Crisi: a Palermo manifestazione regionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil
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3 GIOVEDÌ 06 GIUGNO Crisi: a Palermo manifestazione regionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil Palermo, 6 giugno (Adnkronos) - "Lavoro, sviluppo, tutele". S'intitola cosi' la manifestazione che Cgil Cisl Uil siciliane terranno unitariamente oggi, nel teatro Politeama di Palermo, a partire dalle Dalle nove province dell'isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi, per dar corpo a una "mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo, per affrontare la crisi". Per i confederali "e' emergenza sociale: alla Sicilia serve una strategia". Pertanto, "governo regionale e politica ascoltino le proposte di Cgil Cisl Uil, per costruire insieme una strategia sulla crescita, per lo sviluppo della regione, per il risanamento e le tutele sociali". Parleranno i segretari generali regionali Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil). Previste testimonianze-denuncia della crisi economica e sociale dell'isola e delle precarie condizioni di vita di giovani e pensionati siciliani.
4 Giovedì Ore LE ULTIME NOTIZIE Crisi: a Palermo manifestazione regionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil Palermo, 6 giugno (Adnkronos) - ''Lavoro, sviluppo, tutele''. S'intitola cosi' la manifestazione che Cgil Cisl Uil siciliane terranno unitariamente oggi, nel teatro Politeama di Palermo, a partire dalle Dalle nove province dell'isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi, per dar corpo a una ''mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo, per affrontare la crisi''. Per i confederali ''e' emergenza sociale: alla Sicilia serve una strategia''. Pertanto, ''governo regionale e politica ascoltino le proposte di Cgil Cisl Uil, per costruire insieme una strategia sulla crescita, per lo sviluppo della regione, per il risanamento e le tutele sociali''. Parleranno i segretari generali regionali Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil). Previste testimonianze-denuncia della crisi economica e sociale dell'isola e delle precarie condizioni di vita di giovani e pensionati siciliani. (06 giugno 2013 ore 08.48)
5 Crisi: a Palermo una manifestazione regionale unitaria di Cgil Cisl Uil 6 giugno :49 Ilaria Calabrò Lavoro, sviluppo, tutele. S intitola cosi la manifestazione che Cgil Cisl Uil siciliane terranno unitariamente oggi, nel teatro Politeama di Palermo, a partire dalle Dalle nove province dell Isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi, per dar corpo a una mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo, per affrontare la crisi. Per i confederali e emergenza sociale: alla Sicilia serve una strategia. Pertanto, governo regionale e politica ascoltino le proposte di Cgil Cisl Uil, per costruire insieme una strategia sulla crescita, per lo sviluppo della regione, per il risanamento e le tutele sociali. Parleranno i segretari generali regionali Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil). Previste testimonianze-denuncia della crisi economica e sociale dell Isola e delle precarie condizioni di vita di giovani e pensionati siciliani.
6 Giovedì 06 Giugno Aggiornato alle 13:16 CGIL E UIL PIÙ MODERATI La Cisl bacchetta il governo: "Crocetta è senza idee" Giovedì 06 Giugno :32 di Carlo Passarello Insieme, al Teatro Politeama, i sindacati bacchettano il governo regionale e chiedono a Crocetta più dialogo. Il più duro è ancora il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, mentre Claudio Barone (Uil) e Michele Pagliaro (Cgil) cercano il dialogo. "Crocetta non abbia paura di confrontarsi con noi", dice Pagliaro. STAMPA Atto d'accusa di Maurizio Bernava PALERMO Una manifestazione unitaria per porre condizioni al governo Crocetta. Cgil, Cisl e Uil presentano assieme l'evento del 22 giugno a Roma, ma per quello che riguarda il contesto regionale evidenziano posizioni differenti. Il più duro è, come sempre, Maurizio Bernava: Ancora un volta spingiamo chi governa e chi amministra a darsi una strategia sulle vere priorità dice il segretario regionale della Cisl i problemi strutturali sono stati trascurati, in particolare i rifiuti e le società partecipate. In questa Regione da otto mesi non c'è un'idea o una strategia. Parole di fuoco che ribadiscono come la Cisl
7 sia la forza sindacale più severa con il governatore. Bernava bacchetta Crocetta anche sulla formazione professionale: Basta campagna elettorale, affrontiamo il tema del lavoro attacca. Meno mass media e più comunicazione reale è quello che chiediamo al governatore. Toni più morbidi provengono invece da Cgil e Uil, che paiono andare d'accordo fra loro. A Crocetta chiediamo dialogo e negoziato precisa Michele Pagliaro per costruire un progetto condiviso e riformista per il lavoro e lo sviluppo, nel cui ambito siano garantite le tutele sociali e i diritti dei lavoratori. Da parte del 41enne sindacalista ennese, che guida la Cgil da poche settimane, arriva dunque un invito al presidente della Regione: Non tema il confronto con il sindacato, perché è inammissibile sedersi assieme solo per le emergenze. Serve affrontare in modo strategico il tema del lavoro. Il contesto che emerge dalle relazioni delle forze sindacali è desolante. Il reddito medio delle famiglie è inferiore di un terzo rispetto a quelle delle altre regioni. In difficoltà ad arrivare alla fine del mese sono oltre il 47 per cento dei nuclei familiari. E dal 2008 si sono persi 100mila posti di lavoro e circa il 30 per cento della forza industriale. Non nasconde le difficoltà Claudio Barone: Siamo qui per preparare la manifestazione di Roma afferma il segretario regionale della Uil dove chiederemo risorse per cassa integrazione, ammortizzatori sociali ed esodati. E la Sicilia? Siamo vicini a un buon accordo sulla formazione professionale, ma serve guardare in prospettiva sottolinea e in particolare usare le risorse dell'unione europea per i nostri ragazzi, per consentire loro garanzie occupazionali. I precari vanno stabilizzati, è vero ma non possiamo guardare solo a loro.
