Esperienze nelle lavorazioni del settore porfido Trentino. Dati sanitari ed ambientali Inail

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1 Seminario AIDII Sez.Triveneta Esposizione a silice. Valutazione del rischio e misure di prevenzione Direzione Provinciale di Trento Esperienze nelle lavorazioni del settore porfido Trentino Dati sanitari ed ambientali Inail

2 Patologie da silice Silicosi Pneumoconiosi sclerogena anche associata ad altre forme morbose dell apparato respiratorio e cardiocircolatorio Prestazioni assicurative INAIL dovute ai sensi del D.P.R. 1124/1965 e s.m.i.

3 Patologie da silice Silice quale agente cancerogeno IARC (International Agency for Research on Cancer) "... la silice cristallina inalata in forma di quarzo o cristobalite da sorgenti occupazionali è cancerogena per gli umani "... la cancerogenicità negli umani non è stata individuata in tutte le circostanze industriali studiate può dipendere dalle caratteristiche intrinseche della silice cristallina o da fattori esterni che interessano la sua attività biologica o la distribuzione dei suoi polimorfi".

4 Patologie da silice Silice quale agente cancerogeno Quindi la silice cristallina non è cancerogena in tutte le circostanze La silice cristallina presenta delle differenze che influenzano la sua tossicità e che dipendono da vari fattori (es. caratteristiche intrinseche del minerale, stato della superficie, contaminazione da altre sostanze che possono attivare la cancerogenicità,...)

5 Patologie da silice Altre patologie La possibile esistenza di un legame tra esposizione cronica alla silice e patologie autoimmuni è riportata in letteratura fin dall inizio del XIX secolo, con riferimento a: SCLERODERMIA ARTRITE REUMATOIDE LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO POLIMIOSITE DERMATOMIOSITE SINDROME DI SJOGREN VASCULITI

6 Patologie da silice Altre patologie Non mancano comunque in letteratura segnalazioni contrarie che tendono a disconoscere la rilevanza statistica della associazione tra patologie ed esposizione alla silice

7 DATI SANITARI INAIL Nel passato la gestione da parte dell INAIL dei dati amministrativi e clinici relativi alle MP era improntata ad un uso esclusivamente interno, per cui ad oggi una completa rintracciabilità delle informazioni relative a pratiche del passato non risulta possibile. Lo studio è stato condotto consultando: a) per gli anni fino al 2000 direttamente le pratiche cartacee originali conservate negli archivi dell INAIL; b) per gli anni successivi le banche dati informatiche.

8 DATI SANITARI INAIL Purtroppo gli archivi cartacei non risultano completi, in quanto all epoca erano previste periodiche procedure di ripulitura e snellimento degli archivi ( pratiche morte ), che hanno comportato progressivamente l eliminazione di alcuni fascicoli (invio al macero). Al pari la migrazione dei dati, dai documenti cartacei alle banche dati informatiche, avvenuta nei primi anni 90 non è risultata completa o esente da problemi.

9 INDAGINE SULLE SILICOSI RICONOSCIUTE DALL INAIL NEL PERIODO DAL 1978 AL 2007 IN PROVINCIA DI TRENTO Sono state selezionate ed analizzate 580 pratiche relative a casi di silicosi riconosciute tra i lavoratori della provincia di Trento tra il 1978 ed il Tutti i casi riguardano persone di sesso maschile. Si stima che esse rappresentino circa 90% del totale dei casi riconosciuti in detto periodo.

10 Silicosi riconosciute per anno evento - dal 1978 al Numero di casi Anno evento

11 Percentuale (%) ,8 31,0 Distribuzione dei gradi di invalidità per silicosi (538 casi esaminati) 14,1 9,3 5, classi di danno 3,3 1,9 0,9 8,0

12 Distribuzione dell'età dei lavoratori all'epoca del riconoscimento della silicosi (552 casi esaminati) ,1 Percentuale (%) ,3 8,2 18,3 19,2 8,9 8, ,0 2,9 0,4 1,3 < >80 Classi d'età

13 percentuale (%) Distribuzione della durata dell'esposizione professionale a rischio silice (531 casi esaminati) 6,0 10,9 14,6 13,0 11,6 18,8 10, classi di esposizione in anni 9,0 4,6 0,7

