Alcuni complementi di teoria dell integrazione.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Alcuni complementi di teoria dell integrazione."

Transcript

1 Alcuni complementi di teoria dell integrazione. In ciò che segue si suppone di avere uno spazio di misura (,, µ) 1 Sia f una funzione misurabile su un insieme di misura positiva tale che f 0. Se fdµ = 0 allora f = 0 q.o.. Prima di dimostrare questo risultato, osserviamo la seguente disuguaglianza, nota come disuguaglianza di Chebishev: sia f una funzione sommabile in e, dato un numero reale positivo c, sia A c = {x f(x) > c}. Allora: µa c 1 f dµ. c Tale disuguaglianza segue immediatamente dalle seguenti: c µa c f dµ f dµ. A c Sia ora f la funzione indicata nel testo; per la disuguaglianza di Chebishev, tenendo presente che f è nonnegativa, risulta: n f dµ = 0. µa 1 n ssendo {x f(x) 0} = un insieme di misura nulla. A 1 n=1 n, f può essere diversa da zero solo su 2 (Assoluta continuità dell integrale.) Sia f una funzione sommabile in. Per ogni ε > 0, esiste un δ ε > 0 tale che, per ogni insieme con µ < δ ε risulta ssendo, per definizione, f dµ = f dµ < ε. sup ϕ dµ, 0 ϕ f ϕ semplice 1

2 fissato un ε > 0, esiste una funzione semplice ϕ tale che 0 ϕ f e ϕ dµ > f dµ ε 2. Preso un qualsiasi abbiamo (si noti che f ϕ 0) ( f ϕ) dµ ( f ϕ) dµ < ε 2. (1) D altra parte la ϕ assume solo un numero finito di valori e quindi esiste un M > 0 tale che ϕ(x) M per ogni x. Dalla (1) si trae f dµ < ϕ dµ + ε 2 M µ + ε 2. Assumendo δ ε = ε/(2m), si ha quindi f dµ < ε 2 + ε 2 = ε per ogni tale che µ < δ ε. 3 Sia {f n } una successione di funzioni non negative sommabili definite in e tali che f n f quasi ovunque, con f sommabile; supponiamo inoltre che f n dµ f dµ. Allora per ogni insieme misurabile si ha f n dµ f dµ. Per il lemma di Fatou si ha: f dµ lim inf f n dµ. Inoltre, per le ipotesi fatte, risulta ( lim sup f n dµ = lim sup f n dµ ( ) lim f n dµ + lim sup f n dµ = 2 ) f n dµ = f dµ lim inf f n dµ.

3 e riapplicando il lemma di Fatou: lim sup f n dµ f dµ f dµ = f dµ da cui segue subito la tesi (N.. dove abbiamo sfruttato l ipotesi che f è sommabile?). Si noti che se le f n non sono di segno costante, il precedente risultato è falso. Consideriamo, ad esempio, = R munito della misura di Lebesgue e la successione di funzioni sommabili f n (x) = sin x n χ [0,2nπ](x). La successione {f n } risulta uniformemente convergente a 0 su tutto R ed inoltre f n (x) dx = 1 2nπ sin x dx = 0 f(x) dx = 0. R n 0 R D altra parte, se consideriamo = k=0 [2kπ, (2k + 1)π], si ha f n dx = 1 n n 1 (2k+1)π k=0 che, ovviamente, non converge a 0. 2kπ sin x dx = 2 4 Sia {f n } una successione di funzioni sommabili definite in tale che f n f quasi ovunque, con f sommabile. Si ha che f n tende a f in norma se e solo se la norma di f n tende alla norma di f, ossia f n f dµ 0 f n dµ f dµ Poiché f n dµ f dµ = f n f dµ ( f n f ) dµ f n f dµ se l ultimo membro tende a zero, si ha subito la tesi. Viceversa: per il teorema precedente, qualunque sia l insieme misurabile, risulta f n dµ f dµ. (2) 3

4 Inoltre per l assoluta continuità dell integrale di f: ε > 0 δ ε > 0 :, µ < δ ε = f dµ < ε. (3) Sia ora K un qualsiasi insieme misurabile di misura finita. Per il teorema di Severini-goroff 1, esiste un insieme K tale che µ < δ ε e la successione {f n } converge uniformemente ad f su K. ssendo: f n f dµ f n f dµ + f n dµ + f dµ K K in base alla convergenza uniforme ed utilizzando (1) e (2) si ha: lim sup f n f dµ 2 f dµ < 2 ε. Ciò dimostra che K K, µk < = Sia K un insieme misurabile tale che µk < e Risulta: f n f dµ da cui (per la (2) e la (4)): lim sup ossia la tesi. K K f n f dµ + f n f dµ 0. (4) f n dµ + f n f dµ 2 f dµ < 2ε f dµ < ε. 2 f dµ 1 Il teorema di Severini-ogoroff si trova dimostrato nel libro di testo nel caso della misura di Lebesgue, ma tale dimostrazione si ripete parola per parola per una misura qualsiasi 2 ssendo f dµ = sup h dµ <, dove il sup è considerato al variare delle funzioni semplici 0 h f, dato ε > 0, esiste una siffatta funzione h tale che h dµ > f dµ ε, ossia tale che ( f h) dµ < ε. Se indichiamo con K l insieme dove h è diversa da zero, K risulta di misura finita (perché h è semplice e h dµ < ) e inoltre : f dµ = ( f h) dµ ( f h) dµ < ε. 4