8 LA MANIFESTAZIONE UNITARIA AL TEATRO POLITEAMA Cgil, Cisl e Uil radunano i lavoratori Mille delegati sindacali a Palermo Lavoro 06 giugno 2013 Sono oltre mille i delegati sindacali provenienti da tutta l Isola che hanno raggiunto il Teatro Politeama di Palermo per partecipare alla manifestazione unitaria siciliana che anticipa la mobilitazione nazionale del 22 giugno indetta a Roma dai tre sindacati confederali. Tanti i settori lavorativi rappresentati, tutti accomunati dalla crisi. Ci sono gli operai del polo tessile di Riesi rimasti fuori dagli ammortizzatori sociali: E un ingiustizia dice Raffaele Capostagno. L ultimo accordo raggiunto esclude i 2140 lavoratori siciliani che hanno usufruito degli ammortizzatori ordinari. Annullano di fatto un precedente accordo siglato nel Ma anche i lavoratori del settore metalmeccanico e chiedono nuovi investimenti infrastrutturali al governo Crocetta. Vogliamo meno chiacchiere e più fatti dichiara Antonino Alibrandi, segretario generale Fim Cisl Messina. Serve il potenziamento delle infrastrutture per rivitalizzate il settore metalmeccanico in aree strategiche come lo stabilimento di Termini Imerese, le acciaerie di Giammoro e le raffinerie di Siracusa, Priolo e gela che anno difficoltà in termini infrastrutturali.
9 Sciopero generale in Sicilia, i sindacati chiedono a Crocetta un piano straordinario 06/06/2013, 10:11 A CURA DI CATERINA PORTOVENERO 0 COMMENTI STAMPA PALERMO, 6 GIUGNO E cominciata intorno alle una manifestazione unitaria di oltre mille delegati sindacali. Uno sciopero generale che arriva come una protesta dall intero mondo del lavoro siciliano. Cgil, Cisl e Uil chiedono al presidente Rosario Crocetta di agire immediatamente nel settore lavoro, sviluppo e tutele, e vogliono una strategia per uscire dall emergenza sociale. Una manifestazione, questa, che anticipa quella del 22 giugno indetta a Roma dai tre sindacati confederali. Al corteo presenti anche i pensionati, attraverso Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Sicilia, oltre che le onlus della Rete dei centri socio educativi, che saranno anche, a partire dalle davanti Palazzo delle Aquile, per dare voce ai disabili di Palermo che aspettano da ben otto mesi finanziamenti per le attività socio-educative. Il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava,, interviene sui temi al centro della rivendicazione. È la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo. È l emergenza sociale, che impone strategie concrete e concrete azioni di governo. In sede Ue, dal governo nazionale, dai governi locali. È la pesante situazione economica e sociale siciliana sempre più grave e senza sbocchi, che obbliga il sindacato confederale a mobilitarsi per il lavoro, lo sviluppo produttivo, per nuove tutele
10 sociali. Perché la Sicilia è l area più colpita dalla recessione, dal peggioramento delle condizioni sociali, dall indebitamento crescente di un sistema e di un amministrazione pubblici pesanti, troppo costosi, inefficaci. Dalla Regione - si legge ancora sul sito cislsicilia.it - ci aspettiamo politiche che rimettano in moto produttivamente l economia anche mediante incentivazioni all occupazione. Chiediamo misure che risanino le finanze pubbliche ristrutturando partecipate e controllate, locali e regionali, e tagliando i costi della politica e degli apparati amministrativi. E provvedimenti che possano assicurare stabilità e serenità alle migliaia di precari, dalla pubblica amministrazione ai forestali ai formatori, con il loro impiego più produttivo. Ancora, chiediamo interventi di radicale ristrutturazione delle politiche sociali, attualmente dispersive e inefficaci, recuperando all attuale sistema le risorse indispensabili per sostenere più strumenti in deroga a tutela di chi rischia il posto di lavoro e a sostegno delle famiglie povere e degli anziani non-autosufficienti. Insomma, è su queste priorità che il governo deve costruire e offrire alle parti sociali la strategia che orienti la Sicilia allo sviluppo produttivo. Ora, dal presidente Crocetta ci aspettiamo che chiami a confrontarsi politica, forze sociali ed enti locali. È questo il nostro unico intento: costruire e realizzare un accordo sociale strategico che serve al mondo del lavoro e al sistema delle imprese ma anche al governo e alla politica, che pare confusa e disorientata di fronte all aggravarsi della crisi economica e sociale, conclude Bernava.
