L Istruzione secondaria superiore in provincia di Varese

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1 SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E ISTRUZIONE OSSERVATORIO PERMANENTE ISTRUZIONE LETTURE E COMMENTI L Istruzione secondaria superiore in provincia di Varese Anno scolastico Panoramica Generale 1

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3 3 Presentazione

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5 L O L OSSERVATORIO PERMANENTE SULL I ISTRUZIONE I L'Osservatorio Permanente Istruzione è una struttura del Settore Formazione Professionale e Istruzione della Provincia di Varese, nata nel 1989 per mettere a disposizione di politici, funzionari, operatori scolastici (insegnanti, dirigenti scolastici, esperti) e cittadini le informazioni indispensabili per la programmazione scolastica. Tramite OPI Varese garantiamo infatti la disponibilità e il tempestivo aggiornamento di una ricca banca dati che raccoglie informazioni relative agli allievi delle scuole medie superiori, fondamentali per una corretta programmazione in campo dell istruzione, della formazione professionale, dell edilizia scolastica, dei trasporti. Per questo motivo abbiamo voluto mettere a disposizione anche sul sito ( Aree Tematiche Formazione Professionale ed Istruzione Istruzione Superiore Iperscuola 2011) i dati statistici più importanti con l obiettivo di diffondere e condividere questa ricca documentazione tra gli operatori e rispondere così al fabbisogno informativo delle politiche locali dell'istruzione. La Provincia di Varese rileva infatti annualmente l'andamento delle iscrizioni negli istituti di istruzione superiore statali e non statali, e il pendolarismo interdistrettuale (con specificazioni a livello comunale e di singolo Istituto scolastico), oltre ad una serie di indicatori statistici, tra cui il tasso di scolarità per i giovani tra i 14 ed i 18 anni. Strutturata in quattro archivi di base (Studenti, Classi, Scuole e Comuni), che contengono circa sessanta report di stampa, la banca dati Iperscuola, di cui nel sito potete consultare un estratto, è uno strumento che permette quindi di disporre in tempo reale dei dati relativi ai circa 35mila studenti iscritti alla secondaria nella provincia di Varese. 5

6 IL RUOLO DELLA PROVINCIA IN MATERIA DI ISTRUZIONE Il processo relativo al decentramento amministrativo iniziato con le leggi Bassanini ed il progressivo flusso di competenze dallo Stato verso le Province, insieme con i cambiamenti in atto a livello nazionale con il riconoscimento dell'autonomia scolastica, con la riorganizzazione degli uffici del Ministero della Pubblica Istruzione e con la Riforma scolastica in atto, hanno dato un innovativo e forte ruolo programmatorio al nostro Ente. Oggi la Provincia - oltre alle storiche competenze in materia di edilizia e servizi scolastici e a parte le iniziative autonome a sostegno della qualità dell istruzione - è in grado infatti di programmare l offerta formativa allineandola ai reali bisogni della realtà locale, grazie soprattutto al costante dialogo che mantiene da sempre con i diversi attori che a vari livelli operano sul territorio. Le scelte relative al consolidamento dei percorsi formativi attuati e l'individuazione di nuovi indirizzi di studio possono così avvenire in un ottica di sistema, che individua nell offerta scolastica una risorsa preziosa in un più ampio progetto a sostegno dello sviluppo occupazionale e socio-culturale della provincia. In sintesi, le competenze della Provincia nel campo dell istruzione sono le seguenti: istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione; la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche ovvero il dimensionamento scolastico, che si traduce nell'accorpamento di più Istituzioni scolastiche autonome in un'unica Istituzione, o nella divisione di una Istituzione Scolastica in due o più, a seconda del numero di allievi frequentanti e di valutazioni sui bacini di utenza, sul pendolarismo; la programmazione e l autorizzazione all apertura di nuovi indirizzi; 6

7 la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, degli organi collegiali scolastici a livello territoriale; le iniziative e le attività di promozione, informazione e orientamento, finalizzate a garantire il più ampio assolvimento del Diritto-Dovere di istruzione e formazione da parte degli adolescenti residenti nel territorio provinciale; i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio (questa competenza investe direttamente il settore Edilizia, ma può comprendere interventi di promozione da parte degli altri Settori); il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche; la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti. A tutte queste attività, gestite dal Settore Formazione Professionale e Istruzione, si aggiungono gli altri interventi finalizzati ad assicurare alle scuole i servizi necessari, che all interno della Provincia sono garantiti dal Settore Edilizia e Servizi Scolastici. La legge regionale della Lombardia n. 19/07 prevede la partecipazione della Provincia nella redazione dei piani regionali dell offerta formativa. 7