14 35 30 Distribuzione dei casi esaminati per settore lavorativo di provenienza (434 casi esaminati) 28,1 33,6 percentuale (%) ,7 9,7 11,3 5 2,5 0 Estrazione e lavorazione porfido Estrazione e lavorazione altre tipologie di pietre ornamentali (marmi e graniti) Estrazione e lavorazione in miniere e cave compresi gli inerti (esclusi porfido, marmi e graniti) Lavori edili: costruzioni, scavi, strade, gallerie ecc. Attività industriali: siderurgia, cementifici, industria ceramica e dei refrattari, ecc. Lavorazioni promiscue tra più settori precedenti

15 Distribuzione percentuale dei casi di silicosi tra le mansioni del settore porfido 70% 60% 63% Percentuale (%) 50% 40% 30% 20% 33% 10% 0% Manovali Cubettistipiastrellatori 2% Addetti alla manutenzione 2% indeterminati Mansione

16 Delle 580 pratiche analizzate, oltre 300 riguardano persone ad oggi decedute. In merito sono state selezionate (rintracciate complete) ed analizzate 182 pratiche relative a rendite a superstiti.

17 Distribuzione dell'età dei lavoratori silicotici al momento del decesso (182 casi esaminati) ,3 21,4 percentuale (%) ,6 5,5 9,3 15,4 16,5 5,5 4,4 0 < classi d'età

18 SILICOSI INDENNIZZATE E CORRELATA CAUSA DI MORTE (50 casi esaminati nel 2000) Percentuale (%) SILICOSI CAUSA PRIMARIA DI MORTE FORME TUMORALI POLMONARI - SILICOSI COME CONCAUSA ALTRE PATOLOGIE CARDIORESPIRATORIE - SILICOSI COME CONCAUSA

19 Convenzione INAIL - Servizio Osservatorio Epidemiologico della APSS di Trento Studio sullo stato di salute (anche delle cause di mortalità) e l andamento infortunistico riscontrabile tra i lavoratori del settore porfido in Trentino negli ultimi 35 anni. Eseguito sulla base delle cartelle cliniche dei soggetti (coorte selezionata di lavoratori ed ex lavoratori del porfido) e delle banche dati Inail (infortuni e malattie professionali)

20 DATI AMBIENTALI Rilevamenti strumentali dell esposizione al rischio Gli accertamenti strumentali da parte dell INAIL sul rischio silice negli ambienti di lavoro sono una diretta conseguenza dell applicazione del premio supplementare per silicosi. L obbligo al pagamento del premio supplementare è dovuto unicamente dalle aziende nel cui ambiente di lavoro risulti accertato un effettivo rischio di contrarre la silicosi (sentenze Corte di Cassazione n.321 del e n.2230 del ).

21 DATI AMBIENTALI Metodiche di indagine a) Pompe SKC AIRCHECK 52 Campionamento b) Selettore (ciclone) personale SKC tipo Higgins Dewell; c) Membrane filtranti in argento mod. FM25-08 della Osmonics di porosità 0.8 m e diametro 25 mm. Analisi a) Pesata effettuata con bilancia METTLER M3-micro (sensibilità 1/10 6 gr); b) Dosaggio del quarzo eseguito direttamente sui filtri mediante diffrattometria dei raggi X (tecnica XRD DOF) presso il Laboratorio Centrale dell INAIL (apparecchio Philips PW 1800 Generator - X ray tube: Cu LFF 50KV 40 ma).

22 DATI AMBIENTALI Flussi di campionamento Campionamenti eseguiti nel periodo dal 1995 al 2002 L INAIL ha utilizzato un metodo sostanzialmente conforme al metodo inglese (HSE) MDHS 51/2, con ciclone tipo H.D. a flusso 1,9l/min per selezionare la polvere respirabile secondo la convenzione granolumetrica BMRC (diametro di taglio pari a 5 µm) in conformità all allegato VIII del DLgs 277/91. Campionamenti eseguiti a partire dal 2002 Nel 2002 il DLgs 25/02 ha abrogato l allegato VIII del DLgs 277/91 introducendo di fatto la definizione di frazione respirabile delle polveri secondo la norma UNI EN 481/1994 ovvero la curva ISO/CEN/ACGIH. L INAIL ha continuato ad utilizzare il ciclone tipo H.D. con flusso pari a 2,2l/min per selezionare la polvere respirabile secondo convenzione ISO/CEN/ACGIH (diametro di taglio pari a 4 µm), ricalcando il nuovo metodo inglese MDHS 101 (che dal 2005 sostituisce il MDHS 51/2).

