Procedure, criteri e requisiti minimi per la valutazione ed auto-valutazione dei docenti

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1 Procedure, criteri e requisiti minimi per la valutazione ed auto-valutazione dei docenti Maria Paola Bonacina, Carlo Combi, Roberto Segala (Documento presentato al Consiglio del Dipartimento di Informatica del 14 febbraio 2006) Su mandato del Consiglio del Dipartimento di Informatica del 18 maggio 2005 le seguenti Commissioni Commissione per il ruolo di professore di I fascia: Franco Fummi, Roberto Giacobazzi, Vittorio Murino; Maria Paola Bonacina, Carlo Combi, Commissione per il ruolo di professore di II fascia: Alberto Belussi, Maria Paola Bonacina, Paolo Fiorini, Franco Fummi, Roberto Giacobazzi, Davide Rocchesso, Roberto Segala; Commissione per il ruolo di ricercatore universitario: Alberto Belussi, Matteo Cristani, Paolo Fiorini, Federico Fontana, Roberto Giacobazzi, Roberto Posenato, Davide Rocchesso, Roberto Segala; hanno elaborato questo documento su procedure, criteri e requisiti minimi indicativi per facilitare l auto-valutazione dei docenti ed in generale la valutazione dei candidati. 1. Procedure 1.1 Per il ruolo di ricercatore universitario Il candidato prepara un dossier che contenga almeno: 1. il curriculum vitae, 2. la lista delle pubblicazioni, 3. una lista di nomi ed indirizzi di persone a cui il Dipartimento possa chiedere lettere di referenza, e 4. un sommario dei temi e risultati della ricerca. La lista delle pubblicazioni e la lista delle referenze possono essere sezioni del curriculum vitae, che dovrà contenere dati utili alla valutazione secondo i criteri della sezione 2. Inoltre si raccomanda fortemente che il candidato dia un seminario di Dipartimento per illustrare qualche risultato recente della sua ricerca. Le lettere di referenza hanno lo scopo di sostenere la domanda del candidato attraverso pareri di persone che lavorano nello suo stesso ambito di ricerca. Per un candidato a ricercatore, è tipico indicare come referenze il relatore di tesi di DdR, il o i supervisori di eventuali periodi di post-doc, 1

2 membri della commissione di tesi di DdR e colleghi con cui il candidato abbia lavorato, visitando altri dipartimenti, istituti o laboratori. Una lista dove tutte le referenze provengano dalla stessa istituzione appare generalmente più debole di una dove compaiano istituzioni diverse. Nello stesso spirito, è preferibile, ove possibile, stendere la lista ragionando a livello almeno europeo e non solo nazionale. Fattori dirimenti nella scelta sono la conoscenza effettiva del lavoro del candidato e l esperienza e statura scientifica dello scrivente. In caso lo ritenga necessario, il Dipartimento può acquisire il curriculum vitae dell autore di una lettera. Il Dipartimento colleziona le lettere di tutti i referenti indicati dal candidato. Dalle lettere ci si aspetta che commentino sull attività di ricerca del candidato, fornendo elementi sulla sua indipendenza e sulla qualità, ampiezza e profondità del suo lavoro, nonchè sulle sue prospettive di ulteriore crescita professionale e maturità complessiva. Le lettere devono restare confidenziali: devono essere trasmesse dagli scriventi al Dipartimento senza passare per il candidato, e anche in seguito non possono essere lette dal candidato. All interno del Dipartimento devono essere trattate con discrezione, rese accessibili solo a docenti, ed in primo luogo ai membri di una eventuale commissione per le assunzioni, qualora tale commissione esista. 