E State in Oratorio!!!

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1 Progetto Diocesano Finanziato 2012 E State in Oratorio!!! Coordinatore Oratorio Beato Pier Giorgio Frassati Polverigi Polverigi 15 dicembre 2012 Tema: Giochi al Chiuso Relatori: ValentinaI, DeboraS, GiuliaM, NoemiB, CinziaI, MariaT, ValentinaM, AndreaP, JacopoV, NicolaP, ClaudiaM, SarahG, AgneseP, GiadaD, CamiallaF, SofiaS

2 Relatori: ValentinaI, DeboraS, GiuliaM, NoemiB, CinziaI, MariaT, ValentinaM, AndreaP, JacopoV, NicolaP, ClaudiaM, SarahG, AgneseP, GiadaD, CamiallaF, SofiaS

3 Relatori: ValentinaI Perché è importante il gioco in oratorio: Il gioco non è solo un modo per riempire la domenica pomeriggio o i momenti liberi. Il gioco è un attività fondamentale, indispensabile per la crescita e lo sviluppo di ogni ragazzo. Nel gioco il ragazzo prende coscienza del proprio corpo, dei propri limiti e delle proprie possibilità, anche le più nascoste. In un clima di trasparenza il ragazzo tira fuori la sua vera personalità, ciò che veramente è ( nel gioco si conoscono i ragazzi, diceva Don Bosco), libera tutte le sue passioni. Attraverso il gioco costruisce rapporti con coetanei, impara a stare con gli altri, assume liberamente un ruolo di rispetto nei confronti del gruppo di cui fa parte. Il gioco è educazione. Per il ragazzo il gioco è vita: come vive il gioco così si atteggia di fronte alla vita (occorre allora insegnargli a giocare bene). Attraverso il gioco il ragazzo fa suoi i grandi ideali della vita: la lealtà, la generosità, l onestà, ecc. Attraverso il gioco il ragazzo accresce lo spirito di sacrificio, lo spirito di squadra, il gusto dell impegno, la capacità di iniziativa, l assunzione del rischio. Il gioco favorisce lo sviluppo della fantasia, della creatività, dell espressone, della comunicazione del ragazzo. Il gioco consente al ragazzo di imparare a stare con gli altri, rispettando delle regole.

4 Relatori: ValentinaI Il gioco nelle varie fasce d età: Per l evoluzione del ragazzo il gioco assume valenze diverse a seconda del periodo che sta vivendo. Indicativamente i vari passaggi della crescita sono questi: 5-6 anni = imita le azioni dei grandi, gioca più accanto agli altri che con loro, compete, assume ruoli, capisce di dover giocare bene e senza liti; 6-7 anni = imita macchine, animali, quindi l imitazione entra nel regno della fantasia, magari sotto l influsso dei mezzi audiovisivi; 7-9 anni = collauda nel gioco le esperienze di vita sociale: bisogno di qualificarsi dentro il gruppo, difendere i suoi diritti, senso di rispetto, è solidale con il gruppo. Accetta le prime regole, il suo ruolo. Scopre che può imporre ai più piccoli e deboli la sua autorità e i suoi giochi, lancia sfide di abilità. Contemporaneamente ammira i più grandi e più forti, cerca di qualificarsi davanti a loro anni = tempo del gioco sociale, diminuisce l egocentrismo; raggiunge una coscienza sempre più chiara di sé, delle sue doti e possibilità, ma si abitua a tenere conto degli altri. Nei grandi giochi collettivi rispetta le regole con piena coscienza e si qualifica fra i compagni per il valore fisico, intellettuale e morale anni = è capace di giochi di squadra con sacrificio proprio e scambi con gli altri, ha spirito di gruppo; è sensibile al richiamo dell avventura e dell eroe, è un modo per proiettarsi nel mondo adulto che ora lo attrae. Cala l interesse per molti giochi ed aumenta quello per lo sport, per gli hobby che prefigurano lavori e attività da adulti. Le ragazze si indirizzano in genere verso giochi di intelligenza, di immaginazione, di esercizio verbale, piuttosto che in giochi più movimentati e violenti.

