Applicabilità d.lgs. 81/2008 al condominio

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1 Applicabilità d.lgs. 81/2008 al condominio Criticità: Amministratore pro-tempore quale datore di lavoro. Obblighi di sicurezza dell amministratore: Obblighi di formazione e informazione. Obbligo di fornire DPI in relazione alle effettive mansioni assegnate. Le attrezzature eventualmente fornite dal datore di lavoro o da terzi devono essere conformi alle disposizioni di cui al titolo III. Valutazione dei rischi. Documento di valutazione dei rischi. Affidamento di lavori a terzi (appalto): Titolo IV cantieri temporanei o mobili. Titolo I art. 26 D.U.V.R.I. Gli interessi pubblicistici di cui è portatore il condominio sentenza Cassazione, sez. unite, n dell 8 aprile

2 La figura dell'amministratore di condominio è riconducibile a quella del datore di lavoro qualora l'amministratore abbia alle proprie dipendenze lavoratori subordinati, come ad esempio quelli con rapporto contrattuale privato di servizio di pulizia scale, di giardinaggio 2

3 D.lgs. 626/94 art. 1, comma 3 " Nei riguardi dei lavoratori di cui alla legge 18/12/1973 n. 877(lavoratori a domicilio), nonché dei lavoratori con rapporto contrattuale privato di portierato le norme del presente decreto si applicano nei casi espressamente previsti". art.21 Informazione art. 22 Formazione 3

4 Prassi amministrativa Circolari esplicative del Ministero del lavoro: 1. Circolare n. 154 del 19 novembre 1996, 2. Circolare n. 28 del 5 maggio 1997, 3. Circolare n. 30 del 30 magio

5 Le prime due circolari individuano, nella persona dell'amministratore pro-tempore, il datore di lavoro nei condomini ex art. 2 d.lgs. 626/94. 5

6 Datore di lavoro ( art. 2, comma 1, lettera b), d.lgs. 626/94 ): "il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l organizzazione dell impresa, ha la responsabilità dell impresa stessa ovvero dell unità produttiva, quale definita ai sensi della lettera i), in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa.". 6

7 La terza circolare, precisa che per lavoratori con rapporto contrattuale privato di portierato: " si intendono tutti i lavoratori subordinati che prestano la loro attività nell'ambito di un condominio con mansioni affini a quelle dei portieri (giardinieri, addetti alle pulizie di spazi condominiali, custodi, personale preposto alla vigilanza di piscine, campi da tennis...). 7

8 Cassazione penale, sezione III, sentenza del 3 giugno 1998, n. 6426: in materia di tutela dei lavoratori deve affermarsi l'applicabilità del D.P.R. 27 aprile 1955,n. 547 anche al lavoro svolto nell'ambito di un rapporto di portierato privato. Infatti l'elemento dal quale il legislatore fa discendere l'applicazione delle norme protettive è l'esistenza di una prestazione svolta in regime di subordinazione, secondo i canoni previsti dal codice civile senza distinzione tra datori di lavoro imprenditori e non imprenditori. 8

9 D.lgs. 81/2008 Ambito di applicazione: Art. 3, comma 1: tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. 9

10 Definizione di lavoratore D.lgs.626/94 (art.2, com. 1, lett. a) lavoratore : persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale D.lgs. 81/2008 (art.2, com. 1, lett. a) lavoratore : persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività' lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. 10

11 d.lgs.81/2008 art. 2, lett. b) «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. 11

12 Art.3, comma 9. Nei confronti dei lavoratori a domicilio di cui alla legge 18 dicembre 1973, n. 877, e dei lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati trovano applicazione gli obblighi di informazione e formazione di cui agli articoli 36 e 37. Ad essi devono inoltre essere forniti i necessari dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni assegnate. Nell'ipotesi in cui il datore di lavoro fornisca attrezzature proprie, o per il tramite di terzi, tali attrezzature devono essere conformi alle disposizioni di cui al titolo III. 12

13 Dalle definizioni viste, per il condominio non emergono gli obblighi di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), cioè la valutazione dei rischi e l elaborazione del DVR, né quello di cui alla lettera b), cioè la designazione del Rspp (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione). Nel caso in cui l Amministratore non sia anche datore di lavoro, bisognerà dunque analizzare se ed in quali termini sussisteranno gli obblighi di cui all art

