APPENDICE 1. Report per la descrizione di Attività di Didattica o di Educazione Ambientale.
|
|
- Uberto Ferrari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 APPENDICI 151
2 APPENDICE 1 Report per la descrizione di Attività di Didattica o di Educazione Ambientale. 152
3 REPORT PER LA DESCRIZIONE DI ATTIVITÀ DI DIDATTICA O DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Denominazione: Obiettivo/i: Contenuti: (vanno esplicitati gli argomenti, le informazioni, le conoscenze delle quali si tratta nel corso dell attività.) Organizzato da: Scuola Ente Associazione Altro.... Referenti del progetto e con quale ruolo: Progettazione. Divulgazione Altro.... Destinatari del progetto: Docenti Scuola Materna... Studenti Docenti Scuola Elementare... Studenti Docenti Scuola Media... Studenti Docenti Scuola Superiore... Studenti. Soggetti non scolastici.. 153
4 Collaborazioni esterne e loro obiettivi: Progettazione analitica dell intervento educativo Predisposizione / scelta / acquisizione dei sussidi educativi Reperimento di spazi attrezzati Reperimento degli educatori Formazione degli educatori Rapporti con enti ed istituzioni Predisposizione degli strumenti informativi / valutativi Procedure organizzative / amministrative Altre (specificare). Tipo di progetto: Nuovo progetto Continuazione/sviluppo di progetti precedenti (In questo caso, inserire il riferimento alle schede descrittive delle esperienze collegate) Progetto inserito in contesto più ampio (es.: progetto nazionale, europeo, ecc.) Articolazione temporale del progetto: Attività continuativa Attività episodica Durata del progetto: Fino ad un mese Più di un mese Un anno scolastico Più di un anno scolastico Discipline coinvolte: Prevalente carattere disciplinare. Prevalente carattere interdisciplinare (In entrambi i casi, specificare le discipline coinvolte) 154
5 Prerequisiti necessari per una buona riuscita del progetto: Capacità di apprendimento degli studenti Conoscenze e concetti preliminari Obiettivi: Apprendimento di nozioni e concetti Capacità di usare le conoscenze acquisite Crescita personale Altro (specificare). Luoghi di svolgimento del progetto: Scuola Laboratori Territorio Strutture esterne (specificare) Esperienze esterne Previste Se previste; Non previste Dove sono previste Ambiente (specificare). Strutture esterne (specificare).. Altro (specificare) Quali finalità hanno Formative Di contenuto A che punto del progetto sono inserite All inizio del progetto Durante il progetto Alla fine del progetto L esperienza è conducibile senza ricorso a mezzi o attrezzature o ambienti particolari L esperienza richiede mezzi o attrezzature o ambienti particolari 155
6 Mezzi di trasporto utilizzati: Pubblico (specificare). Privato (specificare).. Senza mezzi di trasporto Materiale e attrezzature utilizzati: Già esistenti (specificare) Creati appositamente per il progetto (specificare). Spesa: A carico degli utenti A carico di altri enti A copertura parziale Elaborati di sintesi: Ipertesto(specificare). Cartelloni Mostre (specificare) Disegni Elaborato cartaceo (specificare) Altro (specificare) Di seguito si richiede una breve relazione sull attività. Viene qui proposta una traccia che è possibile seguire per mettere in luce gli aspetti che si ritiene importante evidenziare. 156
