Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SOCIO C.N.E.S.C. CONFERENZA NAZIONALE ENTI SERVIZIO CIVILE

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1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: OBIETTIVO SOCCORSO ) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A08 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il contesto territoriale. Il progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013 è proposto dalle seguenti associazioni liguri, aderenti all ANPAS: 1. P.A. Croce Bianca Albenga (sede principale e sezione di Villanova d Albenga) 2. P.A. Croce Bianca Gino Montesi (Alassio) 3. P.A. Croce Bianca Finalmarina (con sede nel comune di Finale Ligure) 4. P.A. Croce Bianca Noli 5. P.A. Croce Bianca Borghetto Santo Spirito 6. P.A. Croce Bianca Borgio Verezzi 7. P.A. Croce Verde Finalborgo (con sede nel comune di Finale Ligure) Attive nell ambito dei seguenti territori comunali: Alassio Albenga Borghetto Santo Spirito Ceriale Boissano Loano Pietra Ligure Borgio Verezzi Finale Ligure Noli Rialto Orco Feglino Villanova d'albenga La zona geografica d intervento coinciderà con un ampia porzione del Ponente savonese (tra Noli ed Alassio) dove operano le 7 pubbliche assistenze aderenti al progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013, il progetto sarà incentrato su due specifici settori di intervento (che sono quelli storici delle pubbliche assistenze), ossia l Emergenza sanitaria 118 e il trasporto sanitario assistito. 1

2 L area geografica di attuazione comprende buona parte della fascia litoranea della Provincia di Savona, nell area delimitata dai comuni costieri di Noli e di Alassio. Il territorio è quindi omogeneo sotto il profilo geografico, urbanistico e demografico ed è fondamentalmente caratterizzato dalle seguenti problematiche: 1. forte concentrazione della popolazione residente in tutta l area litoranea; 2. fluttuazione della popolazione nel periodo estivo (soprattutto nel trimestre giugno-agosto) e nei periodi di massimo afflusso turistico, coincidenti con le principali festività. 3. invecchiamento della popolazione La descrizione che intendiamo fare di questo territorio è basata su indicatori statistici e si propone di evidenziare come le tre aree di criticità sopra elencate condizionino l erogazione dei servizi di emergenza sanitaria (118) e di trasporto assistito sanitario. SI AFFRONTA QUINDI UNA DESCRIZIONE ANALITICA DELLE PROBLEMATICHE SOPRA DESCRITTE, CERCANDO DI EVIDENZIARE COME QUESTE POSSANO AVERE RIFLESSI SULL ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI TRASPORTO ASSISTITO ED EMERGENZA SANITARIA (118). PROBLEMATICA : Infrastrutture viarie del territorio Poiché sia il trasporto assistito sia l emergenza sanitaria si svolgono con l impegno di mezzi di trasporto o di soccorso associativi, che si spostano sfruttando le infrastrutture viarie presenti su un dato territorio, può essere opportuno fornire una sintetica descrizione della situazione viaria. La principale arteria stradale presente sul territorio di attivazione del progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013 è l autostrada A10 Genova - Ventimiglia, che da Genova conduce al confine francese, l intero ambito di attivazione è attraversato in senso longitudinale dall A10, il territorio inoltre è percorso dalla Strada Statale 1 Aurelia, dove abitualmente si concentra la viabilità locale ma che diventa la principale arteria di servizio quando vi sono problemi di percorribilità sull Autostrada A10. Dalla SS 1 Aurelia si staccano le strade provinciali del Colle del Melogno (SP 490), del Colle di San Bernardo (SP 582) e la Strada Statale n. 28 Del Col di Nava, arterie che veicolano verso la costa parte del traffico locale proveniente dall entroterra ligure di Ponente e dalle aree limitrofe del Piemonte meridionale e occidentale. Oltre alla viabilità autostradale ed extraurbana principale esiste un articolatissimo sistema di viabilità locale e urbana, che diventa estremamente complesso all interno dell area urbana savonese e di quella ingauna (Albenga città, la sua piana e la fascia litoranea tra Albenga centro e Ceriale). L Autostrada A10 è anche la principale via di comunicazione tra i sistemi portuali di Genova e Savona con quelli di Marsiglia e Barcellona, collega infine l area industriale torinese con lo scalo portuale di Savona Vado (porto container) e di Savona città (porto passeggeri con attracco di alcune linee dirette verso il Nord Africa), quindi al traffico locale, già di per sé molto intenso e a quello turistico (sostenutissimo nel periodo estivo e durante le principali festività) va a sommarsi il traffico commerciale pesante, che grava su un infrastruttura autostradale risalente a più di 40 anni fa e mai realmente ammodernata. Da tutto ciò consegue che la fascia costiera sia interessata dalle seguenti problematiche viarie: viabilità urbana spesso congestionata dalla sovrapposizione di traffico commerciale e traffico turistico (le località turistiche della fascia costiera sono spesso immediatamente a ridosso dei 2

