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1 Richiamata la convenzione quadro sottoscritta in data con il Consorzio di Cooperative Sociali Il Solco del Serio avente per oggetto la co-progettazione e la gestione dei servizi sociali relativamente alle seguenti aree di intervento: area n. 1 Servizi e progetti per disabili area n. 2 Servizi e progetti per minori e rispetto a tali aree avente lo scopo di disciplinare in modo compiuto i rapporti tra la Comunità Montana e il Consorzio relativamente: alle scelte e alle modalità di sviluppo della co-progettazione e gestione dei servizi; agli aspetti amministrativi connessi ai servizi gestiti ai rapporti finanziari tra le parti I progetti d area saranno declinati in servizi e saranno realizzati secondo protocolli operativi stipulati appositamente. Visto che l art. 4 di detta convenzione prevede che la co-progettazione, da tradursi in protocolli operativi per ogni progetto declinato in servizio, prende a riferimento il quadro normativo e la proposta progettuale presentata dal Consorzio, procede alla sua discussione critica, alla definizione di variazioni ed integrazioni coerenti con i programmi dell ente e alla definizione degli aspetti esecutivi, in particolare: definizione analitica degli obiettivi da conseguire definizione degli elementi e delle caratteristiche di innovatività, sperimentalità e miglioramento della qualità degli interventi e dei servizi co-progettati destinatari rapporti con l utenza e le famiglie modalità operative e attività personale da impiegarsi funzionamento rapporti finanziari valutazione e controllo Visto che l art. 7, nel definire l assetto organizzativo dell attività di co-progettazione, prevede l istituzione dell Organismo Tecnico Orientativo con decreto del Presidente della Comunità Montana; 1

2 Visto il decreto del Presidente della Comunità Montana in data con il quale è stato istituito l Organismo Tecnico Orientativo; Visto che il suddetto Organismo ha predisposto e concordato, come da verbale in data , coinvolgendo i sottoelencati soggetti: - Assistente Sociale dell Unità Operativa di NeuroPsichiatria Infantile e dell Adolescenza di Piario Azienda Ospedaliere Bolognini di Seriate. - rappresentante dei responsabili dei servizi sociali comunali - rappresentante dei familiari degli utenti del CDD - coordinatore del CDD per la Coop. San Martino Progetto Autonomia - educatore professionale del distretto socio-sanitario Alta Valle Seriana e di Scalve, ASL Bergamo. Il seguente protocollo operativo: CENTRO DIURNO DISABILI (CDD) Il Centro Diurno Disabili (CDD) è un servizio semiresidenziale diurno per soggetti disabili gravi. 1. FONTI NORMATIVE Legge Regionale numero 1/86 Riorganizzazione e programmazione dei servizi socio-assistenziali della regione Lombardia. D.C.R n.iv/871 Indicazioni e standard definiti dal Piano Regionale Socio-Assistenziale relativo al triennio L. 104/1992 Principi dell'ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza della persona handicappata. L'inserimento e l'integrazione sociale della persona handicappata si realizzano mediante: istituzione o adattamento di centri socioriabilitativi ed educativi diurni, a valenza educativa, che perseguano lo scopo di rendere possibile una vita di relazione a persone temporaneamente o permanentemente handicappate, che abbiano assolto l'obbligo scolastico, e le cui verificate potenzialità residue non consentano idonee forme di integrazione lavorativa. L.328/00 art. 14 I Comuni, d intesa con le Aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell interessato, un progetto individuale per il soggetto disabile( ) il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il Comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all integrazione sociale. 2