1.2 Per il ruolo di professore associato o ordinario Il candidato prepara un dossier che contenga almeno: 1. il curriculum vitae, 2. la lista delle pubblicazioni, 3. una lista di nomi ed indirizzi di persone a cui il Dipartimento possa chiedere lettere di referenza, e 4. un sommario dei temi e risultati della ricerca. La lista delle pubblicazioni e la lista delle referenze possono essere sezioni del curriculum vitae, che dovrà contenere dati utili alla valutazione secondo i criteri della sezione 2. Inoltre si raccomanda fortemente che il candidato dia un seminario di Dipartimento per illustrare qualche risultato recente della sua ricerca. Le lettere di referenza devono essere scritte da colleghi di altre istituzioni ed hanno lo scopo di sostenere la domanda del candidato attraverso pareri di persone che lavorano nello suo stesso ambito di ricerca. Per un candidato a professore, è importante che accanto a passati mentori (e.g., relatore di tesi di DdR, supervisori di eventuali periodi di post-doc) e collaboratori passati o presenti (e.g., co-autori o colleghi), appaiano persone esterne alla scuola (in senso lato) del candidato ed alla sua cerchia di collaboratori. È inusuale includere più nomi affiliati a una stessa istituzione. Si raccomanda che la lista venga stesa ragionando a livello internazionale e non solo nazionale. Fattori dirimenti nella scelta sono la conoscenza effettiva del lavoro del candidato e l esperienza e statura scientifica dello scrivente. In caso lo ritenga necessario, il Dipartimento può acquisire il curriculum vitae dell autore di una lettera. Per un assunzione dall esterno tipicamente il Dipartimento colleziona le lettere di tutti i referenti indicati dal candidato. Per una promozione 2

3 di interno il Dipartimento tipicamente consulta un sottoinsieme dei referenti indicati dal candidato, che non può sapere quali siano stati effettivamente consultati. Pertanto si raccomanda che la lista non sia troppo corta. Nella valutazione del candidato è importante fare riferimento anche al giudizio di colleghi e- sterni, di chiara statura scientifica nell area del candidato. A questo scopo il Dipartimento, oltre alle lettere di referenza di cui sopra, chiede lettere di valutazione ad altri colleghi non indicati dal candidato. Passati mentori e collaboratori passati o presenti (e.g., co-autori) del candidato sono generalmente esclusi dal novero di coloro a cui si chiedono lettere di valutazione. Nel processo di selezione dei colleghi che scrivano le lettere di valutazione su richiesta del Dipartimento, il candidato ha la possibilità di escludere persone da cui non desidera essere valutato. A questo fine, in Dipartimento si prepara una lista di persone a cui si potrebbe chiedere una lettera. È importante che questa lista sia abbastanza lunga, e.g., il triplo del numero di lettere di valutazione che si intendono effettivamente chiedere. Questa lista viene mostrata al candidato, che ha diritto di depennare un numero ragionevole di nomi, anche senza dare spiegazioni. Se il candidato depennasse un numero di nomi inusualmente alto, dovrebbe dare una spiegazione. Dall unione della lista del Dipartimento, tolti i nomi depennati dal candidato, e della lista delle referenze fornite dal candidato, si selezionano i nominativi a cui chiedere effettivamente le lettere. Quanto segue si applica sia alle lettere di referenza che a quelle di valutazione. Dalle lettere ci si aspetta che commentino sull attività di ricerca del candidato, fornendo elementi sulla sua indipendenza e sulla qualità, ampiezza e profondità del suo lavoro, nonchè sulle sue prospettive di ulteriore crescita professionale e maturità complessiva. Le lettere devono restare confidenziali: devono essere trasmesse dagli scriventi al Dipartimento senza passare per il candidato, e anche in seguito non possono essere lette dal candidato. All interno del Dipartimento devono essere trattate con discrezione, rese accessibili solo ai docenti della o delle fasce competenti, ed in primo luogo ai membri di una eventuale commissione per le assunzioni o le promozioni, qualora tale commissione esista. Il Dipartimento può anche acquisire una valutazione del candidato da parte del raggruppamento scientifico di appartenenza (e.g., settore scientifico-disciplinare), se il candidato fa parte di un raggruppamento chiaramente identificabile e se tale valutazione esiste. Tuttavia, tale valutazione da sola non costituisce elemento sufficiente. 