3 maggiori centri abitati, vedasi il caso specifico dei comuni di Ceriale, Borghetto Santo Spirito, Boissano, Loano, Pietra Ligure e Borgio Verezzi, formanti ormai un unico agglomerato urbano di circa residenti, che però diventano circa nel periodo centrale dell estate, per effetto delle presenze turistiche), incapacità da parte delle maggiori infrastrutture viarie (e specificamente dell autostrada A10 Genova-Ventimiglia) di assorbire un traffico veicolare in costante aumento; una densità abitativa tra le più alte della Liguria e d Italia (punte fino a 4000 abitanti per Km2 nel tratto compreso tra Ceriale e Borgio Verezzi, fino a nelle zone litoranee del Finalese), con livelli assai sostenuti di traffico locale. Tassi di incidentalità stradale piuttosto elevati in tutto il reticolo viario principale e secondario. tutto ciò determina: un elevata frequenza degli interventi di emergenza e trasporto, il continuo congestionamento del traffico viario, con effetti a catena che spesso si innescano da un coinvolgimento dei plessi autostradali (incidenti che ne limitano la percorribilità, mancato assorbimento del flusso veicolare nei periodi di afflusso turistico) e in rapida successione investono tutto il tessuto della viabilità urbana ed extraurbana, aumentando a dismisura i tempi medi di percorrenza delle strade da parte di qualsiasi veicolo (compresi i veicoli di soccorso e quelli adibiti al trasporto di infermi e disabili); il risultato di tutto ciò sono tempi medi di intervento che, nonostante le distanze limitate, sono ancora lontani da quelli ottimali. Infatti, se si considera che la modalità organizzativa del servizio 118 in Liguria prevede l intervento diretto, partendo dalla sede dell ente, si deve tener conto del fatto che, qualsiasi condizione che limiti la percorribilità delle strade o che rallenti l intervento dei mezzi di soccorso, fa sì che aumentino conseguentemente anche i tempi medi di intervento. In Liguria il servizio di Emergenza sanitaria funziona secondo lo schema: allertamento in sede arrivo sul luogo dell intervento (in termini tecnici target ) partenza dal luogo dell intervento arrivo all ospedale rientro alla sede ed eventuale partenza per un nuovo intervento. Per poter rispondere a una richiesta reale, proveniente dalla popolazione, come quella relativa a un servizio di Emergenza più celere, diventa indispensabile ridurre i tempi di intervento, soprattutto nella fase che intercorre tra l allertamento della sede da parte del 118 e l arrivo sul luogo di soccorso da parte dell ambulanza e del suo equipaggio, che sono quelli riportati nella seguente tabella: Sede locale di progetto P.A. Croce Bianca Albenga P.A. Croce Bianca Gino Montesi P.A. Croce Bianca Borgio Verezzi P.A. Croce Bianca Borghetto S.Spirito P.A. Croce Bianca Finalmarina P.A. Croce Verde Finalborgo P.A. Croce Bianca Noli DATI RIASSUNTIVI DEL TERRITORIO Tempi medi di avvicinamento nei servizi di Emergenza Sanitaria 118 (2011) 5.77 minuti 7.48 minuti 5.59 minuti 7.01 minuti 5.57 minuti 7.44 minuti 5.57 minuti MINUTI 3

4 PROBLEMATICA : La fluttuazione della popolazione. La fluttuazione della popolazione è un fenomeno direttamente collegato alla vocazione turistica del territorio di attivazione del progetto, si tratta del comprensorio a maggior vocazione turistica dell intera provincia di Savona e, assieme al Ponente imperiese (Sanremo, Bordighera) e al Golfo del Tigullio, è uno dei maggiori poli turistici dell intera Liguria. Di conseguenza nel territorio di OBIETTIVO SOCCORSO 2013 si verifica un fortissimo incremento delle presenze turistiche nei mesi centrali dell estate (luglio e agosto), con incrementi temporanei di popolazione estremamente elevati; dai dati forniti dalle APT provinciali ben 5 comuni su 14 subiscono una fluttuazione temporanea di popolazione compresa tra il 500 e il 1000%, mentre l intera area di attivazione del progetto subisce una fluttuazione media del 186% (ciò vuol dire che nei mesi centrali dell estate e nei periodi di punta, coincidenti con i week-end del periodo giugno-settembre, si può passare da circa residenti a oltre ); tutto ciò ha riflessi importanti sulla domanda di servizi di emergenza sanitaria e di trasporto assistito, che nel periodo estivo è soggetta a incrementi così notevoli da renderla quasi insostenibile. Abitanti residenti (2011) % popolazione fluttuante Densità popolazione (abitanti/km2) COMUNE Abitanti fluttuanti Superficie in Km2 Alassio ,50 17,29 651,01 Albenga ,45 36,51 670,04 Borghetto Santo Spirito ,23 5,34 980,34 Ceriale ,88 11,21 530,95 Boissano ,20 8,67 282,12 Loano ,19 13,46 894,65 Pietra Ligure ,22 9,67 957,39 Borgio Verezzi ,50 2,92 803,42 Finale Ligure ,97 34,59 338,86 Noli ,84 9,62 302,18 Rialto ,13 19,74 28,98 Orco Feglino ,28 17,72 50,40 Villanova d'albenga ,50 15,74 152,73 Dati complessivi area ,01 202,48 451,87 Nel diagramma seguente (riferito al quinquennio ) emerge come la fluttuazione della popolazione, essendo fortemente condizionata dalle presenze turistiche estive, coincida anche con un importante incremento nel numero degli interventi di soccorso sanitario (Emergenza sanitaria, sistema 118) coordinati dalla centrale operativa Savona Soccorso dell ASL 02). 4

5 Servizio 118 Savona Pazienti trasportati in urgenza settimanalmente presso il Pronto Soccorso degli ospedali di Savona, Pietra Ligure, Albenga, Cairo Montenotte Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno Tale incremento si concentra prevalentemente tra la 26 e la 34 settimana di ogni anno, vale a dire nel trimestre giugno-agosto, con picco massimo nella seconda settimana di agosto. PROBLEMATICA : L invecchiamento della popolazione residente Diversi studi pubblicati nell ultimo ventennio hanno dimostrato come la Liguria sia la regione italiana con il maggior numero di residenti ultrasessantenni in relazione alla popolazione complessiva. La Liguria ha inoltre avuto un saldo di bilancio demografico negativo per tutto il trentennio compreso tra il 1976 e il 2005 e solo nell ultimo quinquennio si è osservata una debole inversione di tendenza, resa possibile dal costante aumento di stranieri, provenienti in prevalenza da paesi extracomunitari (Africa settentrionale e occidentale, Medio Oriente, Sud America, paesi extra UE dell Europa orientale). Anche nella provincia di Savona il bilancio demografico ha assunto, fin dalla seconda metà degli anni 70, un segno negativo, tale situazione, aggravatasi soprattutto nel corso del decennio 1981/1990 ha progressivamente assunto carattere di stabilità demografica (il saldo demografico si è mantenuto leggermente negativo anche per tutto il decennio 90 e per la prima metà di quello 2000), facendo sì che il Ponente Ligure sia una delle aree con il maggior numero di anziani residenti non solo d Italia, ma dell intero continente europeo. Rappresentando una porzione molto significativa del territorio provinciale, il contesto di attivazione del progetto presenta tutti i problemi demografici caratteristici del territorio provinciale savonese, con una presenza assai significativa di anziani (il 28,64% della popolazione ha superato il sessantacinquesimo anno d età), assai significativo anche l indice di vecchiaia che raggiunge il valore di 244,29 Influenza del contesto demografico sui servizi di soccorso e trasporto sanitario Alla luce di quanto descritto nei paragrafi precedenti diventa necessario spiegare le ragioni, in virtù delle quali, il dato (assoluto e percentuale) relativo alla popolazione anziana sia molto rilevante in un progetto incentrato su soccorso sanitario (118) e trasporto sanitario assistito. La ragione di tale importanza può essere facilmente intuibile, se si guarda il dato medio statistico degli interventi, si nota come il 60,03% dei servizi di soccorso sanitario riguardi persone comprese nella fascia d età >60 anni e addirittura il 39,71% riguardi la fascia >75 anni. E anche noto come, molte patologie acute (che necessitano di un trattamento sanitario urgente) e gran parte delle patologie croniche (oggetto sia di interventi di soccorso, sia di interventi di trasporto) siano tipiche delle fasce d età più elevate (basti pensare all incidenza di patologie neurologiche, cardiocircolatorie o neoplastiche nella popolazione 5

