Un volontariato che nasce dal

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1 Anna Riva A.V.U.L.S.S. Volontari con il cuore e con la testa Opera a Verbania dal 1981 e conta 54 volontari «Essere volontaria rappresenta una preziosa opportunità di vivere relazioni umane significative» 12 Un volontariato che nasce dal cuore ma che attraverso i corsi di formazione specifici si impegna ad offrire un servizio sempre più qualificato. A tutto vantaggio dei volontari e degli assistiti Fare volontariato con chi soffre non è facile: vuol dire trovarsi di fronte a tutto ciò che comunemente ci fa paura come l esperienza della morte, della sofferenza e della malattia. Vuol dire spesso anche sentirsi soli, di fronte a problemi che vorremmo ma che non possiamo risolvere né cancellare, vuol dire correre il rischio di sentirsi delusi, impotenti, ma soprattutto vuol dire essere pronti a mettersi in gioco in una relazione con l altro. Rischi che vale la pena di correre? Senz altro sì, a giudicare dalle testimonianze dei volontari A.V.U.L.S.S., Associazione per il Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Socio Sanitari. Sul territorio nazionale esistono circa 250 Associazioni A.V.U.L.S.S. in cui operano volontari. L A.V.U.L.S.S. nasce a Verbania nel 1981 ed oggi conta 54 volontari provenienti da vari comuni della zona. Offre il proprio servizio in ospedale, presso gli Istituti Sacra Famiglia, San Rocco e Opera Pia Uccelli e a domicilio. Piera, vice-responsabile culturale dell associazione, dedica molte ore della sua settimana all attività di volontariato. «Essere una volontaria rappresenta per me una preziosa opportunità di vivere relazioni umane significative. Mi sono avvicinata alla realtà della sofferenza con umiltà e rispetto e con la consapevolezza maturata il filo di arianna nella mia personale esperienza esistenziale che il dolore spesso rappresenta una grande occasione che la Vita ci offre per conoscere ed esprimere le nostre più profonde risorse» afferma Piera. «In ospedale i volontari sono presenti in orari che coincidono con la distribuzione dei pasti: in tale occasione essi possono rendersi utili aiutando quei pazienti che non sono in grado di mangiare da soli, ma anche in questo Foto di Monica Casagrande

2 Il corso di formazione è un importante serbatoio di nuovi volontari motivati I volontari del nucleo A.V.U.L.S.S. di Verbania caso ciò che conta è il rapporto che si crea tra il volontario ed il paziente. Aiutare qualcuno a mangiare permette di iniziare un dialogo. In sostanza, la presenza dei volontari ha lo scopo di umanizzare maggiormente l ambiente ospedaliero mettendo al centro la persona», spiega la signora Mitti Castano, presidente dell associazione e numerosi anni di volontariato sulle spalle. Il volontario deve essere pronto ad accogliere, ma anche a gestire le proprie emozioni di fronte al malato. A volte basta la semplice presenza, il contatto fisico, a volte occorre essere pronti ad ascoltare l ammalato che parla del suo vissuto di sofferenza. «Questa attività di ascolto presuppone un lavoro di formazione interiore in quanto le persone a volte confidano pensieri ed emozioni che non osano esprimere neanche ai familiari. continua Piera Quando lo scambio diventa autentico ci si mette veramente in gioco e allora si è disposti ad abbracciare l altro con il suo vissuto di sofferenza e a condividerlo con lui». Nelle case di riposo la realtà è diversa. L anziano soffre di solitudine e di isolamento: i progetti per il futuro non ci sono più e a volte la famiglia è assente. Anche in questo caso la relazione con i volontari è molto importante. Un canto serve a rompere il ghiaccio e ad uscire dal guscio del proprio isolamento. Tra chiacchiere e stonature riemergono i ritornelli di vecchie canzoni e frammenti di