5 Relatori: ValentinaI Identikit dell animatore: Responsabilità: l'essere coscienti che altri dipendono da noi ci impegna a fare attenzione al comportamento, alle parole, alle scelte nostre e degli altri. I genitori ci affidano i loro figli e si fidano di noi. Non deludiamoli! Coerenza: i ragazzi ci osservano sempre. Si trovano disorientati se noi non siamo costanti negli atteggiamenti perché non riusciamo ad essere credibili. Non possiamo pretendere che essi facciano quello che non riusciamo a fare noi. Spirito di servizio: non stiamo dimostrando la nostra "bravura", ma dobbiamo servire in modo gratuito e generoso i ragazzi e la comunità. Al centro non siamo noi, ma gli altri. Torino Frassati Pier Giorgio 06/04/1901 Italiana Studente ANIMATORE!!!

6 Relatori: ValentinaI Identikit dell animatore: Entusiasmo: è l'ingrediente indispensabile perché il nostro servizio abbia effetto. In ogni momento (gioco, attività, impegno, preghiera,...) cerchiamo di esprimere la voglia di fare in pienezza e al meglio. Voler bene: il nostro modo di fare deve esprimere sempre un atteggiamento di apertura verso tutti, anche verso i meno simpatici. Essere animatore è desiderare di stare con i ragazzi e voler loro bene. Essere di esempio: i ragazzi hanno bisogno di persone da poter imitare, hanno bisogno di leader; anche a questo servono gli animatori. Attenzione, allora, a come ci muoviamo, a come parliamo! Dobbiamo essere i primi ad accogliere e vivere le varie esperienze! Torino Frassati Pier Giorgio 06/04/1901 Italiana Studente ANIMATORE!!!

7 Relatori: ValentinaI Identikit dell animatore: Umiltà: non crediamoci già arrivati. Forse è più quello che impariamo dai ragazzi di quello che possiamo offrire. Inoltre dobbiamo saper accogliere volentieri quello che i più esperti ci dicono, sia in positivo che in negativo. C è sempre bisogno di imparare. Conoscenza: dobbiamo conoscere almeno un poco, anche a livello teorico, i ritmi, le esigenze, i problemi specifici dell'età dei ragazzi. Questo ci favorisce nell'aiutare, nel valorizzare e correggere i singoli individui. Unità tra animatori: in ogni situazione è importante essere di esempio ai ragazzi e dimostrare la bellezza e il valore dell'unità. Non è facile. Ma bisogna aiutarsi! Torino Frassati Pier Giorgio 06/04/1901 Italiana Studente ANIMATORE!!!

8 Relatori: ValentinaI Identikit dell animatore: Ascoltare: l'animatore deve capire quando fare i suoi interventi rispettando i piccoli e lenti passi che compie il ragazzo. Non bisogna dargli la pappa pronta né abbandonarlo a se stesso. Pregare: sembra strano, ma fare l'animatore significa anche pregare per i ragazzi. Provare per credere! Pazienza: l animatore deve essere paziente, cercare sempre di mantenere la calma e il controllo in tutte le situazioni. Saper programmare: un buon animatore improvvisa il meno possibile. Bisogna essere preparati, altrimenti il fiasco è dietro l angolo. Perseveranza: bisogna tenere duro, soprattutto quando svolgere il proprio servizio costa fatica. Mollare proprio nei momenti difficili non aiuta certo a crescere! Torino Frassati Pier Giorgio 06/04/1901 Italiana Studente ANIMATORE!!! E poi, ricordate sempre: non siete soli!