5 5 Sia µ < e sia {f n } una successione di funzioni sommabili definite in tale che f n f quasi ovunque, essendo f sommabile. Risulta f n f dµ 0 (5) se e solo se la successione {f n } ha gli integrali uniformemente assolutamente continui. Ricordiamo che la successione {f n } ha gli integrali uniformemente assolutamente continui se ε > 0 δ ε > 0 :, µ < δ ε = f n dµ < ε, n (6) (N.. il δ ε è indipendente dalla funzione f n considerata). Supponiamo valga la (5); per la sommabilità di f, esiste un δ ε > 0 tale che, µ < δ ε = f dµ < ε 2 ; inoltre la (5) implica che esiste un n ε tale che: f n f dµ < ε 2, n > n ε. ssendo poi ogni f n sommabile, per ogni n, esiste un δ ε,n > 0 tale che, µ < δ ε,n = f n dµ < ε. Posto δ ε = min{δ ε,0,..., δ ε,nε }, risulta, per ogni misurabile con µ < δ ε : f n dµ f n f dµ+ f dµ f n f dµ+ f dµ < ε 2 + ε 2 = ε se n > n ε e f n dµ < ε per n = 1,..., n ε. Ciò dimostra che la successione {f n } ha gli integrali uniformemente assolutamente continui (N.. in questa parte del teorema non abbiamo usato il fatto che lo spazio ha misura finita). 5

6 Viceversa, per il teorema di Severini-goroff, possiamo trovare un insieme misurabile tale che la µ < δ ε (dove il δ ε è dato dalla (6)) e la successione {f n } converge uniformemente verso la funzione f in. sisterà quindi un n ε tale che: f n f dµ < ε n > n ε. ssendo la µ < δ ε, la (6) implica f n dµ < ε n e, per il lemma di Fatou: Allora si ha f n f dµ f dµ ε. f n f dµ + f n f dµ + 2ε f n dµ + f dµ < da cui lim sup f n f dµ 2ε ossia la tesi. Notiamo che se viene meno l ipotesi µ < il risultato appena dimostrato è falso. Sia = R munito della misura di Lebesgue. Sia f n (x) = χ (n,2n) (x)/n. La successione {f n } è una successione di funzioni sommabili, che tende a zero uniformemente su tutto R. Inoltre ha gli integrali uniformemente assolutamente continui, dato che f n dx m() per ogni n. Però la (5) è falsa, dato che R f n dx = 1 n 2n n dx =

7 6 (Teorema di Vitali.) Sia µ < e sia {f n } una successione di funzioni sommabili definite in tale che f n f quasi ovunque, essendo f sommabile. Se la successione {f n } ha gli integrali uniformemente assolutamente continui, allora per ogni insieme risulta: f n dµ f dµ. È una conseguenza immediata del precedente risultato, non appena si osservi che f n dµ f dµ f n f dµ f n f dµ. Proponiamo al Lettore di dimostrare il teorema della convergenza dominata (nel caso di spazi di misura finita) come corollario del Teorema di Vitali. no dei motivi di interesse del teorema di Vitali è che esso si può invertire; infatti sussiste il seguente teorema, che ci limitiamo ad enunciare (per una dim. cfr. G. Fichera, Lezioni sulle trasformazioni lineari, p , dove si considera anche l estensione dei teoremi 6 e 7 al caso di spazi di misura infinita); 7 Sia µ < e sia {f n } una successione di funzioni sommabili definite in tale che f n f quasi ovunque, essendo f sommabile. Se per ogni insieme risulta: f n dµ f dµ, allora la successione {f n } ha gli integrali uniformemente assolutamente continui. Concludiamo questa parte mostrando come il teorema di Vitali sia in effetti più generale del teorema della convergenza dominata (nel caso degli spazi di misura finita) producendo un esempio in cui non si può applicare quest ultimo teorema. Consideriamo f n (x) = 1 x χ ( 1 n+1, 1 n) (x) nell intervallo [0, 1] munito della misura di Lebesgue. Sono soddisfatte tutte le ipotesi del teorema di Vitali: 7

8 1. [0, 1] ha misura finita; 2. lim f n (x) = 0, q. o. x [0, 1]; 3. le funzioni f n e la funzione limite f = 0 risultano sommabili; 4. la successione {f n } ha gli integrali uniformemente assolutamente continui. Le condizioni 1-3 sono ovvie. Verifichiamo la 4. Dato ε > 0, sia n ε un intero tale che ) log (1 + 1nε < ε (7) e poniamo δ ε = ε n ε + 1. (8) Sia ora un qualsiasi insieme misurabile contenuto in [0, 1] tale che Se n n ε, tenendo presente la (7), si ha 1 dx f n (x) dx = ( 1 n+1, n) 1 x n dx 1 x = log n+1 Se, invece, n < n ε abbiamo f n (x) dx = ( 1 n+1, n) 1 m() < δ ε. (9) ( ) ) log (1 + 1nε < ε. n dx x (n + 1) m() (n ε + 1) m() < ε in virtù delle (8) e (9). Abbiamo quindi dimostrato che la successione {f n } ha gli integrali uniformemente assolutamente continui. Possiamo quindi applicare il teorema di Vitali per concludere che lim 1 0 f n (x) dx = 0. In questo caso non possiamo applicare il teorema della convergenza dominata, in quanto se f n (x) g(x) q.o. in [0, 1], per ogni n N, dobbiamo avere anche 1 g(x) x q.o. in [0, 1] e quindi la g non può essere sommabile. 8

c i χ Ai (x) f(x) = f(x)dx = c i m(a i ) R

c i χ Ai (x) f(x) = f(x)dx = c i m(a i ) R 1. Integrale di Lebesgue in La differenza fondamentale tra integrale di Lebesgue e integrale di iemann consiste nella diversa scelta delle decomposizioni su cui sostanzialmente si basa ogni integrale:

Dettagli

Corso di Metodi Matematici per l Ingegneria A.A. 2016/2017 Esercizi svolti su misura e integrale di Lebesgue, spazi L p, operatori lineari continui

Corso di Metodi Matematici per l Ingegneria A.A. 2016/2017 Esercizi svolti su misura e integrale di Lebesgue, spazi L p, operatori lineari continui Corso di Metodi Matematici per l Ingegneria A.A. 26/27 Esercizi svolti su misura e integrale di Lebesgue, spazi L p, operatori lineari continui Marco Bramanti Politecnico di Milano December 4, 26 Esercizi

