Sociologia G. Settimana dal 6 all 8 ottobre 2008

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sociologia G. Settimana dal 6 all 8 ottobre 2008"

Transcript

1 Sociologia G. Settimana dal 6 all 8 ottobre I livelli dell osservazione e dell analisi sociologica. Micro, meso, macro Livello micro può essere definito quello di scala più piccola dei livelli di analisi della sociologia. Per alcuni esso identifica il livello del singolo individuo, che non è ulteriormente scomponibile. Per altri si può applicare il livello micro anche a interazioni di tipo duale o all analisi delle reti. Il livello meso può essere definito come il livello intermedio, che cioè si riferisce a contesti di interazione che contengono unità individuali e che possono essere a loro volta contenute in unità di livello più elevato: vicinato, famiglia, comunità, classi, ceti, gruppo di lavoro, équipe, classe scolastica, reparto, ecc Il livello macro. Si riferisce alla società nel suo insieme o a società locali abbastanza grandi e complesse da essere autosufficienti dal punto di vista delle funzioni sociali essenziali; ovvero a insiemi di relazioni complesse (sistemi) non direttamente osservabili (il sistema giudiziario, l università italiana, ecc); ovvero si può riferire a caratteristiche di popolazioni. Si parla in genere in questo caso di livello aggregato( (il tasso di disoccupazione dei giovani). Agli esordi della sociologia il livello di studio è in genere di tipo macro. Oggi lo studio della società avviene a diversi livelli e dopo un periodo orientato in termini micro, anche il livello di tipo macro sta riprendendo quota - 1. In termini teorici-possiamo parlare di teorie micro e macro sociologiche quando la prospettiva suggerita da quella teoria si pone stabilmente su uno o l altro dei livelli di indagine ( es. Il suicidio di Durkheim o il sistema sociale di Parsons come teorie macrosociologiche; la teoria dell azione sociale di Boudon o la teoria dell interazionismo simbolico come teorie microsociologiche). 2. In termini analitici Possiamo parlare contemporaneamente di livelli micro e macro.se studio l Università italiana posso studiarla da un punto di vista macro ( come istituzione che ha certe proprietà: n. studenti, spese, indirizzi, orientamenti, ecc) e/o utilizzando livelli di osservazione intermedi (le facoltà, i corsi, le discipline), ovvero studiando gli atteggiamenti dei singoli studenti. Se studio la famiglia posso studiarla da un punto di vista micro (le interazioni tra generazioni al suo interno) o dal punto di vista macro (le funzioni che il sistema dell istruzione le assegna 2. Generi della sociologia: Esistono diversi generi della sociologia, così come esistono diversi generi letterari, musicali, ecc. I generi della sociologia dipendono dagli obiettivi del lavoro sociologico. Possiamo in primo luogo distinguere l obiettivo di descrivere e l obiettivo di spiegare. (Successivamente si parlerà di critica sociale e di sociologia applicata. A proposito della critica sociale si ricordi la lettura fatta in classe di Zygmunt Bauman) Sociografia e descrizione L intenzione fondamentale degli studi sociografici è la descrizione Descrivere significa rappresentare compiutamente, ma in modo mirato selettivo, affidabile e significativo(cioè dotato di senso rispetto a ciò che di quell oggetto si vuol conoscere). Per descrivere dunque non basta guardare un oggetto e riportarne i dettagli. Occorre avere una teoria o un ipotesi ( comunque un idea di nessi tra elementi) che guidi la lettura di quell oggetto di studio. I fatti non parlano da soli, ma vanno fatti parlare dalle domande che pone loro il sociologo. Così guardando una fotografia o leggendo una tabella dobbiamo avere una direzione prevalente di osservazione, una guida all oggetto che diriga la nostra attenzione a cogliere ciò che di quel fenomeno crediamo ci possa interessare ( vedi esempio sulla fiducia) Se l intento del sociologo è quello di arrivare alla messa a fuoco di alcuni nessi generali, allora occorre operare semplificazioni per via di astrazioni, ad esempio raggruppando elementi tra loro simili in classi omogenee, individuandone i tratti comuni, per rapporto a quelli contenuti in altre classi( si ricordi l esercizio in classe sugli oggetti di fiducia. Li si possono raggruppare secondo