14 Anche se non espressamente previsto, senza la preventiva valutazione di tutti i rischi, sarà impossibile adempiere agli obblighi di informazione e formazione. La valutazione dei rischi (VDR) sarà, pertanto, strumentale alla scelta di idonei Dpi, all individuazione della legittimità dell'uso ed alla valutazione dell'idoneità e dell uso appropriato delle attrezzature proprie o fornite da terzi. Gli obblighi di formazione ed informazione avranno dunque ad oggetto i criteri comportamentali di sicurezza, relativi alle attività svolte, individuati al di fuori di una valutazione dei rischi documentata per iscritto. 14

15 Cassazione penale, sezione IV, 3 agosto 2005, n : "Non bisogna confondere la valutazione del rischio dallo specifico documento che lo formalizza" 15

16 Circolare del Ministero del lavoro n. 30/1998: L'adempimento degli obblighi di formazione ed informazione deve ritenersi soddisfatto "anche senza adempiere l'obbligo di valutazione dei rischi documentata per iscritto di cui all'art. 4, obbligo che non trova applicazione per i datori di lavoro in questione (amministratori di condominio). Pertanto, in tal caso, la formazione e l'informazione avranno ad oggetto i criteri comportamentali di sicurezza, relativi alle attività svolte, individuati al di fuori di una valutazione dei rischi documentata per iscritto". 16

17 Secondo l'indicazione ministeriale, l'esenzione dall'obbligo della valutazione dei rischi riguarda il solo aspetto della elaborazione scritta del documento di valutazione, non l'attività di valutazione in senso stretto come dire che i fattori di rischio dovranno essere comunque tutti oggetto di valutazione (art. 28, comma 1 t.u.), senza tuttavia che sia necessaria la redazione del DVR (art. 28, comma 2 t.u.). 17

18 Per i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori la VDR avverrà sulla base di procedure standardizzate. In via transitoria, fino al 30 giugno 2012 è comunque prevista la possibilità di autocertificare l'effettuazione della valutazione dei rischi (articolo 28, comma 5). I condomini, con non più di quattro proprietari, non essendo obbligati a nominare un amministratore, provvederanno a conferire ad un terzo soggetto, ritenuto idoneo, le responsabilità di cui al d.lgs. 81/2008. Nelle fattispecie di immobili non costituiti in condominio la figura del datore di lavoro coincide con quella del proprietario dello stabile. 18

19 Lavori edili nel condominio: applicabilità del titolo IV t.u. Laddove il condominio commissioni, nella forma del contratto di appalto, lavori edili o di ingegneria civile (manutenzioni straordinarie delle facciate, dei tetti, ovvero la messa a norma degli impianti elettrici ivi presenti) rientranti nel titolo IV t.u. la figura del committente è legittimamente riconducibile all'amministratore, e non all'assemblea di condominio che, quale organo competente alla delibera di effettuazione dei lavori, assume con ciò la veste di committente solo in senso formale, non involgente il profilo dell'esposizione a responsabilità penali. 19

20 Gli obblighi facenti capo al committente (art.90 del D.Lgs. 81/08) ricadranno sull amministratore di condominio: L Amministratore procederà a: incaricare un responsabile dei lavori (art. 89,comma 1,lett. c) pianificare l'esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza (art. 90, comma 1), individuare il numero delle imprese e dei lavoratori addetti, accertare l idoneità delle imprese (All. XVII), individuare le varie fasi degli interventi da eseguirsi e stimarne la durata (art. 90, comma 1) comunicare agli enti preposti al controllo e alla vigilanza, in particolare alle Asl, tutta una serie di informazioni riguardanti il cantiere e la sua globale attività (art. 99 ). 20

21 Contratto di appalto: lavori edili. Titolo IV Nel caso di compresenza anche non contemporanea di più imprese l'amministratore (o il responsabile dei lavori) dovrà nominare un professionista abilitato che effettui un'attività di coordinamento in fase di progettazione (coordinatore per la progettazione) ) ed esecuzione dell'opera (coordinatore( per l esecuzionel esecuzione), che provveda alla redazione del piano di sicurezza e di coordinamento e del fascicolo dell'opera (art. 100 t.u.). Sarà l amministratore a provvedere alla nomina dei coordinatori per la sicurezza e non, viceversa, l'assemblea dei condomini e ciò a garanzia che la scelta venga effettuata basandosi realmente su requisiti tecnici e professionali e non sul risparmio di spesa. 21