7 Criteri di valutazione Strumenti utilizzati per la valutazione dell attività (tempi previsti, qualità e quantità delle risorse impiegate, ecc.). Strumenti utilizzati per la valutazione dei risultati (questionari, discussioni, disegni, ecc.). Se sono previsti questionari, precisare se sono a risposta aperta, a risposta multipla, sì/no, ecc. Criteri per la valutazione dell attività: sono i criteri da utilizzare per la verifica della qualità dell attività. Criteri per la valutazione dei risultati: sono i criteri da utilizzare per la verifica dei risultati ottenuti avendo come punto di riferimento gli obiettivi formativi e specifici che ci si era posti inizialmente. Si ritiene utile segnalare gli indicatori dei quali ci si è serviti nella valutazione. Momenti all interno del progetto in cui è prevista la valutazione dell attività: specificare a che punto dell attività sono previste le verifiche, sia per quanto riguarda la qualità dell attività che per i risultati. Metodo di elaborazione dei risultati ottenuti: vanno indicati i metodi che sono stati usati per elaborare i risultati ottenuti, al fine di predisporli per una valutazione. RISULTATI ATTESI E OTTENUTI Difficoltà incontrate e analisi di tali difficoltà (vanno esposte le difficoltà che si sono incontrate nell elaborazione, progettazione e realizzazione dell attività. Possono inoltre essere presentati alcuni consigli per eliminare tali difficoltà in previsione di un eventuale evoluzione futura dell attività.) Suggerimenti (vanno segnalati eventuali suggerimenti che possono aiutare i docenti che siano intenzionati ad organizzare un attività simile al fine di portare ad un miglioramento continuo di tale attività.) 157
8 APPENDICE 2 Lista delle specie animali e vegetali descritte nelle schede. NOME SCIENTIFICO Acrocephalus arundinaceus Amaranthus retroflexus Ammophila arenaria Anas platyrhynchos Anguilla anguilla Apus apus Ardea purpurea Artemisia coerulescens Arthrocnemum macrostachyum Arvicola terrestris Aster tripolium L. Atriplex hastata Balanus amphitrite Botryllus schlosseri Calandrella brachydactyla Capsella bursa - pastoris Cardamine hirsuta Ceramium rubrum Charadrius alexandrinus Charadrius dubius Chenopodium album Chthmalus stellatus Circus aeruginosus Coluber viridiflavus Columba livia Conyza canadensis Crithmum maritimum Cuculus canorus Cymbalaria muralis Cymodocea nodosa Cynodon dactylon Cyrcus pygargus Dactylis glomerata Dicentrarchus labrax Egretta alba NOME COMUNE Cannareccione Amaranto comune Ammofila Germano reale Anguilla Rondone Airone rosso Assenzio marino Arthrocnemum macrostachyum Arvicola d'acqua Aster Atriplice comune Capa de palo Botrillo Calandrella Borsa del pastore Crescione dei prati Ceramio Fratino Corriere piccolo Farinaccio bianco Dente de can Falco di palude Biacco Piccione selvatico Saeppola Finocchio di mare Cuculo Ederina dei muri Cymodocea Gramigna Albanella minore Erba mazzolina Branzino Airone bianco 158
9 NOME SCIENTIFICO Enteromorpha intestinalis Erinaceus europaeus Eryngium maritimum Fulica atra Gallinula chloropus Halimione portulacoides Himantopus himantopus Hordeum murinum Inula crithmoides Ixobrychus minutus Juncus maritimus Lanius collurio Larus cachinnans Larus ridibundus Ligia italica Limonium narbonense L. Littorina littorea Martes foina Micromys minutus Mugil cephalus Mustela nivalis Mustela putorius Myocastor coypus Mytilus galloprovincialis Natrix natrix Natrix tessellata Neomys fodiens Nycticorax nycticorax Parietaria officinalis Parus major Passer domesticus Patella coerulea Phorphyra leucosticta Phragmites australis Plantago maior Poa annua Podiceps cristatus Podiceps nigricollis NOME COMUNE Enteromorfa Riccio Calcatreppola marina Folaga Gallinella d'acqua Obione Cavaliere d'italia Orzo selvatico Enula, salin (ven.) Tarabusino Giunco marittimo Averla piccola Gabbiano reale Gabbiano comune Porcellino Limonio comune Littorina Faina Topolino delle risaie Cefalo Donnola Puzzola Nutria Cozza Biscia dal collare Biscia tassellata Toporagno d'acqua Nitticora Parietaria Cinciallegra Passera d'italia Patella Porfira Cannuccia di palude Piantaggine Fienarola annuale Svasso maggiore Svasso piccolo 159
