NANOTECNOLOGIE PER L EDILIZIA PUBBLICA & PRIVATA
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- Giuseppina Pellegrini
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1 REPORT INFORMATIVO NANOTECNOLOGIE PER L EDILIZIA PUBBLICA & PRIVATA Metodologie costruttive e riqualificazione degli edifici Normative e tecnologie di supporto per il mercato delle costruzioni AD CONSULTING DI D. A. CARBONIO Catania C.so delle Province info@ad-consulting.it
2 INNOVAZIONE IN EDILIZIA Le Nanotecnologie sono tecniche che consentono di determinare le proprietà dei materiali alla piccolissima scala, misurabile in nanometri (1 Nanometro = 1 milionesimo di millimetro, ed è cinque-dieci volte superiore alle dimensioni di un atomo). Questi nuovi materiali hanno il potenziale di produrre costruzioni più velocemente, più economiche e più sicure e di intervenire sul patrimonio esistente per riqualificarlo secondo i nuovi standard energetici. La nostra azienda da anni offre servizi di Project management urbanistico, ad alta qualificazione ad imprese edili, studi di progettazioni e P.A. Fa parte della nostra cultura di progetto, ricercare e proporre, soluzioni innovative, in grado di apportare i nuovi standard qualitativi indicati da direttive comunitarie e mercati, per migliorare gli aspetti economici gestionali e sociali, dei progetti urbanistici. La certificazione energetica e le prestazioni degli involucri degli edifici sono elementi essenziali nella produzione di valore. Da tempo siamo promotori della bioedilizia che consente vantaggi, non replicabili dai tradizionali materiali. Per questo motivo abbiamo stipulato una partnership con la NANOSILV, azienda veneta che ha portato per prima in Italia i prodotti nanotecnologici per l edilizia, per tutelare l ambiente e le persone con soluzioni che aumentano notevolmente la qualità in termini di: - sostenibilità ambientale (prodotti atossici); - tempi di installazione (ridotti); - sicurezza e igiene degli ambienti (effetto battericida); - certificazione energetica (direttive comunitarie); - sostituzione di materiali per l involucro degli edifici (cappotto) con minor costi; - aumento del valore commerciale (efficienza prestazionale); - minori costi di manutenzione (durata dei prodotti); - riduzione rischi assicurativi (qualità dei materiali ad elevate prestazioni); - prodotti con le performances indicate per l edilizia pubblica; Come Project Manager conosco i vincoli progettuali indicati dalla direttive per gli immobili pubblici, industriali e di pubblico interesse, come l edilizia sociale, le scuole, gli ospedali etc I prodotti NANOPHOS ribaltano la tradizionale valutazione costi-benefici/efficacia; puntando su una elevata qualità prestazionale che incide sull edificio, in termini costruttivi, gestionali e commerciali. I nuovi prodotti consentono di applicare le ferree direttive comunitarie sulla prestazione energetica degli edifici adibiti ad uso industriale, residenziale, commerciale, pubblico e sociale. Per meglio comprendere le soluzioni e i vantaggi che le nanotecnologie possono apportare al processo costruttivo e prestazionale degli edifici, nuovi o da ristrutturare, vi invito a leggere il presente report informativo. D. Antonino Carbonio 2
3 POLITICHE COMUNITARIE Direttiva 2012/27/UE in particolare traccia le linee guida per coniugare sviluppo economico ed efficienza energetica, toccando i settori pubblici e il mercato delle costruzioni. In particolare entro il 2018 gli edifici di nuova costruzione e quelli occupati dal enti pubblici devono diventare edifici a energia quasi zero: - Risparmio ed efficienza energetica per l uso del calore nel mercato interno (direttiva 2006/32/CE); - Aumentare il tasso delle ristrutturazioni di immobili, considerato il maggior potenziale di risparmio energetico; - Gli edifici sono fondamentali per conseguire l obiettivo UE di ridurre del 80-95% le emissioni di gas serra; - Gli immobili pubblici rappresentano una quota considerevole ed è opportuno fissare un tasso annuo di ristrutturazioni per migliorane l efficienza energetica; - Le ristrutturazioni sono necessarie viste gli obblighi della direttiva edifici a energia quasi zero di cui alla direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell edilizia (GU L 153 del pag. 13). - L acquisto di prodotti e servizi per l edilizia (acquisto e affitto di edifici) nei contratti pubblici (opere, forniture e servizi) deve essere vincolato a decisioni efficienti, sotto il profilo energetico. - L introduzione del principio dell efficienza energetica dell acquisto in materia di appalti pubblici; - Considerato l imperativo della sostenibilità delle finanze pubbliche e risanare il bilancio è opportuno riservare debita attenzione al rapporto costo/efficacia, in materia di edilizia ed efficienza