6 anziana, nonché all elevatissima frequenza di traumi, spesso legati ad incidenti domestici o a cadute accidentali); inoltre gli anziani che vivono da soli, con problemi di limitata autosufficienza, sono spesso costretti a rivolgersi al 118 anche in caso di patologie lievi (ad esempio sindromi influenzali, banali infezioni, ecc.) o ai servizi di trasporto assistito (organizzati singolarmente dalle Pubbliche assistenze) per essere trasportati presso nosocomi, centri ambulatoriali, e altre strutture a carattere assistenziale/sanitario. A tutto ciò si aggiunge il fatto che, per ragioni di bilancio, gli enti locali e le strutture della sanità pubblica (come l ASL) tendono sempre di più a delegare attività quali il trasporto assistito di anziani e di disabili motori e psichici al volontariato organizzato, influenzando in modo pesante l intervento medio dei servizi, che mostra tassi tendenziali di crescita (triennio ) assai preoccupanti in tutta l area di attivazione del progetto e che sono i seguenti: emergenza sanitaria (sistema di soccorso integrato 118): +11,77% trasporto assistito ordinario (e trasporto emodializzati): +16,99% Il tasso di incremento è quindi pari al 2,3-2,6 annuo per quanto riguarda i servizi di emergenza sanitaria 118 e al 3,4-3,7% annuo per ciò che concerne i servizi di trasporto assistito, tale tendenza, a 16 anni dall istituzione del servizio coordinato di emergenza e di trasporto, affidato alla Centrale operativa 118 Savona Soccorso non accenna ad invertirsi, per tanto nel biennio è ipotizzabile una crescita non inferiore al 5% della domanda di servizi di emergenza sanitaria 118 e non inferiore al 6,5% per quanto riguarda la domanda di trasporti assistiti, si precisa inoltre che tale ipotesi è frutto di stime prudenziali. Tenendo conto delle criticità, descritte nei paragrafi precedenti e del fatto che, tutte le associazioni aderenti al progetto di Servizio civile nazionale OBIETTIVO SOCCORSO 2013, sono attive (in modo esclusivo o comunque nettamente prevalente) nei settori dell Emergenza sanitaria (118) e del Soccorso assistito, si è deciso quindi di procedere a una descrizione accurata del territorio di intervento di ciascuna sede locale del progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013 Gli enti (sedi locali di progetto) e i dati di riferimento. Il presente progetto, vede come sedi locali i seguenti 7 enti e 1 sezione, che operano prioritariamente nel settore del volontariato d ambito sanitario: La P.A. Croce Bianca Albenga, opera in un contesto territoriale particolarmente ampio, del quale fanno parte 14 comuni della provincia di Savona (Albenga, Arnasco, Casanova Lerrone, Castelbianco, Castelvecchio di Rocca Barbena, Cisano sul Neva, Erli, Garlenda, Nasino, Onzo, Ortovero, Vendone, Villanova d Albenga) cui si aggiungono altri due piccoli comuni dell attigua Provincia di Cuneo (Caprauna e Alto, che contano complessivamente circa 310 residenti e mostrano indici di fluttuazione della popolazione analoghi a quelli dei comuni dell entroterra ligure di Ponente, con punte di circa 600 abitanti nel periodo luglio-agosto) Di conseguenza, l associazione P. A. Croce Bianca, oltre alla sede madre di Albenga, che sarà sede locale del presente progetto, ha dovuto darsi una dislocazione territoriale che fosse il più possibile capillare e funzionale al territorio, aprendo proprie sezioni distaccate nei comuni di Villanova d Albenga, Arnasco, Vendone, Garlenda, Erli, Castelbianco ed Alto. Anche la sezione di Villanova d Albenga (accreditata) sarà coinvolta nella realizzazione del progetto con le modalità descritte al Punto 8 Attualmente la sede madre di Albenga e le sue sezioni distaccate funzionano come una rete di intervento interconnessa, non è quindi possibile distinguere nettamente le competenze territoriali di ciascuna sede rispetto alla sede principale cittadina di Piazza Petrarca 17, poiché, per ragioni di necessità, mezzi e squadre d intervento della sede madre possono operare sul territorio di una o più sezioni distaccate, così come è possibile che mezzi e squadre delle sedi locali intervengano a sopporto 6