un passato che ha ancora un suo valore. Alla luce di quanto esposto emerge che la formazione di base è di fondamentale importanza.un iniziativa impegnativa nella quale l A.V.U.L.S.S. investe tempo e risorse. I corsi, tenuti da relatori professionisti del settore, trattano tematiche di comune interesse, quali la relazione d aiuto, la sofferenza, la morte, la relazione con il malato terminale, per citarne alcune. «I corsi sono gratuiti e aperti a tutti. Gli incontri sono un serbatoio di nuovi volontari motivati. Perché il volontariato non si fa solo con il cuore o affidandosi all intuito» conclude la signora Mitti. Dopo il corso di formazione di base, i volontari che entrano a far parte dell A.V.U.L.S.S. partecipano a successivi incontri di formazione permanente. «Quando ho iniziato a fare volontariato nelle case di riposo e in ospedale, mi sentivo sempre un po di troppo, non riuscivo a identificare bene quali fossero gli spazi di cui potevo disporre. I corsi di formazione servono anche a non far sentire il volontario solo e a dargli gli strumenti per offrire una presenza qualificata a chi si trova in situazioni di bisogno e di difficoltà», spiega la signora Mitti. Volontari motivati e consapevoli che rappresentano un osservatorio vivo e costante sulla realtà delle persone svantaggiate. «Ci piacerebbe avere più voce in capitolo ed essere coinvolti anche nelle fase progettuale degli interventi e delle iniziative che riguardano il nostro servizio conclude Piera così da poter collaborare con le istituzioni e le associazioni socio-sanitarie, allo scopo di migliorare sempre la qualità dei servizi offerti e creare una rete solidale che operi in modo coordinato ed efficace nei confronti della comunità locale.» A.V.U.L.S.S. - Nucleo Locale di Verbania P.zza Matteotti 34 - Verbania avulssverbania@inwind.it il filo di arianna 13 I corsi trattano di tematiche di interesse comune quali la morte, la sofferenza e la malattia «Vorremmo migliorare la qualità dei servizi collaborando con le istituzioni e le associazioni sociosanitarie»

3 Maria Antonietta Jemoli AVAS OSSOLA Presenze amiche L AVAS, con i suoi volontari fortemente motivati, opera nelle case di riposo, a domicilio e in ospedale Impegno, gratuità, vocazione cristiana: sono alla base della filosofia di AVAS OSSOLA che organizza anche corsi di formazione per aiutare i volontari a relazionarsi con l anziano in maniera professionale Ritorniamo a scrivere di AVAS Ossola, l Associazione Volontari Assistenza Sanitaria. Lo si era già fatto in un numero precedente del nostro periodico ed in particolare in quello dedicato alla solitudine e alla solidarietà. E qui che ci occupiamo del mondo dell anziano, non possiamo dimenticare che proprio l anziano, che spesso è anche malato, soffre la solitudine. L AVAS, coi suoi volontari fortemente motivati, svolge un ruolo prezioso per gli anziani sia che siano ricoverati nelle case di riposo, sia che viva- no nelle proprie abitazioni. Sono ben sei le case di riposo in Ossola nelle quali è garantita la presenza costante dei volontari che fanno capo all AVAS. «Vi sono due tipologie di anziani che vivono nelle strutture protette. ci spiega Ausilia Gheza, presidente di AVAS Ossola Quelli che hanno scelto volontariamente di essere ricoverati e sono più socievoli, si integrano meglio e gli altri, ai quali è stata imposta questa soluzione, vivono questa esperienza con meno spirito comunitario e più tristezza. Nasce qui la relazione di noi volontari con l anziano. Vogliamo essere una presenza amica che si sostituisce ai parenti e agli amici soprattutto laddove questi sono venuti a mancare. È fondamentale la continuità: tutte le settimane l incontro diventa così uno scambio costruttivo per I volontari vogliono essere una presenza amica 14 Foto di AVAS OSSOLA il filo di arianna