22 Qualora i lavori da attuarsi nel condominio rientrino nel campo di applicazione del titolo IV t.u. la valutazione dei rischi sarà documentata attraverso il Piano operativo di sicurezza ( redatto dal datore di lavoro dell impresa esecutrice ai sensi dell art. 17 t.u.) ed il Piano di sicurezza e di coordinamento ( art. 100 t.u.). 22

23 Difatti, l art. l 96, comma 2, t.u. dispone che l'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici del piano di d sicurezza e di coordinamento e la redazione del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 171 comma 1, lettera a) (valutazione( dei rischi e redazione del DVR),, all'articolo 18, comma 1, lettera z) (aggiornare( le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione);, e all'articolo 26, commi 1, lettera b),, e 3 (obbligo del datore di lavoro committente di fornire dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate e redazione del DUVRI). 23

24 Contratto di appalto-titolo I-DUVRII Dal disposto dell art. 26 t.u,, si evince che le disposizioni in esso contenute ed in particolare la redazione del DUVRI (comma 3) si applicano ai committenti datori di lavoro in caso di affidamento dei lavori ad impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi,, all interno della propria azienda,, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell ambito dell intero ciclo produttivo dell azienda medesima. 24

25 L applicabilità al condominio del disposto dell art. 26, comma 3 - elaborazione del DUVRI- dipende: 1. dalla tipologia dei lavori appaltati,(criterio residuale) 2. dall esistenza di rischi interferenziali, 3. dal configurarsi dell amministratore quale datore di lavoro, 4. dalla definizione di azienda. 25

26 1) Tipologie di lavori appaltati. Criterio residuale: affidamento dei lavori all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi Art. 26, comma 1 Ad eccezione dei lavori rientranti nell allegato X t.u. per quali si applicheranno le disposizioni del titolo IV e. 26

27 27

28 2) Esistenza di rischi interferenziali Il DUVRI, a seguito della cooperazione e del coordinamento tra i datori di lavoro (committente e appaltatore), sarà elaborato dal datore di lavoro committente solo ove risulteranno effettivamente presenti rischi da interferenza 28

29 Rischi interferenziali Rischi derivanti dalla sovrapposizione di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi. Rischi immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell appaltatore. Rischi esistenti nell area di lavoro comune, ulteriori rispetto a quelli specifici dell attività propria dell appaltatore. Rischi derivanti da modalità d esecuzione particolari richieste esplicitamene dal committente. 29

30 3)La configurabilità dell amministratore pro-tempore quale datore di lavoro dipende dalle anzidette definizioni, ex d.lgs. 81/2008, di: Datore di lavoro Lavoratore 30

31 Cass. civ.. Sez. lavoro, , n La Cassazione, nel confermare l'onere a carico di chi agisca per far valere la natura subordinata di un rapporto di lavoro di dimostrare l'elemento costitutivo della subordinazione, ribadisce gli elementi salienti per la configurabilità del portiere quale lavoratore subordinato: assoggettamento ad un potere direttivo, organizzativo e disciplinare datoriale, l'osservanza di un orario di lavoro, l'obbligo di giustificare le assenze, l'esclusività del rapporto, l'inesistenza in capo al lavoratore di una organizzazione imprenditoriale, nel caso di prestazioni ripetitive ed elementari: continuità e durata del rapporto di lavoro, la modalità di erogazione del compenso,, la regolamentazione dell'orario di lavoro,, la presenza di un organizzazione imprenditoriale - anche con riferimento al soggetto tenuto alla fornitura degli strumenti occorrenti, il potere di autorganizzazione in capo al prestatore, desunto dalla eventuale concomitanza con altri rapporti di lavoro 31

32 4) Il condominio rientra nella definizione di azienda? art. 26, comma 1, in caso di affidamento dei lavori all interno della propria azienda L azienda è definita all art. art. 2, lettera c) del d.lgs. 81/2008 come : il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato. 32

