C07 BIVENTRICULAR PACING IN YOUNG PATIENTS: A SINGLE CENTER EXPERIENCE

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1 ARITMOLOGIA C06 ABLAZIONE TRANSCATETERE CON RADIOFREQUENZA (RF) DI VIE ACCESSORIE SINISTRE CON SISTEMA DI MAPPAGGIO TRIDIMENSIONALE CARTO 3 IN ETÀ PEDIATRICA: RISULTATI E PARAMETRI DI SUCCESSO DI UN CENTRO AD ALTO FLUSSO M. Russo, C. Di Mambro, M.T. Naso Onofrio, M. Prosperi, D. Righi, S. Placidi, R. Palmieri, M. Silvetti, F. Drago I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, ITALY INTRODUZIONE: L ablazione transcatetere con RF è una metodica consolidata ed efficace nel trattamento delle tachicardie sopraventricolari da via accessoria sinistra nella popolazione adulta. Tuttavia nella popolazione pediatrica esistono delle variabili, quali l approccio al ventricolo sinistro e la modalità di erogazione dell energia, non ancora codificate, per condurre un ablazione con successo e con un rischio minimo di complicanze. OBIETTIVI: È stata condotta un analisi retrospettiva delle ablazioni RF eseguite nel nostro Centro allo scopo di valutare i risultati in acuto e a distanza e di identificare i parametri elettrofisiologici o individuali correlati ad un ablazione efficace. METODO: Da luglio 200 a marzo 203 sono stati sottoposti ad ablazione con RF 00 pazienti pediatrici (età media 2.±3.2 anni) con tachicardie sopraventricolari da rientro atrio-ventricolare da via accessoria sinistra. La localizzazione anatomica della via accessoria è stata eseguita inizialmente con mappaggio convenzionale a tre cateteri: un catetere decapolare posto in seno coronarico con approccio transvenoso giugulare destro e due cateteri quadripolari posti in atrio destro e in regione Hissiana con approccio transvenoso femorale. Il mappaggio è stato condotto in ritmo sinusale per le vie accessorie manifeste, durante TSV da rientro o pacing ventricolare per le vie occulte. Tutte le procedure sono state effettuate con approccio retrogrado transaortico. Il mappaggio elettroanatomico dell anello mitralico e la successiva ablazione sono stati realizzati con sistema tridimensionale CARTO 3 tramite elettrocatetere Navistar R (Biosense Webster Inc, CA, USA). L ablazione è stata condotta in controllo di temperatura. Durante ogni ablazione sono stati valutati la temperatura raggiunta, il wattaggio erogato, l impedenza iniziale e finale ed il valore assoluto della sua riduzione. Inoltre, per ogni sito di ablazione acutamente efficace sono stati registrati l intervallo A-V locale e l anticipo della V-locale rispetto all onda delta di superficie per le vie manifeste e l'intervallo V-A locale e l anticipo dell atriogramma locale rispetto al più precoce atriogramma registrato dai dipoli dell elettrocatetere posto in seno coronarico per le vie occulte. RISULTATI: Nessuna complicanza è stata riportata in seguito all approccio retrogrado transaortico. 70 pazienti avevano una via accessoria manifesta, 30 una via accessoria occulta. L ablazione è stata condotta con successo nel 98% dei casi. Dei 2 insuccessi era una via manifesta laterale a localizzazione verosimilmente epicardica e l altra una via occulta posterosettale. Il tempo medio di fluoroscopia è stato di 8.2±0.2 minuti (range ). Durante erogazione di RF è stato registrato un sottoslivellamento a sede inferiore rientrato dopo pochi secondi in un paziente con via accessoria laterale occulta. Aritmie ventricolari complesse sono state osservate durante ablazione di una via anterolaterale manifesta in un caso. Una fistola arterovenosa diagnosticata 24 ore dopo la procedura e risolta con manovra compressiva è stata riportata in un caso. Durante un follow-up medio di 4 mesi (range -24 mesi) una recidiva clinica è stata registrata in 5 pazienti (5.%), 2 dopo ablazione di via manifesta, 3 dopo ablazione di via occulta. In 2 casi su 5 la recidiva è stata documentata anche con ECG, in uno per la ricomparsa della preeccitazione ventricolare e nell altro per la registrazione di una tachicardia da rientro da via occulta. Due pazienti con rediciva clinica dopo ablazione di via occulta sono stati nuovamente sottoposti ad ablazione RF, efficace. L unico parametro periprocedurale comune a tutti i pazienti con recidiva è stata la temperatura non superiore ai 45 C durante erogazione di RF. CONCLUSIONI: l ablazione transcatetere con RF con sistema di mappaggio 3D CARTO 3 è una metodica efficace nel trattamento delle tachicardie sopraventricolari da via accessoria sinistra anche nella popolazione pediatrica. Nella nostra esperienza l approccio retrogrado transaortico non ha determinato alcuna complicanza. Una temperatura inferiore ai 45 C durante erogazione sembra essere associata a una più elevata probabilità di recidiva.