2 caratteri comuni, salvo poi verificare se la percezione sociale del loro valore scompone questi gruppi Una descrizione può comunque sfumare in analisi e spiegazione quando si dà conto di differenze e variazioni che occorrono nel contesto studiato. Dire che i bambini di classi sociali sfavorite hanno un rendimento inferiore a quelli di classi sociali favorite pone già sul terreno il fatto che il tipo di classe sociale, che fa differenza, potrebbe essere alla radice, cioè spiegare le differenze di rendimento Analisi sociologica e spiegazione. Con la descrizione si arriva spesso alle soglie della spiegazione, ma ciò che fa una spiegazione è il passaggio dal riscontro di uniformità accertate (generalizzazioni empiriche) alla individuazione delle loro cause. La ricerca e la individuazione delle cause passa attraverso la teoria cioè insiemi di proposizioni tese a ordinare la conoscenza di un fenomeno in termini di enunciazione di cause ed effetti. (cfr. Vocabolario) 3. Teoria e teorie sociologiche La teoria sociologica è, specie alle sue origini, meno formalizzata che in altre scienze (cioè non possiede una sintassi di regole da cui derivare rigidamente i criteri di produzione e trasformazione di tutti gli asserti di quella teoria, indipendentemente dai loro contenuti). Il sapere sociologico si organizza più spesso in tradizioni che in paradigmi. Si parla di tradizione quando si voglia mettere in rilievo la continuità nel tempo di una certo filone o di una certa corrente di pensiero (idee, immagini, teorie) che, pur non essendo fortemente strutturata, mantiene un suo nucleo di problematiche (insiemi di interrogativi e di risposte tipiche) riconoscibile come tale anche nel mutare del tempo dei temi e nell avvicendarsi di autori. La tradizione si distingue dal paradigma. Anch esso è un insieme di idee, immagini largamente condiviso. Esso tuttavia si fonda sulla accumulazione selettiva di acquisizioni precedenti della disciplina stessa, inoltre è fortemente strutturato, è capace cioè di indirizzare lo sviluppo teorico ed empirico di una disciplina in maniera da definire strettamente ciò che è proprio di quel paradigma e ciò che invece non gli appartiene (quindi provvede ipotesi, concetti, teorie,. suggerisce temi di ricerca, tiene memoria dei risultati, costruisce e verifica tecniche di indagine,ecc) Inoltre in sociologia raramente si assiste al definitivo superamento di un tipo di analisi teorica, poiché il modo di procedere dell analisi sociologica si verifica più per affiancamenti di nuove interpretazioni rispetto a interpretazioni precedenti, che per cumulazione, o per smentita e superamento definitivi di una precedente interpretazione di un certo fenomeno. E infatti impossibile creare in sociologia le condizioni per quell esperimento cruciale che smentendo definitivamente una certa interpretazione dei fatti definisce il punto di svolta di una scienza paradigmatica. Come si è già detto la variabilità nello spazio e nel tempo del fenomeno studiato difficilmente consente di mettere in concorrenza due interpretazioni riferite a oggetti che possano essere davvero confrontabili per somiglianza e differenza In sociologia sono possibili letture diverse (e quindi diverse teorie) di uno stesso fenomeno, questo deriva dall appartenenza a contesti diversi, dal riferimento a tradizioni teoriche diverse, o a paradigmi diversi dal mutare dei criteri di rilevanza da un periodo all altro. Esempi di teorie. Es. 1. teoria della devianza secondo Merton: la devianza, è un comportamento non naturale, ma socialmente costruito: essa deriva dalle diverse risposte date dagli individui alla tensione esistente tra norme sociali condivise e scarsità dei mezzi leciti disponibili per rispettarle (l innovatore è colui che aderisce alle mete segnalate dalla società ma non ai mezzi leciti che essa prevede debbano venir utilizzati per raggiungerle). Es. 2: teoria della devianza secondo Sutherland (devianza come subcultura) la devianza è un comportamento appreso tramite il contatto e la comunicazione ravvicinata con altri devianti insediati in uno stesso contesto sociale e geografico.

