UNITÀ IN DIALOGO Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNITÀ IN DIALOGO Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario"

Transcript

1 UNITÀ IN DIALOGO Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario Luisa Damiano Università di Bergamo Universtity of Hertfordshire Convegno SIPR Rimini, 12 Febbraio 2011

2 Unità in dialogo? Modello di sistema cognitivo di carattere sistemico, disegnato (fine 70) da Francisco Varela - Biologo, filosofo, neuroscienziato, epistemologo -autore di una teoria della cognizione di base (neuro-)biologica espressa in: teoria dell autopoiesi, con Humberto Maturana ( 70-80); teoria generale dei sistemi autonomi ( 80) teoria dell enazione, con Evan Thompson ( 90-00) -co-fondatore dell embodied cognitive science (indirizzo emergente delle SC, superamento del dualismo mente/corpo) SIPR, 12/02/ 2011

3 ip Unità in dialogo? Modello di sistema cognitivo elaborato da Varela nell ambito della teoria generale dei sistemi autonomi (Varela, Principles of Biological Autonomy, 1979). Appellativo originale: Conversational Unit (Varela, 1979) Unità in dialogo Cognitive Self. Appellativo corrente: Emergent Self (Varela, 1995) Definizione più intuitiva: Un processo circolare sottostante suscita una coerenza emergente e questo è il sé cognitivo a quel livello (Varela, 1995) SIPR, 12/02/ 2011

4 Interesse del modello? Rilevanza specifica (convegno SIPR):. può risultare utile per leggere i fenomeni intersoggettivi in chiave sistemica Rilevanza generale:. sintetizza gli esiti di un interessante tradizione di ricerca, co-fondatrice dell embodied cognitive science : ricerca pionieristica sull auto-organizzazione naturale. valorizzato dagli esiti attuali della ricerca delle scienze cognitive, in particolare: ricerca di orientamento embodiment, ricerca sui meccanismi di mirroring (Rizzolatti et al., 90) SIPR, 12/02/ 2011

5 Quali aspetti oggi? 1) Genealogia del modello:.background scientifico di provenienza.elementi teorici originatori del modello (genealogia storico-teorica, mirata a evidenziarne architettura/potenzialità) 2) Tratti teorici rilevanti del modello:.struttura concettuale.teoria della mente connessa (teoria della mente radicalmente incorporata ) 3) Attualità del modello:.significato della teoria della mente connessa.supporti nella ricerca contemporanea (rapido accenno ai meccanismi di mirroring) SIPR, 12/02/ 2011

6 Genealogia storico-teorica 1. Background scientifico di provenienza del modello: Scienze dell auto-organizzazione 2. Albero genealogico del modello: Ricerca pionieristica sull auto-organizzazione (anni 30/ 70) = linee di ricerca generative del concetto di auto-organizzazione (vari gruppi, organizzabili in 2 direttrici, (1) cibernetica; (2) biologica, e loro derivazioni) 3. Tre passi nell albero genealogico (in part. nella linea biologica): Presentazione di tre elementi della teoria dell auto-org a)concetto di causalità circolare (in biologia dal Gruppo di Cambridge, = embriologi organicisti ) b)concetto di sistema gerarchicamente organizzato (Paul Weiss, embriologo) c) descrizione fenomenologica delle strutture dissipative (Ilya Prigogine, fisico) SIPR, 12/02/ 2011

7 Scienze dell auto-organizzazione?.diverse linee della ricerca scientifica, inerenti a diversi livelli del reale (in particolare al livello biologico).stesso tipo di fenomeno comportamento collettivo coordinato autonomia : comportamento controllato endogenamente (sistemi auto-organizzatori...) fenomeno multiplo e diversificato di integrazione dinamica spontanea di unità materiali generativo di sistemi complessi organizzati dotati di una particolare proprietà interesse (epistemologico) innovazione modellistica (biologia; scienze cognitive) nuova concezione della conoscenza scientifica

8 Sistemi auto-organizzatori unità autonome : comportamento coerente controllato endogenamente (dall interno) Sistemi auto-organizzatori: derivanti dall integrazione dinamica di (sub-)unità materiali generativa di unità complesse organizzate (unità di livello superiore)

9 Scienze dell auto-organizzazione?.diverse linee, inerenti a diversi livelli del reale (in particolare livello biologico).stesso tipo di fenomeno fenomeno multiplo e diversificato di integrazione dinamica spontanea comportamento collettivo coordinato autonomia : comportamento controllato endogenamente di unità materiali generativo di sistemi complessi organizzati dotati di una particolare proprietà interesse (epistemologico) innovazione modellistica (biologia; scienze cognitive: modello) (accenno) nuova concezione della conoscenza scientifica