7 della sede madre di Albenga città, ovviamente sezioni e sede madre si sono dotate di validi strumenti di coordinamento territoriale ed operativo. Di seguito i servizi svolti dalla P.A. Croce Bianca Albenga (sez. Villanova inclusa) nell anno Attività N servizi svolti nel 2011 Trasporto sanitario di emergenza urgenza Trasporti sanitari ordinari (dimissioni, intra-ospedalieri etc.) Trasporto dializzati La P.A. Croce Bianca Gino Montesi opera in un territorio che coincide con quello del Comune di Alassio, cittadina costiera della Provincia di Savona (50 Km a SW dal capoluogo e 7 Km a SW di Albenga), il territorio della sede di Alassio si presenta assai meno esteso (17,29 Kmq) e con una popolazione complessivamente inferiore (circa i residenti) rispetto a quello della vicina sede di Albenga, tuttavia la forte concentrazione urbana (densità di popolazione fino a 2400 ab./kmq nella zona centrale della cittadina) e la natura piuttosto accidentata del territorio pongono non pochi problemi di intervento. Inoltre Alassio subisce assai più di Albenga (che pure è apprezzata località turistica) gli effetti dell incremento demografico legati al turismo balneare e a quello residenziale invernale, essendo forse, tra i comuni del Ponente Savonese, quello soggetto alla fluttuazione di popolazione di maggiore entità. Di seguito i servizi svolti dalla P.A. Croce Bianca Gino Montesi nell anno Attività N servizi svolti nel 2011 Trasporto sanitario di emergenza urgenza Trasporti sanitari ordinari (dimissioni, intra-ospedalieri etc.) Trasporto dializzati La P.A. Croce Bianca Finale Ligure svolge i suoi servizi d urgenza (emergenza sanitaria) e di trasporto sanitario assistito principalmente sul territorio del Comune di Finale Ligure. Il territorio è in parte litoraneo, ma si sviluppa anche nell entroterra collinare, la popolazione si concentra lungo la fascia costiera e le foci dei torrenti Pollupice e Sciusa, il centro principale, Finalmarina, che è sede comunale e sede della Croce Bianca (sede locale di servizio) conta circa 6700 residenti, ai quali si sommano quelli delle borgate adiacenti di Finalpia e Calvisio, per un totale di 9800 abitanti, che si trovano concentrati su un aria urbana di circa 3 Kmq, collocata circa 25 Km a SW di Savona. Il contesto territoriale di Finale Ligure (sul quale opera anche la P.A. Croce Verde Finalborgo) è caratterizzato da un alta densità di popolazione e da una forte urbanizzazione che, se da un lato rende più semplice l intervento (distanze minori), dall altro vede una serie di difficoltà operative legate alla posizione geografica (Finale Ligure è un nodo stradale, autostradale e ferroviario nei collegamenti tra Genova ed Imperia e tra la Liguria centrale e la Francia, nonché tra la Riviera di Ponente e il Cuneese) e alla vocazione turistica dell intero territorio. Finalmarina è un apprezzata località balneare e questa vocazione turistica porta ad incrementi di popolazione che possono raggiungere punte superiori al 100/150%, nei periodi di alta stagione (mesi centrali dell estate, fine settimana primaverili ed invernali, principali festività), ciò finisce con avere riflessi importanti sull erogazione dei servizi da parte della P.A. Croce Bianca Finale Ligure. Di seguito i servizi svolti dalla pubblica assistenza nell anno

8 Attività N servizi svolti nel 2011 Trasporto sanitario di emergenza urgenza Trasporti sanitari ordinari (dimissioni, intra-ospedalieri etc.) Trasporto dializzati La P.A. Croce Bianca Noli svolge i suoi servizi d urgenza (emergenza sanitaria) e di trasporto sanitario assistito, principalmente nel territorio dell amministrazione comunale di Noli. Il contesto territoriale è quello della media riviera di Ponente, ad Ovest di Savona. E un comune turistico, soggetto a forte fluttuazione di popolazione nel periodo estivo, con massimi picchi di presenze turistiche nel mese di agosto e nei fine settimana estivi tra giugno e settembre. Nel corso del 2011 la P.A. Croce Bianca Noli ha svolto i seguenti servizi: Attività N servizi svolti nel 2011 Trasporto sanitario di emergenza urgenza Trasporti sanitari ordinari (dimissioni, intra-ospedalieri 748 etc.) Trasporto dializzati 321 La P.A. Croce Bianca Borghetto Santo Spirito opera nell ambito del Comune di Borghetto Santo Spirito, che forma un unico agglomerato urbano con i comuni contigui di Loano e Pietra Ligure. Si tratta di un area a marcata vocazione turistica, tra i comuni della Provincia di Savona, Borghetto Santo Spirito è quello che registra il massimo incremento demografico collegato alla fluttuazione della popolazione (932,8%) con conseguenti ricadute sull organizzazione dei servizi di emergenza sanitaria e trasporto assistito. 2ttività N servizi svolti nel 2011 Trasporto sanitario di emergenza urgenza Trasporti sanitari ordinari (dimissioni, intra-ospedalieri etc.) Trasporto dializzati 766 La P.A. Croce Bianca Borgio Verezzi svolge i suoi servizi d urgenza (emergenza sanitaria) e di trasporto sanitario assistito, principalmente nel territorio dell amministrazione comunale di Borgio Verezzi, comune costiero del Ponente Savonese, ma, in caso di necessità interviene anche nei territori dei comuni limitrofi di Pietra Ligure e Finale Ligure. Borgio (principale frazione e sede comunale) è un centro turistico situato in prossimità della via Aurelia, circa 28 Km a sud-ovest del centro di Savona nella media Riviera di Ponente, gli aspetti problematici del territorio di Borgio Verezzi riguardano l alta percentuale di anziani (gli ultrasessantenni rappresentano il 31,4% della popolazione residente contro il 20% della media nazionale) e una serie di difficoltà che concernono soprattutto la viabilità, molto articolata (ed anche tortuosa) nella parte interna dell abitato di Borgio (sede della P.A. Croce Bianca) e soprattutto lungo la fascia collinare nella quale è ubicata la frazione di Verezzi, il territorio inoltre è caratterizzato da una forte fluttuazione della popolazione legata alle presenze turistiche. Nel corso del 2011 la P.A. croce bianca ha svolto i seguenti servizi: 8

9 Attività N servizi svolti nel 2011 Trasporto sanitario di emergenza urgenza Trasporti sanitari ordinari (dimissioni, intra-ospedalieri 706 etc.) Trasporto dializzati 332 La P.A. Croce Verde Finalborgo, ha sede ed opera nel Comune di Finale Ligure, sul cui territorio ha sede anche la P.A. Croce Bianca Finalmarina. Finalborgo è uno dei tre centri abitati principali di cui si compone il Comune di Finale Ligure; posto nell immediato entroterra della media Riviera di Ponente dista appena 2 Km da Finalmarina (sede comunale), 27 Km dal capoluogo provinciale (Savona) e 7 Km da Pietra Ligure, dove si trova il nosocomio (Ospedale Santa Corona) di riferimento per l emergenza sanitaria di tutta l area Finalese. L area di intervento della P.A. Croce Verde Finalborgo comprende i territori di Finale Ligure (frazioni di Finalborgo, Perti, Olle e Gorra) e Orco-Feglino (intero territorio di questa amministrazione), l associazione garantisce anche l intervento sull Autostrada A10 (Genova-Ventimiglia) nel tratto Finale Ligure-Spotorno (direzione Est) e Finale Ligure-Pietra Ligure (direzione Ovest). Per quanto riguarda gli indicatori statistici, Finalborgo, per la sua vicinanza alla costa, subisce un significativo incremento della popolazione in luglio e agosto, inoltre, per le sue notevoli attrattive turistiche, è frequentato dal turismo in tutte le stagioni dell anno. Un notevole incidenza sull andamento della domanda di servizi ha anche l autostrada A 10, che attraversa ne attraversa il territorio da Est ad Ovest e presenta problemi di congestionamento del traffico durante il periodo estivo e nei fine settimana (anche in periodo invernale). Nel 2011 la P.A. Croce Verde Finalborgo ha svolto i seguenti servizi: Attività N servizi svolti nel 2011 Trasporto sanitario di emergenza urgenza Trasporti sanitari ordinari (dimissioni, intra-ospedalieri etc.) Trasporto dializzati 748 Di seguito, per farne risaltare anche l impatto (in termini di benefici e bisogni soddisfatti) si elencano i servizi complessivi che sono stati svolti dalle 7 sedi locali di progetto, le attività di trasporto assistito e soccorso (pronto-soccorso: Emergenza sanitaria e trasporto assistito) sono le attività su cui si basa il progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013 Sede locale N complessivo interventi emergenza sanitaria 118 ( ) N complessivo interventi trasporto sanitario assistito ( ) % di domanda di servizio di trasporto che resta inevasa per difficoltà organizzative Albenga Domanda interamente coperta Alassio ,6% Finalmarina ,5% Noli ,1% Borghetto Domanda interamente coperta Santo Spirito Borgio Verezzi ,4% 9

