SAN PIETRO AL NATISONE
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- Battista Guerra
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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 1 Data: COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 15 art.63, 5 comma della L.R.5/2007 art. 17, DPR n.86/2008 RELAZIONE ILLUSTRATIVA ASSEVERAZIONI Dott. Arch. Marcello Rollo Viale della Vittoria, Udine Tel rollo_marcello@libero.it
2 1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1.1 PREMESSA Il Comune di San Pietro al Natisone è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) adeguato parzialmente alla L.R. 52/91 e s.m.i., approvato con D.P.G.R. 0334/Pres. del Dopo dodici varianti relative a modeste e puntuali modifiche di zonizzazione, è stata redatta la Variante n.13 Generale, approvata con deliberazione consiliare n.26 del giorno , la cui esecutività è stata confermata con D.P.R. n 093/Pres. del Ad oggi è in itinere la Variante n.14, destinata solo a recepire le previsioni del Piano stralcio per l assetto idrogeologico del bacino del Fiume Isonzo (P.A.I.), approvato con Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri 21/11/2013 pubblicato sulla G.U. n. 97 del 28/04/2014. Nel frattempo, per superare alcune problematiche emerse durante la fase di gestione, si è provveduto ad intervenire con una ulteriore variante per apportare alcune modifiche ai quadri operativo e normativo vigenti, all interno delle condizioni previste dall Art.17 del Regolamento della L.R.5/2007 approvato con DPR n.86/2008. Le modifiche zonizzative non riguardano aree interessate da fenomeni idrogeologici vigenti, né le Aree di attenzione segnalate dal P.A.I., ed ora in attesa di classificazione. 1.2 CONTENUTI DELLA VARIANTE Come detto, la Variante prevede modifiche sia alla Zonizzazione che alle Norme di attuazione Modifiche alla zonizzazione Le modifiche apportate alla Zonizzazione, oltre all evidenziazione delle citate aree di attenzione effettuata sulla Tav. 0 allo scopo di favorire la gestione del Piano da parte dell ufficio tecnico e per acclarare la non interferenza di queste con le modifiche stesse, nel dettaglio riguardano (TAVV. 1 a/c): Rif. 1 - TARPEZZO Modifica da Zona E4.R Ambiti agricoli di rispetto dei centri abitati e Zona S1 Parcheggi di relazione a Zona B2 Aree insediative storiche trasformate La modifica si rende necessaria per riconoscere in zona residenziale una area di limitata estensione, a completamento dell adiacente previsione residenziale già classificata in Zona B2 e consentirne il consolidamento. Attualmente quel lotto è classificato parte in Zona E4.R e parte in Zona S1 P parcheggio di relazione. L operazione è permessa, ricadendo l area in oggetto all interno del Perimetro di massima espansione delle zone urbanizzate e da urbanizzare, individuato sulla tavola della Struttura del Piano, oltre a rientrare nella flessibilità ammessa dalla Relazione di Struttura. La modifica interessa una superficie complessiva di 120 m² (79 m² di Zona E4.R e 41m² di zona S1/P). La riduzione dell area di parcheggio non altera lo standard relativo che rimane abbondantemente soddisfatto (cfr. con successivo punto 1.2.1b Verifiche degli standard). Pagina 2 di 14
3 Rif. 2 - SAN PIETRO AL NATISONE Adeguamento dell area del centro storico del Capoluogo alla fase attuativa del relativo PRPC. La modifica riguarda il recepimento dell assetto urbanistico determinato dall attuazione del PRPC del centro storico (Progetto sistemazione Borgo Nord), con il conseguente adeguamento zonizzativo della Zona B1 e delle aree pubbliche. Rif. 3 - SAN PIETRO AL NATISONE Modifica da Zona S1 - Servizi socio assistenziali (Ssa) a Zona B3 Aree di completamento L area interessata dalla riclassificazione è ubicata a sud della Casa di riposo presente nel Capoluogo e attualmente riservata dal piano per un eventuale futuro ampliamento della struttura stessa. Nel frattempo è sorta la necessità da parte dell attuale proprietà di edificare una residenza sulla parte del lotto adiacente alla Zona residenziale di tipo B già così classificata. Considerato che l area non è stata ancora acquisita e che la riduzione proposta non preclude il futuro consolidamento dell attrezzatura sanitaria presente, si provvede ad effettuare la riclassificazione zonizzativa in argomento, per un area di 693 