2 C07 BIVENTRICULAR PACING IN YOUNG PATIENTS: A SINGLE CENTER EXPERIENCE R. Palmieri, M.S. Silvetti, A. Ammirati, C. Di Mambro, S. Placidi, D. Righi, F. Drago U.O.C. di Aritmologia, Dipartimento Medico Chirurgico di Cardiologia Pediatrica, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma, ITALY Introduction: Cardiac resynchronization therapy (CRT) can improve the clinical outcome of pediatric patients with heart failure. The aim of this study is to evaluate long-term results of CRT in a pediatric and CHD (Congenital Heart Defect) population. Methods: We retrospectively analyzed patients who underwent biventricular pacing between 2006 and 202 in our institution. For individualized VV interval optimization 3DE full-volume datasets of the left ventricle were obtained and analyzed to derive a systolic dyssynchrony index (SDI), calculated from the dispersion of time to minimal regional volume for all 6 LV segments. Data are reported as median/range. Results: Twenty patients (2 male - 8 female), age at implantation 4 years (5-3 years), have been followed-up for 3.4 years (.2-8. years). All patients had advanced or complete AV block (CAVB). Thirteen patients (65%) showed severe systolic left ventricular dysfunction (LVD) without CHD (following CAVB or chronic right ventricular pacing in 2 and after ablate and pace of chronic untreatable congenital Junctional Ectopic Tachycardia in ), and 7 patients (35%) with CHD and LVD. The implantation approach for CRT was transvenous in 5 patients (25%), epicardial in 3 patients (65%) and hybrid in 2 patients (0%). QRS duration decreased from 68 to 25 ms. Ejection fraction (EF) increased from 39% to 47%. Individualized optimization significantly reduced SDI from 2.3% to 5.3%. Four patients (20%) with CHD and LVD were non-responders. Among the 6 responders (80%), 2 patients had CCAVB and previous right ventricular pacing (67%), 3 had complex CHD and LVD and the last s/p ablate and pace. Conclusions: CRT has the potential to be an important adjunctive therapy for CHD survivors and children with heart failure. All patients who were upgraded to biventricular pacing from previous RV pacing had a good response to CRT

3 C8 ABLAZIONE TRANSCATETERE CON RFCA DI VIE ACCESSORIE LATERALI SINISTRE IN PAZIENTI IN ETÀ PEDIATRICA: APPROCCIO TRANS-SETTALE VS RETROGRADO AORTICO G. Di Nardo, S. Berardo, E. Romeo, D. Colonna, M. D'alto, S. Virno 2, M.T. Palladino 2, G. Santoro 2, R. Esposito 2, C. Ricci 2, N. Borrelli, M.G. Russo 2 UOSD Cardiopatie Congenite dell'adulto, Ospedale Monaldi, AORN dei Colli, Napoli, 2 UOSD Cardiologia Pediatrica, Seconda Università degli Studi di Napoli, Ospedale Monaldi, AORN dei Colli, Napoli, ITALY Scopo dello studio: L ablazione transcatetere con radiofrequenza (RFCA) di vie laterali-sinistre (AP) risulta essere una procedura complessa spesso operatore dipendente. Le vie laterali sinistre possono essere approcciate utilizzando due differenti tecniche: approccio retrogrado attraverso la valvola aortica e puntura transattale attraverso un preesistente forame ovale pervio o attraverso una puntura transettale (talora anche mediante RF). Scopo di questo studio è stato quello di valutare l efficacia e le difficoltà tecniche dell ablazione transcatetere con RFCA delle vie accessorie laterali-sinistre in una popolazione pediatrica afferente alla nostra Divisione di Cardiologia e di comparare l efficacia e le difficoltà tecniche dell accesso transettale o retrogrado aortico Metodi: Da Gennaio 200 a Giugno 203, 85 pazienti (98 maschi/87 femmine, età compresa tra 9 e 5 anni, età media 2,9±2,3) sono stati sottoposti a studio elettrofisiologico endocavitario e successiva ablazione con RFCA del circuito da rientro della tachicardia atrio-ventricolare (88 pazienti con vie accessorie laterali sinistre manifeste, 32 vie non manifeste e 65 vie occulte). Tutte le procedure sono state praticate in anestesia generale. Risultati: in 35 pazienti abbiamo scelto di utilizzare un approccio transettale (in pazienti mediante puntura transettale ed in 24 attraverso forame ovale pervio); nei restanti 50 pazienti approccio transaortico. In 2 pazienti l approccio transaortico è risultato inefficace per cui si è deciso di utilizzare la puntura transattale in una successiva procedura, visti i possibili rischi della procedura di puntura del setto dopo la somministrazione di antiaggreganti ed anticoagulanti. La durata della procedura, inclusa l induzione dell anestesia, è stata di 08±36 min; il tempo di esposizione alle radiazioni di 3±20 min. Tutti i pazienti sono stati successivamente sottoposti ad una valutazione cardiologica completa (ecocardiogramma, Holter ECG, test da sforzo) dopo 5 e 0 settimane dalla procedura. In particolare la durata delle procedure (attraverso puntura transettale), compresi i tempi di anestesia erano sovrapponibili a quelli di una procedura convenzionale. In entrambi i tipi di intervento, non ci sono state complicanze (perforazioni, versamento pericardico, disturbi del ritmo di natura bradi aritmica, insufficienza valvolare). Per tutte le procedure è stata utilizzata fluoroscopia biplana ed ecocardiografia trans-esofagea. In 3 pazienti la via è stata considerata epicardica. Solo pazienti sono stati sottoposti ad una seconda procedura per recidiva della tachiaritmia ed ad un F-U superiore a anno non hanno manifestato fenomeni aritmici. Conclusioni: L ablazione della vie anomale a localizzazione laterale-sinistro risulta essere procedura particolarmente complessa nella popolazione pediatrica. L approccio retrogrado trans aortico, se da un lato evita i potenziali rischi connessi con la puntura trans-settale, richiede particolare competenza ed esperienza degli operatori per le difficoltà anatomiche di tale popolazione. L utilizzo delle differenti tecniche deve avvenire sulla base del singolo caso e delle conoscenze ed abilità degli operatori.

4 C9 HOW TO MANAGE ASYMPTOMATIC WPW PATIENTS? L. De Simone, A. Michelucci 2, P. Pieragnoli 2, G. Ricciard i2, G. Calabri, E. Chiappa Dipartimento di Cardiologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria A. Meyer, Firenze, 2 Elettrofisiologia Clinica Medica Università di Firenze, Firenze, ITALY, Background According to a recent Consensus Expert Conference, an evaluation of WPW pediatric patients (> 8yrs) with a an electrophysiologic study is strongly recommended in asymptomatic pts and is mandatory for those who practice sport. This means an evolving attention to asymptomatic WPW. We present the results of our population study, speciallyregarding asymptomatic patients. Patients and methods From 982 to 203 we followed 220 pz with ventricular preexcitation; 9 (4%) of them were symptomatic at diagnosis for supraventricular tachycardia (SVT), 2 (5%) became symptomatic during follow up, 7 (53%) remained asymptomatic. We submitted to transesophageal electrophysiologic test (TEEPT) 77/7 asymptomatic pts > 0 yrs; 65/77 were doing sport. In 4/77 (5%) risk parameters were satisfied. In 5/77 (9%) pts an SVT was induced, and, although not at risk, a sportive activity couldn t be allowed, according to actual C.O.C.I.S. protocols. Results. Ablation was performed in 2 asymptomatic pts: 4 were at risk, and 8 choosed ablation in order to participate to sport activity, mean age 4 yrs (range -7), 0 with RF and 2 with cryo (anteroseptal accessory pathway). No complication occurred. In a median follow up of 23 mnths (range 2 42), all the patients remained asymptomatic with a normal EKG pattern Conclusions:.In a long term follow up of WPW asymptomatic pts, a significant percent may become symptomatic in pediatric age 2. Asymptomatic pts don t necessarily represent a low risk subunit, as at TEEPT, in 5% of them risk parameters were satisfied 3. Transcatheter ablation in asymptomatic pts had no complications and good results in a mid-term follow up.