8 Fonti Per questa pubblicazione, così come per l attività corrente, abbiamo consultato altre fonti specialistiche, e in particolare: la Banca dati ISMU: la Fondazione ISMU, già Fondazione Cariplo-ISMU dal 1991, è un ente scientifico autonomo e indipendente che promuove studi, ricerche e iniziative sulla società multietnica e multiculturale, con particolare riguardo al fenomeno delle migrazioni internazionali ( le statistiche ISTAT e in particolare l utile strumento Demo-ISTAT ( con il quale l ISTAT mette a disposizione i dati ufficiali più recenti sulla popolazione residente nei Comuni italiani derivanti dalle indagini effettuate presso gli Uffici di Anagrafe. Interrogazioni personalizzate (per anno, territorio, cittadinanza, ecc.) permettono di costruire le tabelle di interesse e scaricare i dati in formato rielaborabile. È possibile trovare anche informazioni sui principali fenomeni demografici, come i tassi di natalità e mortalità, le previsioni della popolazione residente, l indice di vecchiaia, l età media. l'annuario Statistico Regionale della Lombardia (ASR), frutto della collaborazione istituzionale tra Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Istat : ( Obiettivo dell'asr è di favorire la diffusione capillare dell'informazione statistica, con particolare attenzione a quella prodotta dagli Enti appartenenti al SISTAN (Sistema Statistico Nazionale) Il rapporto del MIUR pubblicati e periodicamente aggiornati su Per i dati regionali: Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia: La scuola in Lombardia, Anno Scolastico

9 9 Panoramica Generale

10 Avvertenza Per tutti i contenuti di questa Panoramica, rimandiamo agli approfondimenti nei successivi capitoli di questa pubblicazione. I DATI PROVINCIALI In base alle tabelle tratte da La Scuola in Lombardia anno Scolastico , 2011, dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Direzione Generale, si hanno questi numeri per il ciclo primario e della scuola secondaria di primo grado: I dati sono riferiti all Organico di fatto (OF) alla data del primo settembre SCUOLE STATALI ciclo primario e secondarie primo grado - Numero alunni per ordine infanzia primaria I grado TOTALE Varese SCUOLE NON STATALI ciclo primario e secondario primo grado - Numero alunni per ordine infanzia primaria I grado TOTALE Varese CORSI di Formazione professionale regionali: Dal 1 al 4 anno Varese Per la scuola secondaria di secondo grado, ci avvaliamo dei dati dell Osservatorio Permanente sull Istruzione. 10

11 SCUOLE STATALI E NON STATALI - Numero alunni scuola secondaria di secondo grado CORSI DIURNI E SERALI: Totale provincia Varese: n Dalle tabelle sopra riportate, appare che in provincia di Varese ben bambini e ragazzi sono andati a scuola nell anno scolastico appena concluso. Vediamone il prospetto analitico relativo alla scuola secondaria superiore OPIVa-ISCRITTI ISCRITTI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE ANNO SCOLASTICO : SCUOLA STATALE SCUOLA NON STATALE CORSI DIURNI CORSI SERALI CORSI DIURNI CORSI SERALI In questa panoramica trattiamo in particolare i dati relativi alle scuole superiori statali, corsi diurni, poiché sono quelli che hanno maggiore impatto sulla programmazione territoriale dell offerta formativa, sulla pianificazione dell edilizia scolastica, sui problemi di trasporto e pendolarismo. Facendo un confronto con gli iscritti nei precedenti anni, si nota un buon aumento di scolarizzazione: I picchi in aumento e in calo rispecchiano l andamento demografico in provincia di Varese, segnando tuttavia da un lato una scolarizzazione sempre più marcata e dall altro lato un affermarsi dell istruzione secondaria statale. 11

12 Il grafico seguente illustra il progressivo aumento di iscritti nelle scuole statali e l andamento delle iscrizioni nelle scuole paritarie. OPIVa - iscritti scuole statali e non statali - corsi diurni - serie storica STATALI DIURNI PRIVATE DIURNI Il grafico che segue evidenzia la progressiva scolarizzazione nell arco di oltre un ventennio in provincia di Varese. 12