m² da Zona S1 a Zona B3. La riduzione di tale servizio, anche se esso non rientra tra gli standard per la classe di dimensione demografica di San Pietro, non preclude il consolidamento dell attrezzatura stessa. (cfr. con successivo punto 1.2.1b Verifiche degli standard). Il riconoscimento di Zona B3 è legittimato, ai sensi della Relazione di struttura, dal contemporaneo declassamento, da Zona B3 a Zona E4.R, dell area di Macorins, di cui al successivo Rif. n 6. Rif. 4 - SAN PIETRO AL NATISONE Modifica da Zona VP Verde di protezione a Zona B3 Aree di completamento Tale modifica prende atto di una rettifica di confini recentemente intervenuta tra due lotti presenti nel centro del Capoluogo e non riconosciuta dal piano per mancato aggiornamento del catasto da parte delle proprietà interessate. Trattandosi pertanto di semplice rettifica di confini, si provvede conseguentemente ad adeguare la Zonizzazione, riconoscendo il corretto assetto proprietario. La modifica interessa una superficie di 427 m², che si traduce nel corrispondente incremento di Zona B3, legittimato, ai sensi della Relazione di struttura, dal contemporaneo declassamento, da Zona B3 a Zona E4.R, dell area di Macorins, di cui al successivo Rif. n 6. Rif. 5 - SAN PIETRO AL NATISONE Modifica da Zona S1 - Vq Verde di quartiere a Zona S1 Asm, Se, Sm In occasione del previsto ampliamento della sede della scuola slovena presente nel Capoluogo, al fine di adeguarne conseguentemente gli standard relativi, si è ritenuto di Pagina 3 di 14
4 incrementare la sua pertinenza inglobando l adiacente area individuata a nord come Verde di quartiere. Questa opportunità consente di gestire al meglio anche la funzionalità di quel settore urbano, sia con la creazione dei parcheggi, sia con la realizzazione della necessaria viabilità di collegamento. Il cambio di categoria di attrezzatura, sempre consentito dalla flessibilità, è di m², a svantaggio del Vq. La riduzione del Vq non altera lo standard relativo che rimane abbondantemente soddisfatto (cfr. con successivo punto 1.2.1b Verifiche degli standard). Rif. 6 - MACORINS Modifica da Zona B3 Aree di completamento a Zona E4.R Ambiti agricoli di rispetto dei centri abitati. Il declassamento proposto deriva dal fatto che, al momento, sono venute meno le esigenze edificatorie su quell area rimanendo, tuttavia, la previsione insediativa confermata sulla Struttura. La presente riduzione di Zona B3, pari a m², compensa gli incrementi di cui ai Rif. n 3,4 e 7 Rif. 7 VERNASSO ALTO Traslazione verso est di un lotto di Zona B3 Aree di completamento esistente e conseguente rilocalizzazione di aree di Zona VP Verde di protezione e di Zona E4.R Ambiti agricoli di rispetto dei centri abitati. Questa modifica viene effettuata per consentire di incrementare l esistente fascia di area di verde di protezione tra l ambito del centro storico della frazione e la zona di completamento residenziale prevista in questa parte di territorio. Tutto ciò comporta, rispetto alla situazione vigente, un aumento della Zona VP di 838 m² che si riverbera nella riduzione della Zona E4.R, mentre vi è una sostanziale conferma della zona B3 che, nell operazione, subisce un ampliamento di 74 m², condizionato dalla forma delle particelle catastali interessate. Il riconoscimento di Zona B3 è legittimato, ai sensi della Relazione di struttura, dal contemporaneo declassamento, da Zona B3 a Zona E4.R, dell area di Macorins, di cui al precedente Rif. n 6. Rif. 8 - AZZIDA Modifica da Zona B2 Aree insediative storiche trasformate a Zona V Verde privato Il lotto in oggetto è situato lungo la viabilità che dal centro di Azzida conduce a Savogna, ma in posizione rialzata rispetto al piano carrabile e con una orografia acclive tale da rendere poco agevole qualsiasi utilizzo a fini edificatori. Pertanto si prevede il suo declassamento a Zona di verde privato. La modifica interessa una superficie di 380 m². Pagina 4 di 14