11 IL MONDO DEL LAVORO CHIEDE UN CAMBIO DI ROTTA ANTICRISI Oggi sciopero generale in Sicilia I sindacati bocciano il governo Crocetta LAVORO 06 giugno 2013 Uno sciopero generale per lanciare un ultimatum al governo regionale. Una secca bocciatura che arriva dall intero mondo del lavoro siciliano a otto mesi dalle elezioni. Cgil, Cisl e Uil si riuniscono al Teatro Politeama di Palermo per chiedere al presidente Crocetta di cambiare rotta su lavoro, sviluppo e tutele. La manifestazione di oggi arriva dopo settimane di cortei, scioperi e sit-in in messi in atto da diversi comparti: : dalla formazione professionale all edilizia, dai precari delle pubbliche amministrazioni ai lavoratori dei laboratori di analisi. Oltre mille delegati sindacali daranno vita, a partire dalle 9,30, a una manifestazione unitaria che anticipa la mobilitazione nazionale del 22 giugno indetta a Roma dai tre sindacati confederali. Cgil, Cisl e Uil siciliani chiedono al governo una strategia per uscire dall emergenza sociale. Un programma che, nella speranza dei tre sindacati confederali, consenta di attrarre investimenti produttivi, rilanciare le infrastrutture, mettere in circolo risorse disponibili in tempi brevi con un piano anticrisi per il lavoro produttivo. Obiettivi che, per essere raggiunti, necessitano di politiche di risanamento, riducendo i costi della politica attraverso la semplificazione degli assetti istituzionali ed amministrativi e la riorganizzazione degli enti locali e delle partecipate. I sindacatati consigliano a Crocetta di adottare un piano straordinario pluriennale per superare le storiche emergenze e utilizzare produttivamente il lavoro dei precari, della pubblica amministrazione, i lavoratori della formazione e dei forestali. Parallelamente, secondo Cgil, Cisl e Uil, servono politiche di contrasto alla povertà per le famiglie, gli anziani e i non autosufficienti e per il contrasto dell emergenza economica e sociale, stanziando ndo risorse per gli strumenti di sostegno a chi perde il lavoro. Risorse che possono essere reperite dai fondi europei. Le adesioni alla manifestazioni coprono l intero panorama lavorativo regionale. Anche i pensionati, attraverso le sigle Spi Cgil, Fnp Cisl, e Uilp Uil Sicilia, saranno al teatro Politeama per rilanciare i temi che interessano gli anziani e le loro condizioni di vita sempre più colpite dalla crisi. Parteciperanno le onlus della Rete dei centri socio educativi,, che parallelamente, a partire dalle 10, metteranno in atto una protesta civile davanti a Palazzo delle Aquile per rivendicare il diritto ad avere diritti dei disabili di Palermo che da 8 mesi non ricevono finanziamenti per le attività socio-educative. Anche gli studenti medi siciliani hanno dato la propria adesione alla manifestazione regionale per il lavoro. Si tratta di un iniziativa molto importante per
12 chiedere al governo regionale e a tutta la politica siciliana di prendere gli impegni e i provvedimenti necessari per costruire una strategia per la crescita e lo sviluppo della regione, spiega Leandro Bianco, portavoce regionale della Rete degli studenti medi Sicilia.
13 PA LA MANIFESTAZIONE UNITARIA REGIONALE DI CGIL, CISL E UIL Lavoro, i sindacati a Crocetta Basta propaganda, ora sviluppo LAVORO 06 giugno 2013 di Redazione A portare in alto la voce dei sindacati e a chiedere un cambio di rotta al governatore Crocetta sui temi del lavoro sono i tre leader confederali siciliani. I segretari Maurizio Bernava (Cisl),Michele Pagliaro (Cgil) e Claudio Barone (Uil), insieme a Piazza Politeama a Palermo, attaccano il governo frontalmente e gli rimproverano di fare soltanto propaganda e non aver attuato, in questi otto mesi a Palazzo d Orleans, le politiche anticrisi necessarie per dare una scossa all economia dell Isola. Una manifestazione unitaria siciliana che anticipa la mobilitazione nazionale del 22 giugno indetta a Roma dai tre sindacati confederali che ha portato a Palermo oltre mille delegati sindacali da tutta l Isola. Anche l assessore all Economia, Luca Bianchi, è al Politeama per ascoltare le richieste dei sindacati. Il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, dal palco del teatro Politeama, dove si celebra la giornata di mobilitazione generale in Sicilia contro le politiche del governo Crocetta, diffonde un messaggio unitario che è una pietra lanciata contro il governo regionale. È la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo. È l emergenza sociale, che impone strategie concrete e concrete azioni di governo. In sede Ue, dal governo nazionale, dai governi locali. È la pesante situazione economica e sociale siciliana sempre più grave e senza sbocchi, che obbliga il sindacato confederale a mobilitarsi per il lavoro, lo sviluppo produttivo, per nuove tutele sociali. La Sicilia è l area più colpita dalla recessione. Mentre il Pil cala, i consumi crollano, l indebitamento pubblico sale così come il tasso di povertà che in Sicilia investe quasi il 30% delle famiglie, il centro della scena del governo regionale, da ben otto mesi ormai, è occupato unicamente da vicende e querelle politico-elettorali. E il tema della crisi, e della necessaria strategia anticrisi e per lo sviluppo produttivo, è di fatto scomparso dall agenda delle priorità. Ma dalla crisi si esce solo se concorrono con strategie efficaci, rapide e mirate, sia il governo nazionale che quello regionale. Dunque, la Sicilia deve sentire l urgenza e il dovere, non solo politico, di attrezzarsi con una propria strategia anticrisi, che al momento non c è. Dialogo e negoziato sono invece le priorità che Michele Pagliaro, segretario regionale della Cgil, chiede a Rosario Crocetta e al suo governo. Il presidente della Regione dice Pagliaro non tema il confronto con il sindacato. E inammissibile che in tanti mesi ci sia seduti a discutere solo episodicamente sull onda delle emergenze e nella maggior parte dei casi solo per trovare soluzioni temporanee, come nel caso dei precari. La Sicilia, in questo momento, ha bisogno di un progetto di ampio respiro che abbia come cardini il risanamento dei conti, le politiche per il lavoro e lo sviluppo, il welfare, le tutele sociali. Siamo disposti a fare la nostra parte, ma a patto che anche che anche il governo faccia la propria, aprendosi immediatamente al confronto con le parti sociali che chiedono cambiamento vero e non a parole, riforme e investimenti per uscire dalla crisi garantendo ai lavoratori tutte le forme dii tutela possibili. clap
14 La Uil è un sindacato riformista e se il governo regionale porterà avanti le riforme, tutelando i lavoratori, avrà il nostro appoggio. Queste la parole del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: Siamo stati sempre critici sul modo in cui si è governato in Sicilia e intendiamo sostenere chi dichiara di voler cambiare le cose. Ma diciamo anche, e con chiarezza, che difficilmente l Amministrazione potrà farlo senza il coinvolgimento dei sindacati. Siamo convinti continua il leader della Uil che ci siano soluzioni valide per tutte le emergenze sociali, che si possano tutelare i lavoratori e creare condizioni per lo sviluppo. Chiederemo alla Regione di fare la propria parte fino in fondo. Buono l accordo già siglato per la Formazione professionale. Adesso resta ad affrontare la stabilizzazione dei precari. Bisogna fare ripartire l edilizia e in generale provvedere al pagamento dei debiti delle Pubbliche amministrazioni. E, infine, fondamentale utilizzare le risorse della Comunità europea per dotare l Isola delle tante Infrastrutture di cui c è bisogno e fare ripartire l economia. Confermiamo, ancora una volta, conclude Barone che saremo a fianco della Regione nel chiedere al Governo nazionale la giusta attenzione alle esigenze della nostra Isola.