energetica; - L art. 5 impone a ciascun stato membro di garantire dal 1 gennaio 2014, il 3% della superfice coperta utile sul totale di edifici riscaldati o raffreddati, occupati dalla PA, sia ristrutturata ogni anno per rispettare i requisiti minimi di prestazione energetica in applicazione dell art.4 della direttiva 2010/31/UE. La ristrutturazione deve considerare l edificio come un insieme comprendente l involucro, le attrezzature, il funzionamento e la manutenzione. Le misure di efficienza energetica devono essere destinate in maniera prioritaria agli edifici con bassa prestazione energetica, laddove ciò è efficiente, in termine di costi e tecnicamente possibile; - L art. 6 indica agli stati membri, che gli enti pubblici devono acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica, in maniera coerente nel rapporto costo/efficacia. Stesso obbligo negli appalti e nei progetti di pubblico interesse; - Gli stati membri possono utilizzare le assegnazioni annuali a norma della decisione 406/2009/CE per lo sviluppo di meccanismi di finanziamento innovativi per concretizzare l obiettivo di cui all art. 5 di migliorare la prestazione energetica degli edifici. Direttiva 2002/91/CE (EPBD) Promuove l efficienza energetica degli edifici ( D.Lgs.192/05,D.lgs.311/06, DPR 59/09, DM 26/06/09) Direttiva 2006/32 CE Sull efficienza degli usi finali dell energia e i servizi energetici (D.lgs. 115/08) Direttiva 2009/125 CE Rifusione della direttiva 2005/32/CE, detta anche direttiva europea sull ecodesign, ambisce a limitare la circolazione sul mercato europeo ai prodotti non conformi ai criteri stabiliti dalla UE. Tra le novità, viene introdotta la definizione di prodotto connesso all energia, ovvero qualsiasi beme che abbia un impatto sul consumo energetico durante l utilizzo (d.lgs.15/11) Direttiva 31/2010 CE (EPBD Recast) Si tratta dell ultimo strumento promosso a livello comunitario, in pratica una revisione della direttiva EPBD che rafforza alcuni punti e accelera ulteriormente il cambiamento nel settore edilizio verso una maggiore efficienza. Direttiva 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell'edilizia (certificazione energetica) Il 9 luglio 2010, è entrata. La nuova direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea (L 153/13 del 18 giugno 2010), abroga la precedente Direttiva 2002/91/CE, con effetto dal 1 febbraio Direttiva 2009/28 CE sulla promozione dell uso dell energia rinnovabile; e entrato in vigore il 31 maggio 2012, l'obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici nuovi e in edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, secondo quanto stabilito dall articolo 11 e dall allegato 3 del Dlgs n. 28/2011, il cosiddetto decreto rinnovabili. La nuova direttiva, in particolare, promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici fissa i requisiti minimi di prestazione energetica, delinea il quadro comune generale per il calcolo della prestazione energetica degli edifici tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne. I contenuti della direttiva dovranno essere recepiti dagli Stati membri a partire dal 9 luglio
4 QUADRO LEGISLATIVO Caratteristiche tecnico - costruttive (indicate artt. 16 e 43 legge 5 agosto 1978 n.457) alloggio costruito secondo principi di risparmio energetico, con fonti alternative e soluzioni per avere un comportamento prestazionale in termini energetici. Requisito minimo richiesto superare del 30 % i valori previsti dalla normativa vigente (rispetto ai valori) riportati nell allegato C (numero 1) tabella 1, del D.lgs. 19 agosto 2005,n.192. come modificato dal D.lgs. 29 dicembre 2006,n.311 (art.7). Con decreto del Dirigente generale del Dipartimento dell'energia n. 65 del 3/3/2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 25 marzo 2011 n. 13, l'amministrazione regionale ha emanato disposizioni applicative delle norme nazionali, istituendo un "catasto energetico degli edifici" ed un elenco regionale dei soggetti abilitati alla certificazione energetica degli edifici. Il Decreto legislativo marzo 2011, n. 28, con l'art. 13, ha introdotto l'obbligo di inserire una apposita clausola nei contratti di compravendita o di locazione di edifici o di singole unità immobiliari, con la quale l'acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione in ordine alla certificazione energetica degli edifici. Lo stesso articolo ha previsto, a decorrere dal 1 gennaio, che gli annunci commerciali di vendita di edifici o di singole unità immobiliari, debbano riportare l'indice di prestazione energetica contenuto nell'attestato di certificazione energetica. Prestazione energetica degli edifici ( D.Lgs 311/06). Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione delle categorie E.6 e E.8, il progettista, al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nel caso di edifici di nuova costruzione e nel caso di ristrutturazioni di edifici esistenti di cui all articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), punto 1, quest ultimo limitatamente alle ristrutturazioni totali: 1. Nei casi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, previsti all articolo 3, comma 2, lettera c), numero 1, consistenti in opere che prevedono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, rifacimento di pareti esterne, di intonaci esterni, del tetto o dell impermeabilizzazione delle coperture, si applica quanto previsto ai punti seguenti; a) Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n.412, il valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache verticali, a ponte termico corretto, delimitanti il volume riscaldato verso l'esterno, ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, deve essere inferiore o uguale a quello riportato nella tabella 2 al punto 2 dell allegato C al presente decreto in funzione della fascia climatica di riferimento. Qualora il ponte termico non dovesse risultare corretto o qualora la progettazione dell involucro edilizio non preveda la correzione dei ponti termici, i valori limite riportati nella tabella 2 al punto 2 dell allegato C al presente decreto devono essere rispettati (trasmittanza termica media - parete corrente più ponte termico). Nel caso di pareti opache verticali esterne in cui fossero previste aree limitate oggetto di riduzione di spessore (sottofinestre e altri componenti) devono essere rispettati i limiti previsti nella tabella 2 al punto 2 dell allegato C al presente decreto con riferimento alla superficie totale di calcolo. b) Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione della categoria E.8, il valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache orizzontali o inclinate, a ponte termico corretto, delimitanti il volume riscaldato verso l'esterno, ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, deve essere inferiore o uguale a quello riportato in tabella 3 al punto 3 dell allegato C al presente decreto in funzione della fascia climatica di riferimento. Qualora il ponte termico non dovesse risultare corretto o qualora la progettazione dell involucro edilizio non preveda la correzione dei ponti termici, i valori limite riportati nella tabella 3 al punto 3 dell allegato C al presente decreto devono essere rispettati (trasmittanza termica media - parete corrente più ponte termico). 4
5 2. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione delle categorie E.6 e E.8, il progettista, al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nel caso di edifici di nuova costruzione e nel caso di ristrutturazioni di edifici esistenti di cui all articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), punto 1, quest ultimo limitatamente alle ristrutturazioni totali: a) verifica, in tutte le zone climatiche ad esclusione della F, per le località nelle quali il valore medio mensile dell irradianza sul piano orizzontale nel mese di massima insolazione estiva, Ims, sia maggiore o uguale a 290 W/m2, che il valore della massa superficiale Ms delle pareti opache verticali, orizzontali o inclinate, sia superiore a 230 kg/m2. b) utilizza al meglio le condizioni ambientali esterne e le caratteristiche distributive degli spazi per favorire la ventilazione naturale dell edificio; nel caso che il ricorso a tale ventilazione non sia efficace, può prevedere l impiego di sistemi di ventilazione meccanica nel rispetto del comma 13, articolo 5, decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n Nel calcolo rigoroso della prestazione energetica dell edificio occorre prendere in considerazione i seguenti elementi: - lo scambio termico per trasmissione tra l ambiente climatizzato e l ambiente esterno; - lo scambio termico per ventilazione (naturale e meccanica); - lo scambio termico per trasmissione e ventilazione tra zone adiacenti a temperatura diversa; - gli apporti termici interni; - gli apporti termici solari; - l accumulo del calore nella massa dell edificio; - l eventuale controllo dell umidità negli ambienti climatizzati; - le modalità di emissione del calore negli impianti termici e le corrispondenti perdite di energia; - le modalità di distribuzione del calore negli impianti termici e le corrispondenti perdite di energia; - le modalità di accumulo del calore negli impianti termici e le corrispondenti perdite di energia; - le modalità di generazione del calore e le corrispondenti perdite di energia; - l effetto di eventuali sistemi impiantistici per l utilizzo di fonti rinnovabili di energia; La nanotecnologie dei prodotti NANOPHOS consentono l applicazione di molti dei parametri su indicati per ottenere l efficienza energetica degli edifici generando economie di scala, minori rischi e minori costi di manutenzione, generando nel tempo, un valore aggiunto economico e gestionale per gli immobili. Oggi è possibile migliorare la classe energetica degli edifici, se si pensa che la quasi totalità degli immobili oggi si trovano in classe G con l obiettivo delle direttive europee di orientarsi verso edifici a energia quasi zero. Le nanotecnologie rappresentano la migliore soluzione sostenibile tecnicamente ed economicamente per raggiugere gli obiettivi comunitari e spingere verso una classe energetica A e A+. 5