3 D.G.R. VII/18334 del 23 Luglio 2004 con disabilità (CDD) definizione della nuova unità di offerta Centro diurno per persone 2. SOGGETTI COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO Comuni dell ambito territoriale Valle Seriana Superiore Comunità Montana Valle Seriana Superiore Consorzio Il Sol.Co. del Serio, quale soggetto co-progettante Cooperativa sociale San Martino Progetto Autonomia, quale soggetto individuato dal Consorzio per la gestione del servizio Familiari dei soggetti fruitori del servizio Rappresentanti del volontariato Assistenti Sociali Comunali Soggetti fruitori del servizio (in seguito: utenti) 3. FINALITA Le finalità del C.D.D., volte a garantire una qualità di vita che soddisfi i bisogni e le esigenze del soggetto disabile ed il sostegno alla famiglia, sono le seguenti : per l utente Supportare il soggetto a promuovere uno sviluppo globale teso al raggiungimento della massima gestione di sé, tenendo conto dello sviluppo psicomotorio, relazionale-affettivo e del grado di autonomia. Promuovere la qualità di vita del soggetto con azioni mirate al mantenimento ed allo sviluppo della personalità, delle autonomie, favorendo l integrazione con l ambiente esterno, in particolare con la Comunità di appartenenza. per la famiglia Realizzare interventi di collaborazione con le famiglie, riconoscendole come componenti attive e partecipanti ai processi educativi. per il territorio Raccordare il proprio intervento con il volontariato e le agenzie di aggregazione sociale, per creare concreti contatti e spazi di inserimento nel territorio. Promuovere la cultura della diversità nella logica dell integrazione sociale del disabile. 4. DESTINATARI Il C.D.D. accoglie persone con disabilità gravi/gravissime (per aspetti clinici, familiari e sociali) e che necessitano di una continua e specifica assistenza, la cui fragilità è compresa fra le 5 classi S.I.Di. (Scheda Individuale Disabili compilata in seguito all inserimento presso il servizio). L accoglienza è prevista per i disabili con età compresa tra i 18 e 65 anni È prevista l accoglienza di persone con disabilità minori di età nel rispetto delle condizioni dettate dalla deliberazione regionale n. VII/18334 del 23 luglio Priorità di accoglienza è data ai soggetti residenti nell ambito territoriale Valle Seriana Superiore. 5. RUOLO DEI SOGGETTI COINVOLTI 3

4 COMUNI I Comuni sono titolari del servizio e si impegnano nella progettazione e programmazione partecipando in forma associata alla gestione e compartecipando ai costi attraverso il fondo di solidarietà sociale. I Comuni si impegnano a garantire il servizio di Segretariato Sociale. COMUNITA MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE La C.M. si impegna a Gestire il servizio per conto dei Comuni dell ambito tramite convenzione quadro con il consorzio il Sol.Co. del Serio. Predisporre gli strumenti per la verifica e monitoraggio del servizio. Garantire il mantenimento dei requisiti richiesti dal patto di accreditamento attraverso le modalità più opportune. Mantenere il rapporto diretto con i familiari degli utenti. Rendicontare annualmente ai Comuni l andamento del servizio sia per quanto riguarda l aspetto del funzionamento che quello economico. Convocare e presiedere la Commissione Orientativa Disabili. Individuare e monitorare le corrette e funzionali procedure del servizio secondo indicatori di risultato e standard di qualità. CONSORZIO IL SOL.CO. DEL SERIO Il Consorzio si impegna a mettere a disposizione un suo referente, quale unico interfaccia nei rapporti con la Comunità Montana: Produrre una rendicontazione annuale del servizio, da presentare alla Comunità Montana. Partecipare al Tavolo dell Organismo Tecnico Orientativo. COOPERATIVA SAN MARTINO PROGETTO AUTONOMIA La Cooperativa si impegna a: Realizzare il servizio secondo i principi guida indicati all art. 3 della Convenzione di Coprogettazione. Garantire la progettazione e l espletamento di attività innovative ed integrative volte al miglioramento del servizio. Garantire personale opportunamente qualificato e con adeguate coperture assicurative. Promuovere e realizzare percorsi di aggiornamento e ri-qualificazione del personale (minimo 15 ore annue). Garantire una funzione di coordinamento del servizio e raccordo tra servizio, famiglia e assistenti sociali comunali. Garantire l espletamento di tutte le attività previste dalla Carta dei Servizi. Partecipare al monitoraggio e verifica dell andamento del servizio secondo le modalità in seguito esplicitate. Partecipare al Tavolo dell Organismo Tecnico Orientativo. Produrre, entro il 30 Novembre di ogni anno, il Progetto Globale annuale di gestione del servizio, condiviso con Organismo Tecnico Orientativo, che espliciti finalità, attività e modalità di realizzazione delle stesse. 4