5 Rif. 9 - PONTE SAN QUIRINO Richiamo in vigore, nell ambito della Zona D3.1 Insediamenti Industriali/Artigianali aggregati esistenti, delle previsioni del Piano di lottizzazione convenzionata San Quirino, attuato a suo tempo come Zona O1. I piani previgenti avevano confermato in Zona O1 il complesso insediativo esistente in località Ponte San Quirino, ad ovest della SS.54, in adiacenza della zona industriale, e demandata la sua attuazione ad un piano di lottizzazione poi approvato con deliberazione del Consiglio comunale n.73 del 18/05/1984. Tale zona era destinata ad ospitare: attività:di commercio, attività artigianali, servizi di custodia e residenza in funzione dell attività. La Variante n.13 Generale, considerato concluso l iter della lottizzazione stessa, ha ritenuto di inglobare queste aree nel più vasto comparto produttivo, che contempla comunque funzioni compatibili con quelle. Considerato che le opere di urbanizzazione sono state realizzate in parte, ma non completate nell arco temporale di validità della convenzione, si richiama in vigore l assetto normativo originario per portare a compimento le stesse e concludere l iter amministrativo. Pertanto, si provvede ad individuare la delimitazione dell Ambito di lottizzazione sulla Zonizzazione (Ambito con piano attuativo vigente) e adeguare le relative norme di attuazione, integrando il punto 8- Norme particolari dell Art Zona D3.1, come segue: 8. NORME PARTICOLARI 8.1 Le presenti norme prevalgono su quelle del P.R.P.C./P.I.P. precedentemente attivato sulle aree così perimetrale e decaduto. 8.2 Nelle aree già interessate da piani di lottizzazione convenzionata, evidenziati con apposita simbologia, restano in vigore a tempo indeterminato, dopo la scadenza del termine indicato dalla convenzione per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, le relative previsioni. Si coglie anche l occasione per meglio definire i concetti relativi ai piani attuativi decaduti anche per le Zone B3 e C, integrando le rispettive NORME PARTICOLARI (cfr. succ. punto 1.2.2) 1.2.1a Sintesi delle modifiche Num. Località Zonizzazione vigente 1 TARPEZZO E4.R S1-P Superficie in meno - 79 m² - 41 m² Zonizzazione Variante 15 Superficie in più B m² 2 CAPOLUOGO Adeguamento dell area del centro storico del Capoluogo alla fase attuativa del relativo PRPC 3 CAPOLUOGO S1- Ssa m² B m² 4 CAPOLUOGO VP m² B m² Pagina 5 di 14
6 Num. Località Zonizzazione vigente Superficie in meno Zonizzazione Variante 15 5 CAPOLUOGO S1-Vq m² S1 Asm,Se, Sm, Superficie in più m² 6 MACORINS B m² E4.R m² 7 VERNASSO ALTO B3 E4.R m² m² VP B m² m² 8 AZZIDA B2-380 m² V m² 9 PONTE SAN QUIRINO Richiamo in vigore, nell ambito della Zona D3.1, delle previsioni del Piano di lottizzazione convenzionata San Quirino, attuato a suo tempo come Zona O1. Per ciò che riguarda i Rif. nn.2 e 9, si chiarisce che essi non comportano modifiche di superficie. Ai fini del bilancio delle superfici interessate dalla Variante viene proposto il seguente quadro riepilogativo: Pertanto: Zona B2 = = m² Zona B3 = = m² Zona VP = = m² Zona E4.R = = m² Zona V = m² Come si evince dalla tabella riassuntiva delle variazioni di zona operate, non vi è apporto insediativo dal momento che gli incrementi di zona B3 operati sono compensati abbondantemente dai declassamenti, nel rispetto dei criteri fissati all uopo dalla Relazione di struttura (flessibilità), declassamenti che costituiranno riserva per futuri ampliamenti b Verifica degli standard Per quanto riguarda le modifiche zonizzative che hanno interessato la Zona S1, si propone di seguito la verifica dei relativi standard. Categoria di servizio Parcheggi relazione (P) Scuola slovena (Asm, Se, Sm,) di Superficie Variante n.13 Generale Capacità insediativa teorica Superficie Variante n.15 Abitanti teorici serviti m² ab m² ab m² ab m² ab. Pagina 6 di 14
7 Servizi socio assistenziali (Ssa) Verde quartiere (Vq) di m² ab m² ab m²: ab m² ab.² Per quanto concerne i servizi e le attrezzature collettive, la verifica effettuata dimostra che gli standard relativi ad ogni categoria sono garantiti abbondantemente. Pagina 7 di 14