10 Albero genealogico del modello Tre fonti scientifiche primarie (interconnesse) 1. Genealogia scientifica del concetto di auto-organizzazione 6 gruppi, 30-70, 2 direttrici: (1) Cibernetica wieneriana e derivazioni (2) Embriologia organicista e derivazioni 2. Epistemologia genetica di Jean Piaget Sintesi creativa della produzione dei pionieri dell auto-organizzazione 3. Teoria dell autopoiesi con Humberto Maturana Riconcettualizzazione critica della produzione dei pionieri dell autoorganizzazione e di Piaget wiener anello di retroazione bcl (von foerster) circolarità d organizzazione neoconnessionismo francese (atlan) significato dal rumore gr. di cambridge caus. popolazionale weiss sistema gerarchico organizzato prigogine evoluzione per retroazione positiva (endeso-causalità) piaget -teoria biologicachiusura e autonomia organizz. (sistemi biologici) maturana - varela autopoiesi varela Conversational Unit

11 Tre passi nella genealogia del modello Passi nella produzione di tre attori della ricerca pionieristica di orientamento biologico Gruppo di Cambridge (embriologia organicista) Paul Weiss (embriologo organicista) Ilya Prigogine (termodinamica delle strutture dissipative) osservazione Bio STABILITÀ. omeostasi (Cannon, 32).. autonomia... auto-organizzazione modellizzazione Gruppo di Cambridgecausalità circolare weisssistema gerarchico organizzato prigoginedescrizione fenomenologica/teorica p t

12 Primo passo: Gruppo di Cambridge -Anni 20/ 30: Il gruppo di embriologi lavora al piano di ricerca ideato da Spemann ( 21), volto a deteminare la meccanica dello sviluppo embrionale servo- meccanismi -20 anni di ricerche infruttuose: Impossibilità pratica di isolare un centro supp organizzatore o meccanismi causali specifici, esprimibili in termini di causalità lineare e monodirezionale Causalità Circolare- causalità popolazionale reticolare (causalità circolare di popolazione:... auto-organizzazione) - 36 dichiara il fallimento del progetto di ricerca: Nuova ipotesi sullo sviluppo embrionale: stabilizzazione Agente dello sviluppo embrionale: non 1/più mecc. locali/isolabili, ma l embrione nella sua totalità = Hyp di schema di organizzazione: elementi interrelati circolarmente, ognuno determina il comportamento dell altro costruttivismo weiss...

13 Secondo passo: paul weiss Weiss, Le concept fondamental de système hiérarchique ( 71) gruppo di cambridge ( 36). STABILITÀ (organismi viventi) V<<[v(a)+ v(b) + v(c) v(n)] sistema gerarchico organizzato osservazione empirica proprietà del tutto (differenza qualitativa p, t) causalità popolazionale reticolare (Spemann 21; fallimento 36) Le unità sono embricate in un sistema di cui sono gli elementi, ma di cui subiscono di ritorno la dinamica globale. p controlla (retroazione:) costituiscono (circuito di feedback) sistema schema d organizzazione circolare, t auto-organizzatore generativo di: organizzazione gerarchica (2 livelli qualitativamente ) Bio

14 paul weiss sistema gerarchico organizzato Bio causalità esterna spezzata sistema auto-organizzatore sistema cibernetico complesso:. gerarchia di livelli interrelati con diversi gradi di stabilità; corrisponde a una pluralità di circuiti di retroazione embricati (elevata stabilità). le variazioni esogene non possono determinare direttamente un effetto sulla dinamica interna. l organizzazione interna (il circuito regolatore) determina la significatività e l eventuale effetto delle variazioni esterne sul sistema

15 paul weiss sistema gerarchico organizzato sistema autoorganizzatore: auto-regolazione complessa. schema d organizzazione circolare e stratificato (complesso di circuiti di regolazione embricati).. reagisce alle variazioni esterne mediante un attività endogena di stabilizzazione o auto-regolazione (relativa indipendenza dalle variazioni esterne: autonomia dall ambiente: controllo endogeno)

16 ilya prigogine Prigogine, La termodinamica della vita ( 79) termodinamica delle strutture dissipative come può svilupparsi la vita nell universo fisico? -validità secondo principio della termodinamica (crescita disordine)- V<<[v(a)+ v(b) + v(c) v(n)] una popolazione molecolare ad alto grado di variabilità può generare livelli d organizzazione ordinati e stabili (es: organismi viventi) studio sistematico dei sistemi term. aperti (en/mat) weiss: fenomeni di organizzazione supermolecolare : strutture dissipative (strutture fisico-chimiche attive e ordinate, produttrici di entropia) compatibili col II pr. sistemi autoorganizzatori: (Weiss). regolazione endogena..produzione di sé