Dettagli

Dimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo

Dimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo C.6 Funzioni continue Pag. 114 Dimostrazione del Corollario 4.25 Corollario 4.25 Sia f continua in un intervallo I. Supponiamo che f ammetta, per x tendente a ciascuno degli estremi dell intervallo, iti

Dettagli

Esercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo

Esercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo sercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo 1. sercizi su massimo e minimo limite 1. lim inf a n lim sup a n 2. Se a n b n per ogni n N, allora lim inf a n lim inf b n. Vale anche lim

Dettagli

Massimo limite e minimo limite di una funzione

Massimo limite e minimo limite di una funzione Massimo limite e minimo limite di una funzione Sia f : A R una funzione, e sia p DA). Per ogni r > 0, l insieme ) E f p r) = { fx) x A I r p) \ {p} } è non vuoto; inoltre E f p r ) E f p r ) se 0 < r r.

Dettagli

Esercizi per il corso di Analisi 6.

Esercizi per il corso di Analisi 6. Esercizi per il corso di Analisi 6. 1. Si verifichi che uno spazio normato (X, ) è uno spazio vettoriale topologico con la topologia indotta dalla norma. Si verifichi poi che la norma è una funzione continua

Dettagli

1 Successioni di funzioni

1 Successioni di funzioni Successioni di Esercizio.. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della seguente successione di (.) f n (x) = n x Osserviamo che fissato x R f n(x) = + n x x R. x ( n + x ) = pertanto la successione

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013

ANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013 Prova scritta del 24 gennaio 2013 Esercizio 1. Sia Ω R 3 un insieme misurabile secondo Lebesgue e di misura finita. Sia {f n } n N una successione di funzioni f n : Ω R misurabili e tali che 1) f n (x)

Dettagli

Il teorema di Ascoli-Arzelà

Il teorema di Ascoli-Arzelà Il teorema di Ascoli-Arzelà Alcuni risultati sugli spazi metrici Spazi metrici (e topologici) compatti Richiamiamo le definizioni di compattezza negli spazi metrici. Sia (X, d) una spazio metrico e sia

Dettagli

COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA DI BASE. Prova scritta del 26 gennaio 2005

COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA DI BASE. Prova scritta del 26 gennaio 2005 Prova scritta del 26 gennaio 2005 Esercizio 1. Posto B = x R 2 : x 2 2}, sia f n } una successione di funzioni (misurabili e) integrabili in B tali che f n f q.o. in B e, per ogni n N, f n (x) 2 x 3 per

Dettagli

Serie di funzioni: esercizi svolti

Serie di funzioni: esercizi svolti Serie di funzioni: esercizi svolti Gli esercizi contrassegnati con il simbolo * presentano un grado di difficoltà maggiore. Esercizio. seguenti serie di funzioni: Studiare la convergenza normale, uniforme,

Dettagli

Il teorema di Vitali-Lebesgue

Il teorema di Vitali-Lebesgue Il teorema di Vitali-Lebesgue Gianluca Gorni Università di Udine gennaio 0 Nel 90 Giuseppe Vitali e Henri Lebesgue, indipendentemente uno dall altro, trovarono che si possono caratterizzare in modo elegante

Dettagli

Appendice B ANALISI FUNZIONALE. 1 Spazi di Banach

Appendice B ANALISI FUNZIONALE. 1 Spazi di Banach Appendice B ANALISI FUNZIONALE In questo capitolo si introducono gli spazi di Banach e di Hilbert, gli operatori lineari e loro spettro. Inoltre si discutono gli operatori compatti su uno spazio di Hilbert.

Dettagli

Esercizi per il corso di Metodi di Matematici per l Ingegneria

Esercizi per il corso di Metodi di Matematici per l Ingegneria Esercizi per il corso di Metodi di Matematici per l Ingegneria M. Bramanti April 8, 22 Esempi ed esercizi sul passaggio al limite sotto il segno di integrale per l integrale di Lebesgue, e confronto con

Dettagli

Pag. 151 Dimostrazioni dei criteri per lo studio della convergenza di serie numeriche

Pag. 151 Dimostrazioni dei criteri per lo studio della convergenza di serie numeriche C.7 Serie Pag. 151 Dimostrazioni dei criteri per lo studio della convergenza di serie numeriche Teorema 5.29 (Criterio del confronto) Siano e due serie numeriche a termini positivi e si abbia 0, per ogni

Dettagli

Analisi a più variabili: Integrale di Lebesgue

Analisi a più variabili: Integrale di Lebesgue Analisi a più variabili: Integrale di Lebesgue 1 Ripasso delle definizioni di Algebre, σ-algebre, misure additive, misure σ-additive, Proprietà della misura astratta, misura esterna. Definizione (Insieme

Dettagli

Si noti che questa definizione dice esattamente che

Si noti che questa definizione dice esattamente che DISUGUAGLIANZA INTEGRALE DI JENSEN IN DIMENSIONE FINITA LIBOR VESELY integrazione. Prima disuguaglianza integrale di Jensen.. Motivazione. Siano un insieme convesso in uno spazio vettoriale, f : (, + ]

Dettagli

20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini.