13 confronto: iscritti statali e paritarie corsi diurni/residenti età al 1 gennaio TOTALE studenti statali_più_paritarie corsi diurni (dati Provincia Varese, OPI) TOTALE residenti in provincia di Varese da 13 anni a 17 al 1 gennaio (DemoIstat maggio 2010) Il grafico seguente mostra l andamento demografico, che dopo i picchi dei primi anni settanta è andato calando, segnando una leggera ripresa negli ultimi anni Nati vivi in provincia di Varese dal 1970 al 1992 Serie

14 ANNO SCOLASTICO : L AVVIO DELLA NUOVA RIFORMA SCOLASTICA Fino all a.s la scuola secondaria di II grado ha funzionato secondo la normativa precedente (licei, istituti tecnici, istituti professionali, ecc.). Dall a.s è stata avviata la Riforma scolastica (Gelmini) a partire dal primo anno del corso di studi. [Legge 2 aprile 2007, n. 40, di conversione con modificazioni del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7 Legge 6 agosto 2008, n. 133, art. 64; DPR 15 marzo 2010 recante Revisione dell assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ; DPR 15 marzo 2010 recante Riordino degli istituti tecnici ; DPR 15 marzo 2010 recante Riordino degli istituti professionali ] Sempre dall a.s sono stati avviati i primi anni dei corsi triennali/quadriennali regionali di Istruzione e Formazione professionale, tenuti o presso istituzioni scolastiche o presso centri di formazione professionale. Tipologie Vecchio Ordinamento (dal 2 al 5 anno di corso) Sigla OPI IPC IPIA ITC ITG ITI ITPA ITT LAR LCL LLI LSC MAG Istituti professionali per i servizi commerciali e turistici Istituti professionali per l'industria e l'artigianato Istituti tecnici commerciali Istituti tecnici per geometri Istituti tecnici industriali Istituti tecnici periti aziendali Istituti tecnici per il turismo Licei artistici Licei classici Licei linguistici Licei scientifici (compresi Licei della comunicazione) Liceo Sociopsicopedagogico e Liceo Scienze Sociali (ex Scuole e Istituti magistrali) 14

15 Tipologie NUOVO Ordinamento ( 1 anno di corso, a partire dall a.s ) 2011) Sigla Opzione (nei licei) ) /Indirizzo (negli istituti OPI tecnici e in quelli professionali) NLA NLC NLL NLMC NLS NLSC NTE NTT NPS NPIA Liceo artistico Liceo classico Liceo linguistico Liceo musicale coreutico Liceo scientifico Liceo scienze umane Istituto tecnico economico Istituto tecnico tecnologico Istituto professionale servizi Istituto professionale industria artigianato Indirizzi: arti figurative/architettura ambiente/design/audiovisivo multimediale/ grafica/scenografia Indirizzi: Musicale/coreutico Opzione: scienze applicate Opzione: economico sociale Amministrazione finanza marketing turismo Meccanica meccatronica energia Trasporti logistica Elettronica elettrotecnica Informatica telecomunicazioni Grafica comunicazione Chimica materiali biotecnologie Sistema moda Agraria agroalimentare agroindustria Costruzioni ambiente territorio Servizi agricoltura e sviluppo rurale Servizi socio sanitari Servizi enogastronomia ospitalità alberghiera Servizi commerciali Manutenzione assistenza tecnica Produzioni industriali e artigianali 15

16 Istruzione e Formazione Professionale I corsi di Istruzione e Formazione Professionale sono corsi regionale della durata in genere di 3 anni o presso istituti scolastici o presso CFP (Centri di Formazione Professionale); forniscono conoscenze ed abilità professionali per preparare all'esercizio di un mestiere nei diversi settori produttivi e per favorire una migliore crescita culturale. Il titolo di studio rilasciato (attestato di qualifica professionale) è riconosciuto a livello nazionale. In base all accordo MIUR-Regione Lombardia del 16 marzo 2009, le istituzioni scolastiche possono erogare i percorsi di Istruzione Formazione Professionale (IFP), al termine dei quali verrà rilasciato diploma di qualifica nei corsi previsti da apposito Repertorio regionale. Sono previsto corsi nelle seguenti aree principali, che si articolano poi in indirizzi specifici. Corsi triennali di Istruzione e Formazione professionale _ Sigla OPI: NFP Area Agricola Agroalimentare Servizi ristorazione Artigianato artistico Chimica e ambientale Commerciale e dei servizi logistici Grafica e comunicazione multimediale Elettrica, Elettronica, informatica e telecomunicazioni Cura della persona, estetica, sport e benessere Legno e arredamento Meccanica Servizi di impresa Moda e abbigliamento Servizi di promozione e accoglienza AVVERTENZA : Come già indicato, i dati di questa relazione riguardano precipuamente i corsi tenuti presso le scuole secondarie superiori statali, corsi diurni: i dati comprendono anche gli studenti dei corsi di Formazione Professionale (NFP) che vengono tenuti, appunto, presso le scuole secondarie superiori statali. Questa relazione non tratta invece i dati sugli iscritti ai corsi tenuti presso i CFP. 16