10 NOME SCIENTIFICO Podiceps ruficollis Poligonum aviculare Portulaca oleracea Porzana porzana Posidonia oceanica Puccinellia palustris Rattus norvegicus Remiz pendulinus Ruppia maritima Sagina procumbens Salicornia veneta Sarcocornia fruticosa Senecio vulgaris Spartina maritima Sparus aurata Sterna hirundo Sturnus vulgaris Suaeda maritima Sylvia atricapilla Tamarix gallica Taraxacum officinale Thinopyrum pycnanthum Tringa totanus Turdus merula Typha angustifolia Typha latifolia Ulva lactuca Verbena officinalis Zostera noltii NOME COMUNE Tuffetto Corregiola Porcellana comune Voltolino Posidonia Puccinellia Ratto delle chiaviche Pendolino Ruppia Burinella Salicornia veneta Salicornia Erba cardellina Spartina Orata Sterna Storno Suaeda Capinera Tamerice Dente di leone Gramigna litoranea Pettegola Merlo Tifa a foglie strette Tifa Lattuga di mare Verbena Zostera 160
Valli da pesca. Introduzione
Valli da pesca Introduzione Funzionamento della valle da pesca Strutture della valle da pesca Attività della valle da pesca Valore ecosistemico della valle da pesca - Fauna - Flora Introduzione Il nome
DettagliAmbiente urbano. Fauna di città. Flora di città. Fauna di città Flora di città Canali di Venezia
Ambiente urbano Fauna di città Flora di città Canali di Venezia Fauna di città - La fascia degli spruzzi - Zona dell'escursione di marea - Zona di bassa marea Molti animali hanno trovato nella città di
Dettagligennaio DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER MAR GIO VEN SAB DOM LUN
gennaio Fratino (charadrius alexandrinus) Piro piro piccolo (actitis hypoleucos) Piviere dorato (pluvialis apricaria) Ragno minatore (segestria florentina) 0 FEBBRAIO Codirosso spazzacamino (phoenicurus
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliMINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Page 1 of 4 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 21 ottobre 2013 Dichiarazione di importanza internazionale della zona umida denominata «Padule di Scarlino». (13A08909)
DettagliPIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0012 COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO
PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0012 COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO progettazione coordinamento Dott. For. Paolo Rigoni StudioSilva S.r.l. sede legale: via Mazzini 9/2-40137 Bologna Tel. 051
DettagliCONOSCI LA RISERVA NATURALE REGIONALE SENTINA
CONOSCI LA RISERVA NATURALE REGIONALE SENTINA Quaderno del birdwatching di: Data del rilevamento: / / Ora (inizio rilevamento) : (fine rilevamento) : Descrizione area rilevamento: Località Provincia Condizioni
DettagliL AVIFAUNA DEL PARCO URBANO DI SAN GIULIANO (MESTRE, PROVINCIA DI VENEZIA): AGGIORNAMENTO AL 31/8/2010
Emanuele Stival L AVIFAUNA DEL PARCO URBANO DI SAN GIULIANO (MESTRE, PROVINCIA DI VENEZIA): AGGIORNAMENTO AL 31/8/2010 Riassunto. Vengono riportati i risultati di un indagine avifaunistica pluriennale
DettagliCaratterizzazione ecologica
Caratterizzazione ecologica Campitello di Marcaria, dicembre 0 Sala civica Relatore: Daniele Cuizzi - EURECO Raggruppamento tecnico Dott. Agr. Marco Goldoni Corridoi ecologici indagati Colline gardesane
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE DI FIRENZE ISTITUTO PROF.LE DI STATO PER L AGRICOLTURA E L AMBIENTE Via delle Cascine n. 11 50144 - FIRENZE Scheda di progetto prevista
DettagliPROGETTO DI MIGLIORAMENTO
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO Anno Scolastico: Denominazione: Tipologia: Nuovo Prosecuzione Durata: Annuale Biennale Pluriennale Coordinatore Gruppo di progetto Docenti ATA Personale esterno Data Stesura:
DettagliSIC Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone 22/03/2014 ore Airone bianco maggiore (Casmerodius albus
Si riportano sotto i risultati dei rilievi dell avifauna presente in periodo di migrazione prenuziale effettuati nei SIC Lago di Sibolla e Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone (primavera 2014), secondo
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. Regione..
Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliProt. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE
DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli
DettagliOrientamento in uscita - Università
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche
DettagliElenco uccelli svernanti. Picchio rosso maggiore Dendrocopos major. Troglodytes troglodytes. Scricciolo
Censimento fatto nel 2005 dal Prof. Renato Massa Dipartimento di Scienze dell'ambiente e del Territorio Universita' degli Studi di Milano Bicocca http://disat.unimib.it/biodiversity/ Elenco uccelli svernanti
DettagliREGISTRO ATTIVITA DI STAGE
REGISTRO ATTIVITA DI STAGE AZIENDA: SETTORE DELL ATTIVITA DAL AL PROGETTO FORMATIVO SCUOLA - LAVORO Anno Scolastico 2014 / 2015 Alunno Classe LIBRETTO PERSONALE DATI INERENTI L INSEGNANTE TUTOR Cognome
DettagliPer una scuola hands on : esperienze
Per una scuola hands on : esperienze Scuola: Primaria G. Deledda - Gaggio in P. classe 2^ A Denominazione dell attività: Laboratorio bolle di sapone. Caccia alla ricetta per bolle resistenti. Conoscenze
DettagliSoc. Ven. Sc. Nat. - Lavori - Vol. 2, pp. 50-55, Venezia, 15 Gennaio 1977 ALBERTO AZZOLINI (*) SULL'AVIFAUNA DI ALCUNE CAVE DELL'ENTROTERRA VENEZIANO
Soc. Ven. Sc. Nat. - Lavori - Vol. 2, pp. 50-55, Venezia, 15 Gennaio 1977 ALBERTO AZZOLINI (*) SULL'AVIFAUNA DI ALCUNE CAVE DELL'ENTROTERRA VENEZIANO Abstract About the Birds Observed in some Quarries
DettagliMINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Page 1 of 4 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 24 aprile 2009 Dichiarazione di importanza internazionale della zona umida denominata «Palude del Brusa - Le Vallette»,
DettagliOrientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015
Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Esiti del monitoraggio realizzato nei mesi di febbraio marzo 2015 Padova e Mestre, 12 e 17 marzo 2015 Annamaria Pretto Ufficio
DettagliNati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario
Linee guida per la compilazione del questionario Maggio 2014 Introduzione Gli indicatori e le relative linee guida riportati in questo breve documento sono stati elaborati da Fondazione Fitzcarraldo attraverso
DettagliRegolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente
Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce
Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener
Dettaglida dove siamo venuti e dove vorremo andare
La storia del Progress test per le professioni sanitarie: da dove siamo venuti e dove vorremo andare L a u r a S i m i o n a t o B O L O G N A 2 7 M A R Z O 2 0 1 4 1- Esigenza da cui origina il Progress
DettagliIstituto Comprensivo di Casalserugo
Istituto Comprensivo di Casalserugo scuola primaria di... scuola sec.1 grado di... denominazione progetto PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME anno scol 08/09 Progetto di miglioramento gestionale a livello
Dettagli1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE SULLA QUALITÁ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA Questo questionario è rivolto a tutte le insegnanti della scuola e vuole essere un occasione di riflessione sulle variabili di
DettagliSEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO
REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Prot.n. 28710 del 07-09-2015 Ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali Ai referenti regionali del piano CLIL LORO SEDI OGGETTO: Organizzazione e avvio dei corsi linguistici per docenti CLIL
DettagliFunzioni di gestione degli interventi: esperti
Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
DettagliProgetto Future School
Progetto Future School Agosto 2015 Prof. Luigi Lattanzi Responsabile Ufficio Tecnico IIS A. Di Savoia L Aquila Via Acquasanta 67100 - L'Aquila 1 L area di progetto Il progetto propone una opportunità di
DettagliSCHEDA DEL PROGETTO N 07
Allegato 2 PROGETTI MIGLIORATIVI DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2013/2014 CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE: MADRID Scuola/iniziative scolastiche: SCUOLA STATALE ITALIANA DI MADRID SCHEDA DEL PROGETTO N
DettagliLinee guida per la stesura RELAZIONE FINALE di TIROCINIO
Linee guida per la stesura RELAZIONE FINALE di TIROCINIO Premessa Il tirocinio rappresenta per lo studente un occasione importante per venire a contatto con il mondo del lavoro, frequentando aziende/enti
DettagliQuale scelta fare dopo la terza media?