3 4.Teoria e spiegazioni 4.1 In che cosa consiste l operazione di spiegare Spiegare significa tentare di dare risposta a un interrogativo, a un perché. Può essere interessante sapere che l etimologia latina del verbo spiegare si riferisce al fatto di svolgere( di-spiegare) una pergamena (influenza dell antico Egitto): man mano che si srotola il foglio ciò che era nascosto al lettore appare alla luce. Spiegare quindi presuppone la possibilità di portare alla luce qualcosa. La conoscenza scientifica, utilizza, come quella di senso.comune, degli a-priori ovvero categorie mentali preesistenti, che restringono il campo della ricerca della verità. I dati, infatti, non parlano da soli, ma vanno fatti parlare attraverso un filtro. Il quale seleziona e mete in risalto alcuni tra i molti possibili aspetti di un certo fenomeno. Gli a-priori conoscitivi sono diversi da quelli relativi ad attività di valutazione e di giudizio. Nelle scienze ( nella prospettiva dunque di cercare una spiegazione non occasionale e non singolare di un certo fenomeno), non ci si chiederà mai di chi è la colpa ( interrogativo tipico di un approccio valutativo), ma quale sia, o quali siano, le cause dirette e/o indirette di un certo effetto osservato. La conoscenza di qualsiasi fenomeno, e quindi la ricerca delle sue cause, presuppone la capacità di interrogarsi su aspetti e ritenuti rilevanti di quel fenomeno. Infatti qualsiasi scienza, non solo a sociologia, non opera alla cieca, ma per rispondere a problemi(problemi=interrogativi rimasti senza soluzione).nessun interrogativo può essere posto se non c è una qualche conoscenza precedente. Per sapere ciò che non so, devo sapere quel che so!!!!! Quindi alla base della ricerca che vuole superare l ignoranza relativamente a un certo fenomeno ci dev essere per forza già un sapere che orienta la mia indagine (appunto una teoria, o una semplice ipotesi, ecc.). Una spiegazione (o un tentativo di spiegazione) attraverso una teoria si distingue dalla spiegazione di buon senso perché nel primo caso non ci si riferisce a fatti episodici o casuali (perché quella gallina attraversa la strada?) ma a fatti che si presuppone siano ripetibili, generalizzabili o, se unici, non dovuti al caso. ( i gatti che attraversano la strada di sera rimangono in genere abbagliati perché il loro sistema visivo, ecc.) In qualsiasi modo questa spiegazione avvenga nelle diverse scienze, essa comunque prevede la messa in relazione di concetti 4.2. I presupposti comuni alla spiegazione scientifica Il modo di spiegare che le scienze sociali condividono con le altre scienze (ereditato dalla critica del positivismo) ritiene: - che la conoscenza abbia carattere convenzionale. Cioè che la produzione di verità scientifiche sia garantita non dalla perfetta corrispondenza tra realtà e conoscenza, ma dall accordo degli scienziati su determinate regole (di osservazione, analisi, inferenza*, quest ultima essendo un modo di passare dalle premesse alle conclusioni, in un ragionamento) stabilite dalla comunità scientifica -che la realtà sia solo parzialmente conoscibile: le teorie non rispecchiano la realtà sociale così com è, nella sua completezza, bensì la costruiscono per quegli aspetti che al ricercatore interessa selezionare e indagare. -che si debba utilizzare un modello probabilistico e non deterministico: cioè un modello non guidato dall ipotesi di esistenza di cause necessarie e sufficienti, ( se a-e soltanto a-, allora b e soltanto b) bensì aperto, cioè orientato ad accettare l incertezza relativa all esistenza di più alternative possibili. 5. La spiegazione in sociologia e i suoi a-priori

