruttura terrestre o verso un altro punto di accesso. Sulla base di tali considerazioni sia tecnologiche che socio economiche il governo canadese sta promuovendo la NSI, National Satellite Iniziative 4, finalizzata a coprire, con l installazione di stazioni satellitari bidirezionali, le comunità rurali e montane del Nord del Paese, ovvero aree in cui il satellite rappresenta l unica opzione disponibile per garantire soluzioni broadband a costi sostenibili. 4 per ulteriori informazioni. 18
19 Il budget disponibile complessivamente è di 155 milioni di dollari ed i finanziamenti vengono erogati dal CSIF (Canadian Strategic Infrastructure Fund), gestito dai Ministeri dell Industria e delle Infrastrutture, e dalla CSA (Canadian Space Agency). Una parte sostanziale di tali fondi (circa 85 milioni di dollari) verrà investita per acquisire il diritto di usufrutto su cinque transponder satellitari (capacità di banda complessiva pari a 5x34 Mbps) per un periodo di tempo pari a 15 anni, a partire dal Il meccanismo di ingaggio delle comunità beneficiarie verrà regolato da un bando a cui potranno partecipare entità pubbliche o generiche community no-profit, che siano in grado di certificare il loro bisogno tecnologico e la tecnologia broadband attualmente disponibile sul territorio di riferimento, confermando la capacità di contribuire nell acquisizione dell hardware necessario (parabola e dispositivo RCS) e di garantire la sostenibilità dell intervento. Allo stesso modo su scala sia territoriale che economica evidentemente ridotta - già nel corso del 2003 il CSI Piemonte ha realizzato per la Provincia di Torino una rete sperimentale basata su tecnologia satellitare (acquisizione di un canale Eutelsat di uplink a 2 Mbps) e tecnologia Wi-Fi per sviluppare aree non coperte da servizi a larga banda. In particolare sono state identificate due comunità montane ed un insieme di piccoli comuni per un totale di circa 20 stazioni. La proposta presentata nell ambito dei Patti territoriali prevede l acquisizione, da parte della Provincia di Torino, del diritto reale d usufrutto su di una infrastruttura satellitare bidirezionale per un periodo di tempo pari a tre anni. La Provincia di Torino, quindi, renderà disponibile la capacità di banda satellitare mentre le aziende beneficiarie dovranno farsi carico dei costi (decisamente contenuti) legati all installazione dei terminali utente (parabola e dispositivo RCS). La procedura per l individuazione delle aziende destinatarie verrà formalizzata all interno di un bando (la cui natura e forma verranno concordate con i tavoli di concertazione di competenza per ciascuna delle aree oggetto dei Patti territoriali) finalizzato a rendere beneficiari i soggetti che ne facciano esplicita richiesta formale e siano nelle condizioni tecnologiche (in termini di know-how e necessaria infrastruttura di rete locale) per poter utilizzare l uplink satellitare efficacemente. Questo allo scopo di rendere il più efficiente possibile l intervento della Provincia e minimizzare la probabilità di dispersione dei fondi disponibili. 19
20 9 Misura 4 - Creazione di Hot-Spot Wi-Fi Verrà data la possibilità alle aziende che insistono nelle aree dei Patti territoriali di presentare progetti esecutivi per la realizzazione di hot-spot Wi-Fi. Verranno premiate, in particolare, le aziende che presentino proposte di infrastrutturazione wireless di complessi industriali (ovviamente quando questi siano assimilabili a strutture campus) e/o che condividano con altre aziende (che insistono sulla stessa area) il proprio raccordo all infrastruttura d accesso (nel caso in cui l azienda proponente risulti beneficiaria della misura 2 ), oppure l uplink satellitare (misura 3 ) oppure una generica connessione a Internet. La Provincia di Torino si propone di finanziare l acquisizione dell hardware Wi-Fi necessario (acquisendolo e cedendolo in comodato d uso gratuito) nei casi ritenuti più meritevoli dal punto di vista della progettualità dimostrata e della volontà di condivisione. La procedura di ammissione ai finanziamenti verrà formalizzata attraverso uno specifico bando concorso che verrà presentato in una prima edizione con una scadenza formale (90 giorni dalla pubblicazione) ma potrà essere ripresentato in riedizioni successive dopo aver valutato i risultati della prima uscita e la disponibilità di fondi residui o aggiuntivi. 10 Finanziamenti Le azioni descritte nel presente documento saranno finanziate in prima istanza nell ambito dei Patti territoriali e dei già citati decreti di rimodulazione. La tipologia degli interventi previsti risulta assolutamente coerente con le iniziative (e l azione di finanziamento) già condotte dalla Provincia di Torino - nel corso degli ultimi tre anni - in termini di sviluppo e promozione della Società dell Informazione. La Provincia ha comunque garantito la sua disponibilità ad una partecipazione economica ulteriore nell ambito specifico dei Patti territoriali, con un azione di cofinanziamento (10% del budget disponibile per effetto della rimodulazione). In ogni caso le modalità operative di implementazione del Piano sono state pensate secondo una logica di modularità e scalabilità rispetto alla disponibilità economica effettiva, che consente la possibilità di utilizzare ulteriori fondi eventualmente disponibili (CIPE, ad esempio) e di incentivare l azione finanziatrice degli altri soggetti istituzionali (come la Regione Piemonte, nell ambito del Piano Regionale per lo sviluppo della banda larga), a vario titolo coinvolti nell azione di sviluppo del territorio. 20
21 11 Riferimenti Per ognuno dei Patti territoriali, oggetto del presente Piano di Intervento, verrà predisposta una scheda progetto condivisa con il tavolo di concertazione di riferimento - in cui verranno esplicitati i tempi e le risorse economiche allocate su ciascuna misura e le modalità operative di implementazione, compresi i riferimenti ai documenti necessari allo svolgimento delle procedure amministrative di assegnazione e selezione (di attuatori e beneficiari) sopra descritte. 21