17 ilya prigogine strutture dissipative celle di Bénard, orologi chimici E l istante fecondo della genesi di una struttura che le strutture dissipative sembrano prolungare indefinitamente. Si tratta di forme d ordine supermolecolare, la cui apparizione costituisce un fenomeno nuovo, non deducibile dalle semplici proprietà delle molecole. (...) Così, una pulsione ritmica nasce in un ambiente privo di un ordine temporale; un sistema costituisce frontiere che gli conferiscono una dimensione endogena (...). Le dimensioni ed i parametri (...) sono di ordine macroscopico, non traducono direttamente le proprietà microscopiche dei costituenti, ma associano tali proprietà alle proprietà macroscopiche che definiscono il sistema come un tutto (...).

18 ilya prigogine strutture dissipative celle di Bénard, orologi chimici

19 ilya prigogine strutture dissipative descrizione fenomen. e teorica celle di Bénard 1. amplificazione e stabilizzazione di fluttuazioni (disordine creatore) 2. correlazioni funzionali a lungo raggio (reticolari) 3. comportamento collettivo coordinato stessa velox, colonne ex. livello emergente di organizzazione (org. supermolecolare) con proprietà nuove (emergenti) es: trasporto del calore. si produce da sé (collisione/convezione). ordine architettonico e dinamico complesso (macroscopici). attività endogena di regolazione. stabilità. evolvibilità...verso la vita?

20 ilya prigogine strutture dissipative sistema auto-organizzatore:. produzione di sé. auto-regolazione Il circuito retroattivo intrinseco al sistema:. determina il significato delle variazioni esogene (Weiss).determina l effetto degli eventi esterni perturbatori (evoluzione). STABILITÀ ed EVOLVIBILITÀ schema d organizzazione circolare p t organizzazione gerarchica. sfrutta le perturbazioni esogene per evolvere verso la complessità.. ipotesi dell evoluzione mediante retroazioni positive (distruttive nei sistemi tecnologici; generative nei sistemi naturali) evoluzione verso la vita?

21 modello generico di sistema auto-organizzatore come ded. da 3 mod... elementi comuni ai diversi modelli pionieristici, tipici delle teorie dell auto-organizzazione, indipendent. dal livello del reale cui si applicano (fisico, biologico, meta-biologico...) Modello generico di sistema auto-org. (indipend. dal livello/fenomeno di rif.).schema d organizzazione:.. circolarità CHIUSURA ORGANIZZAZIONALE (circuito retroattivo) p t..stratificazione (almeno due livelli qualitativamente diversi) PROPRIETÀ EMERGENTI (irriducibili/compatibili) Inibizione delle proprietà degli elementi dovuta a vincoli org. circolari

22 modello generico di sistema auto-organizzatore.proprietà organizzazionali:.. determinazione endogena (strutturale; dinamica; interazionale) en pert S AUTONOMIA ORGANIZZAZIONALE.. interazione co-evolutiva (perturbazioni reciproche/compensazioni endogene) A pert S ACCOPPIAMENTO ORGANIZZAZIONALE (CO-EVOLUZIONE)

23 ec modello generico di sistema auto-organizzatore ( minimo comun denominatore individualbile nei primi modelli di sistema auto-organizzatore).schema d organizzazione: p t.. circolare..stratificato (almeno due livelli qualitativamente diversi) CHIUSURA ORGANIZZAZIONALE (circuito retroattivo) PROPRIETÀ EMERGENTI (irriducibili/compatibili).proprietà organizzazionali:.. determinazione endogena (strutturale; dinamica; interazionale) en pert S AUTONOMIA ORGANIZZAZIONALE.. interazione co-evolutiva A pert S ACCOPPIAMENTO ORGANIZZAZIONALE

24 modello generico di sistema auto-organizzatore ( minimo comun denominatore individualbile nei primi modelli di sistema auto-organizzatore) Inf mod = modello di sistema autonomo di Varela (1979): conversational unit o emergent self 1. Si articola sugli elementi teorici comuni ai primi modelli di sistemi autoorg. : a) CHIUSURA ORGANIZZAZIONALE = AUTONOMIA b) EMERGENZA (implica) c) CO-EVOLUZIONE 2. Ne propone una formulazione generica (: nessun riferimento a domini applicativi definiti, = livelli o fenomeni specifici : adattabile...)