10 Finalborgo ,0% Il problema dell inevaso nell ambito del trasporto sanitario assistito La rete formata dalle 7 sedi di progetto ha dato una risposta mediamente buona alla domanda di servizi di trasporto assistito, proveniente dal territorio di attuazione; rimane il problema di quella parte di richiesta che resta inevasa a causa di difficoltà organizzative. Spesso gli enti sono contattati con pochissimo anticipo dai potenziali utenti del servizio e in questo momento risulta difficile riuscire ad organizzare servizi di trasporto assistito, soprattutto se tali richieste giungono agli enti con meno di 24 ore di preavviso. Sarebbe comunque opportuno riuscire ad organizzare una risposta efficace anche per quei servizi (ad esempio ricoveri o dimissioni) che vengono comunicate agli enti con pochissimo anticipo. Tali richieste rappresentano buona parte di quel 9% di servizi di trasporto assistito che resta tutt ora inevaso, comportando diversi disagi all utenza. L importanza di un azione sinergica tra gli enti. In Liguria l intero sistema dell Emergenza sanitaria e del trasporto sanitario assistito si basa sulla sinergia tra gli enti, vale a dire quella tra pubblica assistenza e pubblica assistenza e quella tra le pubbliche assistenze (associate all A.N.P.AS.) e gli altri soggetti che operano nel settore dell assistenza e del soccorso sanitario (CRI, C.I.P.ASS., ecc.). I progetti di rete nell ambito del Servizio civile assumono particolare importanza, perché consentono alle pubbliche assistenze di lavorare a un obiettivo comune, vale a dire ad un progetto che sia utile per l utenza dei loro servizi, per la popolazione delle città e dei paesi in cui sono storicamente insediate, per coloro che, perché residenti o perché semplicemente di passaggio si trovano a dover utilizzare i loro servizi. Di conseguenza un progetto come OBIETTIVO SOCCORSO 2013 non può non basarsi su un azione sinergica tra gli enti, che andando a consolidare ogni nodo della rete, va a consolidarne l intera struttura. Di conseguenza tutti i punti comuni del progetto, dalla formazione specifica a quella generale, attraverso il complesso organizzativo delle azioni di monitoraggio, saranno affrontate da tutti le sedi assieme, al fine di migliorare le loro capacità di cooperazione. Come è nato il progetto OBIETTIVO SOCCORSO Per concludere ripercorriamo le tappe che hanno portato alla nascita di questo progetto. Le tappe rispecchiano le modalità con cui, nel corso degli anni, A.N.P.AS. Liguria e la relativa area di Servizio civile hanno impostato il lavoro di progettazione ed è un percorso che è comune a tutti i progetti liguri e parte dall analisi delle problematiche, in relazione alle attività svolte dalle associazioni, per concentrarsi sulle possibili azioni e sui processi da monitorare: è l esito di un analisi che ha portato alla valutazione di una serie di esigenze provenienti dal territorio in cui operano le 7 sedi locali del progetto OBIETTIVO SOCCORSO Il soddisfacimento delle esigenze comuni ad ogni associazione è diventato quindi obiettivo prioritario del progetto, tale obiettivo generale è stato quindi declinato in obiettivi specifici e in azioni volte al raggiungimento di tali obiettivi. 10

11 FASE AZIONE SOGGETTI COINVOLTI I FASE Analisi della 1) ogni singola realtà pubblica assistenza territoriale e (sede di progetto) settoriale, analisi delle esigenze organizzative primarie II FASE Elaborazione di un idea progettuale, contenente degli obiettivi e delle azioni finalizzate al loro raggiungimento 1) ogni singola pubblica assistenza (sede di progetto) 2) territorio di competenza in cui opera la singola pubblica assistenza OBIETTIVI Maggior consapevolezza da parte delle Associazioni riguardo alla situazione attuale negli ambiti di intervento in cui le stesse operano da anni Individuazione di una risposta relativa alle principali criticità emerse, che porti a un miglioramento complessivo del servizio erogato e a una più efficiente risposta alla domanda di servizi, soprattutto di tipo socisanitario. STRUMENTI UTILIZZATI - siti internet, blog, sociale network - enti locali e loro declinazioni sul territorio (Regione, ASL, comuni, ecc.) - analisi della realtà territoriale e settoriale -ruolo del Comitato Regionale A.N.P.AS. Liguria -normativa nazionale e regionale sul volontariato e sul volontariato in ambito sanitario III FASE Incontri regionali e di coordinamento territoriale 1) Tutte le pubbliche assistenze coinvolte nella realizzazione del progetto 2) Coordinamenti A.N.P.AS. territoriali (laddove presenti) 3) A.N.P.AS. Liguria (area Servizio civile) Scambio di esperienze, di modelli attuativi e di buone prassi tra i soggetti coinvolti, anche alla luce delle precedenti (e passate) esperienze di gestione del Servizio civile, emersione di criticità attuative e gestionali (es. tempistiche di inserimento e formazione, ecc.), individuazione di risposte comuni a problematiche comuni. Enti locali (es. ASL, Provincia di Savona, servizio 118) che hanno messo a disposizione dati rispetto alle principali criticità e necessari per elaborare un adeguata modalità d approccio, specialmente in senso quantitativo 11