20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini. 20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini. 20.1. Prodotto di σ-algebre. Definizione 20.1.1. (σ-algebra prodotto. Dati n spazi misurabili (Ω 1, A 1,..., (Ω n, A n, si chiama σ-algebra

Dettagli

5.3 Alcune classi di funzioni integrabili

5.3 Alcune classi di funzioni integrabili 3. Si verifichi che per ogni f, g : [a, b] R si ha f g = g + (f g) 0, f g = f + g f g; dedurne che se f, g R(a, b) allora f g, f g R(a, b). [Traccia: si osservi che basta verificare che f 0 R(a, b), e

Dettagli

ESERCIZI DI ANALISI FUNZIONALE. T(f) = g(x)f(x)dx

ESERCIZI DI ANALISI FUNZIONALE. T(f) = g(x)f(x)dx ESERCIZI DI ANALISI FUNZIONALE.. Esercizi svolti.. Operatori lineari Esercizio.. Si consideri il funzionale T : C(,) R, dove g è la funzione g(x) = T(f) = g(x)f(x) dx, { se < x se < x < () Dimostrare che

Dettagli

18. Caratterizzazione della convergenza in media: il teorema di Vitali.

18. Caratterizzazione della convergenza in media: il teorema di Vitali. 18. Caratterizzazione della convergenza in media: il teorema di Vitali. bbiamo già incontrato, nel corso del Capitolo 16, alcune condizioni necessarie e sufficienti affinché una successione {f n } di funzioni

Dettagli

Successioni numeriche

Successioni numeriche Successioni numeriche Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 1 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Successioni Analisi Matematica 1 1 / 48 Definizione Una successione a valori reali è

Dettagli

Limiti e continuità. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) Limiti e continuità Analisi A 1 / 68

Limiti e continuità. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) Limiti e continuità Analisi A 1 / 68 Limiti e continuità Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi A Hynek Kovarik (Università di Brescia) Limiti e continuità Analisi A 1 / 68 Cenni di topologia La nozione di intorno Sia x 0 R e r > 0.

Dettagli

(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora +

(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora + 1. Spazi di misura In questo paragrafo accenneremo alla nozione di spazio di misura. Definizione 1. Sia X un insieme non vuoto. Una famiglia A di sottoinsiemi di X è una σ-algebra se : (1) A; (2) se A

Dettagli

Si dimostri che la (*) possiede un unica soluzione (u n ) limitata.

Si dimostri che la (*) possiede un unica soluzione (u n ) limitata. Scuola Normale Superiore, ammissione al IV anno del corso ordinario Prova scritta di Analisi Matematica per Fisica, Informatica, Matematica 26 Agosto 2 Esercizio. Siano (a n ) e (b n ) successioni di numeri

Dettagli

Esonero di Analisi Matematica II (A)

Esonero di Analisi Matematica II (A) Esonero di Analisi Matematica II (A) Ingegneria Edile, 8 aprile 3. Studiare la convergenza del seguente integrale improprio: + x log 3 x (x ) 3 dx.. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della seguente

Dettagli

Analisi Matematica 1 Soluzioni prova scritta n. 1

Analisi Matematica 1 Soluzioni prova scritta n. 1 Analisi Matematica Soluzioni prova scritta n Corso di laurea in Matematica, aa 008-009 5 giugno 009 Sia a n la successione definita per ricorrenza: a n+ 3 a n a 3 n, a 3 a n+ 3 a n a 3 n, a 3 a n+ 3 a

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013

ANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013 Prova scritta del 24 gennaio 2013 Esercizio 1. Sia Ω R 3 un insieme misurabile secondo Lebesgue e di misura finita. Sia {f n } n N una successione di funzioni f n : Ω R misurabili e tali che 1) f n (x)

Dettagli

f n (x) 3 1. x Essendo g(x) = 3 1

f n (x) 3 1. x Essendo g(x) = 3 1 Secondo esonero di Analisi eale 6//9 a.a. 8-9 ) Studiare la convergenza in L p ((, )), p +, della successione di funzioni cos(nx) e nx f n (x) = 3. x Si vede facilmente che la successione f n converge

Dettagli

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 15/04/2013

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 15/04/2013 CORSO DI ANALISI MATEMATICA SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 5/04/03 D.BARTOLUCCI, D.GUIDO. Integrali Impropri Esercizio. (CRITERIO DEL CONFRONTO). Dimostrare che se f : (a, b] R e g(x) : (a, b] R sono integrabili

Dettagli

3. Successioni di insiemi.

3. Successioni di insiemi. 3. Successioni di insiemi. Per evitare incongruenze supponiamo, in questo capitolo, che tutti gli insiemi considerati siano sottoinsiemi di un dato insieme S (l insieme ambiente ). Quando occorrerà considerare

Dettagli

Misure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a )

Misure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a ) Misure e loro proprietà (appunti per il corso di Complementi di Analisi Matematica per Fisici, a.a. 2006-07 Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 1. (Misura. Si chiama misura

Dettagli

Analisi Reale. Anno Accademico Roberto Monti. Versione del 13 Ottobre 2014

Analisi Reale. Anno Accademico Roberto Monti. Versione del 13 Ottobre 2014 Analisi Reale Anno Accademico 2014-2015 Roberto Monti Versione del 13 Ottobre 2014 1 Contents Chapter 1. Introduzione alla teoria della misura 5 1. Misure esterne e misure su σ-algebre. Criterio di Carathéodory

Dettagli

LA TRASFORMATA DI FOURIER

LA TRASFORMATA DI FOURIER LA TASFOMATA DI FOUIE 1. Definizione della trasformata di Fourier Definizione 1.1. Sia u in L 1 ( e sia ξ in. La trasformata di Fourier di u è la funzione (1.1 F(u(ξ = e iξ x u(x dx. Ovviamente, non è

Dettagli

non solo otteniamo il valore cercato per la validità della (1.4), ma anche che tale valore non dipende da

non solo otteniamo il valore cercato per la validità della (1.4), ma anche che tale valore non dipende da NOTE INTEGRATIVE PER IL CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 ANNO ACCADEMICO 2012/13 NOTE SULLA CONTINUITÀ UNIFORME D.BARTOLUCCI, D.GUIDO Sia f(x) = x 3, x [ 1, 1]. Si ha 1. La continuità uniforme x 3 y 3 = x

Dettagli

Istituzioni di Analisi Superiore, secondo modulo

Istituzioni di Analisi Superiore, secondo modulo niversità degli Studi di dine Anno Accademico 997/98 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Matematica Istituzioni di Analisi Superiore, secondo modulo Cognome e Nome: Prova