Quale scelta fare dopo la terza media? diritto dovere all Istruzione e alla Formazione Lo studio è un diritto articolo 34 della Costituzione della Repubblica Italiana: «la scuola è aperta a tutti. L istruzione
DettagliALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA
ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA Allegato 2 Offerta Tecnica Pag. 1 di 6 ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA Si precisa che nella dicitura della busta B deve essere indicato specificamente il Lotto cui si riferisce l
DettagliWEB SEMINAR Dettaglio servizio
WEB SEMINAR Dettaglio servizio INTRODUZIONE L organizzazione di un web seminar prevede diverse e ben distinte fasi che iniziano con la promozione dell evento e si concludono con i report relativi alle
DettagliA_D3_do03_Corso ECM Auditing e Autovalutazione Sistema di Gestione Integrato Livello: Azienda. Titolo Auditing e Autovalutazione
Titolo Auditing e Autovalutazione Date 9 novembre 2005 12 gennaio 2006 18 gennaio 2006 19 gennaio 2006 Sede Hotel Montresor Sala Rigoletto - Bussolengo (Verona) Premessa Sintetica descrizione dei contenuti
DettagliALLEGATO: PROGETTO DI FORMAZIONE
ALLEGATO: PROGETTO DI FORMAZIONE 1) DATI SALIENTI SUL PROGETTO Prima parte - Proposta di capitolato tecnico Titolo o Titolo del progetto. o Titolo del progetto in lingua inglese. o Soggetto proponente.
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente
SCUOLA DELL INFANZIA Obiettivi di apprendimento Conoscere i poligoni regolari Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata (in ore) Riconoscere e denominare le forme geometriche presenti nell ambiente Ricostruzione
DettagliS.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
DettagliProgetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria
Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2007-2008 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie
DettagliQUESTIONARIO. Grazie
QUESTIONARIO Il questionario, anonimo, serve a rilevare in modo sistematico le opinioni degli studenti che hanno completato un corso di studi. Queste conoscenze potranno aiutare a valutare la qualità dei
Dettagli+ Il Questionario Scuola
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale + Il Questionario Scuola Il format delle sperimentazioni VM e VALES 1 + Il Questionario
DettagliPolli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e
Polli e conigli Livello scolare: primo biennio Abilità Interessate Calcolo di base - sistemi Risolvere per via grafica e algebrica problemi che si formalizzano con equazioni. Analizzare semplici testi
DettagliLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
Dettagli1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.
SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di
DettagliFORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015
FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 TITOLO DEL PROGETTO: ENTE/IMPRESA PROPONENTE 1 Alla GIURIA DEL GRAN PRIX
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliFACOLTA SCIENZE POLITICHE UNIVERSITA DI SASSARI
FACOLTA SCIENZE POLITICHE UNIVERSITA DI SASSARI Ragione Sociale MASTER BIENNALE IN GIORNALISMO Indirizzo PIAZZA UNIVERSITA 11 07100 SASSARI Telefono 079228945 Fax 079228966 E-mail labcom@uniss.it Rappresentante
DettagliPROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA. Parte I
PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Parte I 1) Ente proponente il progetto : Università degli Studi di Firenze-Polo Scientifico di Sesto Fiorentino 2) Indirizzo : viale delle
DettagliModello per la Relazione Individuale degli studenti ERASMUS. 1. Corso di Laurea/Laurea Magistrale di appartenenza: Ingegneria
Modello per la Relazione Individuale degli studenti ERASMUS Questa breve relazione sulla tua esperienza fornirà al Programma LLP, sottoprogramma ERASMUS, una preziosa informazione che sarà di beneficio
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliAnalisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto
Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Premessa La valutazione del grado di soddisfazione degli utenti rappresenta un importante aspetto nella gestione di qualsiasi organizzazione,
Dettagli- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema
DettagliASABERG. I risultati raggiunti dalla commissione sono raccolti nella tabella 1.
