25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne"

Transcript

1 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo. Secondo i dati dell'istat, sono 6,743 milioni le donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale, tre milioni quelle che hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata. Si tratta di violenze domestiche soprattutto a danno di mogli e fidanzate: 8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito le aggressioni in casa. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro. A ottenere con la forza rapporti sessuali è il partner il 70% delle volte e in questo caso lo stupro è reiterato. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. Gli autori sono degli sconosciuti una volta su quattro, nello stesso numero di casi sono parenti (soprattutto zii e padri) e conoscenti. Per fare uscire dal silenzio questa drammatica situazione si celebra il 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita con la risoluzione n. 54/134 dalle Nazioni Unite nel 1999 al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e società civile. L'Onu ha scelto questo giorno per commemorare la tragica vicenda delle tre sorelle Mirabal violentate, pugnalate e strangolate il 25 novembre del 1960, per ordine del dittatore Trujillo.

2 Il giorno 25 novembre 2010 alle ore 9,30 nell Aula Magna dell Istituto Professionale di stato per i Servizi Sociali S.Pertini in via Vesalio, si terrà l incontro-dibattito USCIAMO DAL BUIO OLTRE IL SILENZIO Giornata internazionale contro la violenza sulle donne CON IL PATROCINIO DELL UFFICIO DELLA CONSIGLIERA DI PARITA DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI 9,30 Apertura dei lavori Saluti del Dirigente scolastico prof. Roberto Pianta Interventi Dott.ssa Angela Quaquero Vice presidente della Provincia di Cagliari Dott.ssa Silvana Migoni Presidente Associazione Donne al Traguardo Dott.ssa Simona Zonchello Prof.ssa Antonina Dedoni Consigliera di Parità della Provincia di Cagliari Con la partecipazione di Francesca Falchi

3 Non è il cancro, né la guerra o gli incidenti stradali la causa dell invalidità e della morte delle donne nel mondo. Ben più forte è la violenza che queste subiscono da mariti o fidanzati. Lo rivela il Consiglio d Europa alla presentazione dell Osservatorio criminologico e multidisciplinare sulla violenza di genere, incaricato di assistere in Italia le vittime della violenza domestica. Dalla consapevolezza che la violenza sulle donne sia una delle forme peggiori di discriminazione e a ricordo delle sorelle domenicane Mirabal, uccise il 25 novembre del 1960 perché impegnate nella lotta di liberazione contro il generale Trujillo, nasce la Giornata internazionale per l eliminazione della violenza contro le donne. Commemorazione che ebbe origine al primo incontro internazionale femminista in America Latina, celebrato in Colombia, nel La Repubblica Dominicana propose il 25 novembre in onore di Patria Minerva e Maria Teresa Mirabal. Nel 98 l assemblea generale delle Nazioni Unite approvò all unanimità questa data come Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Da allora, il 25 novembre è l occasione per affrontare con maggior forza un problema che è vivo nella quotidianità di molte donne. Una violenza che cela diversi volti: quello della guerra, dell odio razziale, della povertà, ma anche quello di una cultura trasversale poco propensa a valorizzare le donne quanto piuttosto a relegarle nel ruolo di vittime.