5 C0 TACHICARDIA DA RIENTRO INTRA-ATRIALE POST-INCISIONALE: EFFICACIA E SICUREZZA DELLA TERAPIA ANTIARITMICA IN UN SINGOLO CENTRO DI CARDIOPATIE CONGENITE IN ETÀ PEDIATRICA ED ADULTA A. Mormile, G. Di Nardo, M. Palma, E. Romeo, M. D'alto, E. Raffaella 2, C. Ricci 2, C. Iacono 2, G. Caianiello 3, B. Sarubbi, M.G. Russo 2 UOSD Cardiopatie Congenite dell'adulto, Ospedale Monaldi, AORN dei Colli, Napoli, 2 UOSD Cardiologia Pediatrica, Seconda Università degli Studi di Napoli, Ospedale Monaldi, AORN dei Colli, Napoli, 3 UOC Cardiochirurgia Pediatrica, Ospedale Monaldi, AORN dei Colli, Napoli, ITALY Scopo dello studio: Le aritmie da rientro intra-atriale post-incisionali (IART) costituiscono una complicanza frequente nei pazienti pediatrici affetti da cardiopatie congenite sottoposti a correzione chirurgica. IART è spesso associata ad un importante incremento della morbilità e mortalità. La terapia farmacologica è spesso gravata da un elevata incidenza di effetti avversi, legati in particolar modo agli effetti cronotropi ed inotropi negativi dei farmaci antiaritmici. Scopo dello studio è quello di valutare l efficacia della terapia farmacologica in tale popolazione afferente alla nostra Divisione di Cardiologia. Metodi: Da Gennaio 200 a Giugno 203, sono stati inclusi 47 pazienti affetti da IART (2 maschi/26 femmine, età media 4+/-5; range 6-20 anni). Abbiamo valutato i seguenti parametri: età alla correzione chirurgica, tipo di cardiopatia congenita, tipo di correzione chirurgica, tempo di insorgenza dell aritmia dall intervento, terapia antiaritmica in acuto e cronico, effetti collaterali durante il follow-up e successo della terapia ablativa nei pz refrattari ai farmaci. Risultati: L età media della correzione chirurgica è stata di 6+/-4 anni. In tutti i pazienti era stata praticata una atriotomia destra. Le cardiopatie congenite sottoposte a correzione chirurgica sono state: difetto interatriale: 7 pz (0DIA tipo ostium secundum, 7 DIA tipo seno venoso); tetralogia di Fallot: 5 pz; trasposizione dei grossi vasi: 6 pz; canale atrioventricolare parziale: 2 pz; atresia tricuspide s/p Fontan: 5 pz; cuore univentricolare s/p Fontan: 2 pz.. L insorgenza delle aritmie è avvenuta in un range variabile tra 2 e 8 anni dalla correzione chirurgica. Il trattamento acuto delle IART è stato: cardioversione mediante pacing atriale in overdive in 2 pz; cardioversione elettrica in 5 pz in scarso compenso emodinamico; cardioversione farmacologica in pz (6 pz con amiodarone, 5 pz con propafenone). La profilassi antiaritmica cronica è stata praticata con: sotalolo (2 pz); flecainide (9 pz); propanololo (8 pz); amiodarone (6 pz); associazione di flecainide e sotalolo (8 pz); verapamil (3 pz); associazione digitale ed amiodarone (pz). In 7 pazienti è stata necessaria la sospensione della terapia con Amiodarone (ipotiroidismo e depositi corneali); in 2 la sospensione della terapia con Bbloccante per intolleranza. Infine in 5 pazienti è stata data indicazione ad ablazione mediante RF con sistema di mappaggio elettroanatomico (NAVx): uno dei quali affetto da Tetralogia di Fallot con frequenti episodi di IART refrattarie alla terapia farmacologica (flecainide, sotalolo, amiodarone); uno affetto da trasposizione dei grossi vasi (s/p switch arteriosa) con disfunzione del nodo del seno, affetto da frequenti episodi di IART e arresti sinusali sintomatici; due da difetto interatriale intollerante alla terapia ed uno da canale AV con frequenti recidive aritmiche. Ad un follow-up medio di 2 mesi un pz, di quelli sottoposti ad ablazione, ha avuto una recidiva aritmica, in attuale ottimo controllo farmacologico (sotalolo). Conclusioni: Le IART rappresentano una frequente complicanza nella popolazione cardiopatica congenita affetta da cardiopate congenite sottoposte a correzione chirurgica. La terapia farmacologica in tale gruppo di pazienti rappresenta spesso la soluzione definitiva ma strettamente dipendente dall esperienza del clinico nell utilizzo di tali farmaci a causa dell alta incidenza di effetti avversi (25%) spesso correlati agli effetti inotropi e cronotropi negativi degli stessi specie in pazienti con disfunzione del nodo del seno e del nodo AV.

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