12 IV FASE V FASE VI FASE Elaborazione della prima bozza progettuale, nella quale confluiscono i singoli schemi di progetto predisposti dai legali rappresentanti delle pubbliche assistenze attuatrici Confronto tra area Servizio civile A.N.P.AS. Liguria e pubbliche assistenze sedi del progetto, con l obiettivo di individuarne gli aspetti critici. 1) Pubbliche assistenze sedi di progetto 2) Area Servizio civile A.N.P.AS. Liguria 3) Struttura nazionale A.N.P.AS. Servizio civile 1) Pubbliche assistenze sedi di progetto 2) Area Servizio civile A.N.P.AS. Liguria 1) Pubbliche assistenze sedi di progetto 2) Area Servizio civile A.N.P.AS. Liguria 3) Struttura nazionale A.N.P.AS. Servizio civile Elaborare i punti salienti del progetto, fare in modo che le esigenze territoriali possano essere declinate in obiettivi, costruire percorsi ed azioni efficaci per il raggiungimento degli obiettivi comuni, mettere in relazione le risorse disponibili e le potenzialità attuative del progetto. Si vuole valutare la reale efficacia delle azioni individuate in relazione alle esigenze attuative del progetto stesso. Per ogni esigenza è stato trovato un obiettivo corrispondente? Le azioni sono congrue rispetto al tipo di obiettivo che si propongono di conseguire? Le tempistiche di realizzazione sono state definite in modo adeguato? Si raccolgono gli esiti della V FASE (verbali di riunione, osservazioni fatte pervenire dalle associazioni mediante e- mail, ecc.) e si procede alla bozza avanzata del testo progettuale. La struttura nazionale di progettazione A.N.P.AS. farà poi pervenire all area di Servizio civile i suggerimenti e le proposte di modifica e integrazione. Al termine di questo processo si giunge al testo definitivo del progetto Ufficio d area Servizio civile A.N.P.AS. Liguria, Ufficio Servizio civile A.N.P.AS. Nazionale e relativa struttura (accreditata) di progettazione Ufficio d area Servizio civile A.N.P.AS. Liguria, Ufficio Servizio civile A.N.P.AS. Nazionale e relativa struttura (accreditata) di progettazione 12

13 7) Obiettivi del progetto: Obiettivo generale Il progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013 si è dato, come obiettivo prioritario quello di affrontare la costante crescita della domanda di interventi di emergenza (118) e trasporto sanitario, crescita che è stata analizzata al punto precedente e che è valutabile attorno al 5% (periodo ) per ciò che concerne l Emergenza sanitaria e attorno al 7% per quanto riguarda la domanda di trasporto assistito. Obiettivo trasporto assistito (riduzione domanda inevasa) Perseguire il mantenimento dei livelli ottimali di copertura della domanda di trasporto assistito, garantiti tutt ora da alcune sedi locali di progetto, ma messi ovunque a serio rischio dal costante aumento della richiesta; si vorrebbe superare il problema della domanda inevasa, laddove esso si sia presentato in maniera del tutto sporadica e contribuire a un suo drastico abbattimento laddove tale problematica appaia meno occasionale e più legata a una dimensione strutturale dell ente. Questo è l obiettivo che il progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013 si è dato, sede per sede, nell ambito del trasporto sanitario assistito: Sede locale Domanda inevasa Obiettivo del progetto ( ) Albenga Domanda interamente coperta Mantenere il risultato ottimale raggiunto Alassio 7,5% Piena copertura del servizio di trasporto assistito Finalmarina 10,1% Cercare se possibile di coprire l intera domanda e comunque contenere l inevaso al di sotto del 5% Noli Domanda interamente coperta Mantenere il risultato ottimale raggiunto Borgio Verezzi 0,4% Piena copertura del servizio di trasporto assistito Borghetto Santo Spirito Domanda interamente coperta Mantenere il risultato ottimale raggiunto Finalborgo 9% Piena copertura del servizio di trasporto assistito Obiettivo emergenza sanitaria (riduzione tempi intervento) Il tempo ideale, che deve intercorrere tra la partenza del mezzo di soccorso dalla sede operativa e l arrivo sul luogo dell urgenza, è attorno ai 4-5 minuti (si calcola che, per le patologie di maggiore gravità, come quelle cardiologiche acute le possibilità di sopravvivenza del paziente diminuiscano del 7/10% ogni minuto trascorso senza soccorsi) si vorrebbe quindi ridurre ulteriormente i tempi di intervento attuali (di per sé già buoni) approfittando di un fattore geografico (la relativa brevità delle distanze) e contando sulla possibilità di aumentare i turnover e la disponibilità di personale formato all interno di ogni singola sede, questo è l obiettivo definito dettagliatamente sede per sede: 13

14 Sede locale Tempi medi di Obiettivo del progetto avvicinamento nei servizi di Emergenza Sanitaria 118 ( ) Albenga 6.21 minuti 4-5 minuti Alassio 6.57 minuti 5 minuti Finalmarina 8.41 minuti 6 minuti Noli 5.48 minuti 4-5 minuti Borgio Verezzi 5.56 minuti 4-5 minuti Borghetto Santo Spirito 6.06 minuti 4-5 minuti Finalborgo 6.23 minuti 4-5 minuti N.B. sempre nell ambito dell emergenza sanitaria (118) occorre prevenire eventuali problemi di scopertura turni: è assolutamente indispensabile, per evitare criticità nella rete organizzativa del servizio di emergenza (procurando disservizi molto gravi agli utenti) che non si verifichino scoperture di turno, ossia che per lassi di tempo, anche brevi, vi siano enti che non hanno una equipe di soccorritori presente all interno della propria sede, non potendo quindi rispondere all allerta del 118, è un fenomeno che in via del tutto sporadica ha iniziato a manifestarsi, soprattutto a partire dal 2005, ma è indispensabile che venga monitorato e che siano prese misure organizzative adeguate; allo stato attuale (dati relativi al triennio ) le scoperture dei turni di emergenza sono comprese tra lo 0 e il 5% delle turnazioni in gran parte delle sedi, con situazioni localmente più gravi a Spotorno (6,2% dei turni scoperti) e ad Alassio (13,1%). 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi TRASPORTO ASSISTITO Obiettivo trasporto assistito (riduzione domanda inevasa) Numero e nome dell attività Attività 1: miglioramento e ampliamento della funzionalità del servizio di centralino. Descrizione dell attività Ciascuna sede di progetto, attraverso la propria autonoma centrale operativa, gestita con personale volontario o dipendente, attiva i protocolli di intervento finalizzati alla raccolta delle richieste di trasporto assistito, esaminando le loro specifiche caratteristiche attuative, legate in genere alle condizioni del paziente (paziente seduto, paziente allettato, ecc.), alla lunghezza del tragitto, alla durata prevista (inclusi gli eventuali tempi di attesa). La centrale 14