33 Il legislatore delegato ha scelto, dunque, di svincolarsi dalla definizione di azienda accolta dal codice civile all art. art ampliando l oggetto l della tutela, non limitandola alle sole attività di natura imprenditoriale,, ma estendendola all organizzazione produttiva facente capo al datore di lavoro per consentire l applicazione l della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i settori produttivi e a tutte le tipologie contrattuali indipendentemente dalla qualificazione del vincolo giuridico con l imprenditore l. 33

34 Corte di Cassazione penale. sez. quarta, sent. n del 12 novembre 2003 nel disciplinare gli obblighi di sicurezza a carico del datore di lavoro che affidi lavori all interno dell azienda o dell unità produttiva ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, l art. 7 non trova applicazione qualora i lavori siano svolti nell abitazione privata del committente, pur se questi rivesta la qualità di imprenditore. 34

35 il presupposto per l applicazione l del citato art. 7 è costituito dall affidamento affidamento dei lavori all interno dell azienda, ovvero dell unit unità produttiva, ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, per cui tale disposizione non può valere per lavori che vengono commissionati all interno o al servizio di una civile abitazione. Il condominio, quando è privo di dipendenti è una civile abitazione, sottratta al campo di applicazione dell art. 7 del D. Lgs. n. 626/94 (ora art. 26 t.u.). 35

36 Cassazione Civile- Sez. III, Sent. 16 ottobre 2008, n "La figura dell'amministratore nell'ordinamento non si esaurisce nell'aspetto contrattuale delle prerogative dell'ufficio. A tale figura il codice Civile e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi finalizzati ad impedire che il modo d'essere dei beni condominiali provochi danno di terzi. In relazione a tali beni l'amministratore, in quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri di influire sul loro modo d'essere, si trova nella posizione di custode. 36

37 .Ciò si verifica in particolare quando l'assemblea decide di appaltare lavori a terzi: in tal caso il controllo dei beni comuni nell'interesse del condominio deve infatti considerarsi attribuito all'amministratore quante volte, da un lato, l'appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori e dall'altro l'assemblea non affida l'anzidetto compito ad una figura professionale diversa dallo stesso amministratore 37

38 .. questi allora deve curare che i beni comuni non arrechino danni agli stessi condòmini o a terzi 38

39 La scelta dell Impresa, del Direttore dei lavori, del progettista, dei coordinatori per la sicurezza, effettuata autonomamente dall Amministratore, senza apposita deliberazione assembleare, potrà configurare in capo a tale ultimo soggetto, una responsabilità per culpa in eligendo, qualora nella valutazione non siano stati considerati i requisiti tecnico professionali indicati dalla legge. 39

40 Il condominio alla luce della sentenza delle Sez. Unite della Cassazione n dell 8 aprile 2008 Interessi collettivi e pubblicistici vs. Interessi privatistici 40

41 Corte di Cassazione, sez. unite, n dell 8 aprile 2008 La Cassazione ha statuito che le obbligazioni contratte dall amministratore amministratore di condominio nell interesse di tutti i condòmini non soggiacciono alle regole della solidarietà passiva degli stessi condòmini atteso che ciascuno deve rispondere solo ed esclusivamente per la propria quota. 41

42 La sentenza parte da una diversa qualificazione del condominio stesso, non più definito come ente di gestione 42

43 ..viene introdotto il concetto di organizzazione pluralistica nell ambito della quale l amministratore rappresenta immediatamente i singoli partecipanti nei limiti del mandato conferito secondo le quote di ciascuno. 43

44 Il condominio, ancorché mero ente di gestione, era tuttavia, attraverso il suo amministratore, capace di stipulare negozi aventi efficacia giuridica, tra i quali figurano anche contratti tipici: fornitura, appalto, compravendita di beni mobili, lavoro, mandato, conto corrente. 44

45 Con il venir meno del concetto di solidarietà, l amministratore non impegna più il singolo condòmino da lui rappresentato per l intera obbligazione assunta in nome e per conto del condominio, ma, unicamente, per la quota di pertinenza. 45

46 Tale orientamento della giurisprudenza della Cassazione contrasta con le innumerevoli i incombenze che al condominio, e quindi al suo amministratore, le leggi (tra cui d.lgs. 81/2008), sistematicamente, impongono, tanto che la figura dell amministratore ha finito con l assumere veste di interesse pubblicistico e non più solo privatistico, in quanto destinatario anche diretto di precetti e di sanzioni. 46

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