4 Foto di AVAS OSSOLA entrambe le parti. L anziano partecipa e si interessa alla vita del volontario e lo aspetta. Per questo il volontario deve cercare di rispettare con puntualità il suo impegno perché l anziano vive di questa attesa». È importante accettare gli anziani per come sono e non cercare di cambiarli secondo i nostri parametri e schemi, dobbiamo capire i loro ritmi più lenti, i loro tempi, ascoltarli, ricambiare la loro tenerezza, il loro forte desiderio di contatto. I volontari seguono dei corsi (psicologia dell anziano, del volontario) per relazionarsi nel modo più professionale possibile. «Non bastano solo parole rassicuranti continua Ausilia devi sentire di volere veramente bene alla persona che avvicini. Il nostro volontariato ha motivazioni cristiane oltre che altruistiche. Per noi una vocazione al contempo umana e cristiana.» E da 18 anni svolgono settimanalmente questa missione come donazione con spirito di vera carità cristiana nella gratuità più assoluta. Gli anziani che vivono nelle abitazioni private a volte vengono segnalati dalle assistenti domiciliari del C.I.S.S. (con il quale l AVAS ha una convenzione) o attraverso i vicini di casa, alcuni conosciuti in ospedale chiedono di essere seguiti quando rientrano nella propria casa. Nascono così rapporti di compagnia e di amicizia stabili e duraturi. «Ci proponiamo con la massima discrezione e vogliamo essere complementari, mai sostituire altri enti e associazioni che hanno ruoli diversi dal nostro. Il rapporto con l anziano a domicilio cresce via via e diventa particolarmente forte, si instaura un rapporto di fiducia che porta il volontario a diventare uno di casa». In ospedale sono presenti nei reparti di Medicina, Chirurgia e Traumatologia e garantiscono una presenza giornaliera secondo un calendario preparato dalla coordinatrice. «Anche in ospedale le persone hanno bisogno di vicinanza, di calore umano e si essere ascoltate. Mettersi in ascolto dell ammalato, questo è il compito primario del volontario. Con il personale dell ospedale c è un ottima collaborazione e siamo ben accolti perché non ci sostituiamo in nessun caso a loro, ma sono loro stessi ad indicarci le necessità di intervento». L ispirazione cristiana di questi volontari li aiuta in modo particolare ad accogliere e aiutare anziani e malati i quali, a loro volta, recepiscono l umanità con cui sono avvicinati e ricambiano con affetto sincero. AVAS OSSOLA Via XXV Aprile, 26 Villadossola Tel il filo di arianna 15 Il nostro volontariato ha radici cristiane ed altruistiche Vogliamo essere complementari agli enti nei quali operiamo e mai sostituirci ad essi

5 Piera Romeo* Anziani Movimento & Salute 1,2,3... pronti VIA!! È un associazione di promozione sociale che promuove lo sport e i corretti stili di vita presso gli anziani L attività motoria e l educazione sanitaria aiutano ad affrontare la vecchiaia in salute. Nel VCO l associazione organizza corsi di ginnastica e incontri per migliorare la qualità della vita degli anziani L Associazione Anziani Movimento & Salute opera dal 1989 nel VCO e rappresenta un importante punto di riferimento per gli anziani del territorio. Abbiamo rivolto alcune domande al Presidente dell associazione Sig. Deliso Franzini, 80 anni ed energia ed entusiasmo da vendere, per conoscere più da vicino l associazione e le sue attività. Come è nata la vostra Associazione? L associazione è nata a Domodossola con lo scopo di organizzare e gestire attività fisiche ed associative. In seguito si è caratterizzata in un progetto teso ad affermare il ruolo dell associazionismo sportivo e ricreativo finalizzato alla tutela della salute dell anziano. Quali attività proponete ai vostri iscritti? L impegno principale è rivolto all attività fisica motoria che ha