4 Nello specifico caso della sociologia occorre accettare il presupposto di non avere mai un perfetto controllo su tutti i fattori che possono entrare in gioco nel produrre un certo fenomeno il fenomeno da spiegare è infatti sempre espresso da comportamenti e atteggiamenti che è impossibile smontare e riprodurre in laboratorio è difficile ricostruire un fenomeno nelle sue concatenazioni temporali, spesso di tipo cumulativo. In sociologia difficilmente si assiste direttamente al costruirsi del fenomeno sociologico che si sta indagando, più spesso osserva il fenomeno già costruito è difficile, isolare un fenomeno dal contesto in cui è immerso, compreso l effetto ricercatore. In sociologia le cause dei fenomeni vanno ricercate a livello del sociale (non della sfera psichica né dell ambito fisico) Nella spiegazione usata in sociologia non si trovano tendenzialmente mai condizioni di necessità e sufficienza (una condizione è necessaria quando per produrre un certo effetto essa dev essere sempre presente; una condizione è sufficiente quando basta da sola a produrre un certo effetto. Una condizione necessaria e sufficiente, se applicata al comportamento sociale, chiude quindi la porta a qualsiasi libertà di scelta e presuppone massima prevedibilità dei comportamenti e totale assenza di eterogeneità nella popolazione indagata, sotto quel certo aspetto. -Il modello causale in sociologia è piuttosto multifattoriale, si costruisce attraverso pluralità di combinazioni e concatenazioni tra fattori. Si badi bene che Weber, nello spiegare il sorgere del capitalismo mercantile nell Europa del 600 non si sogna di individuare un unica causa di questo fenomeno (come magari saremmo portati a credere leggendo in qualche riassunto frettoloso, che la religione protestante è, per Weber, causa dell avvento dello spirito del capitalismo ). Oltre la pluralità dei fattori un altro problema che il sociologo deve affrontare è quello della difficoltà a separare la causa dall effetto e di stabilire quale delle molte possibili cause o combinazione di cause produce un particolare effetto. Poiché l antecedenza è il requisito fondamentale perché si possa trovare un legame causale (ciò che viene prima potrebbe, anche se non sempre, aver causato quello che viene dopo, mentre il contrario e escluso) in sociologia l informazione sulla sequenza degli eventi è spesso proprio l informazione che manca Un'altra caratteristica è che la causalità in sociologia si realizza come influenza, non già in termini direttamente, fisicamente, trasformativi. Dunque il sociologo deve sempre interpretare il legame tra cause ed effetti, non essendoci piena evidenza a priori (tranne che per caratteristiche che non possono essere effetto, ma solo causa, essendo immodificabili: come la età, il genere, la razza, ecc.,) né della direzione causale( alcolismo disoccupazione, bassa natalità occupazione femminile, ecc)né dei meccanismi messi in opera (attraverso quale meccanismo accade che i bambini poveri vadano male a scuola più di frequente degli altri?) Per convenzione metodologica i fattori utilizzati nella ricerca empirica dalla sociologia si chiamano variabili (le variabili sono caratteristiche che variano, cioè possono assumere diversi valori da un individuo o da un gruppo, ad un altro:età, sesso, razza, classe sociale, provenienza, ecc.). Quando si dice che al variare dell età varia la capacità di reddito, ciò significa che se considero gruppi con età diversa (per esempio i giovani, gli adulti e gli anziani) troverò per quegli stessi gruppi un valore diverso per la variabile reddito ( redditi prima più poi meno alti con l avanzare dell età ) Esercizio si rifletta sulla quantità di fattori che contribuiscono a spiegare la riduzione del tasso di natalità in Italia, o sui fattori che possono variamente influenzare l aumento della disoccupazione, o sulla molteplicità di stimoli che possono indurre a scegliere una facoltà A> esercizio in classe). La scoperta di una correlazione statistica tra due variabili

5 (aumentando il numero di anni di istruzione aumenta l ammontare di redito guadagnato da adulti) segnala un possibile legame di causa-effetto. Non sempre però una correlazione statistica sottende causalità. Spesso si tratta di una coincidenza. In questo caso la relazione individuata è apparente, cioè spuria e tra la causa e l effetto c è una terza variabile, la vera causa ( se ci concentrassimo soltanto su una) della relazione individuata. Se a seconda del genere del guidatore varia la probabilità di incidenti, la causa non sarà tanto il fatto che al volante ci siano uomini o donne, bensì dal legame tra genere e diverso ammontare di chilometri percorsi Relazioni spurie La scoperta di una relazione ricorrente tra fenomeni non fa capo necessariamente a una teoria. Senza uno schema causale, sostenuto da una teoria, le uniformità riscontrate atteso la descrizione, rimangono mere generalizzazioni empiriche Quando si parla di generalizzazioni empiriche si vuol dire che le varie enunciazioni ( si ricordi la tabella letta in classe) vengono costruite senza che le uniformità di relazione tra fenomeni siano collegate a una teoria. Un esempio da seguire, a proposito dell inserimento di una generalizzazione empirica in uno schema teorico è la teoria del suicidio di Durkheim. Tale teoria, pur appoggiandosi a uniformità empiriche, inserisce queste uniformità in un quadro teorico attraverso la individuazione di relazioni tra concetti. Ecco qui di seguito la sequenza di proposizioni che rendono teoricamente giustifica l uniformità empirica che emerge dal riscontro di una più alta frequenza di suicidi tra i protestanti. Ce la propone Merton (sociologo americano che studieremo più oltre) mostrando come le uniformità empiriche, nel caso di Durkheim, siano derivate da una serie di proposizioni più astratte e generali, che sono tra loro correlate e che si incardinano nella teoria dell anomia. Se la leggiamo dall alto verso il basso partiamo da un alto livello di astrazione concettuale e scendiamo già fino al riscontro empirico. Se la leggiamo dal basso ragioniamo su un uniformità empirica che, risalendo nello schema del ragionamento viene collocata entro uno schema causale ad alto grado di astrazione, per diventare elemento di una teoria I concetti guida qui sono: religione, coesione, sostegno, ansietà( non alleviate) 1-La coesione fornisce un sostegno ai membri di un gruppo che sono soggetti a tensioni e ad ansietà acute 2-le percentuali dei suicidi sono in funzione delle tensioni e delle ansietà non alleviate cui le persone vanno soggette 3-I cattolici hanno una coesione sociale maggiore dei protestanti 4-Perciò si dovrebbero prevedere percentuali di suicidi più basse tra i cattolici che non tra i protestanti Il carattere di teoria compare dunque quando la generalizzazione empirica viene concettualizzata in astrazioni di più alto livello (religione (cattolicesimo/protestantesimo) coesione sociale, tensioni e ansietà alleviate, sostegno riduzione esposizione a rischio di suicidio, ecc) che vengono incorporate in enunciazioni di relazioni più generali. Una teoria consente così di estendere la portata della scoperta empirica, anche ad altri ambiti di comportamento