25 Unità in dialogo (definizione del 1995) Un processo circolare sottostante (= CHIUSURA) suscita una coerenza emergente (= LIV. D ORGAN. O UNITÀ EMERGENTE) e questo è il sé cognitivo a quel livello (= UNITÀ CO-EVOLUTIVA) CHIUSURA ORGANIZZAZIONALE: qualsiasi processo circolare di mutua determinazione (co-determinazione) tra unità materiali di qualsiasi tipo (unità chimico-fisiche, biologiche, metabiologiche) EMERGENZE: proprietà irriducibili alle proprietà delle unità costituenti (compatibili con esse) dovute a legami organizzazionali circolari (di co-det.ne) tra tali unità CO-EVOLUZIONE: -accopp. organizzazionale : con l ambiente con altre unità dello stesso tipo: creazione di nuove unità di liv. superiore (Può evolvere verso forme più complesse)

26 Perché quest oggetto è un sistema cognitivo? Un processo circolare sottostante (= CHIUSURA) suscita una coerenza emergente (= LIV. D ORGAN. O UNITÀ EMERGENTE) e questo è il sé cognitivo a quel livello (= UNITÀ CO-EVOLUTIVA) In virtù della sua architettura organizzazionale può: Percepire alcune variazioni esterne (= destabilizzanti) come perturbazioni della dinamica interna Reagire a tali perturbazioni mediante un processo di auto-regolazione che gli permette di: - generare significati operazionali interni (schemi di autoregolazione) per gli eventi esterni percepiti -associare stabilmente tali significati alle variazioni esterne corrispondenti -creare un mondo esperienziale significante su uno sfondo ambientale perturbatore

27 Perché è un oggetto teorico rivoluzionario? Un processo circolare sottostante (= CHIUSURA) suscita una coerenza emergente (= LIV. D ORG. O UNITÀ EMERGENTE) e questo è il sé cognitivo a quel livello (= UNITÀ CO-EVOLUTIVA) 1) Alternativa radicale al modello classico di sistema cognitivo (= calcolatore computazionalista): Non informazioni esogene in entrata, MA perturbazioni percepibili dalla struttura del sistema Non calcolo su simboli, MA auto-regolazione Non codifica (rappresentazione) interna della situazione ambientale, MA costruzione (co-costruzione con l ambiente e con altre unità cogn.) di significati operazionali endogeni (schemi d auto-regolazione) per eventi esterni

28 Perché è un oggetto teorico rivoluzionario? Un processo circolare sottostante (= CHIUSURA) suscita una coerenza emergente (= LIV. D ORG. O UNITÀ EMERGENTE) e questo è il sé cognitivo a quel livello (= UNITÀ CO-EVOLUTIVA) 2) Alternativa più convincente del calcolatore dal pdv naturalistico (biologico) 3) Alternativa più potente del calcolatore rispetto all applicabilità: Applicabile a qualsiasi livello del reale Applicabile ai passaggi tra un livello e l altro del reale 4) Richiede di applicare ai sistemi cognitivi un euristica scientifica non classica ( euristica del controllo ), ma della conversazione (pionieri): autonomia (=capacità di spezzare la causalità esterna) equivale alla non manipolabilità dall esterno della dinamica interna dei sistemi: impossibilità del controllo / conoscenza assoluta dall esterno (dal pdv dell osservatore) della dinamica dei sistemi... : necessità di procedere moltiplicando i punti di vista teor. sui sistemi ( praticare la conosc. sc. come conversazione ):... unità in dialogo

29 ved. dun. brev Teoria della mente associata al modello ( mente radicalmente incorporata ) Una teoria della mente ( 90-00) di fattura embodiement (in part. radical embodiment : orientamento embodiment diretto al radicale distacco dal paradigma del calcolatore computazionalista) Inf. Varela opta per un embodiment dinamico : Per superare la dicotomia mente/corpo, allaccia la mente non al cervello, ma alle dinamiche di auto-regolazione con cui SN connette cervello e corpo, organismo e ambiente, sé e altro (MENTE = STRUTTURA DI ACCOPPIAMENTO) riass. Teoria = Tre proposizioni: 1) LA MENTE NON E NELLA TESTA 2) LA MENTE E NELLA CO-DETERMINAZIONE DI ESTERNO E INTERNO 3) QUESTA MENTE E QUELLA MENTE (suggestivamente...)