17 LE SCELTE Quanto alle scelte scolastiche in provincia di Varese (dati OPIVa), indichiamo innanzitutto, le scelte ai corsi statali diurni e statali per macro-tipologia di corso: Iscritti per macro-tipologia scolastica - scuole statali, corsi diurni ISTRUZIONE TECNICA: ISTRUZIONE PROFESSIONAL E: ISTRUZIONE LICEALE: Istituti professionali, corsi quinquennali: Corsi IeFP triennali regionali: 444 e la relativa serie storica: Serie storica iscritti per macro-tipologia scolastica - statali, diurni - da 88/89 a 10/11 ISTRUZIONE LICEALE ISTRUZIONE TECNICA ISTRUZIONE PROFESSIONALE 17

18 Il confronto tra i dati e i dati relativi agli anni precedenti indica la netta propensione verso le tipologie liceali, a scapito delle tipologie professionali e tecniche, che tuttavia registrano una leggera risalita. In relazione all avvio della riforma scolastica, evidenziamo le scelte effettuate dai ragazzi nel primo anno di corso (statali, diurni: totale allievi), differenziate per tipo all interno delle macrotipologie. scelte classi prime a.s , statali, diurni N-Istruzione Tecnico Econom. N-Istruzione Tecnico Tecnolog. N- Istruzione Profess. Servizi N- Istruzione efp N-Istruzione Profess. Industria Artig. N-Liceo Scientifico N-Liceo Scienze Umane N-Liceo Artistico N-Liceo Linguistico N-Liceo Classico N-Liceo Music-Coreutico tecnica professionale liceale Nei prossimi capitoli si entrerà più nel dettaglio delle scelte scolastiche. 18

19 Il dimensionamento Scolastico nelle Scuole secondarie superiori La Provincia ha curato la prima costituzione di tutte le Istituzioni Scolastiche e di anno in anno procede alle necessarie operazioni di riorganizzazione della rete scolastica provinciale, sia per assicurare istituzioni di dimensioni tali da consentire un gestione ottimale, sia per ampliare o innovare l offerta scolastica di ciascuna istituzione, tramite l approvazione dei nuovi indirizzi scolastici e il piano dell offerta formativa. Nell a.s le Istituzioni Scolastiche statali della scuola secondaria di II grado sono 33, di varia dimensione, dai 548 iscritti (corsi diurni) dell ITIS Riva di Saronno ai 1838 iscritti (corsi diurni) dell ITC Tosi di Busto Arsizio: la dimensione di una Istituzione può dipendere dalla collocazione delle strutture, dal bacino di utenza, dagli accorpamenti intervenuti con altre scuole con le quali vengono messe in comune risorse, e dalla storia di ciascuna scuola. E inoltre prevista la costituzione in provincia di Varese di due CPIA (Centri Provinciali Istruzione Adulti), con sede rispettivamente a Varese e a Gallarate. L attivazione dei CPIA, che costituirebbero due nuove istituzioni scolastiche, è legato alla normativa di riferimento, attualmente in esame a livello parlamentare. 19

20 dimensionamento scolastico scuole superiori statali (totale allievi per Istituzione) - corsi diurni - a.s ITC TOSI BUSTO A. IPC FALCONE GALLARATE ITIS IPSIA PONTI GALLARATE LICEO CLASS. E SCIENT.-DA VINCI ISIS GAVIRATE LICEO SCIENTIFICO FERRARIS VARESE LICEO CLASSICO LEGNANI SARONNO LICEO CURIE TRADATE LICEO SOCIO-PSICO E LING. MANZONI ITCG GADDA ROSSELLI GALLARATE LICEO SCIENTIFICO GRASSI SARONNO ITIS IPSIA NEWTON VARESE IPC VERRI BUSTO A. LICEO SCIENTIFICO TOSI BUSTO A. ITCG ZAPPA SARONNO LICEO ARTISTICO CANDIANI BUSTO A. ITCG MILANI TRADATE ITCG DAVERIO VARESE LICEO CLASSICO CAIROLI VARESE LICEO CLASSICO CRESPI BUSTO A. ISIS SESTO CALENDE IPSIA PARMA SARONNO IPC EINAUDI VARESE LICEO ARTISTICO FRATTINI VARESE ITIS CITTA DI LUINO ITIS IPSIA FACCHINETTI BUSTO A. ISIS BISUSCHIO ITIS GEYMONAT TRADATE ITIS-ITC KEYNES GAZZADA SCHIANNO ITPA MONTALE TRADATE ITPA CASULA VARESE LICEO SCIENTIFICO LUINO ITIS RIVA SARONNO Distribuzione sul territorio Le punte più alte di frequenza si registrano nelle zone di Varese, Saronno e Tradate, a maggiore densità demografica e con la più alta percentuale di insediamenti di scuole medie superiori. I allievi delle scuole secondarie superiori statali e non statali, corsi diurni, risultano così distribuiti tra i vari ambiti territoriali in cui abbiamo funzionalmente suddiviso il territorio provinciale (vedi nota sotto). 20