15 ORIENTARE LA SICILIA ALLO SVILUPPO PRODUTTIVO Per Bernava la Regione deve sentire l urgenza e il dovere di attrezzarsi con una strategia anticrisi. È questo il nostro unico obiettivo per il quale rivendichiamo il confronto sociale generale In occasione della manifestazione regionale di Cgil Cisl Uil sul tema lavoro, sviluppo, tutele e dell arrivo al Politeama di Palermo di oltre mille delegati di tutti i settori dell economia dell Isola, il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava interviene sui temi al centro della rivendicazione di un accordo sociale strategico che serve al mondo del lavoro e al sistema delle imprese ma anche al governo e alla politica È la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo. È l emergenza sociale, che impone strategie concrete e concrete azioni di governo. In sede Ue, dal governo nazionale, dai governi locali. È la pesante situazione economica e sociale siciliana sempre più grave e senza sbocchi, che obbliga il sindacato confederale a mobilitarsi per il lavoro, lo sviluppo produttivo, per nuove tutele sociali. Perché la Sicilia è l area più colpita dalla recessione, dal peggioramento delle condizioni sociali, dall indebitamento crescente di un sistema e di un amministrazione pubblici pesanti, troppo costosi, inefficaci. Così mentre il Pil cala, i consumi crollano, l indebitamento pubblico sale così come il tasso di povertà che in Sicilia investe quasi il 30% delle famiglie, il centro della scena del governo regionale, da ben otto mesi ormai, è occupato unicamente da vicende e querelle politicoelettorali. E il tema della crisi, e della necessaria strategia anticrisi e per lo sviluppo produttivo, è di fatto scomparso dall agenda delle priorità. Ma dalla crisi si esce solo se concorrono con strategie efficaci, rapide e mirate, sia il governo nazionale che quello regionale. Dunque, la Sicilia deve sentire l urgenza e il dovere, non solo politico, di attrezzarsi con una propria strategia anticrisi, che al momento non c è. È questo il nostro unico obiettivo, per il quale rivendichiamo il confronto sociale generale: che sia definita e varata rapidamente una tale strategia, con politiche per attrarre e sostenere investimenti rilanciando le infrastrutture materiali e immateriali e rendendo produttivi tutti gli ambiti, dalla pubblica amministrazione ai tanti capannoni e aree industriali abbandonati. Chiediamo politiche che accelerino e diano efficienza alla spesa dei fondi Ue impegnando la Regione a farsi accompagnare, in tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione, dai grandi centri di programmazione del governo nazionale ed europeo. Servono politiche che sappiano far fronte all emergenza economica e sociale in una regione in cui il tasso di occupazione non va oltre il 40%, dove il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 52% e dove
16 il 40% dei giovani tra 15 e 29 anni, non studia né lavora. Dalla Regione ci aspettiamo politiche che rimettano in moto produttivamente l economia anche mediante incentivazioni all occupazione. Chiediamo misure che risanino le finanze pubbliche ristrutturando partecipate e controllate, locali e regionali, e tagliando i costi della politica e degli apparati amministrativi. E provvedimenti che possano assicurare stabilità e serenità alle migliaia di precari, dalla pubblica amministrazione ai forestali ai formatori, con il loro impiego più produttivo. Ancora, chiediamo interventi di radicale ristrutturazione delle politiche sociali, attualmente dispersive e inefficaci, recuperando all attuale sistema le risorse indispensabili per sostenere più strumenti in deroga a tutela di chi rischia il posto di lavoro e a sostegno delle famiglie povere e degli anziani non-autosufficienti. Insomma, è su queste priorità che il governo deve costruire e offrire alle parti sociali la strategia che orienti la Sicilia allo sviluppo produttivo. Innescando finalmente il processo di fiducia necessario per andare fuori dal tunnel della crisi. Queste, devono essere le priorità dell agenda di Crocetta e del suo governo, su cui l esecutivo deve basare il confronto sia con le forze politiche e l Ars che con il mondo del lavoro e dell impresa e gli enti locali. Anche perché, sono queste le priorità che possono disinnescare tensioni sociali, contraddizioni ed equivoci. E che possono liberare il campo dalle contraddizioni e dal clima di fibrillazione e tensione sociale che vivemmo qualche tempo fa, e che portò al crepuscolo dell ultimo governo Lombardo. Ora, dal presidente Crocetta ci aspettiamo che chiami a confrontarsi politica, forze sociali ed enti locali. È questo il nostro unico intento: costruire e realizzare un accordo sociale strategico che serve al mondo del lavoro e al sistema delle imprese ma anche al governo e alla politica, che pare confusa e disorientata di fronte all aggravarsi della crisi economica e sociale. Per tutto questo, noi siamo pronti al dialogo e a portare il contributo del mondo del lavoro. Ma Palazzo d Orleans batta un colpo e faccia la sua, di proposta. E che la faccia presto al tavolo, che ancora non si vede, del confronto sociale generale. Maurizio Bernava segretario generale Cisl Sicilia Pubblicata mercoledì 5 giugno 2013 alle ore 19:43. Share on facebookshare on twittershare on share on printmore Sharing Services 4 AGENDA
17 Cisl Sicilia a governo Regione: urgente strategia anticrisi Cisl Sicilia a governo Regione: urgente strategia anticrisi IN PRIMO PIANO Vota: Un ultimatum. Una diffida in piena regola al governo della Regione, che arriva a valle del susseguirsi di proteste sociali delle ultime settimane: dai formatori agli edili ai forestali agli operatori dei rifiuti. A lanciare il monito a Palazzo d'orleans, sono Cgil Cisl Uil che riuniscono oggi nel teatro Politeama di Palermo oltre mille delegati sindacali. La manifestazione unitaria, per chiedere all'esecutivo regionale di mettere al centro della propria agenda e del confronto tra governo, politica, enti locali e forze sociali, i temi della crisi e di una "strategia per uscire dalla crisi" attraverso, si legge in una nota sindacale, "politiche per lo sviluppo produttivo, il risanamento, nuove tutele sociali". Servono, ripete Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, "politiche per attrarre e sostenere investimenti, per accelerare e dare efficienza alla spesa dei fondi Ue. Per far fronte all'emergenza economica e sociale. La Regione deve sentire l'urgenza e il dovere di attrezzarsi con una strategia anticrisi. È questo il nostro unico obiettivo per il quale rivendichiamo il confronto sociale