Dettagli

Il Teorema di Kakutani

Il Teorema di Kakutani Il Teorema di Kakutani Abbiamo visto, precedentemente, il seguente risultato: 1 Sia X uno spazio di Banach. Se X è separabile, la palla è debolmente compatta. B X = {x X x 1} Il Teorema di Kakutani è un

Dettagli

Forme indeterminate e limiti notevoli

Forme indeterminate e limiti notevoli Forme indeterminate e iti notevoli Limiti e continuità Forme indeterminate e iti notevoli Forme indeterminate Teorema di sostituzione Limiti notevoli Altre forme indeterminate 2 2006 Politecnico di Torino

Dettagli

Appunti di ANALISI MATEMATICA II Corso di Laurea Triennale in Matematica

Appunti di ANALISI MATEMATICA II Corso di Laurea Triennale in Matematica Appunti di ANALISI MATEMATICA II Corso di Laurea Triennale in Matematica Umberto Massari Anno accademico 3-4 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI. Successioni di funzioni: convergenza puntuale ed uniforme Sia

Dettagli

x(y + z)dx dy dz y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz y 2 zdx dy dz Esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue.

x(y + z)dx dy dz y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz y 2 zdx dy dz Esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue. /3/23 Calcolare dove x(y + z)dx dy dz = {(x, y, z) R 3 : x, y, z, x + y + z }. Calcolare y(x 2 + y 2 + z 2 )dx dy dz dove = {(x, y, z) R 3 : x 2 + y 2 + z 2 z, x 2 + y 2 + z 2 3zx y }. Calcolare dove y

Dettagli

Elementi di teoria della misura (incompleto)

Elementi di teoria della misura (incompleto) lementi di teoria della misura (incompleto) Marco Sandri Viale Rimembranza 2 37015 Sant Ambrogio di Valpolicella (Verona) - Italy info@msandri.it http://www.msandri.it/ 26 Maggio 1993 2 Capitolo 1 lementi

Dettagli

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 18/03/2013

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 18/03/2013 CORSO DI ANALISI MATEMATICA SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 8/03/03 D.BARTOLUCCI, D.GUIDO. La continuità uniforme I ESERCIZIO: Dimostrare che la funzione f(x) = x 3, x A = (, ] non è uniformemente continua

Dettagli

1 Successioni di funzioni

1 Successioni di funzioni Analisi Matematica 2 Successioni di funzioni CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 6 SERIE DI POTENZE Supponiamo di associare ad ogni n N (rispettivamente ad ogni n p, per qualche

Dettagli

Prove scritte di Analisi I - Informatica

Prove scritte di Analisi I - Informatica Prove scritte di Analisi I - Informatica Prova scritta del 3 gennaio Esercizio Stabilire il comportamento delle seguenti serie: n= n + 3 sin n, n= ( ) n n + 3 sin n, n= (n)! (n!), n= n + n 9 n + n. Esercizio

Dettagli

A.A. 2015/16 REGISTRO ELETTRONICO DELLE LEZIONI

A.A. 2015/16 REGISTRO ELETTRONICO DELLE LEZIONI A.A. 2015/16 ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE 12 crediti, I semestre Docenti: Prof. Gennaro Infante per i primi 6 crediti ed io per i rimanenti 6 crediti. REGISTRO ELETTRONICO DELLE LEZIONI IMPORTANTE:

Dettagli

11. Misure con segno.

11. Misure con segno. 11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante

Dettagli

Coseno, seno e π (8/12/2016)

Coseno, seno e π (8/12/2016) Università Roma Tre L. Chierchia 1 Coseno, seno e π (8/1/016 Qui daremo una presentazione analitica e autocontenuta della definizione e delle proprietà fondamentali del coseno, del seno e di π. Definizione

Dettagli

14. Confronto tra l integrale di Lebesgue e l integrale di Riemann.

14. Confronto tra l integrale di Lebesgue e l integrale di Riemann. 4. Confronto tra l integrale di Lebesgue e l integrale di Riemann. Lo scopo di questo capitolo è quello di mettere a confronto i vari tipi di integrale (di Riemann, generalizzato e improprio) di funzioni

Dettagli

ANALISI VETTORIALE COMPITO IN CLASSE DEL 8/11/2013

ANALISI VETTORIALE COMPITO IN CLASSE DEL 8/11/2013 ANALISI VETTORIALE COMPITO IN CLASSE DEL 8//3 Premessa (Cfr. gli Appunti di Analisi Vettoriale / del Prof. Troianiello) Nello studio degli integrali impropri il primo approccio all utilizzo del criterio

Dettagli

( 1 π. (a n cos nt + b n sin nt) t R (3)

( 1 π. (a n cos nt + b n sin nt) t R (3) 7. SERIE TRIGONOMETRICHE E SERIE DI FOURIER Definizione 1. L p (R), p [1, + ), denota la classe di tutte le funzioni f : R C, misurabili secondo Lebesgue, periodiche con periodo per le quali il funzionale

Dettagli

Serie Numeriche. Docente:Alessandra Cutrì

Serie Numeriche. Docente:Alessandra Cutrì Serie Numeriche Docente:Alessandra Cutrì Definizione di Serie Somma formale di un numero infinito di addendi. È un operazione che è in stretta relazione con quella di integrale improprio. data un successione

Dettagli

CP410: Esonero 1, 31 ottobre 2013

CP410: Esonero 1, 31 ottobre 2013 Dipartimento di Matematica, Roma Tre Pietro Caputo 2013-14, I semestre 31 ottobre, 2013 CP410: Esonero 1, 31 ottobre 2013 Cognome Nome Matricola Firma 1. Fare un esempio di successione di variabili aleatorie

Dettagli

Sappiamo che una funzione definita in un intervallo aperto I ed ivi derivabile è anche differenziabile, ossia che, fissato x 0 I, si ha.