2. Criteri di valutazione ed auto-valutazione 1. Pubblicazioni: da esse devono emergere l originalità e la qualità complessiva della ricerca, il prestigio e l importanza delle sedi in cui si è pubblicato, la capacità di lavorare in modo autonomo (i.e., da soli, con gruppi differenti, anche in assenza di figure di mentore del candidato, quali il relatore di tesi di DdR, il supervisore di post-doc, o il referente del gruppo di ricerca di cui il candidato fa parte), la continuità temporale. Per le pubblicazioni con molti autori, si raccomanda che il candidato indichi il proprio ruolo rispetto alla pubblicazione, aggiungendo al proprio nome nella lista degli autori asterischi secondo lo schema, e.g.: : autore principale, contributo maggiore, : contributo paritario, 3

4 : contributo secondario (non principale), ma non minore, : contributo minore. 2. Partecipazione a progetti e acquisizione fondi di ricerca: indicano capacità progettuale e di inserimento della propria ricerca in contesti più ampi. Si considerano solo progetti o fondi acquisiti a seguito di una valutazione competitiva. Si distingue tra progetti di livello continentale (e.g., dell Unione Europea), nazionale, e locale (e.g., regionali). Per ogni progetto il curriculum deve indicare: titolo, autori, ruolo del candidato (e.g., se ha semplicemente partecipato o è stato responsabile della ricerca), durata ed ammontare del finanziamento. 3. Attività sperimentale: viene valutata in termini di originalità e qualità, in modo non dissimile dalle pubblicazioni. Include sviluppo di prototipi, sviluppo, estensione, manutenzione di sistemi, applicazione di prototipi o sistemi più consolidati, sempre e solo con finalità di ricerca. Può essere svolta dal candidato da solo o in collaborazione. In caso di collaborazioni, si applicano gli stessi criteri che si applicano a pubblicazioni o progetti, ovvero si vuole sapere se il candidato è l autore principale o un collaboratore. 4. Visibilità internazionale: permette di collocare l attività di ricerca rispetto alla comunità scientifica internazionale. Può essere documentata rispetto a: (a) la partecipazione a comitati editoriali di riviste internazionali, (b) il ruolo di editor (curatore) di riviste o numeri speciali di riviste internazionali, (c) il ruolo di chair del comitato di programma di conferenze internazionali, (d) la partecipazione a conferenze internazionali come relatore invitato, (e) la partecipazione a comitati di programma di conferenze internazionali, (f) il ruolo di reviewer o referee (valutatore) per riviste internazionali, conferenze internazionali, agenzie finanziatrici (e.g., valutazione di progetti europei o nazionali), (g) l essere invitato a contribuire a opere collettanee di prestigio, (h) la presentazione di seminari presso altre università e (i) la partecipazione a comitati tecnici. Tutto questo viene considerato sia rispetto al prestigio internazionale della singola attività sia rispetto alla continuità temporale dell insieme di tali attività. 5. Servizio alla comunità scientifica: si considerano anche ruoli di natura organizzativa, che denotano impegno e meglio ancora leadership, quali l essere chair o il partecipare a steering committees o organizing committees di conferenze, boards di associazioni scientifiche e simili, dove si tiene anche conto che le cariche elettive hanno generalmente più pregio di quelle per cooptazione. Di nuovo, si considerano sia il prestigio internazionale della singola attività che la continuità temporale dell insieme di tali attività. 6. Supervisione di post-doc, studenti di DdR, studenti di LS/LM e gestione di gruppi di ricerca: indicano la capacità di formare persone e di coordinare le attività di 4