30 1.- La mente non è nella testa Implicazione di 1) Embodiment dinamico: allaccia la mente ai cicli di auto-regolazione con cui SN regola l organismo 2) Modello conversational unit : richiede di concepire le reti somatiche quali sé emergenti interallacciati ed embricati (corpo = tessuto di sé) Mente vareliana = mente inscritta nel processo di produzione del corpo

31 2. La mente è nella co-determinazione di esterno e interno Implicazione di 1) Embodiment dinamico: allaccia la mente ai cicli di auto-regolazione senso-motoria con cui SN accoppia organismo e ambiente 2) Modello conversational unit : richiede di concepire gli insiemi neuronali generati nel processo di regolazione senso-motoria supportato dal SN come sé emergenti, creatori di (micro-)mondi (situazioni, contesti caratteristici dell esperienza cosciente)

32 d 2. La mente è nella co-determinazione di esterno ed interno Sé cognitivo (insiemi neuronali) = evento distribuito: Varia con il variare interdipendente di: 1) lo stato delle reti somatiche (corpo); 2) la situazione ambientale Mente vareliana non abita lo spazio individuale, ma la codeterminazione di organismo e ambiente: Il fattore che determina il sé cognitivo individuale non è né il corpo, né il cervello, ma l unità co-evolutiva organismoambiente (unità cervello-corpo-ambiente)

33 3.- La mente è nella co-determinazione di sé e altro Implicazione di 1) Embodiment dinamico: allaccia la mente ai cicli di auto-regolazione senso-motoria che accoppiano diversi individui part. int Es. d interazioni senso-motorie interindividuali: interaz. supportate dai neuroni specchio o meccanismi di mirroring (Rizzolatti et al., 90), tali che: Quando un individuo A osserva un individuo B compiere un azione, allora in A (osservatore) si attivano gli stessi neuroni che in B (agente) supportano l esecuzione dell azione (vale anche per espressione di emozioni, sensazioni fisiche) 2) Modello conversational unit : (...)

34 3.- La mente è nella co-determinazione di sé e altro Es: neuroni specchio o meccanismi di mirroring Quando A osserva B compiere un azione, allora in A (osservatore) si attivano gli stessi neuroni che in B (agente) supportano l esecuzione dell azione 2) Modello conversational unit applicato alle interazioni di mirroring, richiede di pensare che: gli insiemi neuronali di A e B (via processo di co-determinazione mirroring ) sono sé emergenti accoppiati, co-determinantesi (A e B influenzano ognuno l attività neur. dell altro): -proiettano insieme (in modo co-determinato) significati sull ambiente -creano insieme il proprio mondo esperienziale su uno sfondo perturbatore il processo di mirroring fa degli individui interagenti (A e B) le sub-unità di un unità inter-individuale sé-altro; Gallese: il mirroring crea uno spazio sé-altro in cui il significato è condiviso (Gallese, 2005)

35 3. - La mente è nella co-determinazione di sé e altro Sé cognitivo = evento distribuito: Varia con il variare interdipendente di: 1) corpo; 2) ambiente; 3) altro sé Mente vareliana non abita lo spazio individuale, ma la codeterminazione di sé, altro e ambiente: L agente che determina il sé cognitivo individuale è l unità coevolutiva organismo-ambiente-altro sé (cervello-corpo-ambiente-altro)

36 ricap., qs mess. del mod. Unità in dialogo (mente) LA MENTE NON E NELLA TESTA LA MENTE E NELLA CO-DETERMINAZIONE DI ESTERNO E INTERNO QUESTA MENTE E QUELLA MENTE (Varela, Steps towards a Science of Interbeing, 1995) Mente (luogo del processo cognitivo): non è il cervello, ma l unità dinamica cervello-corpo-ambiente-altro...non è l ultima parola delle scienze cognitive, né dell embodied cognitive science......invito a ripensare la mente...

37 Unità in dialogo LA MENTE NON E NELLA TESTA LA MENTE E NELLA CO-DETERMINAZIONE DI ESTERNO E INTERNO, SE E ALTRO QUESTA MENTE E QUELLA MENTE Invito a ripensare la mente: Mente = Unità dinamica di co-determinazione Sé-Altro (cervello-corpo-ambiente-altro) Conoscere l altro = Fare unità con l altro (Varela: co-determinazione dinamica radicalmente incorporata )...auspicio: fonte d ispirazione per il dibattito di oggi...

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

per la leggere l impresal

per la leggere l impresal Lezione 2 Metafore ed analogie per la leggere l impresal prof. ssa Clara Bassano Corso di Economia e Gestione delle Imprese A.A. 2005-2006 Una definizione concettuale dell impresa L impresa è un sistema

Dettagli

LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14

LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 1 Psicologia dell età evolutiva Per molto tempo l oggetto principale è stato lo sviluppo dalla nascita alla fine dell adolescenza Necessità pratiche: Ø

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

Psicologia dello Sviluppo

Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo DESCRIVE i cambiamenti dell essere umano nei comportamenti e nelle competenze (motorie, percettive, sociali, emotive, comunicativo-linguistiche, cognitive) in funzione del trascorrere