15 operativa fa da tramite a una struttura (direzione dei servizi) presente in ciascuna sede, che si occupa di attivare gli equipaggi per il trasporto assistito e di programmare la loro attività, in modo tale che le diverse caratteristiche del singolo trasporto (ad esempio il numero di operatori necessari a gestirlo) siano adeguate per le caratteristiche dell intervento. Risulta quindi necessario migliorare l operatività del centralino stesso, garantendone una buona e continua copertura del servizio in tutte le sedi, permettendo l impegno contemporaneo di più centralinisti laddove la domanda sia maggiore con lo scopo di favorire un funzionale scambio di comunicazioni tra il centralino e le squadre di operatori impegnati nel trasporto. Ciò diventa ancora più necessario nel momento in cui tra i servizi di trasporto assistito sono compresi quelli di dimissione o ricovero (non urgente) di pazienti ospedalizzati. Attività 2: ampliamento della risposta alla richiesta di trasporti in fasce orarie o in periodi dell anno critici, potenziamento degli equipaggi adibiti al trasporto Attività 3: Verifica delle risorse tecniche e strumentali (con In alcune fasce orarie la risposta alla domanda di servizi di trasporto assistito può essere critica, tali periodi coincidono in generale con la fascia oraria compresa tra le 7.00 e le 9.00 e con quella compresa tra le ore e le ore Si stima infatti che non meno del 60% delle richieste di trasporto assistito ricadano in queste fasce orarie, si tratta in genere di trasporti per visite mediche o esami clinici, i cui utenti son persone non deambulanti (o con limitata capacità deambulatoria), rientrano in questa casistica anche i trasporti di pazienti emodializzati, quelli per terapie cliniche e riabilitative (day-hospital), le dimissioni da reparti ospedalieri e i ricoveri non urgenti (programmati). La presenza di più squadre di operatori (volontari e/o dipendenti, assieme a volontari in Servizio civile) consentirebbe di contenere i tempi di attesa e quindi l eventualità che si debba rifiutare il trasporto. La direzione dei servizi di ogni sede locale ha quindi il compito di gestire al meglio l organizzazione dei servizi di trasporto e le relative risorse umane, considerando che questo servizio prevede un conducente di ambulanza (o di autoveicolo idoneo) e un numero variabile tra uno e quattro accompagnatori (che svolgono anche mansione di barelliere). Per rendere efficiente il servizio di trasporto assistito e per consentirgli di reggere meglio all impatto di una domanda in costante incremento è necessario ottimizzare le risorse tecniche a disposizione delle sedi di progetto. Gran parte 15

16 particolare riferimento al parco mezzi) del servizio viene oggi gestito attraverso le ambulanze di trasporto o attraverso veicoli appositamente allestiti, ricorrendo a strumentazione apposita, spesso di gestione complessa. I veicoli da utilizzare per il trasporto devono quindi essere sempre efficienti, perché la mancata funzionalità di un mezzo può comportare un serio scadimento nella qualità del servizio, un uso non ottimale delle risorse umane e infine un elevata probabilità che i servizi di trasporto di più complessa gestione debbano essere rifiutati. La direzione dei servizi di ogni sede, affiancata dal responsabile del parco automezzi deve compiere verifiche a cadenze quotidiane, per poter intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamento di qualche presidio, vanno poi fatte verifiche sul livello di carburante di ogni ambulanza e di ogni vettura, in questo contesto la collaborazione tra personale volontario, eventuali dipendenti e volontari in Servizio civile nazionale, può contribuire a migliorare in maniera significativa l efficienza delle dotazioni tecniche degli autoveicoli, grazie a verifiche più accurate e a cadenze più ravvicinate (anche più di una al giorno). EMERGENZA SANITARIA 118 Obiettivo Numero e nome dell attività Descrizione dell attività Ridurre i tempi di intervento nella fase di avvicinamento al paziente Attività 1: miglioramento e consolidamento dell attività di centralino. Prima priorità è il consolidamento del centralino (centrale radiotelefonica) per raccogliere le richieste provenienti dalla centrale operativa 118 Savona Soccorso, cui è affidato il compito di coordinare l intervento. L attività è organizzata garantendo la copertura in orario h24 per ciascuna sede. Dall analisi delle criticità è emerso: 1. la centrale radio-telefonica della sede di progetto ha maggiori problemi di copertura oraria in fascia diurna (mattina e tardo pomeriggio, in particolare, tra le ore 8.00 e le ore 16.00), in questa situazione nelle sedi più piccole e meno organizzate non è presente un centralinista (dipendente o volontario), ma i soccorritori che sono in servizio 118 ricevono direttamente la chiamata di 16

17 allertamento dal 118, quando la squadra di emergenza esce la centrale radio-telefonica della sede resta spesso incustodita, un buon avvicendamento nella singola sede tra volontari in servizio civile e personale volontario dell ente aumenta la probabilità che la centrale operativa resti funzionante anche quando la squadra di soccorritori esce in emergenza; Attività 2: aumentare il numero di equipaggi di soccorritori in Emergenza presso gli enti più grandi le turnazioni complessivamente lunghe (in media tra le quattro e le otto ore) rendono piuttosto problematica la copertura del centralino da più di un operatore per volta (in genere un dipendente, talvolta un volontario), poiché la stessa centrale radio-telefonica ha la funzione di coordinare anche i servizi di trasporto assistito, un solo operatore può non essere nelle condizioni ottimali per gestire il flusso di chiamate, ciò comporta uno scadimento dell efficienza del servizio di ricezione. Affiancare (laddove necessario) al centralinista altro personale adeguatamente preparato può comportare un significativo miglioramento dell efficienza operativa della centrale radiotelefonica. In diverse sedi è presente un problema di scoperture in prima uscita riguardante il servizio di Emergenza sanitaria 118, ciò vuol dire che la sede non è in grado di rispondere alla richiesta della Centrale operativa del 118 Savona Soccorso, perché non vi è abbastanza personale per formare un equipaggio adeguato (un autista e almeno due soccorritori). La Centrale operativa del 118 in genere sa quali sedi non garantiscono la copertura in quella 17