Sappiamo che una funzione definita in un intervallo aperto I ed ivi derivabile è anche differenziabile, ossia che, fissato x 0 I, si ha. La formula di Taylor Sappiamo che una funzione definita in un intervallo aperto I ed ivi derivabile è anche differenziabile, ossia che, fissato x 0 I, si ha dove f(x) = f(x 0 ) + f (x 0 )(x x 0 ) + ω(x)(x

Dettagli

5.1 Definizione della misura in R 2

5.1 Definizione della misura in R 2 Capitolo 5 Misure prodotto 5.1 Definizione della misura in 2 Nell introdurre la misura secondo Lebesgue in, abbiamo definito la misura esterna di un sottoinsieme qualsiasi E come m famiglia numerabile

Dettagli

8. Completamento di uno spazio di misura.

8. Completamento di uno spazio di misura. 8. Completamento di uno spazio di misura. 8.1. Spazi di misura. Spazi di misura completi. Definizione 8.1.1. (Spazio misurabile). Si chiama spazio misurabile ogni coppia ordinata (Ω, A), dove Ω è un insieme

Dettagli

COMPATTEZZA. i) X è compatto, cioè ogni ricoprimento aperto ammette un sottoricoprimento finito.

COMPATTEZZA. i) X è compatto, cioè ogni ricoprimento aperto ammette un sottoricoprimento finito. 1 COMPATTEZZA Sia X un sottoinsieme di R. Una famiglia A di sottoinsiemi aperti di R si dice ricoprimento aperto di X se X A, cioè se X è contenuto nell unione degli elementi di A. Una sottofamiglia di

Dettagli

Analisi 2. Roberto Monti. Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 2012

Analisi 2. Roberto Monti. Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 2012 Analisi 2 Roberto Monti Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 212 Indice Capitolo 1. Programma 5 Capitolo 2. Convergenza uniforme 7 1. Convergenza uniforme e continuità 7 2. Criterio di Abel Dirichlet

Dettagli

Successioni numeriche (II)

Successioni numeriche (II) Successioni numeriche (II) Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi A Hynek Kovarik (Università di Brescia) Successioni (II) Analisi A 1 / 52 Forme indeterminate associate a funzioni razionali fratte:

Dettagli

PROVE PARZIALI DEL CORSO DI ANALISI FUNZIONALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A

PROVE PARZIALI DEL CORSO DI ANALISI FUNZIONALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A POVE PAZIALI DEL COSO DI ANALISI FUNZIONALE COSO DI LAUEA MAGISTALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A. 29-21 SISTO BALDO, GIANDOMENICO OLANDI E ANTONIO MAIGONDA 1. Prima prova parziale Esercizio 1. Sia {E n

Dettagli

Principali differenze tra la ristampa 2014 e l edizione 2008

Principali differenze tra la ristampa 2014 e l edizione 2008 Principali differenze tra la ristampa 214 e l edizione 28 Di seguito sono riportate le principali modifiche apportate al testo dell edizione 28 con la ristampa riveduta e corretta del 214. Si avverte il

Dettagli

Complementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro

Complementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro Complementi di Analisi Matematica Ia Carlo Bardaro Capitolo 1 Elementi di topologia della retta reale 1.1 Intorni, punti di accumulazione e insiemi chiusi Sia x 0 IR un fissato punto di IR. Chiameremo

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI ASSEGNATI IN AULA O A CASA Corso di Laurea in Matematica aa 2003/04 01/03/04

ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI ASSEGNATI IN AULA O A CASA Corso di Laurea in Matematica aa 2003/04 01/03/04 ANALISI MATEMATICA ESERCIZI ASSEGNATI IN AULA O A CASA Corso di Laurea in Matematica aa 2003/04 0/03/04 Esercizio. Calcolare la somma della serie ( 2 k ). 3 k 2 k Esercizio 2. Scrivere sotto forma di frazione

Dettagli

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Teorema 0. Una funzione f(x) è continua in x 0 se e solo se per ogni sucessione {x n } dom(f) con x n x 0 dom(f), risulta f(x n ) f(x 0 ). (Non

Dettagli

Un intervallo di numeri reali è un sottoinsieme I R tale che. è l estremità superiore. Si vede facilmente che I contiene x R ; a(i) < x < b(i)

Un intervallo di numeri reali è un sottoinsieme I R tale che. è l estremità superiore. Si vede facilmente che I contiene x R ; a(i) < x < b(i) ed è contenuto in {x R ; a(i) x b(i) }. Sulla continuità uniforma: Un intervallo di numeri reali è un sottoinsieme I R tale che Per un intervallo I I x 1 x x 2 I = x I. a(i) = inf x (appartenente a R o

Dettagli

Analisi Matematica 3 (Fisica) Prova scritta del 27 gennaio 2012 Uno svolgimento

Analisi Matematica 3 (Fisica) Prova scritta del 27 gennaio 2012 Uno svolgimento Analisi Matematica 3 (Fisica) Prova scritta del 27 gennaio 22 Uno svolgimento Prima di tutto, eccovi alcuni commenti che potrebbero aiutarvi a svolgere meglio le prove scritte. Ad ogni domanda del testo

Dettagli

I Appello di Processi Stocastici Cognome: Laurea Magistrale in Matematica 2014/15 Nome: 23 Giugno

I Appello di Processi Stocastici Cognome: Laurea Magistrale in Matematica 2014/15 Nome: 23 Giugno I Appello di Processi Stocastici Cognome: Laurea Magistrale in Matematica 014/15 Nome: 3 Giugno 015 Email: Quando non è espressamente indicato il contrario, per la soluzione degli esercizi è possibile

Dettagli

Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica 4-25/06/13. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni. Proff. K. R. Payne e E.

Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica 4-25/06/13. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni. Proff. K. R. Payne e E. Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica 4-5/6/ C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Proff. K. R. Payne e E. Terraneo Esercizio. a. Le funzioni f n (x) sono continue e quindi

Dettagli

17. Il teorema di Radon-Nikodym.

17. Il teorema di Radon-Nikodym. 17. Il teorema di Radon-Nikodym. Nel Capitolo 13 (n. 13.10) abbiamo introdotto il concetto di misura con segno dotata di densità rispetto ad una data misura µ. In questo capitolo ci occupiamo della ricerca

Dettagli

Esercizi 8 12 gennaio 2009

Esercizi 8 12 gennaio 2009 Sia α > e Esercizi 8 2 gennaio 29 f(x, y = ( + x 2 + y 2 α. Dimostrare che f appartiene a L p ( 2, con α p >. Osserviamo innanzitutto che, essendo f continua, l integrale di f p su 2 è uguale all integrale

Dettagli

! X (92) X n. P ( X n X ) =0 (94)

! X (92) X n. P ( X n X ) =0 (94) Convergenza in robabilità Definizione 2 Data una successione X 1,X 2,...,X n,... di numeri aleatori e un numero aleatorio X diremo che X n tende in probabilità a X escriveremo X n! X (92) se fissati comunque

Dettagli

ANALISI C & Complementi di Analisi Matematica di Base. Prova scritta del 23 gennaio 2007

ANALISI C & Complementi di Analisi Matematica di Base. Prova scritta del 23 gennaio 2007 Prova scritta del 23 gennaio 2007 Esercizio 1. Sia f : R R una funzione misurabile e non negativa; si consideri la successione di funzioni f n (x) = max3f(x) 2n, 0}, x R, n N. Provare che se f è integrabile

Dettagli

Teoria della misura. Tiziano Vargiolu Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata via Belzoni, Padova

Teoria della misura. Tiziano Vargiolu Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata via Belzoni, Padova Teoria della misura Tiziano Vargiolu Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata via Belzoni, 7-35131 Padova email: vargiolu@galileo.math.unipd.it 8 ottobre 23 Indice Introduzione iii 1 Teoria della misura

Dettagli

Il teorema di Lusin (versione )

Il teorema di Lusin (versione ) G.Gorni 7/8 Il teorema di Lusin versione 8-6-). Distanza da un insieme Deinizione. Dato uno spazio metrico X, d), un sottinsieme non vuoto A X e un punto x X deiniamo distanza ra x e A il numero distx,

Dettagli

Convergenza puntuale ed uniforme delle serie di Fourier

Convergenza puntuale ed uniforme delle serie di Fourier Convergenza puntuale ed uniforme delle serie di Fourier 8 aprile 009 In questi appunti prendiamo in considerazione funzioni di variabile reale che possono assumere però valori complessi. Una funzione F

Dettagli

Analisi Matematica A e B Soluzioni Prova scritta n. 3

Analisi Matematica A e B Soluzioni Prova scritta n. 3 Analisi Matematica A e B Soluzioni Prova scritta n. Corso di laurea in Fisica, 207-208 9 luglio 208. Si consideri per α =, 2, 5, 8 la seguente funzione funzione F α : R\{0} R F α () = sin t dt. t α 6 Dire

Dettagli

Limiti e continuità Test di autovalutazione

Limiti e continuità Test di autovalutazione Test di autovalutazione 1. Sia A R tale che sup A = 2 e inf A = 0. Allora, necessariamente 2 A (b) esiste x A tale che 0 < x < 2 (c) esiste x A tale che x > 1 0 A 2. Il prodotto delle funzioni x e ln x

Dettagli

Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica 4-27/06/11. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni. Proff. K. R. Payne e E.

Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica 4-27/06/11. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni. Proff. K. R. Payne e E. Soluzione della Prova Scritta di Analisi Matematica 4-27/6/ C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Proff. K. R. Payne e E. Terraneo Esercizio. a. La successione di funzioni {f n } + n definite

Dettagli

Analisi Matematica 1. Serie numeriche. (Parte 2) Dott. Ezio Di Costanzo.

Analisi Matematica 1. Serie numeriche. (Parte 2) Dott. Ezio Di Costanzo. Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Analisi Matematica 1 Serie numeriche (Parte 2) Dott. Ezio Di Costanzo ezio.dicostanzo@sbai.uniroma1.it Definizione Data la serie + n=0 a n si definisce resto

Dettagli

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioni di Complementi di Analisi Matematica ed Elementi di Calcolo delle probabilità per il corso di Laurea in Ingegneria per la parte di Elementi

Dettagli

Complemento 4 Coseno, seno, e pi greco

Complemento 4 Coseno, seno, e pi greco AM110 Mat, Univ. Roma Tre (AA 009/10 L. Chierchia 8/1/09 1 Complemento 4 Coseno, seno, e pi greco Definizione 1 Per ogni x R poniamo cos x := ( 1 k xk (k! = 1 x + x4 4 x6 70 + x8 400 k=0 sen x := ( 1 k

Dettagli

UNIVERSITA DEL SALENTO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA Prova scritta di ANALISI MATEMATICA I 19/01/09

UNIVERSITA DEL SALENTO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA Prova scritta di ANALISI MATEMATICA I 19/01/09 UNIVERSITA DEL SALENTO Prova scritta di ANALISI MATEMATICA I 19/01/09 1 Determinare sup/inf max/min) e insieme dei punti di accumulazione del seguente insieme: E = {x R e x 5e x + 6) arctan x 1 x) < 1}

Dettagli

APPELLO C AM1C 19 Gennaio f(x) = log( x + 2) x

APPELLO C AM1C 19 Gennaio f(x) = log( x + 2) x Esercizio 1. Sia data la funzione f(x) = log( x + 2) x (a )Determinarne: insieme di esistenza e di derivabilità, limiti ed eventuali asintoti, eventuali punti angolosi o di cuspide, eventuali massimi e

