IL LAVORO NEL TURISMO
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- Roberta Sacco
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1 IL LAVORO NEL TURISMO Recenti interventi normativi e prospettive per il settore Castelfranco Veneto, 20 febbraio 2012 Area Relazioni Sindacali, Previdenziali e Formazione
2 Tempo Determinato Maggiore costo No causale Sanzioni per illegittimità Voucher Ristretto campo operatività Regime orario buoni Inserimento Abrogazione
3 IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Definito come «eccezionale» rispetto al contratto a tempo indeterminato, inteso come forma «dominante» e «comune» 1.E stata prevista la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato a «acausali»: il primo contratto a termine di durata non superiore a 12 mesi non è prorogabile gli accordi collettivi possono introdurre l acausalità del contratto 2.E stato elevato l intervallo tra i singoli contratti a termine: da 10 a 60 giorni per i contratti di durata fino a 6 mesi da 20 a 90 giorni per i contratti di durata superiore
4 IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Gli accordi collettivi possono ridurre l intervallo fino ad un minimo, rispettivamente di 20 e 30 giorni il decreto sviluppo ha introdotto la possibilità di ricorrere ai termini ridotti per le attività stagionali ed in ogni altro caso previsto dai contratti collettivi Accordo 21 novembre 2012 sulla disciplina della successione dei contratti a tempo determinato 20 giorni per i contratti di durata fino a 6 mesi 30 giorni per i contratti di durata superiore
5 IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO 3. E stato ampliato il periodo di «tolleranza» durante il quale la prosecuzione del contratto a termine oltre la scadenza non determina la conversione a tempo indeterminato del contratto: da 20 a 30 giorni per i contratti di durata fino a 6 mesi da 30 a 50 giorni per i contratti di durata superiore Onere di comunicazione preventiva 4. Dal 1 gennaio 2013 contributo addizionale, per ogni rapporto di lavoro subordinato diverso da quello a tempo indeterminato, pari all'1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali. Non si applica : ai lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti ai lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali agli apprendisti
6 IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Il CCNL Turismo ha indicato alcune fattispecie che rientrano nei casi di legittima apposizione di un termine al contratto di lavoro, producendo un elencazione aperta, che assume carattere orientativo, esemplificativo e non tassativo e, pertanto, non limita la facoltà di stipulare contratti a tempo determinato in presenza di ragioni diverse da quelle espressamente indicate. Rientrano nei casi di legittima apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro subordinato: le esigenze che abbiano carattere temporaneo o contingente nuove attività sostituzione e relativo affiancamento di lavoratori stagionalità intensificazioni dell attività in determinati periodi dell anno cause di forza maggiore
7 LAVORO INTERMITTENTE Sulla base delle modifiche apportate dalla riforma del lavoro il lavoro intermittente è oggi utilizzabile (alternativamente) nelle seguenti ipotesi: (ipotesi contrattuali/oggettive) per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente secondo le esigenze individuate dal CCNL o dai contratti integrativi o, in mancanza, con riferimento alle tipologie di attività indicate nella tabella allegata al Regio Decreto 6 dicembre 1923, n (ipotesi soggettive) con soggetti con più di 55 anni di età e con soggetti con meno di 24 anni di età Viene introdotto per il datore di lavoro l obbligo di una comunicazione prima dell inizio della prestazione o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a 30 giorni introduzione di una sanzione amministrativa
8 LAVORO INTERMITTENTE Sulla base delle modifiche apportate dalla riforma del lavoro il lavoro intermittente è oggi utilizzabile (alternativamente) nelle seguenti ipotesi: (ipotesi contrattuali/oggettive) per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente secondo le esigenze individuate dal CCNL o dai contratti integrativi o, in mancanza, con riferimento alle tipologie di attività indicate nella tabella allegata al Regio Decreto 6 dicembre 1923, n. 265
9 LAVORO INTERMITTENTE (ipotesi soggettive) con soggetti con più di 55 anni di età e con soggetti con meno di 24 anni di età Viene introdotto per il datore di lavoro l obbligo di una comunicazione prima dell inizio della prestazione o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a 30 giorni il datore di lavoro può effettuare la chiamata del lavoro intermittente tramite: PEC, , SMS, WEB Non più valida la comunicazione tramite FAX introduzione di una sanzione amministrativa
10 Regime Transitorio i contratti dì lavoro intermittente già sottoscritti alla data di entrata in vigore della riforma del lavoro, che non siano compatibili con l attuale quadro regolatorio dell istituto, cesseranno di produrre effetti trascorsi 12 mesi dall'entrata in vigore della riforma (pertanto entro il 18 luglio 2013) a far data dal 19 luglio 2013, i contratti di lavoro intermittente (sia a tempo determinato che a tempo indeterminato) non conformi all'attuale campo applicativo dell'istituto si riterranno cessati ex lege contratti stipulati prima del 18 luglio 2012 sia in forza dei "vecchi" requisiti soggettivi (soggetti con meno di 25 anni o più di 45 anni di età) che per i periodi predeterminati ex art. 37, potranno continuare ad operare sino al 18 luglio 2013 (compreso) secondo le previgenti causali.
11 LAVORO ACCESSORIO La disciplina del lavoro accessorio ha subito importanti modifiche dalla riforma del mercato del lavoro, che hanno comportato, da un lato, una forte semplificazione del quadro normativo e, dall'altro, una limitazione del suo utilizzo. Sono state eliminate una serie di causali oggettive e soggettive e sostituite con una disposizione che prevede solo limiti di natura economica. nuova definizione di lavoro accessorio: «attività di natura meramente occasionale che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a euro nell anno solare». limite max nel corso dell anno, per imprenditori commerciali e professionisti di euro I buoni (voucher) sono «orari, progressivamente numerati e datati» I buoni già richiesti alla data di entrata in vigore della norma possono essere utilizzati secondo le regole precedenti entro il 31 maggio 2013
12 APPRENDISTATO Introdotte percentuali di conferma in servizio per l utilizzo del contratto: prosecuzione del rapporto di lavoro, nei 36 mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 50% degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro la percentuale è del 30% per i primi 36 mesi dall entrata in vigore della norma (fino al 18 luglio 2015); dal computo sono esclusi i rapporti cessati in prova, per dimissioni o per licenziamento per giusta causa la norma non si applica ai datori di lavoro che occupano meno di 10 dipendenti.
13 APPRENDISTATO Introdotti nuovi limiti numerici per aziende che occupano più di 10 dipendenti: dal 1 gennaio 2013, il numero degli apprendisti, rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso lo stesso datore di lavoro, non dovrà superare il rapporto di 3 a 2 Le assunzioni effettuate prima del 1 gennaio 2013 continuano a seguire le vecchie regole Viene prevista una durata minima del contratto pari a 6 mesi, escluso l apprendistato in cicli stagionali Viene chiarito che, in caso di recesso dal rapporto di apprendistato alla fine del periodo di formazione (che coincide con la fine del periodo di apprendistato), durante il periodo di preavviso ex art c.c. continua a trovare applicazione la disciplina del contratto di apprendistato
14 PART-TIME Limitazione dell autonomia negoziale delle parti in tema di part-time: delega alla contrattazione collettiva nazionale e territoriale su condizioni e modalità che consentano al lavoratore di richiedere l eliminazione ovvero la modifica delle clausole flessibili (variazione collocazione temporale) ed elastiche (aumento della durata della prestazione) facoltà di revoca del consenso alla prestazione di lavoro resa secondo clausole elastiche e flessibili per lavoratori in particolari situazioni di salute (art. 12 bis, D.Lgs. N. 61/2000) e per i lavoratori studenti
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