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

Centro Studi Internazionale sullo Sviluppo delle Competenze in ambito ICT REGOLAMENTO UFFICIALE. ver. 3.0

Centro Studi Internazionale sullo Sviluppo delle Competenze in ambito ICT REGOLAMENTO UFFICIALE. ver. 3.0 Centro Studi Internazionale sullo Sviluppo delle Competenze in ambito ICT REGOLAMENTO UFFICIALE ver. 3.0 Pagina 1 di 5 Art. 1 Costituzione Centro Studi EIPASS È istituito, presso la sede di il Centro Studi

Dettagli

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21 INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce

Dettagli

Gli alunni con Disturbi dello spettro autistico nella scuola primaria La formazione degli insegnanti modelli di intervento e strategie educative

Gli alunni con Disturbi dello spettro autistico nella scuola primaria La formazione degli insegnanti modelli di intervento e strategie educative Gli alunni con Disturbi dello spettro autistico nella scuola primaria La formazione degli insegnanti modelli di intervento e strategie educative Stefano Cainelli Laboratorio di Osservazione Diagnosi Formazione

Dettagli

La leadership sanitaria:

La leadership sanitaria: La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti

Dettagli

Capitolo VII. Trasmissione, conservazione e cambiamento culturale

Capitolo VII. Trasmissione, conservazione e cambiamento culturale I processi comunicativi Uno dei veicoli più importanti di diffusione della cultura è il linguaggio, al cui proposito occorre rilevare che: tra linguaggio e pensiero esiste un complesso processo di interazione

Dettagli

BANCHE DATI. Informatica e tutela giuridica

BANCHE DATI. Informatica e tutela giuridica BANCHE DATI Informatica e tutela giuridica Definizione La banca dati può essere definita come un archivio di informazioni omogenee e relative ad un campo concettuale ben identificato, le quali sono organizzate,

Dettagli

Controllo di gestione budget settoriali budget economico

Controllo di gestione budget settoriali budget economico Controllo di gestione budget settoriali budget economico TEMA Pianificazione, programmazione e controllo di gestione costituiscono le tre fasi del processo globale attraverso il quale l impresa realizza

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME *

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * MACRO-COMPETENZA: collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) L IMPATTO SULLA GESTIONE LA MISURAZIONE DELL IMPATTO IL SUPPORTO ALLA CREAZIONE DEL VALORE L INTEGRAZIONE ESIGENZE DEL BUSINESS

Dettagli

1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale

1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale Indice degli argomenti Convegno Qualità Ambientale e Marketing Territoriale Reggio Emilia, 22 Aprile 2009 Ambiente come strategia del marketing 1. Il fine del sistema 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile

Dettagli

Psicologia Sociale e di Comunità

Psicologia Sociale e di Comunità Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale a.a. 2014/2015 Psicologia Sociale e di Comunità Modulo di PSICOLOGIA SOCIALE E DEI GRUPPI Alessio Nencini alessio.nencini@univr.it 1 Sé e identità Individuo

Dettagli

Pro e contro delle RNA

Pro e contro delle RNA Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;

Dettagli

Controllo di Gestione - Guida Operativa

Controllo di Gestione - Guida Operativa Controllo di Gestione - Guida Operativa Il modulo software di Controllo di Gestione, meglio denominato Monitoraggio e Controllo del piano degli obiettivi permette di monitorare, durante l esercizio, gli

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 Nuclei tematici Scienza della materia Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità verso fenomeni del mondo fisico

Dettagli

[SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione

[SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione [SOLUZIONI INNOVATIVE] Casi di studio sulle pratiche di innovazione Umbria Innovazione Programma I-Start SOMMARIO CASI DI STUDIO DI SOLUZIONI INNOVATIVE... 2 INNOVAZIONE CASI DI STUDIO... 3 CASO DI STUDIO

Dettagli

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009 Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati nell A.S. 2008 2009 Presentazione a cura di Roberta Michelini Casalpusterlengo, 8 gennaio 2010 http://www.invalsi.it/esamidistato0809/

Dettagli

Crisi e cambiamento nella realtà artigiana

Crisi e cambiamento nella realtà artigiana Confartigianato Asolo e Montebelluna Progetto di ricerca Crisi e cambiamento nella realtà artigiana Treviso, Settembre 2011 Indice 1. Premessa 2 2. (D2) Nel mondo si parla di crisi e di cambiamento, che

Dettagli

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

La comunicazione e il linguaggio

La comunicazione e il linguaggio Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:

Dettagli

CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA

CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante,

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Anno scolastico 2013/2014. Curricolo verticale. Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali

Anno scolastico 2013/2014. Curricolo verticale. Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali Istituto Istruzione Superiore 'Mattei Fortunato' Eboli (SA) Anno scolastico 2013/2014 Curricolo verticale Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali Disciplina: DIRITTO ED ECONOMIA Al termine del percorso

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

La gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1)

La gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1) La gestione di un calcolatore Sistemi Operativi primo modulo Introduzione Augusto Celentano Università Ca Foscari Venezia Corso di Laurea in Informatica Un calcolatore (sistema di elaborazione) è un sistema

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I Laboratorio Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I Laura Palmerio Università Tor Vergata A.A. 2005/2006 Testi di riferimento F. Celi, D. Fontana, Fare ricerca sperimentale

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Disciplina di insegnamento: GEOGRAFIA COMPETENZE (dal profilo dello studente) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE

Dettagli

Quale relazione efficace tra Università e Scuola?

Quale relazione efficace tra Università e Scuola? Quale relazione efficace tra Università e Scuola? Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Intervento al Convegno «Integrare la ricerca scientifica con la sapienza della pratica. L'Evidence Based Education

Dettagli

Il processo di comunicazione

Il processo di comunicazione Il processo di comunicazione La comunicazione comprende l insieme delle attività che nutrono le relazioni biunivoche tra l impresa ed i suoi pubblici di riferimento (interni ed esterni) con l obiettivo

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi GEOGRAFIA

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi GEOGRAFIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi QUARTE GEOGRAFIA Anno Scolastico 2015/2016 COMPETENZE: Saper confrontare le proprie preconoscenze con i nuovi apprendimenti

Dettagli

Valutazione della qualità. Quattro tesi per una valutazione della qualità nei servizi educativi 0-3 anni

Valutazione della qualità. Quattro tesi per una valutazione della qualità nei servizi educativi 0-3 anni Valutazione della qualità Quattro tesi per una valutazione della qualità nei servizi educativi 0-3 anni Valutazione della qualità Premessa La valutazione è un atto non solo pedagogico ma anche politico

Dettagli

La professione di Psicologo in Campania

La professione di Psicologo in Campania La professione di Psicologo in Campania Responsabili: Antonella Bozzaotra, Fausta Nasti Premessa È innegabile che l attuale condizione professionale presenti aree di criticità espressione di differenti

Dettagli

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO SETTORE DOCUMENTI PER LA DISCUSSIONE ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA TECNOLOGICO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ESITI DI APPRENDIMENTO (competenze, abilità, conoscenze) Regolamento,

Dettagli

I nuovi strumenti per la didattica delle discipline scientifiche. Giovanni Tarantino

I nuovi strumenti per la didattica delle discipline scientifiche. Giovanni Tarantino I nuovi strumenti per la didattica delle discipline scientifiche Giovanni Tarantino I diversi aspetti dell orientamento Conoscersi per orientarsi: quali obiettivi per l orientamento formativo in ambito

Dettagli

Atteggiamenti e rappresentazioni sociali

Atteggiamenti e rappresentazioni sociali Atteggiamenti e rappresentazioni sociali L importanza dello studio degli atteggiamenti risiede nella loro rilevanza per la nostra vita sociale: - a livello individuale; - a livello interpersonale; - a

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Dipartimento di Discipline geometriche, architettoniche, arredamento e scenotecnica

Dipartimento di Discipline geometriche, architettoniche, arredamento e scenotecnica DISCIPLINE PROGETTUALI ARCHITETTURA E AMBIENTE 3 anno (6 ore settimanali) La materia propone l ampliamento, la conoscenza e l uso dei metodi proiettivi orientandoli verso lo studio e la rappresentazione

Dettagli

Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Musica: Scuola Primaria

Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Musica: Scuola Primaria Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di Musica: Scuola Primaria TRAGUARDI DI COMPETENZA : L alunno esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

Dettagli

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a) Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:

Dettagli

Questionario di interessi professionali Q.I.P.

Questionario di interessi professionali Q.I.P. Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.