18 Attività 3: Verifica delle risorse tecniche e strumentali (con particolare riferimento alle dotazioni sanitarie delle ambulanze di Soccorso) fascia oraria (viene comunicato un apposito codice per via radiofonica), tuttavia la necessità di allertare l ente più vicino rispetto a quello non coperto, comporta un significativo allungamento nei tempi di gestione dell intervento, che nei casi più gravi (codice rosso in emergenza cardiologica o neurologica, gravissimi traumi con possibile compromissione delle funzioni vitali) può far aumentare notevolmente il rischio di decesso o di lesioni gravissime a carico del paziente. L inserimento di volontari in Servizio civile all interno delle squadre di soccorritori, con la formazione di equipaggi misti, consentirebbe un miglioramento delle potenzialità organizzative, riducendo al minimo il rischio di scopertura in prima uscita, con riduzione significativa dei tempi di intervento e miglioramento dell efficacia complessiva del servizio. Non diversamente da quanto avviene per il trasporto assistito, per rendere efficiente il servizio di Emergenza 118 è necessario ottimizzare le risorse tecniche a disposizione delle sedi di progetto. Nel caso del servizio di Emergenza sanitaria ciò è ancora più evidente perché aumenta la complessità dei veicoli utilizzati (ambulanze di soccorso di tipo A e A1), la complessità e la delicatezza degli strumenti impiegati (che comprendono apparecchiature per la defibrillazione, per la respirazione assistita, per l immobilizzazione dei pazienti politraumatizzati, per il trattamento degli ustionati gravi ed anche scorte di farmaci), per cui le attività di verifica devono farsi particolarmente stringenti e accurate, attraverso apposite 18

19 check-list da attuare ad ogni cambio di equipaggio, quindi diverse volte al giorno e il continuo adeguamento delle scorte), allo stesso modo va verificata la funzionalità dell impianto elettrico di ciascun veicolo di soccorso. Avere più persone in grado di prendersi carico di questi delicati compiti di verifica comporta un netto miglioramento dell efficienza del servizio e consente di ridurre al minimo il rischio di inconvenienti in fase di attuazione del servizio. Piano di monitoraggio interno al progetto. In aggiunta al piano di monitoraggio nazionale indicato in sede di accreditamento, che sarà attuato tramite la somministrazione dei questionari ANPAS, al terzo mese e a fine servizio e all elaborazione delle relazioni da parte del responsabile d area e dei RLEA, è previsto anche il monitoraggio di tutto il processo progettuale che sarà accompagnato da un parallelo lavoro di valutazione, denominato valutazione di processo. La valutazione di processo andrà a lavorare su alcuni livelli progettuali che possiamo così sintetizzare: Analisi delle congruenze interne alle fasi progettuali Valutazione dei livelli di cooperazione tra le associazioni (sedi di progetto) Analisi delle procedure di partecipazione da parte delle sedi di progetto Analisi degli elementi facilitanti ed ostacolanti il percorso progettuale anche in funzione di una possibile riprogettazione. Valutazione di processo del progetto OBIETTIVO SOCCORSO 2013 : Azioni Variabili valutate Modalità/strumenti Monitore Tempistiche indicative Progetto Efficacia delle azioni previste nella fase di avvio e inserimento Contatto con Responsabile di Area o con esperto di monitoraggio Area Servizio civile ANPAS Liguria (responsabile d area/esperto di In itinere (3 mese) Stato della formazione e monitoraggio dell andamento del progetto in termini di efficacia parziale Efficacia finale delle azioni in relazione agli obiettivi previsti dal progetto incontro con Responsabile di Area o con esperto di monitoraggio Questionario monitoraggio) Area Servizio civile ANPAS Liguria (responsabile d area/esperto di monitoraggio) Area Servizio civile ANPAS Liguria (responsabile d area/esperto di monitoraggio) In itinere (6 mese) A fine progetto 19

20 La tempistica attuativa (1-12 mese) è illustrata dal seguente diagramma di Gantt: Inserimento dei giovani in SCN nelle sedi locali di progetto (prime 12 ore) Formazione specifica modulo propedeutico di 37 ore a cura di A.N.P.AS. Liguria, incentrato su un primo approccio alle problematiche sanitarie e al paziente Tirocinio operativo per attività trasporto assistito (30 ore) Inserimento dei giovani in SCN all'interno di equipaggi adibiti al trasporto assistito,al fine di aumentare la capacità di risposta alla domanda di servizi, riducendo la quantità di domanda inevasa Formazione specifica, modulo 36 ore a cura ASL 02 (Servizio 118, Corso per soccorritori). tirocinio operativo per attività di Emergenza sanitaria (118), avrà una durata di 60 ore Inserimento dei giovani in SCN all'intero di equipaggi adibiti all'emergenza sanitaria 118, al fine di implementare la disponibilità di equipaggi in sede e la copertura oraria (in 1 uscita) dei vari turni di Emergenza Formazione generale dei volontari in Servizio civile nazionale (44 ore del sistema A.N.P.AS.) Monitoraggio (sistema A.N.P.AS.) Valutazione di processo (A.N.P.AS. Liguria) 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività P.A. Croce Bianca Albenga Personale VOLONTARIO Personale DIPENDENTE Conducenti ambulanze, veicoli di soccorso e veicoli per il 5 2 trasporto di infermi e disabili Accompagnatori per trasporto assistito sanitario. 4 1 Soccorritori certificati Tem2/ BLS (Basic Life Support) da Savona Soccorso Soccorritori abilitati all utilizzo del DAE (defibrillatore semiautomatico) 3 2 da 118 Savona Soccorso Medici 1 0 Centralinista (laddove siano presenti operatori che ricoprono 0 2 esclusivamente questa funzione, diversamente è il personale che svolge il ruolo di soccorritore o accompagnatore ad essere addestrato per rispondere al centralino). Personale di Segreteria / Amministrazione 1 1 Referente organizzativo servizi 1 0 Responsabile parco automezzi della Pubblica Assistenza

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