generale. "Il tema della crisi, e della necessaria strategia anticrisi e per lo sviluppo produttivo - sostiene Bernava - è di fatto scomparso dall'agenda delle priorità. Ma dalla crisi si esce solo se concorrono con strategie efficaci, rapide e mirate, sia il governo nazionale che quello regionale. Dunque, la Sicilia deve sentire l'urgenza e il dovere, non solo politico, di attrezzarsi con una propria strategia anticrisi, che al momento non c'è. È questo il nostro unico obiettivo, per il quale rivendichiamo il confronto sociale generale: che sia definita e varata rapidamente una tale strategia, con politiche per attrarre e sostenere investimenti rilanciando le infrastrutture materiali e immateriali e rendendo produttivi tutti gli ambiti, dalla pubblica amministrazione ai tanti capannoni e aree industriali abbandonati. Noi - ribadisce - siamo pronti al dialogo e a portare il contributo del mondo del lavoro. Ma Palazzo d'orleans batta un colpo e faccia la sua, di proposta. E che la faccia presto al tavolo, che ancora non si vede, del confronto sociale generale". Al Politeama la manifestazione dei confederali con testimonianze personali e le conclusioni dei segretari generali regionali. I tre numeri uno reinvieranno al presidente della Regione, Rosario Crocetta, la richiesta di un confronto sociale generale. Ma "sarà l'ultima spiaggia", sottolinea Bernava. Da otto mesi il governo è preso, pressoché unicamente, da vicende politico-elettorali. "Senza idee, strategie e azioni di governo definite per uscire dalla crisi e fronteggiare l'emergenza". Noi siamo pronti - dichiara il segretario Cisl - al dialogo e a dare il nostro contributo. Ma Crocetta sappia che nella società la febbre è alta. Molto alta". A riprovarlo sono l'infiammarsi quotidiano delle proteste. E tutti gli indicatori economici e sociali. (ug) Umberto Ginestra
18 Sicilia, Cisl: povertà al 30% e Crocetta cura solo le sue alchimie 6 giugno :02 Ilaria Calabrò condividi E la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo, dice il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, mentre al teatro Politeama di Palermo si apre l assemblea dei mille delegati, convocata con Cgil e Uil, per aprire con la Regione una vertenza su sviluppo, lavoro e turele. Bernava rimarca che mentre il tasso di poverta in Sicilia investe quasi il 30% delle famiglie, il centro della scena del governo regionale, da ben otto mesi ormai, e occupato unicamente da vicende e querelle politico-elettorali. Un attacco dunque alla giunta di Rosario Crocetta che deve sentire l urgenza e il dovere, non solo politico, di attrezzarsi con una propria strategia anticrisi, che al momento non c e. Il segretario della Cisl siciliana rivendica il confronto sociale generale: che sia definita e varata rapidamente una tale strategia, con politiche per attrarre e sostenere investimenti rilanciando le infrastrutture materiali e immateriali e rendendo produttivi tutti gli ambiti, dalla pubblica amministrazione ai tanti capannoni e aree industriali abbandonati. Bernava insiste perche le forze politiche accelerino e diano efficienza alla spesa dei fondi Ue impegnando la Regione a farsi accompagnare, in tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione, dai grandi centri di programmazione del governo nazionale ed europeo. Servono politiche che sappiano far fronte all emergenza economica e sociale in una regione in cui il tasso di occupazione non va oltre il 40%, dove il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 52% e dove il 40% dei giovani tra 15 e 29 anni, non studia ne lavora. Dalla Regione, i sindacati si aspettano politiche che rimettano in moto produttivamente l economia anche mediante incentivazioni all occupazione e misure di risaninamento delle finanze pubbliche ristrutturando partecipate e controllate, locali e regionali, e tagliando i costi della politica e degli apparati amministrativi, ma anche provvedimenti che possano assicurare stabilita e serenita alle migliaia di precari, dalla pubblica amministrazione ai forestali ai formatori, con il loro impiego piu produttivo.
19 LAVORO Cisl contro Crocetta: "Crisi senza precedenti, dalla Regione nessuna strategia" A sferrarlo il segretario Maurizio Bernava, dal palco del teatro Politeama di Palermo dove si è aperta l'assemblea dei mille delegati, convocati insieme a Cgil e Uil Gio, 06/06/ :16 Giuseppe Allegra "È la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell'economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo", dice il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, mentre al teatro Politeama di Palermo si apre l'assemblea dei mille delegati, convocata con Cgil e Uil, per aprire con la Regione una vertenza su sviluppo, lavoro e tutele. Bernava rimarca che mentre "il tasso di povertà in Sicilia investe quasi il 30% delle famiglie, il centro della scena del governo regionale, da ben otto mesi ormai, è occupato unicamente da vicende e querelle politico-elettorali". Un attacco dunque alla giunta di Rosario Crocetta che "deve sentire l'urgenza e il dovere, non solo politico, di attrezzarsi con una propria strategia anticrisi, che al momento non c'e'". Il segretario della Cisl siciliana rivendica "il confronto sociale generale: che sia definita e varata rapidamente una tale strategia, con politiche per attrarre e sostenere investimenti rilanciando le infrastrutture materiali e immateriali e rendendo produttivi tutti gli ambiti, dalla pubblica amministrazione ai tanti capannoni e aree industriali abbandonati". Bernava insiste perché le forze politiche "accelerino e diano efficienza alla spesa dei fondi Ue impegnando la Regione a farsi accompagnare, in tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione, dai grandi centri di programmazione del governo nazionale ed europeo. Servono politiche che sappiano far fronte all'emergenza economica e sociale in una regione in cui il tasso di occupazione non va oltre il 40%, dove il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 52% e dove il 40% dei giovani tra 15 e 29 anni, non studia ne' lavora". Dalla Regione, i sindacati si aspettano "politiche che rimettano in moto produttivamente l'economia anche mediante
20 incentivazioni all'occupazione" e misure di risanamento delle finanze pubbliche "ristrutturando partecipate e controllate, locali e regionali, e tagliando i costi della politica e degli apparati amministrativi", ma anche "provvedimenti che possano assicurare stabilità e serenità alle migliaia di precari, dalla pubblica amministrazione ai forestali ai formatori, con il loro impiego più produttivo".