. Proposta per l applicazione alla realtà della scuola, dell Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano
DettagliL isola del futuro. Guida per l insegnante
Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Dà risposte originali. - È capace di produrre molte idee. - Comprende la molteplicità dei punti di vista. Guida per l insegnante Compito di cristallizzazione
DettagliI WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011
I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,
DettagliProgettista della comunicazione web
UDA Progettista della comunicazione web Responsabile grafico della comunicazione on-line Discipline Grafiche e Laboratorio Grafico CLASSE 3a GRAFICA A.S. 2015/16 UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Responsabile
DettagliComune di Foligno DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 408 DEL 25/11/2013 COPIA COMUNE DI FOLIGNO
COMUNE DI FOLIGNO Provincia di PERUGIA Estratto dal registro delle deliberazioni della GIUNTA COMUNALE Atto n. 408 Seduta del 25/11/2013 OGGETTO: Donazione al Comune di Foligno di una collezione di uccelli
DettagliFacilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.
Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,
DettagliWORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013
Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA
PROGETTO ACCOGLIENZA Per accoglienza intendiamo un atteggiamento positivo verso soggetti in un contesto di relazioni e comunicazioni. L accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nella dinamica
Dettaglisiano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP.
COME CONSEGNARE LA DIAGNOSI A SCUOLA E RICHIEDERE IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Di seguito, in sintesi i passaggi : 1. Emissione della certificazione diagnostica da parte della sanità e consegna della
DettagliI.1 DIVISIONE PROCESSI FORMATIVI SCUOLE Specifiche Direzione Scuole e Formazione professionale
I.1 DIVISIONE PROCESSI FORMATIVI SCUOLE Specifiche Direzione Scuole e Formazione professionale Le scuole che intendono richiedere l accreditamento alla S.I.Co. debbono avere i requisiti strutturali e organizzativi
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Psicologia
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Psicologia Corso di laurea interclasse in Comunicazione e Psicologia Laurea in comunicazione (L-20) Laurea in psicologia (L-24) DESCRIZIONE E' istituito
DettagliSchema di decreto per la definizione delle zone umide di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di RAMSAR: "Padule Orti Bottagone
Allegato n.7 Schema di decreto per la definizione delle zone umide di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di RAMSAR: "Padule Orti Bottagone VISTI l art. 1, commi 2 e 5 e l art. 5, comma
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliL'avifauna dell'azienda Faunistico-Venatoria Val Paliaga (Venezia)
Boll. Cen. Orn. Veneto Or. 4: 19-23 (1993) L'avifauna dell'azienda Faunistico-Venatoria Val Paliaga (Venezia) PAOLO ROCCAFORTE Via Monte Rua 2, 30174 Mestre-VE Introduzione La lista riportata elenca le
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliBisogni Educativi Speciali
Bisogni Educativi Speciali BES, tre grandi sotto-categorie: disabilità; disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. CHE FARE? Di Lucia ZANELLATO Disturbi Evolutivi
Dettagli1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. 1.1 Denominazione del progetto Indicare codice e denominazione del progetto NUMERI E PAROLE IN GIOCO. 1.2 Il progetto coinvolge:
Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SARDEGNA DIREZIONE DIDATTICA STATALE SELARGIUS 2 VIA DELLE BEGONIE 1-09047 SELARGIUS CA Codice Fiscale: 92026380920
DettagliMODULO DI BASE (40 ore)
CORSO ABILITAZIONE RISERVATA 28-29/12/1999 12, 14, 17, 18, 25/01/2000 MODULO DI BASE (40 ore) TEMATICHE GENERALI, METODOLOGIA E DIDATTICA INDICE DEI TEMI (CONTINUA) AGGIORNAMENTI.. IL NUOVO ESAME DI STATO.