5 ricerca di più persone. Questo criterio viene applicato tenendo conto se il candidato sia stato effettivamente in condizione di soddisfarlo. Per esempio, se un candidato proviene da un Dipartimento che non offre il DdR in Informatica, l assenza di supervisione di studenti di DdR non può essere considerata negativamente. Similmente, se un candidato non proviene dall università, è ragionevole che non abbia supervisionato studenti, sebbene non vada dimenticato che molti laboratori permettono la supervisione di studenti in cooperazione con docenti di università limitrofe. Infine, questo criterio si considera anche alla luce del tipo di ricerca svolta, dato che diverse aree di ricerca possono richiedere in misura diversa attività in cooperazione. 7. Quantità e qualità dell attività didattica: il curriculum vitae dovrebbe contenere una lista o tabella dei corsi insegnati, con un paragrafo di programma per ogni corso, ed in evidenza eventuali innovazioni significative apportate alla didattica dei vari corsi. Se disponibili, si considerano anche i giudizi degli studenti, tenendo conto dei valori medi e non dei commenti estremi, e non senza considerazione dei diversi livelli di maturità degli studenti. Si tiene conto della varietà dei corsi insegnati e si considerano anche i corsi insegnati in altre sedi (e.g., supplenze) o in sede di scuole (e.g., scuole di DdR, scuole post-lauream) nazionali o internazionali. Questi ultimi, tuttavia, non possono sostituire l impegno didattico in sede o compensare per eventuali carenze dello stesso, ma si considerano un arricchimento dell attività didattica. Questo criterio viene applicato tenendo conto se il candidato sia stato effettivamente in condizione di svolgere attività didattica: per esempio, non si applica ad un candidato che sia stato sempre affiliato a laboratori di ricerca o aziende. 8. Attività di servizio alle istituzioni di appartenenza: si considerano le attività amministrative o gestionali presso le istituzioni di afferenza del candidato. In caso di provenienza dall università questo significa dipartimento, corsi di laurea, facoltà ed ateneo. In altri casi si tratterà di laboratori o aziende. Si considerano anche attività di servizio a livello nazionale come la partecipazione a commissioni. 9. Mobilità professionale e varietà di esperienze: nella valutazione del CV si tiene conto della maturità acquisita dal candidato studiando o lavorando in diverse istituzioni (e.g., diverse università), in istituzioni di natura differente (e.g., università, laboratori di ricerca pubblici o privati, aziende) ed in Paesi diversi, nello spirito di apprezzare ed incoraggiare la mobilità professionale, anche nell ottica dell area europea della ricerca. In caso di promozione (e.g., da ricercatore a professore associato, o da professore associato a professore ordinario), si applicano questi criteri a tutto l arco temporale dell attività del candidato, ed in particolare all intervallo di tempo trascorso dalla promozione precedente. Questa lista include attività in tutte e tre le direttrici della professione del docente universitario: ricerca, didattica, e servizio o amministrazione. È da escludere nella maniera più tassativa che meriti didattici o di servizio possano compensare eventuali carenze a livello di ricerca. Tuttavia, deve essere altrettanto chiaro che l essere un didatta efficace ed avere mostrato un effettiva disponibilità a cooperare almeno in qualche modo nelle istituzioni di appartenenza sono requisiti necessari per diventare professore. 5

6 3. Requisiti minimi indicativi In generale si intende che, se si potesse ragionare in modo puramente quantitativo, tra I fascia, II fascia e ruolo di ricercatore vi sarebbe un rapporto di tipo 1, 2/3 e 1/3. Inoltre, per alcuni dei criteri elencati nella sezione precedente, si danno nel seguito dei requisiti orientativi. In caso di requisiti quantitativi, quelli indicati sono intesi come valori assolutamente minimi, che non rappresentano condizioni sufficienti nè danno luogo ad alcun genere di automatismo. 