4 Violenza domestica: quella che maggiormente colpisce le donne. Una percentuale dal 10% al 69%, a seconda dei paesi, ne è vittima. Le bambine scomparse, oggetto di infanticidio e di abbandono, sono almeno 60 milioni, mentre ogni anno su 800mila vittime di traffici di persone l 80% è rappresentato da donne e bambine. La geografia occidentale della condizione femminile risulta tragicamente uniforme. In Russia sono morte 13 mila donne, il 75% delle quali uccise dal proprio marito, dato preoccupante se si tiene conto che il conflitto decennale Urss-Afghanistan ha mietuto 14 mila vittime dichiara Gabriella Paparazzo, responsabile dell associazione Differenza donna. E nei paesi considerati esempi di civiltà e modernizzazione le cose non vanno meglio: In America o in Svezia, dove l emancipazione femminile ha raggiunto massimi livelli di sviluppo, ogni dieci giorni una donna viene uccisa sostiene la criminologa Noemi Novelli. Non conosce limiti geografici la condizione di maltrattamento delle donne, allo stesso modo non ne conosce di sociali. Un fenomeno che non riguarda solo i Paesi sottosviluppati : In Australia, Canada, Israele, Sudafrica e Stati Uniti tra il 40 e il 70% degli omicidi femminili sono compiuti dal partner sottolinea il rapporto. Fra l altro, una donna su quattro subisce abusi durante la gravidanza, una su tre è picchiata, costretta a rapporti sessuali. Dato ancor più allarmante è che mogli, madri e fidanzate, nella maggioranza dei casi, non hanno la consapevolezza di essere vittime e risultano perciò incapaci di denunciare le violenze subite. La violenza contro donne e ragazze (sono 1,7 miliardi le donne tra i 15 e i 49 anni nel mondo) è un epidemia mondiale, silenziosa e di dimensioni allarmanti. La discriminazione contro donne e ragazze sottrae allo sviluppo di intere nazioni il pieno contributo delle capacità individuali di oltre metà della popolazione. Le donne hanno tuttora molto da conquistare per ottenere pari dignità dell uomo, cominciando a neutralizzare l idea diffusa in diversi paesi di valere meno dell uomo.

5 Da Giorgio Napolitano In occasione di questa ricorrenza, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto un monito: La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne deve rappresentare un occasione per riflettere su un fenomeno purtroppo ancora drammaticamente attuale, individuando gli strumenti idonei a combatterlo in quanto coinvolge tutti i paesi e rappresenta una vera emergenza su scala mondiale. È necessario promuovere dice ancora Napolitano azioni concrete per diffondere, in primo luogo nella scuola e nella società civile, una concezione della donna che rispetti la sua dignità di persona e si opponga a volgari visioni di stampo meramente consumistico spesso veicolate anche dal linguaggio dei media e della pubblicità. Solo così sarà possibile creare una cultura di autentico rispetto, innanzitutto sul piano morale, nei confronti delle donne. Ghandi Non c'e' occasione in cui le donne debbano considerarsi subordinate o inferiori agli uomini. Le lingue proclamano che la donna e' meta' dell'uomo e, a parita' di ragionamento, l'uomo e' la meta' della donna. Essi non sono due entita' separate, ma meta' di una sola cosa. La lingua inglese va oltre e chiama le donne la meta' migliore dell'uomo

6 25 novembre 2010 Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne. Il 25 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel C è chi ritiene che la violenza sia relegata a forme di cultura diverse e a paesi terzi, poveri e non civilizzati. Che sia un problema delle donne e che sarà risolto, prima o poi, dalle donne. Per questo serve una giornata di sensibilizzazione, perché è dimostrato, ed è evidente nonostante gli stereotipi imposti, che la violenza contro le donne è un fenomeno endemico della società. Si chiama violenza di genere e coinvolge tutti i paesi e tutti i continenti in modo trasversale. I paesi industrializzati come quelli in via di sviluppo, e le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali, a tutti i ceti economici. Sulla libertà concessa alle donne si gioca il progresso culturale, in ogni tempo e ad ogni latitudine. Costrette all ignoranza per evitare una pericolosa presa di coscienza; schiavizzate nella tratta per scopi sessuali alla mercé di tutti i popoli, dal Nord al Sud del mondo; usate come merce di scambio nei viaggi della speranza; usate come armi da guerra nello stupro etnico. Un dato banale ma che viene spesso ignorato: le donne sono la metà del genere umano. La violenza contro le donne non è violenza contro un gruppo etnico, contro un paese, contro un diritto fondamentale, è un crimine contro l umanità. La dichiarazione ONU sull eliminazione della violenza contro le donne,del 1993, la definisce: la violenza contro le donne comprende ogni atto di violenza alle donne che provoca, o potrebbe provocare, un danno fisico, sessuale o psicologico o una sofferenza alle donne, incluse le minacce di compiere simili atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che si verifichino in pubblico o in privato..