9 Relatori: ValentinaI Come scegliere un gioco al chiuso: 1. Partecipanti: numero animatori (1, 3, 4, 5, 10, ) es. la tombola richiede 1 animatore per 20 bimbi numero bambini/ragazzi (5, 10, 20, 30, 40, ) es. 2-3 bimbi possono divertirsi lo stesso età (7-8, 9-10, 11-12, 13-14, ) es. 6-7 anni ascoltano <1 di spiegazione, a 12 anche 3!!! 2. Spazio: tipologia: o stanze (da catechismo, da oratorio) o salone (con colonne e seggiole) o palestra (spazi ampi e liberi) dimensioni e numero: o piccole/grandi (1, 2, 3, ) es. tante stanze piccole: caccia tesoro o strette/larghe (1, 2, 3, ) es. poche stanze lunghe strette: bocce/tiro a segno 3. Durata: preparazione dei partecipanti: 1, 5, 10, 20, es. una sfilata di moda richiede ore!! svolgimento: 1, 2, 3, 5, 7, 10, 15, es. gioco della sedia deve durare 3!! 4. Tema: liturgico, contestualizzato, 5. Fissare un momento per la VERIFICA per l andamento del gioco.

10 Relatori: ValentinaI Come scegliere un gioco al chiuso: VALORI EDUCATIVI CAPACITÀ TIPO LUOGO MATERIALE ABBIGLIAMENTO accoglienza abilità fisiche all aperto stanza qualsiasi palla normale amicizia abilità intellettive al chiuso sala giochi corda cambio attenzione agli altri astuzia a difficoltà crescente sala riunioni fazzoletti per sporcarsi autocontrollo comunicazione ad eliminazione sala attività bandiere costume collaborazione concentrazione a gara dietro dal prete carta pesante conoscersi e conoscere gli altri fantasia a squadre campo in erba forbici cuffia coraggio interazione a staffetta campo in piastrelle cancelleria guanti divertimento insieme agli altri memoria a stand palestra cartelloni k-way educazione osservazione a tappe paese gavettoni scarponi fede percezione sensoriale a tema prato asciugamani scarpe da tennis fiducia precisione con acqua boscaglia seggiole fuga dal pericolo resistenza con foglio e penna parco tavoli impegno riflessi con scherzo mare lettore cd lealtà strategia da festa lago lettore dvd onestà tenacia da tavolo cartoni pazienza velocità da viaggio bastoni riflessione enigmistico bussola rispetto dei turni linguistico torcia rispetto delle regole matematico pala/zappa sfogo dell'aggressività' memonico metro/fettuccia simpatia sincerità solidarietà spirito di gruppo valore delle cose vocazione musicale notturno regionale per piccoli caccia al tesoro grande gioco

11 Relatori: ValentinaI Come scegliere un gioco al chiuso: AMBIENTAZIONE PREPARAZIONE REGOLE VINCE CHI COMMENTO (animatori) COMMENTO (partecipanti)

12 Relatori: DeboraS, GiuliaM, NoemiB Come preparare un gioco al chiuso: Assicurarsi che non ci siano pericoli nella stanza Distribuire gli spazi dell oratorio in modo che siano proporzionati al numero dei partecipanti Assicurarsi che ogni animatore sia a conoscenza di tutte le regole Procurarsi il materiale necessario per lo svolgimento del gioco Controllare il numero dei bambini o delle classi da tenere Assicurarsi che ci sia sempre un animatore che controlli i bambini che giocano e quelli e che per vari motivi non possono partecipare Pulire e ordinare il locale dove si svolgerà il gioco

13 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: ESSERE CHIARI!!!

14 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: ESSERE CONCISI!!!

15 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: ESSERE CORRETTI!!!

16 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: Far sedere i ragazzi nella stanza in cui si giocherà; Lanciare il titolo del gioco e presentarlo in modo entusiasmante e con fantasia; Evidenziare lo scopo del gioco e dire le regole con parole semplici e comprensibili, partendo dalle più importanti;

17 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: Lasciare la possibilità di fare domande solo dopo aver concluso la spiegazione; Cercare l attenzione assoluta dei ragazzi, in particolare di quelli che hanno più tendenza a distrarsi; Indicare chiaramente il tempo e lo spazio di gioco;

18 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: Fare una prova di gioco al termine della spiegazione per dare ai ragazzi un esempio pratico su come giocare.