1. Quantità e qualità delle pubblicazioni: Pubblicazioni su riviste con referees (valutatori): devono essere presenti a nome del candidato almeno X pubblicazioni su riviste, che appaiano nella fascia superiore (e.g., 30% superiore) di almeno uno dei cataloghi seguenti, e.g.: GRIN, ACM/IEEE, Citeseer (per riviste), Impact factor - Citation Index (ISI web of science), dove tuttavia si ricordano i limiti di Citeseer; e si sottolinea che l impact factor è una misura sviluppatasi storicamente nell ambito delle scienze mediche e della vita, per cui è di utilità molto relativa per l informatica. La collocazione delle riviste in base a cataloghi può essere integrata con giudizi sulle riviste riportati nelle lettere di valutazione o referenza. I valori indicati per X sono X = 8 per la I fascia, X = 5 per la II fascia, X = 2 per il ruolo di ricercatore. Si considerano solo le pubblicazioni su rivista accettate in via definitiva (e.g., almeno to appear ). Pubblicazioni su riviste con referees (valutatori) e conferenze eccezionali: in alternativa al punto precedente, ed in considerazione del fatto che alcune aree dell informatica danno progressivamente più peso alle pubblicazioni sugli atti di alcune conferenze estremamente competitive, al punto che tali pubblicazioni sono considerate in quelle aree come pubblicazioni su rivista, si possono considerare insieme le riviste (classificate come al punto precedente) e le conferenze di questa natura. La natura eccezionale delle conferenze deve essere attestata dall opinione di colleghi che lavorino nella stessa area del candidato, preferibilmente tramite le lettere di valutazione o referenza. In tal caso i valori indicati per X sono X = 10 per la I fascia, X = 7 per la II fascia, X = 4 per il ruolo di ricercatore. Di nuovo, per quanto riguarda le pubblicazioni su rivista, si considerano solo quelle accettate in via definitiva (e.g., almeno to appear ). 6

7 Pubblicazioni in atti di conferenze con referees (valutatori): si deve avere un buon numero di lavori a conferenze di importanza nel settore, come attestata da fonti quali catalogo GRIN, Citeseer o DBLP, con le cautele interpretative del caso, o dal giudizio degli autori di lettere di valutazione o referenza. Una produzione bilanciata, che veda sia contributi su rivista che su atti di conferenze in modo coordinato, costituisce un ulteriore elemento di valutazione. 2. Autonomia nelle pubblicazioni: una chiara dimostrazione di prolungata autonomia è indispensabile per la I fascia. Per la II fascia, è pure necessaria, ma può essere ragionevolmente meno prolungata. 3. Attività sperimentale: per l accesso alla II fascia o al ruolo di ricercatore l enfasi è generalmente sull attività sperimentale diretta del candidato, mentre per l accesso alla I fascia l enfasi può spostarsi sulla supervisione e direzione di attività sperimentali. 4. Visibilità internazionale e servizio alla comunità scientifica: per I fascia ci si aspetta che il candidato abbia chiaramente un po di storia di questo tipo, mentre per la II fascia ci si aspettano segni che abbia iniziato a costruire questo tipo di visibilità e mostri il potenziale di continuare. 5. Supervisione di post-doc, studenti di DdR, studenti di LS/LM e gestione di gruppi di ricerca: questo criterio è importante per la I fascia, relativamente meno per la II fascia ed ancor meno per l ingresso nel ruolo di ricercatore. 6. Attività di servizio: ci si aspetta la presenza di qualche attività amministrativa almeno a livello di dipartimento e corsi di laurea (o loro omologhi in ambiente non accademico) per la II fascia, anche facoltà ed ateneo (o loro omologhi) per la I fascia. 7. Mobilità professionale e varietà di esperienze: per candidati al ruolo di ricercatore, specialmente qualora abbiano conseguito tutti i titoli di studio (laurea, LS/LM e DdR) presso la stessa università, si considera requisito minimo che abbiano accumulato, tra studi di DdR e post-doc, almeno 6 mesi di esperienza in un altra istituzione, preferibilmente in un Paese diverso da quello dell università da cui hanno ricevuto laurea, LS/LM e DdR. 7

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