23 DATI AMBIENTALI INAIL Campionamenti personali dei lavoratori Per ragioni di rappresentatività statistica i dati ottenuti con i campionamenti sono stati raccolti su 2 successivi periodi di 6 anni. 1) Rilevamenti dal 1995 al 2000 (475 campionamenti personali) 2) Rilevamenti dal 2001 al 2006 (384 campionamenti personali)

24 TENORE IN QUARZO NELLE POLVERI RESPIRABILI (%) Mansione N camp min max media aritm. media geomet. N camp. min max media aritm. media geomet. Addetti alla movimentazione 57 3,7 31,8 14,3 12,9 40 3,3 31,6 12,3 10,0 Manovali di cava 183 2,9 45,8 20,4 18, ,6 38,3 15,8 13,6 Cubettisti e piastrellisti 140 3,4 56,0 22,6 20, ,8 31,9 18,0 16,4 Segantini 54 2,5 33,4 17,8 16,5 25 3,2 25,9 14,8 13,3 Altre mansioni 41 2,8 37,9 19,2 17,4 41 2,2 33,5 14,7 12,2 TOTALI 475 2,5 56,0 19, ,6 38,3 15,9

25 CONCENTRAZIONE DI QUARZO RESPIRABILE (mg/m3) Mansione N camp. min max media aritm. media geomet. N camp. min max media aritm. media geomet. Addetti alla movimentazione 57 0,006 0,104 0,032 0, ,010 0,081 0,035 0,030 Manovali di cava 183 0,002 0,278 0,072 0, ,008 0,301 0,065 0,052 Cubettisti e piastrellisti 140 0,006 0,713 0,088 0, ,007 0,463 0,096 0,072 Segantini 54 0,013 0,229 0,069 0, ,013 0,247 0,074 0,058 Altre mansioni 41 0,011 0,604 0,087 0, ,012 0,371 0,068 0,047 TOTALI 475 0,002 0,713 0, ,007 0,463 0,071

26 DATI COMPLESSIVI SETTORE PORFIDO TRENTINO ,8 Percentuale campionamenti (%) ,4 15,8 14, ,6 21,1 13,1 12,2 9,3 5,5 3,6 2,7 3,1 2,9 1,7 1,5 1,91,3 1,7 1,6 1,5 1, Concentrazione quarzo respirabile (mg/mc) > 0.25

27 40 ADDETTI ALLA CERNITA (MANOVALI DI CAVA) 39, Percentuale (%) ,7 27,9 24,9 10 9,8 9,8 9,8 9,8 9,8 5 0 < ,2 3,8 4,6 2,2 1,7 1,7 1,6 2,2 0,5 1,2 1,2 0,5 0, > 0.25 Concentrazione quarzo respirabile (mg/mc)

28 ADDETTI A CUBETTATRICI E PIASTRELLATRICI ,3 Percentuale (%) ,4 10,7 20,7 19,0 17,1 18,1 17,1 10,7 8,6 6,7 7,6 5 0 < ,6 3,8 3,6 2,9 2,9 2,9 2,9 2,9 1,9 0, > 0.25 Concentrazione quarzo respirabile (mg/mc)

29 ADDETTI ALLA SEGAGIONE (SEGANTINI) Percentuale campionamenti (%) ,7 12,0 32,0 29,6 22,2 16,0 24,0 16,7 5,6 4,0 4,0 3,7 5,6 4,0 4, < > Concentrazione quarzo respirabile (mg/mc)

30 ADDETTI ALLA MOVIMENTAZIONE ,4 Percentuale campionamenti (%) < ,0 36,8 35,0 22,5 7,0 7, ,5 1, > 0.2 Concentrazione quarzo respirabile (mg/mc)

31 Gestione del premio supplementare silicosi in provincia di Trento Nel passato la gestione del premio supplementare nei confronti delle aziende del comprensorio Trentino della lavorazione del porfido si è caratterizzata per il sussistere una elevata conflittualità sia amministrativa che giudiziaria.