8 1.2.2 Modifica alle norme di attuazione Le modifiche/integrazioni da apportare all apparato normativo vigente riguardano: a. l introduzione di un criterio di calcolo per la misurazione del Volume, in particolare nei casi previsti di ampliamento percentuale del volume esistente per le fattispecie che non si inquadrano nella casistica riportata dal piano. Con l entrata in vigore della L.R.19/2009, è fatto obbligo di recepire nelle norme tecniche di attuazione dei piani urbanistici, le definizioni riguardanti i parametri edilizi, tra cui quelle relative a Superficie, Altezza e Volume utili. Se tale assunto trova facile applicazione nei casi di edilizia di nuova costruzione prettamente residenziale, che non siano specificatamente e diversamente valutati e dimensionati, risulta più complicato intervenire laddove il dimensionamento è demandato ad una percentuale rispetto al volume di un fabbricato esistente (es. Zone B1, B2, B4). Al fine, pertanto, di superare tale situazione di carenza normativa e consentire di poter operare correttamente, secondo le opportunità ammesse nelle singole zone omogenee, si propone l introduzione, tra le definizioni, del Volume urbanistico (vuoto per pieno). Esso si applica nel caso di determinazione dell incremento volumetrico percentuale rispetto al volume esistente e nel calcolo del volume relativo alla costruzione di nuovi fabbricati aventi funzioni diverse da quella residenziale, qualora non diversamente normato. Il trasferimento di tale volumetria alla realizzazione degli interventi sarà valutato come V utile in caso dei destinazione residenziale, come V urbanistico nelle rimanenti situazioni. Si provvede, pertanto, a integrare l Art.2 Definizioni, come segue: ibis) volume urbanistico (V): rappresenta il volume del manufatto determinato dal prodotto tra la superficie coperta (S.C.) e l altezza dell edificio (H); Esso si applica nel caso di determinazione dell incremento volumetrico percentuale rispetto al volume esistente e nel calcolo del volume relativo alla costruzione di nuovi fabbricati aventi funzioni diverse da quella residenziale, qualora non diversamente normato. Il trasferimento di tale volumetria alla realizzazione degli interventi sarà valutato come V utile in caso di destinazione residenziale, come V urbanistico nelle rimanenti situazioni. b. l integrazione delle norme particolari delle Zone B2 per consentire il consolidamento di edifici, adiacenti alla Zona VP, caratterizzati da particolari situazioni insediative che ne limitano l operatività e contemporaneo conseguente richiamo all interno delle norme della Zona VP. Zona B2-7. Norme particolari Sugli edifici esistenti, posti a confine con la Zona VP, che per ragioni di assetto edilizio urbanistico, densità edilizia rilevante, conformazione insediativa, esiguità di area di pertinenza disponibile non sono in grado di realizzare ampliamenti in Zona B2, sono ammessi interventi di ampliamento una tantum in deroga agli indici di zona B2, esclusi DE e DS, nella misura 150 mc per edificio, nella confinante Zona VP. Zona VP - 3. Interventi ammessi E comunque ammessa la realizzazione degli interventi di ampliamento dei fabbricati posti in Zona B1 e B2, a confine con la Zona VP, secondo le condizioni specifiche riportate al punto 7.7 dell Art.8.2.e al punto 7.6 dell Art.8.3. Pagina 8 di 14
9 c. l opportunità di contemplare tutte le tipologie di piano attuativo che hanno interessato parte del tessuto insediativo del Comune (Zone B3 e C), e di meglio definire il concetto di prolungamento delle relative previsioni in conformità alla legge, porta a riformulare i capoversi inerenti l argomento, e precisamente: Zona B3-6. Norme particolari 6.2 Nelle aree evidenziate con apposita simbologia, già interessate: da P.R.P.C., valgono le relative previsioni fino alla loro scadenza. da piani di lottizzazione convenzionata, restano in vigore a tempo indeterminato, dopo la scadenza del termine indicato dalla convenzione per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, le relative previsioni; nelle aree interessate da P.R.P.C. di iniziativa privata restano in vigore a tempo indeterminato, dopo il periodo di efficacia, le relative previsioni. Zona C - 7. Norme particolari 7.1 Per gli ambiti già interessati da P.R.P.C. valgono le relative previsioni fino all approvazione di un nuovo P.R.P.C./P.A.C. adeguato alle presenti norme Nelle aree interessate da P.R.P.C. di iniziativa privata restano in vigore a tempo indeterminato, dopo il periodo di efficacia, le relative previsioni. d. la necessità di consentire il risanamento dei manti di copertura di fabbricati non residenziali in zona storica in presenza di interventi di manutenzione, comporta l integrazione del punto 4.b) dell Art ABACO DEGLI ELEMENTI TIPOLOGICI ARCHITETTONICI, DEI CRITERI COSTRUTTIVI E DEI MATERIALI, come di seguito: Per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su edifici non residenziali esistenti e solo nei casi in cui sia riscontrata