5 LA FAMIGLIA La famiglia del soggetto con disabilità inserito presso il CDD di Piario si impegna a garantire la fattiva collaborazione con gli altri soggetti coinvolti nella progettualità in favore del proprio familiare. Partecipa al monitoraggio e verifica dell andamento del servizio secondo le modalità in seguito esplicitate. I familiari sono chiamati ad eleggere, ogni tre anni, un proprio rappresentante che funga da referente per il coordinatore del servizio e partecipi al Tavolo dell Organismo Tecnico Orientativo. ASSISTENTI SOCIALI COMUNALI Presentano alla Comunità Montana le richieste di inserimento correlate di progetto individuale. Si impegnano a garantire un costante monitoraggio degli utenti. Partecipano alla presentazione della programmazione invernale ed estiva del servizio. Partecipano al monitoraggio e verifica dell andamento del servizio secondo le modalità in seguito esplicitate. UTENTI L utente è coinvolto nella realizzazione del progetto e, dove possibile, anche nella sua progettazione. Compartecipa al costo del servizio secondo le modalità in seguito esplicitate VOLONTARIATO Mette a disposizione le proprie risorse, nel rispetto delle specifiche competenze, come valore aggiunto all offerta del servizio. Partecipa con un proprio rappresentante al tavolo dell Organismo Tecnico Orientativo. 6. PROCEDURE OPERATIVE 6.1 SEGNALAZIONE E INSERIMENTO La richiesta di inserimento presso il CDD viene presentata alla Commissione Orientamento Disabili Ufficio Servizi Sociali della Comunità Montana da parte dell assistente sociale comunale su apposita modulistica sottoscritta dalla famiglia o dal tutore e corredata da progetto. La Commissione Orientamento Disabili valuta la domanda entro massimo un mese dalla data di presentazione. L esito della valutazione della commissione viene comunicato per scritto dal Responsabile del servizio, al soggetto o suo rappresentante, alla famiglia, all assistente sociale comunale, al comune di residenza e al coordinatore del CDD. L inserimento del soggetto con disabilità presso il servizio viene concordato dal coordinatore del CDD con la famiglia e avviene entro massimo 30 giorni dalla data di Comunicazione dell ammissione. Il soggetto, o suo rappresentante, sottoscrive l impegno di spesa secondo quanto previsto dal regolamento del servizio. Durante il periodo di chiusura e nel caso di più ammissioni contemporanee, il termine può essere prorogato di 15 giorni rispetto alla norma. L inserimento avverrà gradualmente, concordandone le modalità con la famiglia e l assistente sociale di riferimento. 5

6 Il primo periodo di inserimento (massimo 2 mesi) è da ritenersi periodo di osservazione al fine di valutare che il servizio risponda effettivamente ai bisogni del soggetto. Durante il periodo di osservazione la frequenza al CDD potrebbe essere flessibile,pertanto la famiglia dovrà garantire il trasporto del proprio familiare. Entro trenta giorni dall inserimento nel servizio agli operatori spetta la compilazione della scheda S.I.Di. da inviare all ASL. Al termine del periodo di osservazione gli operatori del servizio trasmettono alla Comunità Montana la relazione di osservazione. 6.2 FUNZIONAMENTO L apertura del servizio per gli ospiti è pari a 47 settimane annue per 235 giorni. La frequenza a tempo pieno è prevista per 35 ore settimanali su 5 giorni, abitualmente dal lunedì al venerdì, indicativamente per 7 ore giornaliere (escluso il tempo di trasporto). Possono essere previsti, in considerazione della centralità che assume l intervento individualizzato, progetti con una maggiore flessibilità nell utilizzo del servizio (esempio frequenza a tempo parziale, per un monte ore non inferiore alle 18 ore settimanali). In caso di necessità di frequenza a tempo parziale, per l inserimento si seguono le medesime procedure previste per il tempo pieno. In caso di attività programmate al di fuori dell orario consueto di servizio che coinvolgano tutti gli utenti, sarà comunicato alla famiglia, con almeno 5 giorni di anticipo, il cambiamento di orario. La cooperativa garantisce inoltre: 3 ore settimanali di programmazione, di cui due ore di programmazione educativa svolta dagli educatori e un ora di programmazione logistica con tutto il personale. 3 intere giornate lavorative dedicate alla programmazione e verifica svolte da tutti gli operatori del servizio. 6.3 PROGETTI AUTONOMIA È prevista l organizzazione di Progetti Autonomia in località da definire a seconda del progetto. La cooperativa garantisce il progetto autonomia della durata di un massimo di 8 giorni (7 notti). Il progetto autonomia è programmato in base alle caratteristiche individuali degli utenti. 6.4 DIMISSIONI Le richieste di dimissioni vengono valutate congiuntamente dalla famiglia o rappresentante del soggetto, dall assistente sociale competente, dal coordinatore del servizio e dalla Commissione Orientativa Disabili al fine di individuare forme di ri-orientamento nel rispetto del progetto di vita. La comunicazione di sospensione dal servizio viene presentata dall interessato o suo rappresentante, su apposito modulo, alla Comunità Montana, all assistente sociale comunale e al coordinatore del CDD. La Comunità Montana provvederà a darne Comunicazione all ASL secondo le modalità previste dal punto COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEL SERVIZIO Il soggetto fruitore, o suo rappresentante, compartecipa al costo del servizio secondo una retta stabilita nel regolamento approvato dalla Comunità Montana. 6