21 Giovedì, 06 Giugno, 2013 Bernava: Orientare la Sicilia a uno sviluppo produttivo Maurizio Bernava In occasione della manifestazione regionale di Cgil Cisl Uil sul tema lavoro, sviluppo, tutele e dell arrivo al Politeama di Palermo di oltre mille delegati di tutti i settori dell economia dell Isola, il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava interviene sui temi al centro della rivendicazione di un accordo sociale strategico che serve al mondo del lavoro e al sistema delle imprese ma anche al governo e alla politica È la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo. È l emergenza sociale, che impone strategie concrete e concrete azioni di governo. In sede Ue, dal governo nazionale, dai governi locali. È la pesante situazione economica e sociale siciliana sempre più grave e senza sbocchi, che obbliga il sindacato confederale a mobilitarsi per il lavoro, lo sviluppo produttivo, per nuove tutele sociali. Perché la Sicilia è l area più colpita dalla recessione, dal peggioramento delle condizioni sociali, dall indebitamento crescente di un sistema e di un amministrazione pubblici pesanti, troppo costosi, inefficaci. Così mentre il Pil cala, i consumi crollano, l indebitamento pubblico sale così come il tasso di povertà che in Sicilia investe quasi il 30% delle famiglie, il centro della scena del governo regionale, da ben otto mesi ormai, è occupato unicamente da vicende e querelle politicoelettorali. E il tema della crisi, e della necessaria strategia anticrisi e per lo sviluppo produttivo, è di fatto scomparso dall agenda delle priorità. Ma dalla crisi si esce solo se concorrono con strategie efficaci, rapide e mirate, sia il governo nazionale che quello regionale. Dunque, la Sicilia deve sentire l urgenza e il dovere, non solo politico, di attrezzarsi con una propria strategia anticrisi, che al momento non c è. È questo il nostro unico obiettivo, per il quale rivendichiamo il confronto sociale generale: che sia definita e varata rapidamente una tale strategia, con politiche per attrarre e sostenere investimenti rilanciando le infrastrutture materiali e
22 immateriali e rendendo produttivi tutti gli ambiti, dalla pubblica amministrazione ai tanti capannoni e aree industriali abbandonati. Chiediamo politiche che accelerino e diano efficienza alla spesa dei fondi Ue impegnando la Regione a farsi accompagnare, in tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione, dai grandi centri di programmazione del governo nazionale ed europeo. Servono politiche che sappiano far fronte all emergenza economica e sociale in una regione in cui il tasso di occupazione non va oltre il 40%, dove il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 52% e dove il 40% dei giovani tra 15 e 29 anni, non studia né lavora. Dalla Regione ci aspettiamo politiche che rimettano in moto produttivamente l economia anche mediante incentivazioni all occupazione. Chiediamo misure che risanino le finanze pubbliche ristrutturando partecipate e controllate, locali e regionali, e tagliando i costi della politica e degli apparati amministrativi. E provvedimenti che possano assicurare stabilità e serenità alle migliaia di precari, dalla pubblica amministrazione ai forestali ai formatori, con il loro impiego più produttivo. Ancora, chiediamo interventi di radicale ristrutturazione delle politiche sociali, attualmente dispersive e inefficaci, recuperando all attuale sistema le risorse indispensabili per sostenere più strumenti in deroga a tutela di chi rischia il posto di lavoro e a sostegno delle famiglie povere e degli anziani non-autosufficienti. Insomma, è su queste priorità che il governo deve costruire e offrire alle parti sociali la strategia che orienti la Sicilia allo sviluppo produttivo. Innescando finalmente il processo di fiducia necessario per andare fuori dal tunnel della crisi. Queste, devono essere le priorità dell agenda di Crocetta e del suo governo, su cui l esecutivo deve basare il confronto sia con le forze politiche e l Ars che con il mondo del lavoro e dell impresa e gli enti locali. Anche perché, sono queste le priorità che possono disinnescare tensioni sociali, contraddizioni ed equivoci. E che possono liberare il campo dalle contraddizioni e dal clima di fibrillazione e tensione sociale che vivemmo qualche tempo fa, e che portò al crepuscolo dell ultimo governo Lombardo. Ora, dal presidente Crocetta ci aspettiamo che chiami a confrontarsi politica, forze sociali ed enti locali. È questo il nostro unico intento: costruire e realizzare un accordo sociale strategico che serve al mondo del lavoro e al sistema delle imprese ma anche al governo e alla politica, che pare confusa e disorientata di fronte all aggravarsi della crisi economica e sociale. Per tutto questo, noi siamo pronti al dialogo e a portare il contributo del mondo del lavoro. Ma Palazzo d Orleans batta un colpo e faccia la sua, di proposta. E che la faccia presto al tavolo, che ancora non si vede, del confronto sociale generale.