DettagliSCUOLA PRIMARIA COLLODI GEBBIONE PROGETTO LABORATORIO TEATRALE
SCUOLA PRIMARIA COLLODI GEBBIONE ANNO SCOLASTICO 2010/2011 PROGETTO LABORATORIO TEATRALE (INS. LABATE, BARRECA, STELITANO, CASILI, MAURO) (ESP. EST. MARINO TERESA) PROPOSTA PROGETTUALE DI LABORATORIO TEATRALE
DettagliL assicurazione della qualità nelle PMI: Strumenti necessari per svolgere efficacemente questo ruolo in azienda
Area Tecnical e Professional L assicurazione della qualità nelle PMI: Strumenti necessari per svolgere efficacemente questo ruolo in azienda Bologna 26 e 27 Febbraio 2015 9.00-13.00 e 14.00-18.00 Il Responsabile
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliQUESTIONARIO TUTOR AZIENDALE - ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
QUESTIONARIO TUTOR AZIENDALE - ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Egregio Tutor Aziendale, al termine dell esperienza di Alternanza Scuola Lavoro Le chiedo di esprimere un Suo parere sull alunno stagista che Lei
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)
ISTITUTO COMPRENSIVO LAZZARO SPALLANZANI DI SCANDIANO Viale della Rocca, 8 - Scandiano (RE) - Tel/Fax 0522-857593 e-mail: reic85400a@istruzione.it www.icspallanzani.gov.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliPROCEDURA PER LA GESTIONE ESAMI DI STATO AREA ALUNNI AXIOS
PROCEDURA PER LA GESTIONE ESAMI DI STATO AREA ALUNNI AXIOS Lo scopo di questa guida rapida è quello di fornire all utente, sia del prodotto SISSI in RETE che del prodotto Axios, un vademecum per la corretta
DettagliPIANO DI GESTIONE DEL S.I.C. IT20B0014 "CHIAVICA DEL MORO"
PIANO DI GESTIONE DEL S.I.C. IT20B0014 "CHIAVICA DEL MORO" progettazione Coordinamento Dott. For. Paolo Rigoni StudioSilva S.r.l. sede legale: via Mazzini 9/2-40137 Bologna Tel. 051 6360417 Fax 051 6360481
DettagliSede: Misano di Gera d Adda. Ordine di scuola: Scuola Primaria. Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria
Sede: Misano di Gera d Adda Ordine di scuola: Scuola Primaria Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria Docente responsabile: Simona Pontoglio Destinatari: tutti gli alunni della scuola Docenti
DettagliATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE
ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza
DettagliEDUCARSI AL FUTURO. Questionario di gradimento per le Consulte Provinciali degli Studenti
Allegato n. 1 EDUCARSI AL FUTURO Questionario di gradimento per le Consulte Provinciali degli Studenti Ai Presidenti delle Consulte Provinciali degli Studenti di: Ancona, Arezzo, Bari, Bergamo, Bologna,
Dettagli(Impresa Formativa Simulata)
Progetto I.F.S. (Impresa Formativa Simulata) Anno Scolastico 2010/2011 Referenti Sellitto Gianpaolo De Crescenzo Nicola Informazioni sull Impresa Formativa Simulata L'impresa formativa simulata è un modello
DettagliMESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum
MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:
DettagliCorso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
DettagliANNO SCOLASTICO 2014-2015
ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO dell istituto ...
PIANO DI MIGLIORAMENTO dell istituto... RESPONSABILE del Piano di Miglioramento Il Team per il Miglioramento ha la responsabilità della scelta dei percorsi di miglioramento e dell organizzazione dei progetti
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. SCHEDA DI MONITORAGGIO PROGETTO P.O.F. a.s.
ISTITUTO COMPRENSIVO di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Sede Centrale: Scuola Media Statale "San Francesco d'assisi" Via Jonghi, 3-28877 ORNAVASSO (VB) - cod. fiscale 84009240031
Dettagli