32 Gestione del premio supplementare silicosi in provincia di Trento Il contenzioso era per lo più originato da: a) controversie legate alle modalità di accertamento e calcolo delle masse retributive da assoggettare al premio supplementare; b) controversie sulle procedure di riscossione ed applicazione delle sanzioni così come operate dalla Sede Inail competente.

33 Gestione del premio supplementare silicosi in provincia di Trento c) controversie tecniche con riguardo essenzialmente alle modalità di accertamento e valutazione del rischio silice, con riferimento in particolare alla diversa strumentazione utilizzata ed alla differente interpretazione dei dati rilevati con i campionamenti, fornita dai professionisti Inail e dai consulenti tecnici delle ditte; il tutto in un quadro comunque caratterizzato da elevata incertezza delle misure, elevata dispersione dei dati raccolti, bassa attendibilità statistica del singolo campione e della singola misura.

34 Gestione del premio supplementare silicosi in provincia di Trento Confronto di dati espositivi raccolti da fonti diverse Esiste un problema tecnico emerso dal confronto dei dati espositivi tra rilevamenti di diversa fonte (es. tra Inail e consulenti datoriali) ottenuti in tempi e con strumentazione differente. Risulta in pratica che i dati, anche se raccolti in parallelo e nel pieno rispetto dei parametri di buona prassi, mostrano delle sistematiche differenze. Questo comporta che al momento, con riferimento alla valutazione del rischio, i relativi dati espositivi non possono a priori essere considerati totalmente equivalenti sul piano probatorio.

35 In una recente pubblicazione si evidenzia che il dato gravimetrico raccolto dai selettori in identiche condizioni di inquinamento (camera a polvere) risulta sistematicamente differente, inducendo il sospetto di un problema prestazionale degli stessi. Mecchia M., Kunkar C., Gargaro G., De Blasi P. CONFRONTO DELLE PRESTAZIONI DI TRE SELETTORI DI POLVERE RESPIRABILE AERODISPERSA Giornale degli Igienisti Industriali Volume 34 n.2 di Aprile 2009.

36 Santantonio P., Cavariani F., Cottica D., Maldera R., Marconi A., Verdel U., Casciani M. - LA VALUTAZIONE DELLA ESPOSIZIONE A POLVERI CONTENENTI SILICE: METODOLOGIE DI CAMPIONAMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO OCCUPAZIONALE - Atti 20 Congresso Nazionale AIDII, Viterbo giugno Scancarello G., Banchi B., Sciarra G., Vincentini M., Gragnaniello G., Delucis C. CRITICITA NEL CAMPIONAMENTO E NELL ANALISI DELLA SLC: CONFRONTO TRA DUE SELETTORI GRANULOMETRICI E CONTROLLO INTERLABORATORIALE TRA DUE LABORATORI DI SANITA PUBBLICA DELLA REGIONE TOSCANA. - Atti Convegno di Firenze, Villa Montalto, 8/09/05.

37 Protocollo di intesa Negli ultimi 4 anni sono stati sottoscritti dalla Direzione Provinciale dell INAIL di Trento e dai rappresentanti di Confindustria Trento e di Associazione degli Artigiani e delle Piccole Imprese della Provincia di Trento, degli accordi finalizzati a semplificare e meglio chiarire le modalità di denuncia e verifica del premio supplementare silicosi per le aziende che appartengono al comprensorio della lavorazione del porfido, denominati: Intesa per il premio supplementare silicosi per il settore del porfido

38 Protocollo di intesa Il fine era di migliorare i rapporti tra le ditte e l Istituto assicuratore prevedendo la possibilità di dirimere preventivamente i problemi che potevano sorgere tra le parti, evitando o riducendo per quanto possibile la conflittualità sia amministrativa che giudiziaria. Si sono predisposte delle particolari procedure e modalità per l autoliquidazione del premio supplementare e per l effettuazione di rilievi strumentali nei luoghi di lavoro che agevolano una risoluzione preventiva delle controversie che più comunemente si generano

39 Protocollo di intesa Le ditte aderenti all Intesa che procederanno ad un autonomo campionamento della silice ne daranno formale segnalazione all Inail almeno sette giorni prima (via fax). L Istituto potrà quindi esercitare le funzioni di vigilanza e controllo di propria competenza, eventualmente inviando propri tecnici per la verifica della congruenza delle procedure di campionamento e, qualora lo si ritenga opportuno, eseguire direttamente dei rilevamenti in parallelo.