23 Sindacati in piazza oggi a Palermo: Una strategia comune per la Sicilia A Palermo, oggi, i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) manifesteranno con oltre mille delegati di tutti i settori produttivi «per dar corpo ad una mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo». I segretari regionali delle tre organizzazioni, Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil) per l emergenza sociale chiedono: «Governo regionale e politica ascoltino le proposte di Cgil, Cisl e Uil per costruire insieme una strategia sulla crescita, per lo sviluppo della Sicilia, per il risanamento e le tutele sociali». I sindacati vogliono dare il loro contributo per la soluzione dei problemi. «È la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo dichiara Bernava La Sicilia è l area più colpita dalla recessione, dal peggioramento delle condizioni sociali, dall indebitamento crescente di un sistema e di un amministrazione pubblica pesante, troppo costosa, inefficace». Dice Bernava, «il centro della scena del governo regionale, da ben otto mesi ormai, è occupato unicamente da vicende e querelle politico-elettorali. E il tema della crisi e della necessaria strategia anticrisi per lo sviluppo produttivo, è di fatto scomparso dall agenda delle priorità». E proprio «su queste priorità il governo deve costruire e offrire alle parti sociali la strategia che orienti la Sicilia allo sviluppo produttivo. Innescando finalmente il processo di fiducia necessario per andare fuori dal tunnel della crisi». Secondo Bernava, «queste devono essere le priorità dell agenda di Crocetta e del suo governo, su cui l esecutivo deve basare il confronto sia con le forze politiche e l Ars che con il mondo del lavoro e dell impresa e gli enti locali. Anche perché, sono queste le priorità che possono disinnescare tensioni sociali, contraddizioni ed equivoci. E che possono liberare il campo dalle contraddizioni e dal clima di fibrillazione e tensione sociale che vivemmo qualche tempo fa, e che portò al crepuscolo dell ultimo governo Lombardo». «Crocetta non tema il confronto con il sindacato dice Pagliaro. È inammissibile che in tanti mesi ci si sia seduti a discutere solo episodicamente, sull onda delle emergenze e nella maggior parte dei casi, vedi vicenda precari, solo per trovare soluzioni temporanee. La Sicilia in questo momento ha bisogno di ben altro. Ci vuole dialogo e negoziato per costruire un progetto condiviso per il lavoro e lo sviluppo, altrimenti è difficile immaginare prospettive positive. Il sindacato non ha paura di mettersi in gioco e non ha tabù. Quello che però chiediamo a Crocetta è di rispettare il nostro ruolo di rappresentanti dei lavoratori, che hanno il dovere di chiedere garanzie e tutele per i lavoratori, per quelli di settori interessati a progetti di riforma che noi per primi abbiamo sollecitato, per quelli espulsi dal mercato del lavoro. Crocetta, dunque, una buona volta ci ascolti, sapendo che la tensione che si registra nelle piazze è frutto delle sensazione di assenza di prospettive che hanno in molti».
24 CORRIEREDELMEZZOGIORNO.it Sindacati uniti contro la crisi: «Persi 100mila posti di lavoro» Se ne discute oggi al teatro Politeama dove interverranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi PALERMO Lavoro, sviluppo, tutele''. S'intitola così la manifestazione che Cgil Cisl Uil siciliane terranno unitariamente oggi, nel teatro Politeama di Palermo, a partire dalle Dalle nove province dell'isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi. Per i confederali ''è emergenza sociale: alla Sicilia serve una strategia''. Pertanto, ''governo regionale e politica ascoltino le proposte di Cgil Cisl Uil, per costruire insieme una strategia sulla crescita, per lo sviluppo della regione, per il risanamento e le tutele sociali''. Parleranno i segretari generali regionali Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil). Previste testimonianze-denuncia della crisi economica e sociale dell'isola e delle precarie condizioni di vita di giovani e pensionati siciliani. L'INTERVENTO - "E' la tempesta senza fine di una crisi che non ha precedenti e i cui effetti in Sicilia hanno travolto tutti i settori dell'economia, che costringe il sindacato siciliano a mantenere una pressione convinta e forte su ogni livello di governo", dice il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, mentre al teatro Politeama si apre l'assemblea dei delegati. Bernava rimarca che mentre "il tasso di povertà in Sicilia investe quasi il 30% delle famiglie, il centro della scena del governo regionale, da ben otto mesi ormai, è occupato unicamente da vicende e querelle politico-elettorali". FONDI UE - Un attacco dunque alla giunta di Rosario Crocetta. Bernava insiste perché le forze politiche "accelerino e diano efficienza alla spesa dei fondi Ue impegnando la Regione a farsi accompagnare, in tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione, dai grandi centri di programmazione del governo nazionale ed europeo. Servono politiche che sappiano far fronte all'emergenza economica e sociale in una regione in cui il tasso di occupazione non va oltre il 40%, dove il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 52% e dove il 40% dei giovani tra 15 e 29 anni, non studia né lavora". PERSI 100MILA POSTI DI LAVORO - "In Sicilia -ha spiegato il segretario della Cgil Sicilia- dal 2008 si sono persi 100 mila posti di lavoro ed è venuto meno il 30% dell'apparato industriale. Di fronte a questo il governo regionale pensa che si possa andare avanti sforbiciando sui forestali, non dando risposte agli edili, rinviando la soluzione dei problemi dei precari e bacchettando chi protesta? Noi -ha concluso - siamo pronti a fare la nostra parte, ma a patto che anche l'esecutivo regionale faccia la sua, aprendosi immediatamente al confronto con le parti sociali che chiedono cambiamento vero e non a parole, riforme ed investimenti per uscire dalla crisi, garantendo ai lavoratori tutte le forme di tutela possibile".