Dettagli

A cura di Giorgio Sordelli

A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto idea progetto trovare il finanziamento Bando progettuale trasformare idea in progetto che si adatti Slide 2 Il progetto Si lavora

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Quali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000);

Quali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Raccomandazioni Parlamento Europeo e del Consiglio dell'unione Europea (18/12/2006); DM 22 agosto 2007; I risultati nelle indagini internazionali

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

Sviluppare il mercato, promuovere il dialogo e gestire i processi di comunicazione

Sviluppare il mercato, promuovere il dialogo e gestire i processi di comunicazione Specialisti in marketing, specia - listi in vendita, pianificatori (ici) di comunicazione, redattori (ici) di testi pubblicitari, specialisti in relazioni pubbliche: tutti occupano posizioni importanti

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

M U L T I F A M I L Y O F F I C E MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle

Dettagli

Liceo Scientifico Sezione ad indirizzo Sportivo. Che cos è

Liceo Scientifico Sezione ad indirizzo Sportivo. Che cos è Liceo Scientifico Statale R. Caccioppoli Napoli a.s. 2014-2015 Liceo Scientifico Sezione ad indirizzo Sportivo Che cos è E un indirizzo di studio, inserito nel percorso del liceo scientifico nell ambito

Dettagli

Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali

Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali Finalità: 1. Sviluppare un metodo di lavoro scientifico 2. Favorire lo sviluppo di capacità critiche e di autonomia di pensiero 3. Maturare il proprio senso di responsabilità

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

Prof. Attilio MUCELLI

Prof. Attilio MUCELLI Prof. Attilio MUCELLI Dipartimento di Management e Organizzazione industriale Tel. 071 2207183 E-mail: a.mucelli@univpm.it Web page: http://www.econ.univpm.it/mucelli Corso di PROGRAMMAZIONE AZIENDALE

Dettagli

Mario Rotta. Sperimentando. Tecnologie mobili, contenuti digitali personalizzati e innovazione nei processi educativi

Mario Rotta. Sperimentando. Tecnologie mobili, contenuti digitali personalizzati e innovazione nei processi educativi Mario Rotta Sperimentando Tecnologie mobili, contenuti digitali personalizzati e innovazione nei processi educativi Lo scenario Un concetto essenziale: PMLKE Personal Mobile Learning & Knowledge Environment

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

Introduzione all Information Retrieval

Introduzione all Information Retrieval Introduzione all Information Retrieval Argomenti della lezione Definizione di Information Retrieval. Information Retrieval vs Data Retrieval. Indicizzazione di collezioni e ricerca. Modelli per Information

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Obiettivi formativi. Età dei bambini

Obiettivi formativi. Età dei bambini È l area di apprendimento nella quale si determina l apertura del bambino all altro, non rinunciando con questo alla propria UNICITA ma affermandola proprio attraverso il processo d interazione con gli

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

Agenti Mobili Intelligenti e Sicurezza Informatica Utilizzare un nuovo paradigma applicativo per la realizzazione di sistemi informatici sicuri.

Agenti Mobili Intelligenti e Sicurezza Informatica Utilizzare un nuovo paradigma applicativo per la realizzazione di sistemi informatici sicuri. Agenti Mobili Intelligenti e Sicurezza Informatica Utilizzare un nuovo paradigma applicativo per la realizzazione di sistemi informatici sicuri. Roma, 25 ottobre 2010 Ing. Antonio Salomè Ing. Luca Lezzerini

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Il Liceo Economico Sociale. IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso

Il Liceo Economico Sociale. IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso Il Liceo Economico Sociale IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso I LES nel progetto nazionale: voi siete parte di questo! 2 I numeri del progetto 360 Licei Economico- sociali coinvolti

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle

Dettagli

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

BIENNIO COMUNE a tutti gli indirizzi DISCIPLINE. Quadro Orario BIENNIO COMUNE. Nuovi Indirizzi Istituti Tecnici Pagina 1 1 BIENNIO

BIENNIO COMUNE a tutti gli indirizzi DISCIPLINE. Quadro Orario BIENNIO COMUNE. Nuovi Indirizzi Istituti Tecnici Pagina 1 1 BIENNIO Il seguente documento, redatto per estratti da documenti del Ministero della Pubblica Istruzione, illustra in modo sintetico ma completo l Offerta Formativa dei Nuovi Indirizzi degli Istituti Tecnici.

Dettagli

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere

Dettagli

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE Il ruolo della musica nella costruzione di competenze Franca Da Re La definizione di COMPETENZA nel quadro europeo «combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti

Dettagli

LA GESTIONE AZIENDALE

LA GESTIONE AZIENDALE LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione

Dettagli

Concetti di base di ingegneria del software

Concetti di base di ingegneria del software Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Marketing internazionale

Marketing internazionale A.A. 2007-2008 Marketing internazionale Dott.ssa Vania Vigolo Lezione 5 1 Comportamento del consumatore? STIMOLI - Ambientali - Di marketing RISPOSTE: - Prodotto -Brand -Distributore - Prezzo - Tempo d

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione

Dettagli

L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE

L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Convegno L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Catania, 5 dicembre 2002 SINTESI INTERVENTO DR. GAETANO SCOGNAMIGLIO Corporate Governance tradotto letteralmente significa

Dettagli