6 VOCABOLARIO della settimana Gli ingredienti fondamentali della ricerca sociologica L interrogativo di ricerca o problema,, teorie e concetti, i dati, -All'origine della ricerca c'è sempre un problema, cioè un interrogativo rimasto senza risposta. Quindi dove c'è un problema c'è già una conoscenza (imperfetta e parziale) precedente. -Per produrre altra conoscenza ogni ricerca dev'essere guidata da una ipotesi (che è poi un'aspettativa) fondata su teorie o su informazioni non organizzate in teoria. Qualsiasi teoria si fonda sulla dimostrazione dell esistenza di una relazione tra concetti. I dati sono informazioni organizzate raccolte attraverso l osservazione diretta e indiretta di alcuni aspetti selezionati dei fenomeni che si vogliono indagare (vedi Vocabolario) Concetto astrazione ( procedura di isolamento) che seleziona e unifica sotto uno stesso termine caratteristiche salienti di oggetti e situazioni, che sono r ritenuti simili per quelle caratteristiche -Concetti possono essere generali o specifici ( cioè a minor grado di generalità) - tanto più generale un concetto tanti più elementi include. Tanto più specifico, tanto più stretta la base di riferimento ( libertà libertà di stampa libertà di stampa in Italia libertà di stampa in Italia oggi). Anche un concetto concreto, cioè che si riferisce a elementi o situazioni facilmente osservabili o oggetto di esperienza diretta, può essere enunciato come generale, quanto includa molti elementi: ad esempio il concetto di studente : è un concetto concreto, ma che così enunciato è ancora molto generale. Studenti di che ordine di studi? Di che età?, ecc - Definizione di un concetto: stabilire un equivalenza semantica tra un termine (parola attraverso cui si esprime quel concetto) e una frase composta da un certo numero di termini. Es 1 : classe sociale Quel raggruppamento fondato sulla comune posizione rispetto alla proprietà dei mezzi di produzione ( Marx) -Nella sociologia la definizione di un concetto serve spesso a riformulare i suoi significati di senso comune (come nel caso del concetto di rete) -In sociologia uno stesso concetto può ricevere definizioni diverse (il concetto di azione sociale è diversamente usato da Parsons e Weber, il concetto di devianza in Merton e in Goffman, ecc) Definizione lessicale caratterizzata dall individuazione del significato di un concetto secondo il lessico comune (il cui repertorio sta in un vocabolario) Definizione operativa di un concetto insieme di operazioni che servono a riempire di contenuti osservabili un concetto (il concetto di "gioventù" è operativizzato quando stabilisco quali categorie o fenomeni entrano in questo concetto e quali ne stanno fuori: ad es. si possono considerare giovani persone dai 16 ai 34 anni, ecc.) individuazione dei confini( per stabilire differenze rispetto ad altri concetti) identificazione dei modi di essere all interno di questi confini decisione circa i modi di rilevare l informazione. Teoria. Insieme di proposizioni logicamente interconnesse che, basandosi sulla connessione tra diversi concetti, rigorosamente definiti cercano di ordinare la conoscenza di un fenomeno in termini di enunciazione di cause ed effetti.