7 7. PROGETTO PONTE In previsione dell inserimento di un soggetto con disabilità la scuola può predisporre un Progetto Ponte presso il CDD. Di tale progetto è titolare la scuola. Obiettivi Valutazione della possibilità di inserimento di un soggetto disabile presso il servizio. Destinatari Soggetti con disabilità, come definiti al punto 4 del presente protocollo, frequentanti la scuola. Modalità organizzative - La richiesta di Progetto Ponte viene inoltrata alla CM dalla scuola, corredata di Progetto Educativo condiviso son il servizio specialistico e con l assistente sociale comunale di riferimento. - L autorizzazione, a firma della Responsabile del servizio, viene inviata alla scuola, all assistente sociale comunale, al servizio specialistico e al coordinatore del CDD. - Modalità e tempi di realizzazione del progetto sono concordati tra coordinatore del servizio, famiglia, scuola e assistente sociale comunale e del servizio specialistico. - Alla scuola spetta il compito di predisporre il trasporto. - Il soggetto con disabilità frequenterà il CDD seguito da personale della scuola - Il coordinatore del servizio, al termine del progetto, presenta a tutti i soggetti degli enti coinvolti una relazione di osservazione. 8. PERSONALE Nel CDD operano stabilmente il Coordinatore, Educatori Professionali, personale assistenziale ed eventualmente altre figure professionali come indicato dalla D.G.R. VII/18334 del 23 Luglio 2004 allegato A. Le figure professionali che operano nella struttura collaborano in modo coordinato e integrato al fine di garantire all utente un adeguata assistenza personalizzata, sotto il profilo educativo ed assistenziale. Gli educatori professionali predispongono i progetti individuali e ne danno concreta attuazione, verificandone la validità ed i risultati in èquipe e con la famiglia. Il personale assistenziale, coerentemente con quanto stabilito nel progetto individuale, collabora con gli educatori nello svolgimento delle attività. 8.1 IL COORDINATORE DEL SERVIZIO La Cooperativa definisce una figura di coordinamento, con comprovata esperienza nell area della disabilità, per venti ore settimanali con qualifica di educatore professionale, laurea in scienze dell educazione o altre materie umanistiche. Spettano al coordinatore del servizio: La programmazione delle attività e della loro organizzazione interne ed esterna al centro. La periodica verifica dei risultati ottenuti, sia in termini educativi che tecnico-organizzativi. La predisposizione ed il coordinamento sotto il profilo organizzativo, gestionale e qualitativo del piano di 7

8 lavoro del personale. La stesura dei progetti individuali. La collaborazione con gli operatori referenti cha hanno in carico la persona con disabilità nella definizione dei progetti individuali. La collaborazione con le assistenti sociali comunali per la verifica del raggiungimento degli obiettivi definiti in ogni progetto individuale. La funzione di riferimento per i familiari. La partecipazione mensile allo staff dei coordinatori dei servizi per disabili, convocato dal consorzio. 9. RAPPORTO CON LE FAMIGLIE Alle famiglie degli utenti sono offerti: Colloqui informativi e conoscitivi Colloqui con diversi operatori (coordinatore, educatori) finalizzati alla condivisione del progetto individualizzato relativo al proprio familiare. Libero accesso alla struttura previo contatto con il coordinatore del servizio. Assemblee di presentazione delle attività e del Progetto Globale del servizio. Incontro mensile tra il coordinatore e il rappresentante dei familiari. 10. ASSOLVIMENTO DEL DEBITO INFORMATIVO CON ASL La Comunità Montana, in qualità di ente accreditato, è tenuta ad una costante rendicontazione all ASL relativamente al funzionamento del servizio. Nello specifico deve: Entro il dieci di ogni mese inviare le tabelle con le presenze degli utenti; Entro trenta giorni dall inserimento di un nuovo utente, inviare la scheda personale S.I.Di. debitamente compilata; Entro 15 giorni dalle dimissioni di un utente o dalla variazione di dati, inviare la scheda S.I.Di. Il coordinatore del servizio invia alla Comunità Montana la rendicontazione delle presenze degli utenti, relative al mese precedente, entro il giorno sette di ogni mese. La responsabilità della congruità tra quanto dichiarato nelle schede S.I.Di. e quanto presente nella cartella individuale spetta al coordinatore del servizio il quale deve garantire il costante aggiornamento delle cartelle e delle schede S.I.Di. Alla famiglia, in caso di variazioni delle condizioni psico-fisiche, è richiesto di presentare un certificato medico attestante tale variazione (rilasciato dal medico curante o da uno specialista), al fine di mantenere aggiornate cartella e scheda S.I.Di. e di garantire l assistenza adeguata. L invio all ASL delle schede S.I.Di., nuove o aggiornate, alla Comunità Montana. 8