Dettagli

Serie di Fourier. Hynek Kovarik. Analisi Matematica 2. Università di Brescia

Serie di Fourier. Hynek Kovarik. Analisi Matematica 2. Università di Brescia Serie di Fourier Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 2 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Serie di Fourier Analisi Matematica 2 1 / 37 Polinomi trigonometrici Definizione Si dice

Dettagli

VII ESERCITAZIONE DI AM1B

VII ESERCITAZIONE DI AM1B VII ESERCITAZIONE DI AM1B In questa lezione vi saranno esercizi su continuità ed uniforme continuità di funzioni e si darnno numerosi esempi di funzioni uniformemente continue. 1. Continuità di funzioni

Dettagli

SPAZI METRICI COMPLETI

SPAZI METRICI COMPLETI Capitolo 1 SPAZI METRICI COMPLETI Sia dato uno spazio metrico (X, d). Definizione 1.1 Una successione {x n } si dice successione di Cauchy se ε > 0 n 0 n, m n 0 = d(x n x m ) < ε (1.1) Esercizio 1.1 Dimostrare

Dettagli

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE E DI FUNZIONI

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE E DI FUNZIONI SERIE NUMERICHE Si consideri una successione di elementi. Si definisce serie associata ad la somma Per ogni indice della successione, si definisce successione delle somme parziali associata a la somma

Dettagli

Dispense sulla distanza di Hausdorff

Dispense sulla distanza di Hausdorff Dispense sulla distanza di Hausdorff Fabio Ferri Giada Franz Federico Glaudo 23 aprile 2014 Sommario In questo documento studieremo le proprietà della distanza di Hausdorff, la naturale distanza indotta

Dettagli

CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI

CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI Consideriamo l insieme R = R {, + } ottenuto aggiungendo all insieme dei numeri reali i simboli e +. Introduciamo in

Dettagli

Capitolo 4. Gli spazi L p 4.1 L 1 (E)

Capitolo 4. Gli spazi L p 4.1 L 1 (E) Capitolo 4 Gli spazi L p 4.1 L 1 () Nel precedente capitolo abbiamo introdotto l integrale secondo Lebesgue per funzione misurabili su un insieme misurabile. In particolare, e per dimostrare il teorema

Dettagli

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno

Dettagli

AM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE

AM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE AM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE Sia g C 1 R 2 ), c R. L insieme γ = γ c := {x, y) R 2 : gx, y) = c} si chiama insieme

Dettagli

Esempi. La successione {cos n} è limitata; {n ¾ } è limitata inferiormente ma non è limitata superiormente, quindi non è limitata.

Esempi. La successione {cos n} è limitata; {n ¾ } è limitata inferiormente ma non è limitata superiormente, quindi non è limitata. Analisi 2 Successioni numeriche -1- ÔÔÙÒØ Ô Ö Ð ÓÖ Ó Ò Ð ¾ º ËÙ ÓÒ ÒÙÑ Ö Proposizione (unicità del limite). Se {a n } è convergente, allora il limite è unico. Dimostrazione. Supponiamo che la tesi sia

Dettagli

P ( X n X > ɛ) = 0. ovvero (se come distanza consideriamo quella euclidea)

P ( X n X > ɛ) = 0. ovvero (se come distanza consideriamo quella euclidea) 10.4 Convergenze 166 10.4.3. Convergenza in Probabilità. Definizione 10.2. Data una successione X 1, X 2,...,,... di vettori aleatori e un vettore aleatorio X aventi tutti la stessa dimensione k diremo

Dettagli

Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1. Federico Lastaria Formule di Taylor Ottobre 2012

Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1. Federico Lastaria Formule di Taylor Ottobre 2012 Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it Formule di Taylor Ottobre 2012 Indice 1 Formule di Taylor 1 1.1 Il polinomio di Taylor...............................

Dettagli

ANALISI DI FOURIER. 2πk. è periodica di periodo T. Più precisamente, essendo. T x + 2π = cos. s(x) = s x + T ) T +α. f(x) dx

ANALISI DI FOURIER. 2πk. è periodica di periodo T. Più precisamente, essendo. T x + 2π = cos. s(x) = s x + T ) T +α. f(x) dx ANALISI DI FOURIER Sia >. Una funzione f, definita per x R, si dice periodica di periodo, se f(x + = f(x, x R. ( Se una funzione è periodica di periodo, essa è anche periodica di periodo, 3,..., k,....

Dettagli

Successioni e serie di funzioni / Esercizi svolti

Successioni e serie di funzioni / Esercizi svolti M.Guida, S.Rolando, 4 Successioni e serie di funzioni / Esercizi svolti ESERCIZIO. Sia f n :[, ] R definita da f n (x) =x n ( x n ) per ogni n. a) Determinare l insieme di convergenza puntuale e la funzione

Dettagli

Soluzione dei problemi assegnati

Soluzione dei problemi assegnati ANALISI MATEMATICA 3 Soluzione dei problemi assegnati anno accademico 2018/19 prof. Antonio Greco http://people.unica.it/antoniogreco Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Cagliari 23-5-2019

Dettagli

Complemento 5 Coseno, seno, e pi greco

Complemento 5 Coseno, seno, e pi greco AM110 Mat, Univ. Roma Tre (AA 010/11 L. Chierchia 6/1/10 1 Complemento 5 Coseno, seno, e pi greco Definizione 1 Per ogni x R poniamo cos x := ( 1 k xk (k! = 1 x + x4 4 x6 70 + x8 4030 sen x := k=0 ( 1

Dettagli

ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari

ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari Sommario Proprietà dell estremo superiore per R... 2 Definitivamente... 2 Successioni convergenti... 2 Successioni monotone... 2 Teorema di esistenza del limite

Dettagli

AM310- IV Settimana 2012

AM310- IV Settimana 2012 AM310- IV Settimana 2012 L 2 e gli spazi di HILBERT f 2 2 := f 2 = < f, f > ove < f, g > := fg dµ, f, g L 2 é un prodotto scalare (ovvero una forma bilineare simmetrica positiva) in L 2. Notiamo che la

Dettagli