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Perché le innovazioni nella programmazione sono molto rilevanti per la valutazione ex ante e la VAS?

Dettagli

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I Laboratorio Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I Laura Palmerio Università Tor Vergata A.A. 2005/2006 Testi di riferimento F. Celi, D. Fontana, Fare ricerca sperimentale

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Un gioco con tre dadi

Un gioco con tre dadi Un gioco con tre dadi Livello scolare: biennio Abilità interessate Costruire lo spazio degli eventi in casi semplici e determinarne la cardinalità. Valutare la probabilità in diversi contesti problematici.

Dettagli

Cosa è la sociologia? Studio scientifico della società

Cosa è la sociologia? Studio scientifico della società Cosa è la sociologia? Studio scientifico della società Cosa è la sociologia? Rispetto alle altre scienze sociali Soluzione gerarchica Soluzione residuale Soluzione formale Soluzione gerarchica A. Comte

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Lavorare in gruppo Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Premessa La conoscenza del gruppo e delle sue dinamiche, così come la competenza nella gestione dei gruppi, deve prevedere

Dettagli

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si

Dettagli

Spinoza e il Male. Saitta Francesco

Spinoza e il Male. Saitta Francesco Spinoza e il Male di Saitta Francesco La genealogia del male è sempre stato uno dei problemi più discussi nella storia della filosofia. Trovare le origini del male è sempre stato l oggetto principale di

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Polli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e

Polli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e Polli e conigli Livello scolare: primo biennio Abilità Interessate Calcolo di base - sistemi Risolvere per via grafica e algebrica problemi che si formalizzano con equazioni. Analizzare semplici testi

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Laura Viganò 13.12.10

Laura Viganò 13.12.10 LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,

Dettagli

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO PROF. ANGELO SCALA Indice 1 LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO ---------------------------------------------- 3 Per il proficuo studio

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

Il sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi.

Il sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi. E. Calabrese: Fondamenti di Informatica Problemi-1 Il sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi. L'informatica

Dettagli

Qui cade sua altezza

Qui cade sua altezza Qui cade sua altezza Silvia Sbaragli N.R.D. Bologna DFA, SUPSI Locarno (Svizzera) Pubblicato in: Sbaragli S. (2010). Qui cade sua altezza. La Vita Scolastica. 18, 25-27. Nell insegnamento della matematica

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012 LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo

Dettagli

Sei sicuro di quanto costa il tuo prodotto? Il nuovo metodo dell Activity-based costing.

Sei sicuro di quanto costa il tuo prodotto? Il nuovo metodo dell Activity-based costing. Sei sicuro di quanto costa il tuo prodotto? Il nuovo metodo dell Activity-based costing. Torino, 24 maggio 2006 Indice Premessa...p. 3 Determinazione dei costi di prodotto: confronto fra i diversi metodi...p.

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

15. Antico gioco russo

15. Antico gioco russo 15. Antico gioco russo In un antico gioco russo, attraverso i risultati casuali ottenuti dall allacciamento di cordicelle, i giovani cercavano una previsione sul tipo di legame che si sarebbe instaurata

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 2.2 Mettere a punto un test psicologico Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Da dove partire C'è davvero bisogno di un nuovo strumento di misura?

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

Strutturazione logica dei dati: i file

Strutturazione logica dei dati: i file Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer

Dettagli

Email Marketing Vincente

Email Marketing Vincente Email Marketing Vincente (le parti in nero sono disponibili nella versione completa del documento): Benvenuto in Email Marketing Vincente! L email marketing è uno strumento efficace per rendere più semplice

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal

Dettagli

Autismo e teoria della mente

Autismo e teoria della mente Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I)

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Ottimizzazione delle interrogazioni I Basi di Dati / Complementi di Basi di Dati 1 Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università di

Dettagli

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved. SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Pedagogia Sperimentale

Pedagogia Sperimentale Pedagogia Sperimentale Caterina Cangià Anno Accademico 2012-2013 LUMSA Formazione Primaria INTRODUZIONE 02. 2 Cos è una STRATEGIA DI RICERCA? Cos è una STRATEGIA DI RICERCA? È l uqlizzo di varie tecniche,

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

55820/2014 ----------------

55820/2014 ---------------- 55820/2014 Data: 06 settembre 2014 Dove arriva la Bibbia? di Ilvo Diamanti 06 settembre 2014 Dalla ricerca «Gli italiani e la Bibbia» che viene presentata stasera al Festival letteratura di Mantova un

Dettagli