40 Protocollo di intesa Analogamente qualora l Inail voglia provvedere ad un accesso in azienda per l esecuzione di campionamenti, ne darà analogamente notifica con preavviso di almeno sette giorni, onde consentire l eventuale presenza di tecnici di fiducia della ditta che potranno, se l'azienda lo riterrà opportuno, eseguire campionamenti in parallelo.

41 Protocollo di intesa Si prevede, tra INAIL e le aziende aderenti, un impegno ad un reciproco scambio dei risultati delle indagini effettuate (con allegati i certificati di analisi rilasciati dai rispettivi laboratori).

42 Protocollo di intesa Le aziende che non hanno effettuato indagini sul rischio specifico nell ultimo triennio e non ne posseggono di fonte Inail dovranno valutare il rischio secondo uno studio di settore della CONTARP Trentino (II Seminario CONTARP INAIL, Cuneo, gennaio 2001 "Obbligo assicurativo per silicosi per le ditte del settore dell'estrazione e lavorazione del porfido trentino"), e cioè: a) assenza di rischio per gli addetti alla movimentazione; a) presenza di rischio per tutti gli altri lavoratori (manovali di cava, piastrellisti, cubettisti, segantini, scalpellini, frantoisti, ecc.), per i quali il premio supplementare per il rischio silicosi sarà dovuto per il 55% delle retribuzioni.

43 Protocollo di intesa Le aziende che nell ultimo triennio hanno effettuato una o più indagini sul rischio silice per il calcolo del premio supplementare dovranno utilizzare i risultati ottenuti, purchè condivisibili dall'istituto ed in particolare ottenuti con: a) procedure e metodi compatibili alle linee guida NIS, b) valutazione di tutte le mansioni presenti in azienda, c) un numero di campionamenti che sia statisticamente significativo, d) tempi di campionamento rappresentativi dell'intera giornata lavorativa, e) dato di esposizione personale calcolato sulla base della concentrazione di quarzo respirabile misurata e della durata effettiva della giornata lavorativa, f) confronto con il valore di riferimento assicurativo Inail posto pari al momento a 0.05mg/mc.

44 Protocollo di intesa Il confronto deve tenere debito conto della variabilità statistica del dato e dell'incertezza delle misure. I dati dei rilevamenti potranno essere utilizzati purchè rientranti nei parametri qualitativi limite (campionamento e determinazione analitica) posti dal laboratorio di analisi utilizzato. Le ditte dovranno altresì inviare entro 30gg dalla presentazione dell'autoliquidazione, la relazione tecnica o le relazioni tecniche sulla base della/e quale/i è stata effettuata la valutazione del rischio assicurativo.

45 Protocollo di intesa Dal momento che i sistemi di campionamento (selettori), almeno alle basse concentrazioni di polvere respirabile, forniscono risultati non sovrapponibili (problema prestazionale dei selettori che non può trovare soluzione in ambito locale), si stabilisce che: le ditte dovranno riferirsi a tutti i dati espositivi a loro disponibili per l ultimo quadriennio sia di fonte aziendale che di fonte Inail (dal 2006 sulla base dell applicazione delle intese vi è un reciproco scambio di dati).

46 Protocollo di intesa Risultati INTESA N. ADESIONI 14/02/ /02/ /02/ /01/

47 Protocollo di intesa Risultati I risultati ottenuti dall applicazione delle suddette intese negli ultimi 3 anni che evidenziano: a) una buona adesione delle ditte del settore; b) una minore conflittualità nei rapporti tra le ditte e l Inail; c) una apprezzabile mappatura della realtà produttiva specifica con riguardo in particolare al rischio silice aerodispersa.

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