21 iscritti a.s scuole statali e non statali (diurni) Segue un analogo grafico relativo ai studenti delle scuole superiori statali, corsi diurni: sono questi, come accennato, che hanno impatto diretto sull edilizia e anche sui trasporti, considerato l alto numero di pendolari tra ambito e ambito e tra province limitrofe, come sarà dettagliatamente esaminato nel capitolo dedicato al pendolarismo. iscritti a.s per ambito scolastico scuole statali ( diurni) Nota (Ambito territoriale: in fase di attuazione del DPR 233/98 il territorio provinciale è stato suddiviso per fini funzionali in ambiti territoriali ai fini del dimensionamento scolastico, precisamente in 6 ambiti per la scuola superiore e 17 ambiti per la scuola dell'obbligo. Contrariamente ai distretti scolastici ufficiali (che comprendono comuni anche fuori provincia) gli ambiti riguardano solo il territorio della provincia di Varese). Diversamente da detta divisione a fini funzionali, una divisione ufficiale del territorio ai fini dell amministrazione scolastica è quella dei distretti. Distretto scolastico: parte in cui è suddiviso il territorio provinciale per funzionalità organizzativa, relativamente ai bacini di utenza scolastica (TU 297/94); ai distretti corrispondono tuttora consigli scolastici distrettuali, come organismi collegiali 21

22 territoriali. Il DPR 233/99 prevede al loro posto organi locali da costituire a cura della Provincia in accordo con Comuni e Regione. I consigli distrettuali sono in fase di scioglimento. Tale divisione territoriale può travalicare i confini provinciali: il distretto di Tradate comprende la fascia confinante della provincia di Como; il distretto di Saronno comprende Comuni delle province di Monza e Brianza, Milano e Como. Il successo scolastico I allievi dei corsi diurni statali, a.s , comprendono ben ritardatari (27,26% del totale) e cioè alunni che risultano in ritardo negli studi rispetto all età anagrafica, per ripetenze nell a.s o precedenti o per ritardato ingresso nella vita scolastica o altri motivi: sono dati percentuali in crescita rispetto al passato e collegabili all aumento di studenti stranieri per nascita o cittadinanza, che può comportare non solo difficoltà in ambito scolastico, ma anche appunto ritardo nell inserimento nel ciclo scolastico. a.s a.s a.s a.s a.s RITARDI E RIPETENZE totale allievi corsi statali diurni scuola secondaria ritardatari ripetenti superiore (24,08%) (7,01% del di cui di cui tot.) (25,27%) (7,19% del di cui di cui tot.) (26,48%) (8,4% del di cui di cui tot.) (27,26%) (7,4% del di cui di cui tot.) (27,61%) (7,03% del di cui di cui tot.) 22

23 Studenti con cittadinanza non italiana Rinviando al capitolo specifico, diamo in questa panoramica alcuni dati sulla presenza di alunni con cittadinanza straniera nelle scuole secondarie superiori statali. SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO corsi statali, diurni pari a: totale studenti in provincia di Varese di cui: con cittadinanza straniera ,68% ,46% ,43% ,13% ,57% ,39% ,75% Il progressivo aumento di iscritti di cittadinanza straniera alle scuole superiori è indice non solo di un maggiore afflusso di immigrati, ma soprattutto di una stabilizzazione delle famiglie sul territorio, che porta ad una progressiva scolarizzazione, destinata a crescere nei prossimi anni, dato il sempre più consistente numero di scolari stranieri nelle scuole del ciclo primario. * *** *** *** * 23

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