6 VANTAGGI PRESTAZIONALI I vantaggi delle nanotecnologie applicate all edilizia rispetto ai tradizionali prodotti chimici sono molteplici; è difficile dare una priorità, ma certamente i prodotti NANOSILV recepiscono al meglio i requisiti indicati dalle direttive e dalla norme costruttive, vincolanti, per realizzare, autorizzare e gestire ogni tipo di edificio, specie quelli di pubblico interesse, come l edilizia sociale e residenziale, che per essere finanziati e autorizzati devono assolvere a nuovi standard di efficienza energetica. Risparmio energetico - i prodotti NANOSILV creano un perfetto isolamento termo-acustico con l ambiente esterno permettendo di ridurre al minimo la perdita di calore durante il periodo invernale e aumentare il raffrescamento durante il periodo estivo avvicinandosi alla migliore prestazione edificio a energia zero. Protezione contro le radiazioni - siamo continuamente alle prese con i nostri cellulari e computer per questo dobbiamo convivere con le radiazioni ad alta frequenza, tra cui le radiofrequenze. La pitture in nanotecnologia scherma ed agisce fino al 99,9% come filtro contro le radiazioni ad alta frequenza. Conducibilità termica - il rispetto di valori massimi pari a U:0,35W/mq K. più è basso questo valore, minore è la dispersione termica dell edificio. La tecnologia dei prodotti NAOSILV garantisce un K termico di 0,11 W/mq notevolmente inferiore rispetto a quanto previsto dalla legge. I test effettuati e certificati dall università di Modena hanno indicato 12 gradi di minor accumulo tra ambiente esterno e ambiente interno. Ecocompatibili - la scelta come principio fondamentale è stata quella di utilizzare prodotti che non risultano nocivi per la salute dell uomo. Un vero toccasana per le persone che soffrono di allergie. Sfasamento termico - parametro da rispettare imposto dalla direttive, le nanotecnologie oltre a ridurre la temperatura di trasferimento tra esterno ed interno e viceversa, di 12 gradi, migliorano il tempo impiegato dal calore ad attraversare la struttura dall esterno verso l interno (25 ore, rispetto alle 9 previste dal regolamento). Tempi e materiali - con le nanotecnologie, alcuni materiali tradizionali (cappotti), utilizzati per il rivestimento degli edifici, vengono sostituiti da prodotti ad alta prestazione, atossici, isolanti termici ed acustici con una riduzione notevole di costi e tempi d opera. Assenza di muffe - pitture che offrono più prestazioni, non solo termo acustici e idrorepellenti, ma anche funzioni antimuffa per ottenere l igiene massima per chi ci vive e lavora. Resistenza al fuoco - i materiali con le micro particelle al biossido di silicio e/o di titanio offrono maggiore resistenza al fuoco anche in presenza di spessori minimi. Durata - uno dei migliori parametri di valutazione è la durata certificata dei prodotti a nano particelle che consente al costruttore di intervenire nel sistema del valore e delle garanzie dell immobile che tutela i rischi assicurativi. Manutenzione - gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono notevolmente ridotti, allungando la vita dei rivestimenti esterni dell edificio di 4 volte rispetto ai materiali tradizionali. Valore - gli edifici che utilizzano le nanotecnologie hanno un maggiore valore di mercato, grazie ai ridotti interventi di manutenzione nel tempo, che mantengono perfettamente l estetica e la funzionalità. Riduzione del ponte termico - minore conduzione dei materiali, per cui non si trasferisce caldo e freddo all'interno dell'edificio. Riqualificazione energetica - degli edifici per ridurre drasticamente o azzerare i consumi energetici dell'edificio. Un " involucro tecnologico " con minori dispersioni termiche (pareti perimetrali, tetto, pavimenti). Igiene - nessuna dispersione nell aria, effetto autopulente e battericida, le nano tecnologie pur mantenendo un alta idrorepellenza consento la traspirazione dell edificio e quindi l igiene. Vantaggi fiscali - per chi costruisce e ristruttura, i materiali ad alta tecnologia consentono di ottenere la migliore efficienza energetica oggi possibile, con prestazioni che nessun altro materiale, agli stessi costi può garantire. 6
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