19 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: Chiaro Conciso Corretto: Il linguaggio deve esser semplice ed adeguato ai piccoli auditori che avete di fronte Più la spiegazione è corta e più è efficace perché l attenzione dura pochi minuti Le regole devono esser precise per non lasciare dubbi riguardo al gioco non commetere errori nel parlare altrimenti (anche se ci si corregge) si crea della confusione!!! Comodi MA composti: è importante metterli a loro agio in modo d aiutarli ad esser concentrati su quello che dite, ma si deve sempre mantenere un comportamento educato La stanza deve esser accogliente: così si sentono AMATI, perché vi siete presi cura di loro

20 Relatori: CinziaI, MariaT, ValentinaM Come spiegare un gioco al chiuso: OK!!!

21 Relatori: AndreaP, JacopoV, NicolaP Come dirigere un gioco al chiuso: Tutti gli animatori DEVONO conoscere le STESSE regole Gli animatori si devono dividere i compiti e gli spazi interni Decisione e Imparzialità attenzione ARBITRO: Altri animatori: Devono intrattenere gli eliminati facendo giocare tutti!

22 Relatori: AndreaP, JacopoV, NicolaP Come dirigere un gioco al chiuso: CONSIGLI PRATICI: un fischietto... da usare bene ed il minimo indispensabile un orologio... per sapere quando si fa tardi; una garza sterilizzata ed un cerottino per le piccole ferite; quello che serve per il gioco... e che ha il potere straordinario di non trovarsi o di venire dimenticato proprio quando serve.

23 Relatori: ClaudiaM, SarahG Come si svolge un gioco al chiuso: Se il gioco piace può essere ripetuto anche con diverse varianti se il contesto lo permette. Durante il gioco non bisogna mai cambiare le regole. Gli arbitri devono sempre essere leali e saper dare spiegazioni ai bambini.

24 Relatori: AgneseS, GiadaD Come concludere un gioco al chiuso: QUANDO? Le fasi di un gioco si dividono in: 1) Fase apprendimento 2) Fase di sviluppo 3) Fase di divertimento 4) Fase di saturazione 5) Fase di stanca

25 Relatori: AgneseS, GiadaD Come concludere un gioco al chiuso: L' entusiasmo deve partire dall' animatore: è giusto incitare la propria squadra con entusiasmo senza sminuire le altre.

26 Relatori: AgneseS, GiadaD Come concludere un gioco al chiuso: Nonostante il mondo esterno offra dei modelli orientati all' esaltazione del più forte, si deve insistere sul fatto che ogni bambino possiede delle qualità che lo rendono unico ed essenziale all' interno di un gruppo.

27 Relatori: AgneseS, GiadaD Come concludere un gioco al chiuso: Il compito dell'animatore infatti è quello di far capire ai bambini che l' oratorio è un luogo dove si impara a stare insieme e a convivere l' uno con l' altro.

28 Relatori: AgneseS, GiadaD Come concludere un gioco al chiuso: Alla fine di un gioco, che sia a squadre o individuale, c'è sempre un vincitore e un perdente. E' molto probabile che alla fine di un gioco ci siano proteste e addirittura litigi. Ed è qui che entra in gioco la figura dell' animatore. Dare una mano ai bambini/ragazzi a ripulire e riordinare il locale. Fare la verifica (alla data fissata).

29 Relatori: AgneseS, GiadaD Come concludere un gioco al chiuso: I giochi meglio riusciti saranno quelli in cui tutti i partecipanti sentiranno di aver dato un proprio contributo: ci sarà il più veloce, il più strategico, il più resistente, chi pensa più velocemente e così via.

30 Relatori: CamillaF, Sofia Come fare in sicurezza un gioco al chiuso: 1. Assicurarsi che lo spazio sia sufficientemente grande per la quantità di bambini da animare 2. Evitare giochi dinamici o che richiedano accelerazioni 3. Assicurarsi che nella stanza non ci siano: i. oggetti appuntiti ii. spigoli vivi iii. oggetti rotti iv. fili elettrici a vista 4. Assicurarsi che all interno della struttura ci sia un kit di pronto soccorso per un eventuale incidente. Sarebbe preferibile che ogni animatore avesse con sé una salviettina disinfettante. 5. Assicurarsi che nell edificio ci siano uscite di sicurezza accessibili. 6. Ogni animatore deve esser addestrato a saper cosa fare in caso di emergenza

31 L ENTUSIASMO CONTINUA