25 Giovedì Ore Sicilia: Bernava (Cisl) chiede strategia per sviluppo e rilancio produttivo Palermo, 30 mag. - (Adnkronos) - Oltre mille delegati sindacali di Cgil Cisl Uil arriveranno il 6 giugno da ogni parte della Sicilia nel teatro Politeama di Palermo, per una mobilitazione che avra' al centro?i temi del lavoro, dello sviluppo, delle tutele sociali?. Per Maurizio Bernava, segretario generale regionale Cisl, la manifestazione organizzata dai confederali intende?esercitare una pressione forte sul governo della Regione affinche' metta a punto, finalmente, una strategia per lo sviluppo e il rilancio produttivo, che ancora non si vede?. Bernava ne ha parlato oggi durante una conferenza stampa tenuta assieme ai numeri uno regionali di Cgil, Michele Pagliaro e Uil, Claudio Barone. L?incontro s?e' svolto nella sede Irsap (ex Asi), a Palermo.?Un luogo scelto non a caso?, spiega.?abbiamo voluto sottolineare, provocatoriamente, che la Sicilia ha necessita' di diventare produttiva in tutti gli ambiti, compresa la pubblica amministrazione e compresi i tanti capannoni e le tante aree industriali abbandonati?. In questo senso, quella del 6 e' una prima iniziativa in attesa delle risposte del governo, che?ci auguriamo dia ascolto alle sollecitazioni sociali attrezzandosi con una proposta da portare al confronto?, ripete Bernava. Perche' senza il confronto, e senza una strategia per la ripresa produttiva,?le proteste finirebbero col moltiplicarsi diventando incontrollabili?. Gia' oggi, ogni giorno in piazza c?e' una categoria sindacale. Cosi' domani, venerdi' 1 giugno, i lavoratori edili assieme ai costruttori; lunedi' 3 i forestali dell?antincendio. Per non parlare dei formatori e dei lavoratori della raccolta dei rifiuti, che?soffrono e fremono in tutte le province?. Per Bernava, sono tre le parole-chiave cui devono informarsi l?attesa strategia e le politiche conseguenti: l?attrazione e il sostegno agli investimenti, l?accelerazione e l?efficienza nella spesa dei fondi Ue, l?emergenza economica e sociale. E' su queste priorita' che il governo deve costruire la strategia per uscire dalla crisi chiamando a confrontarsi la politica, le forze sociali, gli enti locali.?noi siamo pronti a dare il nostro contributo?, insiste il segretario per il quale servono misure che rimettano in moto?produttivamente? l?economia di una regione nella quale il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 52%; in cui il 40% dei giovani tra 15 e 29 anni non studia ne' lavora. Dove, nel primo trimestre di quest?anno, il numero complessivo delle imprese, rispetto al 31 dicembre 2011, e' crollato di unita' (da a ). Bernava parla di?impiego produttivo dei precari della pubblica amministrazione, di forestali e formatori?. Di un?amministrazione pubblica su cui complessivamente pesa?un debito stellare? e per la quale servono politiche di risanamento, a cominciare dal fronte delle Partecipate e controllate, locali e regionali. Ma anche di?interventi di ristrutturazione delle politiche sociali? a favore delle famiglie povere, dei non autosufficienti. E degli ammortizzatori sociali, che tutelano chi rischia il posto di lavoro. Alla manifestazione regionale del 6 ne seguira' una nazionale il 22, a Roma. Anche da Roma Cgil Cisl Uil punteranno a far ripartire lo sviluppo produttivo attraverso la riforma fiscale, l?ammodernamento della pubblica amministrazione, il taglio dei costi della politica. (30 maggio 2013 ore 15.02)
26 giovedì 06 giugno :13 Notizie Economia: Palermo, giornata dello sciopero generale Scritto da Valentina Corrao
27 Proteste e lavoro ed ancora ''Lavoro, sviluppo, tutele'', si chiama così la manifestazione unitaria dei sindacati siciliani Cgil Cisl Uil, in mobilitazione al Politeama di Palermo. Dalle nove province dell'isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi, per dar corpo a una ''mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo, per affrontare la crisi'. Per i confederali è emergenza sociale, alla Sicilia serve una strategia, così i sindacati si fanno promotori di alcune proposte rivolte alla politica regionale, per lo sviluppo il risanamento e le tutele sociali. Saranno presenti i segretari generali regionali Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil).
28 I sindacati si riuniscono al teatro Politeama Mercoledì 05 Giugno :15 Dalle nove province dell'isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi, per dar corpo a una "mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo, per affrontare la crisi". PALERMO - "Lavoro, sviluppo, tutele". S'intitola così la manifestazione che Cgil Cisl Uil siciliane terranno unitariamente domani, nel teatro Politeama di Palermo, a partire dalle 9,30. Dalle nove province dell'isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi, per dar corpo a una "mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo, per affrontare la crisi". Per i confederali "é emergenza sociale: alla Sicilia serve una strategia". Pertanto, "governo regionale e politica ascoltino le proposte di Cgil Cisl Uil, per costruire insieme una strategia sulla crescita, per lo sviluppo della regione, per il risanamento e le tutele sociali". Parleranno i segretari generali regionali Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil). Previste testimonianze-denuncia della crisi economica e sociale dell'isola e delle precarie condizioni di vita di giovani e pensionati siciliani. RIPRODUZIONE RISERVATA
29 APPUNTAMENTO ALLE 9.30 AL TEATRO POLITEAMA COMMENTA LAVORO, SVILUPPO, TUTELE : SINDACATI ANCORA IN PIAZZA A PALERMO 05 giugno :42 - Cronaca Regionale,Politica Lavoro, sviluppo, tutele. S intitola cosi la manifestazione che Cgil Cisl Uil siciliane terranno unitariamente domani, al teatro Politeama di Palermo, a partire dalle Dalle nove province dell Isola arriveranno oltre mille delegati di tutti i settori produttivi, per dar corpo a una mobilitazione del sindacato per lo sviluppo, il lavoro produttivo, per affrontare la crisi. Per i confederali e emergenza sociale: alla Sicilia serve una strategia. Pertanto, governo regionale e politica ascoltino le proposte di Cgil Cisl Uil, per costruire insieme una strategia sulla crescita, per lo sviluppo della regione, per il risanamento e le tutele sociali. Interveranno i segretari generali regionali Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil). Previste testimonianze-denuncia della crisi economica e sociale dell Isola e delle condizioni di vita di giovani e pensionati siciliani.
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