visto ogni anno un costante sviluppo ed ha evidenziato bisogni e opportunità degli anziani nella società di oggi. Attualmente sono circa 220 i partecipanti ai corsi di ginnastica dolce in palestra e circa 70 alla ginnastica in piscina. Le palestre in cui organizziamo questi corsi sono quella dell Istituto Rosmini maschile e dell Istituto Galletti, mentre le attività in acqua vengono organizzate a Bognanco. Le lezioni di ginnastica sono tenute da professionisti diplomati ISEF che ogni anno partecipano a corsi di formazione sulle patologie di cui soffrono gli anziani. Per capire I partecipanti ai corsi di ginnastica dolce sono 270, mentre in piscina sono Quanti volontari siete? Dal tesseramento 2003 risultano iscritti 487 anziani, ognuno dei quali è interessato ad una o più iniziative organizzate dal gruppo, l età media dei soci è 69 anni con una presenza femminile del 72% circa. il filo di arianna Manifestazione Bicincittà a Domodossola

6 Saggio Regionale di Attività Motoria presso il Liceo Spezia di Domodossola meglio le esigenze delle persone con i capelli grigi, abbiamo anche proposto un questionario per rilevare meglio i bisogni dell anziano e potenziare in maniera qualificata l attività. Proponiamo anche gite turistiche nelle nostre valli. Dopo la stagione invernale passata in palestra, infatti, l estate è un occasione per camminare all aria aperta e stare in compagnia. Abbiamo poi le attività culturali che prevedono conferenze e dibattiti sull educazione sanitaria e quindi di prevenzione all invecchiamento. In questi anni sono state organizzate al Teatro Galletti, al Teatro la Fabbrica a Villadossola e nella sala del Centro Servizi per il Volontariato, con notevole partecipazione del pubblico, le conferenze: Anziani e Attività Motoria, Alimentazione nella Terza Età, Uso e Abuso di Farmaci, Ecologia Urbana, Prevenzione all Osteporosi, Prevenzione alle Malattie Cardio Vascolari, Disturbi dell Equilibrio nell Anziano, Prevenzione delle Cadute. Le conferenze sono state condotte da geriatri e medici specializzati in questo settore. La nostra associazione offre anche un attività assistenziale fondata sul volontariato. Ogni anno organizziamo raccolte fondi da destinare ad associazioni di volontariato dell Ossola come l A.N.F.F.A.S, l Ass. Sclerosi Multipla e l Ospedale San Biagio di Domodossola. Oltre a queste attività, ci sono poi le attività ricreative, dove i partecipanti sono coinvolti in tornei a carte, serate musicali, pomeriggi con ballo, soggiorni al mare. La nostra presenza sul territorio ha coinvolto la popolazione anziana anche nei centri minori dell Ossola, si sono così formati dei gruppi che oggi sono in grado di autogestirsi. L attività motoria insieme ad altri anziani può essere vista come una valida lotta all emarginazione, all abbandono e alla solitudine? Certamente, l anziano che viene da noi trova compagnia, trova sostegno, ascolto, rallegra le sue giornate e anche se non fa ginnastica può venire ai pomeriggi ricreativi dove si balla: l allegria è un ottima medicina! Quali sono i consigli che darebbe agli anziani per vivere bene la vecchiaia? Consiglierei loro di frequentare le conferenze per l educazione all invecchiamento e mantenersi informati sule precauzioni da prendere per evitare le patologie della vecchiaia. In generale l anziano rappresenta una grande risorsa e può migliorare la qualità della sua vita con l acquisizione di stili di vita corretti. * Volontaria di Servizio Civile Nazionale presso CSVSS Associazione Anziani Movimento & Salute del VCO Via Ballarini Domodossola (VB) il filo di arianna 17 È stato proposto un questionario per capire quali sono le esigenze degli anziani Attraverso lo sport si vincono depressione e solitudine Raccogliamo fondi da destinare alle associazioni di volontariato