9 11. MONITORAGGIO E VERIFICA Tutti i soggetti coinvolti nel funzionamento del servizio sono chiamati ad un costante monitoraggio e a momenti di verifica organizzati dalla cooperativa. Le azioni predisposte in tal senso sono le seguenti: Predisposizione da parte dell èquipe del servizio di una verifica annuale sull andamento di tutte le attività svolte e aggiornamento costante delle cartelle personali di ciascun utente. Incontri di verifica sui singoli utenti tra il coordinatore del servizio, l educatore di riferimento e l assistente sociale comunale. Incontri mensili tra il coordinatore del servizio e il rappresentante dei genitori. Convocazione periodica della Commissione Orientamento Disabili per verificare l andamento dei progetti individuali. 12. DEFINIZIONE DEGLI ELEMENTI E DELLE CARATTERISTICHE DI INNOVATIVITA, SPERIMENTALITA E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DEL SERVIZIO Centralità della dimensione pubblica: la Comunità Montana mantiene un ruolo centrale nella gestione del servizio, impegnandosi nell espletamento, in stretta collaborazione con il Consorzio Il Sol.Co. del Serio, di tutte le funzioni atte alla gestione del servizio. Istituzione di un Organismo Tecnico Orientativo che dà voce a tutti i soggetti coinvolti a diversi livelli nell erogazione del servizio, con le seguenti finalità: - Offrire l opportunità di una discussione produttiva e di approfondimento in merito al servizio - Lavorare sui criteri fondamentali sui quali si basa l intero impianto della co-progettazione. - Garantire strumenti che rispondano al bisogno di informazione dei cittadini relativamente alla possibilità di fruire del servizio. - Garantire il protagonismo di ciascun soggetto coinvolto, in particolar modo dell utente che ha la possibilità non solo di esprimere i propri bisogni, ma anche di condividere e partecipare attivamente alla progettazione del servizio. Formazione e supervisione trasversale di tutto il personale operante nei servizi oggetto di coprogettazione. Possibilità di mobilità degli operatori da un servizio all altro al fine di evitare il burn-out degli operatori stessi, ma anche per offrire ai servizi sempre maggiori risorse professionali. Programmazione di attività congiunte tra diversi servizi. Possibilità per gli utenti di accedere ad attività di servizi diversi. Creazione di gruppi di auto-mutuo aiuto per i familiari degli utenti. Realizzazione di interventi di collaborazione con le famiglie, riconoscendole come componenti attive e partecipanti ai processi educativi. Raccordo dell intervento con le agenzie di volontariato e aggregazione sociale. Promozione di una cultura della diversità sul territorio. Organizzazione e gestione di Progetti Autonomia individualizzati rivolti a soggetti disabili del CDD, SFA e PMT per i quali si prevedono soggiorni presso strutture alberghiere o case vacanza. 9

10 Collaborazione per la realizzazione della mappatura dell utenza disabile. Realizzazione di un apposito sito internet relativo alla rete dei servizi alla persona. Individuazione di una figura di referente unico che si interfacci con la Comunità Montana Costituzione di un Organismo Tecnico Operativo (come previsto all art. 7 della convenzione quadro), che si riunisce a cadenza mensile. Messa a disposizione di uno psicologo con particolari competenze nell area disabilità. 10. RAPPORTI FINANZIARI Per quanto riguarda le modalità di pagamento del servizio al Consorzio si fa riferimento a quanto previsto dagli articoli 10 e 11 della Convenzione Quadro. Il corrispettivo dovuto farà seguito alla presentazione di regolari fatture mensili in base al numero effettivo di utenti. La fattura dovrà essere corredata da elenco nominativo degli utenti con indicazione delle rispettive presenze ed assenze. La retta giornaliera viene fatturata per ogni giorno di presenza anche in caso di assenza non continuativa fino a dieci giorni. Sino a dieci giorni di assenza al mese non si applica alcuna riduzione. I giorni di assenza eccedenti ai dieci giorni previsti al mese non danno luogo a fatturazione. Non si darà corso al pagamento di fatture che non presentino le caratteristiche indicate e che non siano accompagnate dalla rendicontazione dei servizi svolti. 11.DURATA DEL PROTOCOLLO Il presente protocollo è valido sino al 31 dicembre 2014, con possibilità di essere modificato e/o integrato. 10

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