l impossibilità strutturale e funzionale all uso del coppo, è ammessa la sostituzione del manto esistente con materiali simil-coppo. e. il superamento di alcune criticità a livello di dimensionamento degli interventi di consolidamento delle attività agricole produttive in atto, come emerse nella fase di gestione del piano per le zone agricole E4.1b ed E7.1, rende necessario un intervento che riequilibri le possibilità edificatorie in relazione anche alle caratteristiche dell assetto proprietario e dell economia agricola in loco. Pertanto, si provvede: 1) all ART ZONA E4.1b 4-Procedure di attuazione, ad eliminare il secondo capoverso, come di seguito riportato: 4. PROCEDURE DI ATTUAZIONE Intervento diretto Gli interventi edificatori possono essere effettuati solo disponendo di una superficie aggregata in proprietà o altro diritto reale di godimento, in zona E4.1b non inferiore ad 1,00 Ha. 2) all ART ZONA E7.1 6-Indici urbanistici ed edilizi: - a integrare, il punto 6.1 nel titolo; - a modificare la percentuale relativa alla SC max consentita; il tutto come di seguito riportato, fermi restando i rimanenti indici: Pagina 9 di 14
10 6. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI 6.1 Strutture per allevamenti zootecnici e strutture di supporto SC max: - pari a esistente; in deroga è consentito un ampliamento fino ad un max del 10% 100% della superficie coperta per le finalità di cui al precedente punto 4. interventi ammessi Pagina 10 di 14
11 2. RELAZIONE DI INCIDENZA SULLE ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE Premesso che sul territorio del Comune di San Pietro al Natisone non sono localizzati Siti di Importanza Comunitaria né Zone di Protezione Speciale e che i siti più vicini sono ubicati, comunque, a significativa distanza dal territorio comunale stesso, con frapposizione di significative aree di decelerazione ambientale, ai sensi della DGR 1323/2014, non risulta necessaria la valutazione d incidenza o la verifica di significatività dell incidenza. Distanze dell area di intervento dalle Z.S.C. più vicine Pagina 11 di 14
12 3. ASSEVERAZIONI COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE Provincia di UDINE Variante n 15 al Piano Regolatore Generale Comunale Il sottoscritto dott. arch. Marcello Rollo, iscritto all Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Udine con posizione n 310, nella sua qualità di estensore della Variante in oggetto, A S S E V E R A che le modifiche di cui alla presente Variante non interessano beni culturali di cui al D. Lgs. 42/2004 Parte seconda, ma solo beni sottoposti a vincolo paesaggistico - di cui al D.Lgs. 42/2004 Parte Terza. dott. arch. Marcello Rollo Pagina 12 di 14
13 COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE Provincia di UDINE Variante n 15 al Piano Regolatore Generale Comunale Il sottoscritto dott. arch. Marcello Rollo, iscritto all Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Udine con posizione n 310, nella sua qualità di estensore della Variante in oggetto, A S S E V E R A che la presente Variante è conforme alle prescrizioni della Struttura del piano e relativa Relazione di flessibilità. dott. arch. Marcello Rollo Pagina 13 di 14
14 COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE Provincia di UDINE Variante n 15 al Piano Regolatore Generale Comunale Asseverazione ai sensi dell art. 10 comma 4 ter, della Legge Regionale 27/88, e L.R.16/2009, art.20, co.2 Il sottoscritto dott. arch. Marcello Rollo, iscritto all Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Udine con posizione n 310, nella sua qualità di estensore della Variante in oggetto, a t t e s t a che per la presente Variante, non è necessario il parere di cui alle richiamate leggi regionali in quanto già reso dalla Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna, al fine di verificare la compatibilità delle previsioni urbanistiche e le condizioni geo-morfologiche del territorio in sede di formazione della Variante n.13 generale al P.R.G.C.del Comune di San Pietro al Natisone (parere n.43/2011 del ). Inoltre le modifiche apportate non riguardano le aree di attenzione segnalate dal PAI. dott. arch. Marcello Rollo Pagina 14 di 14
V ar i a nt e spec if ic a ai s ens i de l l a rt. 17 c o mm a 8 de l l a L.R. 56 /7 7 e s.m.i.
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